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martedì 10 giugno 2014

L'altro cane

Il cane Ralphi non bastava.
E c'era da aspettarselo.
Il Morby non è un tipo da amori effimeri ma personaggio determinato,  dalle grandi passioni.
Cosí là dove c'era il canide numero uno, che era bianco e grigio e ora è solo grigio scuro, parecchio scuro (di fango, terra e chipiùnehapiùnemetta), ora ce ne è un secondo, "l'altlo cane".
Il cane Ralphi, quella buonanima,  aveva bisogno di un amico e dai meandri della cameretta dei nani, dove cercando bene si trova tutto e il contrario di tutto, é spuntato lui, "l'altlo cane", che per tutto il mondo è marroncino, mentre per il nanetto ippomaniaco è "baio", neanche fosse un cavallo avelignese.
All'altro cane è stato messo un nastro da pacco a quadretti perchè il nano potesse farlo rotolare in giro più facilmente insieme al cane Ralphi: "tutti cani porto io"!
I cani del Morby, tutti e due, mangiano i sassi e vengono trattati maluccio dal loro molesto padroncino: "Mangia quetto sasso! Dai!" E se non eseguono gli ordini e non rotolano a dovere vengono lanciati con forza.
"Prendi i cani in braccio amore" cerca di rabbonire il nano Mamma Pinkytos
"Forse i cagnolini sono un po' stanchi di camminare" (ergo essere trascinati nella terra e nella polvere)
"No mamma. Cammina quetto canenino. Tloppo pesanti tutti miei cani".
Il dramma è che da casa alla macchina e viceversa ora, Mamma Pinkytos,  con due nani e due cani al seguito, ci impiega quasi mezz'ora.
"Miei canenini fale pipì e vedele suoi amici".
Ubi maior minor cessat.
E la mater da soma, quando ha fretta, si prende in collo il nano animalista con le sue due palle di pelo, alla faccia del mal di schiena.
Era meglio un criceto.
Anche se di peluche.

lunedì 16 dicembre 2013

Sei come la mia moto

"Toto mia... Beeelllaaa!"
Il Morby ha ricevuto da Santa Lucia, che ha captato perfettamente il desiderio di indipendenza del nano piccolo, una motina elettrica. Niente di roboante, una vespina rossa demodè piena di api da vero figlio dei fiori, che per lui è la più bella del mondo.
Come ogni regalo gradito, non ha avuto requie e venerdì e sabato è stata usata da M&M's, che sfrecciavano ridendo come pazzi rigorosamente in due e senza casco, per ogni esigenza: "Tiaaaa! Veni toto!" (Minty! Vieni in moto, su! Si parte!)
"Mamma devo fare la cacca. Vado in moto perchè ho mal di gambe. Vieni Morby a farmi compagnia!"
"Io denti. Toto." (Io invece devo lavarmi i denti visto che oggi ho divorato avidamente una trentina di caramello. E visto che ho il mezzo, non faró la fatica di usare le gambe.)
Lo scooterino Honey per un giorno e mezzo ha scorazzato per la Pinkytos' Home schiacciando caramelle seminate per il soggiorno da Santa Lucia, facendo la gimkana tra mobili e regali, schiantandosi contro il muro con il Morby che forsennatamente continuava a premere sull'acceleratore, portando due nani irrequieti e rumorosi, talvolta pure peluches-muniti, poi è morto. Così, senza alcun preavviso.
Mamma Pinkytos, credendo che la carica fosse terminata, ha attaccato il potente mezzo alla corrente, ma una notte di carica non ha sortito alcun effetto.
I nani ovviamente sono in lutto, Mamma Pinkytos e Mister Baby.parecchio dispiaciuti. Così oggi la moto rossa è andata all'ospedale, ovvero sia dall'Handy Manny dei poveri, Max Cacciavite, che tenterá l'impossibile per restituire il loro giocattolo ai nani appiedati.
"Mia toto bua!"
Mamma Pinkytos incrocia le dita.
Santa Lucia in certe cose è proprio come lei: mica conserva gli scontrini dei giocattoli!

mercoledì 30 ottobre 2013

Le figurine di Peppa Pig

È ufficiale. Mamma Pinkytos, che  scarpina da mattina a sera per stare dietro ai suoi due lavori, quello di mamma e quello di avvocato, che pure danno indubbie soddisfazioni, che alla sera è troppo stanca per andare a zumba (ma non ci deve pensare perchè si sente troppo in colpa!), che a volte.non ha tempo neppure di mangiare, ha sbagliato mestiere. Avrebbe dovuto inventare le figurine di Peppa Pig. E adesso non sarebbe qui a lamentarsi.
Dopo due settimane di quotidiano lavaggio del cervello sotto forma di cinquanta spot pubblicitari ogni mezz'ora, al termine di ognuno dei quali il Minty chiedeva: "Lo compriamo mamma?", anche il nano grande ha avuto il suo album delle figurine di Peppa Pig.
Che, per inciso, è costato un tour in tre edicole per trovare una rivendita che non l'avesse esaurito.
Così il Minty è diventato un piccolo collezionista, con poche figurine rispetto agli altri ("Lo sai che al Mirko gli mancano solo dieci figurine per finire l'album?") perchè "le figurine costano tanto. Sessanta o centodieci non mi ricordo", esattamente come lo era Mamma Pinkytos da piccola. Il nano è diventato diligente. Cerca i numeri corrispondenti, controlla l'album e, pur difettando normalmente di pazienza, cerca di attaccare le figurine dritte.
Ogni tanto Mamma Pinkytos gli porta un pacchetto in regalo, uno a lui e uno al Morby. Il Minty lo apre, controlla e incolla gli stickers, separa le doppie in un mucchietto legato da un elastico. Il Morby strappa la carta, urla :"È nioooo!" e, per non fare toccare le figurine al fratello, le accartoccia tutte nelle mani.
Il problema è che le suddette figurine sono pressochè introvabili. Mamma Pinkytos, dopo averle trovate, alla terza edicola, ne ha comprato cinque pacchetti che dará al nano uno per volta, in occasioni speciali.
Oggi il Minty malato ha chiesto un pacchetto di figurine a Mister Baby. Il pater familias, per non deludere il nano, ha camminato per tre chilometri, ha visitato sei edicole, si è imbattuto in altri genitori a caccia di figurine della famiglia di maiali. Stremato, alla sesta edicola, l'unica dove non le avevano esaurite, è stato colto da un'estrema smania di possesso delle introvabili effigi e ha acquistato tutti i pacchetti disponibili.
Mamma Pinkytos, che a furia di vederle sa a memoria tutte le puntate di Peppa Pig, avrebbe anche potuto pensare ad una raccolta di figurine. Avrebbe potuto pensare che i nani avrebbero gradito e che i genitori avrebbero, come al solito, aperto il portamonete con il sorriso.
Mannaggia.

martedì 16 aprile 2013

Il Papa e le guardie svizzere

Il Minty dopo cena: "Papà vuoi giocale con me? Noi due siamo le gualdie svizzere e il Morby é il Papa e lo dobbiamo difendele."
Il Minty indossa il costume da centurione romano che gli ha regalato Mister Baby, mentre il Morbillo é al centro della stanza con le braccia protese verso l'alto e saluta con due manine. Niente da dire, si é calato nella parte.
Mister Baby abbozza, indossa l'elmo di cartone e impugna la spada di carta e nastro adesivo che gli ha portato il Minty.
"Vieni papà, andiamo a picchiale la mamma. Lei é il nemico."
Il Morby emette i suoi gridolini di giubilo e lancia banane di plastica.
Mister Baby fomenta i nani violenti. Il Minty non si fa pregare e passa alle vie di fatto contro il nemico disarmato che, ignaro del pericolo, sta incautamente riordinando la cucina.
É in questi momenti che Mamma Pinkytos, pur apprezzando il taglio storico del gioco, vorrebbe una figlia femmina.

sabato 8 settembre 2012

Il baratto secondo Minty

Oggi la Pinkytos' family si recherà in massa al cosiddetto "parco gigante" dove si terrà la festa organizzata dai Servizi per l'Infanzia del Comune in occasione dell'inizio dell'anno scolastico. Tra le varie iniziative ci sarà il mercato del baratto, dove i bambini potranno scambiarsi giochi, libri e giornalini, per invogliare i più piccoli al riciclo e insegnare loro che per ricevere bisogna essere capaci di dare. Mamma Pinkytos, condividendo lo spirito riciclone, ha invitato Minty, possessivo come quasi tutti i bambini, a preparare qualcosa da scambiare.
"Mamma, cosa vuol dile scambiale?"
"Tu dai qualcosa ad un bimbo che, a sua volta, regala qualcosa a te."
"Poi me lo lidà?"
"No, perchè tu glielo regali, mentre lui dà un suo gioco a te."
"Ma io non voio dare niente!! Tutti i giochi sono miei!"
Mamma Pinkytos non si è data per vinta: "Vedrai che se ci pensi c'é un giornalino che abbiamo già letto, un libro che non ti piace o un gioco che non ti interessa da scambiare con qualcosa che per te è nuovo..."
"Non voio dare niente a nessuno. Mi intelessa tutto e voio tutto io."
"Come vuoi. Però dopo finisce come l'anno scorso, che ti piaceva un libro e non hai potuto prenderlo perché non avevi niente da dare. Chissà quanti giochi hai che non ti dispiacerebbe scambiare... Ce ne sono alcuni che neppure ti ricordi di avere..."
Minty si è fatto pensieroso. Poi gli si è accesa la lampadina: "Mamma, c'é qualcosa che voio legalale agli altli bimbi."
"Lo sapevo. E' un giochino?"
"Si. Il pilata che mi ha plestato Gioele."