giovedì 23 gennaio 2014

Ecchediamine

Mamma Pinkytos si sente un filo sfigata.
Ogni sera vorrebbe fare di tutto e di più, scrivere dieci post, cucinare pranzo, merenda e cena per il giorno dopo, fare una torta o dei dolcetti, magari anche una doccia o leggere un libro, invece brucia tutto il suo tempo "libero" (con le virgolette del caso) nell'addormentamento dei nani, nel ripristino della calpestabilità di parte della superficie della Pinkytos' Home invasa da giocattoli, frutta di plastica, libri, travestimenti e chincaglieria varia e, quando va particolarmente male, nel soddisfacimento delle richieste-esigenze dell'altro componente adulto della famiglia.
Ecchediamine.
Mamma Pinkytos ha un diavolo per capello.
Stasera era indecisa se preparare le caramelle mou o i fudges e, messi a letto M&M's, si aggirava con il suo bel libretto di cucina di stanza in stanza. Mentre meditava sul da farsi raccattava oggetti sparsi qua e là. Poi, già che c'era, ha sistemato nell'armadio dei nani i panni lavati e stirati e caricato l'ennesima lavatrice. 
Malauguratamente transitava dallo studio dove Mister Baby era alle prese con l'installazione del modem wi-fi: "Vieni un attimo. Guarda qui."
Mamma Pinkytos, accucciata a terra, con in mano due bavaglie, un asciugamano e un pigiama da riporre nell'armadio, perdeva un'ora e dieci nel tentativo (miseramente fallito) di configurare una nuova connessione wi-fi sul computer del paleolitico della Pinkytos' Home.
Nel frattempo Mister Baby se ne era andato allegramente a farsi i fatti suoi, ergo a preparare la valigia per la sua tre-giorni fuori porta per un congresso. (A tal proposito,  Mamma Pinkytos spera vivamente che il povero Morbillo guarisca perche non può pensare di stare tre giorni sola letteralmente chiusa in casa con entrambi i nani.)
Ricompariva a intervalli regolare per chiedere: "Fatto?" e mandare in bestia Mamma Pinkytos che non era riuscita a combinare nulla.
Dopo cinque "fatto?" e conseguenti anatemi al suo indirizzo, compariva dicendo: "Vado a letto" e Mamma Pinkytos che, nonsosemispiego, aveva perso la serata dietro a una sua richiesta di aiuto, si sentiva l'essere più reietto del globo.
Ma non solo. Il pater ignavus faceva seguire la sua affermazione da un'altra altrettanto foriera di insulti: "Mi servirebbero due paia di mutande".
Lemutandecercalechesononelcassettoosull'assedastiroosullostendipanninoncertonellacestadeigiochideinaniporcamiseria.
Ogni tanto Mamma Pinkytos ha voglia di rispondere male o di non rispondere affatto anche a una richiesta banale.
Ogni tanto vuole essere in ferie.
Ogni tanto vuole non esserci pur essendoci.
"Visto che non funziona l'umidificatore, metti una padella di acqua bollente nella stanza dei nani?"
Mettilatu.
Sehovoglialamettoaltrimentiniente.
Dopoduegioirnidiclausurastaserahorinunciatoallacenabolivianaconleamicheperfareassistenzaapresentipartentisaniemalatimanonesageriamo.
Ecchediamine.
Mamma Pinkytos sa che tra poco inizierà il turno di notte, che, come le notti precedenti, conterà le ore che mancano all'alba peregrinando tra il letto di Minty con la tosse e quello di Morby con il raffreddore, portando acqua e sciroppo all'uno e lavando e soffiando il naso all'altro, consolando l'uno che fa brutti sogni ("Mamma aiuto! C'è un signore che vuole sparare al Morby!" "Il Morby è nel suo letto cge dorme finchè lo lasci dormire") e portando in bagno l'altro ("Pipì! Io pipì!"  ) con il pallino dello spannolinamento notturno.
La mamma non dorme mai, fa quello che deve fare, ma le fa male la schiena, le fanno male gli occhi, soffre di deprivazione del sonno.
Qualche rispostina acida ogni tanto la fa sentire meno sfigata. Difende con le unghie il suo minimo sindacale di tempo per sè.
Mister Baby lo sa e abbozza. Ride. Anche Mamma Pinkytos ride.
Ecco.
Finisce che a fare la iena le viene da ridere.
I dolcetti li farà domani. E anche la doccia.
Ma un post lo ha scritto.
Ecchediamine.

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