venerdì 26 aprile 2024

26

Mamma Pinkytos ci tiene proprio a dirlo. Questa sera lei e Mister Baby usciranno a cena in solitaria. È il 26 aprile e sono 16 anni di matrimonio, più dieci di conoscenza e pseudo fidanzamento, convivenza o quello che è, fanno 26 anni tondi tondi che si sopportano.
Più quelli vissuti insieme che quelli senza. Ancora non si lanciano coltelli. Ogni tanto si mandano più o meno bonariamente al diavolo ma sempre con affetto.
Conoscono difetti e magagne l'uno dell'altra. Il modo di dormire, di soffiarsi il naso in modo rumoroso (lui) e di infrattare i rifiuti che non hanno voglia di differenziare (lei). 
E nonostante tutto tengono botta. 
Perché l'amore non è ci-ci-co-co pucci- pucci-bao -bao, ma è l'arte della mediazione continua. A volte estenuante e faticosa, ma sempre rispettosa. È stemperare, darsi spazio, consentirsi di essere.
Stasera Mamma Pinkytos si sente anche moderatamente gnocca, nel senso che si è messa un vestito diverso dai jeans e, pur avendo i capelli mezzi sporchi, li ha mascherati ben bene. A parte che ha un bernoccolo sul naso, causato dal coperchio del bidone della spazzatura condominiale che le è arrivato esattamente sul setto nasale.
Ha neutralizzato i nani alla bell' e meglio, sfidando la sua natura di madre controllante. Il nano grande è alla partita e tornerà, si spera, a casa con il suo allenatore, un certo Gio Tonno che il nome è tutto un programma. Mamma Pinkytos spera che sia come il tonno in scatola, rassicurante, che anche se non hai niente da mangiare lui è sempre lì che ti guarda dall'armadietto e ti salva la cena.
Il Morby è da un amico ed era tutto felice che stasera andava al cinema a vedere Kung Fu Panda con ben dieci euro nella giacca, che Mamma Pinkytos è sicura perderà ben prima di arrivare al cinema.
Tutto è pronto. Mamma Pinkytos ha fame.
Quasi quasi mette pure i tacchi.
26 cm sono troppi.
Bastano gli anni.

lunedì 22 aprile 2024

Egyptian training

È ufficiale: la Pinkytos' Family è pronta per bivaccare nella sala arrivi dell'aeroporto di Dakar.
Queste 48 ore di fuoco a Il Cairo sono state un training eccezionale.
Si sono appisolati ovunque, anche sul dromedario. E anche Mister Baby che di solito è refrattario alle scomodità e non dorme nemmeno durante i voli transoceanici è stato sorpreso con la bolla al naso sulla feluca lungo il Nilo.
Che Mamma Pinkytos è una zingara inside già si sapeva. I nani le hanno dato grande soddisfazione, si vede che sono figli suoi.
Così ieri, mentre il loro volo di ritorno è stato ri-schedulato alle 2.30 del mattino (che Dio, Allah, Amon Ra o chi per loro ci scampi da Wizzair), senza fare una piega il Minty si è sdraiato sulle poltrone della sala imbarchi in posizione mummia, tanto per restare in tema, perfettamente supino,con il cappello del Morby sugli occhi è si è rivisto dopo tre ore. Il nano piccolo, dopo qualche blando tentativo di dormire abbarbicato alla sua mamma, ha preso lo zaino, lo ha usato come cuscino e si è messo a dormire in posizione fetale a sbalzo tra due poltrone. Tutto questo mentre Mamma Pinkytos già stava a fare compagnia a Tutankhamon da almeno un'ora. L'unico irriducibile, Mister Baby, lord fino al midollo, con la camicia bianca e i pantaloni beige, ancora pettinato, a fare da sentinella ai tre poveri profughi e a tenere controllato l'orario di imbarco. Mamma Pinkytos quando dorme può essere che non si svegli nemmeno se crolla l'aeroporto, soprattutto se il foulard anti-neon sistemato sugli occhi assicura l'effetto buio.
L'attitudine al bivacco in questo viaggio è stata essenziale, una vera e propria skill.
Metti di arrivare in aeroporto un venerdì sera qualunque, con la settimana, la giornata e pure i festeggiamenti per la vittoria dell'Atalanta sulle spalle.
Metti che devi fare un volo intercontinentale e l'aereo ritarda di due ore.
Metti che arrivi in Egitto alle due di notte, fai la coda per il visto e finalmente esci dall'aeroporto alla ricerca dell'omino con il cartello con il tuo nome.
Metti che questo fantomatico omino non ci sia, che tu non abbia l'wi-fi e che non veda altra soluzione che smadonnare per quaranta minuti chiedendo a tutti quelli che ti paiono sufficientemente abbronzati se si chiamano Khalid.
Metti che non appena hai perso la speranza e contrattato il transfert con uno pseudo driver che ti sembra meno intenzionato a fregarti rispetto agli altri, si palesi Khalid, con il famoso cartello con il nome. Eviti di mandarlo al diavolo perché ti serve e fai buon viso a cattivo gioco.
Metti che l'hotel che hai prenotato con Booking sia completamente sconosciuto a Google Maps, Waze e ad ogni navigatore terracqueo e che per un'ora buona, alle tre e mezza del mattino, Khalid chieda ai passanti se conoscono l'hotel.
Metti che in un momento di disperazione Mister Baby parta a piedi alla ricerca dell'hotel che ha cambiato nome e lo trovi.
Metti che, alle 4, finalmente arrivati in hotel il receptionist ti comunichi candidamente di non avere più la stanza prenotata perché c'è stato un overbooking.
Metti che, a quel punto, Mamma Pinkytos sfoderi una sequela di minacce e insulti irripetibili in un inglese impeccabile che tuttavia non sortisce nessun effetto sul predetto receptionist.
Metti che, solo lievemente intimorito dalla cazzimma di Mamma Pinkytos il suddetto si offra di fornire cuscini e coperte per il bivacco alla Pinkytos'Family.
Metti che alle 4.30, tale Mister Ahmed, padre di un amico del Morby, presente urbi et orbi, incurante del sonno e dell'ora tarda (se andate in Egitto, Mister Ahmed tutta la vita. È una specie di divinità), trovi una sistemazione ai 4 disgraziati, consistente in una tripla in un altro hotel.
Metti che Mamma e Morby svengano immantinente in un letto a una piazza, mezzi vestiti. Seguiti a breve distanza dal Minty e Mister Baby, più comodini e ben sistemati.
Metti che dopo tre ore di sonno arrivi la guida per una bella giornata alle piramidi, Saqqara, Giza, Sfinge, cammellata, annessi e connessi.
Metti che dopo dieci ore di meraviglie egizie tu debba anche procacciarti il cibo, in una metropoli dove per attraversare la strada ti devi fare il segno della croce e  ogni amen è un colpo di clacson del milione di macchine presenti.
Metti che dopo un'ora di peregrinazione tu finisca da Pizza Hut, tra i sorrisi di giubilo dei nani e la composta delusione di Mister Baby, amante dei tuguri autoctoni pieni di fumatori di narghilè.
A Mamma Pinkytos bastava il bivacco, comunque e dovunque.
Lei non aveva più nemmeno le energie per lamentarsi e la pizza americana in Egitto le è sembrata buonissima.
Quanto al volo di ritorno, era così in ritardo che alle otto di lunedì mattina la Pinkytos Family non aveva varcato la porta di casa.
Mamma Pinkytos non se l'è sentita di portare i nani direttamente dall'aeroporto a scuola.
Lei, invece, nell'ottica del training, si è infilata il tailleur e si è trascinata in ufficio senza nemmeno passare dal via.
Il resto, al netto degli imprevisti sopra descritti, è stata solo meraviglia.


venerdì 19 aprile 2024

Partenze

Partire il venerdì pomeriggio dopo scuola ha un sapore diverso.
Svuotare lo zaino dai libri e riempirlo del necessario per due giorni di viaggio non ha prezzo.
A Mamma Pinkytos l'idea del viaggio mette leggerezza.
Questa volta non si è nemmeno data pena di scegliere cosa portare visto che ha con sé solo una t-shirt e un paio di shorts.
A Mister Baby la partenza mette entusiasmo e voglia di leggere di tutto e di più sulla destinazione del momento. 
Al Morby ansia per le interrogazioni della settimana prossima e incoercibile voglia di dormire ovunque si trovi: in macchina, sulla navetta del parcheggio, in aeroporto. Ma guai a farglielo notare. Sia chiaro che lui non dorme, fa yoga. 
Il Minty è "chill", come dice lui. Ma il nano grande, alla faccia di tutti gli adolescenti arrabbiati del mondo, è il prototipo del saper vivere e "chilla" in ogni momento della sua vita. A guardarlo cantare sottovoce con gli occhi contenti, Mamma Pinkytos "chilla" pure lei.
Anche se il volo è in ritardo, hanno i dispositivi a corto di batteria e la stanchezza del venerdì sera, Mamma Pinkytos & Co. si godono la vita.
Destinazione Il Cairo-Sphinx: domani mattina colazione vista piramidi. 
Sempre se l'aereo decide di partire. Visto che già avrebbe dovuto partire e ancora non si vede il numero del gate.
Questo weekend organizzato per scommessa sembra ancora un regalo inatteso.
Per adesso bivaccano nella sala imbarchi di Malpensa.
Dopo che Mamma Pinkytos ha decretato che, per ragioni logistiche, a luglio faranno una notte in sacco a pelo all'aeroporto di Dakar è bene che facciano allenamento.
Il Morby ha accolto la notizia con inusitato entusiasmo.
Mister Baby e il Minty minacciano la fronda.
Ma Mamma Pinkytos sa che devono solo abituarsi all'idea.

mercoledì 17 aprile 2024

I globetrotters della giustizia

I globetrotters della giustizia sono gente triste. Gente che macina km in auto, prende voli aerei a orari improbabili, talvolta vola da un capo all'altro dell'Italia e torna in giornata per un'udienza che, se va bene, dura cinque minuti.
Perché se va male mancano il Giudice, il PM, il fascicolo o la parte e l'udienza non si tiene proprio.
A volta l'udienza è già stata rinviata d'ufficio; si sono solo dimenticati di avvisarti.
Altre volte semplicemente, dopo che hai aspettato tutta la mattina, si è fatto tardi e il cancelliere, giustamente, deve andare a casa a mangiare la lasagna. È un dipendente pubblico lui, ha un turno che inizia e che finisce, mica come te.
Tu devi semplicemente tornare un'altra volta. Con le pive nel sacco, 750 km dopo, torni a casa pure tu, ma della lasagna nemmeno l'ombra. E andresti a letto senza cena per la stanchezza ed il senso di inutilità che, ogni volta, ti pervade.
Oggi Mamma Pinkytos, nella sala imbarchi dell'Aeroporto di Brindisi, ha deciso di combattere il senso di inutilità dell'ennesima trasferta a vuoto con le orecchiette alle cime di rapa ed il pasticciotto all'amarena.
E nell'attesa si sta ingozzando di taralli.
Il modo di dare un senso ai tempi morti della trasferta Mamma Pinkytos lo trova quasi sempre. E 99 volte su 100 è iper-calorico.
Sarà per questo che i globetrotters della giustizia, oltre che tristi, sono tendenzialmente sovrappeso.


martedì 16 aprile 2024

Primavera

La primavera è la stagione preferita di Mamma Pinkytos.
Quella in cui si alleggeriscono gli abiti, si allungano le giornate e si inaugura il giardino.
In primavera succedono cose strane. Mister Baby crede di prendere il Polase per reintegrare i sali minerali, invece da qualche giorno sta prendendo il Biochetasi con evidente soddisfazione. Se non altro digerisce.
Mamma Pinkytos litiga con i nani per la canottiera. Il Minty se ne frega e va in giro scanottierato e mezzo smutandato, con i pantaloni che gli arrivano alle natiche. Con evidente soddisfazione pure lui.
Il nano piccolo fa lo gnorri, poi non regge l'assalto di Mamma Pinkytos e si infila per la notte l'odiato indumento, salvo "dimenticarselo" al mattino sulla sedia.
Siamo ad aprile, ma per loro è pieno agosto. Manca poco che vadano a scuola con le pinne in cartella.
Mamma Pinkytos ha l'orticaria di primavera e sembra posseduta. E come se non bastasse si è fatta prendere la mano dalle pulizie di primavera. Vuole svuotare l'armadio e piazza vestiti ovunque: nelle scatole in lavanderia, in garage, persino in macchina, in attesa di regalarli a chissàchi. È diventata una maniaca dell'essenziale e il troppo del suo armadio le disturba la vista e le toglie il sonno. 
In vena di pulizia ha portato anche la macchina a lavare. Ma è rimasta mortificata quando il pakistano dell'autolavaggio, nel suo italiano stentato, le ha detto:"Prossima volta così no lavo. Toppo spocca."
E che cavolo. Le pulizie di primavera si fanno una volta l'anno. Naturale che ci sia parecchio da sgrassare.
In tutto questo ha le unghie perfette, un bel rosa primaverile, grazie a Mamma Polly Capellipazzi che ha fatto il corso e tra un po' per esercitarsi fa le unghie anche anche sue cavie peruviane. 
Questo weekend la Pinkytos' Family volerà a Il Cairo per vedere il Museo Egizio e le Piramidi di Giza.
Forse non è il posto più sicuro del mondo. Forse non è il classico fine settimana fuori porta a Varazze, ma a loro piace così. Come al solito voleranno a orari improbabili, zaino in spalla, e si godranno paesaggi meravigliosi.
A non condividere sono i conigli. Quando la Pinkytos' Family parte per loro è casa (e cacca) libera, ma anche dieta ferrea.
Mi sa che la prova costume quest'anno la passano solo Pongo e Luna.
A Mamma Pinkytos l'unica cosa che sta ancora discretamente sono le infradito.