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sabato 2 febbraio 2013

Peccati di gola

Mamma Pinkytos è all'ingrasso. Sarà che è ormai assuefatta (eh sì, è come la droga), sarà che ha carenze d'affetto o di sonno o di tutti e due insieme, ma non ci prova neppure più a resistere alle tentazioni del palato.
Non lasciate a portata di Mamma Pinkytos cioccolatini, caramelle o, peggio ancora marshmallows o altre schifezze simili (che ha sempre vituperato e dalle quali si è sempre tenuta alla larga), perché dureranno assai poco.
Il guaio, soprattutto, è che Mamma Pinkytos, alla quale non mancano né la costanza né la pervicacia, è in piena fase "voglio fare la pasticcera" indi per cui, a casa della Pinkytos' Family, torte e dolcetti vari non mancano quasi mai. Magari mancano il pane o il latte, magari i nani mangiano pasta all'olio perché il frigo è di un vuoto disperante, ma una bella fetta di torta fatta in casa la trovano quasi sempre.
Non è un caso che il Morby, a dieci mesi, quando non si sveglia piagnucoloso in astinenza da Tetta, si alzi in piedi nel letto scandendo: "Ma-ma! Tol-ta!"
I dolci fatti in casa sono sani, direte voi.
Dipende, dice Mamma Pinkytos. Perché a un certo punto, esaurita l'intera gamma di crostate e torte margherite et similia, la fregola di sperimentazione va oltre e si approda a creme e cremine, mousse e ganache e chipiùnehapiùnemetta. Certo, Mamma Pinkytos non è ancora arrivata ai livelli della Nonna L secondo la quale una crostata o una ciambella sono dolci tristi e se un dolce non contiene almeno sei uova e un chilo di cioccolato e non è interamente coperto di panna non può essere chiamato tale. E per fortuna.
Perché se le amiche mamme per rilassarsi vanno in palestra, Mamma Pinkytos si diverte in cucina, se le amiche cercano corsi di spinning e acquagym, lei cerca corsi di cake design e questo ha un effetto devastante. Sulla sua pancia, intendo. Perché se quella delle altre cala di pari passo con la crescita dei bimbi, quella di Mamma Pinkytos cresce pericolosamente.
Il fatto è che lei non è capace di mettersi a dieta e neppure di fare qualche sacrificio. Non l'ha mai fatto. Per uno strano ed incomprensibile meccanismo, oltre a produrre dolci a un ritmo che fa invidia a una pasticceria, ha iniziato a comprare junk food anche al supermercato. Oggi è andata a fare la spesa con il Minty e, una volta ala cassa, il contenuto del carrello era disperante, e non certo per colpa del nano che, al massimo chiede un ovetto di cioccolato e che, oggi, se ne stava tutto felice con in mano una mascherina da Uomo ragno. La metà erano ingredienti per fare i dolci in quantità tali da non rischiare di rimanere senza (perché Mamma Pinkytos odia quando cerca una ricetta, la studia, si ingolosisce e sul più bello scopre che le manca il lievito. Urlerebbe se potesse.) L'altra metà erano dolci veri e propri, cioccolato, merendine in offerta, che non si sa mai che se un giorno non le va di mettersi a impastare.
Una rovina. A ciò si aggiunga che quegli schizzinosi di Mister Baby e del Minty, abituati troppo bene, se un dolce non esce a regola d'arte, ne mangiano mezza fetta di malavoglia e lo lasciano gustare interamente a chi l'ha fatto. Ergo, Mamma Pinkytos se lo deve mangiare tutto.
Oggi Mamma Pinkytos ha fatto i macarons. DOVEVA farli perché a Natale Mamma Polly Capellipazzi le ha regalato il kit.
Stasera, emozionata per l'esperimento, ha offerto i suoi macarons grandi tre volte il normale con ganache di cioccolato fondente e scorza di arancia a Mister Baby. Poi li ha assaggiati lei. Erano così esageratamente deliziosi che ha DOVUTO mangiarsene tre (due e mezzo perché metà glielo ha rubato Mister Baby).
Il problema è anche che ovunque si mangia. Se vai da amici ti invitano a cena o a merenda. Se esci con le amiche si va a mangiare. Con i bimbi è una merenda continua. Con i colleghi vai a colazione. Insomma, non se ne esce.
Mamma Pinkytos, che ha sempre pensato che se hai voglia di dolci è perché il tuo corpo in quel momento ne ha bisogno (teoria un po' di comodo, lo ammette), sa che bisogna darci un taglio, anche se ogni volta trova la scusa buona per rimandare. Ma adesso sente veramente di stare esagerando.
La prossima volta, quando il Minty le chiederà: "Mamma, tu sei grassa?" forse la risposta non sarà indubitabilmente negativa, come è stata fin ora. Per onor di cronaca, però, aggiungerà:"Ma felice".
E questo è l'importante.