Gioie e dolori di un'aspirante mamma lumaca costretta, giorno e notte, a una vita a mille all'ora
giovedì 9 novembre 2023
Mamma Pinkytos, il non più nano e le altre due pazze
martedì 14 ottobre 2014
Ginnastica di gambe e ginnastica di lingua
Mamma Pinkytos e lo spinning hanno delle incomprensioni.
Il loro rapporto, seppure iniziato sotto una buona stella, è altalenante.
Ci sono alcune cose delle quali la mater pedalante non si capacita.
Deve per forza fare qualcosa di sbagliato se brucia poco meno di cinquecento calorie mentre la dolce metà di Mamma Gabry Domopack ne brucia millecento.
È evidente che qualcosa non va se mentre pedala suda meno di quando mette i nani in macchina, mentre il suo vicino di cyclette ha il lago di Bracciano ai suoi piedi e, alla fine della lezione, lo spazio intorno a lui sembra il bagno di Mamma Pinkytos quando le si è guastata la lavatrice.
Forse non pedala nel modo giusto (ma quanti modi ci sono di pedalare?!), forse non ha il cardio.
Ecco, deve certamente essere questo il problema.
Il cardio.
L'istruttore, mica per nulla denominato Franz Cardio, lo ripete ogni dieci secondi netti: "Tenete d'occhio il cardio". Lei non ce l'ha e non sa neanche bene che cosa sia, ma ha capito che se non tieni d'occhio il cardio non fai quel movimento d'occhi che ti fa perdere calorie e sudare come un cammello, se non hai il cardio sei out.
Punto. Inutile che pedali come un ossesso e stringi la manovella della resistenza. Tempo e fiato sprecato.
Così mentre gli altri (non tutti) asciugano il lago di Bracciano, alla fine della lezione lei è bella fresca, carica anche, e non ha neppure i figli da mettere a letto perché sono già a letto.
Le piace. Lo spinning le piace, anche se evidentemente non è portata e si sente un pesce fuor d'acqua in mezzo alle signore con i pantaloncini imbottiti e il completino attillato, che sotto la doccia decantano, a quarantacinque anni suonati, le meraviglie legate alla scoperta della pentola a pressione, fino a quel momento una sconosciuta. Mamma Pinkytos, che ha assai più confidenza con la pentola a pressione che con il cardio, non è proprio a suo agio.
Tutto cambia se ci va con Mamma Polly Capellipazzi, come ha fatto l'altra sera. Neanche lei fa la pozzanghera, neanche lei ha il cardio nè il completino sintetico attillato.
Loro si fanno una doccia veloce, ridono, spettegolano e se ne vanno.
Lunedì hanno fatto anche la seconda serata.
Ad asciugare le trapunte alla lavanderia self service.
Roba da casalinghe americane ultramoderne.
Mentre il bucato asciugava hanno recuperato le calorie perse con una piadina alla nutella.
Poi hanno recuperato anche i liquidi con una tisana alla menta.
E mentre recuperavano i liquidi chiacchieravano di tutte le chiacchiere non fatte nell'ultimo frenetico mese.
E mentre chiacchieravano la lavanderia chiudeva i battenti con il loro bucato dentro.
Piccoli inconvenienti delle psueudo-casalinghe americane ultramoderne e ultrachiacchierone.
Dopo la ginnastica di gambe non può mancare la ginnastica di lingua.
In questa Mamma Pinkytos è proprio una campionessa.
lunedì 16 giugno 2014
Un regalo speciale
Di quelle che quando qualcosa non va fanno squadra per aiutarti, di quelle che quando hai un problema se ne fanno carico e dicono: "Adesso vediamo come possiamo fare" così al plurale, perché il problema di una diventa collettivo e si crea una task force con un ordine del giorno da gestire. Ma soprattutto di quelle con cui si ha voglia di condividere, di organizzare, di creare occasioni di svago per il puro piacere di stare insieme.
Così ieri, domenica pomeriggio, la sua amica Mamma Polly Capellipazzi, ha spedito in ludoteca i quattro nani della famiglia allargata con i due papà e l'ha rapita.
L'ha portata in una spa di un paesino della Brianza sconosciuto a Google Maps, che senza il navigatore hanno fatto una fatica della miseria a trovare, ma una volta arrivate non se ne sarebbero andate più. Un appuntamento al buio, una sorpresa come non gliene facevano da quando era bambina.
Lei, la mater fortunata, sapeva solo che doveva portarsi un costume.
Non sapeva che avrebbe fatto la regina, che avrebbe passato quattro ore a mollo con la sua amica fino a svuotare il cervello di ogni neurone, che si sarebbe arrostita la schiena nella sauna e tutta quanta nei vapori dell'hammam, che c'era prenotato per loro un massaggio relax alle otto in punto.
Questo era il suo regalo, non si sa bene per cosa, era il loro regalo dopo un anno faticoso, passato ad inseguirsi, a scambiarsi informazioni di servizio sempre interrotte dai nani sul cancello della scuola, con l'ansia di non essersi dette tutto e di doversi poi mandare una valanga di messaggi Whatsapp.
Mamma Pinkytos non ha fatto nulla di speciale per meritarsi un regalo tanto speciale, per godere del piacere di ubriacarsi di chiacchiere, quasi tutte sui nani, ma tant'é.
Certo si è sentita mooooolto fortunata, perché i regali speciali, pensati, organizzati con piacere riempiono di gioia e commuovono sempre un po'.
Dopo il massaggio fatto da un energumeno nerboruto (a Mamma Polly) e da una sciuretta pallidina (a Mamma Pinkytos), le due mamme in libera uscita si sono godute l'idromassaggio in esterna, nell'acqua bollente, mentre si intravedevano le prime luci della sera.
Hanno fatto una gran fatica a uscire dall'acqua, ma la spa chiudeva e non potevano rimanere anche la notte.
Allora, felici, un po'incredule e liscissime, alle 22,30, si sono reinfilate nella macchinetta di Mamma Pinkytos piena di spie accese per avarie varie (la mater disorganizzata deve prendere un marito in affitto per tutte queste incombenze pratiche. Mister Baby è un caso perso!), insieme alla bici del Minty, al monopattino del Morby, a un libro di Geronimo Stilton, alle mazze da golf di Topolino e al cane Ralphi e si sono fermate nella prima pizzeria lungo la strada, dove, data l'ora, il pizzaiolo aveva già dismesso gli abiti da lavoro.
Ma loro sono simpatiche e insistenti e alla fine, il pizzaiolo non è riuscito a dir di no e, suo malgrado, ha preparato due pizze margherite alle mamme in libera uscita.
Con la pancia piena, Mamma Pinkytos e Mamma Polly Capellipazzi si sono di nuovo avventurate nelle stradine tutte uguali della Brianza e, dopo un tempo imprecisato e vari cambi di rotta, a una certo punto sono spuntate sulla A4. Destinazione casa.
Stamattina all'ingresso dell'asilo dei nani, Mamma Polly Capellipazzi aveva gli occhialoni di chi deve coprire i segni di una notte brava.
Mamma Pinkytos, che si è fatta strappare dalle braccia il Morby disperato all'entrata del nido, si sentiva reduce da una vacanza.
Una volta al lavoro le è arrivato un sms: "Siamo fichissime e setose".
Ed è proprio vero.
Grazie grazie grazie.
giovedì 12 settembre 2013
Famiglia Capellipazzi: il ritorno
Se ne erano andati sui monti, come Heidi, ai primi caldi, subito dopo la nascita di Baby Banny detto "Il Banana". Sono tornati domenica, dopo tre mesi, con una vita da reinventare e una casa da rendere abitabile prima di ripartire di nuovo.
Baby Lila grande grande, con i capelli sempre più pazzi e una treccina fuscsia, che sfreccia in bicicletta senza le rotelle con a spalle uno zainetto con la merenda, come una teenager che va a studiare in biblioteca.
Baby Banny cresciuto e sorridente, con gli occhioni spalancati, che va pazzo per M&M's,i loro giochi, le loro spade.
Mamma Polly Capellipazzi paciosa e chioccia, radiosa, innamorata del suo Piccolo Principe Azzurro, lei che si vedeva mamma di sole femmine.
Ali Theweatherman uguale uguale, solo più abbronzato, nonostante l'estate milanese, che tiene Baby Banny con una mano, come faceva Gulliver con i Lillipuziani.
La Famiglia Capellipazzi è tornata e la città e la vita non sono più le stesse.
Mamma Polly, anche con due figli di cui uno neonato, è di quelle che ti manda un sms alle cinque del pomeriggio e ti scrive: "Stasera riso freddo per tutti, da mangiare bivaccando in qualche parco."
Perchè lei capisce e condivide appieno la filosofia di Mamma Pinkytos, quella della mamma-lumaca per intenderci: prendi la vita slow, prenditi tempo per fare cose e stare con le persone che ti piacciono. Per rientrare negli schemi c'é tempo. Soprattutto al rientro dalle vacanze estive.
Così in tre giorni, la famiglia allargata ha già organizzato:
- pranzo collettivo a base di piadina nel bar sotto casa;
- merenda collettiva a base di torta di Mamma Pinkytos alla Pinkytos'Home, dove Mamma Polly, Baby Lila ed il Banana dovevano prendere visione, con estremo ritardo, della cameretta nuova dei nani dove questi ultimi (mica per niente figli della famiglia allargata che di feste non ne salta una) hanno già organizzato un pigiama-party;
- cena a base di cous cous preparato da Mamma Pinkytros, da mangiare ognuno a casa sua (capita che Mamma Polly o Mamma Pinkytos abbiano tempo di cucinare qualcosa di particolare e, allora, se capita, preparano il packet-lunch per l'altra metà famiglia;
- pizza party a casa della Famiglia Capellipazzi.
E questo è solo l'inizio.
Ed è solo perchè Mamma Polly è leggermente intralciata nella sua verve organizzativa dai tre mesi del Banana e Mamma Pinkytos non è ancora entrata a regime.
Tutto questo ha dato all'estate che ne va un sapore più dolce.
Il sapore di casa.
Una qualsiasi, una delle due.
Perché la gioia è quella della condivisione: degli spazi, del cibo, dei giochi. E' vedere i nani che hanno il piacere di stare insieme. Come fratelli, che a dormire tornano a casa. Meglio dei fratelli, perché ognuno ha la sua mamma e il suo papà. E' avere così tante cose da dirsi, che il tempo non basta mai.
Gli amici sono fratelli che ti scegli.
E quando ti scegli qualcuno come la Famiglia Capellipazzi, che di casa sta due metri più in là, stai sicuro che non ti annoi.
sabato 8 giugno 2013
Gli ultimi scampoli dell'attesa
La famiglia allargata, in questi giorni, é in febbrile attesa del quarto nano dopo Baby Lila, il Minty e il Morby.
Il Banana però (che ovviamente, con estremo dispiacere del Minty non si chiamerà Banana: "Ah no mamma? E perchè?"), come del resto tutti i nani della famiglia allargata, se la sta prendendo comoda, molto comoda. Questa attesa nell' attesa, per Mamma Pinkytos, é un po' fonte di gioia, visto che ci terrebbe tanto a vedere il faccino del Banana appena uscito e a coccolare Mamma Polly, come a suo tempo ha fatto lei, nel delicato momento in cui la pancia si svuota ma rimane e le emozioni disorientano un po', d'altro canto é fonte di disappunto perché un altro piccolo nano tignoso inizia a dettar legge ancora prima di nascere e non si decide a fare una bella sorpresa alla sua mamma, che é stanca di aspettare.
Mamma Pinkytos tuttavia sa molto bene, per esserci passata due volte, che questi ultimi scampoli di attesa sono preziosi perché non tornano più e il dopo corre così veloce da non lasciarti più il tempo di pensare.
La prossima estate, anche Mamma Polly correrà per tutta la spiaggia all'inseguimento di un nanetto anarchico e traballante.
Adesso Mamma Polly Capellipazzi é bellissima, con il suo pancione enorme con dentro il Banana.
É bellissima anche perché é piena di emozioni palpitanti, perché freme, perché sta per vivere uno dei momenti più belli della sua vita.
Anche Baby Lila é bellissima nel suo aspettare qualcosa di genericamente bello, nel suo affacciarsi con emozione e ingenuità su qualcosa di tanto grande e sconvolgente.
Ali Theweatherman é pure lui bellissimo nel suo condividere l'attesa con discrezione, nella sua malcelata impazienza perché anche il papà aspetta, si scioglie, si preoccupa ma il suo compito é quello di non darlo a vedere, di tenere saldamente il timone.
Anche Mamma Pinkytos aspetta, ma non é proprio bellissima con la maglietta macchiata (lei é per il bagaglio minimal, ma non nega che questa scelta abbia anche aspetti negativi) e il segno del costume.
Lei questi momenti li ha già vissuti due volte e li conserva nelle cose preziose.
Mamma Polly ieri é andata in ospedale, all' ambulatorio della gravidanza protratta, per il monitoraggio. Nel tracciato c'erano due segni. Mamma Polly, speranzosa ha detto: "Però un paio di contrazioni ci sono." L'ostetrica ha sorriso: "Non sono contrazioni. Di quelle neanche l'ombra."
Mi sa che il Banana ci prende tutti per il naso.