Visualizzazione post con etichetta avventure. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta avventure. Mostra tutti i post

lunedì 2 settembre 2024

Van-life

Come dice Mister Baby, il van è per persone ordinate.
Togliersi le scarpe prima di entrare, niente biscotti sgranocchiati allo stato bravo, pipì solo a comando.
Secondo Mamma Pinkytos, i soldatini della van Life sono stati bravissimi. Caricare l'acqua, scaricare, attaccare la corrente, alzare il tettuccio, attenzione al tendalino, montare letto, lenzuola, cuscini, sacchi a pelo. Mettete tutto, togliere tutto, le luci, le spie, l' AD Blu. Ricordarsi che gli zaini con le tre cose necessarie stanno dietro e per nessuno motivo mentre dormi ne puoi avere bisogno. Ridurre le necessità sotto l'indispensabile.
La fatica degli spazi ristretti.
Eppure.
Il Morby che non sta nella pelle dall'emozione: "Sono troppo emozionato e felice."
Dormire al fresco nel bosco avvolta nel plaid con le maniche di Hello Kitty mentre nel resto del mondo terracqueo si muore di afa.
Svegliarsi con la Val d'Orcia che si stende sconfinata ad un passo da van. Infinite possibilità: di partire, cambiare itinerario, di farsi una doccia nel bel mezzo della tangenziale.
La meraviglia dell'ennesima avventura.
E la consapevolezza che, dopo il Senegal, il loro minuscolo Westfalia è un grande hotel in miniatura.
Forse inadatto per il lungo raggio, azzardato per il gelo di Capo Nord ma pur sempre una buona soluzione per partire in libertà.
E poi Mamma Pinkytos in realtà si sentiva ordinatissima e anche molto portata a cucinare sui fornelli da campeggio.
La vanlife potrebbe essere una soluzione per la sua pensione.
Dovesse mai andarci. 
Così con il catetere risolve anche il problema del bagno.

domenica 21 luglio 2024

Fuoriprogramma

La vacanza senegalese della Pinkytos' Family è iniziata da Lisbona dove, ieri sera, i quattro disperati avrebbero dovuto prendere la coincidenza per Dakar e dove, invece, sono rimasti a spese di Tap Portugal, senza nemmeno provarci a prendere il volo per l'Africa. 
Visto il ritardo della prima tratta da Milano, erano pronti al protocollo-ritardo e flight connection, che prevede che il Morby, correndo a tavoletta senza bagagli, raggiunga il gate manifestando la presenza dei passeggeri ritardatari e disperati, precedendo di misura il Minty e Mister Baby con i documenti di viaggio. In ultima posizione Mamma Pinkytos arrancante, che spiega la situazione e prega di riaprire il gate. Ma non è servito, perché non appena hanno imboccato il corridoio transiti dell'aeroporto di Lisbona con soli cinque minuti di anticipo rispetto alla partenza del volo per Dakar, un' hostess di terra della Tap li ha intercettati e, prima che potessero fare domande, "to apologize for late" ha messo nelle mani di Mamma Pinkytos le carte di imbarco per le 21 del giorno successivo, i voucher per un hotel a cinque stelle vicino all'Oceanario, due buoni taxi per il trasferimento dall'aeroporto all'hotel e viceversa nonché euro 136 di tickets restaurant da spendere in aeroporto, con giubilo dei nani.
L' ora successiva l'hanno passata a scegliere cibi esotici da degustare e a  tentare di contattare il resort del Senegal per disdire il transfert e confermare la prenotazione per i giorni successivi al no show. Missione che si è rivelata impossibile. In Senegal le mail sono un inutile orpello. Ci hanno provato con l'assistenza internazionale di Booking con risultati da verificarsi questa notte all'arrivo a Dakar. Dopo di che sono svenuti in un letto comodissimo per 12 ore. Sveglia-doccia e colazione luculliana.
Oggi si sono goduti con gioia il fuoriprogramma a Lisbona, con la consapevolezza che ogni imprevisto può rivelarsi un' opportunità se lo si prende per il verso giusto.
Archiviato il disappunto per la giornata di mare persa, hanno visitato l'Oceanario, preso la Funicolare Panoramica sul Ponte Vasco Da Gama e si sono goduti una passeggiata nella Baixa, girovagando in lungo e in largo con Bolt. Hanno mangiato baccalà sul lungomare e comprato "un maialino spiattellato" per il Morby da un venditore ambulante.
Tra poco, se il loro driver Bolt dalla faccia sospetta non li farà sparire nei meandri del Barrio Alto torneranno in aeroporto a spendere i 110 euro di voucher residui.
Mamma Pinkytos non ha per niente fame ma farà sto sacrificio.
Anche se forse farebbe meglio a digiunare vista la prova costume di domani.
Il Minty le ha già detto che ha la "pancetta da birra", anche se lei di birra non ne ha mai assaggiata una in vita sua.
Il punto è che l'Africa le sembra ancora lontana. 
Anche perché non è affatto sicura che all'aeroporto di Dakar questa notte ci sia qualcuno ad aspettarli e che riescano a raggiungerlo con facilità quel resort ameno in cui infilarsi finalmente il costume.