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mercoledì 24 ottobre 2012

Viva la scuola multietnica

Mamma Pinkytos adora la capacità dei bambini di vedere il buono nelle persone, il loro straordinario e istintivo egualitarismo. Mamma Pinkytos é felice che i suoi nani frequentino scuole che più multietniche non si può perché si abituano che al mondo siamo in tanti e che, alle volte, i diversi siamo proprio noi. Ed é proprio così per il Morby nella cui sezione del nido ci sono quindici bambini dei quali nove sono stranieri. E lui, piccola mozzarellina con quattro pelucchi sulla testa, stona un po' vicino ai compagnetti peruviani e boliviani, scuri, pasciuti e capelluti ( e che capelli!). Anche la classe del Minty é multietnica e i suoi nonni a volte non capiscono bene i nomi dei suoi nuovi amici che si chiamano Wassim, Melek, Walid.
Ieri il Minty è tornato da scuola felice:
"Mamma, nella mia classe c'é un bambino nuovo."
"Oh che bella novità. Come si chiama?"
"Si chiama Ayub."
"É simpatico? Hai giocato con lui?"
"Glielo ho chiesto ma non mi ha lisposto."
"Sarà timido"
"No, é piccolo. Dice solo una parola."
"Ah! E qual é questa parola?"
"Giallo."
Stamattina, quando Mamma Pinkytos ha accompagnato il Minty a scuola ha visto che il nano si sbracciava.
"Guadda mamma, quello é il papà di Ayub."
Il papà di Ayub, nonostante il freddo, aveva i sandali senza calze come quelli dei frati, la tunica lunga e la barba a punta. Al suo fianco camminava Ayub che, salutato calorosamente dal Minty, abbassava lo sguardo . Il nano si faceva serio:
"Mamma quelli che non salutano sono maleducati ma lui no, lui folse non sa salutare. Sa solo dile giallo."
Mamma Pinkytos crede che Ayub sia solo un po' timido e che presto saluterà con gioia tutti i bambini. In tutto il mondo sono i genitori a dare il buon esempio e il papà di Ayub, dopo avere preparato il figlio, si é  affacciato sorridendo alla porta della classe e ha detto alla maestra:"Buona giornata a tutti", cosa che neppure Mamma Pinkytos fa sempre, soprattutto se deve scappare di corsa al lavoro.