venerdì 26 aprile 2024

26

Mamma Pinkytos ci tiene proprio a dirlo. Questa sera lei e Mister Baby usciranno a cena in solitaria. È il 26 aprile e sono 16 anni di matrimonio, più dieci di conoscenza e pseudo fidanzamento, convivenza o quello che è, fanno 26 anni tondi tondi che si sopportano.
Più quelli vissuti insieme che quelli senza. Ancora non si lanciano coltelli. Ogni tanto si mandano più o meno bonariamente al diavolo ma sempre con affetto.
Conoscono difetti e magagne l'uno dell'altra. Il modo di dormire, di soffiarsi il naso in modo rumoroso (lui) e di infrattare i rifiuti che non hanno voglia di differenziare (lei). 
E nonostante tutto tengono botta. 
Perché l'amore non è ci-ci-co-co pucci- pucci-bao -bao, ma è l'arte della mediazione continua. A volte estenuante e faticosa, ma sempre rispettosa. È stemperare, darsi spazio, consentirsi di essere.
Stasera Mamma Pinkytos si sente anche moderatamente gnocca, nel senso che si è messa un vestito diverso dai jeans e, pur avendo i capelli mezzi sporchi, li ha mascherati ben bene. A parte che ha un bernoccolo sul naso, causato dal coperchio del bidone della spazzatura condominiale che le è arrivato esattamente sul setto nasale.
Ha neutralizzato i nani alla bell' e meglio, sfidando la sua natura di madre controllante. Il nano grande è alla partita e tornerà, si spera, a casa con il suo allenatore, un certo Gio Tonno che il nome è tutto un programma. Mamma Pinkytos spera che sia come il tonno in scatola, rassicurante, che anche se non hai niente da mangiare lui è sempre lì che ti guarda dall'armadietto e ti salva la cena.
Il Morby è da un amico ed era tutto felice che stasera andava al cinema a vedere Kung Fu Panda con ben dieci euro nella giacca, che Mamma Pinkytos è sicura perderà ben prima di arrivare al cinema.
Tutto è pronto. Mamma Pinkytos ha fame.
Quasi quasi mette pure i tacchi.
26 cm sono troppi.
Bastano gli anni.

lunedì 22 aprile 2024

Egyptian training

È ufficiale: la Pinkytos' Family è pronta per bivaccare nella sala arrivi dell'aeroporto di Dakar.
Queste 48 ore di fuoco a Il Cairo sono state un training eccezionale.
Si sono appisolati ovunque, anche sul dromedario. E anche Mister Baby che di solito è refrattario alle scomodità e non dorme nemmeno durante i voli transoceanici è stato sorpreso con la bolla al naso sulla feluca lungo il Nilo.
Che Mamma Pinkytos è una zingara inside già si sapeva. I nani le hanno dato grande soddisfazione, si vede che sono figli suoi.
Così ieri, mentre il loro volo di ritorno è stato ri-schedulato alle 2.30 del mattino (che Dio, Allah, Amon Ra o chi per loro ci scampi da Wizzair), senza fare una piega il Minty si è sdraiato sulle poltrone della sala imbarchi in posizione mummia, tanto per restare in tema, perfettamente supino,con il cappello del Morby sugli occhi è si è rivisto dopo tre ore. Il nano piccolo, dopo qualche blando tentativo di dormire abbarbicato alla sua mamma, ha preso lo zaino, lo ha usato come cuscino e si è messo a dormire in posizione fetale a sbalzo tra due poltrone. Tutto questo mentre Mamma Pinkytos già stava a fare compagnia a Tutankhamon da almeno un'ora. L'unico irriducibile, Mister Baby, lord fino al midollo, con la camicia bianca e i pantaloni beige, ancora pettinato, a fare da sentinella ai tre poveri profughi e a tenere controllato l'orario di imbarco. Mamma Pinkytos quando dorme può essere che non si svegli nemmeno se crolla l'aeroporto, soprattutto se il foulard anti-neon sistemato sugli occhi assicura l'effetto buio.
L'attitudine al bivacco in questo viaggio è stata essenziale, una vera e propria skill.
Metti di arrivare in aeroporto un venerdì sera qualunque, con la settimana, la giornata e pure i festeggiamenti per la vittoria dell'Atalanta sulle spalle.
Metti che devi fare un volo intercontinentale e l'aereo ritarda di due ore.
Metti che arrivi in Egitto alle due di notte, fai la coda per il visto e finalmente esci dall'aeroporto alla ricerca dell'omino con il cartello con il tuo nome.
Metti che questo fantomatico omino non ci sia, che tu non abbia l'wi-fi e che non veda altra soluzione che smadonnare per quaranta minuti chiedendo a tutti quelli che ti paiono sufficientemente abbronzati se si chiamano Khalid.
Metti che non appena hai perso la speranza e contrattato il transfert con uno pseudo driver che ti sembra meno intenzionato a fregarti rispetto agli altri, si palesi Khalid, con il famoso cartello con il nome. Eviti di mandarlo al diavolo perché ti serve e fai buon viso a cattivo gioco.
Metti che l'hotel che hai prenotato con Booking sia completamente sconosciuto a Google Maps, Waze e ad ogni navigatore terracqueo e che per un'ora buona, alle tre e mezza del mattino, Khalid chieda ai passanti se conoscono l'hotel.
Metti che in un momento di disperazione Mister Baby parta a piedi alla ricerca dell'hotel che ha cambiato nome e lo trovi.
Metti che, alle 4, finalmente arrivati in hotel il receptionist ti comunichi candidamente di non avere più la stanza prenotata perché c'è stato un overbooking.
Metti che, a quel punto, Mamma Pinkytos sfoderi una sequela di minacce e insulti irripetibili in un inglese impeccabile che tuttavia non sortisce nessun effetto sul predetto receptionist.
Metti che, solo lievemente intimorito dalla cazzimma di Mamma Pinkytos il suddetto si offra di fornire cuscini e coperte per il bivacco alla Pinkytos'Family.
Metti che alle 4.30, tale Mister Ahmed, padre di un amico del Morby, presente urbi et orbi, incurante del sonno e dell'ora tarda (se andate in Egitto, Mister Ahmed tutta la vita. È una specie di divinità), trovi una sistemazione ai 4 disgraziati, consistente in una tripla in un altro hotel.
Metti che Mamma e Morby svengano immantinente in un letto a una piazza, mezzi vestiti. Seguiti a breve distanza dal Minty e Mister Baby, più comodini e ben sistemati.
Metti che dopo tre ore di sonno arrivi la guida per una bella giornata alle piramidi, Saqqara, Giza, Sfinge, cammellata, annessi e connessi.
Metti che dopo dieci ore di meraviglie egizie tu debba anche procacciarti il cibo, in una metropoli dove per attraversare la strada ti devi fare il segno della croce e  ogni amen è un colpo di clacson del milione di macchine presenti.
Metti che dopo un'ora di peregrinazione tu finisca da Pizza Hut, tra i sorrisi di giubilo dei nani e la composta delusione di Mister Baby, amante dei tuguri autoctoni pieni di fumatori di narghilè.
A Mamma Pinkytos bastava il bivacco, comunque e dovunque.
Lei non aveva più nemmeno le energie per lamentarsi e la pizza americana in Egitto le è sembrata buonissima.
Quanto al volo di ritorno, era così in ritardo che alle otto di lunedì mattina la Pinkytos Family non aveva varcato la porta di casa.
Mamma Pinkytos non se l'è sentita di portare i nani direttamente dall'aeroporto a scuola.
Lei, invece, nell'ottica del training, si è infilata il tailleur e si è trascinata in ufficio senza nemmeno passare dal via.
Il resto, al netto degli imprevisti sopra descritti, è stata solo meraviglia.


venerdì 19 aprile 2024

Partenze

Partire il venerdì pomeriggio dopo scuola ha un sapore diverso.
Svuotare lo zaino dai libri e riempirlo del necessario per due giorni di viaggio non ha prezzo.
A Mamma Pinkytos l'idea del viaggio mette leggerezza.
Questa volta non si è nemmeno data pena di scegliere cosa portare visto che ha con sé solo una t-shirt e un paio di shorts.
A Mister Baby la partenza mette entusiasmo e voglia di leggere di tutto e di più sulla destinazione del momento. 
Al Morby ansia per le interrogazioni della settimana prossima e incoercibile voglia di dormire ovunque si trovi: in macchina, sulla navetta del parcheggio, in aeroporto. Ma guai a farglielo notare. Sia chiaro che lui non dorme, fa yoga. 
Il Minty è "chill", come dice lui. Ma il nano grande, alla faccia di tutti gli adolescenti arrabbiati del mondo, è il prototipo del saper vivere e "chilla" in ogni momento della sua vita. A guardarlo cantare sottovoce con gli occhi contenti, Mamma Pinkytos "chilla" pure lei.
Anche se il volo è in ritardo, hanno i dispositivi a corto di batteria e la stanchezza del venerdì sera, Mamma Pinkytos & Co. si godono la vita.
Destinazione Il Cairo-Sphinx: domani mattina colazione vista piramidi. 
Sempre se l'aereo decide di partire. Visto che già avrebbe dovuto partire e ancora non si vede il numero del gate.
Questo weekend organizzato per scommessa sembra ancora un regalo inatteso.
Per adesso bivaccano nella sala imbarchi di Malpensa.
Dopo che Mamma Pinkytos ha decretato che, per ragioni logistiche, a luglio faranno una notte in sacco a pelo all'aeroporto di Dakar è bene che facciano allenamento.
Il Morby ha accolto la notizia con inusitato entusiasmo.
Mister Baby e il Minty minacciano la fronda.
Ma Mamma Pinkytos sa che devono solo abituarsi all'idea.

mercoledì 17 aprile 2024

I globetrotters della giustizia

I globetrotters della giustizia sono gente triste. Gente che macina km in auto, prende voli aerei a orari improbabili, talvolta vola da un capo all'altro dell'Italia e torna in giornata per un'udienza che, se va bene, dura cinque minuti.
Perché se va male mancano il Giudice, il PM, il fascicolo o la parte e l'udienza non si tiene proprio.
A volta l'udienza è già stata rinviata d'ufficio; si sono solo dimenticati di avvisarti.
Altre volte semplicemente, dopo che hai aspettato tutta la mattina, si è fatto tardi e il cancelliere, giustamente, deve andare a casa a mangiare la lasagna. È un dipendente pubblico lui, ha un turno che inizia e che finisce, mica come te.
Tu devi semplicemente tornare un'altra volta. Con le pive nel sacco, 750 km dopo, torni a casa pure tu, ma della lasagna nemmeno l'ombra. E andresti a letto senza cena per la stanchezza ed il senso di inutilità che, ogni volta, ti pervade.
Oggi Mamma Pinkytos, nella sala imbarchi dell'Aeroporto di Brindisi, ha deciso di combattere il senso di inutilità dell'ennesima trasferta a vuoto con le orecchiette alle cime di rapa ed il pasticciotto all'amarena.
E nell'attesa si sta ingozzando di taralli.
Il modo di dare un senso ai tempi morti della trasferta Mamma Pinkytos lo trova quasi sempre. E 99 volte su 100 è iper-calorico.
Sarà per questo che i globetrotters della giustizia, oltre che tristi, sono tendenzialmente sovrappeso.


martedì 16 aprile 2024

Primavera

La primavera è la stagione preferita di Mamma Pinkytos.
Quella in cui si alleggeriscono gli abiti, si allungano le giornate e si inaugura il giardino.
In primavera succedono cose strane. Mister Baby crede di prendere il Polase per reintegrare i sali minerali, invece da qualche giorno sta prendendo il Biochetasi con evidente soddisfazione. Se non altro digerisce.
Mamma Pinkytos litiga con i nani per la canottiera. Il Minty se ne frega e va in giro scanottierato e mezzo smutandato, con i pantaloni che gli arrivano alle natiche. Con evidente soddisfazione pure lui.
Il nano piccolo fa lo gnorri, poi non regge l'assalto di Mamma Pinkytos e si infila per la notte l'odiato indumento, salvo "dimenticarselo" al mattino sulla sedia.
Siamo ad aprile, ma per loro è pieno agosto. Manca poco che vadano a scuola con le pinne in cartella.
Mamma Pinkytos ha l'orticaria di primavera e sembra posseduta. E come se non bastasse si è fatta prendere la mano dalle pulizie di primavera. Vuole svuotare l'armadio e piazza vestiti ovunque: nelle scatole in lavanderia, in garage, persino in macchina, in attesa di regalarli a chissàchi. È diventata una maniaca dell'essenziale e il troppo del suo armadio le disturba la vista e le toglie il sonno. 
In vena di pulizia ha portato anche la macchina a lavare. Ma è rimasta mortificata quando il pakistano dell'autolavaggio, nel suo italiano stentato, le ha detto:"Prossima volta così no lavo. Toppo spocca."
E che cavolo. Le pulizie di primavera si fanno una volta l'anno. Naturale che ci sia parecchio da sgrassare.
In tutto questo ha le unghie perfette, un bel rosa primaverile, grazie a Mamma Polly Capellipazzi che ha fatto il corso e tra un po' per esercitarsi fa le unghie anche anche sue cavie peruviane. 
Questo weekend la Pinkytos' Family volerà a Il Cairo per vedere il Museo Egizio e le Piramidi di Giza.
Forse non è il posto più sicuro del mondo. Forse non è il classico fine settimana fuori porta a Varazze, ma a loro piace così. Come al solito voleranno a orari improbabili, zaino in spalla, e si godranno paesaggi meravigliosi.
A non condividere sono i conigli. Quando la Pinkytos' Family parte per loro è casa (e cacca) libera, ma anche dieta ferrea.
Mi sa che la prova costume quest'anno la passano solo Pongo e Luna.
A Mamma Pinkytos l'unica cosa che sta ancora discretamente sono le infradito.

domenica 31 marzo 2024

Pasqua

In riva al Mar Rosso Pasqua sembra Ferragosto.
Questa mattina, quando Mamma Pinkytos ha chiesto al maitre se anche in Egitto si festeggia la Pasqua, lui ha risposto serafico: " Stasera Pasqua. Buon Ferragosto."
E secondo la migliore tradizione ferragostana, per le 21 il resort ha organizzato lo schiuma party a bordo piscina.
Mamma Pinkytos mica lo sa se ci possono andare loro 4, con i loro cambi striminziti. Manca che domani devono tornare in Italia tutti schiumati.
Non hanno mangiato la colomba Mamma Pinkytos & Co. e nemmeno un ovetto di cioccolato. In compenso in questi giorni hanno sfidato la capienza delle loro panze e non ne hanno sentito la mancanza.
Oggi hanno fatto snorkeling sulla barriera corallina, giocato a pallavolo in acqua e ingaggiato una sfida di famiglia a bocce.
Pasqua felicissima.
Con un pensiero ai loro amici e alla loro famiglia, sparsa per il mondo.
Alla Nonna R, che ha approfittato della pioggia per riposarsi e ha sostituito la colomba con le fragole e le "spongade", al Nonno M che si è lamentato per il peggior pranzo di Pasqua della sua vita (perché non c'era la colomba), al Nonno G e alla Nonna L, felice per il suo nuovo Oppo, ai coniglietti Pongo e Luna, soli soletti ma insieme, scampati al pranzo di Pasqua che li voleva al forno.
Allo Zio tanguero che è a Buenos Aires, agli Zii cinesi a New York.
E a tutti quelli che oggi hanno regalato un pensiero ed un sorriso alla Pinkytos' Family. Indigeni compresi.
Per Mamma Pinkytos, che adesso è lievemente abbronzata, è stata davvero una Pasqua di resurrezione.
A onor del vero anche per la sua panza, dopo due mesi di sacrifici inutili.

sabato 30 marzo 2024

News from Egypt

Brevi aggiornamenti dall' Egitto.
La vacanza slow della Pinkytos' Family prosegue senza intoppi. Le loro uniche occupazioni sono mangiare, dormire e fare il chilo crogiolandosi al sole. 
L'unica attività fisica consiste nell'arrancare dalla spiaggia al ristorante e viceversa. Ogni tanto, giusto per fare un po' di moto, vanno a pranzo o a cena nel resort accanto. Per l'ebbrezza di camminare per cento metri.
Capita che facciano due tiri a pallavolo in acqua o fuori, fino a che si aggiunge alla combriccola qualche russo, kazako o, più di frequente, qualche romano.
Al che i nani campanilisti abbandonano il campo alla chetichella portandosi via la palla. Mamma Pinkytos non è ancora riuscita a fare apprezzare loro il valore socio -culturale della caciara.
Sarà che ieri dopo una sessione di pallanuoto aggressiva con i Cesaroni il Morby è rimasto traumatizzato.
Mister Baby sta tenendo fede ai suoi propositi. Dorme ovunque e a orari strani.
Si sveglia alle sei del mattino, nuota , legge poi dorme quando il resto della famiglia si alza. Forse lo fa apposta. Questa mattina il Minty lo ha trovato stecchito al sole in stato di semi-coma.
Il Minty sta praticando una rigida astinenza da dolci, che sono troppo elaborati e non incontrano i suoi gusti raffinati.
In compenso si scofana la qualunque, tra pizze, carne, persino verdure e pasta alla egiziana.
Il Morby mangia solo patatine fritte. Ma, come dice lui, "ne mangio tante".
Niente pasta "troppo piccante", niente pesce che "mi fa schifo" , niente carne "troppo strana". A fine settimana diventerà anche lui una patatina fritta, se il suo pallore da famiglia Addams riuscirà a virare verso il dorato.
Mamma Pinkytos non fa un bel niente, a parte leggere, dormire e mangiare.
Oggi ha giocato a bocce con il Morby ed ha fatto pure fatica.
Nel villaggio fanno yoga, ma al momento le pare troppo impegnativo.
Ieri sera sono stati a Old Sharm a fare shopping. Il Minty ha comprato due magliette che prenderanno il posto di quelle del Cre. Le scarpe invece sono ancora quelle bucate.
Mamma Pinkytos si è divertita a contrattare, si sente fichissima e soddisfatta dei suoi affari mentre i nani escono dai negozi mortificati e dispiaciuti per il negoziante.
Ha comprato anche mezzo etto di thè al mango, così solo per divertimento.
Quanto ai bagagli, al giorno 4 di 6 Mamma Pinkytos può ufficialmente confermare che lo schema 2-2-2 ecc. inizia a fare acqua perché non hanno messo un bel niente di quello che hanno portato. 
Stanno sempre in costume e si vestono mezz'ora per andare a cena. 
È del tutto inutile cambiarsi in continuazione. Mamma Pinkytos adesso si sente in obbligo di utilizzare anche la maglietta bianca con il pizzo, visto che l'ha portata, ma si sentiva così bene con la maglia oversize con i fiori, mannaggia la miseria.

giovedì 28 marzo 2024

Smart working

La Pinkytos' Family da ieri mattina è in modalità vacanza, con un giorno di anticipo rispetto al resto del mondo (scolastico).
Sono partiti nella notte con i loro zainetti slim alla volta di Sharm El Sheikh e a mezzogiorno ora italiana erano già spanati al sole. 30 gradi e acqua caliente, non dal cielo come in Italia.
Lo schema 2-2-1-1-2 (2 magliette, 2 costumi, 1 paio di ciabatte, 1 shorts, 2 mutande) è stato applicato con successo e negli zaini hanno trovato altresì spazio: 
- scarpette da scoglio
- maschera e boccaglio
- farmaci contro la diarrea del viaggiatore
- creme solari
- un libro pro capite
- caricabatterie, videogiochi e ammennicoli vari.
Mamma Pinkytos non finisce mai di stupirsi per come la gente ami viaggiare portandosi dietro la casa, dal momento che a lei, sempre ma proprio sempre, pare di avere portato troppe cose e, sempre ma proprio sempre, torna con qualcosa di inutilizzato e la sensazione di non sapersi regolare con l'essenziale.
Il Minty, con il proposito di fare shopping, ha portato solo t-shirt pubblicitarie e scarpe bucate con l'intento di abbandonarle in loco una volta sostituite con capi nuovi Egyptian style.
Mamma Pinkytos è felice come una bambina alla prospettiva di questa Pasqua in spiaggia tutti insieme e soprattutto alla prospettiva di non dovere cucinare niente di niente per cinque interi giorni.
Avrà l'unica preoccupazione di mangiare e dormire e ha consegnato ai nani la regola della più assoluta anarchia.
"In questi giorni ognuno faccia quello che gli pare!"
Il Morby ha dichiarato solennemente di non volere sentire parlare di scuola né di compiti, mentre il Minty diligentemente ha fotocopiato le pagine del libro di storia e studierà in riva al mare.
Mister Baby è a corto di sonno. Il suo buon proposito è leggere e dormire.
Il Morby ha scoperto le meraviglie della barriera corallina: " Prendo la maschera e vado a fare smart working."
"Snorkeling nano, snorkeling."
Anche se, a onor del vero, smart working da Sharm El Sheikh è qualcosa che a Mamma Pinkytos potrebbe piacere.
Già si vede a discutere un processo con la toga sopra il costume ed il vento nei capelli.

sabato 23 marzo 2024

12

I compleanni dei figli ti mettono alla prova.
Ti danno la misura del tempo che vola inesorabile, segnano il passo della strada trascorsa, dei progetti, dei sogni.
Per Mamma Pinkytos il compleanno dei suoi nani è sinonimo di notti insonni alla ricerca delle parole giuste, del regalo giusto, giusti per esprimere la fiducia, l'amore, l'emozione. Giorni passati a sfornare e a decorare biscotti a forma di pallone da calcio, di note musicali, di violino. A pensare e realizzare la torta, che non è solo un dolce ma un pensiero. Carico che ora, per fortuna, condivide con Mister Baby che è meno fantasioso ma assai più pasticcere di lei. E quel per fortuna è pieno di riconoscenza perché con l'età lei accusa il colpo e per l'ansia da prestazione non dorme la notte. Ha sempre meno energie e idee e quelle che ha sono pure confuse.
Oggi il Morbillo compie 12 anni e Mamma Pinkytos è piena di gratitudine e di meraviglia. 
Alle 7 in punto, prima di andare a scuola, il Minty è entrato in punta di piedi in camera sua per lasciargli un biglietto di auguri. E il Morby si è alzato con gli occhietti ancora chiusi solo per dargli un abbraccio. Poi è tornato a dormire abbarbicato a Mamma Pinkytos. 
Il nanetto dodicenne è una sfida quotidiana ed avvincente alla sua pazienza, alle sue idee, alla sua autostima di mamma. Lui scruta, sorride, abbraccia, ma non regala niente, né parola dolci né complimenti.
Ha la sensibilità degli intelligenti ma anche la lingua tagliente.
È il suo compagno di avventure pazze, di coccole da koala, di serie TV sotto il plaid, di cinema e di pop corn.
È morbido e liscio e ancora profuma. Chissà per quanto.
"Nano, come mi sta questa maglia? Oggi per il tuo compleanno vorrei essere bellissima."
" Questo è il un problema mamma. Tu sei molliccia."
"Mpf".
"Molliccia è una cosa bella. Anche io vorrei essere molliccio e invece sono duretto."
"Mpf"
"Però sei carinissima mamma."
Dodici anni fa Mamma Pinkytos era infinitamente felice.
Oggi lo è ancora di più.
Grazie amore bello per questi 12 anni di meraviglia.

sabato 17 febbraio 2024

Breve storia triste

Milioni di persone al giorno mettono ogni giorno gli occhiali con discreta non-calanche.
Mamma Pinkytos, dopo vent'anni da circa e altrettanti con una vista perfetta grazie all'intervento di correzione della miopia,vive l'idea del supporto visivo con disagio.
Ha provato cosa significa cercare gli occhiali sul comodino ancor prima di aprire gli occhi e andare in piscina o in spiaggia avendo intorno solo aloni e macchie di colore.
Una talpa.
Appena ha potuto, come regalo di laurea, si è sottoposta all'intervento per la correzione dell'importante miopia che la attanagliava.
Da lì in poi vent'anni di giubilo visivo.
Negli ultimi due-tre anni, soprattutto nei periodi di stanchezza e alla sera, ha iniziato a vedere sfocato, a non distinguere i contorni delle cose e i volti da lontano. L' oculista le ha sconsigliato un nuovo intervento perché quel poco di miopia le consente di leggere e lavorare senza occhiali, di vedere ancora bene da vicino.
All'ultima visita però era peggiorata e le è stato consigliato un occhiale almeno per guidare alla sera.
La mater refrattaria ha aspettato mesi, con la prescrizione nascosta in chissà quale cassetto.
Fino a che, nelle vacanze di Natale, le è sembrato di essere più orba del solito, forse anche per la stanchezza.
E un paio di settimane fa, riluttante come il Morby davanti ai compiti, è andata dall'ottico.
Ha ordinato gli occhiali più economici del mondo con la precisazione che non li avrebbe mai messi se non in caso di necessità estrema.
Ieri li ha ritirati.
Fanno schifo. La fanno sembrare una sogliola triste e, per di più, le fanno venire mal di testa.
Si è sentita stupida e anche un po' depressa.
E dire che non aveva ancora fatto i conti con il Morby.
"Nano, ho ritirato gli occhiali nuovi."
"Non li mettere."
"Mi ci devo abituare. Come sto?"
"Fai schifo. Stai malissimo, sembri una di cento anni con mille rughe in faccia. Non li puoi mettere."
"Ma nano sono per vedere meglio. A volte servono dei supporti per la salute. Non è che uno può rifiutarsi perché non gli donano."
"Ma quale salute! Cosa devi vedere? Le case sono grandi, le macchine sono grandi. Non servono. Sei inguardabile."
Occhiali infilati in un cassetto.
Fine della breve storia triste.

mercoledì 14 febbraio 2024

Gambe

Contro la volontà di Mamma Pinkytos, lei ed il nano Morby hanno dovuto abbandonare la visione entusiasmante delle vicissitudini di nonno Libero.
Il pervicace Morbillo, da un giorno all'altro, ha decretato "urbi et orbi" che "Un medico in famiglia" lo aveva annoiato e che mamma e nano, per stare abbarbicati sul divano sotto il plaid nel momento più rilassante della giornata di Mamma Pinkytos, avrebbero dovuto trovare un altro motivo.
Poiché alla mater irrequiens non piace giocare alla Play Station, o almeno non si rilassa, in parole povere dovevano scegliere una nuova serie da guardare.
Dopo un'attenta selezione, nella quale hanno preso in considerazione varie soluzioni, dalle serie horror splatter americane, a quelle Fantasy, a "Mare fuori", forse ancora inadatto al nanetto, la scelta è caduta sull'allegrissima "Braccialetti rossi", serie ambientata nel reparto pediatrico di un ospedale dove ragazzi tra gli 11 e i 16 anni lottano per guarire, sopravvivere, comprendere il loro posto nel mondo. Mamma Pinkytos ha pensato che riflettere sul tema della malattia e della disgrazia non sia un male per il nano cibernetico.
Ma va da sé che apre il varco alle infinite curiosità e domande del Morbillo.
La più persistente, che dopo 24 ore dalla visione non lo ha ancora abbandonato e che ha dato origine a una serie di sotto-quesiti è: ma se a quel ragazzo devono amputare una gamba, la gamba amputata dove la mettono?
Vi lascio immaginare gli scenari palesatisi nella testa del Morby.
Nella spazzatura?
Quale spazzatura? Nell'umido?
E che razza di immondizia hanno in sala operatoria in particolare e negli ospedali in generale? Dove fanno confluire in un secondo momento gambe, milze, fegato, pezzi di ossa echipiùnehapiùnemetta?
Le risposte di Mamma Pinkytos non hanno avuto l'effetto di placare la sete di informazioni del nano, che oggi è tornato all'attacco.
"Mamma, torniamo alla gamba. Non vedo l'ora di vedere la puntata di stasera. La taglieranno. Secondo te faranno vedere che fine fa?"
"No nano..non penso sia un particolare rilevante per la storia."
"Lo è. Perché è brutto. Era la sua, la gamba. La buttano via?"
"Sai, negli ospedali capita che durante gli interventi si tengano necessarie soluzioni estreme ."
"Si, ma dove la mettono?"
Mamma Pinkytos lo sapeva che era meglio Nonno Libero.

mercoledì 31 gennaio 2024

Come un grissino

Questo è un post di servizio.
Perché vi sia ben chiaro che se incontrate per strada Mamma Pinkytos non la dovete invitare a fare colazione, a mangiare una brioche o una pizza.
È incostituzionale.
La mater suicida è alla sera del giorno 3 della sua dieta SENZA TUTTO, che sta per senza glutine, senza zuccheri, senza latticini.
Che cavolo le rimanga da mangiare è una domanda più che legittima.
Nella realtà dei fatti, lei è una resiliente e si è subito data da fare a creare ricette gourmet SENZA TUTTO, con scarsissima soddisfazione.
Però le pare di star meglio.
Era arrivata ad un punto in cui la soglia della sua autostima era così bassa che la poteva calpestare.
Si sentiva gonfia, perennemente con il mal di stomaco ed il cerchio alla testa.
Aveva bisogno di disintossicarsi e di dimostrare a sé stessa di sapersi volere bene in un modo diverso dal produrre torte e mangiarle.
La rinuncia che le pesa di più, manco a dirlo, è quella agli zuccheri.
Il cappuccino e brioche della mattina.
Al cappuccino potrebbe anche in via eccezionale rinunciare, ma il cornetto è (era) la sua coccola quotidiana.
E se è senza glutine ha comunque il lattosio, se è senza lattosio stai sicuro che ha lo zucchero. Sennò che cornetto è?!
Questa mattina, in preda ad una crisi di disperazione, ha preparato i pancakes SENZA TUTTO. Il Minty li ha graditi parecchio ma li ha affogati nella Nutella. Lei ci ha messo mezzo cucchiaino di marmellata senza zucchero e sapevano appunto di niente.
Però.
Però Mamma Pinkytos ha l'impressione (nonostante il Morby pensi il contrario) di sentirsi (non di essere, perché è tutta una questione di autostima) meno molliccia, sente che i jeans si allacciano più facilmente e sente di avere, oltre ad una fame atavica, anche più energia.
È diventata la regina delle barrette. Ce ne sono di buonissime: al cocco, alle mandorle, alle noci. Alcune invece fanno davvero schifo.
Si è data un mese. Se non va alla neuro prima chissà, magari diventa magra come  un grissino.
Per ora il grissino si limita a sognarlo.
Unto. Con moltissimo glutine. E con i granelli di sale.

mercoledì 17 gennaio 2024

Fragilità

Mamma Pinkytos da qualche tempo ha le vertigini, il mal di stomaco, il mal di schiena.
Talvolta anche un mal di gola strano e la cervicale indolenzita.
Mani che si addormentano, piedi che rendono a gonfiarsi.
Un occhio con le ciglia ribelli, che crescono verso l'interno e disturbano la cornea, ricordo di un incidente stradale di qualche anno fa'.
Divano, coperta e tisana è la sua sera ideale.
Sarà che inizia l'anno invecchiando. 
Sarà che è in pace con sé stessa e con i suoi acciacchi, anche se ogni tanto diventano un po' faticosi da sostenere e al mattino le vengono le lacrime agli occhi perché la giornata le pare già in salita.
Mister Baby al mattino ha paura a chiederle come sta. Lo fa comunque, poi incrocia le dita. Chediocelamandibuona.
La sua fortuna è che Mamma Pinkytos fa la giaculatoria dell'inventario dei suoi dolori con voce proveniente dall'oltretomba e parole disarticolate. 
Lui non capisce nulla e se ne guarda bene dal chiedere il replay.
L'altra sera, mentre i maschi erano allo stadio, aveva invitato a cena la sua amica Mamma Mizy Brillantina. Aveva voglia di farsi una bella chiacchierata tra donne. 
Ma al mattino si è svegliata rintronata dai capogiri, con un occhio semichiuso per la congiuntivite ed il mal di schiena e ha pensato di non farcela.
Ha desiderato murarsi in casa in solitudine.
Ha disdetto l'invito e poi si è dispiaciuta. Ha avuto un vero e proprio attacco di debolezza.
Il Morby si preoccupa per lei: "Mamma stai ferma, che ti escono gli ortolini dalle orecchie." 
Gli ortolini sarebbero gli otoliti, quei sassolini anarchici che se ne sono andati in giro per l'orecchio destro di Mamma Pinkytos e la fanno ballare come sullo Space Vertigo. Sabato il dottor Vattelapesca ha tentato di farli tornare all'ovile con un paio di colpi di karate ai danni della mater vertigines, ma i risultati nel caso si vedranno tra qualche giorno.
Per ora Mamma Pinkytos continua a ballare, a fottersene e ballare. Dargen D'Amico le fa un baffo.
Gli ortolini se ne fottono pure loro, almeno così pare.
La Nonna R vorrebbe che Mamma Pinkytos si mettesse in ferie, ignorando che lei le ferie non le ha: "Quando li aveva la Meloni gli "ortolini" è stata a casa una settimana intera. Eccheccavolo!"
E non è che non avesse niente da fare.
Sante parole.
Invece Mamma Pinkytos balla, arranca ma balla. Fa una torta dietetica ogni due giorni, per la dieta anti-brufolo del Minty. Niente più cibi confezionati né merendine.
Solo frullati, spremute, centrifugati e torte fatte in casa, senza burro né cioccolato.
Ha sperimentato torte di ricotta, di carote, di mele, di mandorle.
E intanto che sperimenta mangia.  È uno sporco lavoro, ma qualcuno deve pur farlo Così mentre il Minty si depura, lei fa la cavia e ingrassa.
Con buona pace degli ortolini.
Questo momento le ha fatto pensare alla fragilità.
Gli anni che passano, il corpo che non risponde più come prima. La voglia di fare che la contraddistingue, le energie che non sempre tengono il passo delle idee.
La vita che scivola.
La tenerezza.
Anche Luna, la coniglietta, non sta bene. Forse ha preso il raffreddore. Starnutisce.
Mamma Pinkytos l'ha presa in braccio, l'ha spazzolata. Ha accarezzato il pelo morbido e lucido.
Lei, che di solito sfugge, l'ha lasciata fare.
Fragilità è la bellezza di soffermarsi e sentire. Di lasciare scorrere.


venerdì 5 gennaio 2024

Istantanee

Istantanee di un viaggio nella memoria.
Arbeit macht frei. Filo spinato. Cenere e terra. Il treno, gli occhi, l'inganno.
Valige e padelle.
Vestiti di bimbo.
Capelli, tonnellate di capelli tagliati ai cadaveri.
Cyclon B. 
Camini ovunque.
Montagne di scarpe. Eleganti, moltissime con il tacco. Simbolo del grande inganno. Cambierete vita, ricostruirete il futuro in un paese lontano. E invece.
L' incredulità.
200 metri tra il binario di Birkenau e le camere a gas.
Il destino decretato da un medico, con un cenno della mano.
Abile o inabile al lavoro.
La guida polacca non risparmia i dettagli perché ha visto l'orrore da vicino.
Chi nello scendere dal treno si accorgeva di essere giunto al campo temeva il peggio, dice. Ma non poteva pensare all'impensabile.
E l'impensabile è tremendamente reale e anche non troppo lontano nel tempo dai giorni nostri.
Mamma Pinkytos cerca di trovare le parole, la mano appoggiata sulla testa del Morby.
Ogni tanto vorrebbe coprirgli le orecchie, risparmiargli i dettagli.
Ma lui è più saggio di lei: "Ci penso un po', ma non tanto perché non ci si può pensare troppo a queste cose."
L' uomo bestia, disumanizzato.  Mamma Pinkytos si accorge di essere stata ingenerosa nei confronti degli animali.
" Gli animali non c'entrano niente mamma. Loro non attaccano mai per niente, non aggrediscono gli esemplari inoffensivi" puntualizza piccato il Morby.
La dignità di chi pensa di ricostruire la propria vita lontano da casa e porta con sé tutto ciò che ha. 
La paura.
Si respira nei viali circondati da baracche di mattoni o di legno, tutte simili.
Uomini in batteria, come polli da allevamento.
Auschwitz, Birkenau.
Qualcosa oltre l'immaginabile.
L' importanza della memoria. 
Come recita la scritta all'ingresso di Auschwitz "coloro che non ricordano il passato sono destinati a ripeterlo".
Gli occhi.
Nelle fotografie dei deportati appena scesi dal treno, donne e bambini: spaesati.
Dei visitatori: attoniti.
Dei giovani: colmi di sgomento e incredulità. Di dispiacere anche.
A Mamma Pinkytos vedere quegli occhi ha restituito la fiducia nel futuro. 





martedì 2 gennaio 2024

44

È stato un compleanno con sveglia alle 5 per la partenza e le partenze Mamma Pinkytos le adora, che profumano di bellezza e nuove esperienze.
È stato un compleanno in compagnia con il "Tanti auguri" cantato al megafono nel pieno centro di Salisburgo.
È stato un compleanno in cui ha ricevuto quel che desiderava: una giornata insieme, vicinanza e coccole, un regalo apprezzatissimo perché immateriale da Mister Baby ed uno dolcissimo dal Morby.
È stato un compleanno in cui non le è ancora riuscito di spegnere le candeline, ma adesso ha trovato un supermercato appena fuori dall'hotel e questa sera festeggerà con la torta marmorizzata di quando era bambina e con le candeline spente, a meno che non trovi qualche buonanima fumatrice nel corridoio.
Da qualche anno invecchia con la valigia in mano e sarà il cambio continuo di scenario, ma l'età che avanza non le pesa.
Certo, Mamma Pinkytos va guardata al mattino, al pomeriggio già abbiamo qualche problemino, ma dopo gli anta la bellezza è riservata ai miopi, a chi guarda l'insieme e poi oltre, dentro, a lato, che i dettagli sono roba per ventenni.
Non le importa nemmeno troppo per la verità. Anche se l'occhio più severo ed implacabile è sempre il proprio e la gradevolezza è qualcosa da riservare a sé stessi. 
Piacersi, nonostante tutto. Sorridersi, accertarsi, con gli spigoli, la ciccia, le rughe e tutto il resto.
Gli anni sono tantini, come i gatti, quelli in fila per sei con il resto di uno.
Ma lo spirito, quello, si mantiene giovane.
Sarà merito della valigia.