mercoledì 20 settembre 2017

Il mondo dei grandi

Mamma Pinkytos è in libera uscita. Deve andare a un concerto.
Il nano grande la guarda prepararsi.
"Mamma, non vestirti troppo bene. Ai concerti fanno gli attentati."
Mamma Pinkytos rimane di sasso.
Il Minty ha le antenne sempre allerta e gli occhi spalancati sul mondo.
La sua mamma crede che non sia sano che i bambini vivano in un mondo fatato e ha sempre cercato, con parole adatte, di spiegare ai suoi nani cosa succede nel mondo. Anche l'inspiegabile. Anche quello che pure ad un adulto è difficilmente intellegibile.
La morte per niente, il principio difeso attaccando.
Eppure le dispiace.
Eppure le fa paura che un bambino debba avere paura.
Il mondo dei grandi come qualcosa di orribile dove una serata di divertimento può finire malissimo, senza che nessuno possa farci niente.
Cerca di sdrammatizzare.
"Stai tranquillo nano che non ci sarà nessun attentato. E poi se proprio devo schiattare vorrei essere bella!"
"Mamma" continua serafico il Minty, per nulla rasserenato dall'ilarità materna: "Non è che si muore sempre. A volte ti fanno a pezzi. Ti bruciano un pochino. Può essere che ti brucino i vestiti e tanto vale che siano brutti."
Mamma Pinkytos tace. A lei che vive nella fiducia nel prossimo è passata un po' la voglia di uscire.
Non per la paura degli attentati, ma per la paura della logica della paura, del poco infantile fatalismo con il quale i nostri figli sono costretti a crescere.
Guarda il suo nano grande. Il mondo è suo. Il mondo è dei piccoli, che forse avranno più saggezza. Il mondo dei grandi è pieno di orchi.
Mamma Pinkytos si sforza di sorridere, lo abbraccia e gli dice: "Stai tranquillo amore. Non succederà nulla."
Il Minty, ormai piuttosto refrattario agli sbaciucchiamenti della mater appiccicosa, si divincola, la guarda con riprovazione e accende il suo videogioco.
Poi alza gli occhi e dice: "Fa come vuoi mamma. Io comunque a un concerto non ci andrò mai. Non ho voglia di farmi ammazzare."
E Mamma Pinkytos si sente messa dietro la lavagna, come un'adolescente fatua che è andata a fare shopping anzichè a scuola.
Per far parte del mondo dei grandi che forse non ha niente di così desiderabile.
Per quanto voi vi crediate assolti siete per sempre coinvolti.

lunedì 11 settembre 2017

Back to school

Domani il Minty comincerà la terza elementare, il Morby la sua seconda settimana di materna e Mamma Pinkytos le udienze.
Back to school.
Una parvenza di normalità, seppure part time, dopo un'estate di stravizi. Che Mamma Pinkytos questa mattina ha suggellato con una bella mattinata a letto dopo ben tre episodi di vomito. Roba che neanche il Morby in grande spolvero.
Ed essendo astemia non si era neppure ubriacata, nonostante il salumiere, saputo dell'accaduto perchè le occhiaie non ingannano mai, continuasse a dirle: "Avrai bevuto qualcosa di strano eh! Eh!"
Sì, la centrifuga di pompelmo e carota.
E mentre lei stramazzava a letto esanime, il Minty cantava a squarciagola: "Sono il bambino più annoiato del mondo" e il Morby veniva portato all'asilo manu militari da Mister Baby perchè "non è gggiusto che tutti stanno a casa a far niente e solo io vado a scuola a far qualcosa!"
Se poi Mamma Pinkytos sperava che un po' di sanissima noia avesse fatto venire voglia di tornare in classe al nano grande si sbagliava di grosso.
Davanti ad un piatto di riso in bianco si svolgeva tra la mater sconsolata ed il suo nano-zucchina svuotata la seguente conversazione:
"Nano che bello che domani si torna a scuola. Hai voglia?"
"No. Ma tanto la prima settimana non si fa niente."
"In terza si fanno un sacco di cose nuove e interessanti. Si studia la storia. Per esempio, sai che giorno è oggi?"
"Lunedi."
"Si ma non è un lunedì qualunque. Oggi è l'11 settembre. E sedici anni fa l'11 settembre accadeva una cosa molto brutta. Ne hai sentito parlare? Lo sai di cosa si tratta?"
"La Juve ha perso la finale di Champions?"
Tre mesi di deregulation fanno un brutto effetto a tutti.
A Mamma Pinkytos mancano solo i pallini verdi in faccia. Ai nani qualche piercing qua e là. Modello Fedez.
Ma ormai è solo questione di tempo (non per il piercing, ma forse anche per quello).
Questa sera Mamma Pinkytos ha preparato con cura i vestiti dei nani. Il Minty ha sistemato la cartella nuova. Il Morby ha letto il libro della foca poi si è costituito e si è infilato sotto le coperte.
Domani si ricomincia.
E Mamma Pinkytos speriamo che se la cava.

domenica 27 agosto 2017

Cinquemila euro tablet compreso

Durante queste vacanze il Minty e il Morby sono stati come cane e gatto.
A parte qualche sprazzo di gioiosa condivisione, hanno messo in scena tutta la vasta gamma di rimbrotti, battibecchi, insulti, rivendicazioni, gelosie e mazzate (soprattutto quelle) di cui è fatta la vita tra fratelli maschi e che, appunto, solo chi da maschio ha un fratello maschio può capire.
Non Mamma Pinkytos. Avvezza alla violenza più o meno come Gandhi e insofferente ai loro dialghi a base di culo-cacca-pipì-pisello.
Dinanzi a tanta mascolinità, lei nun gliea fa. Tanto vale in certe situazioni ammettere la propria inadeguatezza e tentare a suo modo di sedare le continue rivolte dei riottosi. A suo modo vuol dire di rado, ovvero solo quando scorre il sangue dissimulando il fastidio negli altri casi, e a suon di urla belluine e altrettante mazzate, da femmina ma comunque mazzate.
Sancendo definitivamente la sua disfatta come educatrice dal momento che non si può insegnare che non si picchia menando a propria volta.
Ma a mali estremi, estremi rimedi.
Per il resto lascia fare a Mister Baby che, essendo maschio con un fratello maschio, dice che è tutto normale. Stupidera e botte comprese.
A lei non quadra comunque ma guarda e passa.
Ciò non toglie che la mater peace and love non perda occasione per instillare nei nani un pizzico di amore fraterno, ovvero per tentare di convincere l'uno o l'altro di che fortuna sia avere un fratello. Per lo più con scarsissimi risultati.
"Minty guarda che carino tuo fratello."
"Ma va'. È basso."
"È molto carino. Poi è simpatico."
"Ogni tanto fa ridere. Ma preferirei non averlo. Mi dà un sacco di botte."
Mamma Pinkytos non è una che demorde. E ci prova con il piccolo: "Morby come sei fortunato ad avere un fratello grande!" E il Morby: "Macchè mamma. Il Minty parla sempre di calcio e mi annoia e poi fa le puzze."
La mater idealista è all'ultima spiaggia e, una volta sola con il nano grande, cerca di solleticare qualche recondito sentimento d'affetto per il suo cinquenne pestifero parente nel modo più bieco: "Certo Minty che sei proprio fortunato ad avere un fratello. Oggi in spiaggia ho visto un bambino tristissimo che si annoiava a morte perchè non sapeva con chi giocare e diceva alla sua mamma che era bruttissimo non avere un fratello! Tu con il Morby sei sempre in compagnia.."
Il nano grande guarda serio la sua mamma e, senza scomporsi minimamente, serio serio propone: "Vendiamoglielo. Cinquemila euro compreso il suo tablet. Il tablet è rotto ma neanche mio fratello è tanto aggiustato!"
Mamma Pinkytos ha gettato la spugna.

giovedì 24 agosto 2017

Ciccia

È ufficiale: finite le vacanze Mamma Pinkytos inizierà la dieta per la pancia piatta, la cellulite, le adiposità localizzate, in pratica per la ciccia.
Da quando, l'altro giorno, il Morby le ha detto: "Mamma, sei la più cicciona della famiglia!", la mater lumaca si è unita ai partecipanti al raduno di coloro che non hanno superato la prova costume e ha iniziato ad organizzare la controffensiva contro la mollezza diffusa.
Ma ritiene da sempre che mettersi a dieta in vacanza sia incostituzionale.
In vacanza si è sempre affamati, non si preparano piatti diversi e anche se i nani sono così abituati alla sua insalatina serale che il Morby afferma con una certa frequenza: "Il piatto preferito di mia mamma è l'erba", al mare non disdegna pastasciutta, pane e pizza, di solito banditi soprattutto a cena.
Ma tra una settimana i nodi verranno al pettine. Con sgomento Mamma Pinkytos ha appreso da uno dei tanti siti che propongono diete dimagranti che quella per la pancia piatta prevede la rinuncia praticamente a tutto: pane, pasta, pizza, insalata, pere, mele, more, patate, pomodori, zucchero, latte, miele, insaccati, formaggi e una lista lunga altre quindici righe.
Dopo averla letta tutta a Mamma Pinkytos non è venuto in mente niente che non fosse compreso nella lista.
A parte il the verde.
Che non è proprio un cibo.
E la carne bianca. Già si è vista diventare lei stessa un pollo dopo la terza settimana della dieta del pollo alla piastra scondito.
Un pollo ma magro, con la pancia piattissima.
Non sa se è il suo genere.
È dura la strada della remise en forme post vacanziera.
Al riguardo Mamma Pinkytos è parecchio perplessa.
Per fortuna che a risollevarle in morale è arrivato quel fedifrago del Morbillo che, dopo averle attribuito senza segni di pentimento la palma della ciccia d'oro, le ha detto: "Però mamma hai i capelli più belli del mondo!"
Raperonzolo con la panza non si è mai vista, ma di questi tempi conviene non sottilizzare.

venerdì 18 agosto 2017

Nomadismo

Mamma Pinkytos è una di quelle brutte persone che d'estate andrebbero fustigate sulla pubblica piazza.
Perchè oltre ad essere sempre in vacanza, riesce ad essere stanca.
Ha la sindrome della zingara e, fortunata lei, appena riesce a chiudere le ultime pratiche verso fine luglio si dà alla macchia fino a settembre.
Va ovunque. Viaggi itineranti, uscite di gruppo, fughe dall'amica che un giorno di dicembre per sbaglio davanti ad una tisana calda le aveva detto: " Verrai a trovarmi un giorno."
E il giorno arriva.
Mai sbagliarsi a parlare con Mamma Pinkytos che ti piomba in casa con scarsissimo preavviso un torrido pomeriggio di agosto con due nani rumorosi ben oltre la media e un coniglio.
Adattandosi a dormire anche in giardino. La mater mai-ferma d'estate ha la sindrome del saltamartino. Passa da casa solo per cambiare il contenuto delle sue smilze valige. Smilze perchè d'estate per la Pinkytos' Family la macchia è uno status symbol.
E benchè quanto sopra non glielo abbia ordinato il dottore, ma sia anzi frutto di una sua più che libera scelta (soprattutto dovuta al fatto che la città d'agosto non le piace e  tenersi in movimento le libera la mente) e la faccia rientrare a buon diritto nella categoria dei super fortunati, ora che non è più di primo pelo le costa ogni volta innumerevoli lamentele e qualche giornata di capelli verdi.
Preparare i bagagli con i nani equivale a scalare l'Everest con le ballerine e 40 gradi all'ombra.
I due mostri infatti oltre a spargere per la Pinkytos' Home tutto lo spargibile cantando "Siamo l'esercito del selfie" mentre la loro mamma cerca affannosamente di trovare una collocazione a calzini spaiati e cuffie da piscina che si moltiplicano ad ogni vacanza come i pani e i pesci, riempiono a loro volta almeno due zaini pro capite con gli oggetti più improbabili del tipo parrucca da punk, maschera di Hulk e altri ammennicoli vari, meno che inutili per qualsiasi vacanza.
Il cambio bagagli finisce sempre in un bagno di sangue con la mater nevrotica che impreca contro tutto e tutti, il Minty, il Morby, il caldo, le zanzare, la Juventus, i Superpigiamini, Mirtillo echiupiùnehapiùnemetta, spergiurando che non si faranno mai più vacanze fino a che il Minty avrà venticinque anni e il Morby trentadue. Un'ora di delirio. Sempre.
Poi le passa ed è pronta a ripartire.
Quasi quasi visto che hanno due giorni in città prima del mare si autoinvitano on montagna da Mamma Polly Capellipazzi.
È fatta così Mamma Pinkytos.
Sarà l'età.
In fondo questo peregrinare le piace.
È qualcosa di cui ha bisogno per rigenerarsi.
Si chiede sempre se un po' di sano nomadismo rigeneri anche i suoi nani che d'estate ogni giorno chiedono:  "Mamma, dove dormiamo stasera? " E forse due sere nello stesso letto le hanno fatte solo nelle vere vacanze, quelle lunghe, tra una notte in tenda, una in barca ed una dai nonni.
La mater lumaca si illude che a loro qualcosa resti delle mille esperienze diverse che fanno, delle mille meraviglie piccole e grandi che scoprono, dal verso dei pipistrelli percepito con il bat detector  ai colori del Danubio alle opere d'arte di Klimt.
E fa niente se il Minty, completando l'ultima pagina del libro delle vacanze, alla domanda: "Qual è stata l'esperienza più bella vissuta durante le vacanze?" ha risposto: "Giocare a bowling."
È una questione di training.
Lei crede negli investimenti a lunga scadenza, quelli che ti premiano nel lungo periodo.
Tipo i bond argentini.
Tipo portare due nani di otto e cinque anni a fare 50 km al giorno in bici sotto un caldo mortale.
Così poi quando fanno una partita a bowling in un capannone della bassa con l'aria condizionata si entusiasmano come fossero alle Bahamas.
Massimo risultato con il minimo sforzo.

venerdì 4 agosto 2017

Biciclette e Polizei

300 km in bici sotto il sole cocente per un tratto percorribile in un' oretta e mezza di treno.
Bisogna che Mamma Pinkytos non ci pensi ora che è nel suo albergo di Vienna, con le gambe allungate, il sedere finalmente a riposo, con a fianco il Minty che finalmente dorme dopo essersi lamentato dieci minuti per il male alle terga.
Dura la vita del ciclista della domenica alle prese con la sua impresa titanica.
Mamma Pinkytos è da raccogliere con il cucchiaino, ma più per i ritmi serrati delle tappe, per il continuo preparare e disfare bagagli, per gli acciacchi legati al cibo pessimo che alle ore di biciletta.
Si sente nata in sella ormai.
E mentre il Minty ha giurato di non rimontare su una due ruote per almeno cinque mesi, la mater pedalans ci ha preso gusto. Tuttavia, quando ha proposto alla compagnia dei trenta pedalanti  (oggi non proprio allegra e abbastanza provata dalla stanchezza e dal caldo) un tour di Vienna in bicicletta consigliato dalla Lonely Planet, ha temuto di prenderle.
A impresa compiuta non le restano che alcune constatazioni:
1. pedalare non fa dimagrire. Soprattutto se mangi Wiener Schnitzel per sette sere di fila.
2. i pantaloncini da ciclista con pannolone incorporato non possono nulla contro il mal di didietro.
3. gli austriaci hanno la stessa elasticità mentale di un gambero di fiume.
Tutto è "verboten", non si tocca niente, non si parla, non si ride, si mangia alle sei e mezza quando è tardi, zitti e raus.
Gli italiani sono una manica di casinisti scarsamente civilizzati che cenano quando dovrebbero dormire da due ore. Figurarsi il Morby che, già di suo, sembra cresciuto nella giungla come Mowgli.
Ha collezionato più sguardi di disapprovazione lui in una settimana che Totò Riina in una vita intera.
E domani la Pinkytos Family andrà alla scoperta di Vienna.
Sperando poi di potere tornare in Italia al completo. Ergo senza che arrestino il Morby per disturbo della quiete pubblica.
Se ha cinque anni alla Polizei non importa.

martedì 1 agosto 2017

Il bel Danubio blu

Solo per darvi un paio di informazioni di servizio.
1. La Pinkytos' Family, nonostante il caldo tropicale del tutto insolito per l'Austria (tanto da fare esclamare ad un locale taxista nerboruto:"Qui Africa. Catastrofen!"), se la cava alla grande. Chi si lamentava di più dopo il primo giorno era il Morby, annoiato per la vita da seggiolino. Fino a che ieri è riuscito a scambiare il suo trono con una biondina settenne che è stata ben felice di cedergli la sua due ruote in cambio di un posto nei piani alti. E allora tutti in sella. Anche se a ben vedere Mamma Pinkytos era più tranquilla quando il nano piccolo era ben legato. Saperlo in giro con il suo caschetto a forma di tigre, le gambette che mulinano velocissime e la sua malsana competitività vanifica l'effetto relax della biciclettata lungo fiume.
2. Il Danubio offre panorami molto suggestivi, ma è tutt' altro che blu.
Mamma Pinkytos ha l'abbronzatura da muratore, il sedere dolente, i muscoli che al mattino si ribellano, ma tiene testa al gruppo.
Pedalare la rasserena e i 50 km giornalieri circa, per ora, la spaventano più a dirsi che a farsi.
Nonostante i ritmi e le tabelle di marcia da lager nazista l'esperienza è positiva.
Meno per gli austriaci. Quando, ad ogni sosta, sorbiscono l'irruzione dei trenta italici pedalanti, al solito rumorosi e caciaroni ben oltre la media, che affollano i bagni in massa, riempiono decine di bottiglie di acqua, chiedono caffè in dodici modi diversi e pretendono di cenare (udite udite!) alle 19.30 (in Austria si cena all'ora di merenda), patiscono parecchio. E non dissimulano il fastidio.
E dire che noialtri ci si adatta a tutto. Anche alla quinta cotoletta in cinque giorni.
E alla suppen di cavolo bollito.
La fame fa miracoli.
Tranne sul Morby.
Che sta facendo la dieta della galletta.
Quella che forse dovrebbe fare Mamma Pinkytos.
Ma la mater pedalans dopo 50 km di pedalata si sente legittimata alla Sacher.
E chi s'è visto s'è visto.

giovedì 27 luglio 2017

La sindrome del Supereroe

Mamma Pinkytos è così stanca e nevrotica che si sente addosso tutte le patologie esistenti nel globo terracqueo.
Di certo ha la nausea, il mal di schiena, la cervicale infiammata, l'unghia incarnita, la flebite, la demenza senile e la sindrome pre-mestruale. Più la cellulite. Che forse non è proprio una malattia, ma dà parecchio fastidio. Non è escluso che abbia anche la gotta e la quinta malattia.
Il rush finale pre-vacanziero ha messo a dura prova la mater laborans, che è sopravvissuta fino ad oggi per pura inerzia, nell'ottica delle meritate vacanze in arrivo.
Il problema è che, mentre chi è sano di mente, dopo avere tirato la carretta tutto l'anno, si spiaggia là dove l'acqua è più blu e chi s'è visto s'è visto, lei no.
Perchè chi è afflitto dalle invalidanti patologie di cui sopra sovente le sottovaluta ed è in contemporanea portatore sano anche della sindrome del Supereroe e di quella di Peter Pan. Quanto all'ultima è conosciuta ai più.
La sindrome del Supereroe invece colpisce il cervello al punto che, pur essendo tu in forma più o meno come Sandra Milo, in realtà ti senti un mix tra Spiderman e Ironman, evidentemente con effetti nefasti.
Così Mamma Pinkytos, affetta ahilei dalla suddetta sindrome, anziché stare su una sdraio a Formentera e non alzarsi mai più, si godrà 200 km in bicicletta in 5 giorni, lungo la bellissima ciclabile del Danubio.
E se i nani sono entusiasti, lei, le sue natiche e la sua schiena malconcia lo sono decisamente meno.
In un barlume di lucidità, ieri ha contattato il noleggio bici per chiedere una due ruote con pedalata assistita, unico modo per sopravvivere e salvare la faccia davanti agli altri componenti del gruppo dei pedalanti, altrimenti costretti ad attendere di continuo la mater pelandrona.
La signorina austriaca del call center, parlante un italiano perfetto, ha immediatamente compreso il problema e ha detto serafica a Mamma Pinkytos: "Signora non si preoccupi. Mi informo subito circa la disponibilità della bicicletta elettrica. Qual è la sua disabilità?"
Mamma Pinkytos non se l'è sentita di risponderle che il problema era la sindrome del Supereroe e si è arresa al suo triste destino dicendo che non faceva nulla, che ce l'avrebbe fatta con quella normale.
Ovviamente non ne è affatto convinta, ma è certa che in caso di necessità Spiderman o Ironman verranno in suo soccorso.

venerdì 21 luglio 2017

Timbri, righe verdi e panini confezionati

Da oggi i nani sono ufficialmente in vacanza, Mamma Pinkytos ha le occhiaie che le arrivano ai gomiti e un' antipatia istintiva per i panini morbidi confezionati.
Pensa di averne fatti almeno un migliaio, di tutti i tipi, nell'ultimo convulso mese e mezzo, nel corso del quale M&M hanno frequentato campi estivi di varia natura, al fine:
a) di dimenticarsi di essere in città con 42 gradi all'ombra.
b) di mettere conseguentemente a tacere i sensi di colpa di Mamma Pinkytos, che da sempre si adegua ai diktat del Giuliacci di turno e vede la permanenza in città d'estate come una moderna forma di tortura per anziani e bambini;
c) di trovare una collocazione agli irredimibili nani mentre la loro mamma faceva la pallina da ping pong tra le varie incombenze lavorative pre vacanze (a luglio è tutto urgentissimo).
Il problema è che Mamma Pinkytos non c'ha più l'età. E se il lunedì si va in piscina e bisogna portare accappatoio-salviettone-costume-ricambio completo-cuffia-shampoo-sacchetto per indumenti bagnati e chipiùnehapiùnemetta, il martedì si va nel bosco con felpa, scarponcini da trekking, pantaloni lunghi e binocolo (!). Il mercoledì è il giorno del giro in bicicletta e neanche ci stanno tutte e due nella macchina di Mamma Pinkytos. Per non parlare del giovedi quando si attraversa il fiume con galosce e k-way.
Mamma Pinkytos sviene quasi sempre prima del venerdi. Quando c'è la notte magica e bisogna montare la tenda.
Per non parlare dei pranzi al sacco. Oltre al milione di panini di cui sopra, ha preparato nottetempo varie tipologie di cereali, da condire con gli avanzi do frigorifero. Quando c'erano. Perchè è difficile avanzare quello che non hai.
E le docce. Perchè il Morby, incline da sempre al nudismo e al body paint, tornava sempre variamente decorato.
Pieno di timbri, per esempio. Oppure tutto a righe verdi. O con le unghie dei piedi decorate con la penna bic.
Il Minty, più schizzinoso, aveva solo l'argilla nelle orecchie e la plastilina nelle unghie delle mani.
Il lavoro serale di Mamma Pinkytos finiva solo quando, esanime, aveva sedato la rissa pre-nanna dei nani distrutti  disinfettato ferite, messo cerotti. A go go.
Li metteva anche se non servivano. Così, per quieto vivere.
Lei che d'estate vorrebbe fare morire i suoi nani di noia.
È finita. Domenica i nani andranno dai nonni a farsi viziare un po'.
Mamma Pinkytos si sentirà quasi disoccupata.
Il Minty ieri le ha detto: "Mamma, tu che sei cosi brava perchè non fai un cre?"
"Ci siete già voi di bambini.." ha risposto incerta la mater insapiens.
"Ma no! Per gli avvocati!" Ha specificato il nano grande.
Mamma Pinkytos si è coricata con l'insolita immagine dei suoi colleghi toga-muniti che attraversano il fiume con le galosce, dopo essersi ingozzati di panini morbidi confezionati. Tutti pieni di timbri e di righe verdi. Non è riuscita a dormire.

martedì 18 luglio 2017

Fuga da Alcatraz

Guai a chi dice che i conigli sono animaletti docili e remissivi che se ne stanno tranquilli e inoffensivi nella loro gabbietta a mangiare mezza carota al giorno.
Mamma Pinkytos non poteva certo avere un peloso non in linea con la verve dei restanti componenti della famiglia. Ma da qui ad assistere alla fuga da Alcatraz del peluche animato del Morby ce ne passa.
E allora immaginatevi la faccia della mater familias quando, ieri mattina, al risveglio dopo una notte difficile causa caldo-zanzare-ansie lavorative-molesti rumori notturni provenienti dalle finestre aperte, è andata come ogni mattina ad aprire la porta del lager al cucciolo Mirtillo e ha notato, nell'ordine:
1. Porta della gabbia chiusa.
2. Tetto in legno della gabbia divelto.
3. Una miliardina (Morby dixit) di escrementi di varia natura ovunque.
E quando Mamma Pinkytos dice ovunque significa ovunque.
L'unica cosa che non ha notato era il pestifero roditore.
Evaso.
Il reprobo era come se nulla fosse accaduto appostato davanti alla finestra del terrazzo, in attesa dell'ora d'aria.
Nelle altre stanze analogo tappeto di cacchine secche calpestate dal fuggiasco.
Mamma Pinkytos, in preda ad un colpo apoplettico, nell'attesa di decidere il da farsi e prima di rimuovere le prove, ha fotografato la scena del crimine.
Poi ha constatato i danni.
Infine ha assicurato l'evaso alla giustizia, non senza un recondito e immediatamente represso impeto di simpatia nei confronti del coniglio selvaggio in fuga per la libertà.
Si è seduta e si è fatta una camomilla prefigurandosi scene apocalittiche in conseguenza dell'incontrollata e ormai incontrollabile libertà dell'ingrato roditore.
Erano solo le otto del mattino.
E quel figo di Mirtillo aveva bisogno di un buon avvocato.

domenica 16 luglio 2017

Pipistrelli e galletti

Mamma Pinkytos, nonostante sia mamma di due nani maschi e ormai non più di primo pelo, rimane sempre basita di fronte alla metamorfosi del maschio alla presenza di una femmina.
A qualsiasi età, animali compresi, trattandosi forse di una tara risalente alla notte dei tempi e riconducibile ai più elementari istinti di difesa del territorio e di conservazione della specie.
Ora che i suoi nani sono entrambi più o meno nell'età della ragione (mah), Mamma Pinkytos assiste altresì all'inquietante fenomeno della competizione tra galletti che, a suon di chicchirichì, si contendono l'attenzione della regina del pollaio.
E la gara a chi la spara più grossa è qualcosa a cui la mater lumaca assiste con vivo interesse antropologico.
Sabato sera i nani attendevano con trepidazione di partecipare alla bat night, ovvero a un'escursione nel bosco in notturna alla ricerca dei famosi chirotteri.
All'avventura era stata invitata a partecipare anche Baby Stella, l' "innamorata" storica del Minty, che è troppo pigro anche per cambiare l'oggetto delle sue non troppo cavalleresche attenzioni.
Mentre il Morby, al contrario, passa di fiore in fiore, con una filosofia spicciola che fa invidia all'indimenticato Fonzie e io solito disincanto: "Ha stufato il Minty con la Stella. Uffa. Mica si può amare sempre la stessa che poi non lo guarda neanche. Io ho tantissime innanorate e non ho neanche più tempo."
Il Minty, timido come un coniglietto, vive nel terrore che il fratello faccia le sue brutali esternazioni davanti a Baby Stella. Cosa che puntualmente si verifica ogni volta che si vedono. Non bastasse questo a legittimare la voglia del Minty di sopprimere preventivamente il nano piccolo per evitare l'onta dell'amore non corrisposto, si aggiunga che il Morby fa di tutto per attirare le attenzioni della donzella di turno e la cosa, grazie alla sua tenera età, di solito gli riesce benissimo tanto che a volte guadagna anche qualche abbraccio o bacetto sotto gli occhi del malcapitato nano grande.
Stessa scena sabato sera.
Sotto lo sguardo vigile dei pipistrelli e quello alquanto perplesso di Baby Stella, aveva luogo la triste pugna dei galletti amburghesi.
Minty: "La Juve ha venduto Dani Alves e Bonucci."
Morby : "Cosa gliene frega a lei. Che siamo a vedere i pipistrelli e poi io vado a cavallo".
Minty: "Forza Juve. Bianconeri. Lei tiene alla Juve. Le interessa. Vero Stella? Dei cavalli di sicuro no."
Morby: "Stella tu lo sai che lui è innamorato di te?"
Minty con gli occhi coperti dai pugnetti: "Ma figurati! Mi fa schifo."
Stella sempre più sbigottita. Ora anche offesa.
La prossima volta alla bat night ci va da sola. O in compagnia femminile.
I galletti fanno troppo rumore.

venerdì 14 luglio 2017

Il momento giusto

Oggi il Minty compie 8 anni e per Mamma Pinkytos, che si sente anziana in quanto mamma di un ragazzino dal piede gigante che parla di calcio e fidanzate come un ventenne, è il momento giusto per riprendere le fila di quel discorso interrotto ormai da tempo che riassume un po' la dimensione del suo essere mamma.
L' arrabattarsi ogni giorno per arrivare a sera incastrando ogni cosa e cercando di non dimenticare nessun nano in auto nè a scuola nè a calcio. E di avere qualcosa nel frigo. E di non essersi fatta sfuggire scadenze al lavoro. E di non avere fatto morire di fame o sete Mirtillo, il nuovo inquilino della Pinkytos' Home, il coniglietto del Morby.
Mirtillo sembra un peluche, ma non lo è. Mangia, beve, vuole andare in libera uscita con tanto di guinzaglio (astenersi dai commenti, grazie) e soprattutto va di corpo come se non ci fosse un domani. E per quanto i suoi escrementi siano complessivamente gestibili, la quotidiana raccolta della "miliardina" ("Mamma questo coniglio fa una miliardina di cacca!" - Morby dixit), tocca a Mamma Pinkytos che si chiede settantacinque volte al giorno chi glielo ha fatto fare,  che di maschi in casa ne aveva già sin troppi. Almeno fosse stato femmina.
Comunque sia, assorbita dalle quotidiane incombenze e dagli sconvolgimenti che accompagnano i vari momenti della vita (che tanto vale non farsi domande. Conviene trattenere il respiro e aspettare che passino), Mamma Pinkytos si era data alla macchia. Scomparsa.
Non che qualcuno l'abbia cercata tramite "Chi l' ha visto"! Non che leggerla fosse fondamentale.
È a lei che va di riprendere ciò che aveva interrotto, di continuare a raccontare con il sorriso le peripezie che accompagnano l'essere mamma e donna e lavoratrice e mille altre cose ancora. Raccontare di una mamma che cresce insieme ai suoi nani, che ora sono grandi e a lei fa strano andare a scuola a prendere un grandone di terza elementare. Perchè a Mamma Pinkytos questa cosa che si invecchia non sta in testa. A volte le capita ancora di dare del lei a qualche genitore dei compagni del Minty, almeno quando arriva a prenderlo con le treccine alla Pippi Calzelunghe e si sente, di certo senza esserlo, ancora una ragazzina.
Ma in fondo l'importante è ciò che uno si sente, non come appare agli altri giacchè quel che gli altri dicono di te, il più delle volte, è un problema loro.
E magari, quegli altri lì, ogni tanto parlocchiano di una Pippi con l'Alzheimer che dimentica sempre qualcosa.
Succede. Si fa quel che si può.
Ma oggi guardando il Minty, con il sorriso bello, con la gioia di vivere negli occhi, con mille baci e attenzioni per quella pasticciona della sua mamma, ha pensato che sì, un po' ha fatto un buon lavoro. Le cose che contano ci sono. Le altre arriveranno senza fretta.
Ancora una volta la mamma lumaca si è imposta di rallentare. Se in questo giorno di ricordi e riflessioni deve fare un proposito buono, è quello di lasciare ai suoi nani un po' di tempo, di levarsi dalla bocca le parole "veloci" ed "è tardi" che ripete millemila volte al giorno e di lasciarli godere del tempo dilatato dei bimbi.
Già fugge. Già sono otto anni. Già fermare il tempo non si può.
Auguri amore mio.