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sabato 23 marzo 2024

12

I compleanni dei figli ti mettono alla prova.
Ti danno la misura del tempo che vola inesorabile, segnano il passo della strada trascorsa, dei progetti, dei sogni.
Per Mamma Pinkytos il compleanno dei suoi nani è sinonimo di notti insonni alla ricerca delle parole giuste, del regalo giusto, giusti per esprimere la fiducia, l'amore, l'emozione. Giorni passati a sfornare e a decorare biscotti a forma di pallone da calcio, di note musicali, di violino. A pensare e realizzare la torta, che non è solo un dolce ma un pensiero. Carico che ora, per fortuna, condivide con Mister Baby che è meno fantasioso ma assai più pasticcere di lei. E quel per fortuna è pieno di riconoscenza perché con l'età lei accusa il colpo e per l'ansia da prestazione non dorme la notte. Ha sempre meno energie e idee e quelle che ha sono pure confuse.
Oggi il Morbillo compie 12 anni e Mamma Pinkytos è piena di gratitudine e di meraviglia. 
Alle 7 in punto, prima di andare a scuola, il Minty è entrato in punta di piedi in camera sua per lasciargli un biglietto di auguri. E il Morby si è alzato con gli occhietti ancora chiusi solo per dargli un abbraccio. Poi è tornato a dormire abbarbicato a Mamma Pinkytos. 
Il nanetto dodicenne è una sfida quotidiana ed avvincente alla sua pazienza, alle sue idee, alla sua autostima di mamma. Lui scruta, sorride, abbraccia, ma non regala niente, né parola dolci né complimenti.
Ha la sensibilità degli intelligenti ma anche la lingua tagliente.
È il suo compagno di avventure pazze, di coccole da koala, di serie TV sotto il plaid, di cinema e di pop corn.
È morbido e liscio e ancora profuma. Chissà per quanto.
"Nano, come mi sta questa maglia? Oggi per il tuo compleanno vorrei essere bellissima."
" Questo è il un problema mamma. Tu sei molliccia."
"Mpf".
"Molliccia è una cosa bella. Anche io vorrei essere molliccio e invece sono duretto."
"Mpf"
"Però sei carinissima mamma."
Dodici anni fa Mamma Pinkytos era infinitamente felice.
Oggi lo è ancora di più.
Grazie amore bello per questi 12 anni di meraviglia.

martedì 2 gennaio 2024

44

È stato un compleanno con sveglia alle 5 per la partenza e le partenze Mamma Pinkytos le adora, che profumano di bellezza e nuove esperienze.
È stato un compleanno in compagnia con il "Tanti auguri" cantato al megafono nel pieno centro di Salisburgo.
È stato un compleanno in cui ha ricevuto quel che desiderava: una giornata insieme, vicinanza e coccole, un regalo apprezzatissimo perché immateriale da Mister Baby ed uno dolcissimo dal Morby.
È stato un compleanno in cui non le è ancora riuscito di spegnere le candeline, ma adesso ha trovato un supermercato appena fuori dall'hotel e questa sera festeggerà con la torta marmorizzata di quando era bambina e con le candeline spente, a meno che non trovi qualche buonanima fumatrice nel corridoio.
Da qualche anno invecchia con la valigia in mano e sarà il cambio continuo di scenario, ma l'età che avanza non le pesa.
Certo, Mamma Pinkytos va guardata al mattino, al pomeriggio già abbiamo qualche problemino, ma dopo gli anta la bellezza è riservata ai miopi, a chi guarda l'insieme e poi oltre, dentro, a lato, che i dettagli sono roba per ventenni.
Non le importa nemmeno troppo per la verità. Anche se l'occhio più severo ed implacabile è sempre il proprio e la gradevolezza è qualcosa da riservare a sé stessi. 
Piacersi, nonostante tutto. Sorridersi, accertarsi, con gli spigoli, la ciccia, le rughe e tutto il resto.
Gli anni sono tantini, come i gatti, quelli in fila per sei con il resto di uno.
Ma lo spirito, quello, si mantiene giovane.
Sarà merito della valigia.

venerdì 14 luglio 2023

14

14 anni fa' è nato un bimbo parecchio più grosso del normale ed è nata una mamma.
Ci ha messo lacrime e sorrisi ad imparare come si fa e a capire che a fare una buona mamma sono i dubbi, l'attenzione e i pensieri.
Oggi è soddisfatta del suo modo di essere mamma, pur con gli errori, le crisi isteriche, le cadute. È contenta perché sa di avere dato basi solide di tempo e di amore, attenzione e cura.
"Ciascuno cresce solo se sognato", diceva Danilo Dolci, se sa di essere nei sogni e nei pensieri di qualcun altro.
Oggi il Minty compie 14 anni: può essere sottoposto a processo penale, può guidare il motorino, può rimanere da solo in casa e prendere il treno.
Si è svegliato presto (mentre Mamma Pinkytos non ha praticamente dormito per la fuga notturna della Lunetta Space. L'ha sempre detto lei che i figli maschi sono meglio. Gli eccessi di autonomia delle femmine la mettono in difficoltà) per festeggiare con la Pinkytos Family, visto che oggi parte per il suo Summer Camp in montagna.
Prima di essere arpionato tipo cozza patella dal Morby, che adesso gli arriva alla vita, è corso nel lettone, dove Mamma Pinkytos giaceva in semicoma.
"Buongiorno mamma. Da oggi posso essere arrestato"
Buongiorno nano, questa sì che è una splendida notizia.
Ogni famiglia ha le proprie deformazioni professionali.
Mamma Pinkytos ha guardato il suo nano altissimo, magro come un fuso, abbronzato quasi come Obama. 
Ha guardato il Morbillo correre ad abbracciarlo, impaziente di dargli il suo regalo.
Fratellitudine, che nei momenti importanti prevale sulle risse e le scaramucce di ogni giorno.
Poi ha accompagnato il nano grande e tre suoi amici al Camp in Val di Fassa. 
5 ore di auto con i nani e ritorno in solitaria.
Canzoni, battute, risate. 
Belli, come chi ha ancora infiniti regali da scartare, giorni da vivere, voglia di fare.
Mamma Pinkytos adora gli adolescenti, anche se parlano per meme e ascoltano canzoni che definire tali è già di per sé un abominio.
Sono speranza. E libertà di essere.
Il Minty compie 14 anni il 14 luglio, la presa della Bastiglia, giorno simbolo della libertà.
Ed è quello che la sua mamma gli augura nel giorno del suo compleanno: di avere sempre il coraggio di pensarsi libero e di lasciare libere di scegliere le persone che ama.
Come cerca di fare lei, mentre il cucciolo che ha dato alla luce quattordici anni fa' muove i primi passi nel mondo in autonomia, a volte distanziandola di qualche metro. 
Perché è la libertà l'essenza stessa dell'amore.



martedì 14 luglio 2020

11

Undici anni fa Mamma Pinkytos stava conquistando la sua Bastiglia mettendo al mondo un lottatore di sumo mignon.
Porcamiseria se vola il tempo.
Sarà la stanchezza,  saranno i momenti intensi degli ultimi giorni, ma oggi Mamma Pinkytos a guardare il suo Minty undicenne si commuove.
È la vita, è il futuro, l'inseguimento dei propri sogni tra gioie e piccole delusioni.
Guarda il suo sorriso di una bellezza imbarazzante,  gli occhi luminosi, la pelle dorata, i suoi scatti in avanti nel mondo dei grandi che lo portano a volere indipendenza e nello stesso momento il suo continuare ad essere il bambino che vuole lasciare la finestra aperta per fare entrare la civetta con la lettera di Hogwarts. 
Mamma Pinkytos non smetterebbe mai di regalargli sorprese perché è lo stupore che consente di inseguire i propri sogni e perché i suoi occhi meravigliati sono pura gioia.
Se il Morby è istintivamente simile alla sua mamma, il Minty le dà una soddisfazione immensa per quello che da lei ha imparato,  grazie al dialogo e all'esempio. Ha imparato il valore di un grazie,  il potere di un sorriso e la potenza dell'ottimismo. Ha capito che la gentilezza vale più della prepotenza, che chiedere scusa non è da deboli, che ogni obiettivo si può raggiungere con l'impegno.
Quello che deve imparare a fare, nella sua meravigliosa avventura, è fare i conti con la realtà e con i suoi limiti, che ora percepisce poco grazie all'infinita autostima che deriva dall'amore. Lui pensa ancora che potrà vincere il Pallone d'Oro, il Premio Oscar ed il Premio Nobel tutti insieme e a volte Mamma Pinkytos vorrebbe riportarlo a forza sulla terra. Ma ne avrà di tempo la vita per ridimensionare le sue sicurezze e per riportarlo nei ranghi grazie al duro confronto con i propri limiti e la propria fallibile umanità.
Non ora. Non a undici anni.
Deve ancora volare il suo bambino magico.
Ora che basta poco. Ora che basta un incantesimo per lasciarsi trasportare lontano.
("Se non mi arriva la lettera di Hogwarts entro tre giorni, giuro che cado in depressione."
"Avranno sbagliato indirizzo nano. Sai com'è. Con il trasloco. Lascia il tempo alla civetta.")
Buon compleanno amore mio. Non smettere mai di sognare.


domenica 10 maggio 2020

Mamme

Ci sono mamme di tutti i colori. Rosa, verdone, giallo limone.
Ci sono mamme, come Mamma Pinkytos, che cambiano colore a seconda dell'umore.
Mamme straordinarie,  come la sua mamma, che non sanno star ferme e una ne pensano e cento ne fanno.
La Nonna R. pianta fiori, cucina ravioli, costruisce mascherine con i ritagli di stoffa ed elastici delle mutande e cucce per cani con legnetti di fortuna. Insegna ai nani poesie in inglese e tenta di fargli fare lavoretti con le perline, via Skype. Con dubbi risultati e non certo per colpa sua.
Ha sempre insegnato a Pinkytos che l'impossibile non esiste ed è stata complice di tutti i suoi sogni.
Forse per questo anche oggi, Mamma Pinkytos è sempre in movimento e fatica a vedere i limiti delle cose, compresi quelli legati all'età che avanza.
Alla sera, a volte ha l'artrite, l'artrosi, la gotta,  il colpo della strega, i crampi ovunque. Quando si sveglia mette le crocette sulle parti del corpo doloranti, come fossero i numeri della tombola. E poi via di corsa, incontro ad un'altra giornata piena di tutto.
Auguri a tutte le mamme. In particolare alla sua.
A quelle che oggi riceveranno fiori, regali, abbracci, pensieri. A quelle che non hanno nessuno con cui festeggiare in presenza,  ma ce l'hanno nel cuore. 
Mamma Pinkytos ha ricevuto dai suoi nani due vasetti, contenenti i loro pensieri d'amore per lei. In ognuno c'erano tre biglietti.
L' adolescente Minty, da perfetto uomo che non deve chiedere mai, le ha scritto nell'ordine:
1.Ciao.
2. Auguri.
3. Sei brava.
Che è quello che le dice quando lei dà di matto, per rabbonirla e arruffianarsela.
I biglietti del nano Morby invece dicevano:
1. Sei molliccia.
2. Sei bellissima.
3. Ti amo.
Mamma Pinkytos ha deciso di soprassedere sul primo perché oggi è la sua festa e voleva godersi la mousse allo yogurt e la torta di rose di Mister Baby.
E poi, in tutta onestà, trova che "Ti amo e ti trovo bellissima nonostante tu sia molliccia" sia una splendida dichiarazione d'amore.
Di torta di rose però ne ha mangiata solo un pezzettino.

domenica 16 luglio 2017

Pipistrelli e galletti

Mamma Pinkytos, nonostante sia mamma di due nani maschi e ormai non più di primo pelo, rimane sempre basita di fronte alla metamorfosi del maschio alla presenza di una femmina.
A qualsiasi età, animali compresi, trattandosi forse di una tara risalente alla notte dei tempi e riconducibile ai più elementari istinti di difesa del territorio e di conservazione della specie.
Ora che i suoi nani sono entrambi più o meno nell'età della ragione (mah), Mamma Pinkytos assiste altresì all'inquietante fenomeno della competizione tra galletti che, a suon di chicchirichì, si contendono l'attenzione della regina del pollaio.
E la gara a chi la spara più grossa è qualcosa a cui la mater lumaca assiste con vivo interesse antropologico.
Sabato sera i nani attendevano con trepidazione di partecipare alla bat night, ovvero a un'escursione nel bosco in notturna alla ricerca dei famosi chirotteri.
All'avventura era stata invitata a partecipare anche Baby Stella, l' "innamorata" storica del Minty, che è troppo pigro anche per cambiare l'oggetto delle sue non troppo cavalleresche attenzioni.
Mentre il Morby, al contrario, passa di fiore in fiore, con una filosofia spicciola che fa invidia all'indimenticato Fonzie e io solito disincanto: "Ha stufato il Minty con la Stella. Uffa. Mica si può amare sempre la stessa che poi non lo guarda neanche. Io ho tantissime innanorate e non ho neanche più tempo."
Il Minty, timido come un coniglietto, vive nel terrore che il fratello faccia le sue brutali esternazioni davanti a Baby Stella. Cosa che puntualmente si verifica ogni volta che si vedono. Non bastasse questo a legittimare la voglia del Minty di sopprimere preventivamente il nano piccolo per evitare l'onta dell'amore non corrisposto, si aggiunga che il Morby fa di tutto per attirare le attenzioni della donzella di turno e la cosa, grazie alla sua tenera età, di solito gli riesce benissimo tanto che a volte guadagna anche qualche abbraccio o bacetto sotto gli occhi del malcapitato nano grande.
Stessa scena sabato sera.
Sotto lo sguardo vigile dei pipistrelli e quello alquanto perplesso di Baby Stella, aveva luogo la triste pugna dei galletti amburghesi.
Minty: "La Juve ha venduto Dani Alves e Bonucci."
Morby : "Cosa gliene frega a lei. Che siamo a vedere i pipistrelli e poi io vado a cavallo".
Minty: "Forza Juve. Bianconeri. Lei tiene alla Juve. Le interessa. Vero Stella? Dei cavalli di sicuro no."
Morby: "Stella tu lo sai che lui è innamorato di te?"
Minty con gli occhi coperti dai pugnetti: "Ma figurati! Mi fa schifo."
Stella sempre più sbigottita. Ora anche offesa.
La prossima volta alla bat night ci va da sola. O in compagnia femminile.
I galletti fanno troppo rumore.

venerdì 14 luglio 2017

Il momento giusto

Oggi il Minty compie 8 anni e per Mamma Pinkytos, che si sente anziana in quanto mamma di un ragazzino dal piede gigante che parla di calcio e fidanzate come un ventenne, è il momento giusto per riprendere le fila di quel discorso interrotto ormai da tempo che riassume un po' la dimensione del suo essere mamma.
L' arrabattarsi ogni giorno per arrivare a sera incastrando ogni cosa e cercando di non dimenticare nessun nano in auto nè a scuola nè a calcio. E di avere qualcosa nel frigo. E di non essersi fatta sfuggire scadenze al lavoro. E di non avere fatto morire di fame o sete Mirtillo, il nuovo inquilino della Pinkytos' Home, il coniglietto del Morby.
Mirtillo sembra un peluche, ma non lo è. Mangia, beve, vuole andare in libera uscita con tanto di guinzaglio (astenersi dai commenti, grazie) e soprattutto va di corpo come se non ci fosse un domani. E per quanto i suoi escrementi siano complessivamente gestibili, la quotidiana raccolta della "miliardina" ("Mamma questo coniglio fa una miliardina di cacca!" - Morby dixit), tocca a Mamma Pinkytos che si chiede settantacinque volte al giorno chi glielo ha fatto fare,  che di maschi in casa ne aveva già sin troppi. Almeno fosse stato femmina.
Comunque sia, assorbita dalle quotidiane incombenze e dagli sconvolgimenti che accompagnano i vari momenti della vita (che tanto vale non farsi domande. Conviene trattenere il respiro e aspettare che passino), Mamma Pinkytos si era data alla macchia. Scomparsa.
Non che qualcuno l'abbia cercata tramite "Chi l' ha visto"! Non che leggerla fosse fondamentale.
È a lei che va di riprendere ciò che aveva interrotto, di continuare a raccontare con il sorriso le peripezie che accompagnano l'essere mamma e donna e lavoratrice e mille altre cose ancora. Raccontare di una mamma che cresce insieme ai suoi nani, che ora sono grandi e a lei fa strano andare a scuola a prendere un grandone di terza elementare. Perchè a Mamma Pinkytos questa cosa che si invecchia non sta in testa. A volte le capita ancora di dare del lei a qualche genitore dei compagni del Minty, almeno quando arriva a prenderlo con le treccine alla Pippi Calzelunghe e si sente, di certo senza esserlo, ancora una ragazzina.
Ma in fondo l'importante è ciò che uno si sente, non come appare agli altri giacchè quel che gli altri dicono di te, il più delle volte, è un problema loro.
E magari, quegli altri lì, ogni tanto parlocchiano di una Pippi con l'Alzheimer che dimentica sempre qualcosa.
Succede. Si fa quel che si può.
Ma oggi guardando il Minty, con il sorriso bello, con la gioia di vivere negli occhi, con mille baci e attenzioni per quella pasticciona della sua mamma, ha pensato che sì, un po' ha fatto un buon lavoro. Le cose che contano ci sono. Le altre arriveranno senza fretta.
Ancora una volta la mamma lumaca si è imposta di rallentare. Se in questo giorno di ricordi e riflessioni deve fare un proposito buono, è quello di lasciare ai suoi nani un po' di tempo, di levarsi dalla bocca le parole "veloci" ed "è tardi" che ripete millemila volte al giorno e di lasciarli godere del tempo dilatato dei bimbi.
Già fugge. Già sono otto anni. Già fermare il tempo non si può.
Auguri amore mio.

venerdì 13 maggio 2016

Ah, l'amour!

"Mamma in questi giorni sono un po' lento"
"Sì nano" abbozza conciliante Mamma Pinkytos: "Ogni tanto ti perdi. Fai la lumachina".
"É vero mamma" continua serafico il Minty quasi settenne: "Mi perdo. Non faccio le cose veloce. É perchè sono innamorato!"
La mater italica, giùlemanidalmionanettomaschioprimogenito, trasecola. Ma poi sorride intenerita: "Questa è una buona motivazione per la lentezza. Chi è la fortunata? "
"Stella. Ma lei mamma non lo sa. E io devo fare di tutto perché non voglio che si accorga che sono innamorato."
"E perchè nano? Non c'è niente di male. Potresti anche dirglielo."
"No no" risponde deciso il Minty: "Glielo devo dire il giorno della mia festa di compleanno. Nel nascondiglio in mezzo alle canne di bambù."
Mamma Pinkytos ha sempre saputo che il nano grande è esserino intelligente e sensibile, dotato di fantasia viva, ma che si fosse fatto un film sulla sua prima dichiarazione d'amore non lo sospettava assolutamente: "Amore. Se Stella ci sarà magari glielo dirai. Sennò ci saranno altre occasioni". Ecco la mamma chioccia, pronta a fare da scudo alle prime delusioni amorose del principino ereditario. Il quale tuttavia, avendo preso dalla sua caparbia mamma, non vuole sentire ragioni: "No no. Lei deve venire. Sul suo invito ci scrivo OBBLIGATA".
Mamma Pinkytos inizia a preoccuparsi. Ma la sua indole naturalmente gallinesca prevale invariabilmente: "E lei? A lei piacerai.  Secondo la mamma sei bellissimo."
"Non so mamma" risponde il nano saggio: "Come si fa a sapere. A volte durante i giochi mi sceglie. Quando mi guarda io non respiro!"
A Mamma Pinkytos è venuto il diabete. Al nano Minty l'insonnia.
Oltre alla mater non dormiens, c'è qualcun'altro che non dorme nella Pinkytos' Home.
Ah, l'amour.

martedì 14 luglio 2015

Sei

A Mamma Pinkytos i sei anni che oggi ha compiuto il nano Minty sembrano un'infinitá. Troppi per lui, nanetto dolce cresciuto troppo in fretta, alto come un undicenne ma dagli occhietti da bimbo spalancati sul mondo, e troppi per lei, la mater chioccia, alla quale sembra di avere smesso di allattarlo l'altro ieri, di avere finito di lavare valanghe di pannolini lavabili settimana scorsa e alla quale, in definitiva, pare di essere troppo giovane per un figlio in età scolare. Quest'ultima impressione è evidentemente del tutto disancorata dalla realtà, ma il tempo passa così velocemente che a Mamma Pinkytos a volte pare di avere da poco finito lei le elementari, iniziate saltando la prima grazie ad un esame burla al quale la Nonna R l'aveva mandata con il c.d. vestito-tappeto, circostanza che la mater hippy si è mortalmente legata al dito e che rinfaccia ancora alla di lei madre.
Sei anni. Che a Mamma Pinkytos sembrano una tappa cruciale perché le fa strano dovere andare a comprare diario e cartella. Che a Mamma Pinkytos sembrano volati perché sei anni fa' è nato un bimbo, ma anche una mamma, ma in fondo mamma lei si è sempre sentita.
In questi duemila giorni circa si è sperimentata, ha urlato, sorriso, pianto, elargito coccole, baci, sonore sgridate, complimenti, abbracci. Ha consolato,  camminato, preparato centinaia di torte, pizze, biscotti, merende e decine di feste, si è messa in discussione, non si è risparmiata mai, ha fatto del suo meglio sempre, come ogni mamma fa.
Sei anni fa Mamma Pinkytos, dopo ore e ore di fatica e dolore, ha festeggiato la sua personale presa della Bastiglia, sfornando un nano di4,7 kg, che oggi è magro come un fuso e bello come il sole.
Mamma Pinkytos qualche volta, quando si sente brutta o fuori posto, guarda lui, questo bimbo con gli occhi scurissimi e un sorriso di perla, dalla pelle ambrata e pensa che, se tutti dicono che le somiglia come una goccia d'acqua, qualcosa di bello deve pur averlo anche lei da qualche parte.
Sei anni. E Mamma Pinkytos un po' di paura ce l'ha. Perché lei, ora lo sa, con i piccoli ci sa fare. Li bacia, li abbraccia, li ascolta e li accompagna alla scoperta del mondo. Ma con un nano grande, che inizia ad avere spigoli e ritrosie, che affronta il mondo giustamente a modo suo, Mamma Pinkytos non sa come si fa.
Sicuramente non ha abbastanza pazienza,  abbastanza esperienza, abbastanza energia.
Ma ha l'amore.
È quello che la spinge sempre a mettersi in discussione, a cercare ed insegnare il giusto equilibrio tra rispetto e libertà, tra fiducia nelle proprie capacità e voglia di crescere e migliorare.
Sei anni non sono niente rispetto alla vita.
Sei anni si festeggiano ancora con un tuffo in piscina e un pane e nutella gigante con gli amichetti del parco.
Sei anni sono ancora sorrisi e solo qualche capriccio.
E una lacrimuccia nostalgica sul viso di Mamma Pinkytos.
Auguri amore mio.

lunedì 29 settembre 2014

Ipse dixit

Da qualche mese il linguaggio del Morby ha subito una netta evoluzione e da quando il nano rende partecipi delle sue elucubrazioni gli altri membri della famiglia, nella Pinkytos' Family sono tutti più felici.
Il nano Morbillo ne ha una per tutti. Filosofeggia, elargisce consigli e racconta storie improbabili, facendo sganasciare dalle risate soprattutto il Minty.
1. Minty: "Mamma, un giorno anche io posso comprare la maglia e i pantaloncini da calcio come gli altri bambini?"
Morby: "Minty, tu hai già pigiama da calcio con maglietta bianca. Io ho visto al campo uno bambino con maglietta lossa non giutta, ma tu avevi ploplio il pigiama da calcio."
2. È tarda sera e il nano Morbillo si sveglia per fare la pipì. Mamma Pinkytos sta caricando la quinta lavatrice e Mister Baby sta guardando la tv: "Voi non dommite mamma?" "Stavamo spegnendo le luci e ora andiamo a nanna anche noi." "Lo sento mamma che il papà sta ancola gualdando i caltoni!"
3. In omaggio al principio della collaborazione e della condivisione famigliare, i nani di Mamma Pinkytos, terminata la cena, devono sparecchiare le loro stoviglie. "Morby, ti ricordi dove devi mettere il tuo piatto e il tuo bicchiere?" "Nel bidet!"
4. Mamma Pinkytos: "Nano, se ti scappa la pipì mentre stai giocando dovresti andare a farla in bagno. Se allaghi tutto la mamma si arrabbia un po'."
Morby: "Tu devi mai essele allabbiata. La mamma deve essele semple felice."
Ipse dixit.
Mamma Pinkytos esegue ed è più o meno sempre molto felice.
Vorrebbe avere sempre un nano di due anni che gira per casa anche se si rende conto che questo desiderio è potenzialmente foriero di conseguenze devastanti.

lunedì 14 luglio 2014

Cinque

Cinque come i tuoi anni amore mio, che riempiono le dita di una mano e mi sembrano così tanti per come passa il tempo eppure sono così pochi nel percorso,  si spera lungo, della vita.
Cinque come i kg che pesava quel fagottino che eri tu, che "ino" non eri per niente, ma quando sei nato anche se tutto rosso, ciocciotto e provato dalla fatica di venire al mondo,  eri la cosa più bella che avessi mai visto.
Cinque come le ore bellissime che abbiamo trascorso insieme oggi, io e te soli, divertendoci tra cannoni d'acqua e giochi torcibudella, camminando mano nella mano tra coccole e risate, momenti che non hanno nè prezzo nè tempo.
Cinque come gli anni che sono passati da quel 14 luglio in cui è nato un bimbo ed è nata una mamma. Quella mamma che oggi, con le lacrime agli occhi per l'emozione,  guardandoti pensa che di ragioni per essere felice ne ha almeno cinque milioni. E cinque milioni di volte vuole dirti grazie per ogni singolo istante di questi cinque anni insieme.

martedì 24 giugno 2014

Amore fraterno

M&M's sul lettone, in fase-coccole serali.
Morby: "Veni qui more mio!"
Minty: "Eh, anche io ti voglio bene Morby. Però pochissimo."
Morby: "Mamma! Minty poco bene me! Detto lui!"

M&M's sul divano, mentre Mamma Pinkytos prepara la cena.
Minty: "Morby, posso darti un bacio in bocca?"
Morby: "Sì! Aaaaaaaaaaa (bocca spalancata)"

M&M's al supermercato, uno sul carrello e uno pericolosamente circolante, mentre Mamma Pinkytos cerca faticosamente e affannosamente di fare la spesa.
Morby: "Fai me coccole Minty. Veni qui."
Minty: "Va bene Morby. Bacio. Sei monello tu, io sono più bravo perchè sono piú grande. "
Morby: "Io gande, more mio. No piccolo."
Minty: "Hai due anni. Io quattro e tra poco cinque. So tante cose. Tu non sai niente."
Morby: "Niente sa me. Gioco palla. Calcio so."
Segue lancio di un pacco di gnocchi all'altro capo del negozio.

L'amore tra fratelli segue regole strane, fa virate improvvise e disegna ghirigori.
Nelle sue piú varie manifestazioni, nelle sue più sottili sfumature, per una mamma é sempre qualcosa di impagabile.
Anche se, grazie all'esuberanza del suo nano piccolo, la mamma in questione deve raccogliere gnocchi di zucca tra i surgelati.

venerdì 13 giugno 2014

Mi sei mancata tanto

Questa sera.
Festa di fine scuola del Minty.
Dopo una notte insonne causa Morby e un'intensa giornata lavorativa, Mamma Pinkytos si mette una maglietta carina e si sistema i capelli.
Ha preparati i biscotti a forma di dinosauro che piacciono tanto al suo nano grande, ha comprato aranciata e succo Ace.
La Pinkytos' Family arriva alla festa. Il Minty dorme in piedi, il Morby è esaurito dal caldo.
Mamma Pinkytos aiuta il Minty a costruire un aquilone,  corre a destra e a sinistra, prende piatti, riempie bicchieri,  si emoziona al discorso delle maestre, scatta fotografie a ripetizione al suo nano grande, insegue il piccolo che cade, frigna, si lancia correndo sotto il diluvio.
Cerca di accaparrarsi qualcosa di commestibile per i suoi nani al buffet, imbocca, sminuzza, si macchia in più punti.
È felice e commossa. Perchè il tempo passa veloce, perché i suoi nani crescono.
Poi arriva a casa,  stanca per la giornata intensa, mette il pigiama al Morby recalcitrante, convince Minty a lavarsi i denti.
Il nano grande si lava, si mette il pigiama poi dice: "Mi sei mancata tanto mamma, stasera" e si chiude alle spalle la porta della sua cameretta.
La mater reietta trasale, si schermisce: "Ma come nano? Siamo stati sempre insieme!"
"Io volevo stare con te stasera ma siamo stati insieme pochissimo.  Tu sei stata sempre con il Morby. "
Mamma Pinkytos,  invariabilmente schiacciata da un ingiustificato senso di colpa,  non dice niente.  Abbraccia forte il suo nano e se lo coccola fino al reciproco sfinimento.
Poi va a nanna. Con la spiacevole sensazione di avere sbagliato tutto.

lunedì 2 giugno 2014

Per tutti i giorni della tua vita

Domani si torna al lavoro, con fatica fisica e psicologica, dopo un lungo weekend iniziato venerdì con una scorpacciata di matrimoni, ben due in un giorno.
Mister Baby e Mamma Pinkytos hanno elargito auguri e sorrisi, hanno fotografato e si sono fatti fotografare, si sono abbuffati di pizzette, bignè, culatello e tempura di verdure, hanno fatto un tuffo nel passato rivedendo vecchi amici, sono tornati alle due di notte come non succedeva da una vita (e Mamma Pinkytos non ha ancora smaltito la notte brava).
Mamma Pinkytos, cottimista del matrimonio, ha camminato eroicamente sui dieci centimetri di tacco delle sue scarpe nuove per sedici ore consecutive, è riuscita ad arrivare alla seconda messa evitando di macchiarsi il vestito con la Rustichella dell'Autogrill (ma se l'è macchiato subito dopo. Nessuno è perfetto) e ha infilato furtivamente in borsa quattro confetti per i nani esattamente come faceva la sua nonna (ma lei la borsetta la riempiva).
Si è pure divertita alla fine, perché a lei, questo tripudio di "tutti i giorni della tua vita", questo contratto sine die giuridicamente tirato per i capelli, questa condanna a sopportarsi per l'eternità ormai puramente teorica piace.
Sì, le piace e ci crede abbastanza.
Non che nella vita non si possa cambiare idea, non che i perigliosi sentieri di ventura non possano portarci lontano dalla strada maestra, ma è vero che per fare un progetto di vita servono pazienza, impegno, sopportazione.
Per favore, grazie, scusa.
Le tre parole chiave per un matrimonio ben riuscito secondo Papa Francesco.
E pure secondo Mamma Pinkytos.
E parte tutto da lì: da quel "per sempre" che è insieme un impegno e una speranza, da quella festa finita ballando scalzi fino alle due del mattino.
Parte tutto da lì, poi da due si diventa tre, poi quattro, poi arrivano le difficoltà e la bellezza di superarle insieme.
Dalla festa di Mamma Pinkytos sono passati sei anni e una vita.
Per lei ora andare a un matrimonio è una bella eccezione perchè delle sue amiche qualcuna ha scelto di non sposarsi, qualche altra è già separata e non le pare che all'orizzonte ci siano altri sponsali.
"Tutti i giorni della tua vita" per qualcuno è una minaccia, ma è una frase che ha sempre il suo fascino.
Di solito, in questo momento, a Mamma Pinkytos scappa una lacrimuccia.
Anche se succede per due volte in un giorno solo.

mercoledì 14 maggio 2014

Mamme di pancia e mamme di cuore

Mamma Pinkytos in questi giorni è emozionata.
La sua amica Lalaloopsy per la festa della mamma ha ricevuto un regalo meraviglioso. Appena prima della festa della mamma, lei è diventata mamma di cuore di una bimba color cioccolato, Anna, che ha l'età del Minty e mille treccine colorate.
Mamma Pinkytos, che ha vissuto un primo giorno da mamma con in braccio un batuffolo urlante, immagina questo primo giorno così particolare.
Accogliere nel tuo mondo una piccola vita che ha vissuto in un mondo diverso, qualcuno che ha una gran voglia di chiamare "mamma" e che è già in grado di farlo.
Anna ha chiamato "mamma" sin da subito, guardando Lalaloopsy, che era in attesa di questo momento da una vita e mezza, con due occhioni scuri che l'hanno fatta piangere.
Mamma Pinkytos la immagina guardare Anna che dorme con il suo copriletto nuovo delle principesse Disney per tutta la notte.
Così esotica eppure così famigliare.
La immagina sperimentare tutte le prime volte da mamma come su una giostra, così intense da fare girare la testa: il primo regalo, il primo bacio, la prima volta al cinema, il primo risveglio, il primo disegno.
Lalaloopsy, che tanto desiderava essere mamma di pancia, che ci ha provato mille volte al prezzo di indicibili sofferenze, ora è una felicissima mamma di cuore.
Ha saputo prendere le redini del proprio destino e ha concluso che tutte le traversie vissute erano preordinate a questa grande gioia: "Tutto perchè doveva arrivare lei."
Non ci sono limiti nè razionalità nell'amore di una mamma.
Di cuore e di pancia, senza differenza alcuna.
Non si scelgono i figli, nè in un caso nè nell'altro.
Richiedono amore e accettazione, sono altro da noi.
I figli sono un'emozione intensa e un impegno costante, presenza quotidiana, responsabilità, piccoli gesti, complicità.
Sono un contratto a tempo indeterminato.
Il fatto che nella stragrande maggioranza dei casi nascano dalla nostra pancia, in effetti, è poco più di un dettaglio.

domenica 27 aprile 2014

Voleva scrivere di quel giorno

Mamma Pinkytos, in questo fine settimana lungo, voleva fare un sacco di cose: sistemare casa, stare con i nani, comprarsi una borsa nuova, andare dal parrucchiere.
Non ha fatto nulla di tutto questo.
Venerdì 25 aprile ha lavorato come neanche gli altri giorni: dalle 9 alle 19 no stop. Ha appaltato i suoi nani, che le sono mancati così tanto da fare male alka bocca dello stomaco, è andata in ufficio con i capelli così selvaggi da meritare la tutela di Greenpeace e così influenzata da riuscire a malapena a parlare.
Poi ieri. Una corsa continua, con la stanchezza negli occhi, nelle gambe, nella testa.
E dire che la mater illusa voleva fare un sacco di cose.
Dipingersi le unghie, cercare su Internet una dieta anti ciccia, mettere via gli stivali invernali.
E poi... poi voleva scrivere di quel giorno.
Quel giorno, il 26 aprile, di sei anni fa' in cui lei e Mister Baby si sono detti sì, in uno dei giorni più belli della sua vita.
Voleva scrivere, magari non proprio di quel giorno, ma di quelli prima che sono tanti e di quelli dopo, quelli già vissuti e quelli ancora da vivere. E anche di tutte le cose, i momenti, che quel sì glielo fanno dire ogni giorno.
Di quando Mister Baby tiene, proprio come ora, la mano al Minty che vuole compagnia per addormentarsi e lo fa per ore, con un amore e un'abnegaziobe dei quali neanche Mamma Pinkytos a volte é capace.
Di quando, mentre la casa crolla sotto l'assalto dei nani e Mamma Pinkytos farnetica esasperata e sommersa dai bagagli in fase di preparazione, e lui decalcifica la macchinetta del caffè con tutta la calma del mondo.
Di quando i nani cantano: "E chi si chiama papà si alzi in piedi e faccia tanti salti e muova un po' la testa..." e Mistet Baby, nel bel mezzo di una pizzeria si alzza e inizia a saltare sorridendo.
Di quando lui ascolta Mamma Pinkytos, si interessa a quello che fa, spronandola e facendola sentire importante.
Di quando guarda il video del Minty a due anni, piangendo come un bambino.
Di quando Mister Baby è Mister Baby: allegro, smemorato, entusiasta, lamentoso e un sacco di altre cose che Mamma Pinkytos non ricorda. Perchè lei ha 34 anni e 15 li ha passati con Mister Baby. Lui è lei, qualcosa oltre l'amore, e senza le mancherebbe una parte di sè.
Hanno costruito una casa con le fondamenta loro due, da bravi sgobboni.
Glielo disse Mister Baby, forse una decina di anni fa'.
E la loro casa ora è diventata grande, sono in quattro e quei quattro sono il mondo meraviglioso di Mamma Pinkytos, il luogo esatto dove lei vorrebbe essere.
Voleva scrivere di quel giorno Mamma Pinkytos.
Forse un po' ha scritto e va bene così.

domenica 23 marzo 2014

I meravigliosi due anni

Due anni sono un'età meravigliosa.
Si adora cantare, ridere, ballare, si ama far festa, che sia tua o di altri ha poca importanza.
A due anni ci si emoziona solo in positivo e quando si é felici si saltella, si balla, si ride a crepapelle.
A due anni tutto è una novità e le novità sono bellissime. A due anni la vita è tutta da scoprire.
A due anni il mondo é piccolo e sta tutto, o quasi, in una casa: papà, mamma, Minty, nonni, bau.
A due anni l'amore è universale, si elargiscono baci agli amichetti, ai Lego, al cibo.
Non ci sono zone d'ombra nè sentimenti contrastanti.
Oggi il Morbilletto di Mamma Pinkytos compie due anni.
Esattamente due anni fa' era nato da poco più di un'ora e se ne stava raggomitolato vicino alla sua mamma come un gattino.
Oggi, proprio quella mamma, molto gelosa di quei momenti e di quelli preziosi che ogni giorno riesce a rubare al tourbillon della quotidianità, ha dato al suo nano 280 baci. Poi, mentre i nonni festanti lo aspettavano in salotto per festeggiare ed il Morby, ignaro, dormiva ancora, si è raggomitolata vicino a lui, come quella sera di 48 mesi fa'. Lo ha annusato, respirato, sbaciucchiato, gli ha accarezzato i ricci. Così morbido e liscio, così perfetto.
Eccolo il loro momento magico. Eccolo il loro segreto.
Poi il nano terribilis, il duenne pestifero in piena affermazione della propria identità, si è svegliato, le ha detto: "Postati!" ed è andato a prendersi la scena, a scartare il suo cavallo di peluche ed il trenino, a spegnere infinite volte le candeline. Ha accolto l'arrivo della torta con un balletto, ha detto: "Wow!" con gli occhietti pieni di meraviglia.
Lui, che, come tutti i secondogeniti, è cresciuto in fretta con tante prime volte passate sotto silenzio, che se gli porgi qualcosa chiede incredulo: "Pemme?" (Per me?) abituato al fatto che sia sempre tutto di qualcun altro, lui oggi, sempre, è stato ed è felice.
La sua mamma lo è altrettanto.
Di vederlo felice, di essere la sua mamma.

venerdì 14 febbraio 2014

San Valentino

San Valentino, nella Pinkytos' Home, è un affair di famiglia.
Per ovvi motivi, Mamma Pinkytos e Mister Baby non possono organizzare una cenetta romantica a lume di candela e allora, giusto perchè l'amore è amore, è il sale della vita e va comunque festeggiato, da qualche anno hanno inaugurato una versione rivisitata del San Valentino.
Per loro è un'occasione buona per festeggiare, gozzovigliare tutti quanti insieme in comunione di amorosi sensi.
Così per Mamma Pinkytos e il Minty fervono i preparativi da una settimana. Acquisto di bandierine e tovagliolini a cuore. Spesona faticosa. Cioccolatini. Un regalino - ino- ino per ciascuno (un triceratopo per il Minty e un "lallo" per il Morby. Per Mister Baby... sorpresa.. Lui sa leggere!)
E ovviamente la scelta del menu.
"Amore, cosa prepariamo di buono per S. Valentino?"
"Vediamo... Crespelle.... Carote.... Pane.... Banana... Caramelle..."
Per il Minty, un menu speciale deve necessariamente comprendere le banane e le carote lesse.
Mamma Pinkytos, invece, ha gusti decisamente più ipercalorici. Ha confermato le crespelle, da preparare con ricotta e prosciutto (scelta benedetta da un bacio del nano goloso!), abolito le carote lesse e sostituito le banane con i frutti di bosco con panna montata.
Per concludere in bellezza, anzichè le caramelle, preparerà il tortino al cioccolato con il cuore caldo aromatizzato all'arancia, lo stesso che ha mangiato il giorno prima di andare in ospedale per partorire il Minty e che, ne è sicura, è valso al nano oversize almeno mezzo dei suoi 4,7 kg.
L'idea sarebbe quella di preparare come antipasto anche il sormontè con ripieni vari, ma non è sicura che riuscirebbero a mangiarlo e sarebbe un peccato.
Queste sono i bellicosi programmi per il pomeriggio e la serata, ma Mamma Pinkytos non è affatto sicura di riuscire a portare a termine quanto prefissato con i due nani malefici in giro per casa.
Però l'idea le piace.
Il Morby, diabolico, che stamattina cinguettava: "Guri! Guriiiii!" e subito dopo urlava: "Soldi! Soldiiiiii!" frugando nella borsa di Mamma Pinkytos (unico nano duenne già pervaso dall'interesse per il dio denaro), è entrato a modo suo nello spirito, vituperato dai più, di S. Valentino: "Mamma amoreeeeeee, papà.... Minty.... Ghego, Tatan..... ", comprendendo nell'ampio concetto di amore anche i suoi compagnetti di merende Diego e Nathan.
Anche il Minty applica alla lettera il concetto di amore universale, estendendolo a tutti i suoi parenti vicini e lontani, ai suoi amici e soprattutto alle sue "morose": "Ne ho due mamma. E non so più chi sposare. Sono le più belle della scuola e del mondo. Mi sa che le sposo tutte due." Mamma Pinkytos, davanti a cotanta spavalderia maschile, si farebbe una grassa risata se ieri, all'uscita dell'asilo, non avesse visto il nano bisbigliare con voce soffusa e flautata (che decisamente a casa non è il suo forte) seduto vicino vicino alla sua amichetta Samantha, salvo poi trasfigurarsi all'arrivo della mater guastafeste: "Ma mamma!!! Ma perchè sei arrivata subito che stavo parlando con la Samantha!" e subito dopo lanciarsi indomito sotto la pioggia battente solo per salutare la sua amica Vittoria, in macchina vicino al nido del Morby.
"Tu hai cento anni mamma?"
"No nano che non ho cento anni."
"Non li hai mai compiuti?"
"No amore, ne ho molti meno."
"Il papà però li ha?"
"Neanche lui amore."
"E quando vi siete sposati li aveva?"
"No che non li aveva. Eravamo più giovani di adesso."
"Andavate all'asilo?"
"No amore. All'asilo non ci si sposa. Però si può sognare, pensare a quello che si farà da grandi."
"Tu all'asilo volevi sposare il mio papà?"
"Non lo conoscevo ancora."
"Quanti anni avevi quando lo hai conosciuto?"
"Diciotto."
"E lui?"
"Ventidue."
"E la Nonna R?"
"Adesso non mi ricordo."
"Lei cento anni li ha per davvero. Me l'ha detto un giorno."
La Nonna R, ovvero la mamma di Mamma Pinkytos, è una nonna giovane e di anni ne ha cinquantasei.
Lei e il Nonno M si sopportano da quarantadue anni.
Mamma Pinkytos e Mister Baby da sedici, che sono passati in un soffio.
Il Minty, tra sedici anni, avrà dimenticato il colore degli occhi, dei capelli, forse anche il viso della Vittoria e della Samantha.
L'amour.
Va e viene.
Appare e scompare. Poi torna.
Dura, cresce, cambia, si rafforza.
Ha infinite forme e colori.
Non è così male pensarci una volta l'anno.

sabato 8 febbraio 2014

Ciao Morbillino

Ciao Morbillino, sono quella che ti chiede sempre se ti può mangiare e che, quando tu rispondi ridendo: "Noooooo!", ti cattura e sbaciucchia a più non posso le tue guanciotte rosa.
Sono quella che chiami "amoeeeee" quando hai voglia di coccole.
Sono quella che cerca di fare la faccia seria e la voce severa, ma che a te non riesce a negare niente, ma proprio niente.
In poche parole, sono la tua mamma.
Quella che chiami di notte quando non trovi il ciuccio, quella che cerchi quando ti fai male, quella che per te ha perso la testa.
Perchè sei una meraviglia.
Sei un concentrato di dolcezza e forza e affronti il mondo ridendo, senza abbassare la testa.
Tu che sei un uragano e ti arrampichi in ogni dove, tu che a ogni festa sei l'"uomo-buffet", tu che hai i ricci più morbidi e dorati del mondo e le guance più rosa e più tonde, tu che cosa vuoi lo sai benissimo, tu che oggi sei sceso in ascensore da solo come se fosse normale, tu, proprio tu, sei qualcosa per cui la tua mamma ringrazia il cielo ogni minuto.
Allegria allo stato puro, nostalgia allo stato puro, perchè la tua mamma questo idillio lo ha già vissuto e sa che passa, che il tempo vola e sfuma i ricordi.
L'amore, quello, è inestimabile sempre. Ma il profumo della pelle cambia, i ricci cambiano, le guanciotte cambiano, la panciotta cambia. E l'allegria anche.
Mamma Pinkytos lo sa e ogni attimo è prezioso.
Grazie amore per ogni buongiorno e ogni buonanotte.

venerdì 24 gennaio 2014

I capelli a carciofo, le cozze e le caramelle mou

Mamma Pinkytos ha recuperato.
Stasera, da brava mamma single, ha messo a letto presto i nani stecchiti, ha sistemato la cucina, preparato la torta di mele e fatto la sauna fondendo il caramello a 128 gradi per fare le caramelle mou. Tutto questo per combattere i sintomi dell'influenza che cerca di non ascoltare e di rispedire a casa loro.
Domani lei e i nani si sveglieranno con calma (in realtà non le piace dormire da sola e si sarebbe volentieri portata nel lettone uno dei due nani ma poi ha scelto la par condicio, affidando alle vicessitudini notturne la scelta) e avranno la loro colazione golosa. Poi andranno tutti insieme alla lezione di musica.
Nel tardo pomeriggio, se tutto andrà bene e nessun subdolo virus riuscirà a farsi strada nella Pinkytos' Home,  la Nonna R verrà per stare con i nani e lei, la mater dai capelli a carciofo, andrà con Mamma Gabry Domopack a un aperitivo milanese supermondano con swap party.
Quando ci sono i Nonni i nani, soprattutto il Minty, non la rimpiangono per niente:
"Mamma, domani quando c'è la nonna tu vai al lavoro?"
"No amore. Domani è sabato."
"Ma almeno a far la spesa ci vai?"
Il Morby no, lui va a periodi. In questo periodo ha la "cozzite". Qualsiasi cosa succeda, chiunque arrivi, ovunque sia il suo posto preferito è abbarbicato alla spalla della sua mamma, come una cozza al suo scoglio.
Ha anche acquisito le prime armi del corteggiamento e quando vede Mamma Pinkytos la chiama "amoeeeeee!"
Ovviamente è ampiamente ricambiato. Mamma Pinkytos lo adora, lo mangia con gli occhi, lo sbaciucchia.
Essere la mamma di un maschietto duenne è un'iniezione di autostima. E a volte dei capelli a carciofo te ne dimentichi proprio.