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domenica 10 dicembre 2023

Slow Christmas

Sant'Ambrogio ha regalato alla Pinkytos' Family una mini vacanza sulla neve. Due ore di slittino sono costate sei ore di coda in autostrada. Ogni volta Mamma Pinkytos pensa che deve starsene a casa, che l vera vacanza è non prendere la macchina e non guidare nel traffico. Poi si ricorda le quattro pile di vestiti da stirare, le cacchette dei conigli in giro per casa, la spesa da fare, pranzo e cena da cucinare e pensa che in quelle sei ore di coda lei nemmeno guidava e in ogni caso era bella seduta. Gli spatzli del ristorante e i canderli in brodo quella coda la valevano tutta. E anche il "grazie" del Morby raggiante sulla neve.
Tra l'altro il nano piccolo in questi giorni è in down per il vaccino, ha dolori ovunque e stanchezza cronica, che evapora magicamente quando gioca a calcio e si intensifica in modo preoccupante quando deve fare i compiti.
"Mamma, non mi vaccinerò mai più. La prossima volta preferisco prendere il meringococco."
"Anche io nano ti preferisco con il meringococco. Tutto pieno di piccole meringhe in ogni dove."
Il Minty invece è a fine trimestre, è in esilio forzato nel suo loculo 2*2 e fa le prove dell'estrazione degli interrogati con i numeri del Lotto.
"Mamma ho simulato venti estrazioni. Il nove è uscito dodici volte. Sono spacciato."
Ogni mattina con rediviva speranza saluta Mamma Pinkytos con un sorriso e un: "Potrei balzare oggi?"
Fortunatamente incassa il quotidiano 'no' con la consueta sportività.
Nel frattempo il Natale si avvicina ed il traffico aumenta.
Mamma Pinkytos è sempre più insofferente nei confronti delle code, soprattutto se non ti portano in vacanza.
Vorrebbe comprare di tutto, osserva ammaliata i carrelli pieni e le persone alle casse con le mani piene di tutto, giocattoli, articoli di profumeria, vestiti e accessori, e non riesce a comprare un bel niente.
Ieri si è regalata quaranta minuti tranquilla in libreria a scegliere i libri da regalare e quando è stata ora di andare in cassa si è lasciata scoraggiare dall'ennesima coda e i libri li ha comprati su Amazon, sentendosi in colpa nei confronti dei librai, dell'Italia, di Greta Thunberg, dell'intero pianeta.
La verità è che Mamma Pinkytos è invecchiata. È divorata dall'ansia delle scadenze di fine anno e per lei il Natale è piumone, famiglia, lucine, calore, cioccolata calda, scorzette d'arancia candite e profumo di biscotti.
Neve e silenzio.
Uno slow Christmas.
Ieri a tal proposito ha fatto le meringhe.
E il Morby, nonostante il vaccino, non ha disdegnato affatto.




venerdì 31 agosto 2012

Elogio della lentezza

Mamma Pinkytos vorrebbe essere una mamma lumaca. Una di quelle mamme che camminano con calma mano nella mano con i loro piccoli seguendo il ritmo dei loro piccoli passi, una di quelle che non gli fanno mai fretta mentre fanno colazione, una di quelle che svegliano i loro bimbi piano piano e poi li lasciano sonnecchiare ancora un po', che li accompagnano all'asilo a piedi e rispondono con calma a tutti i loro perché, che si fermano a chiacchierare con il fornaio e con la maestra e che raccontano ai loro piccoli una storiella mentre gli infilano gli antiscivolo prendendosi tutto il tempo necessario. Mamma Pinkytos vorrebbe essere una mamma lumaca, ma si scontra con la dura realtà: un cliente che aspetta, un autobus che parte, un'udienza che inizia oppure la spesa da fare e la cena da preparare.
Ma poiché Mamma Pinkytos dà un grande valore alla lentezza, una settimana prima di entrambi i suoi parti (da brava libero professionista tanto è durata l'astensione dal lavoro per maternità in occasione di entrambe le gravidanze), essendo dell'idea che prima di una grande fatica sia necessario gratificarsi un po', si è regalata sette giorni da mamma lumaca ogni 3 anni. Poco prima della nascita di Morby, per esempio, Mamma Pinkytos, che veniva da un periodo nero di cui vi dirà, e sapendo che Minty si apprestava a vivere un grande cambiamento, che non sarebbe più stato il suo unico cucciolo e che certi momenti con lui non sarebbero tornati più, voleva fare qualcosa di speciale. Allora Minty e Mamma Pinkytos, con la sua enorme pancia con dentro Morby,al mattino si alzavano e vestivano con calma per poi dirigersi verso l'asilo nido a piedi. Per ovvi motivi (sciatica, mole ecc.) camminavamo piano mano nella mano. Era primavera, la stagione preferita di Mamma Pinkytos, con un bel sole che scaldava le ossa, il clima tiepido, le giornate che si allungano. Mamma Pinkytos e Minty guardavano i fiori e le foglie, salutavano tutti quelli che incontravano. A volte mangiavano una brioche e bevevano un succo di frutta seduti su una panchina o un muretto e parlavano di Morby e di quello che avrebbero fatto durante la giornata. Mamma Pinkytos rispondeva per bene a tutti i perché di Minty. Poi lo accompagnava al nido, gli infilava gli antiscivolo, lo salutava con la dovuta calma dopo avere fatto due chiacchiere con l'educatrice e con un'altra mamma che si apprestava a patorire. Poi Mamma Pinkytos riprendeva la strada di casa e a volte si fermava lungo la strada a bere un caffè. Anche Minty, ad appena due anni e mezzo, aveva percepito l'ebbrezza della novità: "Oggi non abbiamo fretta mamma?" "No, amore. Oggi no." "Pecchè?" A quel perchè Mamma Pinkytos non voleva rispondere. Sa che non è solo colpa del lavoro. E' che la lentezza, se non ci sei abituato, ti manda giù di testa. Ed è proprio per non perdere l'abitudine che Mamma Pinkytos ha solennemente promesso che, anche quando a settembre ognuno avrà ripreso le proprie attività, prima delle 16, ora del recupero di Morby dal nido e di Minty dalla materna, avrà staccato corpo e cervello dal lavoro. Per le successive due ore, Mamma Pinkytos, Minty e Morby bivaccheranno facendo solo quello che gli va, in base alle condizioni meteo e all'umore, per poi a tornare, intorno alle 18-18,30 ai rispettivi impegni preserali.