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mercoledì 20 settembre 2017

Il mondo dei grandi

Mamma Pinkytos è in libera uscita. Deve andare a un concerto.
Il nano grande la guarda prepararsi.
"Mamma, non vestirti troppo bene. Ai concerti fanno gli attentati."
Mamma Pinkytos rimane di sasso.
Il Minty ha le antenne sempre allerta e gli occhi spalancati sul mondo.
La sua mamma crede che non sia sano che i bambini vivano in un mondo fatato e ha sempre cercato, con parole adatte, di spiegare ai suoi nani cosa succede nel mondo. Anche l'inspiegabile. Anche quello che pure ad un adulto è difficilmente intellegibile.
La morte per niente, il principio difeso attaccando.
Eppure le dispiace.
Eppure le fa paura che un bambino debba avere paura.
Il mondo dei grandi come qualcosa di orribile dove una serata di divertimento può finire malissimo, senza che nessuno possa farci niente.
Cerca di sdrammatizzare.
"Stai tranquillo nano che non ci sarà nessun attentato. E poi se proprio devo schiattare vorrei essere bella!"
"Mamma" continua serafico il Minty, per nulla rasserenato dall'ilarità materna: "Non è che si muore sempre. A volte ti fanno a pezzi. Ti bruciano un pochino. Può essere che ti brucino i vestiti e tanto vale che siano brutti."
Mamma Pinkytos tace. A lei che vive nella fiducia nel prossimo è passata un po' la voglia di uscire.
Non per la paura degli attentati, ma per la paura della logica della paura, del poco infantile fatalismo con il quale i nostri figli sono costretti a crescere.
Guarda il suo nano grande. Il mondo è suo. Il mondo è dei piccoli, che forse avranno più saggezza. Il mondo dei grandi è pieno di orchi.
Mamma Pinkytos si sforza di sorridere, lo abbraccia e gli dice: "Stai tranquillo amore. Non succederà nulla."
Il Minty, ormai piuttosto refrattario agli sbaciucchiamenti della mater appiccicosa, si divincola, la guarda con riprovazione e accende il suo videogioco.
Poi alza gli occhi e dice: "Fa come vuoi mamma. Io comunque a un concerto non ci andrò mai. Non ho voglia di farmi ammazzare."
E Mamma Pinkytos si sente messa dietro la lavagna, come un'adolescente fatua che è andata a fare shopping anzichè a scuola.
Per far parte del mondo dei grandi che forse non ha niente di così desiderabile.
Per quanto voi vi crediate assolti siete per sempre coinvolti.

mercoledì 5 settembre 2012

Primo giorno di scuola

E' andata bene. Dopo una notte rovinosa nella quale Mamma Pinkytos si è alzata dal letto 12 volte (4 perché Minty non riusciva a dormire perché aveva "paua dei mostli", 4 perché Morby voleva la tetta, le coccole, il ciuccio, il lettone e 4 perché la televisione della Pinkytos'family è dotata di vita propria e si accende nel cuore della notte) e si è svegliata (per modo di dire) con la testa che scoppiava, ha accompagnato Minty al suo primo giorno di scuola materna che prevedeva la frequenza di un'ora con la compresenza di un genitore. Abbiamo fatto la foto di rito lungo la strada e siamo andati a scuola a piedi. Minty era molto orgoglioso del suo zainetto ed era emozionato. Mamma Pinkytos anche. A scuola Minty si è comportato bene e si è divertito molto. Mamma Pinkytos lo guardava da lontano e vedendolo muoversi con tranquillità e sicurezza tra i nuovi compagni e le nuove maestre si è sentita orgogliosa e sollevata.
Minty è rimasto un po' male quando l'ora prevista è finita e abbiamo dovuto uscire, perchè stava giocando con una gru che gli interessava molto.
All'uscita ci hanno raggiunto Nonna R con Morby (che ha così tante punture di zanzara in viso che sembra abbia la varicella)e ci siamo trasferiti al parco dove c'erano praticamente tutti i Piccoli della scuola materna. Minty ha pensato bene di rompere il ghiaccio con una compagnetta bionda graffiandola in viso all'urlo di :"Uaaa!! Sono un mostlo!" Sgridato prontamente da Nonna R che l'ha colto sul fatto è andato dalla bambina in questione e si è scusato a modo suo: "Schelzavo dai! I mostli non esitono, non avele paula!" La bambina,sorpresa ma per nulla intimorita ha risposto: "Lo so, lo so. Come i trattori, che fanno paura ma non esistono." Ma a Minty il paragone non è andato a genio: "Ma a me i trattori piacciono! E esistono" La biondina, reduce da un'estate al ritmo del Pulcino Pio ha replicato secca: "Fanno paura perché schiacciano i pulcini e la mia mamma mi ha detto che non esistono."
Punto e fine della discussione.