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sabato 23 marzo 2024

12

I compleanni dei figli ti mettono alla prova.
Ti danno la misura del tempo che vola inesorabile, segnano il passo della strada trascorsa, dei progetti, dei sogni.
Per Mamma Pinkytos il compleanno dei suoi nani è sinonimo di notti insonni alla ricerca delle parole giuste, del regalo giusto, giusti per esprimere la fiducia, l'amore, l'emozione. Giorni passati a sfornare e a decorare biscotti a forma di pallone da calcio, di note musicali, di violino. A pensare e realizzare la torta, che non è solo un dolce ma un pensiero. Carico che ora, per fortuna, condivide con Mister Baby che è meno fantasioso ma assai più pasticcere di lei. E quel per fortuna è pieno di riconoscenza perché con l'età lei accusa il colpo e per l'ansia da prestazione non dorme la notte. Ha sempre meno energie e idee e quelle che ha sono pure confuse.
Oggi il Morbillo compie 12 anni e Mamma Pinkytos è piena di gratitudine e di meraviglia. 
Alle 7 in punto, prima di andare a scuola, il Minty è entrato in punta di piedi in camera sua per lasciargli un biglietto di auguri. E il Morby si è alzato con gli occhietti ancora chiusi solo per dargli un abbraccio. Poi è tornato a dormire abbarbicato a Mamma Pinkytos. 
Il nanetto dodicenne è una sfida quotidiana ed avvincente alla sua pazienza, alle sue idee, alla sua autostima di mamma. Lui scruta, sorride, abbraccia, ma non regala niente, né parola dolci né complimenti.
Ha la sensibilità degli intelligenti ma anche la lingua tagliente.
È il suo compagno di avventure pazze, di coccole da koala, di serie TV sotto il plaid, di cinema e di pop corn.
È morbido e liscio e ancora profuma. Chissà per quanto.
"Nano, come mi sta questa maglia? Oggi per il tuo compleanno vorrei essere bellissima."
" Questo è il un problema mamma. Tu sei molliccia."
"Mpf".
"Molliccia è una cosa bella. Anche io vorrei essere molliccio e invece sono duretto."
"Mpf"
"Però sei carinissima mamma."
Dodici anni fa Mamma Pinkytos era infinitamente felice.
Oggi lo è ancora di più.
Grazie amore bello per questi 12 anni di meraviglia.

sabato 17 febbraio 2024

Breve storia triste

Milioni di persone al giorno mettono ogni giorno gli occhiali con discreta non-calanche.
Mamma Pinkytos, dopo vent'anni da circa e altrettanti con una vista perfetta grazie all'intervento di correzione della miopia,vive l'idea del supporto visivo con disagio.
Ha provato cosa significa cercare gli occhiali sul comodino ancor prima di aprire gli occhi e andare in piscina o in spiaggia avendo intorno solo aloni e macchie di colore.
Una talpa.
Appena ha potuto, come regalo di laurea, si è sottoposta all'intervento per la correzione dell'importante miopia che la attanagliava.
Da lì in poi vent'anni di giubilo visivo.
Negli ultimi due-tre anni, soprattutto nei periodi di stanchezza e alla sera, ha iniziato a vedere sfocato, a non distinguere i contorni delle cose e i volti da lontano. L' oculista le ha sconsigliato un nuovo intervento perché quel poco di miopia le consente di leggere e lavorare senza occhiali, di vedere ancora bene da vicino.
All'ultima visita però era peggiorata e le è stato consigliato un occhiale almeno per guidare alla sera.
La mater refrattaria ha aspettato mesi, con la prescrizione nascosta in chissà quale cassetto.
Fino a che, nelle vacanze di Natale, le è sembrato di essere più orba del solito, forse anche per la stanchezza.
E un paio di settimane fa, riluttante come il Morby davanti ai compiti, è andata dall'ottico.
Ha ordinato gli occhiali più economici del mondo con la precisazione che non li avrebbe mai messi se non in caso di necessità estrema.
Ieri li ha ritirati.
Fanno schifo. La fanno sembrare una sogliola triste e, per di più, le fanno venire mal di testa.
Si è sentita stupida e anche un po' depressa.
E dire che non aveva ancora fatto i conti con il Morby.
"Nano, ho ritirato gli occhiali nuovi."
"Non li mettere."
"Mi ci devo abituare. Come sto?"
"Fai schifo. Stai malissimo, sembri una di cento anni con mille rughe in faccia. Non li puoi mettere."
"Ma nano sono per vedere meglio. A volte servono dei supporti per la salute. Non è che uno può rifiutarsi perché non gli donano."
"Ma quale salute! Cosa devi vedere? Le case sono grandi, le macchine sono grandi. Non servono. Sei inguardabile."
Occhiali infilati in un cassetto.
Fine della breve storia triste.

mercoledì 14 febbraio 2024

Gambe

Contro la volontà di Mamma Pinkytos, lei ed il nano Morby hanno dovuto abbandonare la visione entusiasmante delle vicissitudini di nonno Libero.
Il pervicace Morbillo, da un giorno all'altro, ha decretato "urbi et orbi" che "Un medico in famiglia" lo aveva annoiato e che mamma e nano, per stare abbarbicati sul divano sotto il plaid nel momento più rilassante della giornata di Mamma Pinkytos, avrebbero dovuto trovare un altro motivo.
Poiché alla mater irrequiens non piace giocare alla Play Station, o almeno non si rilassa, in parole povere dovevano scegliere una nuova serie da guardare.
Dopo un'attenta selezione, nella quale hanno preso in considerazione varie soluzioni, dalle serie horror splatter americane, a quelle Fantasy, a "Mare fuori", forse ancora inadatto al nanetto, la scelta è caduta sull'allegrissima "Braccialetti rossi", serie ambientata nel reparto pediatrico di un ospedale dove ragazzi tra gli 11 e i 16 anni lottano per guarire, sopravvivere, comprendere il loro posto nel mondo. Mamma Pinkytos ha pensato che riflettere sul tema della malattia e della disgrazia non sia un male per il nano cibernetico.
Ma va da sé che apre il varco alle infinite curiosità e domande del Morbillo.
La più persistente, che dopo 24 ore dalla visione non lo ha ancora abbandonato e che ha dato origine a una serie di sotto-quesiti è: ma se a quel ragazzo devono amputare una gamba, la gamba amputata dove la mettono?
Vi lascio immaginare gli scenari palesatisi nella testa del Morby.
Nella spazzatura?
Quale spazzatura? Nell'umido?
E che razza di immondizia hanno in sala operatoria in particolare e negli ospedali in generale? Dove fanno confluire in un secondo momento gambe, milze, fegato, pezzi di ossa echipiùnehapiùnemetta?
Le risposte di Mamma Pinkytos non hanno avuto l'effetto di placare la sete di informazioni del nano, che oggi è tornato all'attacco.
"Mamma, torniamo alla gamba. Non vedo l'ora di vedere la puntata di stasera. La taglieranno. Secondo te faranno vedere che fine fa?"
"No nano..non penso sia un particolare rilevante per la storia."
"Lo è. Perché è brutto. Era la sua, la gamba. La buttano via?"
"Sai, negli ospedali capita che durante gli interventi si tengano necessarie soluzioni estreme ."
"Si, ma dove la mettono?"
Mamma Pinkytos lo sapeva che era meglio Nonno Libero.

giovedì 28 dicembre 2023

Un'atleta

Ebbene sì, alla faccia dell'invecchiamento che incombe e che tra meno di una settimana la vedrà spegnere enne candeline, Mamma Pinkytos è proprio un'atleta.
In queste vacanze si era ripromessa di organizzare qualche attività divertente con il nano piccolo, le cui parole d'ordine durante l'anno scolastico sono: "Non ho tempo, devo fare i compiti."
Tanto per incominciare le vacanze con il piede giusto, Mamma Pinkytos ha vietato al nano di pronunciare la ferale parola "compiti" fino al 27 dicembre, allorquando  ha preparato per il nano un bel planning: quattro giorni di lavori forzati e il resto sacrosanto riposo.
Così ieri, per distrarre la mente dopo 12 ore di compiti,  mamma e Morbillo sono andati a pattinare sul ghiaccio e oggi nientepopodimeno che a sciare.
La novità è che Mamma Pinkytos non si è fratturata niente, il che, vista la sua forma fisica, è un vero successo del quale va estremamente orgogliosa.
Per la verità non ci è andata così lontano, soprattutto ieri quando, mentre volteggiava sul ghiaccio con il nano per mano manifestando una discreta leggiadria e padronanza, è stata investita malamente da dietro da un ragazzaccio totalmente incapace, ma cionostante assai disinvolto e spericolato.
Oltre alla classica sederata ha messo male il polso sinistro e ha rischiato di compromettere la giornata di sci prevista per oggi.
Ma ghiaccio e arnica hanno limitato i danni.
Forse il pattinaggio è uno sport per giovani. E dire che la Nonna R, appena vista la foto del nano sui pattini, ha commentato: "La prossima volta vengo anche io". 
Ecco da chi ha ereditato l'incoscienza!
Il punto è che Mamma Pinkytos tiene molto alle promesse.
Il buono per un pomeriggio a pattinare sul ghiaccio era stato trovato dal Morby nel calendario dell'avvento. Quanto allo sci, bisognava santificare in tempi brevi il regalo di Natale del nano piccolo, che consisteva in una giornata sugli sci comprensiva di pizzoccheri e polenta taragna.
È stata indecisa fino all'ultimo sulla meta per la scarsità di neve. Temeva di dovere convertire il regalo in una giornata di sci d'erba oppure di deludere il nano che si immaginava vette innevate e bianco ovunque.
Invece, anche se sono in coda da due ore sulla via del ritorno, è andato tutto alla grande.
Non si sono rotti niente, hanno ripreso dimestichezza con gli sci dopo due anni di inattività, hanno riso e mangiato i pizzoccheri e pure la polenta, anche se non taragna, il che ha scatenato le rimostranze del nano.
Alla fine il Morbillo era talmente sciolto che ha seminato Mamma Pinkytos e ha preso la seggiovia da solo. Lei ha dominato l'ansia atavica che la prende quando il Morby è in altezza, visto che non sta mai fermo e ha una certa tendenza a sfidare i limiti, e non l'ha ammazzato né è morta di paura.
Con il passare degli anni Mamma Pinkytis è diventata più cauta.
Non ama più il rischio come una volta e preferisce quasi sempre la via più sicura.
Ciò non le ha impedito di fare un paio di gare di velocità a tavoletta con il Morby, anche se in tratti con la pendenza di un marciapiede del centro.
Forse percepisce che il fisico non le risponde più come vent'anni fa. È certa che Mister Baby direbbe che spericolata non lo è mai stata e atletica nemmeno.
Però lei ha pattinato e sciato, in meno di ventiquattro ore. Mica paglia. E mentre il Morby, che ha un quarto dei suoi anni, giace svenuto sul sedile di fianco al suo, lei è ancora in discrete condizioni paico-fisiche.
Sarà che sono più i pensieri a stancarla e lei in questi giorni si sente proprio in vacanza.
Sarà che le esperienze da condividere sono sempre il regalo migliore.
Sarà che le andava ancora bene la giacca fucsia dinquandi aveva diciotto anni.
I pantaloni no, quelli no.
Ma ha detto che si sente un'atleta, non una top model.




martedì 18 luglio 2023

Tutto molto bello

Mamma Pinkytos è di ritorno da una fuga di due giorni a Zadar con il nano piccolo. Uno di quei break che ogni tanto si concede con i suoi nani, one to one, per creare ricordi, ritrovare la complicità e il dialogo. 
Come sempre è stato tutto molto bello. 
La città piena di vita e di bei panorami, bellezza di cui riempirsi gli occhi e il cuore. 
Ascoltare seduti sui gradoni le melodie dell'organo marino, ammirare quello che secondo Hitchcock è "the most beautiful sunset in the world", lasciarsi sorprendere dai giochi di luce del saluto al sole e dalle numerose rovine romane che rendono Zara un museo a cielo aperto. 
Mangiare patatine e salatini, di solito contingentati.
Vedere il Morby che ad ogni viaggio diventa più autonomo e sicuro di sé: qualche parola in inglese con i negozianti, il controllo dell'orario del bus per l'aeroporto, il senso dell'orientamento, l'occhio attento al budget di viaggio.
Poi il mare. Passeggiare sul lungomare, godersi una giornata all'insegna dell'acqua nella famosa Kolovare Beach, fare anche una gita in pedalò, che per il Morby ha sempre un grandissimo appeal e a lei ricorda l'infanzia.
Con calma, senza correre.
Il Morby ha l'occhio attento, non gli sfugge nulla.
"Mamma, cosa sono quelle righe sulla tua pancia?"
"Smagliature "
"Come si formano?"
"Quando la mamma era incinta di te e tuo fratello, che eravate due vitelli, aveva una pancia enorme. Se una persona è magra, capisci che la pelle non basta e si tira moltissimo creando quasi dei tagli."
"E alle persone non magre?"
"?!"
"Come mai è successo a te allora?"
"Perché avevo la pancia enorme e poi sono tornata magra'"
Seguono cinque-minuti-cinque di risata inarrestabile del nano. 
Non riusciva nemmeno più a parlare con i lacrimoni che gli rigavano le guance lentigginose.
"Magra..ah ah.."
Tutto molto bello. 
Ma, tanto perché si sappia, anche durante quei meravigliosi break in cui si condivide un'esperienza e si va d'amore e d'accordo, si parla, si gioca a Machiavelli ecc ecc., se sono stronzi rimangono tali.

domenica 2 luglio 2023

Heidi

Il Morby è tornato dal suo Summer Camp in Svizzera con le gote rosse di Heidi, una tavoletta di cioccolato per il Minty e Mister Baby ed un crisantemo blu per la sua mamma.
"Mamma, ti ho comprato un fiore. E me lo sono anche fatto incartare", le ha detto abbracciandola e porgendole un fiore lunghissimo, incartato con cura, un po' sofferente per il caldo del viaggio.
Anche se la ragione dell'acquisto era di natura prettamente economica ("Costava tutto tantissimo. Mi erano rimasti pochi franchi ed ero disperato perché stavamo ripartendo e non avevo comprato niente") a Mamma Pinkytos è parso il regalo più bello del mondo. 
Delicatezza e cura, pensiero ed emozione, merce rara per il Morby che di solito ha pensieri gentili solo per suo fratello.
Sui monti di Heidi, il nano piccolo ha galoppato a cavallo nel bosco, fatto il bagno in un laghetto di montagna a 2700 metri per la gioia della sua mamma ("Avevo caldissimo. Poi mi sono tuffato e non sentivo più niente: né braccia né gambe".
"Ottimo nano. La cosa migliore quando sei sudatissimo è buttarti nell'acqua gelata. Poi facilmente la mamma viene a trovarti all'obitorio" 
"Cos'è l'obitorio mamma?"
"Un posto dove si sta parecchio freschi. E non si sentono più né braccia né gambe") cucinato le lasagne e lavato i piatti. 
Poi ha camminato per i sentieri impervi, mangiato cioccolata svizzera, conosciuto nuovi amici. 
Ha abitato per una settimana insieme al fantasma di Silvio Pellico ("Faceva stra paura mamma, Silvio Pellico, per fortuna non lo abbiamo mai visto. Aveva la sua stanza.. e noi ci siamo andati a mezzanotte. E gli abbiamo detto: se ci sei accendi la luce.. e lui non la ha accesa."), imparato quanto vale un franco svizzero ("I franchi valgono pochissimo mamma. Non ci compri un bel niente. I miei venti euro erano troppo pochi.") e a chiedere informazioni in inglese. 
Disfando lo zaino del Morby, Mamma Pinkytos ha trovato pezzi di cioccolato bianco (svizzero), due panini ammuffiti e una salvietta pulitissima, ancora perfettamente piegata nel beauty dove Mamma P. l'aveva sistemata.
"Nano, ma ti sei lavato ogni tanto?"
"Ogni tanto sì"
"Come mai non hai utilizzato la salvietta?"
"Le salviette non servono mamma."
Sullo spazzolino ed il lavaggio dei denti, Mamma Pinkytos ha preferito non indagare. Lei è convinta che su quello che succede nei campi estivi debba esserci la più assoluta omertà.
Per la sanità mentale di tutti, prima di tutto sua.
Grande assente del soggiorno svizzero la signorina Rottermaier, che con il Morby avrebbe avuto un gran bel daffare.
Altro che Heidi.

lunedì 8 giugno 2020

Lacrimucce

Mamma Pinkytos oggi ha la lacrimuccia facile, per la gioia del Minty: "Mamma, se piangi guai!" Le intima a metà tra l'imbarazzato e l'intimorito.
Il nano grande, in questa atmosfera surreale, ha finito la scuola elementare. Il suono della campanella virtuale ha decretato per davvero la fine dell'infanzia, quella fatta di coccole, giochi e baci e l'ingresso nel mondo dei rimbrotti.
Lui, che fino all'altro ieri era il nano più sorridente del mondo, ora vuole già andarsene di casa: "Non serve stare tanto a parlare delle medie, tanto non ci vado."
Il posto dove vuole andare,  al quale si arriva passando attraverso un muro, la consola un pochino circa la sua voglia di scorazzare nell'infanzia ancora per un po': "Ad Hogwarts queste cose non si fanno. E si torna a casa solo a Natale e in estate."
Il fatto che il Minty desideri andare in un posto tetro e pieno di ragnatele, dove i quadri e le forchette parlano piuttosto che starsene a casa sua, non rende Mamma Pinkytos particolarmente orgogliosa di sé e la pervicacia del nano nel dipingere il suo prossimo futuro indipendente davanti al Morby che, disincantato, gli dice: "Ma guarda che Hogwarts non esiste!" le suscita pensieri altalenanti. Chissà se e un bene che il pupo quasi undicenne creda con convinzione che il giorno del suo undicesimo compleanno riceverà una lettera volante e andrà con una civetta in gabbia alla scuola di magia passando attraverso un muro. Tuttavia, meglio Hogwarts che Cento sfumature in linea di principio. 
E benedetta fantasia, che quando intorno si sentivano solo sirene, gli lasciava immaginare incantesimi e formule magiche.
Però. 
Peròporcamiseriaaundiciannisognagiàlafuga.
"A Natale e d'estate torno."
Ah grazie.
E spunta la lacrimuccia della mamma piagnona del nano che cresce. Lei si sente vecchia vecchissima mentre guarda questa ventina di ragazzini che ha visto crescere fin dall'asilo nido e che ora hanno i piedi più grandi dei suoi. In volo verso la vita, con le ali spiegate e infinite possibilità davanti.
Per fortuna a permetterle di riprendersi ci ha pensato l'ultimo giorno di scuola del nano Morby dove venti sdentati con il peluche in mano e i disegni di principesse hanno raccontato barzellette a ripetizione.
E Mamma Pinkytos non ha pianto.
Ha riso. Perché meno denti hai e più sei spensierato, a qualsiasi età. 
Il Minty stasera ha la luna storta. 
Non gli va più niente. Nemmeno che si parli di lui nè in casa nè altrove.
La sua mamma gli toglierebbe volentieri qualche dente, se servisse come ricetta per la spensieratezza. 
Le lacrimucce non sono tutte di nostalgia e commozione. 
Qualcuna a volte è di fatica. 

domenica 16 luglio 2017

Pipistrelli e galletti

Mamma Pinkytos, nonostante sia mamma di due nani maschi e ormai non più di primo pelo, rimane sempre basita di fronte alla metamorfosi del maschio alla presenza di una femmina.
A qualsiasi età, animali compresi, trattandosi forse di una tara risalente alla notte dei tempi e riconducibile ai più elementari istinti di difesa del territorio e di conservazione della specie.
Ora che i suoi nani sono entrambi più o meno nell'età della ragione (mah), Mamma Pinkytos assiste altresì all'inquietante fenomeno della competizione tra galletti che, a suon di chicchirichì, si contendono l'attenzione della regina del pollaio.
E la gara a chi la spara più grossa è qualcosa a cui la mater lumaca assiste con vivo interesse antropologico.
Sabato sera i nani attendevano con trepidazione di partecipare alla bat night, ovvero a un'escursione nel bosco in notturna alla ricerca dei famosi chirotteri.
All'avventura era stata invitata a partecipare anche Baby Stella, l' "innamorata" storica del Minty, che è troppo pigro anche per cambiare l'oggetto delle sue non troppo cavalleresche attenzioni.
Mentre il Morby, al contrario, passa di fiore in fiore, con una filosofia spicciola che fa invidia all'indimenticato Fonzie e io solito disincanto: "Ha stufato il Minty con la Stella. Uffa. Mica si può amare sempre la stessa che poi non lo guarda neanche. Io ho tantissime innanorate e non ho neanche più tempo."
Il Minty, timido come un coniglietto, vive nel terrore che il fratello faccia le sue brutali esternazioni davanti a Baby Stella. Cosa che puntualmente si verifica ogni volta che si vedono. Non bastasse questo a legittimare la voglia del Minty di sopprimere preventivamente il nano piccolo per evitare l'onta dell'amore non corrisposto, si aggiunga che il Morby fa di tutto per attirare le attenzioni della donzella di turno e la cosa, grazie alla sua tenera età, di solito gli riesce benissimo tanto che a volte guadagna anche qualche abbraccio o bacetto sotto gli occhi del malcapitato nano grande.
Stessa scena sabato sera.
Sotto lo sguardo vigile dei pipistrelli e quello alquanto perplesso di Baby Stella, aveva luogo la triste pugna dei galletti amburghesi.
Minty: "La Juve ha venduto Dani Alves e Bonucci."
Morby : "Cosa gliene frega a lei. Che siamo a vedere i pipistrelli e poi io vado a cavallo".
Minty: "Forza Juve. Bianconeri. Lei tiene alla Juve. Le interessa. Vero Stella? Dei cavalli di sicuro no."
Morby: "Stella tu lo sai che lui è innamorato di te?"
Minty con gli occhi coperti dai pugnetti: "Ma figurati! Mi fa schifo."
Stella sempre più sbigottita. Ora anche offesa.
La prossima volta alla bat night ci va da sola. O in compagnia femminile.
I galletti fanno troppo rumore.

mercoledì 17 giugno 2015

Differenze

A tavola. I nani si lanciano pezzi di pane, Mamma Pinkytos cerca di evitare che la situazione degeneri.
Morby: "Lancia Minty. Atachiamo le femmine.  Atachiamo la Sara!"
Mamma Pinkytos: "Amore ma le femmine non si attaccano. Bisogna essere gentili con le bambine."
Minty:"Eh no mamma. Le femmine vanno catturate."
Mamma Pinkytos: "E perché nom catturate i maschi e ve la prendete solo con le femmine? "
Morby: "Perché le femmine sono bluttissime!"
Mamma Pinkytos: "Ma nano, i maschi e le femmine sono uguali.  Ci sono maschi brutti e femmine brutte.. maschi buoni e femmine buone... non ci sono differenze, tranne che nel modo di fare la pipì. Voi ne vedete altre?"
Minty: "Certo é vero. La pipì.  Le femmine fanno la pipì nel water e i maschi in giro."
M.P.: "A me pare che anche voi facciate la pipì nel water però la potete fare in piedi perchè avete il pisellino. E le femmine no."
Minty: "Le femmine hanno l'amore..."
M.P.: "Perchè voi no?! Voi non amate la mamma?"
Minty: "Pochissimo."
Morby: "Le femmine hanno anche le mutande e i maschi no."
M.P. : "Perché voi non avete le mutande?!"
Minty: "Certo. Però non abbiamo le ascelle. E le femmine sì."
Morby: "Minty, le femmine non hanno il culetto!"
Minty: "E non fanno le puzze, i rutti e le pernacchie con l'acqua. .."
M.P. : "Ma non dovrebbero farli neanche i maschi! Nani tra maschi e femmine non ci sono differenze tranne che le donne fanno i bambini e non hanno il pisellino.  Per il resto non avete trovato nessuna differenza. .."
Minty: "Facile dirlo mamma per te che hai le ascelle... Prova a fare un rutto così. ."
Mamma Pinkytos si arrende. Lo stereotipo del maschio,  anche nel 2015, è quello di un essere che sputa, rutta e fa le puzze. E lei, la mater fallita, ne ha in casa ben tre. Ha sempre detto che vuole un cane femmina.

mercoledì 13 maggio 2015

Mio fratello è figlio unico

E fu così che il Minty e il Morby, dopo dieci giorni da figli unici, sono tornati nel guazzabuglio della loro fratellitudine. Affettuosa, rumorosa, fisica.
Il Minty, quale extrema ratio contro la sua tosse cronica, è stato al mare dai nonni ed è tornato ingrassato, abbronzato, scendendo da un treno con in spalle il suo zainetto verde pieno di tutto. È tornato con la sua tosse (sigh sigh..), la sua vocetta squillante e le sue domande pressanti. È tornato credendo di potere uscire di casa in infradito e costume.
Il Morby, che per dieci giorni ha provato l'ebbrezza del tutto nuova di essere l'unico nano di casa, ha fatto cose mai fatte, si è fatto coccolare e ascoltare dalla sua mamma come non mai, ha aspettato il fratello alla stazione controllando con impazienza tutti i treni in arrivo. Ha detto: "Io lo abbraccio il Minty" ed è stato di parola.
Quando tra i passeggeri ha scorto il fratellino e il suo zainetto verde ha corso veloce come Mennea, si è lasciato prendere in braccio e si è tuffato in quell'abbraccio poliposo con tutta l'energia e l'entusiasmo dei suoi tre anni.
Il Minty ha detto: "Mi sei mancato Morby" e lui, fiero, ha risposto: "Anche io mi sono mancato Minty", con l'aria di chi sta dicendo qualcosa di molto serio e profondo.
Poi i nani si sono presi per mano, il Minty ha aperto il suo zainetto verde e ha dato al fratello un giornalino come regalo.
Mentre i suoi mostri camminavano avvinghiati verso la macchina, Mamma Pinkytos pensava ai sentieri impervi dell'amore, alla distanza, alla vicinanza, alla necessità di prendere spazio per saperne dare.
Dieci minuti dopo i nani si stavano dando mazzate. Come loro solito.
Mamma Pinkytos ha pensato che l'effetto distanza era durato poco, troppo poco.
E che l'amore non è bello se non è litigarello. Anche se, in linea di massima, sarebbe preferibile non utilizzare corpi contundenti del tipo pugnali di legno, sassi et similia. Ma la linea incruenta non è sempre condivisa dai nani di Mamma Pinkytos.

sabato 11 aprile 2015

Lourdes

La Pinkytos' Family deve ripartire. Anzi: visto che ormai ha deciso che per lei le vacanze vere, quelle riposanti ed antistress, che ti ridanno il colorito in viso e ti distendono i lineamenti, sono rigorosamente da sola, Mamma Pinkytos deve decidersi ad andare a Lourdes.
Lei, che è tornata da Pechino con la bronchite, che si è dovuta prendere l'antibiotico prescrittole dall'ineffabile Dott.ssa Caspita (che non ne azzecca mai una e le ha prescritto una capsula ogni 8 ore mentre avrebbe dovuto prenderne una ogni 12. No comment) con tutti gli antipatici effetti collaterali, pulisce vomito a pioggia da ieri sera. E precisamente dal momento in cui il Morby, dopo avere avuto un conato a tavola, inondava la cameretta mentre la sua mamma, truccata e vestita di tutto punto, si apprestava a uscire per il compleanno di un'amica.
Nonostante la mater crocerossina abbia acquisito negli anni un'abilità non comune nella pulizia e bonifica di ogni tipo di ambiente vomito-invaso (auto, letto, abiti, tavola), che effettua alla velocità della luce, limitando al minimo il disagio del nano vomitante che viene immantinente condotto in bagno, lavato, cambiato, profumato ecc., ciononostante, pulire vomito, a Mamma Pinkytos causa ogni volta uno strisciante ed incoercibile senso di nausea. Tanto che, il più delle volte, si autoconvince di essere vittima dello stesso molesto virus del nano di turno.
Così ieri sera, terminate le operazioni di bonifica, si è svestita, struccata e infilata a letto, in attesa di alzarsi per pulire al successivo attacco del Morbillo.
Ha rinunciato a una serata di balli latino-americani e meno male, visto che ha la leggerezza di un elefante in una cristalleria, ma per fortuna il vomito si è ripresentato solo stamattina.
In compenso, il Morbillo, dopo un paio d'ore dall'addormentamento, era sveglio come un grillo, in preda ad un attacco di orticaria, acuito dalle crosticine post-varicella. Mister Baby, non gradendo la compagnia dell'arzillo ospite, ha pensato bene di andare a dormire sul divano.
E Mamma Pinkytos? Non ha chiuso occhio e ha iniziato a grattarsi pure lei.
Domani parte.
Per Lourdes.

lunedì 23 marzo 2015

In questi minuti

Tre anni fa', in questi minuti, la tua mamma era reduce da una delle avventure più incredibili della sua vita.
Il darti la vita passando dal dolore in punta di piedi, quello che serve, che purifica, che dura un tempo che lo puoi sopportare.
Questa volta ci è passata ridendo, urlando, rifiutandosi di stare in un letto, ma assecondando il proprio corpo, consapevole e coraggiosa.
Poi sei arrivato tu. Bello come il sole. Un uccellino furbo, con il piccolo becco che già si apriva. Ti ho stretto a me, sporco e profumato, ti ho cantato una ninna nanna.
Te ne ho cantate poche, dopo il 23 marzo di tre anni fa'.
Perché tu sei irridente, guascone, sfrontato, vuoi fare tutto a modo tuo e a volte fare a modo tuo significa dormire senza mutande, con i piedi sul cuscino e la testa in giù. Fare a modo tuo dà origine a mille battaglie quotidiane, non è sempre facile ed è spesso faticoso, ma nessuno sorride come sorridi tu, con i dentini tutti in fila e gli occhi brillanti.
Gli altri camminano e tu corri, Morbillo con i capelli pazzi e la frangetta tagliata in diagonale, in completa autonomia, perché "mi andavano negli occhi quetti capelli" e perché tu non chiedi, provvedi , convinto che chi fa da sè fa per tre.
Assomigli alla tua mamma tu, che sei convinto delle tue ragioni fino alle lacrime, che non molli qualsiasi cosa accada, che fai le cose sempre e solo come vuoi.
Sei profumato. Mamma Pinkytos ti bacia, ti abbraccia, ti mangia e ti stritola perché profumi di caramelle e di biscotti, di miele e di latte. E tu baci la tua mamma, la abbracci, avido d'amore e di coccole.
La tua mamma qualche volta ha paura di non essere all'altezza di questo grande amore, delle tue scenate di gelosia, della necessità di contatto, della tua voglia di fare il koala. La tua mamma è perennemente combattuta tra la necessità di farti diventare grande e di renderti autonomo e la voglia di godere del tuo bisogno di lei fintanto che la cerchi, conscia che questa magia non dura per sempre.
Lei cerca più di tutto di essere equilibrata, ma è a volte stanca, a volte poco lucida.
Ma una cosa devi sapere, amore Morbillo che sai di fragole e di panna: in amore non ci sono regole, ciò che è giusto sta sempre sul confine di ciò che è sbagliato. Chi ama sbaglia, eccome, ma se ama davvero poi sa correggere il tiro e riconoscere l'errore.
Una mamma ama molto e molto sbaglia.
La tua, quella che è nata con te tre anni fa', proprio in questi minuti, è diversa dalla mamma che c'era prima.
Le hai insegnato tanto e lei, a ricordare quel momento, ha sempre un po' la pelle d'oca.
Buon compleanno amore mio.

martedì 17 febbraio 2015

Sconto comitiva

Mamma Pinkytos deve essere stata molto buona nell'ultimo anno.
Questo lusso, questo premio, questo 2×1, questo insolito ed inatteso sconto comitiva non capita a tutti.
Lei, la mater non dormiens, è indubbiamente una privilegiata.
Due figli su due con la gastroenterite, ricoverati nello stesso ospedale fatiscente simil-Burundi non capita a tutti.
In due stanze diverse poi.
Le mamme, si sa, arrivano dappertutto. Volendo hanno anche il dono dell'ubiquitá e riescono ad essere in due posti contemporaneamente.
Mamma Pinkytos tiene la mano al Morby che non vuole saperne di dormire e, nello stesso momento, tiene il sacchetto al Minty che vomita in un'altra stanza.
Beh, non è che la mater voglioandareacasa abbia proprio il dono dell'ubiquitá. Però é veloce. Come Mennea, anzi come il Bosone. Corre per il corridoio dell'ospedale alla velocità della luce.
E poi è multimediale. Mentre corre risponde a milioni di messaggi, telefona al lupo grigio perché il Morby non vuole dormire, chiede un'altra traversa all'infermiera per il 225esimo attacco di vomito del Minty.
Ora a dire il vero viene un po' da vomitare anche a lei.
Per la stanchezza, per la frustrazione, per l'incertezza della situazione.
È sicura che in un ospedale da campo dell'Etiopia se una mamma ha due bimbi le consentono di tenerli entrambi con sé, che i materassi e le reti sono migliori di queste, che le prese di corrente se ci sono sono attaccate al muro.
Per simpatia le chiedono se ce l'ha un terzo figlio da ricoverare.
Lei non è in vena di battute e comunque no, non ce l'ha..
Dello sconto comitiva ha già usufruito.
E non ne vorrebbe approfittare.

domenica 15 febbraio 2015

Happy Valentine

Mamma Pinkytos ha passato un romanticissimo S.Valentino al Pronto Soccorso, tete a tete con il Morby vomitante e per nulla felice dell'insolita giornata. Dopo avere passato una notte insonne con il nano piccolo visitato ogni quarto d'ora da quell' invadente del signorino Vomitillo con tutte le conseguenze del caso (montagne di lenzuola-pigiami-mutande da cambiare, chiazze di vomito da pulire..), la mater previdente ha preso letteralmente armi e bagagli (lei che di solito è per il bagaglio minimal, in previsione di lunghe ore di attesa, non ha tralasciato nulla: dai libri allo spazzolino da denti, dai cambi al tablet ecc.) e ha portato il Morbillo lamentoso e pallido come un cencio in ospedale.
Ebbene, l'avventura di mamma e nano nel meraviglioso mondo dei virus stagionali non è ancora finita.
Hanno spiluccato un panino al cotto in due e dormito schiena contro schiena, vestiti, in un letto corto.
Il nano ha fatto litri di flebo e, a poco a poco, complice la febbre, gli è tornato il suo colorito da Heidi. Ma non ha toccato né acqua nè cibo e le flebo devono continuare.
Al mattino, poiché nell'ospedale non c'era posto, hanno vinto un emozionante giro in ambulanza verso un altro ospedale e ora aspettano nell'ennesimo corridoio che si liberi un letto. Il Morbillo sonnecchia catatonico. La mater infermiera accusa la stanchezza.
Dell'ospedale Mamma Pinkytos ha capito alcune cose:
1. in un mondo di genitori e nonni a disposizione dell'infans malato, se sei una mamma sola non gliene importa nulla a nessuno. Puoi morire di fame e di sete, farti la pipì addosso e dormire in piedi come i cavalli se non hai nessuno a cui lasciare il nano mentre ti assenti per necessità impellenti. "Signora, prenda un the per il bambino ai distributori esterni." " Signora, le lascio il vassoio per il bambino." "Signora, cosa mangia suo figlio per colazione?" E io???? Se uno ha due figli o ne molla uno al miglior offerente o lo lascia, come è giusto, al legittimo consorte. Fa la mamma single e si tiene fame e pipì.
2. Il sonno in ospedale è pochissimo considerato e per nulla tutelato. Le luci al neon si accendono quando meno te lo aspetti. La febbre viene provata di continuo che il nano e la mamma dormano o meno. Alle 4 di mattina si conversa amabilmente di Sanremo e le infermiere in camice colorato fanno le bolle al nano febbricitante. Tanto si può dormire tutto il giorno.
In teoria. Perché la mamma non dorme mai. Figurarsi in ospedale, seduta e vestita.

mercoledì 14 gennaio 2015

Diabolik

È ufficiale,  anche se ampiamente previsto: il Morby, secondogenito di Mamma Pinkytos, altrimenti denominato Morbillo, è una peste. Tanto da essersi meritato il soprannome di Diabolik per le sue doti di attore e di abile e diabolico dissimulatore.
Il Morby, che chiama la sua adorata "mammina" con l'appellativo poco urbano di "gallina spennata" se solo la genitrice si azzarda a contraddirlo o a negargli qualcosa,  ha sempre la risposta pronta e, a dispetto dei suoi due anni e dieci mesi, lascia spesso interdetto l'interlocutore.
1. Mamma Pinkytos: "Morby, assaggia i broccoli".
Morby: "Nooo! Sanno di calzini sporchi! "
2. Mister Baby: "Mangia la pasta che è buona.."
Morby: "Ma figurati!"
3. Mamma Pinkytos: "Scendi veloce dalla macchina che siamo in mezzo alla strada, altrimenti mi investono. Poi come si fa senza mamma?!"
Morby: "Ne compriamo un'altra".
Mamma Pinkytos: "Non le vendono le mamme..."
Morby: "Certo! Al negozio le vendono..."
Senza contare il faticoso rituale di addormentamento del nano Morbillo che esaurite le richieste di latte-acqua-crema-pipì, inizia ad inscenare malanni immaginari di ogni tipo.
Morby: "Ho la febbre mi sa".
M.P.: "Non mi sembra proprio nano".
Morby: "Certo. Sono scottissimo!"
M.P. "Dormi che domani ti è passata"
Poi il nano ha la tosse (e si sforza così tanto da diventare paonazzo), mal di gamba, di testa, di occhi e di orecchie.
Infine gli scappa di nuovo la pipì e, se la sera è fortunata, anche la cacca.
Senza contare il suo scarsissimo autocontrollo durante il botte-time che fa inevitabilmente parte del rituale dei due nani maschi di Mamma Pinkytos.
Se il Minty, furbetto, fa sgambetti di nascosto  e al più elargisce qualche pizzicotto, il Morby scaglia la spada di legno sulla testa del fratello senza pietà.  Poi dice, candido come la neve: "Scusa Minty. Non l'ho fatto apposta."
Se non elargisse coccole e baci in quantità,  con la sua pellina morbida ed il profumo biscottoso di miele, Mamma Pinkytos lo avrebbe già spedito al riformatorio che, come dice il Nonno M, le piante vanno raddrizzate da piccole.
Ma i figli, si sa, sono "piezz' e core" e Mamma Pinkytos,  nel nano pestifero, un po' si riconosce.
Da qualcuno avrà pur preso...

lunedì 1 dicembre 2014

Ciuccio adios - La mamma non dorme mai - revival

Il ciuccio per Mamma Pinkytos ha svolto una funzione fondamentale. Una mezza balia, come dicevano le nonne.
E se con il Minty era sempre preoccupata di possibili danni al palato o ai denti e ne centellinava l'uso, con il Morbillo, che a sei mesi il ciuccio glielo lanciava in testa, aveva intrapreso una lotta senza quartiere per farglielo accettare.
Una volta accettato il gommoso arnese, la regola era che lo si usasse solo per dormire o in casi di estrema crisi.
Senonché il Morby, che non è uno da mezze misure, soprattutto una volta privato del sollazzo rappresentato da Santa Tetta, aveva mostrato di gradire parecchio il succhiotto di plastica.
Superati i due anni e mezzo, però, Mamma Pinkytos ha iniziato a diventare insofferente al nano parlante munito di tappo che, una volta tornato dall'asilo era solito spiaggiarsi catatonico e con lo sguardo vitreo davanti alla tv con l'antipatico ciuccio in bocca.
E, incombendo la ricorrenza di Santa Lucia, ha fatto al nano Morbillo la ferale proposta: "Amore, perché il tuo ciucetto non lo regali alla Santa così diventi grande, dormi senza ciuccio e lei ti porta un regalo bellissimo?"
Invero, la mater dipocafede non pensava che il Morby avrebbe assentito e accolto l'invito con decisione.
Invece sabato, davanti a Mamma Pinkytos e Mister Baby basiti e anche un filo preoccupati per la notte incombente, il nano piccolo diventato grande ha infilato il suo ciuccio in tasca e, con orgoglio, lo ha depositato insieme alla sua letterina sull'altare di Santa Lucia.
La notte che è seguita è stata degna di Psycho, con il Morby che urlava come un ossesso e scalciava come un mulo imbizzarrito, salvo svenire dopo ore nel lettone genitoriale avvinghiato a Mamna Pinkytos che, nonostante le urla belluine, era stecchita prima di lui.
La mater non dormiens, ormai disabituata alle notti interrotte, la mattina era uno zombie e per riprendersi le ci è voluto un pomeriggio alla Spa con Mamma Polly Capellipazzi.
Ieri sera però il nano ha dichiarato solennemente: "Adesso non piango più. Sono grande" , con una erre moscia da fare invidia a Guccini.
E così è stato. Il ciuccio è stato eliminato anche per la nanna all'asilo e, salvo ina maggiore fatica nell'addormentarsi, il Morby sembra avere superato lo scoglio.
Mamma Pinkytos, che in questo periodo ha la forza di volontà di un verme strisciante, era sul punto di cedere, ma il Morbillo è stato più bravo di lei.
Chapeau.
Mamma Pinkytos guarda e impara.

domenica 23 novembre 2014

Domenica lunatica

Mamma Pinkytos oggi era uno zombie fatto e finito. Mezza influenzata,  con una tosse da tisica e dolori alle ossa. Ha fatto colazione con la Tachipirina e si sarebbe volentieri messa in stand by nel suo letto fino a lunedì mattina.
Il Minty e il malefico Morbillo, che seppure colpito da raffreddore e febbricola, ultimamente è un' Iradiddio, sfortunatamente la pensavano diversamente.
Ore 7.00.
"Mamma!!!!! Alzati. Perché io devo fare la pipì."
Mamma Pinkytos, direttamente dall'Oltretomba, faceva ricorso a tutte le sue scarse energie e grugniva qualcosa. I nani si prendevano per mano, andavano in bagno e poi a guardare la tv.
La controffensiva di mezz'ora più tardi sortiva miglior effetto e la mater Morticia si trascinava stancamente dal letto al divano.
Alle 10,30, quando il Minty usciva con Mister Baby per andare al corso di nuoto, M&M's se le erano già date di santa ragione sette volte, avevano pianto istericamente due volte a testa, avevano picchiato una capocciata nel muro ciascuno e avevano detto "mamma" in totale almeno 200 volte.
Poi i due maschi grandi sono usciti e Mamma Pinkytos si è coccolata il Morby nel lettone per una mezz'ora.
Al momento di cucinare il Morbillo ha voluto della "pasta da glandi, vela" da cucinare nella sua cucinetta, la quale è finita sparsa per la sala schiacciata sotto i piedi del nano pestifero.
Nel pomeriggio,  mentre la metà sana della famiglia andava al cinema,  quella acciaccata dava sfogo alla più bieca narcolessia. Mamma Pinkytos e il Morby dormivano avvinghiati nel lettone fino a nuovo ordine e, non contenti, al risveglio si trasferivano sul divano ad ammazzarsi di Peppa Pig.
Durante la merenda il nano si dava al lancio del biscotto e, ripreso da Mamma Pinkytos,  rovesciava per terra anche il succo di frutta. 
Seguivano urla belluine della mater inascoltata e crisi isterica del nano.
Alle 21,30, quando tutto nella Pinkytos' Home taceva e Mamma Pinkytos si stava reinfilando nel bozzolo, si palesava il nano Morbillo in nude look.
"Fa male culetto me. E anche pisellino".
Mamma Pinkytos,  che passa metà della sua giornata a lavare piselli, spalmava la crema sulle ciccette del nanetto, lo rivestiva e lo rispediva a letto.
"Mammmaaaaa!!! Finita acqua me!" Sono le 22. Mamma Pinkytos è uno zombie e non sa se ce la può fare.
E domani è lunedì.

giovedì 2 ottobre 2014

Vuoi ballare con me?

Lo Zio Tanguero un paio di settimane fa ha inaugurato la sua Scuola d'arte nella quale, tra le altre cose, si insegnano il swing e, ovviamente,  il tango.
La Pinkytos' Family, tendenzialmente assai meno ballerina della media (soprattutto quella tavola di Mamma Pinkytos), a forza di sentire parlare di milonghe, lindy hop e cose simili, si é adeguata, soprattutto quella tavola di Mamma Pinkytos che, nonostante evidenti ed oggettivi limiti di varia natura, ha seriamente pensato di imparare le acrobazie del swing.
Il Morby, ballerino fino al midollo, invero, non aveva bisogno di stimoli ulteriori per solleticare la sua voglia di muoversi, visto che balla anche al ritmo dei clacson delle auto in coda. E adora guardarsi ballare, visto che ogni sera, alle 19,10 precise, prima di sedersi a tavola per la cena, si avvicina con fare cospiratorio a Mamma Pinkytos e con l'indice alzato dice sottovoce: "Dopo guaddiamo video di io che ballo. Dopo."  Nel dirlo prepara il cellulare della mater cucinante dal quale, ogni santissima sera, dopo cena, il nano molesto guarda lo stesso video delle vacanze, che lo ritrae mentre balla al ritmo de "La zia di Forlì".
Stasera Mamma Pinkytos ha appreso con gioia che il nano piccolo ha cambiato genere. O meglio, ha diversificato.
Pur rimanendo intimamente fedele alla zia di Forlì,  talvolta si dedica ad altro.
"Nano, con chi hai giocato oggi all'asilo?"
"Con il Bryan".
"E cosa avete fatto?"
"Ballato il tango".
"Apperó! E come si balla il tango?"
"Braccia su e pooooiiii... tuffo!"
"Wow! E dove ti tuffi?"
"Dentlo l'asilo! Non fuoli!"
Ecimancherebbe.
Forse questo ballo si addice anche alla mater pigrona.
Braccia su e poooiii.. tuffo!
Direttamente sul letto.
Si sente wuasi portata.

lunedì 29 settembre 2014

Ipse dixit

Da qualche mese il linguaggio del Morby ha subito una netta evoluzione e da quando il nano rende partecipi delle sue elucubrazioni gli altri membri della famiglia, nella Pinkytos' Family sono tutti più felici.
Il nano Morbillo ne ha una per tutti. Filosofeggia, elargisce consigli e racconta storie improbabili, facendo sganasciare dalle risate soprattutto il Minty.
1. Minty: "Mamma, un giorno anche io posso comprare la maglia e i pantaloncini da calcio come gli altri bambini?"
Morby: "Minty, tu hai già pigiama da calcio con maglietta bianca. Io ho visto al campo uno bambino con maglietta lossa non giutta, ma tu avevi ploplio il pigiama da calcio."
2. È tarda sera e il nano Morbillo si sveglia per fare la pipì. Mamma Pinkytos sta caricando la quinta lavatrice e Mister Baby sta guardando la tv: "Voi non dommite mamma?" "Stavamo spegnendo le luci e ora andiamo a nanna anche noi." "Lo sento mamma che il papà sta ancola gualdando i caltoni!"
3. In omaggio al principio della collaborazione e della condivisione famigliare, i nani di Mamma Pinkytos, terminata la cena, devono sparecchiare le loro stoviglie. "Morby, ti ricordi dove devi mettere il tuo piatto e il tuo bicchiere?" "Nel bidet!"
4. Mamma Pinkytos: "Nano, se ti scappa la pipì mentre stai giocando dovresti andare a farla in bagno. Se allaghi tutto la mamma si arrabbia un po'."
Morby: "Tu devi mai essele allabbiata. La mamma deve essele semple felice."
Ipse dixit.
Mamma Pinkytos esegue ed è più o meno sempre molto felice.
Vorrebbe avere sempre un nano di due anni che gira per casa anche se si rende conto che questo desiderio è potenzialmente foriero di conseguenze devastanti.

lunedì 18 agosto 2014

Assetto autunnale

Mamma Pinkytos in assetto autunnale ha bandito sandali e shorts. Per le sue giornate vacanziere indossa solo scarpe da tennis consumate e salopette di jeans (anche perchè, sempre a causa della filosofia del bagaglio-minimal, non ha altri vestiti).
Mamma Pinkytos in assetto autunnale ha finalmente tempo di passeggiare guardando le vetrine con la merce in saldo. Vede stupendi abiti di lino e compra felpe e maglioni invernali, residuo dell'anno scorso.
Mamma Pinkytos in assetto autunnale non mangia piú gelati. Al0le quattro sorseggia un the caldo con i biscotti.
Mamma Pinkytos in assetto autunnale, non avendo alternative, dorme comunque con il pigiama corto, abbinato ad un paio di splendidi calzerotti di lana spessa, trovati nei cassetti della Nonna R.
Mamma Pinkyyos in assetto autunnale é passata dalla massiva produzione dei braccialetti di elastico alla sua nuova passione manuale: lavorare a maglia. La sua mamma, alias la Nonna R, le ha promesso che una sera di queste, disinnescati i nani, le insegnerà a trafficare con ferri e gomitoli e lei non vede l'ora.
Mamma Pinkytos in assetto autunnale sabato partirá con i suoi nani per la montagna e ne farebbe volentieri a meno. Voci di corridoio le comunicano che lassú dove osano le aquile ci sono 3 gradi e si intravede la neve.
Mamma Pinkytos in assetto autunnale abbozza. Non credeva mica  che fosse estate eh, ma 3 grado le sembrano pochini.
É agosto, ma Mamma Pinkytos in assetto autunnale ha voglia di imbaccuccarsi e di mettersi il cuore in pace.
Per fortuna che c'è il Morby. Lui si che santifica l'estate. Oggi quando Mamma Pinkytos è entrata in  camera  lo ha trovato che dormiva nudo, come un verme, come la Maya desnuda. Lui soffre moltissimo il caldo tropicale di questo agosto.