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mercoledì 17 gennaio 2024

Fragilità

Mamma Pinkytos da qualche tempo ha le vertigini, il mal di stomaco, il mal di schiena.
Talvolta anche un mal di gola strano e la cervicale indolenzita.
Mani che si addormentano, piedi che rendono a gonfiarsi.
Un occhio con le ciglia ribelli, che crescono verso l'interno e disturbano la cornea, ricordo di un incidente stradale di qualche anno fa'.
Divano, coperta e tisana è la sua sera ideale.
Sarà che inizia l'anno invecchiando. 
Sarà che è in pace con sé stessa e con i suoi acciacchi, anche se ogni tanto diventano un po' faticosi da sostenere e al mattino le vengono le lacrime agli occhi perché la giornata le pare già in salita.
Mister Baby al mattino ha paura a chiederle come sta. Lo fa comunque, poi incrocia le dita. Chediocelamandibuona.
La sua fortuna è che Mamma Pinkytos fa la giaculatoria dell'inventario dei suoi dolori con voce proveniente dall'oltretomba e parole disarticolate. 
Lui non capisce nulla e se ne guarda bene dal chiedere il replay.
L'altra sera, mentre i maschi erano allo stadio, aveva invitato a cena la sua amica Mamma Mizy Brillantina. Aveva voglia di farsi una bella chiacchierata tra donne. 
Ma al mattino si è svegliata rintronata dai capogiri, con un occhio semichiuso per la congiuntivite ed il mal di schiena e ha pensato di non farcela.
Ha desiderato murarsi in casa in solitudine.
Ha disdetto l'invito e poi si è dispiaciuta. Ha avuto un vero e proprio attacco di debolezza.
Il Morby si preoccupa per lei: "Mamma stai ferma, che ti escono gli ortolini dalle orecchie." 
Gli ortolini sarebbero gli otoliti, quei sassolini anarchici che se ne sono andati in giro per l'orecchio destro di Mamma Pinkytos e la fanno ballare come sullo Space Vertigo. Sabato il dottor Vattelapesca ha tentato di farli tornare all'ovile con un paio di colpi di karate ai danni della mater vertigines, ma i risultati nel caso si vedranno tra qualche giorno.
Per ora Mamma Pinkytos continua a ballare, a fottersene e ballare. Dargen D'Amico le fa un baffo.
Gli ortolini se ne fottono pure loro, almeno così pare.
La Nonna R vorrebbe che Mamma Pinkytos si mettesse in ferie, ignorando che lei le ferie non le ha: "Quando li aveva la Meloni gli "ortolini" è stata a casa una settimana intera. Eccheccavolo!"
E non è che non avesse niente da fare.
Sante parole.
Invece Mamma Pinkytos balla, arranca ma balla. Fa una torta dietetica ogni due giorni, per la dieta anti-brufolo del Minty. Niente più cibi confezionati né merendine.
Solo frullati, spremute, centrifugati e torte fatte in casa, senza burro né cioccolato.
Ha sperimentato torte di ricotta, di carote, di mele, di mandorle.
E intanto che sperimenta mangia.  È uno sporco lavoro, ma qualcuno deve pur farlo Così mentre il Minty si depura, lei fa la cavia e ingrassa.
Con buona pace degli ortolini.
Questo momento le ha fatto pensare alla fragilità.
Gli anni che passano, il corpo che non risponde più come prima. La voglia di fare che la contraddistingue, le energie che non sempre tengono il passo delle idee.
La vita che scivola.
La tenerezza.
Anche Luna, la coniglietta, non sta bene. Forse ha preso il raffreddore. Starnutisce.
Mamma Pinkytos l'ha presa in braccio, l'ha spazzolata. Ha accarezzato il pelo morbido e lucido.
Lei, che di solito sfugge, l'ha lasciata fare.
Fragilità è la bellezza di soffermarsi e sentire. Di lasciare scorrere.


giovedì 29 giugno 2023

Mila e Shiro

Incredibile a dirsi, ma Mamma Pinkytos e Mister Baby stanno partecipando ad un torneo di pallavolo.
Non ad un torneo riservato alla terza età, con gente con la gotta e le ginocchia artritiche, ma per giovani, gente abituata a saltare sotto rete più di quanto Mamma Pinkytos abbia mai fatto in tutta la sua vita. 
Come Mila e Shiro, con qualche sostanziale differenza.
Primo, Mila e Shiro non avevano figli.
Mamma Pinkytos si allena da settembre, tutti i venerdì, con un gruppo di genitori disperati, impossibilitati a fare qualsiasi attività sportiva a causa dei nani tiranni che hanno troppi impegni e fagocitano tempo ed energie. 
Per una volta, i genitori zerbini hanno preteso del tempo per sè e si sono trascinati i nani in palestra, volenti o nolenti. 
L'allenamento è una lotta per la sopravvivenza.
L'obiettivo è tentare di giocare a pallavolo, nonostante una trentina di nani che giocano a calcio sullo stesso campo, corrono, saltano sui tappetoni e dalle spalliere e talvolta si menano di santa ragione.
Anarchia assoluta, con un'unica regola: non disturbare i genitori pallavolisti.  
Il nano piangente viene calmato dal genitore immediatamente reperibile (che è lo stesso incaricato di sgridare quello menante). Solo il nano sanguinante fa scattare il time out.
I piccoli criminali hanno anche tentato il sabotaggio, azionando inopinatamente l'allarme della palestra, il che ha costretto il custode ad intervenire e i venti disperati a cospargersi il capo di cenere per l'inettitudine dei figli ("Chissà come è successo!" "Il bambino deve avere schiacciato qualcosa inavvertitamente!" "Ci scusi non succederà più..", tutto questo mentre al piccolo Satana sorridente veniva impartito sottovoce di un castigo sine die)
È finita che, a furia di pizzate di Natale e di Pasqua, di accessi al Pronto Soccorso vicino alla palestra con il quale quasi quasi stipulavano una convenzione, di distorsioni alle caviglie e lividi ai polsi, loro ci hanno preso gusto.
Il torneo dell'oratorio è stato l'occasione giusta per continuare a giocare anche in estate senonché, mentre loro la prendono come scusa per ritagliarsi mezz'ora di libertà in allegria, le altre squadre sono composte da giocatori che a pallavolo sanno giocare davvero. Serie B e C per intenderci. 
Loro schiacciano e vanno a muro come Mila e Shiro, mentre Mamma Pinkytos ci ha messo sei mesi a capire che non esiste più il cambio palla e che il set non finisce al 15.
Ma questi sono dettagli.
Gli pseudo pallavolisti del venerdì hanno fatto due squadre, separando rigorosamente i coniugi, visto che nemmeno Mila e Shiro giocavano insieme.
Si sono dotati di divise fosforescenti e di nomi di battaglia, sui quali c'è stato un lungo dibattito e infiniti sondaggi.
Il loro punto di forza è che è molto facile sottovalutarli. 
Hanno il doppio dell'età degli avversari e la staticità dei piloni dei cavalcavia autostradali.
In compenso hanno una tifoseria senza eguali, con striscioni che neanche a San Siro: "Se fai muro a mia madre sei una brutta persona." "Don Giuseppe aiutaci tu!"
Peccato che gli avversari una coscienza non ce l'abbiano. Solo stacchi di coscia e braccia bioniche. 
Tuttavia, la squadra di Mister Baby nella sua prima partita,  ha perso di misura e ha fatto la sua porca figura rischiando anche di vincere, con gli avversari increduli di essere, in qualche fase dell'incontro, addirittura in svantaggio contro i matusa.
Quanto alla squadra di Mamma Pinkytos, ha ampi margini di miglioramento vista l'imbarazzante prestazione dell'esordio. Forse il punto è che senza i nani che giocano a calcio nello stesso campo loro non riescono ad essere performanti.
Memorabile rimane solo l'effetto sonoro con lo sciacquone che veniva azionato dai suoi calorosissimi supporters ad ogni papera. Ed è inutile dire che era tutto un tirare l'acqua.
Alla fine della partita, il Minty ha raggiunto Mamma Pinkytos e le ha fatto una carezza sulla testa, come si fa con i bambini per consolarli.
"Hai fatto veramente schifo mamma."
"Grazie nano, gentile come sempre."
"Lo sai mamma che io sono sincero."
Mamma Pinkytos invece è permalosa.
Lunedì, quando ci sarà la seconda partita del torneo, lei si darà malata.
Con buona pace di Mila Azuki, della quale non ha nemmeno il colore di capelli.






sabato 2 agosto 2014

L'età che avanza e il vestito di Mamma Pinkytos

Mamma Pinkytos si è sempre sentita piú o meno giovane. Forse perché in effetti lo era. Sia in assoluto, sia in relazione ai vari ruoli che di volta in volta si trovava a ricoprire. Una giovane laureata. Un giovane avvocato. Una giovane mamma, per i tempi che corrono, nonostante i 29 anni della prima maternità e i 32 della seconda.
Ora Mamma Pinkytos si vede vecchia. Non ci si sente a dire il vero. Perché lei si sente istintivamente giovane e molto spesso più giovane e di parecchio di chi le sta intorno. Colleghe, altre mamme... Il primo pensiero è: io sono più giovane.
Ma tra lo spirito e il resto c'è lo specchio, quel malefico arnese che costò carissimo a Biancaneve.
In effetti Mamma Pinkytos è proprio invecchiata.
Le occhiaie, la pancetta, scomodo residuo della sua gravidanza numero due, la pelle non più tonica, gli occhi spenti.
Il problema è che non si riconosce. Si sente come una principessa con il vestito sbagliato. Ed è una sensazione mai provata prima.
Sgradevole e sconosciuta.
Perché lei nel suo corpo-vestito, seppure imperfetto, ci è sempre stata bene, grazie ad una forte autostima e alla capacità di sapersi accettare, difetti inclusi. Tanto che non ha, non aveva, mai compreso la necessità di qualcuno di sentirsi perfetto, di piacere sempre e comunque.
Ora capisce.
Capisce che la necessità di piacere è molto spesso necessità di piacersi, di piacere a se stessi, di sentirsi nel proprio vestito.
Capisce chi non si piace e vuole cambiare qualcosa di sè, per sé e per nessun altro.
Capisce, anche se non condivide, la sua amica che mangia soltanto gelato e nulla più perché ognuno fa quel che può e che riesce, talvolta in modo del tutto irrazionale, per sentirsi nel proprio vestito. E se le modalità sono discutibili, l'obiettivo finale è insindacabile. Perché tutte, anzi tutti, abbiamo il diritto di piacerci. E questo Mamma Pinkytos lo ha capito solo ora che non si piace.
Capisce la sua mamma che in ogni vacanza porta con sé bigodini e smalto per le unghie. Piccole coccole e gesti di cura. Per sentirsi meglio. E tutto questo le fa una grande tenerezza.
Lei, con il suo bagaglio minimal, era abituata al look selvaggio, capelli al vento asciugati al sole, niente trucco.
Ora sa perché. Aveva vent'anni e a vent'anni nessuna ha bisogno di niente per essere bella. Ha la bellezza dell'età. La pelle di pesca e il fisico asciutto che oggi vede a queste ragazze che, a onor del vero, sono in molti casi comunque troppo imbellettate.
Oggi lei, che non ha abdicato al bagaglio minimal, vorrebbe tanto i suoi trucchi e la sua piastra per i capelli. Sembra un polipo con tutti questi capelli semiricci e il sole non attenua le imperfezioni della pelle.
È l'età che avanza. Il corso normale della vita.
Fa niente se molte cinquantenni le sembrano messe meglio di lei.
Mamma Pinkytos vuole credere che l'età le abbia causato anche danni alla vista.

lunedì 31 marzo 2014

A caval donato

Qualche volta  i clienti di Mamma Pinkytos,  come quelli di ogni avvocato che si rispetti e che fa del suo meglio per risolvere le grane più o meno grandi di chi si rivolge a lei, le sono grati.
Qualche volta qualcuno di questi le fa un regalo.
C'è chi va sul classico e le manda piante e fiori, chi le promette cassette di frutta e verdura, chi ha portato in studio due polli vivi seminando il panico tra le segretarie (ma erano per un collega), chi va più sul personale.
E inevitabilmente azzarda.
Perchè fare un regalo originale e personalizzato a chi si conosce poco è come giocare alla roulette.
Negli anni, Mamma Pinkytos ha ricevuto (sempre con piacere perchè l'importante è il pensiero):
- varie suppellettili arabeggianti e mediamente maleodoranti;
- un paio di ciabatte da casa di raso a punta tipo elfo numero 35 (lei è alta 1,75 e ha il 40 di piede);
- una targa per lo studio di radica, proprio quella per le bare, con effigiato il suo nome in lettere turchesi, che ha esposto orgogliosamente nella stanza magazzino, tra l'inquietudine generale;.
- monili di varie foggie, rigorosamente kitch;
- vini e oli;
- barrette e integratori Herbalife;
- gratta e vinci e biglietti della Lotteria.
Oggi, invece,  un cliente, tale Omar Rapovic, ha regalato a Mamma Pinkytos una crema antirughe. Pour femme over 45.
È vero che lei in questi giorni ha le occhiaie fino ai gomiti...
È vero che la prova costume la terrorizza perchè l'età avanza e lei cade a pezzi.
Maporcamiseria, di anni ne ha appena compiuti 34.
Mannaggia a Omar Rapovic.
Dovrà rivedere il suo aspetto. Volente o nolente.
Oggi al parco ha raccontato il gustoso aneddoto alle sue amiche mamne.
"È una questione di look." Ha sentenziato Mamma Polly Capellipazzi con leggings neri, scarpe verdi, vestitino arancio e borsa fucsia.  "Guardati... E comunque ora sembri più vecchia poi quando lo sarai veramente sembrerai più giovane."
E dire che Mamma Pinkytos,  con le calze trasparenti (quelle da vecchia) con un vistoso buco, uno dei suoi vestiti fantasia preferiti e gli stivali di tessuto sfilacciati si sentiva giovanissima.
Mica può andare al lavoro in tuta lei, mannaggialamiseria. E neanche con i leggings e le casacche fricchettone.
Per fortuna, sentendosi chiamata in causa, interveniva a sua difesa la sua consulente  di immagine ufficiale, Mamma Gabry Domopack: "Cosa dici? Sta benissimo. Vestitino, stivali... supergiovane!"
Cometenessunomai.
Finiva che Mamma Pinkytos, come gesto di estrema riconoscenza al termine di una giornata difficile, regalava a Mamma Gabry la crema antirughe over 45 facendola felicissima, poi recuperava la sua rumorosa tribù e si dirigeva verso casa.
"Come stai bene oggi mamma" le diceva il Minty dandole la mano per attraversare la strada.
"Mi sei mancata oggi".
Mamma Pinkytos si sentiva felice, anzi felicissima.
E giovane, anzi giovanissima
Alla faccia di tutti gli Omar Rapovic del mondo.
A caval donato non si guarda in bocca.
Maporcamiseria, era quasi meglio la lapide di radica.

mercoledì 23 ottobre 2013

Tutto è relativo

A Mamma Pinkytos fa male dappertutto. Il post-zumba e soprattutto i postumi della pettegolezzi-session post-zumba, in strada al freddo, madida di sudore, con Mamma Polly Capellipazzi e Mamma Gabry Camomilla, si fanno sentire.
La verità é che Mamma Pinkytos non ha più l'età.
Sabato, dopo la lezione di musica del Morby, mentre i nani giocavano a nascondino, si è intrattenuta con il papà di Giommi, un amichetto del Minty, il quale alla simpatica domanda del nano grande (al quale manca del tutto la concezione del tempo): "Mamma, tu hai cinquantasette anni, vero?!" (che dire?! I suoi nani, alla faccia di Edipo, la vedono più vecchia della nonna!), tutto garrulo, ha risposto: "Ma no Minty! La tua mamma avrà tra i trentacinque ed i quarant'anni!"
Al che, Mamma Pinkytos, altrettanto garrula e alquanto diplomatica, ha invitato i nani al loro gioco preferito: "Bambini, adesso picchiamo tutti il papà di Giommi."
La diplomazia non rientra tra le qualità di Mamma Pinkytos che, in momenti di maggior gloria, avrebbe risposto:
1. Quarant'anni tua sorella.
2. Ma ti sei visto?!
4. Hai la polenta nel cervello?!
3. Non ti hanno mai insegnato che non si chiede e non si dice l'età di una signora?!
Dopodichè, con nonchalance, ha puntualizzato la sua età: tren-ta-tre, come Gesù Cristo in croce.
I soggetto in questione, non pago, ha continuato: "Ho fatto una gaffe?" Ebbene sì hai fatto una gaffe. Me-la-le-go-al-di-to. "E' solo perchè hai due figli... Quindi uno fa due conti... Ma poi non vuol dire in effetti. Mamma Polly Capellipazzi ha due figli ma credo sia molto giovane".
Anvedi questo.... Manco il gioco del silenzio ti hanno insegnato!
Per la cronaca: la baby mamma Polly Capellipazzi ha un anno in meno di Mamma Pinkytos, mentre la Nonna R, mamma di Mamma Pinkytos, ha solo cinque-sei anni in meno della mamma del Giommi, nonchè moglie di Mister Gaffeur.
Va bene che tutto è relativo, maporcamiseria.
Tornando a ieri, Mamma Pinkytos e Mamma Polly Capellipazzi sono arrivate in palestra trafelate, con il solito colpevole ritardo, con la borraccia di Trilly l'una e una maglia premaman l'altra (Mamma Pinkytos non ha figlie femmine, quindi era quella con la maglia premaman con la scritta "E' UN MASCHIETTO"). Mamma Gabry Camomilla era già in postazione, come un'alunna secchiona e si era pure già iscritta al corso per un anno. Il fatto è che lei ha fatto di tutto ciò che fa sudare e dimagrire una missione. La prossima volta forse, per sudare di più, verrà a zumba con il domopak sulle cosce. E verrà inevitabilmente ribattezzata Mamma Gabry Domopak.
Anche Mamma Polly e Mamma Pinkytos si sono iscritte al corso - uh uh! - per tre mesi, perchè l'iscrizione annuale è psicologicamente insostenibile.
Tutto è relativo.
Se Mamma Gabry è la precisione, la programmazione, l'organizzazione, Mamma Polly Capellipazzi e Mamma Pinkytos sono il caos, il last minute, il "vedremo".
Se Mamma Gabry zumba tutta bella attillata, domopak a parte (lei può!), Mamma Pinkytos e Mamma Polly hanno lo street look dei ballerini di hip hop rivisitato (leggasi maxi maglie e maxi shorts, se del caso anche premaman!).
Tutto questo le fa ridere, ridere, ridere, facendo parecchio casino, sulla via del ritorno a casa.
Manca la pizzetta, ma lo svago c'è tutto.
Viva lo zumba, viva il post-zumba, viva le mamme che sono e sembrano giovani e quelle che sono (relativamente giovani), ma sembrano vecchie.
Tutto è relativo.
Maporcamiseria.


giovedì 12 settembre 2013

Il compleanno della nonna e l'età di Mamma Pinkytos

Parole in libertà tra mamma e Minty, mentre il nano è intento a incollare compulsivamente etichette colorate su un foglio di carta nell'intento di realizzare un "plogetto".
M.P.: "Nano, oggi è il compleanno della Nonna R. Dopo gli telefoni per farle gli auguri."
Minty: "Quanti anni compie?"
M.P.: "Cinquantasei."
Minty: "Ah, peccato."
M.P.: "Perché?"
MInty: "Preferivo che ne aveva cinquantacinque."
M.P.: "Mi sa che preferiva anche lei. Fino a ieri li aveva. Oggi non più."
Minty: "Davvero? Perché?"
M.P.: "Perchè dopo il cinquantacinque c'è il cinquantasei."
Minty:" Non è veo! C'é il diciassette, come la Nonna."
M.P.: "Sono sicura che sarebbe contenta di avere diciassette anni."
Minty: "Eh sì, ne ha diciassette. Perchè lei è molto vecchia, come i cavernicoli."
M.P.: "Non è così vecchia. E' una nonna giovane."
Pausa di riflessione. Il Minty attacca etichette e Mamma Pinkytos sistema la cucina.
Minty: "Mamma, quando andiamo a prendere il Morby al nido portiamo ognuno qualcosa."
M.P.: "Cosa vorresti portare nano?"
Minty: "Io una cosa per me, tipo la spada. Tu una cosa per te, per esempio un bastone perchè sei vecchietta."
Mamma Pinkytos ha un moto di orgoglio: "Vecchietta? Sono una mamma giovane io! Più giovane di quasi tutte le mamme dei tuoi amici."
Minty: "Eh no mamma!! Questo no! Lo vedo che sei vecchietta!"
M.P.: "Nano, ma dimmi le mamme degli altri bambini che ti sembrano più giovani di me!"
Minty: "Tutte mamma, tutte. La mamma del Thomas e quella del Sandrino."
M.P.: "Quelle sono più vecchie della tua mamma e anche di tanto. Non vedi che hanno anche bambini molto grandi?"
Minty: "Ti sbagli mamma. "
M.P.: "Pensaci amore. La tua mamma è piuttosto giovane. Qualcuna più giovane di lei c'é, come la mamma di Baby Lila Capellipazzi. Ma non sono tante. Te ne viene in mente qualche altra?"
Minty: "MPF... Ecco: la mamma della Gaia. E anche la sua nonna."
Fine del discorso.
Da domani Mamma Pinkytos si vestirà da teenager per uscire in compagnia del suo nano grande. Sta anche pensando di applicarsi una o due treccine fucsia, come quelle di Baby Lila.

martedì 14 maggio 2013

I segni dell'età

Mamma Pinkytos, che ieri aveva caldo-freddo-brividi-tachicardia, che ieri si era finalmente decisa ad andare a farsi visitare dalla Dottoressa Ileana Caspita perchè  la tosse non la lasciava dormire da troppe notti, Mamma Pinkytos che si era sentita dire dalla Dottoressa Caspita: "Non ha niente di niente", ieri sera aveva 38,5 di febbre.
E per fortuna.
Perchè  ieri pomeriggio non si reggeva in piedi e si era pure preoccupata visto che non aveva niente di niente. La verità é che quando Mamma Pinkytos non riesce a tenere testa alla verve dei nani, va particolarmente in depressione. Anche perché  con loro bisogna essere sempre vigili e reattivi perché tentano costantemente, simultaneamente e inconsapevolmente il suicidio: il Morby mangiando sassi o altre cose varie che trova per terra, il Minty arrampicandosi sugli alberi o schiantandosi da altezze ragguardevoli.
Insomma, Mamma Pinkytos, nonostante le sue deplorevoli condizioni é comunque riuscita ad evitare il peggio, silenziando momentaneamente il nano grande con un giornalino da colorare e il nano piccolo con un pezzo di pane (eh sì, il Morbillo attualmente é molto più economico), in attesa dell'arrivo di Mister Baby.
Poi ha sfamato la famiglia con l'orzotto provvidenzialmente preparato in fretta e furia prima del ritiro dei nani, ha allattato il Morby ed é  stramazzata esanime a letto.
Stamattina ha il telefono in mano dalle 7 per gestire alcune urgenze lavorative e per organizzare il ritiro nani, la farmacia, la spesa.
Insomma, ha un sacco di cortesie da chiedere in giro.
Ha anche chiamato la Dottoressa Ileana Caspita per informarla della febbre e lei, come suo solito, ha risposto: " Caspita."
Mamma Pinkytos, per quanto avesse bisogno di una mattinata a casa senza nani malefici in giro, é  arcistufa di non essere in forma.
Saranno i segni dell'età che avanza. Il decadimento inarrestabile del fisico.
Mah! La zia G, a 98 anni, é
messa meglio.