martedì 31 dicembre 2013

Dichiarazione d'amore

È l'ultimo giorno dell'anno. È un giorno in cui di solito si fanno bilanci, ci si guarda alle spalle e si prende quel che c'è di buono per ripartire.
Anche Mamma Pinkytos si guarda indietro, guarda a questo 2013 che è stato il primo vero, faticoso banco di prova della vita a quattro della Pinkytos' Family, a tutti i loro sforzi e alle ineguagliabili gioie.
Allora, invece che un bilancio nudo e crudo, lei vuole scrivere una dichiarazione d'amore. Una dichiarazione di grande, immenso amore per il suo Morbillino, il cucciolo di casa, pestifero e testardo, risoluto, ma così dolce e morbido quando si abbandona appongiando la sua testina tutta ricci sulla spalla della sua mamma e così divertente da guardare mentre è intento a trovare un modo per arrampicarsi sul tavolo alla ricerca del suo ciuccio.
Un'altra dichiarazione di incommensurabile amore, Mamma Pinkytos la vuole dedicare al suo Minty che sta crescendo, con una velocitá da mettere le vertigini, al suo Minty intelligente e curioso, a volte troppo curioso, al suo Minty che è grande ma è piccolo e ancora tanto bisognoso di coccole.
Non puó mancare la dichiarazione d'amore delle dichiarazioni d'amore, quella per Mister Baby, il padre dei suoi due mostri, quello che ha reso possibile la felicitá di oggi e che, come Mamma Pinkytos, la coltiva ogni giorno. L'amore per i figli è naturale e viscerale, non sono altro da noi. Quello per la persona che si sceglie è meno immediato, a volte incontra ostacoli, ha più bisogno.di essere coltivato. Mamma Pinkytos e Mister Baby, che ora sta seguendo un corso on line nel parcheggio del Despar prima della spesa per il Cenone di Capodanno, si scelgono ogni giorno, esattamente da quindici anni.
La famiglia che hanno costruito è il loro orgoglio, la loro gioia, quella che, anche se sono due pigroni patentati, li fa essere felici di vestire i nani come palombari per portarli a slittare e fare su e giù con nano e bob infinite volte, felici di fare anche quello che loro non farebbero, felici di tutto.
Loro talvolta sono un po' ritardatari, disorganizzati, smandrappati e casinisti.
Ma simpatici, quello non si puó negare.
Un nuovo anno inizia e Mamma Pinkytos è ottimista.
Buon fine anno a tutti.

lunedì 30 dicembre 2013

Lontano dagli occhi, lontano dal cuore

Le vacanze in montagna della Pinkytos' Family vanno alla grande. È tutto, o quasi, come Mamma Pinkytos se l'era immaginato. I nani hanno così tanti stimoli e cose interessanti da fare che le ore non bastano mai. Sono stanchi morti e vanno a letto tardi dopo essere corsi decine di volte, come piccioni viaggiatori, dall'appartamento occupato da Mamma Nina Lavoropertutti e famiglia a quello della Pinkytos' Family e viceversa, con i loro pigiamotti natalizi, a portare messaggi tipo: "Venite da noi a mangiare il budino?" e "La mia mamma sta ancora lavando i piatti."
Mister Baby ha un'energia inesauribile, corre tutto il giorno alla mercè dei nani e alla sera si piazza in macchina, in qualche anfratto coperto dal segnale Internet, a seguire un corso di aggiornamento on line sul tablet di Mamma Pinkytos (non perchè sia pazzo ma perchè gli avvocati devono fare tot corsi entro fine anno e, guarda caso, l'anno finisce domani).
Mamma Pinkytos è felice. Sta con i nani, si rilassa, si ingozza di cioccolato, canederli e arachidi pralinate, dimentica della sua vita normale fatta di lavatrici, scadenze, disordine, orari da rispettare.
Lontano dagli occhi, lontano dal cuore.
Poi ci sono gli amici, Mamma Nina e ieri Mamma Cra, c'è il piacere di vederli con calma, di fare qualcosa di bello insieme.
Unica assente, la neve. Mamma Pinkytos se  la immaginava ovunque, sui tetti delle case, per le strade. E invece la devi proprio andare a cercare. Ma se la trovi ne vale la pena.
Così ieri la Pinkytos' Family ha fatto qualche km pee incontrare Mamma Cra e famiglia, in uno spiazzo da cartolina, tra alberi innevati e piste da slitta. Il Minty e il Cipolla hanno slittato, giocato e costruito un pupazzo di neve. Erano così bianchi e rossi e felici che mettevano di buonumore solo a vederli. Poi tutti a pranzo in baita,a mangiare specialitá altoatesine.
Oggi al mattino neve e al pomeriggio piscina. Alla fine il Minty era talmente stanco che ha pianto venti minuti urlando: "Voglio gli occhi bianchi!" perchè il cloro della piscina glieli aveva leggermente arrossati.
Questa sì che è vita! Unico neo è che la montagna fa venire tanta, troppa fame e il girovita ne risente. Ma tanto Mamma Pinkytos la sauna nature, come la fanno qui, non ha tempo di farla.

sabato 28 dicembre 2013

Maria Montessori e la gara di sputi

Questo è uno dei classici casi in cui a Mamma Pinkytos tireranno le pietre. Perchè lei, la mater ignorans, è antiquata, bacchettona e irriverente e non ha rispetto, zero, per chi ha posto le fondamenta della moderna scienza dell'educazione.
Ma sgomberiamo subito il campo da un equivoco: mica ce l'ha con la Montessori lei, che manda il suo Morby (e prima,ancora il Minty) in un nido di stampo montessoriano, gestito da una cooperativa presieduta da Grazia Honegger Fresco, che di Maria Montessori è una delle più famose discepole.
Mamma Pinkytos ce l'ha (si fa per dire, perchè per lei ognuno è libero di fare quello che gli pare) con chi estremizza delle pur valide teorie, con chi i principi non li sa adattare alle situazioni e alle persone, ma li applica in modo hitleriano.
La vicenda è questa: Mamma Ale Enciclopedia, amica di M.P., che non è l'ultima arrivata ma è persona colta e informata, scrive su un forum di mamme con simpatie montessoriane, esponendo il suo problema. Il suo nano duenne sputa di continuo, per spirito di ribellione e per ripicca. Sputa  l'acqua mentre si lava i denti e mentre beve, sputa sullo specchio e sul pavimento. Lei e il marito una sera, per porre freno al nano molesto e fargli capire che non è un lama ma una persona e sarebbe gradito si comportasse di conseguenza, gli hanno tolto un piccolo divertimento prima della nanna, la lettura di un libretto o qualcosa del genere. Un piccolo segnale, niente di traumatico. Roba che Mamma Pinkytos Rottermaier, che quando la situazione si mette male si sente costretta ad elargire castighi più o meno severi, a confronto, è  un orco cattivo.
Apriti o cielo! Le mamme montessoriane, nella loro infinita bontá e comprensione, nel loro mondo fatato e bambinocentrico,hanno crocefisso all'unanimitá la povera Mamma Ale (chissá cosa farebbero quotidianamente a Mamma Pinkytos. La mater inetta preferisce non saperlo).
Per loro, se il nano sputa, non va represso nè sgridato, figuriamoci castigato! Per le emule della Montessori, lo sputo è un modo di esprimersi creativo. In altre parole, il nano sputa legittimamente e se la cosa indastidisce i genitori bacchettoni il problema è di questi ultimi, dei loro schemi mentali rigidi e sbagliati. Per le mamme di cui sopra, se il nano sputa bisogna sputare con lui, indire una gara di sputi ridendo a crepapelle cercando di centrare ben bene lo specchio del bagno. Il massimo che si puó fare, se proprio non si resiste all'insulso retaggio culturale che ci induce quantomeno a circoscrivere il fenomeno, è stabilire uno sputo-time, un momento della giornata in cui si sputazza allegramente tutti insieme. Il castigo? Giammai! Tutti quei genitori reprobi che osano far saltare ai nani un minuto di Peppa Pig perchè hanno allagato la casa, morso un compagno, sputato in faccia alla maestra, tentato di strozzare il fratello, causano loro danni psicologici irreparabili.
Secondo Mamma Pinkytos, la povera Montessori si stará rivoltando nella tomba.
Secondo Mamma Pinkytos l'educazione è importantissima e vorrebbe che i suoi nani imparassero che , se si vuole vivere in mezzo agli altri e non da eremiti sopra una montagna, ci sono atteggiamenti che sono socialmente condivisi e altri no.
I bambini sono naturalmente gioiosi, rumorosi, incontenibili. È il loro modo di essere ed è giusto che sia così, ma a tutto c'è un limite. La tua libertá finisce dove inizia quella degli altri. Questo è il primo insegnamento.
Secondo Mamma Pinkytos ai nani non è tutto dovuto e quelli che sono comunemente definiti "castighi", spesso altro non sono che un modo per insegnare loro che se ti comporti bene con gli altri è assai più facile che gli altri si comportino bene con te e che certe cose bisogna meritarsele.
Mamma Pinkytos vorrebbe evitare che quelli che un domani imbratteranno i monumenti, righeranno le macchine e daranno fuoco ai bidoni dell'immondizia non per cattiveria bensì perchè hanno un modo creativo di esprimersi o per mero dissenso, siano i suoi figli.

venerdì 27 dicembre 2013

In viaggio

"Ho fameeee!"
"Checkerrrrrr!"
"Non potete non farmi mangiare niente fino a staseraaa!"
"Checkerrrrr!"
"Siamo arrivati?"
"Checkerrrr!"
"Cracker! Anche io voglio un cracker."
"Checkeeerrr!"
"Siamo quasi arrivati?"
"Cacquaaaa!"
La Pinkytos' Family è partita per la montagna da circa un'ora. Il Morby reclama urlando un cracker e il Minty ha giá chiesto: "Siamo arrivati?" diciotto volte. Ma sono partiti e sono riusciti a stipare in macchina quasi tutti i bagagli preparati a rate da Mamma Pinkytos, bob e passeggino compresi. E questo è giá un successo.

mercoledì 25 dicembre 2013

Gli auguri di Mamma Pinkytos

Auguri via Facebook, via Whatsapp, via Skype. Auguri via etere, via cellulare, via Internet. Auguri che volano nell'aria. Auguri dati di persona, con un sorriso, con un bacio, i preferiti da Mamma Pinkytos. La mater lumaca, che mal si adegua alla tecnologia (ma che per Natale, di regalo, ha ricevuto un tablet), alla mattina di Natale, si è svegliata schiacciata come una sottiletta tra Minty e Morby, che l'hanno salutata con un bacio e le hanno augurato rispettivamente: "Buon Natale" e "Taeee!" Ed è stato il risveglio più bello del mondo.
Lei, la mamma che non dorme (quasi) mai, ma che in compenso mangia parecchio, il Natale lo adora. Per l'atmosfera, le lucine, i pacchetti, la gioia di stare insieme, per l'allegria. E quest'anno se l'è proprio gustato. Da quando ci sono i nani, il Natale è più caldo, l'albero è più verde, le luci e le palline più colorate, i regali sempre bellissimi e preziosi.
Ma Mamma Pinkytos sa che non tutti hanno la sua stessa fortuna, quella fortuna per cui non ha il coraggio di chiedere null'altro al cielo e accetta quel che viene quasi sempre con il sorriso sulle labbra. Tranne la gastroenterite, ovvio, perchè quella è proprio antipatica.
Anche Mamma Pinkytos,ad ogni buon conto, vuole mandare al mondo i suoi auguri di Buon Natale, quelli che quest'anno non ha scritto quasi a nessuno, stanca dei messaggini di auguri prestampati da mandare in serie. Non perchè non ci abbia pensato. Ma perchè per una cosa così intima e personale voleva ritagliarsi cinque minuti di tempo. E ce l'ha ora, dopo una giornata di gioia, in cui ha conosciuto il suo nipotino Little Lio-Giu ed è andata dopo anni al cinema sola con Mister Baby ("Andate al cinema mamma tu e il papà?" "Sì amore" "Ma andate solo voi due a vedere un film lungo per bambini?").
E allora Mamma Pinkytos vuole augurare buon Natale a chi soffre per un dolore, una mancanza, un'assenza, a tutte le persone a cui il Natale non mette gioia ma malinconia. Buon Natale a chi a Natale è diventata mamma perchè più Natale di così si muore. Buon Natale a chi è solo veramente e a chi si sente solo anche in mezzo agli altri. Buon Natale a chi sta combattendo con coraggio la propria battaglia, qualunque essa sia. Buon Natale a chi spera che il prossimo Natale sia meglio. Buon Natale a chi la notte dorme poco o niente, che pensi agli altri che non dormono e si senta in compagnia. Buon Natale a chi è felice di poco e con poco ì. Buon Natale a tutti i bambini del mondo perchè è grazie alla meraviglia nei loro occhi che ogni anno arriva Natale.

lunedì 23 dicembre 2013

Felicitá

Oggi Mamma Pinkytos è perfettamente felice. Dopo le ultime frenetiche settimane, condite da preparativi, scadenze, adempimenti, preparazione bagagli, gastroenterite, congiuntivite, tosse asmatica, pediatra, farmacia, cene, feste, pranzi, saggi e acquisti, oggi ha avuto il suo regalo di Natale. Semplice e speciale, come ogni regalo di Natale che si rispetti. Dopo avere finito alla mezzanotte di ieri di preparare valigie su valigie per il Natale dai nonni e la successiva settimana in montagna insieme a Mamma Nina e famiglia, stamattina mamma e nani avrebbero dovuto partire, dopo una capatina dalla pediatra per fare controllare la fastidiosa tosse del Minty. Ma lo studio della Dott.ssa Rosa Parloio stamattina era affollato come e più di un centro commerciale all'ora di punta. Mamma Pinkytos ha trovato la linea per fissare l'appuntamento dopo un'ora e mezza ed ha ottenuto il primo appuntamento del pomeriggio. Così- per evitare ulteriori devastazioni alla casa e per non vedersi disfare i bagagli faticosamente preparati - ha caricato in macchina i nani e li ha portati a fare una passeggiata in centro.
Hanno camminato tutti imbaccuccati sotto le lucine, ascoltando il suono delle cornamuse, tenendosi per mano. Hanno passeggiato tra le bancarelle dei mercatini di Natale.
Sono andati sulla giostra con i cavalli e poi all'ufficio postale a spedire ai "bambini poveri dell'Africa" i risparmi del Minty, "così li salvo, mangiano e passano anche loro un bel Natale". All'una mamma e nani sono andati a fare una scorpacciata di tigelle e poi a,salutare Mister Baby, in pausa dall'ufficio. Il Minty bellissimo, con il suo golfino rosso peruviano e gli occhi luminosi. Il Morby allegro e curioso come sempre. Mentre tornavano alla macchina il Minty ha,detto: "Sei felice mamma? Perchè io sono tanto felice. Che è Natale, che è vacanza, che siamo insieme."
Anche la mamma è tanto felice amore. Che è Natale, che è vacanza, che siamo insieme.
Non ci poteva essere regalo migliore.

mercoledì 18 dicembre 2013

Se ne è andato

Mamma Pinkytos ricorda come fosse ora le sue lacrime mentre trasportava il lettino del Minty unenne dalla camera matrimoniale alla sua cameretta.
E stasera un altro nano se ne è andato. Il cucciolino di Mamma Pinkytos, che ha ventuno mesi (ma a lei sembra appena nato) si è rannicchiato nel letto grande sotto a quello del suo fratellino, ha detto: "Io gande", ha chiesto: "Pooh" e poi: "Lallo" (i suoi due peluches), ha stretto la mano della sua mamma e si è addormentato.
Mamma Pinkytos ora, nella sua stanza troppo grande e vuota, ha l'horror vacui. È triste triste triste. Per non potere guardare il suo Morby mentre dorme, per il tempo che passa.
Si sente un po' sola, con due nani quasi grandi che stanno per conto.loro.
Sa che è giusto, che è bello così.
Li guarda dormire: un nanetto sopra e uno sotto, due angioletti bellissimi, la sua vita.
Ma al cuor non si comanda.

lunedì 16 dicembre 2013

Sei come la mia moto

"Toto mia... Beeelllaaa!"
Il Morby ha ricevuto da Santa Lucia, che ha captato perfettamente il desiderio di indipendenza del nano piccolo, una motina elettrica. Niente di roboante, una vespina rossa demodè piena di api da vero figlio dei fiori, che per lui è la più bella del mondo.
Come ogni regalo gradito, non ha avuto requie e venerdì e sabato è stata usata da M&M's, che sfrecciavano ridendo come pazzi rigorosamente in due e senza casco, per ogni esigenza: "Tiaaaa! Veni toto!" (Minty! Vieni in moto, su! Si parte!)
"Mamma devo fare la cacca. Vado in moto perchè ho mal di gambe. Vieni Morby a farmi compagnia!"
"Io denti. Toto." (Io invece devo lavarmi i denti visto che oggi ho divorato avidamente una trentina di caramello. E visto che ho il mezzo, non faró la fatica di usare le gambe.)
Lo scooterino Honey per un giorno e mezzo ha scorazzato per la Pinkytos' Home schiacciando caramelle seminate per il soggiorno da Santa Lucia, facendo la gimkana tra mobili e regali, schiantandosi contro il muro con il Morby che forsennatamente continuava a premere sull'acceleratore, portando due nani irrequieti e rumorosi, talvolta pure peluches-muniti, poi è morto. Così, senza alcun preavviso.
Mamma Pinkytos, credendo che la carica fosse terminata, ha attaccato il potente mezzo alla corrente, ma una notte di carica non ha sortito alcun effetto.
I nani ovviamente sono in lutto, Mamma Pinkytos e Mister Baby.parecchio dispiaciuti. Così oggi la moto rossa è andata all'ospedale, ovvero sia dall'Handy Manny dei poveri, Max Cacciavite, che tenterá l'impossibile per restituire il loro giocattolo ai nani appiedati.
"Mia toto bua!"
Mamma Pinkytos incrocia le dita.
Santa Lucia in certe cose è proprio come lei: mica conserva gli scontrini dei giocattoli!

I limiti di Mamma Pinkytos

Mamma Pinkytos ha un sacco di limiti.
Prima di tutto fisici e in questi giorni è molto vicino al loro superamento. Ergo: non ce la fa più, ma proprio più. Va a dormire tardissimo tutte le sere, lavatrice, asciugatrice, sacchette dell'asilo, pacchetti, fiocchetti, biscotti, sorprese, macchie ovunque, aspirapolvere, l'ordine questo sconosciuto... Non si ferma mai, non si siede mai, ma è una goccia nel mare. Mister Baby, anche lui, quando torna dal lavoro si mette in moto e intanto si lamenta: della polvere, del disordine, del cibo insipido... E Mamma Pinkytos scopre la sua indole violenta e vorrebbe lanciargli un piatto in testa senonché poi non avrebbe voglia di passare per l'ennesima volta Mister Folletto.
Poi ha limiti fisici di altra natura. In altre parole ha la panza che anziché diminuire aumenta poiché lei, per sopravvivere, mangia dolci in modo ossessivo compulsivo, poi ha le tette a bistecca quale effetto inevitabile dell'allattamento prolungato. E vogliamo parlare delle occhiaie? Perfette, scure, fino ai gomiti... Che tuttavia non sono niente in confronto alla trasandatezza generale. Perché lei, la mater non dormiens, ha tanti vestitit carini, ma pesca dall'armadio la prima cosa che trova, ha le maglie con le macchie e il piumino senza cintura perchè ce l'aveva ma non ha tempo di cercarla. Una una cuffia che adora, ma si è dispersa nei meandri del suo armadio. Si veste monocolore, così non perde tempo negli abbinamenti.
L'altri limite rilevante e incoercibile di Mamma Pinkytos è il disordine. Dentro e fuori. Perchè lei è un'ape operaia, sempre indaffarata, ma squinternata, disorganica, multimediale. Lei inizia cento cose e il suo fisico poi non segue le sue idee brillanti. Le cose non le sistema a volte perchè realmente non sa dove metterle, più spesso perchè proprio non le paiono in disordine. Al suo spirito anarchico e neo-hippie va bene così. A chi frequenta per forza o per piacere la Pinkytos' Family meno.
Ai nani per la verità va molto bene, anche se il Minty non comprende bene la fortuna che gli è toccata e, agli occhi degli altri, pare figlio di Mastro Lindo visto che a scuola, alle maestre, dice che lui non gioca a niente così poi non gli tocca essere costretto a riordinare. Mamma Pinkytos pensa che se le maestre danno ascolto a quello che dice il suo nano, prima o poi chiameranno i Servizi Sociali.
La Nonna L e la Nonna R invece si sono coalizzate. Vogliono che Mamma Pinkytos, manco fosse Rania di Giordania, prenda una colf a tempo pieno, una "filippina" come dicono loro, alla quale mollare anche quei pestiferi dei nani ogni tanto, perchè se fosse italiana, russa o nigeriana non andrebbe bene. Mamma Pinkytos non ritiene di dovere lavorare per pagare la "filippina" nè rinunciare alla meravigliosa intimità con i suoi nani quando rincasano e sono soltanto loro tre, liberi di bivaccare e di fare quello che gli va.
In definitiva, Mamma Pinkytos ha anche degli evidenti limiti caratteriali. Lei si arrangia, sgambetta, corre, non si siede mai e dorme poco, ma guai a mettere in discussione la sua devozione alla causa. Perchè allora diventa proprio una iena. Lei non chiede niente, ma deve potere fare di testa sua.
La vita è la sua, la casa è la sua.
Sarà pure disordinata, caotica... ma è allegra e vissuta. I suoi nani sono rumorosi e squinternati, non sono, per evidenti ragioni anagrafiche, Gandhi come il cuginetto Lio-Giu (a proposito, Mamma Pinkytos, che sarà ufficialmente la sua madrina di Battesimo, non vede l'ora di conoscerlo!), ma con estrema superbia (ecco un altro limite di M.P.!!!) sono belli, sempre puliti e ordinati.
Qualcosa di buono lo avrà fatto anche Mamma Pinkytos, no?!

giovedì 12 dicembre 2013

Ssssttttt!

I nani di Mamma Pinkytos una volta tanto sono stati bravi. Hanno preparato acqua e fieno per l'asinello, latte e biscotti per Santa Lucia. Il Morby, nel suo stile, ha assaggiato latte e biscotti e rovesciato l'acqua. Poi, dopo una,storia tutti insieme nel lettone, sono andati a letto senza capricci e ora dormono da un'ora buona.
Mamma Pinkytos è emozionata. La notte magica è iniziata.
Ssstttt! Tra poco Mamma Pinkytos inizierá a darsi da fare e la Santa, domattina, regalerá ai suoi nani un sogno che racconteranno ai loro bimbi. Come lei adesso. Come lei che li abbraccerebbe nel  sonno per ringraziarli di tanta emozione.

Buoni propositi di Natale

Qualche volta Facebook serve.
Mamma Pinkytos, leggendo un post di Mammansia, mamma del Piccololollo, ha trovato il suo fioretto per il Natale ed il nuovo anno.
Accettare, sopportare, non giudicare, non urlare.
Pazientare se il suo nano eccentrico urla in mezzo alla strada, se apostrofa i passanti in napoletano, se per Santa Lucia preferisce il metal detector di un puzzle di Barbapapà.
Dire: "Ooooommmmm!" se spreca l'ennesimo rotolo di carta crespa per costruirsi una "maglietta da pompiere", sorridere se colora sul muro per esprimere il suo spirito artistico.
Comprenderlo se non é spensierato quando dovrebbe essere felice, se ride ai funerali.
Perché i figli sono persone e diventano quel che vogliono...
Eccolo, il blues della mamma perfetta:

C’era una mamma, una madre madrona,

la mano a saetta, la voce che tuona.

Più che un bambino voleva un soldato

Ma poi crebbe un hippie tutto arruffato.

C’era una mamma, un po’ mamma e un po’ chioccia,

di libertà ne lasciava una goccia,

le nacque una bimba paracadutista

adesso è una stuntman professionista.

C’era una mamma vegana e pittrice,

viveva di tofu col figlio, felice.

“quanti bei posti dipingerai?”

Ma invece il suo Adolfo guidò il Terzo Reich.

Filastrocca del figlio perfetto

Scolpito, pensato come un angioletto

Tu lo volevi un po’ simile a te

e invece “sorpresa!” decide da sé.

C’era una mamma, femminista di razza,

mutande bruciate e tette giù in piazza,

ma ebbe una figlia, un clone di barbie

che va da Intimissimi e spende i miliardi.

C’era una mamma ingessata e ingegnera

sinapsi a quadretti, compita ed austera,

ma il figlio non legge ogni giorno i listini

compila gli oroscopi, descrive destini.

C’era una mamma Bocca di Rosa,

si dice puttana, io dico sciantosa,

il figlio giurò per la castità,

un frate trappista, in povertà.

C’era una mamma, una santa, una suora,

conosce l’amore, ma il piacere lo ignora,

crebbe un bambino, un chierichetto,

fa il pornoattore, un artista del letto.

Filastrocca del figlio perfetto

Scolpito, pensato come un angioletto

Tu lo volevi un po’ simile a te

e invece “sorpresa!” decide da sé.

Filastrocca della mamma imperfetta.

la mamma perfetta un figlio lo accetta.


Voi che ne pensate?

mercoledì 11 dicembre 2013

Natale secondo Minty

Ieri pomeriggio, Pinkytos' Home.
I nani hanno festeggiato il Natale con i loro amici davanti a una tavola imbandita con muffins, biscotti natalizi decorati con pasta di zucchero e casetta di pan di zenzero, faticosamente prepara nottetempo da Mamma Pinkytos.
Il Minty e i suoi amici quattrenni, in ordine sparso, hanno:
1. Allagato il bagno, buttando gli asciugamani nel bidet;
2. Spezzato a metá l'arco di legno, uno dei giochi preferiti del Minty;
3. Imbrattato di muffins e cioccolato il lettone di Mamma Pinkytos e Mister Baby, scelto come luogo ideale per consumare la merenda;
4. Svuotato il cassetto delle pentole di Mamma Pinkytos e fatto il lancio dei cucchiai di legno;
5. Cantato a squarciagola per un tempo infinito e indefinito: "Mi scappa una scoreggia".
6. Disordinato tutto il disordinabile e rovesciato tutto il rovesciabile, con una precisione maniacale ovviamente non seguita da altrettanta solerzia nel riordinare.
Mamma Pinkytos ha dato di matto un paio di volte, in pieno contrasto con lo spirito natalizio.
Il Morby, felice come una Pasqua nonostante la festa fosse per santificare il Natale, ha giocato in comunione di amorosi sensi con il suo amichetto Ghego.
Ogni tanto, all'urlo di : "E' mioooo!" si prendevano a mazzate, ma senza rancore nè spargimento di sangue.
Quando gli scoppiettanti ospiti se ne sono andati e Mamma Pinkytos ha iniziato la conta dei danni abbozzando un predicozzo al Minty in assetto festaiolo, il nano, senza scomporsi, ha risposto: "Ma è Natale mamma!"
Mamma Pinkytos è stata contenta di sapere che, nonostante tutti i suoi sforzi per instillare al nano lo spirito natalizio con tutto il suo strascico di buoni sentimenti e buone azioni, secondo il Minty, il Natale è si riduce ad una sorta di rave party senza regole, con rutto libero e turpiloquio ammesso.
Merry Cristhmas.

lunedì 9 dicembre 2013

Domande

Mamma Pinkytos si chiede perchè la sua vita sia sempre così incasinata e piena. È lei che vuole strafare o è il pane quotidiano di ogni mamma bis lavoratrice? Gli alberelli di Natale di frolla decorati con la pasta di zucchero forse non erano necessari e forse non lo era neppure la festa di Natale organizzata per i nani in una luridissima Pinkytos' Home miseramente orfana di Santa Domitilla Pensacitu, ma insomma.. non si vive di solo pane. Dovranno pure fare qualcosa quella derelitta di Mamma Pinkytos e i suoi nani per arrivare a sera. Il fatto è che lei va in ansia. E quando è stanca va in ansia per tutto. È un aspetto del suo carattere che non conosceva e si è convinta che sia l'etá. Così come è l'etá ogni tanto a farle perdere colpi, a toglierle la luciditá. E allora va al parcheggio per ritirare la macchina, ma le chiavi sono rimaste in studio, nella tasca di Mister Baby, e lei si sente l'essere più sfigato della terra mentre torna in studio di corsa. Poi va dal  benzinaio, abbassa il finestrino, dice: "Venti, grazie." Il benzinaio la guarda, in aria come una mongolfiera, e le dice: "Di cosa?" E a lei verrebbe voglia di rispondere: "Panini" oppure "Lumache" e le fa piacere vedere che c'è qualcuno messo peggio di lei. Poi dice: "Benzina" e mentre lo dice le viene il dubbio ("Non sará mica diesel?!"). Il benzinaio, professione in via di estinzione nella sua accezione classica visto che il moderno benzinaio non è che un cassiere/a che si limita a riscuotere nel suo sgabuzzino al calduccio, la fissa,e,ripete stupito: "Benzina?!", tanto stupito che a Mamma Pinkytos sorge il dubbio di avere detto davvero "lumache".
Ognuno ha i suoi pensieri, pensava Mamma Pinkytos prima, mentre preparava i muffins per i nani. C'è chi sta pensando a cosa indossare domani, chi a un impegno di lavoro. Lei si sta chiedendo cosa c'è dentro questa tisana frizzantina che sta finalmente sorseggiando in santa pace con gli occhi che si chiudono.

venerdì 6 dicembre 2013

Kamasutra

Il potere di una piacevole serata tra amiche.
Ieri sera Mamma Pinkytos, oltre ad essere assai stanca e poco lucida, era anche piuttosto invelenita.  I nani frignavano di continuo allontanando il piatto, Mister Baby, arrivato per il secondo turno di pizzoccheri valtellinesi (ore 19, primo turno: pizzoccheri per i nani - ore 20, secondo turno: pizzoccheri per Mister Baby) ha avuto la pessima idea di lamentarsi perchè erano poco conditi. Della serie: conviene propinargli surgelati così se la prendono con il sig. Findus.
Alle 20,30 peró Mamma Pinkytos si è defilata, ha piantato in nasso la family ed è salita al volo sulla macchina giá in moto di Mamma Polly Capellipazzi, alla sua prima uscita solitaria dopo la nascita del Banana. Con loro anche Mamma Gabry Domopack e Lolly Nolly, una,simpaticissima amica boliviana.
Destinazione: ristorante indiano.
Mamma Polly Capellipazzi aveva prenotato un suggestivo tavolo tra le tende e la serata è stata perfetta. Cibo speziato quanto basta, gossip e  gli immancabili racconti in diretta dalla sala parto. E risate, tante risate. Di quelle che ti fanno dimenticare che una volta arrivata a casa dormirai tre ore e pure male.
Eh sì perchè loro, gli indiani con il sari, cortesi fino all'esagerazione, hanno capito che l'allegra comitiva di mamme variamente abbigliate era di quelle che escono di casa una volta all'anno, se va bene. E le hanno prese in giro tutta la sera senza che loro, impegnate a fare ginnastica di lingua e a mangiare senza ritegno, se ne accorgessero. Portavano il riso dicendo: "Eco risoto a milanese", chiedevano: "Volete tiramisu?" e "Un poco liquore kamasutra?". Mamma Pinkytos e company si sono mangiate il riso giallo e si sarebbero ingurgitate volentieri anche il tiramisu, ma il kamasutra proprio no e non solo perchè Mamma Pinkytos e Mamma Gabry sono astemie. Mamma Polly, che con il suo mezzo bicchiere di vino è l'alcolista del gruppo, alla proposta del kamasutra rispondeva con un "no" deciso. Ma l'indiano faceva l'indiano e insisteva: "Porto liquore a mango. O kamasutra.." "Nooo!" "Buono kamasutra".
Mamma Pinkytos è tornata a casa rilassata e leggera. I nani dormivano e c'era silenzio.
Ogni tanto bisogna fuggire.
Ogni tanto bisogna ridere a crepapelle.
Kamasutra o no.

giovedì 5 dicembre 2013

Che fatica Santa Lucia!

Il Minty in questi giorni, a dispetto dell'imminente arrivo di Santa Lucia in previsione del quale "bisogna fare i buoni, bisogna mangiare tutto, non bisogna lamentarsi e fare i capricci, altrimenti ti porta il carbone", è piuttosto lagnoso e intrattabile.
"Mamma, Santa Lucia arriva domani?" ha chiesto il nano malefico ieri sera prima della nanna.
"No amore, manca ancora più di una settimana." Replicava serafica Mamma Pinkytos.
"Ma uffa.... " si lagnava il Minty con voce piagnucolosa, assai poco tollerata dalla mater insofferente, soprattutto dopo le fatiche della giornata.
"Nano la mamma sa che hai tanta voglia che arrivi Santa Lucia, che non vedi l'ora e non riesci ad,aapettare, ma devi avere ancora un po' di pazienza."
"Non è che non riesco ad aspettare" - rispondeva il nano piagnucolante - "E' che sono stanco di fare sempre il buono".
Mamma Pinkytos, davanti a cotanta sicumera, rimaneva interdetta. Si ricordava di quando era lei, bambina con i ricci, ad essere in attesa della Santa e a quanto fosse attenta ad ogni cosa detta e fatta, stante l'inquietante spauracchio del carbone.
È vero che lei, la Santa, vede e provvede, ma una telefonatina in ordine a quel quattrenne sfacciato e irriverente, Mamma Pinkytos per sicurezza la fará. Che si procuri un bel sacco di carbone, fosse anche di zucchero...

martedì 3 dicembre 2013

Pronto Soccorso 2 - il ritorno

Oggi, mentre Mamma Pinkytos  era  impegnata in un'udienza durata tre ore con il cervello in via di scioglimento per il caldo dell'aula e la stanchezza, Mister Baby era, nel suo unico giorno da papá a tempo pieno, in gita al Pronto Soccorso con i nani, per accompagnare il Morby grondante di sangue con uno squarcio in fronte.
Mamma Pinkytos ha appreso la ferale notizia via sms, a fine udienza, mentre pregustava una passeggiata in solitaria fino alla fermata dell'autobus. Si è fatta accompagnare al Pronto Soccorso in moto dalla segretaria, nel gelo dicembrino, con un casco di fortuna preso in prestito da Crazy Boy. Ha trovato i nani che si ingozzavano allegramente di patatine e un Mister Baby mortificato per l'accaduto per il quale, peraltro, non ha nessuna responsabilitá. Il Morby, che si è inciampato andando a sbattere con la testa contro un pilone di cemento nel cortile di casa, aveva la testa fasciata ed il viso tutto sporco di sangue. Ha visto Mamma Pinkytos e, con il dono della sintesi che lo contraddistingue, le ha detto: "Io mae teta. Io tine. Bello." (traduzione: io mi sono fatto uno squarcio in testa ma, poichè ora mi sto ingozzando impunemente di patatine, la situazione non mi dispiace affatto.)
Poichè il Minty iniziava a dare segni di insofferenza ("Andiamo a casa mamma? Io sono stanco e sfortunato. Perchè oggi io e il papá dovevamo fare il presepe e invece non lo abbiamo fatto"), Mamma Pinkytos ha scaricato per i nani un cartone di Pimpa sul suo cellulare e li ha messi seduti a guardarlo. Sul più bello, il Morby è stato chiamato per la sutura e lui, che odia i camici bianchi e si dispera per un semplice controllo del peso, ha dato il meglio di sè,
mentre l'ago gli trapassava la fronte per ricucirlo (Mamma Pinkytos non l'aveva ancora visto senza fasciatura e il taglio, lungo e largo, sanguinava ancora) e la mater infingarda con una mano gli accarezzava la manina tremolante e con l'altra lo teneva fermo.
Il nano, con le lacrime rosse di sangue, urlava disperato chiamando indifferentemente: "Mammaaaaaa!" "Papá!" e "Pimpaaaa!" (traduzione: la Pimpa è una di famiglia. Va bene cucirmi senza anestesia, va bene tutto ma interrompermi mentre vedo un cartone della Pimpa, questo proprio no, non dovevate farlo!)
Terminati la sutura (3 punti) e l'incerottamento, il nano è tornato tra le braccia della sua mamma e la Pinkytos' Family è finalmente potuta tornare a casa, a mangiare un piatto di pasta con la ricotta.
Mamma Pinkytos, che si coccolerebbe il suo nano rattoppato tutta la notte, è un po' triste perchè domani vorrebbe stare con lui. Purtroppo ha impegni di lavoro inderogabili. Peró è anche felice perchè, grazie allo spirito caritatevole della Nonna R, non dovrá mandare il Morbillo al nido, dove avrebbe rischiato ulteriori traumi alla ferita.
Ora Mamma Pinkytos sta per esaurire le batterie e dire che ha anche marinato zumba ed il conseguente saltellamento sulla scia di Alina Filoderba.
Giusto il tempo di raggiungere il letto. Magari stanotte terrà la manina al Morbillo dormiente fino a farsi venire le formiche al braccio.
Ogni tanto anche le mamme hanno bisogno di coccole.

lunedì 2 dicembre 2013

Tra il dire e il fare

Quando mancano meno di trenta giorni a Natale, Mamma Pinkytos viene colta da una insana fregola creativa e sta tutto il tempo a tagliare, incollare, cuocere, decorare e cucire, disegnare, impacchettare e impastare. Produce di tutto: biscotti, decorazioni, bigliettini e altri manufatti, con risultati non sempre apprezzabili. Soprattutto quest'anno in cui ha dichiarato guerra al consumismo e ha deciso di rispolverare il Natale di una volta, fatto di odori, di sapori, di piccoli gesti.
Il problema è che non sempre il fisico segue l'instancabile mente di Mamma Pinkytos.
Lei, che non dorme da una settimana perchè il Minty ha una tosse incoercibile e il Morby reclama: "Latte!" e "Peaaa!" (pera) alle quattro del mattino neanche fosse ora di merenda, il più delle volte non è affatto lucida, si addormenta qua e lá per casa, perde attimi preziosi a caricare la lavatrice e a raccogliere da terra chincaglierie varie in quella Waterloo domestica che è la Pinkytos' Home.
E allora le viene l'ansia e si arrabbia pure. Perchè è improduttiva e rallentata, perchè è evidente che sta invecchiando.
Stila elenchi su elenchi, tabelle per stare al passo, per fare un pensiero o un piccolo regalo sostanzialmente per tutti quelli che conosce, manco fosse Babbo Natale. Ma tra il dire e il fare ci sono di mezzo le giornate a mille all'ora di Mamma Pinkytos, i nani e le traversie di ogni giorno. E lei rimugina.
Il problema è che ha trasmesso la stessa fregola anche ai nani con i quali, quando mancano ventitre giorni a Natale, ha giá preparato:
1. L'albero di Natale. (Il Morby si divertiva moltissimo a giocare a calcio con le palline. Ora ha capito che non deve farlo, ma, stante la sua indole profondamente refrattaria ai comandi, quando Mamma Pinkytos lo sgrida per qualche motivo, lui stacca una pallina dall'albero in segno di protesta).
2. Le decorazioni da appendere sulla porta della Pinkytos' Home ovvero dei disegni approssimativi fi Mamma Pinkytos che M&M's hanno colorato malamente. Peró la barba di Babbo Natale è fatta con il cotone ed è una sciccheria.
3. Gli inviti per una merenda a tema natalizio con i compagni del Minty e, per la prima volta, anche con un amichetto del Morby, che lo picchia e lo morde spesso, ma è indiscutibilmente il suo preferito.
4. Le statuine del presepe. (Il Morby stamattina ha pianto venti minuti perchè voleva portare all'asilo una "checora").
5. Una cassettina sotto all'albero dove mettere tutto quello che la Pinkytos' Family riesce a risparmiare per i "bambini poveri". Prima del 25 mamma e nani faranno una spedizione in posta per inviare il contenuto a qualche organizzazione umanitaria. Il Minty ha preso la questione molto seriamente e ha svuotato nella cassettina tutti i suoi salvadanai dove custodiva gelosamente i risparmi pro-Eurodisney. "Voglio salvare tantissimi bambini e anche fargli mangiare il panettone" diceva. Mamma Pinkytos è stata felice di questa presa di coscienza, anche se le residua il dubbio che il nano pensi che i poveri siano degli specie di ufo verdi di pelle e di capelli. Sabato, infatti, quando ha consegnato la spesa per la colletta alimentare ad un volontario, ha chiesto tutto emozionato: "E' un vero povero mamma? Lo posso vedere un povero?"
Comunque è un buon inizio.
Anche se ormai anche i nani sono pervasi dalla frenesia del fare. La parola d'ordine del Morby, venti mesi, è: "Daaaiiiiiiii!!!!" Della seire: muoviti, produci, fai qualcosa. E trascina con la sua manina l'ignava madre a recuperare fogli, colori e colla. Il Minty, dal canto suo, è una Mamma Pinkytos in miniatura, tale e quale a lei quandoe ra piccola: "Mamma, cosa costruiamo adesso?" E' la sua parola d'ordine quando entra in casa. La sua scrivania è un tripudico di carta crespa, cartoncino, tempere, pennarelli, acquarelli, colla, stickers. Lui costruisce magliette, armature, spade ed estintori, con una buona dose di fantasia.
A questo proposito: domani mancheranno ventidue giorni a Natale e Mamma Pinkytos impasterá i biscotti, inizierá ad impacchettare qualcosa, invierá i biglietti di auguri, forse si vestirá di rosso.
Forse.
Tra il dire e il fare...

giovedì 28 novembre 2013

Today

Stamattina Mamma Pinkytos  uscita di casa che c'era ancora buio. Dovendo essere a Milano prima delle nove, era fermamente intenzionata ad uscire di casa prima del risveglio dei nani. Cosi è uscita in fretta e furia mentre si intravedeva l'alba, ha fatto colazione al bar e ha preso il treno con calma.
Poi ha chiamato casa per salutare i nani. Mister Baby stava leggendo la Pimpa al Morby sul vasino e il Minty le ha detto: "Ciao mamma dove sei? Prima, mentre il papà stava facendo le sue cosine io mi sono infilato nel letto con il Morby e gli davo i bacini mentre dormiva."
A Mamma Pinkytos è dispiaciuto non avrre visto la scena, anche se ha qualche dubbio sulle reali intenzioni del nano.
Dopo l'udienza Mamma Pinkytos ha fatto un sacco di altre cose divertenti: è andata in una libreria gigante per comprare un'enciclopedia degli animali per regalare al Minty a Santa Lucia (non l'ha trovata), ha pagato un euro per fare la pipì e ha comprato il necessario per confezionare i suoi regali di Natale home made (sorpresa!).
Dopo tutto questo ha ripreso la metropolitana e, in stazione, ha perso il treno di un soffio.
Per fortuna in stazione centrale ha  scoperto un mondo. Negozi su negozi, librerie e profumerie.
Ha comprato un kit prova di prodotti per la pelle cinesi in profumeria e ha mangiato un Kinder cereali seduta su una panchina.
Adesso Mamma Pinkytos è sul treno e la notte quasi insonne e il risveglio all'alba stanno iniziando a farsi sentire.
C'è un tizio con la kefia e l'orecchino al naso che parla al telefono con un amico detto "pisellone" del prezzo dei pannolini per bambini e delle emozioni della paternità.
C'è un altro soggetto giaccaecravattato sulla quarantina che parla al telefono di una stidentessa universitaria greca con il viso "da paura", bellissima, sveglissima e poliglottissima "ma che se la tira", "supersimpa ma che ti frega" ecceteraeccetera.
Mamma Pinkytos vorrebbe chiudere un attimo gli occhi, ma ha le antenne in attivitá.
Ascolta scampoli di conversazioni. Le è sempre piaciuto.
A scopo di osservazione sociologica ovviamente.
Mica perchè è curiosa.
Adesso peró si deve concentrare.
La studentessa greca quest'estate ne ha combinata una "che è meglio non raccontare".
Mannaggia.
Mica ci sará la censura.

mercoledì 27 novembre 2013

La bici rosa e il cerbiatto di plastica

Oggi Mamma Pinkytos, in pausa pranzo, é andata in pizzeria con Mister Baby. Sulla porta, prima di entrare, ha avuto una bella sorpresa: la sua inconfondibile bicicletta rosa con scritto "Regina", quella che le avevano rubato a setttembre sotto casa, quella con un raggio rotto e un gancio in plastica mancante, quella che per fare duecento metri in leggera pendenza devi essere Fausto Coppi, proprio quella bici, era inconfutabilmente lì, parcheggiata.
A Mamma Pinkytos è preso un colpo ed è entrata in pizzeria sul piede di guerra e malvolentieri, decisa a non andarsene fino all'arrivo del sedicente proprietario. Poi ha chiesto al gestore e ha saputo che il suo amatissimo velocipede, dallo scarsissimo valore economico ma affettivamente prezioso (le ricorda i primi giretti con il Minty piccino, urlando: "Evviva!" a squarciagola), era stato abbandonato lì da almeno un mese da una coppia di inglesi zaino-muniti. Come la sua bici sia finita in mano agli inglesi zaino-muniti Mamma Pinkytos non vuole saperlo. Sa solo che oggi, tutta contenta, si è ripresa la sua bicicletta tutta impolverata e con il raggio rotto. Echissenefrega se nel frattempo ne ha comprata un'altra.
Sempre oggi, il cerbiatto in plastica del Minty è andato, ovviamente per mezzo del Morbillo, nella cassa dell'Home Theatre a fare compagnia alle chiavi della macchina di Mister Baby. Mamma Pinkytos e il Minty hanno cercato in ogni modo di provvedere al recupero del povero aninale, ma senza successo. In compenso hanno recuperato un ciuccio e un altro paio di calzini del nano piccolo.
Dopo l'insperato ritrovamento della bici, Mamma Pinkytos non dá più nulla per scontato.
C'è speranza anche per il cerbiatto.
Mai dire mai.

lunedì 25 novembre 2013

La conta dei danni

Mamma Pinkytos sapeva che il Morby ha un'indole fortemente distruttiva ma, essendo oggettivamente impossibilitata alla sorveglianza oculare continua, a volte si affida al cielo e al Minty, al quale la vocazione da spione non manca.
L'ultima settimana è stata particolarmente ricca di marachelle del pestifero Morbillo e i danni piuttosto ingenti.
In ordine sparso il Morby ha:
1. infilato il suo spazzolino nello scarico del lavandino del bagno, otturandolo parzialmente.
2. rotto, mediante tiro alla fune del filo, una lampada da tavolo in vetro che Mister Baby e Mamma Pinkytos si erano regalati, non senza sacrifici economici, al momento del trasloco nella nuova casa.
Fortunatamente il nano malefico non si è fatto male. Mamma Pinkytos, per fargli prendere coscienza delle sue malefatte, lo ha messo in castigo nel lettino, ma il Morby non ha fatto una piega. Anzi, si è tirato in testa un pannello fotografico di cartone alto due metri, staccandolo a forza dal muro. Poi all'arrivo di Mister Baby, lo ha preso per mano, lo ha portato vicino al ripiano tristemente lasciato vuoto dalla lampada e gli ha detto: "Rotta! Mah!" E ha allargato le braccina. Poi si è dato due botte in testa e ha aggiunto: "Io rotta! No no!" Rideva come un pazzo e Mamma Pinkytos non crede che si asterrà per il futuro dal procurare nuovi danni.
3. Ha infilato i suoi calzini di lana nelle casse dell'Home Theatre. Quando il braccino affusolato del Minty si è introdotto nell'altoparlante per cercare di recuperare i calzini, ha estratto anche il caricabatterie del cellulare di Mamma Pinkytos. Vista la non-chalanche del nano piccolo nel compiere il misfatto, la mater malpensante è quasi sicura che anche le chiavi della macchina di Mister Baby siano nelle casse dell'Home Theatre.
Mamma Pinkytos è fortemente indecisa sulle contromisure da adottare.
Il guinzaglio le sembra scomodo. Il recinto troppo facile da scavalcare.

venerdì 22 novembre 2013

Tenerezza e sensi di colpa

Questa sera il Morby, che di solito ha l'addormentamento istantaneo appena appoggia la testa sul cuscino, ha faticato ad addormentarsi. Così Mamma Pinkytos l'ha accompagnato al sonno tenendogli la mano. Ed è più o meno la prima volta in venti mesi.
Una tenerezza infinita spiare i suoi occhietti che si chiudono lentamente.
Mamma Pinkytos ha ripensato a tutte le volte che ha stretto la mano e cullato il Minty in attesa del sonno e a tutte le volte che ancora succede, a quattro anni suonati.
Inevitabilmente ha pensato che questo secondogenito smandrappato, combinaguai, "ogni riccio un capriccio" gode di attenzioni infinitamente minori del fratello principino ereditario e che a questo, tutti noi, abbiamo fatto un po' l'abitudine.
Ovviamente, puntuali come un orologio svizzero, sono arrivate in carrozza ridde di sensi di colpa.
Una mamma non può proprio vivere senza.

giovedì 21 novembre 2013

Notti movimentate

Il Minty da qualche giorno ha un'antipatica tosse notturna resistente a qualsiasi rimedio, il Morby svariate e impellenti esigenze che ne disturbano il riposo, Mamma Pinkytos ha un sonno incoercibile e Mister Baby una vera e propria narcolessia, della serie "non mi svegliano manco le cannonate".
Ed è per questo che Mamma Pinkytos, che un po' si è disabituata, mal sopporta le notti turbolente che ultimamente si vivono nella Pinkytos' Home.
Ore tre e trenta di ieri notte.
Il Minty tossisce. Insistentemente. Da almeno un quarto d'ora. Mamma Pinkytos, che per le continue richieste di acqua e ciuccio del Morby è giá al quinto risveglio, dá di gomito a Mister Baby. Parecchie gomitate. Poi Mister Baby si alza per prendere un bicchiere di acqua al nano tisico.
Il Morbillo si alza in piedi nel lettino: "Mammaaaaa! Tia maeeee!"
La mater dormiens si alza malvolentieri, con la schiena scricchiolante: "Cosa c'è amore?"
"Ti-a ma-e (il Minty sta male)" scandisce il nano piccolo alla mater snaturata.
"Lo so amore che il Minty ha la tosse, ma ora il papá é andato da lui per portargli l'acqua."
"Io cacca."(benissimo. Visto che mio fratello morente è sistemato e se la caverá, io rappresento le MIE legittime e impellenti esigenze).
"Vuoi andare sul vasino amore?" A questa magica domandina il Morby risponde sempre in modo mooolto variabile, a seconda dell'umore del momento. Rispondi di no! Rispondi di no!
"Sì."
Mamma Pinkytos, con gli occhi a fessura, si alza. Prende in braccio il nano e lo porta sul vasino.

Il Morbillo si lamenta: "Mamma! Cuce! (luce)".
"No nano. La notte non si accende la luce."
Il Morbilletto se ne fa una ragione. Si siede sul vasino e chiude gli occhi.
Dorme.
Mamma Pinkytos lo vorrebbe fotografare, ma è poco lucida e troppo assonnata.
Dopo cinque minuti il nano si riprende: "Cacca. Guadda:"
Mamma Pinkytos diligentemente controlla nella penombra il contenuto del vasino e vede che il Morby ha fatto la pipì.
"Hai fatto la pipì amore. Bravissimo."
"Io cacca."
Replica il nano contrariato.
E stante la sua abitudine di sottoporre i suoi "prodotti" al resto della famiglia per ricevere i complimenti (fondamentali in fase di educazione al vasino) si mette ad urlare: "Papàààà!!!! Cacca io."
Mister Baby arriva, controlla, fa i complimenti al nano, che, dopo l'ultima richiesta: "Tascio" (bacio) si rimette a dormire.
Il Minty tossisce tanto, ancora.
Seguono quattro dosi di acqua, miele, caramella, lavaggio nasale.
Alla fine sedativo per la tosse.
Mamma Pinkytos ritorna a letto alle quattro e trentacinque.
Si sdraia e giace esanime fino a che alle sette e quaranta la sveglia il signore della frutta, con la sua citofonata.
La sveglia non doveva suonare alle sette?
Sì. La sveglia ha fatto il suo dovere.
E anche Mister Baby, che l'ha spenta prima di subito e si è rimesso a dormire come se nulla fosse.

sabato 16 novembre 2013

Dies horribilis

Il dies horribilis di Mamma Pinkytos (manco a dirlo un venerdì) è iniziato ieri mattina verso le sette con Mister Baby a letto con 39,5 di febbre, lei con la gola in fiamme e tutti i sintomi dell'influenza e un'udienza fissata alle nove.
Fuori, nel mondo, pioveva come dio la mandava, con tutte le conseguenze del caso: nani da dotare di equipaggiamento da pioggia consistente in galosce di gomma, ombrello e mantellina parapioggia, Morby renitente da trascinare fino alla macchina a tratti sollevandolo di peso con l'unica mano lasciata libera da borsa 24 ore, borsa, ombrello e sacchette dell'asilo, Minty da controllare a vista per evitare il gioco di Peppa Pig (saltare nelle pozzanghere di fango), arrivo all'asilo sotto la pioggia battente, apri e chiudi ombrelli, spoglia mantelle e galosce, infila ciabattine ecc. ecc.
Per farla breve, Mamma Pinkytos, che pure era uscita di casa con largo anticipo, si è trovata ad essere in ritardo e si è gettata ansiosamente nel traffico congestionato dalla pioggia e dallo sciopero. Dopo un quarto d'ora a passo d'uomo, Mamma Pinkytos ha intuito che non ce l'avrebbe mai fatta ad arrivare in udienza per le nove e ha preso il cellulare per chiamare la sua segretaria (lo ammette sì, era al telefono, ma la sua macchina era praticamente ferma), l'efficiente Rosemary Solvetheproblem, affinchè chiamasse il Tribunale per avvisare del ritardo. Proprio in quel momento, mentre se ne stava accasciata sul sedile, completamente imbottigliata nel traffico, è stata tamponata da un solerte automobilista che è finito di netto nel didietro della macchina di Mamma Pinkytos. La suddetta Mamma Pinkytos, il cui telefono è volato via insieme alla voce di Rosemary Solvetheproblem che si è spaventata non poco, ha preso una botta niente male (la sua schiena e il suo collo già mal messi hanno fatto crac, forse perchè è stata colta alla sprovvista) ed è scesa dall'auto tremante (perchè si è comunque spaventata e ha rimembrato l'ultimo ben peggiore incidente) e imbufalita. Ha subito messo in chiaro con il bellimbusto che della macchina non le importava un fico, ma delle sue ossa le importava parecchio. Tuttavia, sia lei che il predetto solerte automobilista erano in ritardo, hanno scambiato due parole, Mamma Pinkytos ha annotato il numero di targa e il tamponatore solitario se ne è andato in tutta fretta. Senonché Mamma Pinkytos si è accorta di non riuscire a girare bene la testa e di avere un senso di schiacciamento al torace. Il che non ha fatto altro che accrescere la sua incazzatura. Ciononostante si è messa di buona lena per raggiungere il Tribunale dove ha scoperto che il suo cliente (che le era stato assegnato d'ufficio e non aveva avuto il piacere di conoscere) aveva in realtà un difensore di fiducia. Per i profani: sarebbe regola di buona educazione, oltre che dovere di colleganza, quando si assume un mandato, avvisare il povero collega in carica per evitare che quest'ultimo debba correre nel traffico sotto la pioggia per nulla. Ma tant'é. Con le pive nel sacco, invelenita con il mondo e tutta dolorante, Mamma Pinkytos si è diretta verso lo studio. Destino vuole che abbia ricevuto una chiamata dalla sua amica Claire la quale, dopo averle offerto una spremuta d'arancia, si è immolata sull'altare dell'amicizia e l'ha convinta a farsi accompagnare in Pronto Soccorso.
Mamma Pinkytos è abituata ad occuparsi per lo più degli altri e ad arrangiarsi quando si tratta di sè medesima perchè per lei è già un lusso poterci andare senza nani al Pronto Soccorso, dal medico o in qualunque altro posto. Se non sta bene, Mister Baby le dice: "Vai in Pronto Soccorso" il che presuppone che lei prenda la sua macchinetta, suoni al Pronto Soccorso e dica: "Non sto bene. Un attimo che parcheggio." Così anche quando avrebbe dovuto andarci, Mamma Pinkytos ha evitato.
Invece no: Claire al Pronto Soccorso l'avrebe accompagnata. Non ce la voleva mandare da sola. E allora Mamma Pinkytros ci è andata. Ha spostato al pomeriggio tutti gli appuntamenti del mattino e ci è proprio andata.
Alle 10,24.
Alle 13,30 Mamma Pinkytos e la sua amica Claire sono uscite dal Pronto Soccorso, senza che a Mamma Pinkytos, che non era moribonda, ovvio, ma in teoria qualcosa poteva avere che sennò avrebbe preferito farsi un giro al centro commerciale, venisse neppure chiesto che cosa avesse.
Così dopo tre ore Mamma Pinkytos ha gettato la spugna, si è tolta dal polso il braccialetto con il codice di triage che ti infilano per schedarti ed è evasa. Grazie e arrivederci.
Ancora più imbufalita (e pure costernata con Mamma Claire che per lei ha perso la mattina) Mamma Pinkytos è tornata in studio, ha ricevuto due clienti poi è corsa a prendere i nani.
"Ciao Minty, come è andata a scuola?"
"Bene. Dove andiamo?"
"Sai cosa è successo oggi alla mamma? E' stata tamponata e poi è andata al Pronto Soccorso."
"Ah. Andiamo all'oratorio?"
"Nano, ma non ti interessa?"
"No mamma. Non mi interessa."
Sono sempre cose che fanno piacere. Soprattutto quando la giornata è nata male.
E' seguito un invito per merenda da Mamma Polly Capellipazzi, ma che Mamma Pinkytos ieri potesse godere di un minuto di relax non era previsto.
Sulla porta di casa di Mamma Polly Capellipazzi si è svolta la seguente scena:
Minty: "Io non voglio entrare. Voglio andare a casa."
Morby: "Zao zao. Paoaaa.... Ola......"
Minty: "Io vado a casa con il papà."
Morby: "Quiiiiiii!!!"
Mamma Pinkytos: "Cosa succede Minty? Entriamo un pochino poi andiamo a casa. Tuo fratello si è già spogliato la giacca.."
Minty: "Nooooo!"
Morby: "Io quiiiiii!!"
Mamma Pinkytos, per niente in vena di discutere e ingaggiare un estenuante braccio di ferro: "Morby, rimani qui un attimo? Porto Minty a casa dal papà e ti raggiungo."
Morby: "Io quiiii..."
Mamma Pinkytos: "Ciao."
Morby, in lacrime: "Noooooo!!! Mammma!!! Tu quiiii!!!"
Mamma Pinkytos ha preso i suoi nani piagnucolanti e piagnucolosi e li ha trascinati a casa.
Il Morby ha avuto una crisi isterica, il Minty una sonora sgridata da Mister Baby.
Mamma Pinkytos si è sentita stanca, sconfitta, sfigata come non mai.
Ha mollato i nani al pater familias influenzato ed è uscita da sola a prendere il latte.
Poi ha pensato che in fondo andava tutto bene. Lei stava relativamente bene e aveva trascorso una mattinata con un'amica, Mister Baby stava meglio e i nani forse erano stanchi per la settimana trascorsa.
E' tornata a casa, ha preparato la cena ed è andata al corso di pasticceria.
E la giornata si è profumata di pasta frolla.

giovedì 14 novembre 2013

Il fascino della scaloppa

Ebbene sì, martedì a zumba Mamma Gabry Domopack (sì sì. Lei mette il Domopack sotto i leggings!) si é confessata. Prima ha sgridato Mamma Polly Capellipazzi che aveva cenato con pasta e patate ("Troppi carboidrati! Non va assolutamente bene!), ha rimandato a settembre Mamma,Pinkytos perché aveva mangiato riso e patate (sti tuberi!) poi ha confessato di avere ceduto al fascino della scaloppa (di tacchino), con pure un filo d'olio (Non va assolutamente bene!).
Ma la questione della patate proprio non le è andata giù. Ha continuato a guardare le reprobe con riprovazione per tutta la sgambettante lezione.
Sotto il raggio laser di Mamma Gabry, però, è finita questa volta anche la filiforme Alina Filoderba rea, a suo modesto parere, di avere un po' di pancetta.
Mamma Pinkytos si farebbe volentieri carico della pancetta di Alina Filoderba, anzi ne sarebbe proprio entusiasta. Ma si deve tenere la sua. E per la depressione che le viene ogni volta che si guarda allo specchio di profilo, una volta a casa si è mangiata un Duplo. Niente patate però. Così Mamma Gabry Domopack, che una volta a casa strizza il Turbocell ed è felice nel vederlo imbevuto di sudore, non la sgrida che per lei il ciocccolato è di sicuro più socialmente apprezzabile delle patate che fanno ingrassare, gonfiano e manco ti danno soddisfazione.
A proposito della scaloppina, Mamma Pinkytos pensa che anche l'ineffabile Alina Filoderba, l'istruttrice di zumba, dovrebbe mangiarsene una bella grossa, di carne rossa però, così le si colorirebbero un po' le guance visto che sembra sempre sul punto di cadere per terra svenuta. Poi dovrebbe mangiarsi anche del cioccolato, come fa Mamma Pinkytos. Le consentirebbe di colmare la carenza d'affetto in virtù della quale si porta il suo cagnolino, tenero e cucciolo, alle lezioni di zumba, overo in una palestra piccola e dall'acustica pessima, dove quaranta forsennate urlano come pazze al ritmo di una musica a volume assordante. Roba da chiamare La LAV, il WWF, la Protezione animali o chi per loro.
Mamma Pinkytos, che non riusciva a sgambettare in pace vedendo il cucciolo impazzito con i timpani in via di espolosione, ha provato a dirglielo. Non sa se Alina Filoderba abbia sentito, nel frastuono generale. Ma per fortuna a metà lezione ha portato il povero animale almeno fuori dalla porta.
E Mamma Pinkytos, che ha affinato la tecnica del saltellare da ferma, ha potuto zumbare in pace.
Almeno quello.

martedì 12 novembre 2013

IO

Mamma Pinkytos sconosce modalità e tempi di formazione della personalità. Tuttavia, dopo la nascita del Morby, avendo quotidianamente davanti agli occhi due nani diversi come il giorno e la notte, la cui unica cosa in comune sono i genitori, Mamma Pinkytos ha iniziato a credere che i tratti fondamentali del carattere fanno parte di noi sin da prima di nascere. La famiglia, il contesto sociale, le esperienze di vita sfumano e arricchiscono. Minty e Morby, infatti, sono diversi in tutto, persino nell'aspetto fisico: biondo e riccissimo il piccolo, moro il grande, dalla pelle ambrata il maggiore, bianco come un foglio di carta il cucciolo, elegante come un lord il Minty, squinternato come un artista pazzo il Morbillo. Opposti anche i tratti caratteriali: se il Morby è volitivo e determinato, il nano grande è insicuro e lamentoso, tanto il Minty è diplomatico e ragionevole quanto il fratello è ostinato e testardo. L'uno è riflessivo e misurato, l'altro teatrale ed eccessivo.
Ultimamente il nano piccolo, precoce in tutto, ha preso fortissimamente coscienza del suo io e, in perfetto Morby-style, si tratta di un ego smisurato.
In base a quanto Mamma Pinkytos ricordava, i nanetti iniziano a parlare di sè in terza persona, acquisendo una coscienza del loro essere soggetti autonomi capaci di autodeterminarsi solo intorno ai due anni-due anni e mezzo.
Non così il Morbillo.
"Io" è una delle parole che preferisce in assoluto (insieme a "ncoa!" quando sta mangiando) e la urla con voce stentorea ad ogni pie' sospinto.
"Chi é l'amore della mamma?"
"IO!"
"Chi è che merita un dolcetto?"
"IO!"
"Chi viene a farsi coccolare?"
"IO!"
"Chi vuole schiacciare il tasto dell'ascensore?"
"IO!"
"Chi attacca queste figurine?"
"IO!"
"Chi bussa e dice "dolcetto o scherzetto"?"
"IO!"
E guai a contraddirlo. Se il Minty osa intervenire, lo zittisce con urla isteriche: "Noooooo!!! Ioooooo!!!"
Il bello è che i suoi "IO" sono detti sempre a proposito perchè se Mamma Pinkytos chiede: "Chi riordina?" Oppure: "Chi finisce la verdura?" il nanetto malefico risponde senza esitazioni: "Tia" (Minty).
L'ego smisurato del Morby fa sorridere Mamma Pinkytos. Questi "io" detti con un sorriso sfacciato e gli occhietti che brillano la fanno proprio impazzire.
Per ora.

lunedì 11 novembre 2013

Venticinque pizzette e una pera

Ieri sera, per cena, Mamma Pinkytos ha mangiato venticinque pizzette di vario tipo (con olive, prosciutto, acciughe).
Mamma Gabry Domopack ha mangiato (se l'ha mangiata) una pera ("Ma grossa eh...").
Ormai è chiaro: é per questo motivo e solo per questo motivo che Mamma Pinkytos ha la pancia e Mamma Gabry no, che Mamma Pinkytos non entra nei jeans superattillati taglia 40 e Mamma Gabry sì. Le altre sono scuse che Mamma Pinkytos accampa per autoconvincersi che ingurgitare cioccolatini a ripetizione e mangiare focaccia con la burrata non fa ingrassare.
Non è valida la scusa dei due figli, perchè anche Mamma Gabry Domopack li ha (certo è che fare due figli in due anni e mezzo non ti consente di recuperare la linea dopo la prima gravidanza. Per non parlare dell'allattamento...), non è valida la scusa di essere costretta a pranzare sempre fuori per lavoro perché anche lei mangia (su questo qualche dubbio è lecito) fuori.
E' ufficiale quanto ovvio: se non mangi diamagrisci. Punto. Questo è l'unico modo.
Ma facciamo qualche passo indietro.
Ieri Mamma Pinkytos ha passato una divertentissima domenica ad uno swap party per donna e bimbo, organizzato da Mamma Nina Lavoropertutti. Si tratta di una festa in cui donne e mamme scambiano capi di abbigliamento in ottimo stato propri o dei propri bimbi, in un modo giocoso, con tanto di volata arraffona al momento del gong. Si ride, si fanno quattro chiacchiere al femminile e anche qualche buon'affare, soprattutto con l'abbigliamento per bambini i cui capi sono quasi sempre seminuovi.
Mamma Gabry è un'ottima compagna di swap: ha una taglia diversa dalla sua, lo scatto felino (ma l'acchiappo finale questa volta è stato merito del carburante cioccolatoso di Mamma Pinkytos!), l'armadio ben fornito e la giusta voglia di divertirsi.
Il punto è che dopo lo swap party era in programma l'aperitivo.
A Mamma Pinkytos l'idea di cenare con qualche stuzzichino e di arrivare a casa pronta per allettare i nani era parsa una buona idea. Mamma Gabry aveva assentito, salvo dare al momento topico un'occhiata orripilata al (gustoso) buffet.
"Ti offendi se non prendo niente?"
"Ovvio!" Replicava implacabile Mamma Pinkytos. "L'aperitivo va necessariamente condiviso."
"Ma io... tutti questi crostini... e le pizzette... Tutti questi carboidrati! Se ci fosse stata un po' di macedonia..."
A Mamma Pinkytos è venuto da ridere. Si è immaginata la faccia delle presenti, assetate e affamate per le energie spese durante lo swap, alla vista di un buffet a base di macedonia e insalatina.
Alla fine Mamma Gabry è stata esonerata dall'ipercalorico buffet, mentre Mamma Pinkytos ha ingurgitato anche la sua parte di pizzette.
In tempi di crisi il cibo non va sprecato.
Mamma Pinkytos, che in quel momento ha rimpianto la compagnia mangereccia di Mamma Polly Capellipazzi, avrebbe dovuto saperlo. Se vai a mangiare la pizza con Mamma Gabry Domopack, lei la pizza non la prende: ordina un petto di pollo scondito. Quando Mamma Polly Capellipazzi e Mamma Pinkytos a zumba sono un po' appesantite dalla lauta cena appena consumata, lei candidamente si associa: "Eh sì: anche io non dovrei mangiare prima. Ho mangiato due pomodori e mi sono restati qui!"
Ieri sera Mamma Pinkytos, che si sentiva in colpa ad ogni crostino mangiato, giusto per farsi del male, ha voluto sapere cosa avrebbe mangiato Mamma Gabry una volta tornata a casa.
Mamma Gabry la sorprende sempre, perché va oltre le sue più funeste aspettative: "Una pera penso."
Vedendo l'espressione preoccupata di Mamma Pinkytos, si premurava di aggiungere: "Ma bella grossa eh..."
Un kg e mezzo di pera.
Per compensare le venticinque pizzette di Mamma Pinkytos che, candidamente, confessa: la sua è tutta invidia.

sabato 9 novembre 2013

Dieci cose che piacciono a Mamma Pinkytos


1. Raggomitolarsi sul divano in mise lanosa (pigiama morbido, calzettoni pelosi et similia. Quanto di meno sexy ci sia sulla faccia della Terra) a vedere "Chi l'ha visto" o altri programmi su morti ammazzati (a scopo scientifico e di aggiornamento lavorativo) strafogandosi di cioccolato.
2. Portare all'asilo i suoi nani, accompagnandoli con un abbraccio e un sorriso alla loro giornata fatta di giochi e piccoli impegni.
3. Condividere la pausa pranzo con Mister Baby. Pranzare insieme riuscendo a fare un discorso di senso compiuto senza nani egocentrici e prevaricatori intorno ("Ma uffaaa! State un po' zitti! Non mi fate dire niente!"). Fare una passeggiata mano nella mano in centro, curiosare tra gli scaffali della libreria. E' una cosa da cui Mamma Pinkytos è dipendente. Se, per reciproci impegni di lavoro, per qualche giorno la pausa pranzo vis a vis salta, Mamma Pinkytos va in crisi di astinenza.
4. Prendere un caffè con un'amica, facendo chiacchiere da donne. Ridere di quello di cui solo le donne sanno ridere, organizzare, progettare. Parlare di un paio di orecchini o della ricetta dei macarons.
5. Fare shopping, nel senso di curiosare senza fretta in giro. (Comprare no, quello le mette ansia perchè poi puntualmente si sente in colpa.)
6. Andare a recuperare i suoi nani, riabbracciarli dopo una giornata separati, ascoltare i loro racconti. Benchè a volte arrivi in ritardo subendo i rimbrotti delle maestre, è un momento che Mamma Pinkytos attende sempre con trepidazione e gioia.
7. Godere di qualche momento di completa solitudine. Per cucinare qualcosa di buono, per sistemare il suo armadio o anche solamente per pulire la casa o stirare. Ogni tanto ne ha fisicamente bisogno.
8. Organizzare una bella cena tra amici di sabato sera. Condividere con i nani i preparativi e l'atmosfera festosa del weekend.
9. Trascorrere una mezza giornata con la sua mamma, come faceva,quando era più giovane, il sabato pomeriggio. Fare un giro per negozi, prendere un the con calma. Non vivendo vicino si vedono poco e, quando ci sono i nani, riescono a malapena a dirsi "ciao".
10. Dare libero sfogo alla sua fantasia creativa della quale ha bisogno per compensare la natura esclusivamente intellettuale del suo lavoro. Impastare, modellare, ritagliare, incollare, cucire, impiastricciare. I suoi manufatti non sempre sono apprezzabili ("Mamma, cos'é? E' bruttissimo!") ma le danno un'enorme soddisfazione.
Sta arrivando Natale, un Natale di crisi, in cui Mamma Pinkytos insegnerà anche ai suoi nani l'arte del risparmio e del fai da te. Non tutto si può comprare con i soldi. Se volete fare uno dei suddetti regali immateriali a Mamma Pinkytos, lei ne sarà felice.

mercoledì 6 novembre 2013

Taleb...nano

"Mamma! Dove stai andando?"
"A zumba amore."
"Ancora?"
"Una volta alla settimana nano. Come te che vai a psicomotricità tutti i mercoledì."
"Te l'ho detto giá centocinquanta volte che non voglio che vai."
"Nano non fare così. Anche la mamma ha bisogno di svagarsi e di fare un po' di movimento."
"Ok mamma, vai pure. Io sto qui, non dormo e ti aspetto. Ma ricordati che è l'ultima volta."
"L'ultima volta?"
"Oh mamma, parlo spagnolo? Tu devi stare con me semple. E basta."
Mamma Pinkytos credeva di avere impartito al Minty un'educazione aperta, moderna, improntata all'altruismo e alla paritá tra i sessi.
Mamma Pinkytos ignorava di avere in casa un integralista quattrenne possessivo e, a dispetto della faccina d'angelo, pure imperioso e autoritario.

lunedì 4 novembre 2013

Meno 39

In questo periodo, con il giorno di Santa Lucia che si avvicina, il Minty sfoglia più cataloghi di supermercati e negozi di giochi di quanto non faccia con qualsiasi altro supporto cartaceo.
Mamma Pinkytos ha cercato di inculcare al nano esoso la logica della crisi ("Santa Lucia nano quest'anno è moooooltooo pooovera, se tutto va bene ti porta un gioco, altrimenti neanche quello"), ma il Minty l'ha recepita a modo suo ("Va bene mamma. Io ne chiedo tanti poi magari se non mi polta qualcosa... Fa nieeeeenteee, me lo prendete voi al mio compleanno o a Natale. Però mi porta un gioco o due a casa nostra, uno dalla Nonna R, uno dalla Nonna L, uno magari dalla Nonna bis e uno dalla Lila... Poi chiedo qualcosa per il Morby che poi è di tutti e due...").
Appreso che la sobrietà non è una qualità diffusa tra i nani quattrenni, Mamma Pinkytos è pronta a sorbirsi, da qui al 13 dicembre, mille sopralluoghi suoi luoghi del delitto e mille visioni di cataloghi di vario tipo.
Non ultima stasera:
"Mamma, metti le clocette e sclivi il nome. Minty o Morby."
"Bello questo mamma, prendiamolo."
"Non è che lo prendiamo. Scriveremo nella letterina alla Santa che ti piace."
" Eh sì. Anche una gru mi selve e mi piace molto. Oh mamma guarda: il mercato, con la flutta e tutto quello che serve. Metti una clocetta e sclivi Morby che altrimenti metto troppe cose. "
"Per il Morby?"
"Sì sì chiediamola per lui questa bancarella che poi io vendo e lui passa di lì. Poi mamma a me piacciono queste macchine che ci si sale sopra ma non le chiedo perchè non ci stanno sull'asino di Santa Lucia."
"Eh sì nano, mica ci può stare tutto su quell'asinello."
"Infatti. A me piaceva anche questa cucina gigante..."
"La cucina? Ma ce l'avete e non ci giochi più..."
"Ma quella è piccola va bene per il Morby. A me servirebbe questa grandissima, ma è troppo ingombrante."
"E' vero. E poi non vi porta quello che avete già."
"Sai mamma cosa segno? Il tav."
"Il tav? Cosa é?"
"Ma sì il tavlet, ce l'hanno tutti."
"???????"
"Il tav. Tavoletta. Serve per fare i giochi, le musiche e le foto. A me servirebbe per le foto."
"Ma non ti serve nano fare le foto. E poi guarda... E' per bambini più grandi."
"Eh va beh allora lo chiederò quando avrò sei anni però è una cosa che serve."
Mamma Pinkytos è lievemente perplessa. A parte che il tablet non ce l'ha neanche lei e lo agogna come regalo di Natale da almeno due anni, a parte che non gradisce che il nano quattrenne si intrattenga con giochini elettronici di vario tipo, ma preferisce che vada in bici, al parco ecc., a parte tutto... Mancano ancora 39 giorni a Santa Lucia e lei crede di non potercela fare.

domenica 3 novembre 2013

Memorabilia

Per la Pinkytos' Family, quello che sta per finire, è stato un fine settimana lungo e intenso. La ciurma si è trasferita in massa a Nonni-land, ha dormito dalla Nonna L e dal Nonno G e mangiato un po' qua e un po' lá. Mamma Pinkytos, grazie all'ampia offerta di baby sitters, è persino riuscita a trascorrere un pomeriggio con la sua mamma, la Nonna R. Sono andate al cimitero mica al centro benessere, ma per Mamma Pinkytos è sempre un lusso e una gioia. Sono successe altresì le seguenti memorabilia:
1. Mister Baby ha perso le chiavi della macchina con la conseguenza che la super car di Mamma Pinkytos, che grazie alla quotidiana presenza dei nani sembra un a discarica dove non viene praticata la raccolta differenziata, è l'unica vettura di famiglia. Mamma Pinkytos sospetta fortemente che nella sparizione vi sia lo zampino del Morby e, visti i precedenti, ha controllato nel forno, nella lavatrice, nellla asciugatrice. Mister Baby e Mamma Pinkytos, dovendo farsi aprire la macchina, si erano rassegnati a rivolgersi ad un cliente di Mamma Pinkytos, uno che le auto le apre per "lavoro". Poi Mister Baby ha provato a chiamare il suo meccanico, l'ineffabile Fabrizio Trota il quale, senza esitazioni, ha assicurato: "Ti apro qualsiasi macchina in un minuto, senza nessunissimo problema." A Mamma Pinkytos ha fatto molto piacere sapere che chiudere a chiave l'auto non serve a niente.
2. Mamma Pinkytos, essendo fermamente convinta che i nani debbano imparare presto come gira il mondo e non essere portati solo in posti divertenti a loro uso e consumo, sabato è andata al cimitero con il Morby, mentre il Minty faceva impazzire il Nonno M com la scusa di dargli una mano in negozio. Il nano piccolo è parso subito interessato a fiori e ceri. Mamma Pinkytos gli ha detto: "Qui fanno la nanna i nonni molto vecchi", poi si è accorta di avere sbagliato spiegazione perchè il Morbillo controllava ad una ad una le fotografie sulle tombe alla ricerca (per fortuna vana) dei suoi nonni. Allora Mamma Pinkytos ha aggiustato il tiro: "Questi signori fanno tutti la nanna." Il nano allora camminava con passo felpato dicendo: "Nanna.. Ssssstttt!" Ogni tanto mandava qualche bacio al vento e diceva: "Scocca" (scotta), indicando i ceri. Forse il Morby ha avuto l'impressione di trovarsi in un enorme dormitorio con decorazioni floreali, ma avrá tempo per crescere e capire.
3. Venerdì sera la Pinkytos' Family in massa è stata a cena da Mamma Nina Lavoropertutti. Come al solito è stato bello vedere i nani abbuffarsi di spatzli e muffin, litigare per il Folletto giocattolo e razzolare allo stato brado come in ludoteca, mentre i genitori sorseggiavano una tisana alla liquirizia. A Mamma Pinkytos è venuta voglia di passare delle vacanze  di Natale così, come ai vecchi tempi, con i vecchi amici. Neve fuori e tepore dentro. In tutti i sensi.
4. Sabato Mamma Pinkytos e Mister Baby sono andati dalla parrucchiera insieme, ovviamente senza prole. Lui ha fatto il taglio e lei la piega, in contemporanea, sulla poltrona a fianco. È stato rilassante. Hanno potuto parlare anche per dieci minuti senza essere interrotti. A Mamma Pinkytos è venuta voglia di un weekend romantico, ma lei getta il sasso e ritira la mano. Non sa se avrebbe il coraggio di appaltare  a terzi la cura  di quel mammone patologico del Morbillo. Ha ancora il cordone ombelicale, lui.
5 . Il Morby ha imparato a dire "io" e Mamma Pinkytos ne è molto colpita. Di solito i bambini fino a due anni-due anni e mezzo parlano.di sè in terza persona mentre il nanetto ha questo super-io (Freud non c'entra) urlato, strabordante, orgoglioso che fa tanto sorridere Mamma Pinkytos. "Chi viene per primo a lavarsi?" "Iooooo!" "Chi è l' amore della mamma?" "Iooooo!" "Chi è che ha combinato questo guaio?" "Iooo!" Il nano, se del caso, sa anche rispondere: "Io no" ma quello che colpisce Mamma Pinkytos è la sua straordinaria percezione del sè e di ció che è altro e diverso. Per esempio i cibi che non gli piacciono, i giochi che non vuole riordinare. Quelli sono tutti del fratello.
6. Domani il nano Minty torna  scuola, dopo una settimana di assenza. È così eccitato che non riesce a dormire. Deve urgentemente disegnare una martellata e un tappavulcano. Mamma Pinkytos sconosce come si possa disegnare una martellata e sconosce altresì le ragioni per cui il nano non abbia alcun interesse,a disegnare un fiore, un albero o una casa come un qualsiasi bambino di quattro anni.
Ma tant'è.
Ora Mamma Pinkytos va a rispedire a letto per la dodicesima nonchè ultima volta il suddetto bambino di quattro anni, poi svuota l'asciugatrice e si infila di gran carriera sotto le coperte.
Alla tredicesima volta il nano dovrá contare le pecore. O guardare il soffitto.

sabato 2 novembre 2013

Il "De bello gallico" e il Telefono Azzurro

Mamma Pinkytos questa sera voleva chiamare il Telefono Azzurro.
Mister Baby, che spesso si fa prendere dall'entusiasmo dalla curiosità e dalla perspicacia del Minty e lo ritiene una specie di adolescente precoce, gli voleva leggere il "De bello gallico."
Va bene che i Teletubbies fanno venire il latte alle ginocchia e che la Peppa Pig alla lunga diventa alquanto ripetitiva, va bene che il nano è istintivamente interessato a tutte le storie in cui qualcuno le prende di santa ragione, ma il "De bello gallico" a quattro anni è francamente troppo.
Help! Salvate l'infanzia del Minty dalle grinfie paterne.
Il problema è che Mister Baby ha una mente che tende inesorabilmente alla complicazione: delle frasi, dei concetti, delle storie e delle parole semplici.
Lui se il nano dice: "E' il più peggiore", gli spiega. "Non si dice, perchè é un superlativo relativo." Il nano lo guarda perplesso e risponde: "No papà, non è un supereroe. E' proprio il più peggiore."
Ha indubbiamente preso dal Nonno G che, al nano che gli chiedeva come è fatta la bandiera del Giappone ha spiegato la strage di Hiroshima, la prima e la seconda guerra mondiale, mentre il Minty lo guardava con gli occhioni spalancati e il cervellino impazzito.
Manco a dirlo, quando al nano è stata proposta la lettura del "De bello gallico", tra le sonore proteste della mater familias, quel piccolo sovversivo, al quale più una cosa è strana più interessa, ha risposto: "Evviva!"
Fortunatamente il pater sciagurato non ha trovato, tra i polverosi scaffali dei suoi vecchi libri, quello che cercava e si è limitato a leggere al nano quattrenne la cruenta storia del Re Laomedonte, la cui figlia doveva essere data in pasto ad un mostro marino.
"E' semplice, è per bambini", si è giustificato Mister Baby, nascondendo la scritta "per le scuole medie" con le dita.
La mater orripilata ha fatto finta di non sentire gli innocenti commenti del suo nano davanti a cotanta incomprensibile trama: "Perché piange?" "Ih Ih. Chi è Salamina? Fa ridere." "Perchè la volevano mangiare? E perchè lei si voleva fare mangiare?"
Il Minty, tutttavia, da divoratore di storie qual è, è rimasto impassibile e concentrato fino alla fine. Cosa abbia capito non è dato sapere. Fatto sta che alla fine voleva assolutamente un'altra storia.
Mister Baby, trionfante, ha detto: "Hai visto?" E ha messo il nano a letto con soddisfazione.
Quando Mamma Pinkytos è andata a salutarlo, pronta a constatare le nafaste conseguenze della orrenda fine di Laomedonte sulla psiche e sul sonno del nano; si é sentita dire: "Buonanotte mamma. Devo dirti un'ultima cosa."
"Dimmi amore."
Mentre Mamma Pinkytos era preparata al peggio il nano candidamente ha chiesto: "E' vero mamma che la Signora Coniglio fa tanti lavori?"
Mamma Pinkytos ha tirato un sospiro di sollievo: "Sì amore, è vero. Ora dormi."
"Ultimissima cosa."
"Dimmi."
"Papà Pig secondo te fa l'Avvocato?"
"Non lo so amore, dormi tranquillo. Verificheremo."
Per la fortuna di Mister Baby, Mamma Pinkytos ha constatato con gioia che la Peppa Pig è dura a morire.
Per questa volta il Telefono Azzurro può attendere.

giovedì 31 ottobre 2013

Il gatto e il pipistrello

Mamma Pinkytos alle sette in punto ha scattato una fotografia con il cellulare: un gattino e un pipistrello che si tengono per mano, con un sacchettino di panno arancione ciascuno. I suoi nani non sono tipi rinunciatari e,  convalescente uno e ciuccio-munito l'altro, hanno santificato la notte delle streghe e sono tornati a casa dal "dolcetto o scherzetto-time" con le loro borsettine piene di caramelle e cioccolatini.
Il Morby, il più piccolo tra i nani camminanti (ebbene sì, tra i non camminanti c'era anche Baby Banny Capellipazzi, felice e festaiolo, con il cerchietto con le antenne a forma di zucca), vestito da gatto (il costume l'ha capito solo Mamma Pinkytos. Gli altri nani gli dicevano:"Stai bene Morby vestito da foca!", mentre lui, con aplomb inglese, puntualizzava: "Io masma",forse perchè per tutto il pomeriggio il Minty aveva cercato, invano, di convincerlo ad indossare il suo costume dell'anno scorso, da fantasma appunto), era tra i più agguerriti. Sgomitava tra la ciurma di mostri per arrivare in pole position poi, felice e gongolante, apriva la sua borsettina arancione per arraffare il goloso bottino.
Il Minty, vestito da pipistrello, era infastidito dal colletto del costume, sudato e zavorrato dalle troppe caramelle.
Mamma Pinkytos, con Mamma Polly e Mamma Gabry Domopack, ha accompagnato la rumorosa ed esosa ridda di nani di campanello in campanello.
Mister Baby, invece, ha piantonato la Pinkytos'Home e ha distribuito a diavoli, mostri e streghette i biscotti a forma di zucca preparati da Mamma Pinkytos.
Una volta a casa, il gatto e il pipistrello hanno succhiato un lecca lecca a forma di ciuccio, consegnato il lauto bottino alla mater familias e si sono spalmati sul divano a vedere i Puffi. Poi il Morby si è lavato i denti cinque volte (in questo periodo è un' ossessione) e ha pianto perchè voleva lavarseli anche la sesta, il Minty ha pianto perchè non voleva lavarseli neanche la prima.
Ora gatto e pipistrello giacciono esanimi nei loro lettini, Mamma Pinkytos giace esanime sul divano, costretta suo malgrado a resistere fino a mezzanotte per dare l'antibiotico al nano grande. Nell'attesa avrebbe potuto vestirsi da zombie e andare a festeggiare. Con la faccia che ha non le sarebbe servito neanche il costume.

Come te nessuno mai

"Mamma, lo sai che forse la Lila da grande sposa il Morby?"
"Come mai pensi questo, amore?"
"Perchè lei gli vuole tanto bene! Ogni volta che lo vede gli dice "Ciao bellissimo Morby!" ".
"Lei vuole bene anche a te."
"Ah! Ma io non la voglio perchè la Lila parla troppo e quando non parla canta e non mi fa mai dire niente."
"Non è che a te manchi la parola..."
"Anche a me piacerebbe sposare il Morby..."
"È tuo fratello.."
"Sì e poi è un maschio. Di femmina io voglio te, solo te. Io mamma voglio sposarti."
"Amore mio sarai un principe azzurro bellissimo e troverai una bella principessa."
"Sì ma io voglio te. Una come te non la trovo mai."
"Che belle cose che dici amore. Ma io sono la tua mamma..."
"Non ti preoccupare. Io ti voglio sposare anche se sei vecchia."
Mamma Pinkytos lo sapeva. Le dichiarazioni d'amore dei nani alla loro mamma sono vere, sincere. Echissenefregadiedipo.
Ma per conservare l'effetto tiramisu bisogna prendere e portare a casa.
Evitando di approfondire il discorso.

mercoledì 30 ottobre 2013

Le figurine di Peppa Pig

È ufficiale. Mamma Pinkytos, che  scarpina da mattina a sera per stare dietro ai suoi due lavori, quello di mamma e quello di avvocato, che pure danno indubbie soddisfazioni, che alla sera è troppo stanca per andare a zumba (ma non ci deve pensare perchè si sente troppo in colpa!), che a volte.non ha tempo neppure di mangiare, ha sbagliato mestiere. Avrebbe dovuto inventare le figurine di Peppa Pig. E adesso non sarebbe qui a lamentarsi.
Dopo due settimane di quotidiano lavaggio del cervello sotto forma di cinquanta spot pubblicitari ogni mezz'ora, al termine di ognuno dei quali il Minty chiedeva: "Lo compriamo mamma?", anche il nano grande ha avuto il suo album delle figurine di Peppa Pig.
Che, per inciso, è costato un tour in tre edicole per trovare una rivendita che non l'avesse esaurito.
Così il Minty è diventato un piccolo collezionista, con poche figurine rispetto agli altri ("Lo sai che al Mirko gli mancano solo dieci figurine per finire l'album?") perchè "le figurine costano tanto. Sessanta o centodieci non mi ricordo", esattamente come lo era Mamma Pinkytos da piccola. Il nano è diventato diligente. Cerca i numeri corrispondenti, controlla l'album e, pur difettando normalmente di pazienza, cerca di attaccare le figurine dritte.
Ogni tanto Mamma Pinkytos gli porta un pacchetto in regalo, uno a lui e uno al Morby. Il Minty lo apre, controlla e incolla gli stickers, separa le doppie in un mucchietto legato da un elastico. Il Morby strappa la carta, urla :"È nioooo!" e, per non fare toccare le figurine al fratello, le accartoccia tutte nelle mani.
Il problema è che le suddette figurine sono pressochè introvabili. Mamma Pinkytos, dopo averle trovate, alla terza edicola, ne ha comprato cinque pacchetti che dará al nano uno per volta, in occasioni speciali.
Oggi il Minty malato ha chiesto un pacchetto di figurine a Mister Baby. Il pater familias, per non deludere il nano, ha camminato per tre chilometri, ha visitato sei edicole, si è imbattuto in altri genitori a caccia di figurine della famiglia di maiali. Stremato, alla sesta edicola, l'unica dove non le avevano esaurite, è stato colto da un'estrema smania di possesso delle introvabili effigi e ha acquistato tutti i pacchetti disponibili.
Mamma Pinkytos, che a furia di vederle sa a memoria tutte le puntate di Peppa Pig, avrebbe anche potuto pensare ad una raccolta di figurine. Avrebbe potuto pensare che i nani avrebbero gradito e che i genitori avrebbero, come al solito, aperto il portamonete con il sorriso.
Mannaggia.

martedì 29 ottobre 2013

Dieta

Mamma Pinkytos si mangia un Twix bianco nella pausa d'udienza (un pezzo, soltanto un pezzo. Certo che poi il resto va a male e sporca la borsa.. Via, crepi l'avarizia!).
Mamma Pinkytos ultimamente vive a panini e, per compensare, mangia un cioccolatino ogni volta che può.
Mamma Pinkytos si sente un po' stanca e un bel marocchino dolce, schiumoso e cioccolatoso la tira proprio su.
Mamma Pinkytos quando torna da zumba si mangia un budino, biscotti e qualsiasi cosa capiti a tiro.
Mamma Pinkytos, per Halloween, ha preparato i biscotti a forma di zucca decorati con la pasta di zucchero. Sono così belli che dispiace mangiarli, ma sono cosí buoni che in fondo il dispiacere è relativo.
Mamma Pinkytos ha sempre un Kinder nella borsa perchè non si sa mai. Non sempre lo porta ai nani all'uscita di scuola.
Mamma Pinkytos è a dieta. Sí, una particolarissima dieta a base di dolci e schifezze che fa venire i brufoli e contrarre gli addominali per nascondere la pancetta incipiente.
Almeno facesse bene allo spirito... Ma fa pure sentire in colpa!

lunedì 28 ottobre 2013

Con il piede sbagliato

Quando la domenica sera uno dei nani ha la febbre, la settimana inizia con il piede sbagliato.
Quando la domenica notte uno dei nani non dorme per nulla e Mamma Pinkytos deve fare la crocerossina all night long e il lunedì mattina ha le occhiaie che arrivano ai gomiti e un bisogno impellente di caffè, é pure peggio.
Quando si verificano simultaneamente entrambe le circostanze di cui sopra é il delirio.
Così stamattina Mamma Pinkytos, dopo avere vegliato per tutta la notte il Minty rantolante e febbricitante ("Non riesco a respirare" - "Acqua" - "Ho caldo" - "Mi scappa la pipì"), è piombata nell'ansia da organizzazione. Poi se l'è fatta passare, ha portato il nano piccolo al nido, ha fatto un salto in studio per organizzare il lavoro, è tornata a casa a prendere il nano grande per portarlo dalla pediatra (brutta bronchite asmatica: antibiotico, cinque aerosol al giorno e, se non migliora entro domani, cortisone. Tutta la settimana a casa. Yu-uh!), ha riportato il Minty a casa dalla Nonna L, è andata a svaligiare la farmacia, è tornata in studio, ha ricevuto due clienti, si è mangiata un panino in piedi mentre andava al parcheggio a recuperare l'auto, ha assistito un cliente ad un interrogatorio, ha comprato due pacchetti di figurine di Peppa Pig, è passata dalla scuola del Minty per avvisare le maestre che il nano starà a casa fino a nuovo ordine, ha ritirato l'invito a una festina di compleanno, è andata a prendere il Morby al nido ed è finalmente rincasata.
Nel prosieguo ha fatto fare al Minty tre dei cinque aerosol previsti, ha intrattenuto in vari modi i nani, li ha sfamati e allettati dopo storielle e ninna nanne varie. Ha pure preso una testata involontaria dal Morby e ora ha la palpebra sinistra gonfia.
Si alletterebbe volentieri anche lei se potesse, se non dovesse dare al Minty l' antibiotico a mezzanotte e mezza. Se si addormenta non la sveglia neanche un cannone. Nell'attesa, per solidarietà, anche lei si farà un aerosol (ha tosse stizzosa ecc. ecc.), in bagno, seduta sul wc perchè a Mister Baby, degno padre del Minty ("Io quello stupido aerosol non lo faró mai. Non mi fa sentire la Peppa Pig!" Invece ne ha fatti cinque quasi senza fiatare e misteriosamente ha cambiato idea :"Mi piace tantissimo fare l'aerosol. Morby, lo vuoi fare anche tu?"), dá fastidio il rumore che copre le voci della tv.
Domani lavorerá tutto il giorno e sará un'altra giornata campale. Il Minty stará con la Nonna L e Mamma Pinkytos ritirerà il Morby dal nido in pausa pranzo, non avendo rimediato nessuna buon'anima disponibile ad andarlo a prendere alle 16.
Poi, a malincuore, la mater familias abbandonerá i suoi nani, di cui uno malato, e andrá in tribunale per un maxi-processo dalla durata ignota.
È solo lunedí e Mamma Pinkytos è già un rudere.
Chi ben comincia è a metá dell'opera, si dice. Chi inizia con il piede sbagliato, invece, deve risalire la china. E Mamma Pinkytos, con la panza, il fiatone e le gambe molli non ha voglia di risalire un bel niente.

domenica 27 ottobre 2013

Il cuginetto nel computer

Oggi il Morby ha imparato a dire il nome del cuginetto: Lio-Giu. Lo dice bene, con la sua vocina flautata.
Davanti al computer in braccio a Mister Baby il nano ripete convinto: "Lio-Giu."
"Bravo Morby", si compiace Mister Baby: "E dov'è il cuginetto Lio-Giu?"
"Qua!" Urla trionfante il Morbillo indicando il computer.
Anche il Minty, a quattro anni, ha un'idea alquanto indefinita del cuginetto cinese.
Mamma Pinkytos pensa che sia assai probabile che per il Morby suo cugino sia un tasto, un cavo o qualcosa del genere che sta dentro il computer.

sabato 26 ottobre 2013

L'ingrato destino del fratello maggiore

Succede sempre nello stesso  momento. Quando la Pinkytos'Family è seduta a tavola per la cena e a lui mancano esattamente due forchettate alla fine del secondo, il Minty, immancabilmente, dice: “Mi scappa la cacca", si alza e va in missione. Poi, quando si é posizionato, urla all'indirizzo di Mamma Pinkytos: "Ricordati che sono nel tuo bagno!", come se lei non lo sapesse o come se, nella Pinkytos' Home ci si potesse perdere.
Il ''cacca-time", oltre ad interrompere il convivio famigliare, rischia di diventare doppio a causa della pericolosa propensione del Morbillo ad imitare tutto quello che fa il fratello.
Ieri sera, dopo il ritorno del Minty dal bagno: "Nche io cacca!"
"Ma se l'hai fatta mezz'ora fa...."
"Pipì!"
"Mamma, se vuoi lo accompagno io già che sono in piedi."
"Va bene amore, grazie. Sei proprio gentile."
Segue sforzo sovrumano del nano grande per slacciare body e pannolino al piccolo e inseguimento per la casa del Morby euforico.
Alla fine il nano renitente e spannolinato viene ricondotto alla ragione e fatto sedere sul vasino.
"Pimpa".
Il Minty prende un libriccino al nanetto schiavista.
"Mamma, ma io non so leggere... Come faccio?"
"Raccontagliela, la storia."
"La Pimpa e l'Armando sono a tavola. L'Armando dice: "Ma che buono questo formaggio...“"
"Mmmmm... Aggio..."
"Poi la Pimpa va in giardino"
"Bata"
"E raccoglie le foglie secche..."
"Bataaaaaa!"
Pum.
Il pestifero nano piccolo ha chiuso il libro e lo ha lanciato sulla testa del povero Minty che gli stava raccontando la storia.
Che destino ingrato quello del fratello maggiore!

giovedì 24 ottobre 2013

Opere d'arte

Il Minty ha preso tutto da sua madre. Non solo l'aspetto fisico. Ha un'abilità e una voglia di cimentarsi nelle arti manuali pari a zero.
Fino a qualche mese fa, i suoi capolavori con pennarelli e pastelli a cera che, stante l'orgoglio materno, fanno bella mostra sulla porta di casa della Pinkytos' Home, erano composti da una riga e un puntino. O da due righe. Intorno, l'horror vacui.
Da qualche giorno, invece, il Mintolino ha subito un cambio di rotta. Si dà da fare per ore con i colori, colla e forbice, righello e pennello.
Porta ogni giorno a casa da scuola una ventina di disegno, finalmente con figure antropomorfe. Mamma Pinkytos, incredula e orgogliosa, è solita accogliere il nano con l'infelice frase: "Ma l'hai fatto tu?"
Ieri, al suo arrivo all'asilo, bagnata e trafelata, la mater miscredente, è stata accolta dalla maestra Raffy, che adora il Minty e lo insegue costantemente per farsi dare un bacio come una scolaretta alla prima cotta: "Abbiamo trovato il nostro artista." Ha esordito la maestra.
"Chi? Lui?" Ha risposto ironica Mamma Pinkytos, indicando il nano grande carico di fogli come neanche il postino alle nove di mattina.
"Sì, sì." Ha proseguito seria la Raffy: "Oggi ha fatto proprio un capolavoro. Un cantiere con la gru, gli operai al lavoro. Tutte le proporzioni del caso."
Mamma Pinkytos si è bullata tutta orgogliosa, ha preso il novello Picasso ed è uscita dalla scuola.
Poi, come è ovvio, essendo come San Tommaso, se non vedo non credo, ha voluto vedere il capolavoro di cui sopra.
Effettivamente un bel disegno, con due figure con gambine, braccia e capelli gialli, gli occhi a palla e sopra di loro, una gru.
"Ti piace mamma?"
"E' bellissimo nano. Aveva proprio ragione la maestra. Sei tu da grande questo signore che lavora nel cantiere?" Ha chiesto ingenuamente Mamma Pinkytos.
"No mamma. Anche perchè questo è morto."
"Morto?"
"Si mamma. Morto stecchito. Gli è caduto in testa un peso che era appeso alla gru."
"Oh poverino!"
"Eh sì. Si è fatto male e poi è morto. Morto proprio."
"Amore ma i morti stanno sdraiati, non in piedi."
"Ma lui è appena morto."
Mamma Pinkytos non sospettava che il nano fosse un'artista.
Ma la maestra Raffy di certo non sospetta la fine tragica dell'omino con i capelli color pannocchia e gli occhi a pallino, protagonista dell'opera d'arte del Minty.

Ieri, oggi e domani

A Mamma Pinkytos gli adolescenti sull'autobus danno sempre parecchio da pensare.
Con i piedi che galleggiano nelle scarpe, bagnata da capo a piedi per la pioggia battente e i capelli che sembrano un cespuglio, guarda queste ragazze di quindici-sedici anni e si vede vecchia.
Si vede vecchia perchè le sembra di avere perso l'attimo in cui, l'altro ieri, da adolescente con le occhiaie e la coda di cavallo, è diventata quella che è oggi.
Guarda le ragazze.
Ce ne sono di due categorie: quelle con i segni dell'età, evidentemente diversi da quelli delle quarantenni. Viso emaciato, qualche brufolo, sopracciglia folte e capelli non curati, jeans e sneakers. Lineamenti belli, appena al di sotto dell'apparenza. Poi ci sono quelle che non hanno un pelo fuori posto, belle e luminose da fare venire il sole. Con la pelle di pesca ed il trucco impeccabile. I leggings attillati. Le immagina domani, le immagina mamme. E ascolta volentieri i loro racconti, il loro lessico spesso troppo scurrile.
Lei faceva parte della prima categoria. Non brutta certo, ma per nulla attenta all'aspetto fisico, almeno non a scuola. Si alzava alle sei e trenta del mattino, si vestiva in jeans e maglietta, a volte anche con la tuta da ginnastica. Niente trucco, cappelli naturali, nè dritti nè ricci. Ma i sogni di allora li ricorda. Confusi. Non distinti. Ma palpitanti. Farò... Farò... Sarò...
Oggi guarda queste ragazze con tanta tenerezza. E' bello guardare al domani, ma arriva subito subito.
Lei sta meglio oggi, di sicuro. Era troppo tormentata allora, si sentiva troppo imperfetta. Oggi è felice, si piace, dal suo punto di vista ha avuto dalla vita il meglio del meglio. E ne è grata.
Ieri, oggi e domani.
Anche i maschi guarda. E quelli le fanno ancora più tenerezza e paura.
Pensa ai suoi figli domani. Al Minty con i brufoli e gli spuntoni di barba, alle sue lune, ai suoi sogni, alla fatica che farà lei a stare dietro a lune e stelle. Pensa al Morby, pazzo e allegro, inquieto, imprevedibile.
E pensa a lei vecchia, ansiosa, che spia il computer e il cellulare di questi due nani in cerca di identità.
Questo sì le provoca un brivido.
Lei è al di là del guado. Loro la vita la devono ancora vivere.
Gioie e dolori.
Successi e mazzate.
Ora le dicono: "Mamma, ti amo!"
Un giorno sa che le diranno: "Ti odio!" e le sbatteranno la porta in faccia.
Mamma Pinkytos non ha per niente fretta che arrivi quel giorno.
Lei i suoi nani li vorrebbe sempre piccoli.
Si può????

mercoledì 23 ottobre 2013

Tutto è relativo

A Mamma Pinkytos fa male dappertutto. Il post-zumba e soprattutto i postumi della pettegolezzi-session post-zumba, in strada al freddo, madida di sudore, con Mamma Polly Capellipazzi e Mamma Gabry Camomilla, si fanno sentire.
La verità é che Mamma Pinkytos non ha più l'età.
Sabato, dopo la lezione di musica del Morby, mentre i nani giocavano a nascondino, si è intrattenuta con il papà di Giommi, un amichetto del Minty, il quale alla simpatica domanda del nano grande (al quale manca del tutto la concezione del tempo): "Mamma, tu hai cinquantasette anni, vero?!" (che dire?! I suoi nani, alla faccia di Edipo, la vedono più vecchia della nonna!), tutto garrulo, ha risposto: "Ma no Minty! La tua mamma avrà tra i trentacinque ed i quarant'anni!"
Al che, Mamma Pinkytos, altrettanto garrula e alquanto diplomatica, ha invitato i nani al loro gioco preferito: "Bambini, adesso picchiamo tutti il papà di Giommi."
La diplomazia non rientra tra le qualità di Mamma Pinkytos che, in momenti di maggior gloria, avrebbe risposto:
1. Quarant'anni tua sorella.
2. Ma ti sei visto?!
4. Hai la polenta nel cervello?!
3. Non ti hanno mai insegnato che non si chiede e non si dice l'età di una signora?!
Dopodichè, con nonchalance, ha puntualizzato la sua età: tren-ta-tre, come Gesù Cristo in croce.
I soggetto in questione, non pago, ha continuato: "Ho fatto una gaffe?" Ebbene sì hai fatto una gaffe. Me-la-le-go-al-di-to. "E' solo perchè hai due figli... Quindi uno fa due conti... Ma poi non vuol dire in effetti. Mamma Polly Capellipazzi ha due figli ma credo sia molto giovane".
Anvedi questo.... Manco il gioco del silenzio ti hanno insegnato!
Per la cronaca: la baby mamma Polly Capellipazzi ha un anno in meno di Mamma Pinkytos, mentre la Nonna R, mamma di Mamma Pinkytos, ha solo cinque-sei anni in meno della mamma del Giommi, nonchè moglie di Mister Gaffeur.
Va bene che tutto è relativo, maporcamiseria.
Tornando a ieri, Mamma Pinkytos e Mamma Polly Capellipazzi sono arrivate in palestra trafelate, con il solito colpevole ritardo, con la borraccia di Trilly l'una e una maglia premaman l'altra (Mamma Pinkytos non ha figlie femmine, quindi era quella con la maglia premaman con la scritta "E' UN MASCHIETTO"). Mamma Gabry Camomilla era già in postazione, come un'alunna secchiona e si era pure già iscritta al corso per un anno. Il fatto è che lei ha fatto di tutto ciò che fa sudare e dimagrire una missione. La prossima volta forse, per sudare di più, verrà a zumba con il domopak sulle cosce. E verrà inevitabilmente ribattezzata Mamma Gabry Domopak.
Anche Mamma Polly e Mamma Pinkytos si sono iscritte al corso - uh uh! - per tre mesi, perchè l'iscrizione annuale è psicologicamente insostenibile.
Tutto è relativo.
Se Mamma Gabry è la precisione, la programmazione, l'organizzazione, Mamma Polly Capellipazzi e Mamma Pinkytos sono il caos, il last minute, il "vedremo".
Se Mamma Gabry zumba tutta bella attillata, domopak a parte (lei può!), Mamma Pinkytos e Mamma Polly hanno lo street look dei ballerini di hip hop rivisitato (leggasi maxi maglie e maxi shorts, se del caso anche premaman!).
Tutto questo le fa ridere, ridere, ridere, facendo parecchio casino, sulla via del ritorno a casa.
Manca la pizzetta, ma lo svago c'è tutto.
Viva lo zumba, viva il post-zumba, viva le mamme che sono e sembrano giovani e quelle che sono (relativamente giovani), ma sembrano vecchie.
Tutto è relativo.
Maporcamiseria.