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giovedì 6 marzo 2014

Disordine e maltrattamenti: quando l'Italia non è un paese civile

Mamma Pinkytos non ci ha dormito la notte.
La mater nonarrivodappertuttoscusatemasonoumana, con Santa Domitilla Pansacitu (la mitica signora che aiuta Mamma Pinkytos con le pulizie) bellamente sdraiata sotto il sole di Sharm, con valaghe di panni da lavare e altrettanti da stirare, ha passato la notte a raccogliere frutta di plastica, a pulire il bagno e la cucina, a piegare per bene i pigiamini dei nani, che tanto non riusciva a dormire.
Aveva spento la tv (che non guardava, eccetto "cattoni", da almeno due anni e che tornerà a non guardare, eccetto "cattoni", almeno per altri due anni) su un servizio de "Le iene" di quelli da fare accapponare la pelle, torcere le budella, fare salire un'ansia così densa e vischiosa che poi dormire è impossibile.
Non c'erano morti ammazzati nè narcos in azione, ma tre bimbi, due neonati ed uno più grandicello sottratti ai genitori, rei di non tenere sufficientemente in ordine e pulita la casa.
Niente pidocchi, croste o cose così. Solo una collinetta di panni sporchi in attesa di essere lavati (la montagna di biancheria di Mamma Pinkytos a confronto è l'Everest), tre bimbi che dormono nella stessa stanza nei loro tre lettini vicini, giocoforza "con poco spazio per giocare", qualche padella nel lavello, libri e animaletti sparsi sopra e sotto il divano. E, udite udite, un cane. Bello pulito eh, ma pur sempre un animale, contutte le sue complicazioni.
Secondo qualche ben pensante che di certo non ha figli i genitori peccano di trascuratezza, escono gli Assistenti sociali, i carabinieri. Fotografano, fanno i soloni curiosando impunemente in casa d'altri e scatta il provvedimento d'urgenza. I bimbi, compreso un nano di sei mesi, vengono trasferiti in istituto.
Senza discussioni nè confronti, senza parlare con i genitori, senza sentire i nonni.
La motivazione? Raccapricciante. "Il disordine è una forma di maltrattamento."
Mamma Pinkytos, che per ragioni di lavoro di persone maltrattate e maltrattanti ne ha incontrate parecchie, e che, per indole,  è persona mite che insegna ai suoi nani "peace and love", a queste persone augura di finire, un giorno, vittime della loro stessa ottusità. È quasi certa che non abbiano dei figli, ma in quel caso avrebbe molti dubbi sulle loro capacità genitoriali. 
Strappare un bimbo alla propria mamma, in qualsiasi modo, è il crimine più grande che si possa compiere.
Ci sono casi, rarissimi e molto gravi, in cui un genitore momentaneamente non è in grado di prendersi cura del figlio. In quei casi va aiutato, sostenuto, non affossato. E tutto questo nell'interesse di chi non ha colpe, ma solo diritti, primo tra tutti quello di avere vicino chi lo ha messo al mondo e lo ama sopra ogni cosa. Le madri, i genitori non sono perfetti. Hanno difetti, limiti, evidenti incapacità, ma chi e soprattutto come qualcuno decide se è capace o no? In base a quali parametri?
Chi siete voi per entrare in casa d'altri e curiosare tra i panni sporchi? Chi siete per decidere che se la cucina non è linda un bimbo non è felice? Andate a dormire tranquilli la sera pensando a tre bambini soli, in un istituto, e a due genitori soli, in una casa troppo vuota? Siete orgogliosi di averlo deciso voi?
Mamma Pinkytos al solo pensiero si sente morire. È arrabbiata, preoccupata.
Dio solo sa quante volte succedono queste cose in un Paese che si ritiene civile.
C'è chi non vede i canti, la gioia, le fiabe. Chi vede sempre e solo il marcio, sfoggiando il proprio paraocchi con orgoglio, come fosse una borsa firmata. Chi non ha problemi a scagliare la prima pietra, anche se di scheletri nell'armadio ne ha una collezione. 
Mamma Pinkytos ha assistito mamme maltrattate, picchiate, alle quali hanno tolto i figli perchè hanno perso il lavoro e mamme sole, abbandonate dai mariti, alle quali hanno tolto i figli perchè per mantenerli dovevano lavorare tutto il giorno.
Se caschi nel girone infernale non va bene niente. Se  lo Stato decide che qualcun'altro, una persona e in quanto tale umana, fallibile e parziale, deve valutare se sei bravo o no a fare il genitore, devi sapere che puoi anche perdere tutto. Il tuo mondo, la tua vita. I tuoi figli.
Mamma Pinkytos si incatenerebbe, si darebbe fuoco, rapirebbe i suoi nani per portarli in capo al mondo. Tutto quello che ad una sua assistita non consiglierebbe mai.  Ma lei l'ha promesso ai suoi nani, la prima notte che hanno passato insieme. Ti proteggerò sempre, con tutte le mie forze.
Mamma Pinkytos ha fatto le lavatrici.
Ora non c'è più la montagna di panni da lavare (che se li cambi, i nani, poi per forza devi lavarli i panni sporchi), c'è quella di panni da stirare.
Però è tutto pulito eh, anche la cucina.
Lo ha detto a Mamma Gabry stamattina.
Mamma Gabry fa l'assistente sociale, l'incubo di Mamma Pinkytos. 
Cara amica, non ti posso più invitare a fare quelle belle merende con i biscottini decorati con la pasta di zucchero. La pasta di zucchero sporca e, quando la mater cake designer è in fase creativa, il pavimento appiccica e la cucina è una Waterloo domestica.
Ma guarda i nani: belli come il sole, puliti, ordinati.
Beh forse il Morby con quei capelli pazzi non è proprio ordinatissimo, ma annusalo, profuma di borotalco.
Sì, forse indossa le scarpe smesse dal Minty di un numero più grandi, ma ne va tanto orgoglioso.
E guarda il Minty che piccolo lord.
Ha due brufoletti, è vero, forse ha mangiato troppa cioccolata, ma mica gliela ho data io.
Però non ha neanche un pidocchio, neppure uno.
Mamma Gabry abbozza, si stizzisce, difende la categoria.
Ma lei Catone il censore ha deciso di non farlo. Lei ha scelto di non giudicare la vita degli altri.
Forse Mamma Pinkytos la può invitare a bere il the.
Magari quando torna Santa Domitilla Pensacitu.