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domenica 21 luglio 2024

Fuoriprogramma

La vacanza senegalese della Pinkytos' Family è iniziata da Lisbona dove, ieri sera, i quattro disperati avrebbero dovuto prendere la coincidenza per Dakar e dove, invece, sono rimasti a spese di Tap Portugal, senza nemmeno provarci a prendere il volo per l'Africa. 
Visto il ritardo della prima tratta da Milano, erano pronti al protocollo-ritardo e flight connection, che prevede che il Morby, correndo a tavoletta senza bagagli, raggiunga il gate manifestando la presenza dei passeggeri ritardatari e disperati, precedendo di misura il Minty e Mister Baby con i documenti di viaggio. In ultima posizione Mamma Pinkytos arrancante, che spiega la situazione e prega di riaprire il gate. Ma non è servito, perché non appena hanno imboccato il corridoio transiti dell'aeroporto di Lisbona con soli cinque minuti di anticipo rispetto alla partenza del volo per Dakar, un' hostess di terra della Tap li ha intercettati e, prima che potessero fare domande, "to apologize for late" ha messo nelle mani di Mamma Pinkytos le carte di imbarco per le 21 del giorno successivo, i voucher per un hotel a cinque stelle vicino all'Oceanario, due buoni taxi per il trasferimento dall'aeroporto all'hotel e viceversa nonché euro 136 di tickets restaurant da spendere in aeroporto, con giubilo dei nani.
L' ora successiva l'hanno passata a scegliere cibi esotici da degustare e a  tentare di contattare il resort del Senegal per disdire il transfert e confermare la prenotazione per i giorni successivi al no show. Missione che si è rivelata impossibile. In Senegal le mail sono un inutile orpello. Ci hanno provato con l'assistenza internazionale di Booking con risultati da verificarsi questa notte all'arrivo a Dakar. Dopo di che sono svenuti in un letto comodissimo per 12 ore. Sveglia-doccia e colazione luculliana.
Oggi si sono goduti con gioia il fuoriprogramma a Lisbona, con la consapevolezza che ogni imprevisto può rivelarsi un' opportunità se lo si prende per il verso giusto.
Archiviato il disappunto per la giornata di mare persa, hanno visitato l'Oceanario, preso la Funicolare Panoramica sul Ponte Vasco Da Gama e si sono goduti una passeggiata nella Baixa, girovagando in lungo e in largo con Bolt. Hanno mangiato baccalà sul lungomare e comprato "un maialino spiattellato" per il Morby da un venditore ambulante.
Tra poco, se il loro driver Bolt dalla faccia sospetta non li farà sparire nei meandri del Barrio Alto torneranno in aeroporto a spendere i 110 euro di voucher residui.
Mamma Pinkytos non ha per niente fame ma farà sto sacrificio.
Anche se forse farebbe meglio a digiunare vista la prova costume di domani.
Il Minty le ha già detto che ha la "pancetta da birra", anche se lei di birra non ne ha mai assaggiata una in vita sua.
Il punto è che l'Africa le sembra ancora lontana. 
Anche perché non è affatto sicura che all'aeroporto di Dakar questa notte ci sia qualcuno ad aspettarli e che riescano a raggiungerlo con facilità quel resort ameno in cui infilarsi finalmente il costume.


lunedì 19 agosto 2013

Ma che splendida giornata

Brusco e rapido rientro nella realtà lavorativa e nei suoi casini organizzativi.
"Pronto Avvocato, Carabinieri. Hanno attestato Tizio Caio (anzi Tizia e Caia per la precisione). Processo per direttissima domani mattina".
Come al solito quando una bella sorpresa scombina i piani, una magica congiuntura astrale faceva sì che proprio stamattina la Nonna R avesse il dentista, Mister Baby altri impegni e Mamma Pinkytos non sapesse che pesci pigliare.
Come se non bastasse, Mister Baby e la Nonna R pensavano bene di avere una bella discussione a cena davanti ai nani con la conseguenza che nessuno (soprattutto il Morbillo che era nervosissimo e voleva fare nottetempo il cavallo sulla pancia di Mamma Pinkytos e del Minty, con le conseguenze che vi potete immaginare) riusciva a dormire.
Così stamattina a Mamma Pinkytos si é attorcigliato lo stomaco dall'ansia perché non era psicologicamente pronta alla fretta: "Veloci nani. La mamma deve andare al lavoro."
"Cartoniiii!!!"
"Bao!"
"Niente cartoni e niente giretto con il cane. Fate colazione".
Nani vestiti, lavati, colazionati e infilati in macchina.
Mamma Pinkytos alla guida con gli occhi rossi e gonfi per la notte insonne e la congiuntivite.
Ansia per il ritardo.
"Mamma, ho mal di pancia. Devo vomitare."
"Nonno! Bao!"
Manovra, macchina ferma.
"Respira nano. Cammina e respira."
Consegna dei nani a Mister Baby.
Corsa verso la città.
Strada trafficata, tribunale e centro che paiono il deserto dei tartari.
Mamma Pinkytos aspetta aspetta aspetta.
Con l'ansia che le fa compagnia.
Ma che splendidaaa giornataaaa!!
Mentre aspetta farà yoga.
Ooooo-mmmmm!!!!

giovedì 30 maggio 2013

Il signorino Vomitillo

Il signorino Vomitillo, orrido essere puzzolente, ingentilito da Mamma Pinkytos per non turbare il nanetto che dopo ogni episodio di vomito si sentiva mortificato, veniva a trovare spesso il Minty piccolo.
Con la crescita, mamma e nano, che poveretto soffre di mal d'auto e soprattutto al mattino é piuttosto debole di stomaco, hanno preso le misure al malefico intruso, nel senso che il Minty ne preannuncia l'arrivo dicendo:"Ho un po' di mal di pancia" e Mamma Pinkytos, che appena sente le fatidiche parole, ovunque si trovi, tenta di mettere il nano in posizione-vomito per limitare i danni, sa che nove volte su dieci é già troppo tardi.
Stamattina mentre Mamma Pinkytos accompagnava il Minty a scuola veloce come un razzo perché doveca correre in udienza, il signorino Vomitillo é arrivato proprio fuori dalla scuola, mentre Mamma Pinkytos cercava parcheggio. Così la ricerca del parcheggio é diventata inutile e, mentre il nano continuava a vomitare a getto latte cagliato rendendo inagibile l'auto della mater sfortunata, Mamma Pinkytos lo portava, unitamente al suo seggiolino auto puzzoso, a casa da Mister Baby in versione mammo, che si era preso una mattina libera dal lavoro per stare con il Morby convalescente e, con estrema gioia, si vedeva arrivare il secondo nano in condizioni deprecabili. Mamma Pinkytos, stante l'incombere dell'ora di udienza, non poteva né consolare, né cambiare, né  riaccompagnare  a scuola il Minty mortificato ("Mamma! Ho un po' di ricotta sui vestiti!"), ma si vedeva costretta a mollarlo nello stato in cui era sulla porta di casa per poi correre in Tribunale macchiata di vomito e con la valigetta 24 ore che puzzava di latte cagliato.
Il risultato é stato che il Minty, suo malgrado, s'è fatto un giorno di vacanza forzata, il Morby si é giocato la sua mattinata in esclusiva con il suo papà, Mister Baby ha messo alla prova con grande successo le suo capacità di mammo occupandosi dei due nani, lavando vestiti e seggiolino vomitati e preparando il pranzo e Mamma Pinkytos ha dovuto lasciare abbassati i finestrini dell'auto nonostante il cielo promettesse tempesta (che in effetti é arrivata).
Tutto questo per colpa del signorino Vomitillo.
Li mortacci.

lunedì 19 novembre 2012

Cominciamo bene

Se il fine settimana è andato bene, dal momento che Mamma Pinkytos si è portata molto avanti nella missione Santa Lucia (anche se ovviamente il cinema è stato uno dei soliti buoni propositi regolarmente disattesi), la settimana nuova è cominciata, proprio dai suoi albori, in modo disastroso.
Quando rientra da una domenica dai nonni la Pinkytos' Family al gran completo è solitamente molto stanca. Così alle 22 mamma e nani erano già tra le braccia di Morfeo. E per fortuna!! Visto che quando è scoccata la mezzanotte e Mister Baby ancora non li aveva raggiunti a nanna, è iniziato il faticosissimo turno di notte di Mamma Pinkytos, assai più estenuante del solito:
- ore 0,10: si sveglia il Morby, Tetta e nanna;
- ore 0,30: si sveglia il Minty. Si alza Mister Baby. Pipì e nanna;
- ore 0,50: si risveglia il Minty: "Papàààà!!!". Mister Baby si alza. "Chiamami la mamma." Mamma Pinkytos si alza: "Mamma, ho male alle orecchie. Fammi compagnia."
Dalla 1 alle 7, Mamma Pinkytos era ospite nel letto cortissimo del nano dolorante. Gli lavava ripetutamente il naso, gli metteva il cotone nelle orecchie, lo coccolava, gli portava l'acqua, gli provava la febbre, gli cantava una canzone, lo accarezzava, gli cambiava due volte i calzini e lo copriva venti volte. Il Minty era sofferente e nervoso, voleva alzarsi e stare seduto sul letto, voleva vedere i cartoni, pingeva: "Mamma, chiama la pediatla." "Non c'è la notte amore. Domani mattina ci andiamo." "E io cosa faccio alloa?" "Dormi amore. " "Non riecco." "Stai qui tranquillo con la mamma." "Lavami il naso! Danmmi l'acqua! Dammi una medicina o i felmenti lattici!" Nel frattempo Mamma Pinkytos faceva la spola tra una camera e l'altra per allattare quattro volte il Morby. Stamattina, tanto per non farci mancare niente, il nano grande vomitava due volte. Mamma Pinkytos, ridotta ad un'ameba, portava al nido il Morby e rimaneva a casa dal lavoro per portare il Minty dalla pediatra la quale diagnosticava un'otite esterna. Il nano però pareva stare meglio e Mamma Pinkytos era sollevata, se non che al momento della nanna pomeridiana lo trovava particolarmente caldo ed è già preparata al nefasto colpo di scena serale.
E' lunedì, il nano grande è malato, i pargoli di Mamma Pinkytos salteranno l'ennesima lezione di musica convincendo definitivamente l'incredula madre che ha buttato i soldi e neppure pochi, il Morby al nido non ha dormito e ha dato il meglio di sé in materia di urli facendo seriamente preoccupare Atina Calmaolimpica per il futuro di questo dittatore in erba, il Nonno M è di nuovo malato e la Nonna R di conseguenza super-impegnata e domani Mamma Pinkytos deve per forza andare al lavoro. Per sicurezza ha preallertato Santa Domitilla Pensacitu, la vicina di casa che la aiuta con le pulizie con la quale il Minty sta volentieri perché "a me mi è simpaticissima."  Del doman non v'é certezza. Ed è solo lunedì.