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martedì 12 agosto 2025

It's time to relax

Negli ultimi giorni la Pinkytos' Family si è concessa un po' di relax: tempi lenti, tappe brevi, persino la sauna artica su una chiatta ormeggiata al porto di Narvik.
Mamma Pinkytos è colpita da come in Scandinavia tutto sia affidato all'educazione e al rispetto delle persone.
Ci sono supermercati senza cassieri né personale, bagni pubblici pulitissimi in ogni dove e saune che prenoti on line e alle quali accedi liberamente all'orario prenotato, preoccupandoti solo di lasciare tutto in ordine all'uscita. Tutto aperto, di libero accesso, con docce pulite e armadietti. Nessuno a controllare l'utilizzo, l'ingresso o l'uscita.
Mentre i tre quarti della Pinkytos' Family si rilassava accumulando il calore perduto negli ultimi giorni, il Morby si lanciava a ripetizione dal tetto della chiatta direttamente nel gelido Mare del Nord. 
È stato il saluto alla Norvegia. 
Dopo poco, infatti ,la Pinkytos Family è ritornata in Svezia, facendo tappa al Parco Naturale di Abisko.
Mentre il Minty faceva lezione on line di inglese, il Morby, Mister Baby e Mamma Pinkytos si sono cimentati in un trekking nel parco alla ricerca di tracce (id est "cacche") delle fauna presente.
Grazie ad un'app scaricata dal nano, hanno individuato con grande entusiasmo escrementi di alce, renna, cervo e lepre artica. 
Degli animali, nello spazio sconfinato che si estendeva a perdita d'occhio, nemmeno l'ombra, ma Mamma Pinkytos & Co. sono tornati quasi alle nove (con il Minty che ormai si era illuso di avere guadagnato la libertà dalla sua scalcinata famiglia) stanchi, ma felici.
Ultima tappa in Lapponia è Kiruna, dove oggi hanno visitato la città vecchia e quella nuova. In questa cittadina in mezzo al nulla in pieno Circolo Polare Artico sorge la miniera di ferro e metalli rari più grande del mondo, i cui scavi stanno minando la sicurezza delle abitazioni per le quali è stato previsto un piano di spostamento. Mezza città è già stata distrutta e trasferita in un compound modernissimo e ad alta efficienza energetica, il resto entro fine 2026.
Questa notte per la Pinkytos' Family niente camper. Trovandosi a Kiruna non potevano perdersi un pernottamento all'Ice Hotel, il più famoso hotel di ghiaccio del mondo che ogni autunno viene costruito da zero con il ghiaccio del fiume Torne da design di fama internazionale e in primavera si scioglie e ritorna al fiume. Da qualche anno c'è un'area 365 che viene salvaguardata e aperta ai visitatori anche d'estate, grazie a sofisticate tecniche di refrigerazione che mantiene tra temperatura tra i -5 e i -10 gradi C. 
Le camere sono un filino gelide e si entra con mantella pelosa dotata di cappuccio (non per niente Mamma Pinkytos & Co. hanno scelto il pernottamento in camera calda), ma sono vere e proprie opere d'arte a tema, di una perfezione straordinaria.
Domani la Pinkytos' Family lascerà il Circolo Polare Artico e inizierà a tappe serrate la discesa verso Stoccolma dove restuirà Ago di Pino venerdì pomeriggio.
Al tredicesimo giorno di camper Mamma Pinkytos, nonostante l'ennesima sauna per calarsi nello spirito del luogo, è esteticamente inguardabile, ha solo un paio di calzini puliti e le mani scorticate, ma si sente benissimo. Ha dimenticato che lavoro fa e anche un po' come si chiama ed è sempre più convinta che la Scandinavia sia il suo posto nel mondo.


domenica 10 agosto 2025

Isole Lofoten

Le Isole Lofoten, destinazione dei sogni di Mamma Pinkytos, sono un coacervo di natura selvaggia e spiagge bianchissime. Il rosso scuro dei Rorbur (le tradizionali casette di pescatori, spesso convertite in alloggi turistici), che contrasta con le montagne verdissime e l'azzurro cristallino del mare, che ha mille sfumature, rende il paesaggio unico.  
Alle Lofoten c'è spesso l'arcobaleno perché il meteo è schizofrenico: piove, c'è il sole, piove e c'è il sole, a volte nello stesso momento. 
Il neo è che c'è tantissimo vento, ragion per cui luoghi come Ramberg sono la Malibu dei norvegesi, località per surfisti e canoisti impavidi.
Mamma Pinkytos questa notte aveva gli incubi. Sentiva il vento che soffiava fortissimo e sognava che si portava via il letto a soffietto del camper con i nani dentro e poi il van intero con tutta la Pinkytos' Family. 
Avevano prenotato una battuta di pesca in barca, a pescare i merluzzi dal porto di Svolvaer, ma Mamma Pinkytos si è immaginata tutta la famiglia colpita dal mal di mare e dal vomito incoercibile e, appena sveglia, con il vento che le rendeva difficile anche raggiungere il bagno del campeggio, ha disdetto la prenotazione.
Mamma Pinkytos, che si immaginava una domenica al sole su una spiaggia bianchissima qualunque, ha messo il muso e, d'accordo con Mister Baby e con grande delusione dei nani per la giornata di pesca saltata, ha deciso di fare ritorno sul continente in anticipo, puntando verso Narvik.
Dopo la colazione, a Mamma Pinkytos è tornata un briciolo di verve organizzativa e, nonostante la pioggia battente, la Pinkytos' Family ha deciso, prima di lasciare le Lofoten, di avventurarsi in un trekking verso Kavlvika Beach, spiaggia dai colori caraibici, promettendo al Morby che, se ci fossero state le condizioni, avrebbe potuto fare il bagno. 
Per raggiungere la spiaggia avrebbero dovuto raggiungere la cima di una montagna e scollinare dall'altro versante, in circa tre ore di cammino sotto il diluvio. Alla spiaggia non sono mai arrivati, ma hanno guadagnato la vetta della montagna e una vista impagabile in un'ora e mezza quasi del tutto senza pioggia. Sono tornati al camper infangati e sporchi come reduci di guerra, ma felici.
Per concludere in bellezza, al primo raggio di sole, durato ventidue secondi, Mister Baby ha fermato il camper e si è buttato in mare con il Morby per un gelido tuffo rigenerante, sotto lo sguardo inorridito di Mamma Pinkytos.
Ora che hanno attraversato il lungo tunnel sottomarino e raggiunto la Norvegia continentale, il vento è scomparso e nel cielo è spuntato un po' d'azzurro. 
Ago di Pino è pieno zeppo di sabbia, fango, pop corn e calzini del Morby. 



venerdì 8 agosto 2025

On the road

L' ottavo giorno on the road la Pinkytos' Family ha incontrato un po' di freddo notturno, la neve sulle montagne, fiumi impetuosi pieni di salmoni e panorami mozzafiato.
Dopo un pit stop ad Alta ed uno lungo la strada per Narvik stanno percorrendo la strada costiera in direzione delle Isole Lofoten, dove si concederanno un paio di giorni di relax, tempo permettendo.
Il cielo fa i capricci, continua ad alternare sole e pioggia. Mamma Pinkytos sembra schizofrenica: mette e spoglia il pile ogni cinque minuti.
I nani invece non si preoccupano del freddo: continuano a rifiutare la canottiera e dormono con l'oblò del camper aperto, cosa che stanotte ha fatto surgelare tutta la Pinkytos' Family.
2800 km percorsi sono serviti per il rodaggio e Mamma Pinkytos & Co  sono diventati dei camperisti fatti e finiti.
Il Morby apre e chiude il gas, fa il carico dell'acqua e conosce la maggior parte delle funzioni del camper. Il Minty è il mago della ribalta, apre e chiude la camera on sky in un minuto netto. Mister Baby guida con il pilota automatico, scarica le acque grigie ed è migliorato nella gestione della psicosi da disordine e spazi stretti. Non ha ancora manifestato istinti omicidi nei confronti di nessuno dei suoi famigliari.
Mamma Pinkytos è diventata bravissima a cucinare con le micro padelline che sembrano quelle delle bambole (ne ha bruciate giusto un paio) e, dopo una prina esperienza un po' pulp, ha guardato sette tutorial e ha imparato a scaricare le acque nere. 
In considerazione dei micro armadietti dei quali dispongono sul camper e dell'adattabilità che serve in queste situazioni, hanno ulteriormente ridotto le loro necessità vitali e sono ormai pronti per l'apocalisse.
Chissà perché le pietanze mangiate sul tavolino da campeggio sembrano tutte leccornie.
Unico vero problema: le quantità. Le derrate alimentari stipabili sul van non sono idonee a fare fronte alla fame atavica dei nani, soprattutto del Minty, la cui frase più ricorrente è: "Io ho fame".
Il Morby tampona la situazione mangiando corn flakes a pallini che sembrano le cacchette di Pongo e Luna e che si rinvengono, insieme ai calzini, nei luoghi più impensati del camper.
Chi noleggerà Ago di Pino dopo di loro avrà parecchie sorprese.





martedì 5 agosto 2025

Bellezza

Mamma Pinkytos vorrebbe potere regalare a tutti un po' di bellezza. Dovrebbe essere possibile spedirla, impacchettarla, condividerlacon il beauty sharing, farsela portare tramite Deliveroo.
Lei, che ha già visto un bel pezzetto di mondo, difficilmente ha visto tanta bellezza tutta insieme: il blu del cielo e del mare nelle sue diverse sfumature, il verde della vegetazione, il rosso delle poche casette lungo la strada.
La strada verso North Cape è un viaggio nel viaggio. Qualcosa da assaporare ad ogni metro, un distillato di emozioni che la riporta alle origini, alla sua infanzia e alla serenità che trae dalla natura, al Nonno M, dal quale forse ha ereditato il richiamo così forte verso l'acqua e tutto ciò che scorre. Come la vita, quella che oggi sente completa e perfetta, con Mister Baby e i nani che, incuranti della temperatura gelida dell'acqua, hanno fatto un tuffo nel Mare del Nord, correndo come pazzi su una lingua di sabbia punteggiata tra verde dei prati e il blu del mare.
Mancano un centinaio di km a Capo Nord e la strada percorsa fin ora sarebbe già valsa l'intero viaggio.

domenica 3 agosto 2025

Napapijri

Rispettando alla perfezione il ruolino di marcia, la Pinkytos' Family ha attraversato il confine della Lapponia finlandese entrando ufficialmente nel Circolo Polare Artico, in finlandese Napapijri.
Pernotteranno, insieme ad almeno un centinaio tra camper e roulotte provenienti da tutta Europa, nel parcheggio del Santa Claus Village, una sorta di centro commerciale a tema natalizio dove paghi dieci volte tanto le palline che di solito si trovano dai cinesi e puoi incontrare Babbo Natale, le sue renne, gli elfi, gli husky e persino Mamma Natale, naturalmente a pagamento. Eppure a Mamma Pinkytos sentire canzoncine natalizie in loop, vedere ad agosto alberi addobbati e lucine colorate, mette comunque di buon umore.
Peccato che qui ci siano zanzare a sciami che se fai due passi nella rigogliosa vegetazione del luogo, ti inseguono tipo film. 
Ed è un limite perché alle undici e mezza di sera c'è una luce bellissima, un mezzo crepuscolo colorato dal rosa del tramonto.
Mamma Pinkytos e Mister Baby hanno fatto una passeggiata nel silenzio assoluto. Sembrava l'alba eppure era quasi mezzanotte.
Domani i nani spediranno cartoline natalizie con il francobollo suomi del circolo polare artico e la Pinkytos' Family si lascerà alle spalle l'artificiosità del Christmas Village per dirigersi verso il Nord più autentico, dove la natura la fa da padrona,  le renne attraversano la strada e la luce di mezzanotte è sempre più intensa. Martedì raggiungeranno Capo Nord. 

sabato 2 agosto 2025

Farsi sorprendere dal viaggio

Farsi sorprendere dal viaggio significa lasciarsi andare alla strada che scorre, ai km percorsi e agli imprevisti, cercando di non lasciarsi sopraffare.
Significa esultare per una piccola volpe a lato strada, significa godersi il mare, in Svezia, su una spiaggia bianchissima in riva al Baltico, fare un Pic nic in costume al sole, mentre in Italia piove e fa freddo ed il freddo la Pinkytos' Family avrebbe invece dovuto soffrirlo qui.
Significa utilizzare costume ed infradito infilati in valigia per scaramanzia, mentre l'armadietto del camper è pieno di termiche e pile.
Il primo risveglio in van, in uno spiazzo in riva al lago nei pressi di Hudiksvall, è stato da copione: il Morby che saltava sui letti, il Minty che diceva: "Possiamo andare in albergo domani?" , Mamma Pinkytos con la narcolessia in vera modalità vacanza e Mister Baby sveglio alle cinque alla ricerca di un bagno per fare la pipì, perché quello del camper si usa solo nelle emergenze, intese come guerre e calamità naturali.
La giornata di ieri, nella quale la Pinkytos' Family dopo un inaspettato bagno nel Mar Baltico, è giunta ad Umea, cittadina balneare nel Golfo di Botnia,  è stata costellata di imprevisti e defaillances.
Mamma Pinkytos e Mister Baby che, con il van in riserva, non riuscivano ad aprire lo sportello del carburante. L'arrivo al campeggio ad ora ormai tarda con la sbarra che non si apriva, il numero di emergenza che non rispondeva e Mister Baby che, preso dalla disperazione e dalla stanchezza, decideva di entrare in scia ad un altro campeggiatore suscitando le ire di Mamma Pinkytos che già si vedeva in arresto e in gattabuia. La notte semi-insonne grazie a tutti gli scenari legati all'impossibilità di fare rifornimento al camper ed Il Minty che, appena sveglio, prendeva le chiavi e, con nonchalance, apriva lo sportellino della benzina chiedendo: "Ma qual era di preciso il problema?" guadagnandosi i secondi dieci euro della vacanza, dopo quelli promessigli da Mister Baby per avere ucciso una zanzara.
Nonostante le fatiche e le ansie del viaggio, Mamma Pinkytos sta scrivendo guardando il mare, mentre Mister Baby e il Morby sonnecchiano al sole e il Minty si fa riconoscere con l'orribile musica trap dalla quale è dipendente trasmessa dalla cassa a volume non consono al luogo.
Mamma Pinkytos è già un po' innamorata degli svedesi. 
Ma non perché sono alti e biondi, perché non ne ha visto nemmeno uno.
Piuttosto perché hanno deliziose casette rosse nel bosco, anche se dalla finestra vedono il mare. 
Perché sono patiti del Loppis, che organizzano ovunque ed è una sorta di Vinted di prossimità: praticamente ovunque (al ristorante, fuori casa, in strada, in spiaggia,) vendono cianfrusaglie di seconda mano. (Mamma Pinkytos, che vedeva scritto Loppis ad ogni angolo di strada, pensava fosse qualcosa da mangiare).
Perché sono ordinati e puliti e ovunque hanno bagni, fontane e tavolini da Pic nic.
Questa sera, se tutto va come deve andare, la Pinkytos' Family, al ritmo della musica degli Abba, salirà fino a Lulea, ultimo avamposto svedese prima di approdare in Finlandia, direttamente a casa di Babbo Natale, nella giornata di domani.
Se qualcosa va storto e Ago di Pino (ogni camper ha il suo nome di battaglia ed il loro è stato battezzato dal Minty, forse con la prima parola che gli è venuta in mente ) farà di nuovo le bizze, dormiranno qui, all'addiaccio, nel bosco ma in riva al mare, come piace a Mamma Pinkytos.
E saranno sorpresissimi dal viaggio.


giovedì 31 luglio 2025

La Venezia del Nord

We'll do it. 
Dopo 12 mesi esatti dal momento folle in cui, sotto il sole cocente del Senegal, guardando su Internet l'immagine poetica di un Westfalia anni '70, la Pinkytos' Family ha concepito l'idea un po' pazza di raggiungere il Grande Nord con il furgone camperizzato, l'avventura è iniziata davvero.
Come sempre, l'incipit è stato fantozziano.
Carichi di bagagli come mai nella loro vita, con le scatolette di tonno e di ceci nascoste in valigia tra le mutande e le bustine di olio di oliva nello zaino, Mamma Pinkytos & Family hanno tentato, in colpevole ritardo, di prendere l'autobus per l'aeroporto.
Se non che, mentre Mister Baby cercava di farsi spazio tra la gente stipata a bordo del mezzo che si rifiutava di aprire varchi e di collaborare presidiando a gomiti aperti il proprio spazio vitale, mentre il Minty ed il Morby, loro malgrado ("Perché mamma, dobbiamo sempre viaggiare come disagiati?"), seguivano il genitore maschio che li incitava ("Se non vogliamo perdere l'aereo dovete salire, costi quel che costi !), l'autobus partiva lasciando a terra la povera Mamma Pinkytos con i suoi bagagli spropositati (borsone in pelle di cammello made in Guatemala, cimelio del viaggio di nozza, riesumato per l'occasione grazie alla sua capacità di appiattirsi una volta vuoto e trolley medio che, sebbene per i più sia equipaggiamento ordinario, a lei pare un transatlantico). 
Seguiva diffuso turpiloquio dei passeggeri sull'autobus, di Mister Baby, del Minty e finanche di Mamma Pinkytos, tanto che i trequarti della famiglia scendevano alla fermata successiva ricongiungendosi alla mater derelicta.
Nel frattempo si era fatto tardi e la salvezza ha assunto le vesti di un corpulento NCC di nome Adil che li ha portati in tempo zero all'aeroporto violando più di una norma del Codice della Strada e salvando la vacanza della Pinkytos' Family, mentre il Minty aveva già minacciato la fronda ("Sono a casa da un giorno e già non vi sopporto") e il Morby sfiorato le lacrime. 
Ora i 4 disperati partiti da Orio al Serio con la giacca di pelo (Mister Baby) e le scarpe da trekking (Mamma Pinkytos) sono a Stoccolma, città colorata e affascinante con le sue trentamila isole, la gente bionda e bella.
Hanno mangiato a MC Donald's perché era l'unico locale aperto e passeggiato fino a Gamla Stan.
Dormiranno in una stanza minuscola senza finestre , con il letto più piccolo di quello del van, per la modica cifra di trecento euro a notte. 
Ma sono finalmente in vacanza.
Il Minty, reduce dai postumi delle notti brave londinesi, è in perenne stato di coma e dorme ovunque appoggi la testa. Quando è sveglio parla ininterrottamente dell'Inghilterra suscitando la noia del fratello.
Il Morby è emozionatissimo per il viaggio in camper e conta le ore che mancano alla partenza.
Mister Baby è come sempre impeccabile nella sua divisa da trekking. Pare si appresti a scalare l'Annapurna, ma, al contrario della sua sgarrupata famiglia, è precisissimo.
Mamma Pinkytos pare come sempre una terremotata, catapultata per caso in Nord Europa. 
Questa mattina era in studio a finire di scrivere un atto e ora è qui, dove l'Aurora Boreale è una professione di fede  (Mamma Pinkytos è come S. Tommaso e, stanti i numerosi viaggi al circolo polare senza avvistamenti, non crede nella sua esistenza) e il sole non tramonta mai. 
Domani, dopo una breve visita alla Venezia del Nord, un Uber porterà l'allegra comitiva a Vallentuna, ad una trentina di km da Stoccolma, dove prenderanno possesso del loro van, litigheranno per chi dorme sopra e chi dorme sotto e partiranno alla volta di Capo Nord
Lo faranno davvero.
Pare.

sabato 26 luglio 2025

Count down

Mancano ormai pochi giorni alla partenza della Pinkytos' Family per le vacanze ed il conto alla rovescia è iniziato.
Questa mattina Mamma Pinkytos ha sonno e ha voglia di riposare.
Complice il temporale della notte, ha freddino e ha voglia di caldo.
Peccato che le loro vacanze quest'anno saranno in Scandinavia. In van.
Niente costumi da bagno, ma pile e K-way.
Niente dormite in letti comodi, ma sacco a pelo sul tetto dello pseudo-camper.
Mamma Pinkytos non è nel mood giusto.
Ha fatto un giro per saldi, ma non ha trovato né maglie termiche né boule dell'acqua calda 
Oltretutto il necessarie per il viaggio è ingombrante e ciò è in evidente contrasto con la filosofia minimal delle sue vacanze. Tutto quel che serve occupa troppo spazio.
L'acquisto migliore è stato una mascherina per gli occhi di peluche a forma di orso bruno, con cuscino incorporato, utile per il sole di mezzanotte. 
Mamma Pinkytos è ufficialmente entrata in fase ansiosa: ha lavato i sacchi a pelo, ravanato nell'armadio in cerca di abbigliamento peloso e stilato un elenco di scatolame poco ingombrante, ma utile per la sopravvivenza: tonno, ceci, fagioli e mais.
Mister Baby è ancora nella fase inconsapevole: è andato a tagliarsi i capelli e a fare shopping vacanziero, come se partisse per una spiaggia qualsiasi. Le sue preoccupazioni sono lo scarico delle acque nere e la noia dei paesaggi nordici.
Il Morby è in fase euforica: "Ho troppa voglia di camper" chiosa. Mamma Pinkytos se lo immagina già aprire a ripetizione gli armadietti e schiacciare tutti i tasti del van. 
Il Minty non è pervenuto. Sulla sua voglia di partire con la family, Mamma Pinkytos non scommetterebbe un soldo bucato. 
Ieri il nano inglese ha parlato al telefono con il Morby e le informazioni acquisite sono le seguenti:
1. Mamma Pinkytos deve fargli un'altra ricarica perché è a corto di pounds.
2. Mamma Pinkytos deve dare 15 euro alla mamma della Ely per il regalo alla Niky.
3. Il nano torna martedì pomeriggio ma, dopo due settimane fuori casa, alla  sera andrà alla festa della Niky.
"Tanto poi a voi vi vedo per due intere settimane."
Ecco. A proposito di entusiasmo.

lunedì 6 gennaio 2025

Cose che ricorderemo della Scozia

1. Le ciabatte pelose del Morby a forma di bue muschiato con cui andava a fare colazione anche in hotel. Resta da capire come passeranno il rigido controllo del bagaglio piccolo Ryanair, vista la dimensione ragguardevole e l'oggettiva impossibilità di infilarle nello zaino.
2. Il Meal Deal, presente in ogni supermercato scozzese. Con 3 Pound e 50 o 4, a seconda della catena, si può creare un menù composto da uno snack o una porzione di frutta e verdura, una bevanda e un main dish. Sul main ci si può sbizzarrire: dal sushi, alla pasta allo pseudo pesto, all'insalata con l'humus di barbabietola, a sandwich vari. I nani si sono divertiti a creare abbinamenti improbabili per uno spuntino alternativo.
3. Le aringhe a colazione. La breakfast negli hotel è sempre composta, oltre che dal buffet con i prodotti della colazione continentale, da una cooked breakfast a base di prodotti tipici: pudding, haggis, aringhe salate o salmone affumicato. Mister Baby si è avventurato in ciascuna di queste esperienze culinarie, sopravvivendo sempre.
4. L' haggis. È il piatto tipico scozzese, a base di interiora di pecora. Il coraggioso è stato sempre e solo Mister Baby.
5. Il Minty bambino. In Scozia si è ufficialmente bambini fino a 15 anni. Kid's menu, tariffe agevolate sui mezzi pubblici e nei musei. Il Minty, con il suo metro e ottantacinque, è stato il kid più alto della storia ad essere annoverato tra i bambini. The last chance.
6. Il kilt. Omoni nerboruti che nelle occasioni speciali indossano la gonnellina a quadretti. Un must. 
7. La soggettività del freddo. Mentre Mamma Pinkytos aveva le stalagmiti sotto le ascelle, osservava che gli scozzesi sconoscono la sciarpa e si avventurano sotto la bufera di neve senza giacca e talvolta in canottiera pantaloni corti. Prova che anche il freddo è soggettivo, vale solo per le cariatidi.
8. Desert. Se desideri il dessert devi fare riferimento al deserto in dialetto bergamasco ma con la e molto stretta. Altrimenti i camerieri ti guardano straniti.
9. L'acqua. Pasteggiare con l'acqua per gli scozzesi è una bestialità. Nemmeno si paga l'acqua nei ristoranti perché non è una bevanda, è un surplus. Mentre chiedono: "Anything else?" stanno pensando a qual è il tuo problema di preciso, se stai male di stomaco o di testa.
10. I fudge. Dolcetti tipici scozzesi simil-mou che sono stati la consolazione della Pinkytos' Family contro la stanchezza, contro il freddo, contro la guida a destra.

domenica 5 gennaio 2025

Nord

La Scozia del Nord ha paesaggi selvaggi e misteriosi. Neve ai bordi delle strade e pub con il camino per ripararsi dal freddo. Le Highlands sono entrate di diritto nella top ten dei luoghi dove Mamma Pinkytos vivrebbe volentieri, solo un passo dietro all'Islanda. Mica lo sa la mater errante perché è attratta irresistibilmente da lande desolate dal fascino gotico, dove la natura la fa da padrona e il silenzio fa quasi rumore. Sarà che in una delle sue vite precedenti era una vikinga o magari solo una foca monaca.
La Pinkytos' Family ha fatto tappa ad Inverness, la città più a nord della Scozia con un pit stop a Lochness, luogo ricorrente e mitico dell'immaginario di Mamma Pinkytos bambina.
Il promontorio con le rovine del leggendario castello di Urquhart, a picco sul lago, è uno di quei posti dove sarebbe stata per ore a guardare il panorama, a sentire il vento fischiare e guardare le minime increspature dell'acqua nell'attesa di Nessie. Missione pressoché impossibile con il Morby che, in Scozia, ha sfoderato la sua versione più dirompente e rumorosa, ciabatte pelose a forma di bue muschiato ai piedi o al collo e poncho antipioggia, sta al silenzio come il caffè espresso agli scozzesi. Accantonata l'idea della contemplazione mistica del lago, Mamma e nano si sono dati alla ricerca del mostro, con la convinzione che credere o no a tutti ciò che non è razionalmente spiegabile, Babbo Natale e Santa Lucia in primis, sia frutto di una scelta di campo. Dipende da quanta magia vuoi investire, da quanto sei disposto a sognare e ad abbandonarti all'idea dell'incontrollabile e dell'imprevedibile. Complice il museo locale con esperienze immersive splendidamente realizzate e spiegazioni scientifiche alternate e racconti popolari, un brivido a passeggiare sulle sponde di Lochness lo hanno percepito anche loro. 
Ma niente a confronto del tragitto di ritorno del trekking nella neve all'interno del parco nazionale dei Cairngorms. Paesaggi innevati splendidi, boschi e laghi, tutto molto bello peccato solo che alle tre il sole inizi a calare ile il ghiaccio a tendere le sue infide trappole. Quando la Pinkytos' Family, arrivata quasi in vetta, si è avveduta che gli altri escursionisti erano muniti quasi tutti di ramponi per la discesa, si è fatta il segno della croce. Ad avere la peggio è stata ovviamente la maldestra Mamma Pinkytos che, per salvaguardare la sua schiena malandata, ci ha rimesso entrambi i polsi in una scivolata.
Ultime tappe prima del rientro ad Edimburgo la città portuale di Aberdeen, patria dell'angust, e lo spettacolare castello di Dunnottar che si erge imponente su uno strapiombo a picco sul Mar del Nord.
Oggi la Pinkytos' Family ha celebrato come si deve la quasi fine della sua vacanzina scozzese con il tipico Sunday Roast.
Stasera restituirà l'auto e pernotterà in uno splendido hotel con vista aeroporto in attesa del volo previsto per l'alba.
Mentre Mister Baby conta i minuti che lo separano dal ritorno alla guida a sinistra, il Minty legge Primo Levi ed il Morby studia geografia.
La quotidianità si riavvicina a grandi passi.
Mamma Pinkytos non sa se ne ha voglia.



lunedì 2 settembre 2024

Van-life

Come dice Mister Baby, il van è per persone ordinate.
Togliersi le scarpe prima di entrare, niente biscotti sgranocchiati allo stato bravo, pipì solo a comando.
Secondo Mamma Pinkytos, i soldatini della van Life sono stati bravissimi. Caricare l'acqua, scaricare, attaccare la corrente, alzare il tettuccio, attenzione al tendalino, montare letto, lenzuola, cuscini, sacchi a pelo. Mettete tutto, togliere tutto, le luci, le spie, l' AD Blu. Ricordarsi che gli zaini con le tre cose necessarie stanno dietro e per nessuno motivo mentre dormi ne puoi avere bisogno. Ridurre le necessità sotto l'indispensabile.
La fatica degli spazi ristretti.
Eppure.
Il Morby che non sta nella pelle dall'emozione: "Sono troppo emozionato e felice."
Dormire al fresco nel bosco avvolta nel plaid con le maniche di Hello Kitty mentre nel resto del mondo terracqueo si muore di afa.
Svegliarsi con la Val d'Orcia che si stende sconfinata ad un passo da van. Infinite possibilità: di partire, cambiare itinerario, di farsi una doccia nel bel mezzo della tangenziale.
La meraviglia dell'ennesima avventura.
E la consapevolezza che, dopo il Senegal, il loro minuscolo Westfalia è un grande hotel in miniatura.
Forse inadatto per il lungo raggio, azzardato per il gelo di Capo Nord ma pur sempre una buona soluzione per partire in libertà.
E poi Mamma Pinkytos in realtà si sentiva ordinatissima e anche molto portata a cucinare sui fornelli da campeggio.
La vanlife potrebbe essere una soluzione per la sua pensione.
Dovesse mai andarci. 
Così con il catetere risolve anche il problema del bagno.

mercoledì 21 agosto 2024

- 2

Mancano due giorni all'ultima follia estiva della Pinkytos' Family, una mini-avventura on the road in van Westfalia, e loro non sanno nemmeno dove andare.
Visto il grande caldo dei giorni scorsi, avevano organizzato un itinerario in alta montagna in Valle d'Aosta, ma pare che di questi tempi ci siano i pinguini e Mamma Pinkytos non ha nessuna voglia di attingere al guardaroba invernale e di surgelare la notte, dopo essere crepata di caldo per tutta l'estate.
Ora, senza grande impegno e ispirazione, stanno valutando la Val d'Orcia, ma avevano già fatto l'abitudine all'idea della montagna e non riescono a quagliare.
Mamma Pinkytos sta lavando i divani ed è di cattivo umore.
Non riesce a preparare i bagagli perché non conosce la destinazione.
Eppure il van dovrebbe essere libertà, di decidere all'ultimo, di fermarsi dove capita.
Sarà l'assenza del bagno, alla quale Mamma Pinkytos pensa ogni volta che va nel suo, di bagno.
Tuttavia è convinta che rispetto ad alcuni wc del Senegal sia meglio il nulla.
Il bosco, il prato, il porta-potty (che comunque non hanno).
Secondo Mister Baby devono usufruire del bagno degli autogrill. E Mamma Pinkytos già si immagina la Pinktos' Family in fila indiana, con i pigiami con puffi e lo spazzolino in mano a fare la coda ai wc dell'autogrill.
E, a onor del vero, continua a propendere per il bosco.
I tre maschi di casa dicono che il problema sarà lei, Mamma Pinkytos, che ha bisogno della toilette ogni tre minuti e nemmeno riesce a farla in piedi.
Eppure la mater avventurosa si sente così adattabile, così predisposta al bivacco selvatico.
Però magari una bottiglietta se la porta, così, per sicurezza.
Perché già sa che i tre esseri pisello-muniti che sono i suoi famigliari non sono tanto ben disposti nei confronti delle sue legittime esigenze fisiologiche.
Vediamo.
Forse la prossima volta andranno in hotel.
Uno bello però.
Con due bagni. E l'idromassaggio.


venerdì 2 agosto 2024

Survivors

La Pinkytos' Family si sta godendo gli ultimi scampoli della sua vacanza senegalese. Il Morby gioca in piscina con i ninos spagnoli, il Minty legge, Mamma Pinkytos scrive. 
Ieri hanno percorso a velocità super sonica un tratto della Parigi-Dakar in mezzo alle dune in riva all'oceano a brodo di un camion 4x4 di epoca coloniale.
A un certo punto uno dei due camion del loro gruppo ha bucato e si sono trovati in trenta, stretti come sardine e mezzi appesi, su un mezzo da dodici persone. Non sono morti né per le esalazioni dei gas di scarico né per incidente il che significa che hanno maturato una discreta capacità di sopravvivenza. In effetti in questo viaggio in cui hanno dormito e mangiato ovunque, hanno utilizzato mezzi di trasporto di qualsiasi tipo  e vissuto situazioni talvolta ai limiti, si sono sentiti un po' Survivors. Come in un gioco a eliminazione, il gruppo è diminuito di giorno in giorno: problemi intestinali, colpi di calore echipiùnehapiúnemetta.
Ieri il Minty e il Morby, come ad ogni viaggio in Africa, hanno regalato buona parte dei loro vestiti ai bambini di un villaggio, scatenando un'allegra contesa. Mamma Pinkytos avrebbe voluto fare una valutazione ordinata, ma, dopo la prima maglia della Juventus regalata a un ragazzino alto poco meno del Minty ha prevalso il caos. E alla fine un bambino di tre anni se ne andava in giro con in mano i pantaloncini di Mamma Pinkytos ed un altro con la canottiera del Morby, alto la metà di lui.
Questa mattina invece, dopo avere munto le capre e osservato la procedura per la produzione del formaggio, hanno visitato la scuola di Bonaba, costruita grazie all'impegno e alle donazioni di una turista coreana. Hanno regalato pastelli, gessi e quaderni e distribuito ciabatte nuove, biscotti e lecca lecca ai piccoli scolari entusiasti che hanno intonato in coro l'inno nazionale senegalese e dato vita al solito caos festoso.
Un pieno di sorrisi sdentati è stato la migliore cartolina di saluto al Senegal che potessero desiderare.
Questa sera la Pinkytos' Family si imbarcherà per l'Italia. Raggiungerà Milano via Madrid (tanto per fare compagnia fino all'ultimo ai loro amigos spagnoli) domani mattina.
Mamma Pinkytos ha voglia di lavarsi con acqua calda e non salata  e di mangiare un'insalata.
Inizia a sentire la fatica, ma come dopo ogni viaggio si sente un po' più ricca.

lunedì 29 luglio 2024

Ventidue spagnoli e quattro italiani

Il gruppo di italiani con cui la Pinkytos' Family doveva condividere il tour è composto da ventidue spagnoli. La guida parlante italiano, Ismael, traduce simultaneamente dallo uolof, allo spagnolo, all'italiano, a volte al francese in una miscellanea di lingue da fare invidia a Google Translate.
Ieri mattina i quattro italianos, che nell'attesa avevano fatto una challenge per individuare le tipologie dei loro compagni di viaggio, constatavano che si era verificata l'unica eventualità non prevista ovvero che il loro tour in italiano fosse popolato interamente da stranieri. 
Forse Mamma Pinkytos avrebbe dovuto intuire che dalle nostre parti il Senegal è una meta troppo esotica e poco gettonata, dalle espressioni facciali delle persone alle quali comunicava la destinazione del suo viaggio.
Per il resto, comunque avevano azzeccato quasi tutto. Con loro c'è una famiglia, anzi due, con figli al seguito, un gruppo di sole donne e una comitiva di pensionati tipo bocciofila, che però non viene da Adro, vicino a Brescia, come ipotizzato da Mamma Pinkytos bensì da Leon, vicino a Salamanca.
C'è da dire che gli spagnoli sono dei simpaticoni e si sono rivelati degli ottimi compagni di viaggio. C'è anche una famiglia a cui hanno perso tutti i bagagli che da tre giorni gira con vestiti tradizionali senegalesi recuperati in loco con meravigliosa nonchalance.
Ieri la Pinkytos' Family ha visitato Dakar e l'Isola di Goree. Casette in stile coloniale e viottoli pieni di fiori non riescono a farne un luogo allegro, nonostante le decine di famiglie di Dakar in gita domenicale. La casa della vergogna, con la porta senza ritorno da dove gli schiavi, durante il periodo della tratta, guardavano per l'ultima volta la loro terra, prima di essere deportati nelle Americhe è da pugno nello stomaco.
Dopo pranzo, viaggio infinito in pulmino per raggiungere il Delta del Saloum, riserva della Biosfera e patrimonio dell'Unesco, vicino al confine con il Gambia.
Sono arrivati con il buio dopo oltre cinque ore, per scoprire che l'alta marea aveva completamente cancellato la strada per raggiungere il loro lodge. È stata necessaria una lunga deviazione su carrerecce improvvisate quasi in mezzo alle mangrovie per raggiungere "Las Barracudas", un ecolodge di recente costruzione in mezzo ai bolong del fiume salato.Giunti finalmente a destinazione, con una fame da lupi e una stanchezza cosmica, con le capanne pochissimo illuminate, hanno avuto una crisi collettiva, simile a quella all'arrivo al parco del Corcovado, in Costa Rica.
Troppo caldo, troppa fame, poco cibo, troppi insetti, aria condizionata mal funzionante, acqua fredda, umidità, puzza, chi ce l'ha fatto fare, prossima volta resort cinque stelle in Sardegna echipiúnehapiúnemetta.
Superata la crisi, la giornata di oggi è stata una totale immersione della cultura africana. Hanno raggiunto il villaggio di Sokone in piroga per accompagnare una donna del villaggio a fare la spesa al mercato. In sua compagnia sono tornati a Boumbagar su un carretto dove sono stati ospitati nella casa della presidentessa di un'associazione di donne che coopera per migliorare la condizione femminile in materia lavoro, alfabetizzazione e accesso alla sanità. Un emozionante esempio di comunità, colorata e cooperante. La guida aveva portato biscotti e lecca lecca per i bambini, il che ha dato vita ad una festosa processione di faccine sorridenti in arrivo anche dai villaggi vicini. Mamma Pinkytos ha pelato le carote, Mister Baby le melanzane, il Minty ed il Morby hanno pestato le spezie nel mortaio. Tutti insieme hanno contribuito alla preparazione del cous cous di pesce e verdura tipico del posto, che hanno consumato tutti insieme da vassoi comuni seduti per terra. Un viaggio è fatto anche per superare i propri limiti o per scoprire che quelli che sentivamo come tali erano solo ostacoli mentali.
Nel pomeriggio hanno assistito insieme agli abitanti del villaggio alla tradizionale lotta domenicale tra due giovani nerboruti che con una tecnica a metà tra la lotta libera e la danza tribale si contendono un sacco di riso da 10 kg. I bambini, colorati e festanti, facevano a gara per camminare mano nella mano con gli stranieri o per essere presi in braccio, in un assedio pieno di allegria.
Persino il Minty ed il Morby, di solito piuttosto refrattari al contatto fisico, forse anche perché cresciuti in tempo di Covid, alla fine hanno preso per mano (il Morby addirittura in braccio) il piccolo Boubacar, in una festosa carovana verso l'hotel. 
La giornata è terminata con canti e balli al ritmo dei bongo e dei djembe. Persino Mamma Pinkytos ha ballato cercando , senza troppo successo, di tenere dietro ai ritmi indiavolati delle mujeres. 
Sicuro stanotte dorme di brutto, nonostante le zanzare e l'umidità.

giovedì 25 luglio 2024

La dimensione del viaggio

La Pinkytos' Family non è abituata al dolce far niente. Ma c'è da dire che ai ritmi lenti, al tempo da ingannare con passatempi vari, alla posizione supina si è adattata quasi subito.
"Che strano non avere niente da fare." 
Ha commentato il Minty, che poi ha chiosato: "Bello però". 
Il Morby, forse anche per ragioni anagrafiche, è quello che ha patito di più il tempo dilatato che, trattandosi di solito quattro giorni, è ben lungi dal potere essere definito noia.
È capitato che ogni tanto (poco rispetto ai suoi standard) non sapesse cosa fare e chiedesse le attenzioni del fratello o dei pigrissimi genitori per giocare in acqua, a carte o a ping pong.
Tutti lo hanno sempre assecondato volentieri, trattandosi dell'unico movimento quotidiano oltre al cambiare posizione sulla sdraio. 
La spiaggia di Saly è lunga, bianchissima e ha conchiglie dai colori meravigliosi. Inciterebbe a lunghe passeggiate se non fosse che, man mano che ci si allontana dalla zona dei resort, diventa meno sicura e molto meno pulita.
Questa mattina, insieme al Morby, Mamma Pinkytos ha raccolto mitili, nautilus e conchiglie rosa, poi le ha lavate ed esposte al sole ad asciugare.
Forse ne farà mollette decorative o riempirà i vasi da fiori.
Forse verrà arrestata all'aeroporto per detenzione illegale di conchiglie.
Ieri sera è venuto un fortissimo temporale. Per raggiungere la loro stanza dopo la cena la Pinkytos' Family ha fatto una doccia completa.
C'è stato un black out di energia elettrica e i tombini strabordavano acqua. Forse da queste parti non piove spesso. Forse è solo un imprevisto come tanto, qualcosa che prima o poi passa.
Oggi c'è stato un sole meraviglioso, ma ora sta suonando. A Mamma Pinkytos dispiacerebbe che andasse a monte la festa senegalese di questa sera: canti, balli e pietanze tipiche.
Anche perché, dopo quattro giorni nel chill più completo, domani la Pinkytos' Family si rimetterà in viaggio.
Dopo un breve passaggio a Dakar si dirigerà verso le sponde del Lago Retba, detto anche Lago Rosa per il colore che assumono le sue acque grazie al sole e al vento, dove dormirà in una capanna eco-sostenibile.
Mamma Pinkytos, nonostante sia stata benissimo, prepara volentieri la valigia. La dimensione del viaggio le si addice di più.
The travel must go on. 

lunedì 22 luglio 2024

Mama Africa

Sulla spiaggia di Saly c'è una brezza piacevole, accarezza le palme producendo il suono di un acchiappasogni.
La sabbia è bianca a perdita d'occhio, punteggiata di palme. Di turisti ce ne sono pochi: qualche francese, una famiglia di tedeschi, per la maggior parte senegalesi abbienti. 
C'è silenzio, solo il rumore del mare e quello del vento, come un tintinnío.
La Pinkytos' Family è finalmente in vacanza, in una dimensione fin troppo rilassante per i loro turbolenti standard. 
Come previsto, questa notte ad attenderli all'aeroporto non c'era nessuno. 
Il resort aveva allegramente ignorato le sue mail e le richieste dell'assistenza di Booking.
Il timore di Mamma Pinkytos è che, visto il no show alla data stabilità, la prenotazione fosse stata cancellata e la camera ri-occupata. Il che avrebbe significato dormire (per modo di dire) all'addiaccio in un posto che, data l'ora e la scarsa illuminazione, facevano fatica ad intravedere nella sua interezza. 
Come al solito hanno dovuto affidarsi alla speranza e alla benevolenza del prossimo nella persona di un soggetto con la pettorina gialla che, per qualche moneta, recuperava i clienti per i taxisti all'uscita del terminal dell'aeroporto di Dakar.
Visto lo sgomento della Pinkytos' Family per l'assenza del loro driver, ha chiamato o finto di chiamare il resort per chiedere informazioni e, stante l'insuccesso, ha proposto loro il tragitto in taxi.
Tra le proteste del Morby, l'unico assennato della famiglia ("Io non mi fido. Voi mi fate sempre avere paura, vi fidate di tutti"), hanno accettato. Non che avessero alternative.
Il Morbillo sgomento è caduto addormentato e loro hanno percorso in costante allerta, che diventava timore ad ogni rallentamento del taxista, la mezz'ora che ci si impiega a raggiungere Saly Portudal.
Solo Mister Baby era a suo agio, mentre rispolverava con orgoglio il francese delle scuole medie.
Una volta giunti a destinazione, hanno pregato il loro nuovo amico di aspettare mentre Mamma Pinkytos e il Minty entravano nell'hotel per verificare l'esistenza di una camera prenotata a loro nome.
Mentre Mamma Pinkytos cazziava il receptionist per l'assenza del transfert prenotato dall'aeroporto, questo con la calma tipicamente africana, faceva spallucce: "Mi dispiace. Avevamo avvisato il nostro driver di venire, ma evidentemente lui non è venuto."
Vista l'ora tarda Mamma Pinkytos non ha insistito e ha preferito guadagnare il letto, comodo, all'interno di una capanna con il tetto di paglia, l'wi fi e l'aria condizionata.
Non forzare gli eventi e non cercare sempre una spiegazione è uno degli insegnamenti di Mama Africa.
Le persone qui sono colorate dentro e fuori, sorridono, a volte senza un motivo apparente.
Loro riescono a stare per ore seduti senza fare niente a guardare il cielo.
Se hanno dei problemi, contano sul fatto che nell'attesa si risolvano da soli.
Mamma Pinkytos quest'anno sentiva il bisogno di Africa. 
E dal modo in cui la Pinkytos' Family ha affrontato gli imprevisti di questi giorni , ha capito che ogni viaggio ti migliora un po'.




domenica 21 luglio 2024

Fuoriprogramma

La vacanza senegalese della Pinkytos' Family è iniziata da Lisbona dove, ieri sera, i quattro disperati avrebbero dovuto prendere la coincidenza per Dakar e dove, invece, sono rimasti a spese di Tap Portugal, senza nemmeno provarci a prendere il volo per l'Africa. 
Visto il ritardo della prima tratta da Milano, erano pronti al protocollo-ritardo e flight connection, che prevede che il Morby, correndo a tavoletta senza bagagli, raggiunga il gate manifestando la presenza dei passeggeri ritardatari e disperati, precedendo di misura il Minty e Mister Baby con i documenti di viaggio. In ultima posizione Mamma Pinkytos arrancante, che spiega la situazione e prega di riaprire il gate. Ma non è servito, perché non appena hanno imboccato il corridoio transiti dell'aeroporto di Lisbona con soli cinque minuti di anticipo rispetto alla partenza del volo per Dakar, un' hostess di terra della Tap li ha intercettati e, prima che potessero fare domande, "to apologize for late" ha messo nelle mani di Mamma Pinkytos le carte di imbarco per le 21 del giorno successivo, i voucher per un hotel a cinque stelle vicino all'Oceanario, due buoni taxi per il trasferimento dall'aeroporto all'hotel e viceversa nonché euro 136 di tickets restaurant da spendere in aeroporto, con giubilo dei nani.
L' ora successiva l'hanno passata a scegliere cibi esotici da degustare e a  tentare di contattare il resort del Senegal per disdire il transfert e confermare la prenotazione per i giorni successivi al no show. Missione che si è rivelata impossibile. In Senegal le mail sono un inutile orpello. Ci hanno provato con l'assistenza internazionale di Booking con risultati da verificarsi questa notte all'arrivo a Dakar. Dopo di che sono svenuti in un letto comodissimo per 12 ore. Sveglia-doccia e colazione luculliana.
Oggi si sono goduti con gioia il fuoriprogramma a Lisbona, con la consapevolezza che ogni imprevisto può rivelarsi un' opportunità se lo si prende per il verso giusto.
Archiviato il disappunto per la giornata di mare persa, hanno visitato l'Oceanario, preso la Funicolare Panoramica sul Ponte Vasco Da Gama e si sono goduti una passeggiata nella Baixa, girovagando in lungo e in largo con Bolt. Hanno mangiato baccalà sul lungomare e comprato "un maialino spiattellato" per il Morby da un venditore ambulante.
Tra poco, se il loro driver Bolt dalla faccia sospetta non li farà sparire nei meandri del Barrio Alto torneranno in aeroporto a spendere i 110 euro di voucher residui.
Mamma Pinkytos non ha per niente fame ma farà sto sacrificio.
Anche se forse farebbe meglio a digiunare vista la prova costume di domani.
Il Minty le ha già detto che ha la "pancetta da birra", anche se lei di birra non ne ha mai assaggiata una in vita sua.
Il punto è che l'Africa le sembra ancora lontana. 
Anche perché non è affatto sicura che all'aeroporto di Dakar questa notte ci sia qualcuno ad aspettarli e che riescano a raggiungerlo con facilità quel resort ameno in cui infilarsi finalmente il costume.


venerdì 19 luglio 2024

Road to Senegal and accidents

La strada verso la vacanza in Senegal della Pinkytos' Family quest' anno è stata costellata di imprevisti e noie.
Mamma Pinkytos sa bene che, dal punto di vista lavorativo e non solo, partire a luglio è un suicidio annunciato.
Ma su questa certezza assoluta ha prevalso il pessimismo cosmico sul successo scolastico del Minty unitamente al terrorismo fatto già a settembre dalla scuola, che sconsigliava caldamente vacanze agostane che si sarebbero sovrapposte agli esami di riparazione.
Mamma Pinkytos, che prenota le vacanze sempre con larghissimo anticipo e sulle ali di entusiasmi repentini ed istantanei (si innamora di una foto, di un luogo insolito, di un programma alternativo e sul momento non pensa ad altro), non si è sentita di fare altrimenti, pensando che in qualche modo se la sarebbero cavata, non salvando loro per mestiere vite umane. O per lo meno non nel senso letterale del termine.
Ma dopo un mese di luglio vissuto a ritmi serratissimi tra cre dei nani, compleanni vari, torneo di pallavolo e altre belle occasioni mondane, la data della partenza è arrivata prima di subito, o comunque prima che la mater frullata se ne potesse rendere conto.
Il risultato per ora è lo sbando assoluto.
Mamma Pinkytos ha terminato questa mattina le incombenze lavorative dopo una settimana di fuoco e le è appena arrivata una notifica funesta a rovinarle l'umore e a complicarle la situazione.
Il Morby fino a ieri sera aveva 39.5 di febbre e lui e la sua mamma non dormono da lunedì perché il nano di giorno giaceva svenuto e dormiente e la notte faceva festa con la mascherina di ghiaccio in testa e la pancia così bollente che ci potevi fare il barbecue.
I rinomati ospedali senegalesi attendono con fiducia.
Così come l'assicurazione sanitaria della Pinkytos' Family. Visto che con tutti i viaggi fatti sono ormai azionisti di maggioranza della compagnia, vuoi che non provino il servizio almeno una volta?!
Mamma Pinkytos ha passato metà della giornata di ieri a tentare di contattare il numero dell'assistenza di Tap Portugal, per capire se lei e il nano piccolo avrebbero potuto ritardare la partenza. A metà pomeriggio, la pediatra dei nani ha dato l'ok alla partenza del nano febbricitante a patto di iniziare la copertura antibiotica. E meno male, visto che in ogni caso contattare il call center si era rivelata un'impresa fuori dalla sua  portata.
Il Minty in questi giorni ha fatto allegramente il baby Sitter del nano febbricitante ed è stato preziosissimo. Il Morby lo ha scelto come suo infermiere preferito con reciproca soddisfazione.
Mamma Pinkytos si è dibattuta tra le scadenze ed il senso di colpa in una sensazione pervasiva di sbando assoluto.
Mister Baby è oberato di lavoro e punta a chiudere i bagagli almeno un'ora prima dell'imbarco del volo, per la necessità assoluta di staccare la spina.
Pongo e Luna ancora non sanno che questa sera verranno portati da Miss O, la originalissima Rabbit Sitter individuata tramite Facebook che ha praticamente uno zoo in casa.
Mister Baby vuole scattare ai pelosi delle foto per la tomba o comunque a memoria perenne della loro pucciositá, così, per ogni eventualità.
Domani, forse, la Pinkytos' Family partirà per le vacanze, con gli zaini zeppi di medicinali e repellenti per insetti.
Se arriverà alla destinazione numero uno, ovvero la spiaggia paradisiaca di Saly Portudal, alle ore 2 am italiane,  al momento è una variabile che sfugge al loro controllo.


mercoledì 22 maggio 2024

Febbre neroblu

In Italia è l'anno della Dea.
Così come in Cina è l'anno del Dragone.
Complice il raggiungimento della doppia finale, a Bergamo succedono cose curiose.
Il rider che discute di calcio con la cassiera del supermercato.
La nonnina che compra la bandiera neroblu perché "me pias al culur".
Chi non ha mai seguito il calcio prenota il tavolo dai cinesi per vedere la partita. E i cinesi, pure loro, servono i noodles con la maglia di Scamacca.
Nella Pinkytos' Home siamo al delirio puro.
Mister Baby, tornato dalla trasferta di Roma per la Coppa Italia con i nani, non ha dormito per una settimana in attesa dei biglietti per la finale di Dublino. Che, pur anzitempo prenotati e profumatamente pagati, parevano non arrivare mai.
Ieri, biglietti finalmente alla mano, è tornato dal lavoro cantando allegramente "Tutti a Berlino" e nottetempo è partito vestito da trekking con due amici. Destinazione Dublino o Berlino chissà, perché i percorsi verso la finale sono spesso tortuosi. C'è chi è arrivato in Irlanda via Alghero, chi via Edimburgo in Flixibus, chi via Lourdes che, considerata la portata dell'evento, male non fa.
Il Minty, juventino fino al midollo, si è comprato la maglia della finale ed è in pre-partita da stamattina.
La sua prof un po' meno, visto che ha promesso l'insufficienza a tutti gli assenti causa Dublino.
Sarà del Brescia, forse. Anche se, a onor del vero, anche il Nonno M, agguerrito e irriducibile tifoso dei "suní" questa sera (e non solo) tiferà Atalanta.
Così come Mamma Pinkytos, che per la dea ha maturato una certa simpatia, visto che le garantisce qualche domenica libera e riempie di buonumore Mister Baby e i nani. Così, quando parcheggia, sta sempre bene attenta a non rigare la macchina di Toloi, dirimpettaio della Pinkytos' Family. Ha anche pensato di invitarlo a mangiare la pizza di Mister Baby, visto che le fa simpatia quando lo vede trafficare in garage il lunedì mattina. 
Così come le fa simpatia il gatto di Miranchuk, ormai una specie di mascotte del negozio della sua parrucchiera. Molto più del gatto dei suoi vicini, che attenta quotidianamente alla vita di Pongo e Luna. 
Le fanno simpatia un po' tutti questi ragazzotti tatuati, che guarda con lo spirito della vecchia zia e che ormai le sono familiari.
Mamma Pinkytos, nonostante i trascorsi da giornalista sportiva che le hanno regalato una certa competenza, dopo anni di disintossicazione, ormai guarda tutte le partite di calcio allo stesso modo. Che siano dell'Atalanta oppure della squadretta del Morby.
Lei guarda se i giocatori sono tesi, brutti, belli, preoccupati o infuriati. 
Le sembra di essere sua nonna quando diceva: "Poarí.. se l'è sudat!" 
Si diverte moltissimo a fare commenti fuori luogo e a fare credere che di quel che accade in campo non ci capisca nulla.
Ma è vero che c'è un mondo al di là del gesto tecnico e dell'agonismo puro. Al di là delle vittorie e delle sconfitte. Ed è quello che anima il cinese vestito da Scamacca e la vecchietta con la bandiera.
Le emozioni sono tutto nella vita.
Sono quello che l'aveva fatta appassionare al calcio, tanti anni fa' e che questa sera la porterà con il Morby in piazza per condividere il momento.
Comunque vada sarà un successo.
Comunque vada se lo ricorderanno.








venerdì 26 aprile 2024

26

Mamma Pinkytos ci tiene proprio a dirlo. Questa sera lei e Mister Baby usciranno a cena in solitaria. È il 26 aprile e sono 16 anni di matrimonio, più dieci di conoscenza e pseudo fidanzamento, convivenza o quello che è, fanno 26 anni tondi tondi che si sopportano.
Più quelli vissuti insieme che quelli senza. Ancora non si lanciano coltelli. Ogni tanto si mandano più o meno bonariamente al diavolo ma sempre con affetto.
Conoscono difetti e magagne l'uno dell'altra. Il modo di dormire, di soffiarsi il naso in modo rumoroso (lui) e di infrattare i rifiuti che non hanno voglia di differenziare (lei). 
E nonostante tutto tengono botta. 
Perché l'amore non è ci-ci-co-co pucci- pucci-bao -bao, ma è l'arte della mediazione continua. A volte estenuante e faticosa, ma sempre rispettosa. È stemperare, darsi spazio, consentirsi di essere.
Stasera Mamma Pinkytos si sente anche moderatamente gnocca, nel senso che si è messa un vestito diverso dai jeans e, pur avendo i capelli mezzi sporchi, li ha mascherati ben bene. A parte che ha un bernoccolo sul naso, causato dal coperchio del bidone della spazzatura condominiale che le è arrivato esattamente sul setto nasale.
Ha neutralizzato i nani alla bell' e meglio, sfidando la sua natura di madre controllante. Il nano grande è alla partita e tornerà, si spera, a casa con il suo allenatore, un certo Gio Tonno che il nome è tutto un programma. Mamma Pinkytos spera che sia come il tonno in scatola, rassicurante, che anche se non hai niente da mangiare lui è sempre lì che ti guarda dall'armadietto e ti salva la cena.
Il Morby è da un amico ed era tutto felice che stasera andava al cinema a vedere Kung Fu Panda con ben dieci euro nella giacca, che Mamma Pinkytos è sicura perderà ben prima di arrivare al cinema.
Tutto è pronto. Mamma Pinkytos ha fame.
Quasi quasi mette pure i tacchi.
26 cm sono troppi.
Bastano gli anni.