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giovedì 6 novembre 2014

Il buongiorno dei vichinghi

Ore 6,45.
La sveglia é suonata. Mister Baby si é alzato per fare la doccia e Mamma Pinkytos giace esanime nel letto, con la testa sotto il cuscino.
"Uataaaaaa!!! Ta-ta-ta!"
I nani molesti irrompono nel calduccio del piumone di Mamma Pinkytos. La scoprono.
La mater comatosa protesta.
Loro le saltano sopra, in due.
"Sono arrivati i vichinghi!!!!! Io sono Vicky! Tu Morby chi vuoi essere?"
"Vicky"
"Eh no! Quello sono io. Non puoi."
E giù mazzate."
"Se vuoi puoi essere il papá di Vicky o il fratello del papà di Vicky. Cattivissimo. Il piú forte di tutti."
"Io cattivissimo e folte."
"Va bene. Sei il fratello del papá di Vicky. Adesso urla e picchia tutti."
"Uaaaaaa! Zan zan zan..."
"Tu mamma chi sei?"
"Nessuno. Sto dormendo."
"Non puoi dormire. Tu sei Ilva."
Ilva? Quella di Taranto? Mah!
"Fratello del papà di Vicky, porta via Ilva dal campo di battaglia."
"Spotto te. Tu pesante..."
"Ue mostri... Ilva sta dormendo."
"Non si può dormire mentre si combatte. Fuggi nemico....."
"É svenuta. Ilva é svenuta. Lasciatela svenire in pace."
I Vichinghi hanno coperto pietosamente Ilva svenuta in guerra e hanno combattutto a suon di urla belluine e colpi di karate sul piumone esattamente sopra di lei. Poi, sanguinari, hanno ucciso il nemico tornato dalla doccia e lo hanno fatto a fettine.
Ilva-Mamma Pinkytos ha dimostrato risorse zen inaspettate e, mentre sopra di lei infuriava la battaglia, ha sonnecchiato un altro po' in attesa della pace.

sabato 30 marzo 2013

Certi risvegli

Svegliarsi con la testa pesante e gli occhi semichiusi dopo che il Morby, a un anno suonato, é stato per tre quarti della notte appeso a Santa Tetta come un nanetto di tre mesi.
Svegliarsi di sabato alle 6,30 con il Minty che ti urla nelle orecchie e ti colpisce con la spada di cartone che gli ha costruito il Nonno M.
Svegliarsi con estrema fatica e assai di malavoglia, minacciando il nano iperattivo che al posto che "buongiorno" dice: "A cosa vuoi giocale oggi? A Robin Hood?" e, invitato a rimanere a letto ancora qualche istante, frigna a tutta voce: "Ma io non sono più stanco!!!!" (Ma io sì! La miseria!)
Percepire la violenza dei rumori, delle luci, delle voci nel preciso momento di passaggio dal sonno alla veglia (Mamma Pinkytos ha sempre avuto bisogno di un risveglio ovattato e graduale che, ahilei!, da qualche anno a questa parte é diventato un miraggio).
Certi risvegli, dopo certe notti, mettono a dura prova la pazienza di Mamma Pinkytos che, per la stanchezza e a volte per la delusione di vedere svanire la promessa di una preziosa mezz'ora di sonno, riesce a dare il peggio di sé. Grugnisce, minaccia, frigna pure lei.
Poi conta fino a dieci, prende il Minty per la mano e il Morby in braccio, distribuisce baci del buongiorno e si appresta ad iniziare la giornata.