Visualizzazione post con etichetta Scozia. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Scozia. Mostra tutti i post

lunedì 6 gennaio 2025

Cose che ricorderemo della Scozia

1. Le ciabatte pelose del Morby a forma di bue muschiato con cui andava a fare colazione anche in hotel. Resta da capire come passeranno il rigido controllo del bagaglio piccolo Ryanair, vista la dimensione ragguardevole e l'oggettiva impossibilità di infilarle nello zaino.
2. Il Meal Deal, presente in ogni supermercato scozzese. Con 3 Pound e 50 o 4, a seconda della catena, si può creare un menù composto da uno snack o una porzione di frutta e verdura, una bevanda e un main dish. Sul main ci si può sbizzarrire: dal sushi, alla pasta allo pseudo pesto, all'insalata con l'humus di barbabietola, a sandwich vari. I nani si sono divertiti a creare abbinamenti improbabili per uno spuntino alternativo.
3. Le aringhe a colazione. La breakfast negli hotel è sempre composta, oltre che dal buffet con i prodotti della colazione continentale, da una cooked breakfast a base di prodotti tipici: pudding, haggis, aringhe salate o salmone affumicato. Mister Baby si è avventurato in ciascuna di queste esperienze culinarie, sopravvivendo sempre.
4. L' haggis. È il piatto tipico scozzese, a base di interiora di pecora. Il coraggioso è stato sempre e solo Mister Baby.
5. Il Minty bambino. In Scozia si è ufficialmente bambini fino a 15 anni. Kid's menu, tariffe agevolate sui mezzi pubblici e nei musei. Il Minty, con il suo metro e ottantacinque, è stato il kid più alto della storia ad essere annoverato tra i bambini. The last chance.
6. Il kilt. Omoni nerboruti che nelle occasioni speciali indossano la gonnellina a quadretti. Un must. 
7. La soggettività del freddo. Mentre Mamma Pinkytos aveva le stalagmiti sotto le ascelle, osservava che gli scozzesi sconoscono la sciarpa e si avventurano sotto la bufera di neve senza giacca e talvolta in canottiera pantaloni corti. Prova che anche il freddo è soggettivo, vale solo per le cariatidi.
8. Desert. Se desideri il dessert devi fare riferimento al deserto in dialetto bergamasco ma con la e molto stretta. Altrimenti i camerieri ti guardano straniti.
9. L'acqua. Pasteggiare con l'acqua per gli scozzesi è una bestialità. Nemmeno si paga l'acqua nei ristoranti perché non è una bevanda, è un surplus. Mentre chiedono: "Anything else?" stanno pensando a qual è il tuo problema di preciso, se stai male di stomaco o di testa.
10. I fudge. Dolcetti tipici scozzesi simil-mou che sono stati la consolazione della Pinkytos' Family contro la stanchezza, contro il freddo, contro la guida a destra.

domenica 5 gennaio 2025

Nord

La Scozia del Nord ha paesaggi selvaggi e misteriosi. Neve ai bordi delle strade e pub con il camino per ripararsi dal freddo. Le Highlands sono entrate di diritto nella top ten dei luoghi dove Mamma Pinkytos vivrebbe volentieri, solo un passo dietro all'Islanda. Mica lo sa la mater errante perché è attratta irresistibilmente da lande desolate dal fascino gotico, dove la natura la fa da padrona e il silenzio fa quasi rumore. Sarà che in una delle sue vite precedenti era una vikinga o magari solo una foca monaca.
La Pinkytos' Family ha fatto tappa ad Inverness, la città più a nord della Scozia con un pit stop a Lochness, luogo ricorrente e mitico dell'immaginario di Mamma Pinkytos bambina.
Il promontorio con le rovine del leggendario castello di Urquhart, a picco sul lago, è uno di quei posti dove sarebbe stata per ore a guardare il panorama, a sentire il vento fischiare e guardare le minime increspature dell'acqua nell'attesa di Nessie. Missione pressoché impossibile con il Morby che, in Scozia, ha sfoderato la sua versione più dirompente e rumorosa, ciabatte pelose a forma di bue muschiato ai piedi o al collo e poncho antipioggia, sta al silenzio come il caffè espresso agli scozzesi. Accantonata l'idea della contemplazione mistica del lago, Mamma e nano si sono dati alla ricerca del mostro, con la convinzione che credere o no a tutti ciò che non è razionalmente spiegabile, Babbo Natale e Santa Lucia in primis, sia frutto di una scelta di campo. Dipende da quanta magia vuoi investire, da quanto sei disposto a sognare e ad abbandonarti all'idea dell'incontrollabile e dell'imprevedibile. Complice il museo locale con esperienze immersive splendidamente realizzate e spiegazioni scientifiche alternate e racconti popolari, un brivido a passeggiare sulle sponde di Lochness lo hanno percepito anche loro. 
Ma niente a confronto del tragitto di ritorno del trekking nella neve all'interno del parco nazionale dei Cairngorms. Paesaggi innevati splendidi, boschi e laghi, tutto molto bello peccato solo che alle tre il sole inizi a calare ile il ghiaccio a tendere le sue infide trappole. Quando la Pinkytos' Family, arrivata quasi in vetta, si è avveduta che gli altri escursionisti erano muniti quasi tutti di ramponi per la discesa, si è fatta il segno della croce. Ad avere la peggio è stata ovviamente la maldestra Mamma Pinkytos che, per salvaguardare la sua schiena malandata, ci ha rimesso entrambi i polsi in una scivolata.
Ultime tappe prima del rientro ad Edimburgo la città portuale di Aberdeen, patria dell'angust, e lo spettacolare castello di Dunnottar che si erge imponente su uno strapiombo a picco sul Mar del Nord.
Oggi la Pinkytos' Family ha celebrato come si deve la quasi fine della sua vacanzina scozzese con il tipico Sunday Roast.
Stasera restituirà l'auto e pernotterà in uno splendido hotel con vista aeroporto in attesa del volo previsto per l'alba.
Mentre Mister Baby conta i minuti che lo separano dal ritorno alla guida a sinistra, il Minty legge Primo Levi ed il Morby studia geografia.
La quotidianità si riavvicina a grandi passi.
Mamma Pinkytos non sa se ne ha voglia.