Gioie e dolori di un'aspirante mamma lumaca costretta, giorno e notte, a una vita a mille all'ora
martedì 12 dicembre 2023
La notte più magica che ci sia
giovedì 3 settembre 2015
Cose da ricordare
Cose da ricordare dell'estate dei nani. Dieci cose da non lasciarsi sfuggire mentre il tempo corre e arriva l'autunno e la città ha già ingrigito Mamma Pinkytos che é già brutta, ansiosa, con le occhiaie e l'insonnia, stressata da un settembre di inserimenti e di momenti da ricordare. Il nano Minty cartella-munito che, tra l'emozione generale, inizierà la scuola primaria e il nano Morby che si appresta ad iniziare la scuola dell'infanzia con le lenzuoline troppo corte e le salviette senza cappiolino, ché la sua mamma quest'anno ha battuto la fiacca.
E Mamma Pinkytos, fortunella, che al mare ha fatto lunghe passeggiate solitarie durante la siesta dei nani e si é goduta il verde e i tempi rilassati della montagna, durante le vacanze ha soprattutto dormito. La stanchezza e il sonno le sono piombate addosso come un rapace e lei ha colto l'occasione.
Di quest'estate che le é parsa lunghissima ricorderá:
1. I nani che fanno i pazzi, prima sl mare e poi in montagna, con il loro cuginetto cinese Little Lio- Giu. Lui che li imita come un minime e chiama il Morby a gran voce. Un rapporto che nasce nell'infanzia e forse durerà per la vita.
2. Le fughe dalla città, dal caldo e dalle zanzare di Mamma Pinkytos con i suoi nani. Tempo lento per loro tre, necessario alla mater non dormiens per riscoprirsi lumaca e ritrovare una centratura, utile ai mostri per ritornare ciò che sono, piccoli selvaggi urlanti per i quali ogni cosa che si indossa non é che uno scomodo orpello.
3. I neologismi del Morby che, guai a contraddirlo, fanno parte del suo essere pazzo e originale, con un diavoletto per ogni ricciolo. Non vale a nulla correggerlo perché ha sempre la risposta pronta.
Così il bagnino diventa "bagnetto", la spintarella sull'altalena "la spintatina", il terremoto il "terreno" e mille altre.
4. Il Minty che cresce, lungo e abbronzato, con i capelli schiariti dal sole e gli occhi scurissimi. L'emozione di comprare la prima cartella della sua vita e di sfogliare i suoi primi libri di scuola. Il suo modo un po' diverso di guardare Baby Lila, un po' come una sorella un po' come una principessa.
5. La raggiunta consapevolezza della natura selvatica dei suoi nani, dall'indole che sta a metà tra Mowgli e Tarzan. Loro ovunque si trovino si tolgono le scarpe, le magliette. Se va bene si tengono le mutande e urlano come pazzi scriteriati. Non hanno alcuna remora neppure con gli estranei, parlano di continuo e con chiunque, chiedono, interrompono. Mamma Pinkytos pensa a cosa ha sbagliato, si chiede perché i due mostri non abbiano beneficiato dell'evoluzione darwiniana, perché non siano civilizzati, poi si risponde che forse va bene così. Che é liberatorio correre sull'erba in mutande e a piedi scalzi. Si guarda i piedi e... oppps!
6. La certezza di avere così tante cose da ricordare da non riuscire a ricordarle tutte e la convinzione che questi momenti speciali a volte sono i più semplici, quelli che non ti segni sul calendario e forse non ti ricordi a distanza di tempo. Ma rimangono dentro e ti cambiano poco per volta.
sabato 13 luglio 2013
Quattro anni fa'
Quattro anni fa' Mamma Pinkytos si é mangiata un dolce al cioccolato con cuore caldo e con la sua valigina é andata in ospedale.
Quattro anni fa' Mamma Pinkytos e Mister Baby, che non avevano né nipotini né cuginetti piccoli, felicemente inconsapevoli, si apprestavano a vivere l'emozione più sconvolgente della loro vita.
La loro vita a due é finita quattro anni fa esatti, mentre si mangiavano una pizza nel soggiorno del loro bilocale, dove faceva bella mostra di sé una carrozzina nuova di zecca.
Dal momento in cui, alle sette del mattino, Mister Baby e Mamma Pinkytos sono usciti di casa per andare all'ospedale, il mondo non é stato più lo stesso.
Mamma Pinkytos lo sapeva, stava in silenzio e registrava dettagli. Ricorda tutto come fosse ora.
Appena arrivata in ospedale ha conosciuto Mamma Cra e Mamma Chicchi, ha scelto i primi amichetti per il suo nano non ancora nato e, senza saperlo, anche quelli per il suo secondo nanetto che sarebbe arrivato un paio di anni dopo, insieme a quelli di Mama Cra e Mamma Chicchi, con le quali il legame per avere condiviso il momento più bello della vita é di quelli che non si spezzano.
Quattro anni fa' Mamma Pinkytos viveva gli ultimi lucidi scampoli dell'attesa, prima che il dolore incontrollato e animale si impadronisse di lei.
Quattro anni, che sono pochi e tanti insieme.
Quattro anni, che sembrano pochi perché prima il mondo era diverso e lei quel prima lo ricorda sfumato, come un lungo rito preparatorio.
Quattro anni, che sembrano tanti perché fino a ieri teneva in braccio un cianfrullino che é lo stesso ragazzino che oggi sfreccia con la sua bicicletta nuova, capelli al vento, e a lei non sembra vero.
Quattro anni fa' il Minty e Mamma Pinkytos stavano per nascere.
Lei se potesse farebbe tornare indietro il tempo.
giovedì 14 marzo 2013
Marzo
Marzo é il mese preferito di Mamma Pinkytos perché le giornate si allungano, la natura si risveglia, l'aria da fredda diventa frizzantina e la primavera bussa alla porta.
Ma quest'anno il tepore di marzo si sta facendo desiderare.
Siamo già alla metà del mese e solo oggi, per la prima volta quest'anno, Mamma Pinkytos, grazie a una serie di fortunate coincidenze (arrivava da una trasferta ed é riuscita a passare da casa a lasciare la macchina e a fare l'aerosol, era ampiamente tachipirinizzata e quindi non troppo sofferente per il mal di orecchie, era uscito uno spiraglio di sole) é riuscita ad andare a recuperare i suoi nani a piedi.
Camminando a passo spedito lungo quella strada, salendo e scendendo i centodieci gradini che separano la Pinkytos' Home da scuola e asilo, a Mamma Pinkytos é sembrato di tornare indietro nel tempo.
Le é sembrato di tornare a un anno esatto fa, a quando, felice e senza pensieri come solo chi é in dolce attesa sa essere, correva a prendere il suo Minty portandosi faticosamente dietro i quattordici kg di pancia con dentro il Morby. Si ricorda che c'era caldo, che già da qualche settimana dopo l'asilo lei e il Minty bighellonavano in giro tra parco e oratorio concedendosi ogni tanto anche un gelato, che indossava leggings e maglietta leggera. Ricorda persino i suoi pensieri, il termine della gravidanza che si avvicinava, le domande della gente e l'incontro a orario fisso con un'altra mamma del nido in procinto di partorire.
E le sue paure legate a un nuovo equilibrio da creare, a come avrebbe reagito il Minty alla novità, a come avrebbe reagito lei, chiamata ad accudire, crescere e amare una personcina diversa da quella che, fino a quel momento, era stata la più importante della sua vita.
Ma nello stesso tempo ricorda la voglia e l'entusiasmo di vivere quella nuova avventura e l'impegno nel rendere unici e speciali quegli ultimi momenti in tre (e in due).
Questi ricordi così vividi Mamma Pinkytos se li é portati a casa. E le fanno compagnia, dolci e struggenti, anche ora che sta preparando le meringhe azzurre per il primo compleanno del Morby.
Un anno é passato, la primavera sfugge e il Morbillo é di là che dorme nel suo lettino.
Mamma Pinkytos non aveva ancora finito di riordinare le idee e il tempo le é sfuggito di mano.
domenica 30 dicembre 2012
Un anno fa
Un anno fa, a quest'ora, Mamma Pinkytos era in una corsia di ospedale con il volto tumefatto e un occhio cucito, attaccata alla sonda del monitoraggio che non ne voleva sapere di intercettare il battito del Morby che, dallo spavento, si era girato in posizione podalica. Era stanca e dolorante e pregava che qualcuno a casa avesse messo a letto il suo Minty cercando di rasserenarlo sull'accaduto. Poche ore prima, un camion aveva tamponato violentemente l'auto dove viaggiavano Mamma Pinkytos, il Minty sul seggiolino e il Morbillo nella pancia, di ritorno a casa dopo il Natale passato dai nonni, proprio come ieri, alla stessa ora di ieri. Il Minty, posizionato proprio nel punto dell'urto, era rimasto miracolosamente illeso e aveva visto l'ambulanza portare via la sua mamma sanguinante. Mamma Pinkytos ci ha rimesso un pezzo di occhio e ha sentito un dolore che ha fatto svenire Mister Baby (per quanto soffriva M.P. e per il pessimo spettacolo rappresentato dal suo occhio, oltre che per la durezza del medico), ma neppure per un attimo ha smesso di ringraziare il cielo per avere steso una mano su entrambi i suoi cuccioli, quello dentro e quello fuori. Neppure quando le hanno detto che il danno estetico sarebbe stato irreversibile si é sentita in diritto di lamentarsi. Se anche le avessero detto che aveva perso un occhio lo avrebbe accettato di buon grado, tanto era spaventata all'idea di quello che avrebbe potuto succedere. Mamma Pinkytos é convinta di essere stata miracolata per una serie di motivi che ora non le va di elencare.Ogni volta che sente di un grave incidente, lei si sente fortunata di poterlo raccontare. Ha imparato che a rischiare la vita ci si mette davvero poco.
venerdì 7 dicembre 2012
La prima neve
martedì 11 settembre 2012
Collane di pasta
Mamma Pinkytos l'ha indossata felice e non l'avrebbe spogliata più. Ha lasciato Minty e Morby a casa con la Nonna L ed è corsa al lavoro senza neppure pranzare per sfruttare al meglio il tempo concessole dal Morby tra una poppata e l'altra. Quando ha visto che i suoi preziosi collaboratori Silent Girl e Crazy Boy la guardavano sorridendo, Mamma Pinkytos si è accorta di essere andata in ufficio con la collana di pasta.
Stasera Minty ha insistito per farne una come regalo di compleanno per la nonna R e Mamma Pinkytos lo guardava estasiata mentre, tutto concentrato, infilava i maccheroni nel filo e diceva al Morby (che partecipava seduto sul tavolo emettendo continui gridolini di gioia all'indirizzo del sacchetto della pasta che rumoreggiava sotto le sue manine): "Tu puoi solo gualdale pecché é un lavolo mooolto impegnativo. Io ho impaato a scuola. Ci vuole molto impegno." Mentre Minty e Mamma Pinkytos confezionavano il risultato finale in un prezioso sacchettino argento, lei sentiva il profumo della pasta cotta in forno con la quale, quando era bambina, creava le collane e, nonostante la stanchezza di una giornata lunga e piena di impegni dopo una notte quasi insonne, era felice. Ha fatto una crostata con la crema di limone per Nonna R e pensa che domani sarà un'altra bella giornata.