lunedì 23 marzo 2015

In questi minuti

Tre anni fa', in questi minuti, la tua mamma era reduce da una delle avventure più incredibili della sua vita.
Il darti la vita passando dal dolore in punta di piedi, quello che serve, che purifica, che dura un tempo che lo puoi sopportare.
Questa volta ci è passata ridendo, urlando, rifiutandosi di stare in un letto, ma assecondando il proprio corpo, consapevole e coraggiosa.
Poi sei arrivato tu. Bello come il sole. Un uccellino furbo, con il piccolo becco che già si apriva. Ti ho stretto a me, sporco e profumato, ti ho cantato una ninna nanna.
Te ne ho cantate poche, dopo il 23 marzo di tre anni fa'.
Perché tu sei irridente, guascone, sfrontato, vuoi fare tutto a modo tuo e a volte fare a modo tuo significa dormire senza mutande, con i piedi sul cuscino e la testa in giù. Fare a modo tuo dà origine a mille battaglie quotidiane, non è sempre facile ed è spesso faticoso, ma nessuno sorride come sorridi tu, con i dentini tutti in fila e gli occhi brillanti.
Gli altri camminano e tu corri, Morbillo con i capelli pazzi e la frangetta tagliata in diagonale, in completa autonomia, perché "mi andavano negli occhi quetti capelli" e perché tu non chiedi, provvedi , convinto che chi fa da sè fa per tre.
Assomigli alla tua mamma tu, che sei convinto delle tue ragioni fino alle lacrime, che non molli qualsiasi cosa accada, che fai le cose sempre e solo come vuoi.
Sei profumato. Mamma Pinkytos ti bacia, ti abbraccia, ti mangia e ti stritola perché profumi di caramelle e di biscotti, di miele e di latte. E tu baci la tua mamma, la abbracci, avido d'amore e di coccole.
La tua mamma qualche volta ha paura di non essere all'altezza di questo grande amore, delle tue scenate di gelosia, della necessità di contatto, della tua voglia di fare il koala. La tua mamma è perennemente combattuta tra la necessità di farti diventare grande e di renderti autonomo e la voglia di godere del tuo bisogno di lei fintanto che la cerchi, conscia che questa magia non dura per sempre.
Lei cerca più di tutto di essere equilibrata, ma è a volte stanca, a volte poco lucida.
Ma una cosa devi sapere, amore Morbillo che sai di fragole e di panna: in amore non ci sono regole, ciò che è giusto sta sempre sul confine di ciò che è sbagliato. Chi ama sbaglia, eccome, ma se ama davvero poi sa correggere il tiro e riconoscere l'errore.
Una mamma ama molto e molto sbaglia.
La tua, quella che è nata con te tre anni fa', proprio in questi minuti, è diversa dalla mamma che c'era prima.
Le hai insegnato tanto e lei, a ricordare quel momento, ha sempre un po' la pelle d'oca.
Buon compleanno amore mio.

giovedì 19 marzo 2015

Le ultime parole famose

Mamma Pinkytos è sparita. Poco dopo avere tirato un sospirone di sollievo  per la dimissione dei piccoli mostri dall'ospedale e il ritorno agognato alla normalità.
É sparita perché aveva parlato troppo presto.
Si è sotterrata proprio. Per l'incongruo ottimismo che l'aveva fatta gridare allo scampato pericolo del tutto inopinatamente.
Nelle ultime due settimane il Minty ha ripreso la bronchite e il relativo antibiotico per la quarta volta quest'anno (con conseguenze non indifferenti sulla psiche di Mamma Pinkytos, notoriamente affetta da un'atavica antipatia per i farmaci e altrettanto notoriamente riluttante a somministrarli ai suoi nani), è tornato in ospedale per una radiografia d'urgenza, fortunatamente negativa, e, dulcis in fundo, ha ricevuto una visitina dalla Signorina Varicella. Tutto questo mentre il Morbillo gli zompetta intorno, lo abbraccia e lo bacia con  inusitato affetto. Due-tre settimane.
È quello che resta al Morby prima di essere colpito dal Pimpa-morbo.
Prima di scuoiarsi con le unghie quando alla dermatite atopica si aggiungerà la varicella.
In questo scenario di per sé desolante si aggiunge la ciliegina sulla torta, ovvero la partenza per Pechino della Pinkytos Family.
Prevista tra sette-giorni-sette.
Mamma Pinkytos già si immagina le facce delle guardie di frontiera cinesi davanti ai nani infetti e visibilmente puntinati.
Non ci vuole pensare.
Come forma estrema di autodifesa, lei vive alla giornata.
E dire che nel tripudio di croste-talcomentolato-bolle la mater survivor deve organizzare la festa per il terzo compleanno del Morby prevista per sabato, nonché il pranzo con i nonni di domenica, nonché il lavoro, nonché i turni di nonni-babysitter-volontari a badare al nano infetto nonché, forse, ma solo forse anche i bagagli per all the family per dieci giorni.
Era tutto a posto.
Era.
Le ultime parole famose.