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sabato 8 settembre 2012

Il baratto secondo Minty - parte II

Alla fine Mamma Pinkytos è riuscita a convincere Minty a preparare un sacchettino con ben 3 librini, 2 album da colorare (attività odiata da Minty che, quando è particolarmente in vena, si limita a prendere un pennarello, a tracciare una riga e a dire: "Guadda che bello!") e 3 giornalini da destinare al mercato del baratto.
Così, dopo il pisolo pomeridiano, la Pinkytos' family al gran completo si è recata al parco gigante. Il Minty, ormai completamente immedesimato nel suo ruolo di commerciante, brandiva orgoglioso la sua borsetta.
Ebbene, il bilancio è stato disastroso per la voglia di ordine e pulizia che nelle ultime settimane ha colpito Mamma Pinkytos. Minty si è rivelato un vero affarista e la merce che aveva portato da scambiare, che occupava a malapena un sacchetto del pane, si è tramutata in tre ingombranti borsoni, con enorme soddisfazione del mercante in erba che ha dimostrato di avere stoffa. "Quello che voio plendo" era il motto con il quale operava, non facendosi alcun problema ad offrire un album vuoto per le figurine in cambio di un enorme peluche di Pluto o un coniglietto malconcio alto cinque centimetri in cambio del galeone dei pirati dei suoi sogni. Mamma Pinkytos si vergognava un po' perché alcuni giovani scambisti non avevano il coraggio di rifiutare le offerte di quel soldo di cacio che mal comprendeva e disapplicava il principio del "pari valore" e perché a volte Minty, fatta la sua offerta ("Io ti do quetto pel quetto, lo vuoi eh?!"), non attendeva neppure la risposta prendendosi quel che voleva, lasciando interdetta la controparte. Lo stesso faceva quando, in uno slancio di amore nei confronti del fratello, aveva deciso di prendere anche qualcosa per Morby: "Dammi qualcosa per il mio flatellino. Plendo questo dai! Va bene?!"
Così nell'ordine ci siamo dovuti portare a casa:
1. Un canestro da appendere di Ben 10 completo di pallina ("E' pel il tellazzo, mamma.")
2. Un libro con pianola incorporata. ("Sei capace papà di suonae i tle poccellini? E alloa fallo!")
3. Un libro di Pimpa con puzzle. ("Io più di tutto adolo la Pimpa."
4. Un peluche di Pluto di dimensioni ragguardevoli ("Ela per il Morby, ma adesso è mio.")
5. Un peluche del nano Pisolo. ("Bello eh?!")
6. Un peluche del nano Gongolo. ("Ho pleso due nani!")
7. Il mitico galeone dei pirati ("Pecché a me mi piaccono i pilati. Non lavallo mamma che devo giocacci subito. Dammi il pilata di Gioele"), conquistato dopo una strenua trattativa condotta dal nano che, ahilui, ha dovuto cedere anche una piccola ruspa di plastica appena guadagnata.
Insomma, tranne che per la cameretta di Minty, ormai ridotta a magazzino, il bilancio è stato positivo per tutti. Anche perchè la giornata era splendida e le attività organizzate per i bambini tantissime.
Mamma Pinkytos si è innamorata del MEI TAI "Cuore di mamma" di Mamma Canguro con il quale potrebbe portare Morby, anche sulla schiena, almeno fino a due anni. Sarebbe un bel regalo per lui e per Mamma Pinkytos.
Ma quello non era oggetto di baratto.

Il baratto secondo Minty

Oggi la Pinkytos' family si recherà in massa al cosiddetto "parco gigante" dove si terrà la festa organizzata dai Servizi per l'Infanzia del Comune in occasione dell'inizio dell'anno scolastico. Tra le varie iniziative ci sarà il mercato del baratto, dove i bambini potranno scambiarsi giochi, libri e giornalini, per invogliare i più piccoli al riciclo e insegnare loro che per ricevere bisogna essere capaci di dare. Mamma Pinkytos, condividendo lo spirito riciclone, ha invitato Minty, possessivo come quasi tutti i bambini, a preparare qualcosa da scambiare.
"Mamma, cosa vuol dile scambiale?"
"Tu dai qualcosa ad un bimbo che, a sua volta, regala qualcosa a te."
"Poi me lo lidà?"
"No, perchè tu glielo regali, mentre lui dà un suo gioco a te."
"Ma io non voio dare niente!! Tutti i giochi sono miei!"
Mamma Pinkytos non si è data per vinta: "Vedrai che se ci pensi c'é un giornalino che abbiamo già letto, un libro che non ti piace o un gioco che non ti interessa da scambiare con qualcosa che per te è nuovo..."
"Non voio dare niente a nessuno. Mi intelessa tutto e voio tutto io."
"Come vuoi. Però dopo finisce come l'anno scorso, che ti piaceva un libro e non hai potuto prenderlo perché non avevi niente da dare. Chissà quanti giochi hai che non ti dispiacerebbe scambiare... Ce ne sono alcuni che neppure ti ricordi di avere..."
Minty si è fatto pensieroso. Poi gli si è accesa la lampadina: "Mamma, c'é qualcosa che voio legalale agli altli bimbi."
"Lo sapevo. E' un giochino?"
"Si. Il pilata che mi ha plestato Gioele."