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giovedì 24 luglio 2014

Tre volte

Oggi Mamma Pinkytos ha percorso per ben tre volte i sessanta km che separano la casa del Nonno G e della Nonna L, dove gozzovigliavano i nani, da casa e lavoro della mater derelitta.
Trasferimento numero uno: stamattina per andare al lavoro.
Trasferimento numero due: dopo il lavoro per recuperare i nani
Trasferimento numero tre: dopo cena per tornare a casa.
Tra il n. 2 e il n. 3 capricci dei nani, varie ed eventuali,  che ormai Mamma Pinkytos è diventata meglio di Giobbe. Li lascia sfuriare o bollire nel loro brodo che dir si voglia. Gli dá un ultimatum e si fa i cavoli suoi. Nella fattispecie di stasera, dopo averli tranquillamente minacciati, li ha lasciati frignare e si è mangiata di gusto l'ottima insalata di riso della Nonna L. Anche la loro porzione.  Ecchediamine.
Nel viaggio di ritorno, Mamma Pinkytos aveva la mission impossible di non fare addormentare il Minty,  già con le palpebre a mezz'asta, e per riuscire nell'intento non ha trovato di meglio che fomentare la naturale logorrea del nano e aizzare i due piccoli mostri contro una zanzara molesta e pungente intrappolata nell'abitacolo. 
Mamma Pinkytos ha appreso dalla viva voce del nano grande le seguenti importanti notizie:
1. "Lo sai mamma che oggi a merenda ho mangiato una Kinder fetta al latte, un Kinder Pinguì, un kraphen alla crema e un gelato? "
2. "Lo sai mamma che oggi la mia amica Maria mi ha dato un calcio?"
3. "Mamma,  lo sai che i nonni legano il Morby al seggiolino della macchina con il guinzaglio del cane Ralphi perchè non riescono ad allacciarlo normale?"
4. "Lo sai mamma che il Nonno G ha detto che non ucciderà mai più le zanzare?"
Più o meno tutto nella norma e nei limiti del rimediabile: il Minty domani verrà messo a dieta, la Maria, in assenza del Minty, troverà un altro obbiettivo, il Morby è sano e salvo, il guinzaglio del cane Ralphi tornerà al suo utilizzo consueto e i nonni dovranno frequentare un corso accelerato di allaccio del seggiolino auto, ma quanto al punto n. 4 Mamma Pinkytos ha molte molte perplessità.

martedì 4 giugno 2013

L'aquilone

Bisella Pipistrella é l'aquilone nuovo di Minty.
Oggi Mamma Pinkytos si è divertita come una bambina a farlo alzare in cielo correndo e si é emozionata quando lo ha visto là, alto nel cielo, con il filo saldamente nelle manine  del Minty, come cercava di fare lei da piccola, per lo più senza riuscirci, insieme al suo papà. Anche Mamma Pinkytos andava al mare con mamma e nonna e quando, nel fine settimana, arrivava il Nonno M, con lui arrivava anche l'aquilone che tentavano per ore di fare volare.
Stasera però Bisella Pipistrella é diventata il pretesto per uno dei capricci comprerecci del nano grande che, ultimamente, si ripetono troppo spesso.
E dire che il Minty é sempre stato piuttosto bravo nell'arte del "guardare e non toccare" benché non gli manchino affatto i regalini di rito.
In vacanza , come é ovvio, la situazione degenera anche perché la Nonna R, vedendo poco i nani, é abbastanza incline al piccolo dono economico.
"Mamma tu non mi compri mai niente!" Pianto disperato.
"Ah no?"
"No. Voi non mi comprate un bel niente. Pel quello che devo piangere."
"Di chi é l"aquilone?"
"Ma a me non interessa l'aquilone."
"Ah. Allora domani sei in castigo perché fai i capricci e mi hai fatto comprare una cosa che non ti interessa."
Il capriccio del Minty é durato quaranta minuti buoni, esasperato dalla stanchezza del nano.
Una volta finito, é stata la volta del Morby, anche lui stanco e desideroso.di Tetta, coccole, nanna.
Mamma Pinkytos ha promesso ai suoi nani che domani, ogni qual volta si sentirà stanca o desidererà una cosa, si metterà a frignare.
E potrebbe succedere parecchie volte.

giovedì 4 aprile 2013

Il potere taumaturgico del capriccio

Il Minty stamattina si è svegliato di cattivo umore e, dal letto fino a scuola, ha snocciolato capricci a ripetizione.
"Ma io voio mettere la cintura come il papà!!!"
"Ma quetta maglietta non mi piace. Voio quella velde di Robon Hood!"
"Ma io voio pottare un gioco a scuola!"
"Ma chi mi fa salile sulla sedia??????"
"Uffa! Ma chi mi mette le scappe che io non sono capace??? Non ci riecco!"
"Ma io voio la mamma! Mam-ma (voce lamentosa e frignante).."
"Io voio comprare quaccosa al mercatino della scuola.. Voio che mi vendono qualcosa.."
"Compriamo dai... Perchè no???? (voce lamentosa e piangente)"
"Ma io non voio andare prima al nido. Voio andare subito a scuola!!!"
"Ma io non volevo pottare quetto libro. Io ne volevo un altlo. Questo è bruttissimo!!"
"Io non voio il cappelllo. C'è caldo."
"Io voio andare in giro con la canottiera. Quella che si mette a estate."
"Ma io volevo che era sabato."
Mamma Pinkytos, i cui risvegli sono già abbastanza traumatici,  non vedeva l'ora di depositare il nano nella sezione dei trenini e di scaricare a quelle sante donne delle maestre l'onore e l'onere di sopportare il nano frignante.
Quando si dice il potere taumaturgico del capriccio.
A Mamma Pinkytos il capriccio no-stop fa venire una pazza voglia di correre al lavoro.

domenica 10 marzo 2013

Domenica sulla neve con i nani di città

Oggi, vista la bella giornata, la famiglia allargata Pinkytos -Capellipazzi, stante l'incombere della primavera, ha pensato bene di portare i nani a slittare sulla neve. Mamma Pinkytos e Mamma Polly Capellipazzi, donne di montagna, memori della propria infanzia, si erano immaginate una scena bucolica più o meno del seguente tenore: il Minty e Baby Lila che si arrampicano sulle discese di neve trascinando il bob mille e più volte, il Minty e Baby Lila che si inseguono facendo a gara a chi arriva prima. Ma le due povere e goffe illuse, che arrancavano faticosamente nella neve ognuna con la sua zavorra (una con i 10 kg della panza con dentro il Banana, l'altra con i 10 kg del Morby in braccio), non avevano calcolato che i loro figli sono nani di città, con la gamba molle e la puzza sotto il naso.
Così mentre quei martiri di Mister Baby e di Ali Theweatherman macinavano salite nella neve fino a mezza gamba trascinando i bob con dentro la Principessa sul Pisello e il Piccolo Lord, disposti a immolarsi pur di fare divertire i loro ingrati figli, i due nani si lamentavano senza soluzione di continuità:"Ma la neve é bagnata! Mi dà fastidio alle mani!"
"Ma io ho freddo."
"Ma io ho caldo e mi dà fastidio il sole."
"Ho mal di gambe."
"E' troppo faticoso!"
"Ma chi mi prende in braccio?"
"Ma quando andiamo a mangiare?"
"Quando possiamo fare le bolle?"
"Ma io non voglio più sbobbare !"
"Non voio giocare più nella neve."
"Sono stanco."
"Ho fame."
"Voglio l'acqua!"
Alla fine, presi dalla disperazione per l'assoluta assenza di entusiasmo dei nani smidollati, i papà scendevano da soli con il bob e si contendevano il Morby, unico nano non lamentoso che non disdegnava la sbobbata.
É finita gambe sotto il tavolo con adulti e nani cittadini ad onorare la tavola della domenica (quella sì ) ed il Minty in piedi davanti al frigo dei gelati per un'ora in attesa di potere gustare il suo dessert una volta che tutti avevano finito  di mangiare. Poi tutti a fare una passeggiata respirando a pieni polmoni l'aria pura di montagna.
Era da tanto che Mamma Pinkytos non si rilassava così. Appena messo piede in casa l'ha pagata con moneta sonante perché i nani stanchi hanno frignato durante il bagno (il Minty faceva il pesce andando sotto acqua e il Morby urlava terrorizzato), la cena ("Ma io volevo la pasta di oggi!  Quella verde con il pomodoro.. ma uffa!" "Ma tu papà sei un chiacchierone. Tu non mi fai parlare!") e la messa a letto ("Ma chi mi fa compagnia?"), ma questa é un'altra storia.

mercoledì 26 settembre 2012

Capricci, sciopero e democrazia

Da quando il Minty ha terminato l'ambientamento ed esce da scuola alle 16, Mamma Pinkytos ha assegnato a Nonna L e Nonna R i turni per badare a Morby e va al lavoro fino all'ora di uscita del nano grande. E si riposa moltissimo. Fa corse infinite per rispettare scadenze e appuntamenti, spende un capitale di parcheggio, mangia in piedi e male, si sente un po' triste perché avrebbe voglia di godersi il suo Morbillo, ma si riposa. Però, come è ovvio, riemergono i galoppanti sensi di colpa che accompagnano ogni mamma, soprattutto se lavora. E i sensi di colpa si centuplicano se la reietta in questione non rispetta la tabella di marcia.
Oggi Mamma Pinkytos era a convegno con un cliente e ha superato la canonica mezz'ora. L'ora di uscita del Minty incombeva paurosamente. Mamma Pinkytos si scusava: "Scusi, scusi... Devo andaree... Sa l'asilo.. Scusi ancora." Recuperava i suoi stracci e si fiondava correndo fuori dallo studio. Veniva pericolosamente inseguita dal suo collaboratore Crazy Boy, che non è mai parco di parole, il quale tuttavia nell'occasione veniva immediatamente zittito:
"Non ho tempo.. Telefonami...Scappooooo!"
Mamma Pinkytos pagava il parcheggio, recuperava l'auto, sfrecciava più veloce che poteva incurante della segnaletica verso la scuola del Minty, alla quale arrivava quando la fatidica campanella era appena suonata. Correva ansimante verso la sezione dei trenini dove trovava il nano con in braccio il suo peluche solo soletto con la maestra. Mentre il Minty correva ad abbracciarla, la maestra non degnava di uno sguardo la madre degenere e diceva: "Minty, finalmente è arrivata la mamma."
Inutile dire che Mamma Pinkytos si sentiva la madre peggiore del mondo e si scusava ripetutamente, ma le scuse non le valevano neppure uno sguardo compassionevole. Ciononostante il Minty rassicurava la reproba con un sorriso: "Ti ho peddonato mamma. Sono felice." E, poiché non c'é frase che Mamma Pinkytos preferisca, la giornata sorrideva un po'.
Il nano però era stanco, molto stanco e, una volta a casa, di lì a poco inscenava una serie interminabile di capricci.
"Voio un confetto giallo. "
"E' quasi pronta la cena. "
"Noooooo!" Pianti isterici. "Lo voiooo!!!"
"Ho detto di no. Sai che i capricci non servono. Lo mangi dopo cena."
"Allola dammi la tolta al cioccolato."
"Anche quella dopo cena."
"Noooooo!" Pianti isterici. "La voiooo!!!"
"Se vuoi cenare vieni a tavola che c'é il purè, che ti piace. Altrimenti vai in camera. "
"Quella dei giochi?"
"No."
"Allola vengo."
Mamma Pinkytos serviva un cucchiaio di purè al nano lamentoso.
"Ma è pochissimo!!!! Non mi piace!"
"Mangia quello che poi te ne do un'altra porzione."
"Non mi piace così!!! Ne voio tantissimo!!!"
"Adesso ti preparo anche la carne."
"Nooooo! La calne no!!!!" Non mi piace!"
Il Morby, particolarmente nervoso, iniziava a frignare.
Poi arrivava Mister Baby, pure lui in vena di capricci e di rivendicazioni nei confronti della povera Mamma Pinkytos, a suo giudizio, poco democratica.
A questo punto Mamma Pinkytos, assai poco democratica, si avvaleva di un'arma molto democratica: lo sciopero. Messi a letto i nani con il minimo sindacale di lettura e di latte, si dedicava ai fatti suoi visto che ci sono un milione di cose che ha voglia di fare e che non fa mai perchè si mette democraticamente a disposizione.

lunedì 17 settembre 2012

Divisione dei compiti

Da quando ha iniziato la scuola materna il Minty è diventato ancora più coccolone e vorrebbe che la sua mamma gli facesse compagnia durante la fase dell'addormentamento. Ovviamente Mamma Pinkytos, che si scioglie davanti a una richiesta di coccole del suo bambino grande, lo vorrebbe accontentare ma, altrettanto ovviamente, ha sempre un sacco di cose da fare. Inoltre è disincentivata da Mister Baby che la accusa di lasciarsi comprare con un bacino e di assecondare i capricci furbetti del nano.
Oggi prima della nanna:
Minty: "Mamma!!! Mi fai compagnia? Non voio stare solo!"
Mamma Pinkytos: "La mamma ti fa una coccola poi va perché ha un sacco di cose da fare."
Minty: "Ma io non riecco a dommire."
M.P.:"Vengo a darti un altro bacino quando ho finito di stendere i panni."
Minty: "Non stendere mammma! Tu non puoi!"
M.P. : "E chi lo fa?"
Minty: "Il papà."
M.P.: "Devo anche fare un'altra lavatrice e stirare."
Minty: "Lo fa il papà".
M.P.: "Il papà è al lavoro e sono proprio tante le cose che devo fare."
Minty: "Dicimele"
M.P. : "Devo anche preparare qualcosa per la cena così quando ti svegli usciamo insieme. Altrimenti come fa la mamma a fare tutte queste cose se non le fa mentre voi dormite?"
Minty: "Il papà è velocissimo a falle... Bravissimo."
M.P. : "Buono a sapersi. Ma il papà è al lavoro adesso e poi queste cose di solito le fa la mamma."
Minty: "Devo ditti una cosa. Facciamo così: lui va al lavoro, fa tutte cose e gioca con me. Tu stai qui. Devi solo dommire. E basta. Va bene?"
Mamma Pinkytos pensa che Minty abbia indiscutibili doti organizzative e, alla faccia della cesta del bucato traboccante, appoggia incondizionatamente la divisione dei compiti da lui proposta.