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giovedì 14 novembre 2013

Il fascino della scaloppa

Ebbene sì, martedì a zumba Mamma Gabry Domopack (sì sì. Lei mette il Domopack sotto i leggings!) si é confessata. Prima ha sgridato Mamma Polly Capellipazzi che aveva cenato con pasta e patate ("Troppi carboidrati! Non va assolutamente bene!), ha rimandato a settembre Mamma,Pinkytos perché aveva mangiato riso e patate (sti tuberi!) poi ha confessato di avere ceduto al fascino della scaloppa (di tacchino), con pure un filo d'olio (Non va assolutamente bene!).
Ma la questione della patate proprio non le è andata giù. Ha continuato a guardare le reprobe con riprovazione per tutta la sgambettante lezione.
Sotto il raggio laser di Mamma Gabry, però, è finita questa volta anche la filiforme Alina Filoderba rea, a suo modesto parere, di avere un po' di pancetta.
Mamma Pinkytos si farebbe volentieri carico della pancetta di Alina Filoderba, anzi ne sarebbe proprio entusiasta. Ma si deve tenere la sua. E per la depressione che le viene ogni volta che si guarda allo specchio di profilo, una volta a casa si è mangiata un Duplo. Niente patate però. Così Mamma Gabry Domopack, che una volta a casa strizza il Turbocell ed è felice nel vederlo imbevuto di sudore, non la sgrida che per lei il ciocccolato è di sicuro più socialmente apprezzabile delle patate che fanno ingrassare, gonfiano e manco ti danno soddisfazione.
A proposito della scaloppina, Mamma Pinkytos pensa che anche l'ineffabile Alina Filoderba, l'istruttrice di zumba, dovrebbe mangiarsene una bella grossa, di carne rossa però, così le si colorirebbero un po' le guance visto che sembra sempre sul punto di cadere per terra svenuta. Poi dovrebbe mangiarsi anche del cioccolato, come fa Mamma Pinkytos. Le consentirebbe di colmare la carenza d'affetto in virtù della quale si porta il suo cagnolino, tenero e cucciolo, alle lezioni di zumba, overo in una palestra piccola e dall'acustica pessima, dove quaranta forsennate urlano come pazze al ritmo di una musica a volume assordante. Roba da chiamare La LAV, il WWF, la Protezione animali o chi per loro.
Mamma Pinkytos, che non riusciva a sgambettare in pace vedendo il cucciolo impazzito con i timpani in via di espolosione, ha provato a dirglielo. Non sa se Alina Filoderba abbia sentito, nel frastuono generale. Ma per fortuna a metà lezione ha portato il povero animale almeno fuori dalla porta.
E Mamma Pinkytos, che ha affinato la tecnica del saltellare da ferma, ha potuto zumbare in pace.
Almeno quello.

giovedì 29 agosto 2013

La dieta della cotoletta

Quattro giorni di Austria senza uso cucina hanno lasciato il segno sul viso e nell'intestino di Mamma Pinkytos, di Mister Baby e dei loro nani che, negli ultimi quattro giorni, hanno mangiato più carne di quanta ne mangino a casa in un mese e più patatine fritte di quante ne mangino in un anno. E poi intingoli, fritti, wurstel, insaccati, cioccolato e formaggi saporiti.
Ma soprattutto, per la gioia di Mister Baby che ama gustare ogni pietanza separatamente, l'Austria, dove se da bere ordini acqua sei una sorta di decerebrato da bandire dalla comunità, é la patria del piatto unico, dove la carne viene servita con il riso, la marmellata di ribes e, se sei fortunato pure con l'ananas, su un letto di gnocchi di pane conditi con i crauti e una spolverata di salsa all'aglio o di ketchup.
Il Morby che, con la sua fame atavica, in un altra vita era sicuramente sfuggito ai campi di sterminio, ha una certa confidenza con la cucina di origine germanica. E' l'unico bambino (sicuramente l'unico bambino italiano) che si sia mai visto fare i capricci per una porzione di crauti anziché  per una caramella.
Il Minty invece, più aristocratico, ha fatto la dieta della cotoletta: quattro cotolette in quattro giorni. Anzi, per la verità, il nano grande ha fatto la dieta della mezza cotoletta, perché ha scartato con maniacale attenzione e un conato di vomito appena trattenuto la metà fettina troppo vicina all'immancabile "griciap" (ketchup). Ormai quando il nano vede avvicinarsi il suo piatto con la imprescindibile chiazza rossa non trattiene un moto di disgusto e un flebile gemito ("Mamma... La griciap.. Bleah! Ma perchè la mettono mamma???!!!"). Mamma Pinkytos non sa come spiegare al nano che certe cose sono come il Miracolo di San Gennaro: accadono e basta. Meglio non farsi troppe domande.
Tuttavia, la sua mamma sa quanto il Minty desidererebbe un piatto di pasta all'extravergine, ma lui piuttosto abituato a viaggiare e comunque di indole adattabile, non esterna e comunque non avrebbe senso dato che qui l'olio sostanzialmente non esiste, impunemente sostituito da variegati liquidi onnicomprensivi (olio, aceto, senape, cipolle e chissà  cosa altro).
Mamma Pinkytos e Mister Baby, dal canto loro, dovevano dare il buon esempio e si sono abbuffati di tutto ciò che era minimamente commestibile e spesso hanno anche gradito, ma dopo quattro giorni, qualche brufolo e varie difficoltà digestive, Mister Baby ha voglia di passato di verdura e Mamma Pinkytos di riso in bianco.
Mamma Pinkytos non può non domandarsi cosa dicano i pediatri alle madri austriache in punto di svezzamento e come facciano i bambini di qui, cresciuti a salsicce e patatine fritte, ad avere una pelle di pesca e a sembrare in buona salute.
Forse è lei, la mater italica, ad essere esagerata. Forse é lei, che pensa che cioccolata e fritti sotto i due anni (almeno) non vadano mangiati e che si fa venire il mal di stomaco di riflesso se i suoi nani mangiano schifezze, ad essere nel torto. Forse, mentre loro si ingozzano impunemente di patatine fritte con il "griciap" dovrebbe fare come fanno le madri austriache: bersi un paio di birrette.
Sfortunatamente Mamma Pinkytos é pure astemia!