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giovedì 23 aprile 2020

Drive in

Abbiamo cucinato che neanche Cracco in tutta la sua vita.
Abbiamo conosciuto meglio i nostri figli, mariti, animali domestici, cassetti della casa.
Abbiamo scandagliato il fondo di quegli armadi e armadietti che si aprono una volta ogni 25 anni, abbiamo tolto tutti gli scheletri, li abbiamo spolverati.
Abbiamo disegnato arcobaleni, cantato sul balcone, riesumato la macchina da cucire della nonna per fare mascherine inguardabili con la carta forno.
Abbiamo prodotto lievito madre, tanto da dovergli riservare una stanza intera della casa (e chissà perché non si chiama lievito figlio visto che bisogna fargli il bagno più che ai nani e rinfrescarlo ogni 3x2 neanche ci fossero 50 gradi).
Ci siamo goduti il tempo: dormendo, mangiando, meditando sulle sorti del mondo, correndo sul posto così tanto che, a confronto, Ben Johnson era pigro.
Quanto a Mamma Pinkytos ha fatto anche altre cose, in ordine sparso.
Tipo urlare come un'ossessa con i suoi nani fino a farsi sentire dai vicini e dai lontani (anche questo è un modo per soffrire meno il distanziamento sociale).
Tipo farsi fermare due volte per i controlli.
Una mentre era con i mostri e il coniglio al guinzaglio, allorquando ha spiegato pazientemente agli operanti che Mirtillo, in quanto animale domestico, godeva di dieci minuti di aria al giorno mentre i nani, sulla cui appartenenza alla razza umana, soprattutto di questi tempi, nutre più di un dubbio, è concesso stare all'aperto solo al seguito del peloso. Sono stati comprensivi e, mentre il Morby inseguiva il Minty armato di clava di legno urlando come Tarzan, hanno accarezzato il coniglio, fatto gli auguri alla mater disperata e se sono sono andati.
La seconda mentre con i calzini spaiati, le treccine da Pocahontas e la tuta da ginnastica stava andando a recuperare in studio i fascicoli per illudersi di lavorare da casa.
"Buongiorno, dove sta andando?"
"Al lavoro."
Sguardo inquisitorio.
"E dove lavora?"
"Nel mio studio."
"Cosa fa?"
"Duplice sguardo inquisitorio.
"L'avvocato."
Quadruplice sguardo inquisitorio e incredulo.
"Sa, non si incontra nessuno..." tenta di giustificarsi Mamma Pinkytos mentre il calzino grigio fa capolino da sotto i pantaloni, in netto contrasto con quello nero nell'altro piede.
"E sono uscita mentre i miei figli dormivano."
"E invece ha incontrato noi!"
Che sf... "Che bello. Almeno faccio quattro chiacchiere con qualcuno."
"Buona giornata. "
Sarà meravigliosa. A giudicare da come è iniziata.
Non è tutto eh.
Nemmeno se le ricorda Mamma P. tutte le cose che ha fatto in n. giorni di quarantena. Perchè sono così tanti che ha smesso di contarli.
Ha creato un arredamento da balcone con le cassette della frutta, eliminato valanghe di vestiti superflui (tanto non le andrà più bene niente). Organizzato due cacce al tesoro, due pic nic sul terrazzo, qualche aperitivo via Skype. Ha spedito regali e pensieri alle persone cui vuole bene.
Ha, come tutti, pensato che la vita di emme che faceva prima, scazzi compresi, pranzi saltati compresi era stupenda. E' arrivata a rimpiangerla come supremo punto di collisione tra la tensione al miglioramento e l'accettazione del sè, annessi e connessi.
Adesso anche basta,
Grazie e arrivederci.
Fermate il mondo, voglio scendere. Prima di ammazzare qualcuno, di prendere a testate il muro.
"Manca poco" dicono tutti "alla fine del lockdown."
Sì, a quando potremo andare al lavoro senza essere fermati e poi correre a casa.
A quando i nani, anarchici e descolarizzati, potranno fare il giro dell'isolato con la mascherina.
Al cinema drive in.
Porca miseria, il drive in.
A prima vista può anche sembrare figo, ma è la dimensione del problema.
Mamma Pinkytos è una da baci e abbracci. da pacche sulle spalle, da vigorose strette di mano. Da odori, sensazioni.
Sogna un cappuccino al bar con le amiche. Non al banco, se serve.
Sogna di viaggiare. Anche in bici o a piedi, se del caso.
Sogna che i suoi nani vadano a scuola, perché la scuola con un elenco di compiti mandati via mail non c'entra niente. Anche in mezzo a un prato, se è meglio.
Sogna che tanto non costa nulla e di tempo per sognare ce n'è.
Almeno fino al 4 maggio.
Il drive in nei suoi sogni non c'è. Le fa venire l'orticaria.