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martedì 22 luglio 2025

From England with love

Le notizie dal Minty oltremanica sono lacunose e frammentarie.
A otto giorni dalla partenza il nano grande (che ormai è più un watusso) chiama diligentemente tutti i giorni prima di cena. Le chiamate durano tra i venti e i cinquanta secondi. Mamma Pinkytos è un fiume in piena e cerca di snocciolare nel più breve tempo possibile il profluvio di domande che le si affollano nella mente e che, suppergiú, sono riassumibili in: "Cosa fai?" "Cosa hai visto?" "Stai bene?" "Impari qualcosa?" "Hai fatto nuovi amici?" "Mangi?"
Il Minty risponde quasi sempre in forma contratta, con frasi brevi: "Boh." "Una roba" "Chill" "Spakka".
Si vede che si sta inglesizzando.
Poi ci sono i messaggi. 
"Aggiungi tempo"
"Due Bro dormivano da tipe ma io stanco"
"Quanti soldi ho sulla carta?"
"Aggiungi tempo please"
"Ciaoooo"
"Wowwwww"
"Spacca"
"Drippa"
"Tanto tempo!"
"Ci sta"
Mamma Pinkytos è perplessa.
Il nano sta da dio, si è abituato a vivere da solo, è indipendente, ha fatto la spesa e quando chiama sta quasi sempre mangiando. 
"Pringles e Pepsi", specifica a Mamma Pinkytos che chiede lumi sui rumori che disturbano la conversazione.
Gli sono rimaste solo due paia di mutande e forse farà una lavatrice, con la retina bucato e le compresse di detersivo amorevolmente preparategli da sua madre. 
Non manifesta la benché minima nostalgia di casa. 
Tra sette giorni farà ritorno nel continente, dove lo attendono 18 giorni in un mini-van in compagnia della sua ingombrante famiglia, nel quale dovrà dividere il letto a una piazza e mezza con il suo molesto fratello.
Se sentite al Tiggì di famiglicidi in terra scandinava pensateci.