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venerdì 19 dicembre 2014

Trenta ore

I nani sono dai nonni, Mister Baby è ad un convegno e nottetempo partirà per Roma e la casa di Mamma Pinkytos è parecchio parecchissimo vuota e silenziosa.
Lei, la mater snaturata, che tanto aveva desiderato ventiquattro ore per sé da dedicare alla casa, ai regali di Natale e ai bagagli per le vacanze, ha portato i nani dalla Nonna R e dal Nonno M, li ha salutati con infinita malinconia mentre loro neppure alzavano gli occhi ("Uffa mamma. Stiamo giocando!") e si è persa nella nebbia dicembrina sulla via di casa.
Una volta arrivata al portone, come al solito carica come un mulo, si è accorta di non avere le chiavi e ha dovuto chiamare Santa Domitilla Pensacitu che, mai così santa, le ha aperto le porte della Pinkytos' Home: disordinatissima, caotica, ma insolitamente silenziosa.
Ebbene sì: Mamma Pinkytos, che per la giornata di domani si è programmata così tante cose da fare che neanche in venti giorni, ha l'horror vacui.
A quest'ora, prima di dormire, controllerebbe i nani nei loro lettini, coprirebbe il Morby e accarezzerebbe il Minty, spegnerebbe l'abatjour.
Invece ora è sola sola. Si è fatta una tisana, ha visto la fine di un film tristissimo, ha caricato la lavatrice.
Aveva deciso di fare una decina di cose diverse tra cui mettersi lo smalto rosso e fare un pupazzo di neve in pasta di zucchero, ma non ne ha fatta neppure una. Perché lei, la mater milleallora, rende meglio sotto pressione. Se ha tempo e tranquillità finisce che non combina nulla.
Indipercui, per arginare il senso di frustrazione che di sicuro la assalirá domani sera per non essere riuscita a fare nemmeno un millesimo di ciò che si era prefissa, Mamma Pinkytos potrebbe decidere di darsi alla vita mondana.
È disponibile ad accettare inviti per colazione, pranzo, caffè, merenda e cena. Unica regola: lei non ha voglia di cucinare nulla.
Finirà per mangiare un panino al bar sotto casa conversando amabilmente con il signore africano che porta i carrelli del supermercato al suo posto in cambio di una moneta.
È vita mondana anche quella.
E pure di calibro internazionale.
Scusate se è poco

lunedì 16 giugno 2014

Un regalo speciale

Mamma Pinkytos ha la fortuna di avere delle splendide amiche.
Di quelle che quando qualcosa non va fanno squadra per aiutarti, di quelle che quando hai un problema se ne fanno carico e dicono: "Adesso vediamo come possiamo fare" così al plurale, perché il problema di una diventa collettivo e si crea una task force con un ordine del giorno da gestire. Ma soprattutto di quelle con cui si ha voglia di condividere, di organizzare, di creare occasioni di svago per il puro piacere di stare insieme.
Così ieri, domenica pomeriggio, la sua amica Mamma Polly Capellipazzi, ha spedito in ludoteca i quattro nani della famiglia allargata con i due papà e l'ha rapita.
L'ha portata in una spa di un paesino della Brianza sconosciuto a Google Maps, che senza il navigatore hanno fatto una fatica della miseria a trovare, ma una volta arrivate non se ne sarebbero andate più. Un appuntamento al buio, una sorpresa come non gliene facevano da quando era bambina.
Lei, la mater fortunata, sapeva solo che doveva portarsi un costume.
Non sapeva che avrebbe fatto la regina, che avrebbe passato quattro ore a mollo con la sua amica fino a svuotare il cervello di ogni neurone, che si sarebbe arrostita la schiena nella sauna e tutta quanta nei vapori dell'hammam, che c'era prenotato per loro un massaggio relax alle otto in punto.
Questo era il suo regalo, non si sa bene per cosa, era il loro regalo dopo un anno faticoso, passato ad inseguirsi, a scambiarsi informazioni di servizio sempre interrotte dai nani sul cancello della scuola, con l'ansia di non essersi dette tutto e di doversi poi mandare una valanga di messaggi Whatsapp.
Mamma Pinkytos non ha fatto nulla di speciale per meritarsi un regalo tanto speciale, per godere del piacere di ubriacarsi di chiacchiere, quasi tutte sui nani, ma tant'é.
Certo si è sentita mooooolto fortunata, perché i regali speciali, pensati, organizzati con piacere riempiono di gioia e commuovono sempre un po'.
Dopo il massaggio fatto da un energumeno nerboruto (a Mamma Polly) e da una sciuretta pallidina (a Mamma Pinkytos), le due mamme in libera uscita si sono godute l'idromassaggio in esterna, nell'acqua bollente, mentre si intravedevano le prime luci della sera.
Hanno fatto una gran fatica a uscire dall'acqua, ma la spa chiudeva e non potevano rimanere anche la notte.
Allora, felici, un po'incredule e liscissime, alle 22,30, si sono reinfilate nella macchinetta di Mamma Pinkytos piena di spie accese per avarie varie (la mater disorganizzata deve prendere un marito in affitto per tutte queste incombenze pratiche. Mister Baby è un caso perso!), insieme alla bici del Minty, al monopattino del Morby, a un libro di Geronimo Stilton, alle mazze da golf di Topolino e al cane Ralphi e si sono fermate nella prima pizzeria lungo la strada, dove, data l'ora, il pizzaiolo aveva già dismesso gli abiti da lavoro.
Ma loro sono simpatiche e insistenti e alla fine, il pizzaiolo non è riuscito a dir di no e, suo malgrado, ha preparato due pizze margherite alle mamme in libera uscita.
Con la pancia piena, Mamma Pinkytos e Mamma Polly Capellipazzi si sono di nuovo avventurate nelle stradine tutte uguali della Brianza e, dopo un tempo imprecisato e vari cambi di rotta, a una certo punto sono spuntate sulla A4. Destinazione casa.
Stamattina all'ingresso dell'asilo dei nani, Mamma Polly Capellipazzi aveva gli occhialoni di chi deve coprire i segni di una notte brava.
Mamma Pinkytos, che si è fatta strappare dalle braccia il Morby disperato all'entrata del nido, si sentiva reduce da una vacanza.
Una volta al lavoro le è arrivato un sms: "Siamo fichissime e setose".
Ed è proprio vero.
Grazie grazie grazie.

mercoledì 11 giugno 2014

Casa dolce casa

È l'una e mezza del pomeriggio,  c'è un caldo sahariano e Mamma Pinkytos è esattamente dove vorrebbe essere, nel luogo per lei più insolito e inebriante a questa ora del giorno. È a casa.
Stamattina è andata a Milano, in carcere, a trovare un suo assistito e non è mica vero che stanno al fresco,  stanno al caldo,  caldissimo,  anche se è un carcere modello con il maneggio e il giardino fiorito.
Mamma Pinkytos è tornata collassata, con la pressione sotto i piedi, affamata,  assetata e chipiùnehapiùnemetta.
Poiché prima era con una collega,  è salita in casa a prendere le chiavi della sua macchina per andare in ufficio e, appena entrata, il suo senso del dovere è capitolato davanti al fascino irresistibile della sua casa disabitata e silenziosa in pieno giorno, come non la vede da cinque anni almeno, come l'ha intravista in una manciata di occasioni nelle sue rare giornate da mamma full time con il Minty o il Morby appena nati.
Allora si è tolta le scarpe,  ha mangiato un'insalata di cetrioli e cucinato una torta salata per cena. Ha passato l'aspirapolvere e pulito in santa pace i pavimenti.  Poi ha lavato della frutta da portare ai nani  all'uscita dall'asilo.
Silenzio.
Si è sentita felice, davvero felice e rilassata.
Basta poco a volte per dare alle giornate un colore diverso.

mercoledì 9 aprile 2014

Venice in freedom

Mamma Pinkytos è in treno. Legge e sorseggia the freddo al limone.
Tra poco meno di mezz'ora arriverà a Venezia, prenderà il vaporetto per Rialto e cercherà l'hotel in zona Piazza San Mar o che ha prenotato on line. Cenerà chiacchierando amabilmente con Green Girl senza dovere versareacqua-prenderetovaglioli-alzarsimillevolte e senza sentire a ripetizione ancoaancoa-bammiformaggio-voiofragoe.
Dulcis in fundo, per la prima volta dopo quasi cinque-anni-cinque dormirà senza nessun nano vicino o nella stanza a fianco.
Incredibile.
Dopo una notte in cui è stata svegliata da un urlo a mille decibel nell'oscurità ("Qualcuno vieeeeneeee a soffiarmi il nasooooooo?!"), in cui si è alzata con gli occhi sigillati ("Fazzoletto e pipì"), in cui ha assistito a lamentele parasonniache deliranti ("Io sono arrabiatissimo con questo pisellino.... Lui non la smette più di fare la pipì! Io mica posso stare qui in piedi tutta la notte a fare la pipì......"), in cui alla fine si è raggomitolata sul bordo del letto per fare spazio al nano invadente e molesto ("Io non dormo più se nessuno mi fa compagnia perchè non ho più tanto sonno"), dopo una notte così lei, incredibile a dirsi, la mater italica indipercui piagnonaepossessiva, dormirà in santa pace nel letto di una camera di albergo.
A dire il vero i nani le mancano un po'.
A dire il vero è stanca e la stanchezza le mette un po' di malinconia.
A dire il vero le dispiace non dare ai due mostri il bacino della buonanotte.
A dire il vero il lavoro è lavoro e s'ha da fa'.
Non ha alternative Mamma Pinkytos.
Già che c'è vedrà di godersela questa strana libertà.

domenica 9 marzo 2014

Paris mon amour: il tempo ritrovato

Non devono temere le numerose mamme che nei giorni scorsi fermavano a scuola o sul lavoro Mamma Pinkytos, esprimendo la propria sincera e benevola invidia per l'imminente sabato parigino. Il bis ci sarà, eccome. Perchè le cinque mamme in fuga se la sono proprio spassata e, da pioniere della ritrovata libertà, sono diventate un partito con un vero e proprio programma e una forte volontà di autoaffermazione. 
Mamma Chicchi ha detto che sono come tacchini che, avvicinandosi il Giorno del Ringraziamento,  si ribellano al loro triste destino e si emancipano. La metafora del tacchino non convince appieno Mamma Pinkytos, ma bisogna considerare che é stata partorita in aeroporto, alle undici di sera, dopo che le Tacchinelle erano in libertà da oltre diciassette ore, il che può anche dare alla testa. In effetti loro, le cinque Giovanna d'Arco dei poveri, alle 23,45, al momento dell'atterraggio del volo di ritorno, ridevano così tanto da avere le lacrime agli occhi ed erano così barcollanti da sembrare in arrivo da Amsterdam più che da Parigi.
Hanno spettegolato, riso, mangiato, camminato, fotografato, visitato, fatto shopping echipiùnehapiùnemetta,  non tralasciando niente, sfruttando anche i tempi morti e gli spostamenti. Perchè se non ti succede mai di potere parlare senza essere interrotta, di potere mangiare senza alzarti trentacinque volte, di potere scegliere un percorso con le scale o in salita senza pensare alla via più agevole per  il passeggino, anche gli spostamenti in previsione noiosi da e per l'aeroporto sono tempo prezioso da condividere con le amiche.
Se poi la giornata inizia con un Umbrella man qualsiasi che, sul volo, ti ricorda che mancano solo 270 giorni a Natale e bisogna acquistare con anticipo i regali per non farsi trovare impreparati, il tutto non può essere che perfetto.
Perfetta la colazione flash fatta all'aeroporto da Mamma Pinkytos, Mamma Polly Capellipazzi e Mamma Chicchi Compagnadisventura,  sotto lo sguardo severo di Mamma Vicky Iperorganizzata (la colazione va sempre fatta prima di uscire di casa, potrebbe non essercene il tempo. Una perfetta organizzazione non ammette l'imprevisto) e Mamma Gabry Camomilla (la colazione? Giammai! La brioche al cioccolato? Fa ingrassare solo a nominarla, che poi se la si mangia fa da pranzo, da cena e da merenda.).
Perfetta la guida di Mamma Vicky Iperorganizzata, che si sapeva muovere a Parigi come fosse nel suo quartiere, che ha proposto, pianificato, guidato a meraviglia le quattro sciurette "bla-bla-bla", non disdegnando di partecipare al cicaleccio.
Perfetta Mamma  Gabry Camomilla che, nonostante il protervo senso di colpa derivante dall'essersi ingurgitata a metà mattina una frolla con la frutta fresca per l'entusiasmo di essere sugli Champs Elisee ("Basta! Questa fa da colazione, da pranzo, da merenda e da cena. È un pasto completo. Carboidrati, frutta.. c'era persino la gelatina!") , in ragione del quale ha pensato seriamente di unirsi ad un gruppo di ballerini di brack dance incontrati per strada, e nonostante le affettuose ma ripetute frecciate delle Tacchinelle, ha mangiato un'insalata (mica si può pretendere che si mangi la pasta alla gricia!), mezza baguette e svariate caramelle.
Perfetta Parigi, splendente, sotto il sole che neanche Giuliacci osava immaginare, con suoi angolini retrò, il fascino di Montmartre, la maestosità di Notre Dame e la Senna, che acccompagna, arricchisce, colora. Mamma Pinkytos ci torna sempre volentieri e, ogni volta, è come se il tempo si fosse fermato.
Perfetta la compagnia, di chi sa che non si può sprecare neanche un attimo del prezioso tempo ritrovato, di chi non pretende nulla perchè tutto é già perfetto così.
Mamma Pinkytos,  Mamma Polly, Mamma Chicchi, Mamma Gabry e Mamma Vicky hanno fatto colazione (la seconda!) sugli Champs Elisee, hanno scattato infinite fotografie controsole vicino alla Tour Eiffel, hanno fatto una mini-crociera sulla Senna, hanno pranzato in una creperia tres jolie, tipicamente parigina, hanno visto Notre Dame e Montmartre, acquistato quattro portachiavi della Tour Eiffel a un euro e un numero imprecisato di palline con la neve che scende. Mamma Pinkytos ha comprato per i nani una casetta di legno per gli uccellini, perché si è innamorata del luogo dove la vendevano.
A mezzanotte circa, con quasi un'ora di ritardo, un aereo le ha riportate a casa, stanche, assetate, bisognose di lavarsi i denti e di togliersi le scarpe. E mentre Mamma Pinkytos, anchilosata e con la sciatica, trascinava le sue stanche membra fuori dall'aeroporto, Mamma Gabry sembrava Carlà ad una visita di Stato: dritta come un fuso e fresca come una rosa.
Mamma Pinkytos deve ricredersi: pranzare con una frolla e cenare con un gelato non deve fare poi così male.
L'avventura delle mamme alla riscossa, durata venti ore, è ufficialmente terminata alle 0,40 di stamattina.
Mamma Gabry e Mamma Chicchi hanno trovato ad attenderle una torta mimosa.
Mamma Polly Capellipazzi, che si è portata in gita il tiralatte, ha trovato il Banana in assetto da guerra.
Mamma Pinkytos ha trovato Mister Baby, che la aspetta sempre sveglio e la fa sentire a casa.
È andata decisionamente peggio a Mamma Vicky Iperorganizzata,  il cui gentile consorte ha sigillato la porta di casa con il gancio, costringendola a rinviare il desiderato appuntamento con il pigiama e a telefonare e suonare a ripetizione,  nel cuore della notte.
Lei se l'è un po' presa e ha giurato di ripartire a breve.
Per solidarietá femminile,  le mamme in fuga si vedranno costrette a farle compagnia.

venerdì 7 marzo 2014

Sta succedendo davvero

Fino ad ora Mamma Pinkytos non ci aveva mai pensato sul serio. Ma sta succedendo davvero.
Domani sarà una festa della donna specialissima.
Alle 5,10 in punto, Mamma Polly Capellipazzi e Mamma Chicchi Compagnadisventura saranno sotto casa di Mamma Pinkytos. 
Raggiungeranno di corsa Mamma Gabry Camomilla e Mamma Vicky Iperorganizzata per correre all'aeroporto. E da lì... Paris!
Il fatto è che Mamma Pinkytos non si è mai allontanata dai suoi nani da quando li ha fatti... Il fatto è che loro due, imbesuiti davanti alla tv, le sembrano così indifesi... Il fatto è che Parigi è lontano... Il fatto è che può sempre succedere l'imponderabile... Il fatto è che è successo una volta che lei, la mater laborans, ricevesse un sms con scritto che i nani ed il loro papà erano al Pronto Soccorso ad ingozzarsi di patatina in attesa che al Morby venisse cucito un  taglio in fronte che lo fa sembrare un reduce della Grande Guerra... Il fatto è che Mister Baby è bravissimo con i nani, ma la mamma è sempre la mamma.... Il fatto è che il frigorifero della Pinkytos' Home fa invidia al deserto dei tartari e la casa tutta è un campo di battaglia.... Il fatto è che Mamma Pinkytos è abituata a non riuscire a finire un discorso, a fare i conti con i minuti e la pazienza altrui, a mangiare a rate tra un capriccio, un fuoco di fila di richieste e l'immancabile cacca a metà cena... Il fatto è che a lei non piace separarsi dai suoi nani e in molte occasioni tende indubitabilmente al masochismo...
Il fatto è che la mater sprovveduta non ci aveva mai pensato sul serio. Ma sta succedendo davvero.
E Mamma Pinkytos è piuttosto emozionata.

martedì 4 marzo 2014

Parigi si avvicina - II parte

Siamo a - 4 e le mamme in fuga stanno ufficialmente sbroccando.
C'è la Iper-organizzata che vorrebbe prenotare tutto il prenotabile, dal posto auto in aeroporto, al posto numerato, al treno, all'autobus, alla bici, al posto a ristorante, suscitando un lieve stato d'ansia in Mamma Pinkytos e Mamma Polly Capellipazzi, inclini per natura all'improvvisazione.
C'è la Sognatrice che fantastica di mangiarsi un omelette con la baguette in un bistrò con vista su Montmartre, dove è arrivata in velo salutando in francese i passanti, come una Amelie in carne ed ossa.
C'è la fan di Giuliacci, che controlla ossessivamente le previsioni del tempo su Parigi.
C'è la Fashion addict che, in vista dell'imminente visita alla capitale della moda, per la quale sono rigorosamente richieste scarpe comode e tuta da ginnastica, fa shopping come neanche Backy Blomwood (per chi non lo sapesse si tratta dell'esilarante eroina creata dalla penna di Sophie Kinsella, autrice della saga di "I love shopping").
E poi c'è Mamma Pinkytos, niente affatto sfiorata dal pensiero della gita, alla quale verosimilmente penserà sabato mattina verso le 5, allorquando ravanerà al buio nell'armadio alla ricerca di qualcosa da mettere, cercando di fare piano per non svegliare i nani. Al momento la sua preoccupazione più concreta è quella di dimenticare qualcosa di veramente rilevante tipo i biglietti aerei di tutta la combriccola, il portafoglio o la testa. Immagina l'espressione di riprovazione di Iper-organizzata e le sale un'altra volta un lieve stato d'ansia. Ben conscia dei suoi limiti, voleva mollare la patata bollente dei biglietti a Mamma Gabry, la quale non ne ha voluto sapere. Ma Mamma Pinkytos sa che, in fondo, senza dirlo, anche lei ha stampato una copia delle carte di imbarco e la tiene nascosta nel taschino della borsa. O almeno lo spera.
La Iper-organizzata, che ovviamente ha prenotato il volo e faccio il check-in per conto proprio, ovviamente ne avrà dieci copie, una per ogni tasca, una in borsa ed una nelle scarpe, perchè non si sa mai. Ti possono rubare la borsa, scippare il portafoglio, dar fuoco al giubbino, ma le scarpe... quelle di solito rimangono al loro posto.
Sabato le mamme in fuga hanno fatto un briefing, durante una serata in pizzeria con nani e mariti al seguito. Sono riuscite a malapena a salutarsi da un capo all'altro del tavolo da ventisei coperti.
Si è capito solo che Sognatrice vorrebbe noleggiare una bici francese (a Mamma Pinkytos,  pigra per natura, sfugge la differenza con le bici italiane) e che Iper-organizzata, assai preoccupata di non trovare mezzo parcheggio in aeroporto alle 5,30 di un anonimo sabato mattina di marzo, passerà a recuperare le sprovvedute compagne  alle 5,15 enonunminutopiùtardiperchèmenevado.
Mamma Pinkytos e Mamma Polly Capellipazzi hanno deciso che, nella sciagurata ma non improbabile ipotesi di ritardo, chiameranno allegramente un taxi.
Cercasi taxista disperatamente.
In caso di imprevisti è meglio essere organizzati.

mercoledì 29 gennaio 2014

Come non detto

Come non detto. Mamma Pinkytos non più tardi dell'altro ieri magnificava la sua imprevista capacità di ritagliarsi del tempo per sè e stasera, pur avendo estremo bisogno di riposo fisico e relax mentale (al supermercato: "Stai bene? Brutta cera. Starai facendo l'influenza senza febbre". A casa, la Nonna L: "Sei pallida. Siediti, sdraiati, mangia dello zucchero."), ha finito ora di sistemare la cucina dopo cena con i suoceri, raccattare qua e là libri, libretti, nani nudi e nani vestiti, melanzane e  pomodori di plastica echipiùnehapiùnemetta, leggere e firmare comunicazioni varie delle ultime due settimane della scuola di Minty e nido di Morby, preparare crostata ricotta-mascarpone-cioccolato, stipare ogni oggetto fuori posto nella stanza magazzino, programmare tutti gli elettromestici di casa che, Santa Tecnologia, partiranno a turno, uno dopo l'altro, nelle prossime otto ore.
Ora Mamma Pinkytos è alla frutta e se c'è qualcosa dopo, il caffè o l'ammazzacaffè, è a quello stadio lì.
Non connette più. È vinta, stramazzata sul divano in modalità "stand by", con l'incompiuto intorno.
Come non detto.
Non fidatevi mai più di Mamma Pinkytos.

lunedì 27 gennaio 2014

Incredibile ma vero

Incredibile ma vero.
Alle 22 meno qualche minuto, Mamma single Pinkytos è spiaggiata sul divano, con una tisana alla liquirizia sul tavolino, il suo tablet sulle ginocchia e la mirabolante possibilità di fare zapping nel nulla televisivo.
Per regalarsi la gioia del sano cazzeggio, la mater incorreggibile si è dovuta fare violenza in vari modi:
1. ha fatto orecchie da mercante davanti alla richiesta del Minty di preparargli gli scones per colazione (si è ricordata della torta di sabato mattina. Mica ha l'Alzheimer lei!)
2. ha dribblato sapientemente la montagna di panni lavati e stirati da riporre nell'armadio.
3. ha costruito una avveniristica torre con le infinite scatole di scarpe nuove per tutta la famiglia acquistate da Mamma Pinkytos ai migliori saldi della sua vita (- 90%! Da non credere...) e l' ha lasciata lì, in bella mostra, in attesa che le venga un'idea brillante su dove infilarle.
4. ha lasciato la sua borsa del lavoro con dentro il fascicolo relativo all'udienza di domani, che avrebbe avuto bisogno di una ripassatina, a distanza di sicurezza.
5. ha fatto finta di non sentire il Morbilletto che voleva compagnia, troppo stanco per puntare i piedi.
Non è stato difficile.
Incredibile ma vero.
Volere è potere. La prossima volta che andrà a dormire a mezzanotte senza essersi rilassata un attimo, rimbalzando come la pallina  di un flipper da una stanza all'altra per far fronte alle esigenze e alle lamentele di tutti (che facilmente troveranno comunque qualcosa per cui lamentarsi), Mamma Pinkytos penserà che è solo colpa sua.
Lei può sempre tapparsi le orecchie.
Non vedo, non sento,  non parlo.
E allungarsi sul divano con i piedi sollevati.
In quel caso ci sarà almeno un componente della Pinkytos' Family a vedere certamente appagate le proprie esigenze.
Lei.

giovedì 23 gennaio 2014

Ecchediamine

Mamma Pinkytos si sente un filo sfigata.
Ogni sera vorrebbe fare di tutto e di più, scrivere dieci post, cucinare pranzo, merenda e cena per il giorno dopo, fare una torta o dei dolcetti, magari anche una doccia o leggere un libro, invece brucia tutto il suo tempo "libero" (con le virgolette del caso) nell'addormentamento dei nani, nel ripristino della calpestabilità di parte della superficie della Pinkytos' Home invasa da giocattoli, frutta di plastica, libri, travestimenti e chincaglieria varia e, quando va particolarmente male, nel soddisfacimento delle richieste-esigenze dell'altro componente adulto della famiglia.
Ecchediamine.
Mamma Pinkytos ha un diavolo per capello.
Stasera era indecisa se preparare le caramelle mou o i fudges e, messi a letto M&M's, si aggirava con il suo bel libretto di cucina di stanza in stanza. Mentre meditava sul da farsi raccattava oggetti sparsi qua e là. Poi, già che c'era, ha sistemato nell'armadio dei nani i panni lavati e stirati e caricato l'ennesima lavatrice. 
Malauguratamente transitava dallo studio dove Mister Baby era alle prese con l'installazione del modem wi-fi: "Vieni un attimo. Guarda qui."
Mamma Pinkytos, accucciata a terra, con in mano due bavaglie, un asciugamano e un pigiama da riporre nell'armadio, perdeva un'ora e dieci nel tentativo (miseramente fallito) di configurare una nuova connessione wi-fi sul computer del paleolitico della Pinkytos' Home.
Nel frattempo Mister Baby se ne era andato allegramente a farsi i fatti suoi, ergo a preparare la valigia per la sua tre-giorni fuori porta per un congresso. (A tal proposito,  Mamma Pinkytos spera vivamente che il povero Morbillo guarisca perche non può pensare di stare tre giorni sola letteralmente chiusa in casa con entrambi i nani.)
Ricompariva a intervalli regolare per chiedere: "Fatto?" e mandare in bestia Mamma Pinkytos che non era riuscita a combinare nulla.
Dopo cinque "fatto?" e conseguenti anatemi al suo indirizzo, compariva dicendo: "Vado a letto" e Mamma Pinkytos che, nonsosemispiego, aveva perso la serata dietro a una sua richiesta di aiuto, si sentiva l'essere più reietto del globo.
Ma non solo. Il pater ignavus faceva seguire la sua affermazione da un'altra altrettanto foriera di insulti: "Mi servirebbero due paia di mutande".
Lemutandecercalechesononelcassettoosull'assedastiroosullostendipanninoncertonellacestadeigiochideinaniporcamiseria.
Ogni tanto Mamma Pinkytos ha voglia di rispondere male o di non rispondere affatto anche a una richiesta banale.
Ogni tanto vuole essere in ferie.
Ogni tanto vuole non esserci pur essendoci.
"Visto che non funziona l'umidificatore, metti una padella di acqua bollente nella stanza dei nani?"
Mettilatu.
Sehovoglialamettoaltrimentiniente.
Dopoduegioirnidiclausurastaserahorinunciatoallacenabolivianaconleamicheperfareassistenzaapresentipartentisaniemalatimanonesageriamo.
Ecchediamine.
Mamma Pinkytos sa che tra poco inizierà il turno di notte, che, come le notti precedenti, conterà le ore che mancano all'alba peregrinando tra il letto di Minty con la tosse e quello di Morby con il raffreddore, portando acqua e sciroppo all'uno e lavando e soffiando il naso all'altro, consolando l'uno che fa brutti sogni ("Mamma aiuto! C'è un signore che vuole sparare al Morby!" "Il Morby è nel suo letto cge dorme finchè lo lasci dormire") e portando in bagno l'altro ("Pipì! Io pipì!"  ) con il pallino dello spannolinamento notturno.
La mamma non dorme mai, fa quello che deve fare, ma le fa male la schiena, le fanno male gli occhi, soffre di deprivazione del sonno.
Qualche rispostina acida ogni tanto la fa sentire meno sfigata. Difende con le unghie il suo minimo sindacale di tempo per sè.
Mister Baby lo sa e abbozza. Ride. Anche Mamma Pinkytos ride.
Ecco.
Finisce che a fare la iena le viene da ridere.
I dolcetti li farà domani. E anche la doccia.
Ma un post lo ha scritto.
Ecchediamine.

venerdì 6 dicembre 2013

Kamasutra

Il potere di una piacevole serata tra amiche.
Ieri sera Mamma Pinkytos, oltre ad essere assai stanca e poco lucida, era anche piuttosto invelenita.  I nani frignavano di continuo allontanando il piatto, Mister Baby, arrivato per il secondo turno di pizzoccheri valtellinesi (ore 19, primo turno: pizzoccheri per i nani - ore 20, secondo turno: pizzoccheri per Mister Baby) ha avuto la pessima idea di lamentarsi perchè erano poco conditi. Della serie: conviene propinargli surgelati così se la prendono con il sig. Findus.
Alle 20,30 peró Mamma Pinkytos si è defilata, ha piantato in nasso la family ed è salita al volo sulla macchina giá in moto di Mamma Polly Capellipazzi, alla sua prima uscita solitaria dopo la nascita del Banana. Con loro anche Mamma Gabry Domopack e Lolly Nolly, una,simpaticissima amica boliviana.
Destinazione: ristorante indiano.
Mamma Polly Capellipazzi aveva prenotato un suggestivo tavolo tra le tende e la serata è stata perfetta. Cibo speziato quanto basta, gossip e  gli immancabili racconti in diretta dalla sala parto. E risate, tante risate. Di quelle che ti fanno dimenticare che una volta arrivata a casa dormirai tre ore e pure male.
Eh sì perchè loro, gli indiani con il sari, cortesi fino all'esagerazione, hanno capito che l'allegra comitiva di mamme variamente abbigliate era di quelle che escono di casa una volta all'anno, se va bene. E le hanno prese in giro tutta la sera senza che loro, impegnate a fare ginnastica di lingua e a mangiare senza ritegno, se ne accorgessero. Portavano il riso dicendo: "Eco risoto a milanese", chiedevano: "Volete tiramisu?" e "Un poco liquore kamasutra?". Mamma Pinkytos e company si sono mangiate il riso giallo e si sarebbero ingurgitate volentieri anche il tiramisu, ma il kamasutra proprio no e non solo perchè Mamma Pinkytos e Mamma Gabry sono astemie. Mamma Polly, che con il suo mezzo bicchiere di vino è l'alcolista del gruppo, alla proposta del kamasutra rispondeva con un "no" deciso. Ma l'indiano faceva l'indiano e insisteva: "Porto liquore a mango. O kamasutra.." "Nooo!" "Buono kamasutra".
Mamma Pinkytos è tornata a casa rilassata e leggera. I nani dormivano e c'era silenzio.
Ogni tanto bisogna fuggire.
Ogni tanto bisogna ridere a crepapelle.
Kamasutra o no.

giovedì 11 luglio 2013

Puzzoni's Family

Stasera é stato gradito ospite a cena nella Pinkytos' Home Crazy Boy, il collega e collaboratore di Mamma Pinkytos e Mister Baby, che ogni anno, molto carinamente, si ricorda del compleanno del Minty e gli porta un regalo.
Il nano grande, particolarmente euforico per la presenza dell'ospite, con il quale fortunatamente Mamma Pinkytos é un rapporto.di confidenza, lo ha intrattenuto a tavola con interessanti dissertazioni del seguente tenore:
"Lo sai che prima, mentre facevamo il bagno, il mio fratellino ha fatto la cacca nella vasca?"
"Lo sai che poi io ho fatto cadere il pigiama nella cacca?"
"Ma tu te lo fai il bagno?"
"Il mio papà fa sempre la doccia, mentre la mia mamma non fa mai né il bagno né la doccia. Lei non fa niente "
Crazy Boy ha riso, mentre Mamma Pinkytos, tutta sudata, aveva appena finito di friggere i fiori di zucca in pastella e avrebbe avuto proprio bisogno e voglia di una doccia.
Ma lei non si fa mai nulla. Né bagno né doccia.
Corre da mattina a sera dietro ai due nani malefici e, quando avrebbe tempo per rilassarsi, crolla stremata.
Ma via, una doccia ogni tanto se la fa pure lei.
Anche se con ogni probabilità da domani Crazy Boy cercherà di non incontrarla in luoghi chiusi.

lunedì 4 febbraio 2013

Pensieri sparsi

Mamma Pinkytos la scorsa notte non ha dormito quasi per niente a causa del Morby raffreddato e tossicchiante. Stamattina si è alzata di soppiatto, ha rapito il suo nano grande, l'ha portato a fare colazione al bar con spremuta d'arancia e brioche ("Ma io volevo il latte col bibe. Pecchè in quetto bar non fanno il latte col bibeon?" - Eh sì, a tre anni e mezzo il Minty beve ancora il latte dal biberon, ma, a differenza di altre cose, alla sua mamma non sembra grave), poi l'ha portato a scuola ed è volata in udienza fuori città.
Stasera, dopo che la giornata è scivolata via, come sempre bella densa di cose da pensare e da fare, dopo che il Minty non dorme ancora mentre lei dormirebbe assai volentieri ("Eh mamma, io non sono stanco!" -  "Ma io sì!!!!") e la viene a chiamare ogni quattro minuti precisi ("Vieni, uffa, tu DEVI fammi compagnia! Fai le tue cosine poi quando ha finito vieni SUBITO"), dopo che il Morby è stecchito appena appoggiato nel suo lettino tutto piangente e mucolitico, dopo tutto questo Mamma Pinkytos vorrebbe dire, vorrebbe scrivere, le vengono in mente spunti, ma non ha più la lucidità per riordinare i pensieri. E allora li lascia fluire in ordine sparso.
1. Il Morby cammina! Beh, non proprio da solo, cammina tutto traballante spingendo il suo carrellino primi passi a forma di pinguino, ma fa ridere, così bassino che non sta fermo un attimo. Mamma Pinkytos ha il magone perchè voleva riprenderlo con la telecamera almeno una volta mentre gattonava e ora il nanetto vuole stare sempre in piedi, per fargli piegare le gambe devi sparargli.
2. Al Minty è partita la passione per la cucina e la pasticceria, proprio come alla sua mamma. Ieri pomeriggio, nel loro momento esclusivo mentre il Morby e Mister Baby dormivano, aveva un unico chiodo fisso: "Mamma, cuciniamo qualcosa dai. Impastiamo la pizza o il pane. Oppue ho un'idea, una tolta di regalo per il Morby e il papà." Mamma e nano si mettevano a impastare la pizza ed il Minty, tutto compunto, prendeva la sua agendina e un pennarello, come per prendere appunti. "Cosa fai nano?" chiedeva la sua mamma. "Sclivo tutte le mie lucette." "Quali lucette nano?" "Quelle degli ingledienti." Ricette amore, ricette, ma va bene lo stesso. Oggi Mamma Pinkytos e il Minty hanno fatto il bis. Il Minty ha impastato in autonomia e modellato sette bei panini al latte: sei piccoli e uno "gigantone", per lui ovviamente.
3. Lunedì e martedi prossimo, per le vacanze di Carvnevale, il Minty andrà due giorni dai nonni. A Mamma Pinkytos, che è mamma chioccia come neanche quelle del Medioevo, stanno già salendo l'ansia ed il senso di abbandono.
4. Mister Baby vuole che Mamma Pinkytos, per la sua sanità mentale e per quella del resto della famiglia, abbia la sua sera libera (il venerdì). Quella viveur di M.P. venerdì è uscita con le sue amiche di pancia (gravidanza del Morby) ed è stata una serata molto piacevole, ma dubita di trovare ogni venerdì qualcuno disposto ad uscire con questa mamma rinsecchita dagli argomenti di discussione limitati. D'altronde di figli, per ora (ih ih!), ne ha fatti solo due e non è che abbia infinite amiche di pancia. Andare al cinema da sola in linea di principio le piacerebbe (così come mettersi a dormire in macchina da qualche parte del resto), ma le fa un po' di tristezza. Si accettano volontari.
5. Gli zii cinesi devono trasferirsi da Tientsin a Pechino e stanno cercando casa. Peccato che in Cina, se trovi una casa che ti piace, devi traslocare subito, altrimenti perdi l'occasione e quando arrivi con il camioncino con tutte le tue robine belle impacchettate ci trovi dentro qualcun altro. A Mamma Pinkytos, che ha traslocato quando il Minty aveva due mesi, al solo parlare di trasloco viene un attacco apoplettico e tra l'opzione di vivere tutta la vita in una catapecchia e quella di mettersi a infilare proprio quella vita lì in un numero indefinito di scatoloni preferisce la prima. Il che la dice lunga sulla sua pigrizia.
6. Bastano due minuti di simultanea presenza di M&M per mandare in vacca almeno quattro ore di lavoro di Santa Domitilla Pensacitu. Mamma Pinkytos sta pensando al modo di trasbordare i nani direttamente dal pianerottolo alla loro cameretta, senza passare dal resto della casa. E una volta dentro chiudere la porta alle loro spalle ("Mamma, ma il Morby butta il giro tutto!" - "Perchè tu sei ordinato?" - "No ma lui è.... distruggitore!" . Più che altro il Morby è metodico. Nel senso che svuota la sua cucinetta senza lasciare al suo interno neppure una carota di plastica, idem con la cesta dei giornali. Finchè non ha fatto piazza pulita è indaffarato come un manovale. Il Minty è più sconclusionato anche nel produrre disordine. Ma l'effetto combinato è comunque devastante).
7. Sebastiano, uno dei compagni di scuola con cui il Minty ha legato di più, ha i pidocchi. E' stata la di lui madre a dare la funesta notizia a Mamma Pinkytos, mentre quest'ultima, ignara del perciolo incombente, stava litigando con la cerniera delle pantofoline del suo nano. Ha precisato che li hanno presi sia lei che la sorella e ha pronosticato un'epidemia. Mamma Pinkytos ha detto speranzosa: "Mah! Fino adesso il Minty non li ha mai presi!" L'untrice ha replicato serafica: "Neanche Sebastiano. Fino ad oggi." Appunto.
8. Il Minty a soli tre anni e mezzo ha la sindrome di Peter Pan, e non nel senso che vuole essere Peter Pan (anche se in realtà ha anche quella), ma nel senso che non vuole crescere: "Mamma, ero piccolo in quella foto?" - "Sì, eri un pandorino di cinque mesi." - "Uffa mamma, io volevo essele ancoa un pandoino così." - "Ma tu SEI ancora il mio pandorino, lo sarai sempre. E poi a tre anni mica sei grande." -  "Uffa mamma, ma non vedi come sono lunghissimo?!"
9. Mamma Pinytos ha iniziato la settimana con i capelli sporchi e l'energia di una novantenne all'ospizio. La notte promette assai male. Forse è il caso di andare a nanna e rilassarsi leggendo il suo libro ("Villa Metaphora" di A. De Carlo). Ma il Morby non la lascia manco leggere. Ad ogni pagina girata si muove, tossisce, sussulta, si gira. E a Mamma Pinkytos, che vorrebbe rilassarsi, viene l'orticaria.
Mannaggia.

martedì 8 gennaio 2013

L'invasione della fascia protetta

Ogni tanto Mamma Pinkytos si chiedeva cosa ci sarebbe potuto mai essere oltre o dopo la più insonne delle notti insonni, quelle che ti alzi con le occhiaie che arrivano ai gomiti, i capogiri e le zampe di gallina, quelle che dormiresti in piedi alla fermata dell'autobus appoggiata alla pensilina.
Ora lo sa.
Oltre c'é l'invasione della fascia protetta, quella dalle 21 alle 23 che Mamma Pinkytos riserva egoisticamente (e facendo il grande sforzo di non cadere anzitempo addormentata) al soddisfacimento delle proprie esigenze personali quali lavarsi, rammendare ed attaccare bottoni (che bijoux!), stendere i panni e talvolta leggere un libro e o navigare su Internet.
Stasera il Morby, addormentatosi alle otto, si é svegliato urlando inconsolabile per il mal di pancia, di denti, di orecchie o qualcosa di simile, alle nove, e si è calmato temporaneamente solo mezz'ora più tardi, stramazzando nel letto di Mamma Pinkytos appeso a Santa Tetta, con il risultato che il nano gattonante va attentamente monitorato, a meno di non volerlo trasferire nei suoi appartamenti con il concreto rischio di crisi isterica. Annientato il nano piccolo, quello grande é stato colto da prevedibile crisi di Gelosia e ha decretato che senza mamma stasera non avrebbe dormito. Così per par condicio quella mammoletta di Mamma Pinkytos é stata per mezz'ora al suo capezzale. Ora che non deve stare più al capezzale di nessuno e che le é passata la voglia di fare qualsiasi cosa, deve dividere il letto con una Morbiducciola con il mal di pancia che occupa il letto in orizzontale e che respira rumoreggiando come una ciminiera. Poiché la suddetta Morbiducciola si sveglia al minimo rumore, Mamma Pinkytos deve stare attenta anche a respirare. La prossima volta, se le sarà consentito,durante la fascia protetta si eserciterà nelle tecniche di apnea.

domenica 4 novembre 2012

Basta il pensiero

Mamma Pinkytos oggi non é mai uscita di casa. La notte, come spesso accade, é  stata insonne causa Morby raffreddato e sofferente, e la Minty-sveglia, insistente e persistente ("Mamma! Mamma! Vieni?!"), é suonata alle ore sette. Mamma Pinkytos si é letteralmente trascinata prima nel letto del nano poi, dietro suo ordine perentorio ("Alzati mamma! Dai! Accendimi un cartone! Subito!"), sul divano, dove ha sonnecchiato per la successiva mezz'ora. Dopo la colazione, mentre Mister Baby si dedicava, buon per lui, a doccia e spesa, la mater familias intratteneva i nani giocando a Lego. Verso metà mattina, dopo avere sbucciato pere in quantità per sfamare gli eredi affamati, Mamma Pinkytos metteva a letto il Morby e si divertiva a costruire con il Minty cappello e benda da pirata con cartoncino, forbici e colla. Nel pomeriggio la poveretta doveva studiare un fascicolo per un'udienza di domani, ma, come ogni cosa che fa, era costretta a farlo con i nani che andavano, venivano, chiedevano ecc.con il risultato che ci mette sempre il doppio del tempo necessario.
Una volta finito, preparava la cena e le caldarroste, metteva a nanna i nani, ritirava i panni stesi ecc. ecc.
Poi si guardava allo specchio e sarebbe stato meglio non lo avesse mai fatto. A quel punto Mamma Pinkytos, con le poche energie rimaste, pazientemente si passava i capelli con la piastra, ma avrebbe dato volentieri di matto perché, pur essendo fermamente convinta di meritarlo, non c'é mai un solo minuto della giornata che sia solo per lei. E nonostante questo, ogni giorno quando ha finito le incombenze che si auto-assegna, avrebbe sempre qualcosa altro da fare. Allora, visto che, pur essendo dotata di solida autostima, in questo periodo si vede proprio male, ha deciso che quando il Morby avrà finito l'ambientamento al nido e lei disporrà di un po' di tempo,taglierà i capelli. Al posto dei suoi lunghi capelli molto facili da legare, vuole un bel taglio moderno difficilissimo da tenere. Uno di quelli che ti obbligano ad andare dalla parrucchiera ogni tre per due. Magari farà anche un massaggio thai, poi si comprerà qualcosa di carino. Mamma Pinkytos, che questa sera andrà a nanna sentendosi cicciona, molliccia, pallida, sciupata e trasandata, queste cose le vorrebbe fare davvero. Ma é messa così male che le basta il pensiero per sentirsi meglio.