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sabato 6 aprile 2013

Assaporare l'attimo

Mamma Pinkytos sta scrivendo sdraiata sul letto comodissimo della stanza di un hotel di Roma, zona Colosseo. Mister Baby naviga in Internet, il Morby dorme come un sasso dopo una giornata lunga lunga, mentre il Minty, troppo eccitato per la novità , si gira e si rigira nel letto senza riuscire a prendere sonno.
Eh sì , la Pinkytos' Family si é  concessa un weekend lungo (fino a lunedì ) fuori porta programmato da tempo che ha rischiato fino all'ultimo di saltare.
L'idea era quella di trascorrere due giorni nella capitale con due amici, conosciuti durante la meravigliosa luna di miele in Centro America di M.P.  e Mister Baby. Senonché la piccola Baby Mary Jane, la loro bimba, é  stata colpita dal malefico virus intestinale, il marito di Mamma Patsy Honeymooner, l'amica che Mamma Pinkytos aveva tanta voglia di rivedere, si é  infortunato giocando a calcio e i compagni due viaggio, loro malgrado, hanno dovuto dare forfait.
Anche se l'weekend romano era stato organizzato per incontrare loro, la Pinkytos' Family non poteva spostare né volo né  soggiorno, pertanto si é preparata a partire comunque, con l'essenziale pigiato in due zainetti leggeri leggeri (Mamma Pinkytos, quanto a bagagli, é sempre piuttosto minimal).
Quanto tutto era pronto ed Ali Theweatherman aspettava la combriccola sotto casa per trasbordarla all' aeroporto, Mamma Pinkytos ha saputo che il Nonno M era stato appena ricoverato in ospedale.
Se non fosse stato per le faccine sorridenti ed entusiaste dei suoi nani, (il Minty pronto sulla porta con il suo zainetto contenente acqua e crackers in spalla e il Morby che batteva le manine con la faccina ancora intorpidita dal sonno) ai quali.non voleva causare una delusione,
Mamma Pinkytos avrebbe deciso di non partire.
Come se non bastasse, una coda chilometrica al gate di imbarco ha rischiato di fare perdere l'aereo all' allegra famigliola in gita, che ha corso come Mennea con nani e passeggino in collo, ha supplicato uno steward antipatico e raggiunto a piedi, sempre correndo, il velivolo pronto per la partenza.
Dopo tutte queste disavventure, i nani sono stati bravi, nonostante il viaggio prima in aereo poi in autobus, le attese, la stanchezza, la fame che, quasi alle 21, ha fatto divorare ad entrambi la pasta al pomodoro (prontamente preparata in una trattoria) con somma cupidigia.
É stata una bella serata, l'atmosfera era ed é frizzante, ma Mamma Pinkytos é un po' triste.
Pensa al Nonno M, alla Nonna R, allo Zio Tanguero, alla sua famiglia prima che lei facesse famiglia, e vorrebbe esserci, aiutare o semplicemente esserci, almeno nei momenti di difficoltà. Poi pensa alla vita che scorre, ai suoi nani domani, quando e se vorranno esserci.
Pensa alla sua famiglia di adesso, così fortunata e a quella di prima, di sempre, molto meno fortunata.
Nessuno sa cosa sarà domani.
Mamma Pinkytos é un po' malinconica, ma sente che gli attimi speciali, quelli fuori dall'ordinario, quelli dove tutti sono felici e spensierati, vanno assaporati e non sprecati.
In prospettiva futura.