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mercoledì 6 settembre 2023

Anarchia

Nella Pinkytos' Home regna l'anarchia.
Il Morby si è svegliato alle 11.30, il Minty alle 5.30, Mister Baby è andato a dormire alle due di notte, Mamma Pinkytos da due sere conta tutti gli animali della foresta, vivi e morti: coati, bradipi e anche il giaguaro schiacciato.
Mister Baby è affetto da una fame atavica, Mamma Pinkytos vive di verdure crude e gelato.
Per uscire da tunnel del jet leg ci vuole tempo.
Ha già fatto l'esperienza lo scorso anno, dopo gli USA.
Il punto è che Mamma Pinkytos ha fatto un errore imperdonabile: è stecchita sull'aereo a Città del Messico alle 22 ore locale e si è risvegliata quasi a Parigi, alle 17 ora locale .
Mea culpa. Il fatto è che la mater poliglotta si doveva riposare, dopo una partenza ed un viaggio a dir poco rocamboleschi.
Sono arrivati in aeroporto a San José domenica mattina molto presto, più di tre ore prima del volo, memori delle disavventure dello scorso anno a Las Vegas. Con i loro scarponi bagnati, tre strati di pile, il bradipo di peluche sul braccio, due cappelli a testa e le tasche piene di ogni ben di dio. Insomma, con indosso tutto quello che non stava più nei trolley, pesanti per via degli indumenti bagnati.
Al momento di fare il check in con Air Mexico, che effettuava la rotta San Jose - Mexico City per conto di Air France, la loro prenotazione non c'era, anche se sull'app della compagnia francese risultavano regolarmente i documenti di viaggio.
Mamma Pinkytos, che appunto è diventata poliglotta, con il suo inglese berciato e lo spagnolo raffazzonato, ha imparato che quando c'è qualche scazzo, il desk di qualsiasi compagnia aerea del mondo pronuncia una parola universalmente riconosciuta che è "call center", che per Mamma Pinkytos è la morte, per vari motivi.
Primo perché sono numeri che quasi sempre non si possono chiamare con i cellulari, per lo meno non da fuori Europa.
Secondo perché trovare la linea è quasi impossibile e l'attesa è biblica.
Terzo perché la gentile signorina che ti risponde (se ti risponde) dalla Romania, per lo più parla un inglese che nemmeno la Regina Elisabetta e ha zero propensione a farsi comprendere e men che meno a comprendere quello che la malcapitata vuole dire.
Ovviamente queste cose succedono sempre di domenica sera o notte, almeno dove ha sede il beneamato call center.
Acccerata l'impossibilità di chiamare dal cellulare, Mamma Pinkytos si è travestita da Suor Maria della carità e ha letteralmente pregato in varie lingue l'addetta all'ufficio informazioni di farle fare una telefonata, ha verificato che il call center italiano riapriva lunedì e trovato non si sa come il numero  di assistenza di Air France con sede a Panama. Dopo quaranta minuti di attesa ha parlato con la cortese signorina francese, scusandosi preventivamente per il suo schifoso inglese e ancora peggiore francese, si è fatta mandare le carte di imbarco via mail e ha risolto il problema. Con il Morby ed il bradipo che la guardavano supplicanti, mandandole ogni tanto qualche bacino qua e là, come incoraggiamento.
È tornata trionfante al desk di Air Mexico e dopo altra coda ha ricevuto le sue carte di imbarco. Se non che, arrivati ai controlli di sicurezza, Mister Baby si è accorto che il Minty aveva due carte di imbarco e Mamma Pinkytos nessuna.
Non che alla mater eremita dispiacesse rimanere in Costa Rica senza la sua famiglia, tuttavia ha dovuto fare altri venticinque minuti di coda dalla gentile tipetta di Air Mexico per il cambio biglietto.
Insomma, aveva intenzione di fare in aeroporto lo shopping che non aveva fatto in giro, e invece la mater derelitta si è imbarcata al volo con la ciurma riuscendo solo a investire gli ultimi dieci dollari in un pacchetto di patatine (!), visto che al Morby la fatica della madre mette fame.
Arrivati a Città del Messico,  il volo per Parigi è partito con un'ora e un quarto di ritardo causa maltempo ed è lì che Mamma Pinkytos è svenuta senza nemmeno toccare l'orrendo pollo al curry dell'aereo.
Si è svegliata a mezz'ora da Parigi con il penoso sospetto che fosse impossibile prendere la coincidenza per Milano perché avevano troppo poco margine di tempo.
Ha chiesto conforto alla hostess, chiedendole come avrebbero potuto fare e la risposta è stata l'equivalente di Pura Vida o, per dirla volgarmente, di c. Vostri.
Morale della favola i derelitti sono atterrati a Charles De Gaulle alle 17.50  e non è che sia l'aeroporto dei puffi. Il volo per Milano era alle 18.15. Con i loro trolley con le ruote ormai mezze rotte, facendo un baccano incredibile, hanno fatto una corsa di almeno due km per il terminal degna del migliore Mennea. Il Morby con in mano passaporti e carte di imbarco è arrivato primo e, con la sua faccina lentigginosa ed il bradipo sul braccio, si è fatto riaprire il gate già abbondantemente chiuso 
I nostri eroi sono saliti letteralmente al volo sull'aereo in partenza e sono nuovamente svenuti.
Mamma Pinkytos si stanca solo a raccontarlo.
Dopo ventisette ore dalla partenza sono arrivati a casa.
Mamma Pinkytos non ha mai più dormito.
Pura vida.

domenica 3 settembre 2023

Hasta la vista Costa Rica

1350 km percorsi.
Innumerevoli Gallo Pinto mangiati.
Banane, mango e ananas.
Pollo fino alla nausea, in mille modi diversi.
Partite a briscola all'ultimo sangue.
Animali, piante verdissime, fiori coloratissimi e onde altissime. Una biodiversità dirompente, da trattare con cura e rispetto, come insegnano i ticos.
Brividi e risate ad ogni dosso, quando bisognava fare squadra per trattenere i trolley.
Domande in spagnolo e in inglese, alternate, a volte mischiate. 
Qualche insulto ai camion sempre troppo in mezzo alla carrettera e ai semafori incomprensibili.
Colori abbaglianti e paesaggi mozzafiato, perché alla bellezza non servono filtri.
Orgoglio. Perché questa volta la Pinkytos' Family ha fatto tutto da sola.
Questo viaggio era un puzzle ad incastro ed è andato tutto alla perfezione.
Una menzione speciale a Mamma Pinkytos per la logistica e l'organizzazione. A questo giro ha soddisfatto il controllo qualità dei nani.
Altra menzione speciale a Mister Baby che ha guidato sempre, a volte anche con la telecronaca di tappa, su strade a volte improbe, sotto la pioggia battente e sullo sterrato.
Ultima menzione ai nani, che hanno sopportato fatica, stanchezza, fame, sete e hanno dimostrato ancora una volta di essere degli avventurieri. 
La Pinkytos' Family ha riportato integra la scatoletta all'autonoleggio ed è a San José.
Dopo il Burger King di rito, domani si imbarcherà per l'Italia, via Mexico City.
Un pizzico di nostalgia si avverte già.
Mamma Pinkytos sa che l'antidoto è iniziare a programmare il prossimo viaggio.
Hasta la vista Costa Rica.

sabato 2 settembre 2023

Il richiamo della civiltà

Sana, salva e un po' puzzolente, la Pinkytos' Family questa mattina ha ripreso il colectivo e ha ritrovato la sua scatoletta a Puerto Jimenez, fuori dalla soda di una signora che aveva promesso di sorvegliare la macchina e li ha accolto con un grande sorriso e un milkshake pina y Coco.
Oggi comincia la risalita della Costa Rica, da sud a Nord, con tappa intermedia a Manuel Antonio, per arrivare sabato sera a San José, dove restituiranno la macchina prima di imbarcarsi domenica per l'Italia. 
In extremis hanno deciso di spezzare il viaggio ritornando all'hotel dove hanno fatto i quattro giorni di mare che, per i loro standards è ultra lussuoso e mai scelta fu più benedetta.
Mamma Pinkytos è vicina allo stato di decozione. Si sente l'umidità fino a dentro le ossa, ha mal di testa, i capelli che hanno bisogno del giardiniere più che del parrucchiere, una puntura di insetto non identificato sulla gamba che le ha causato una vescica così inguardabile che ha dovuto coprirla con un cerotto.
Ha voglia di una doccia calda e lunga, di lavare i capelli con shampoo e balsamo, di prendere un Brufen, di indossare biancheria e vestiti puliti, di lavare con 2 litri di Napisan tutto quello che ha nella valigia.
Insomma, dopo tante meravigliose avventure, sente il richiamo della civiltà e di tutto quelle che ne consegue.
Peccato che tutto gli scarponcini da trekking, che dovranno per forza indossare durante il viaggio perché non stanno in nessuna valigia, siano ancora zuppi dell'acqua del Corcovado così come tutti i vestiti indossati negli ultimi giorni.
Stasera, dopo una lunga sessione di phon ( uno dei motivi per cui ha scelto di tornare in questo hotel è che hanno degli ottimi asciugacapelli) , Mamma Pinkytos metterà in un unico trolley le tre cose ancora utilizzabili e rinchiuderà tutto il marciume nelle altre, sperando che in aeroporto gli addetti ai controlli non li accusino di trasportare cadaveri. Certo avranno il problema del peso, visto che quel che è bagnato pesa almeno il doppio.
Tra un preparativo e l'altro, fa capolino nella mater ansiosa un po' di ansietta per la settimana che verrà. Il lavoro, gli impegni dei nani, le mille incombenze da gestire.
Si stava tanto bene senza cellulare né impegni in mezzo ai bradipi e alle scimmie.
Allontana il pensiero, con la voglia di godersi gli ultimi due giorni. Che il viaggio è sempre vacanza.
E poi ancora non ha fatto tutto quel che voleva: in due settimane di nomadismo non ha ancora comprato un souvenir.
Domani shopping. Sempre se riesce a convincere i tre maschi di casa che sbuffano appena Mamma Pinkytos chiede di avvicinarsi ad un negozio.
Altrimenti vedrà di ricattarli. O di distrarli.
Con il cibo.
Quello funziona quasi sempre.


lunedì 21 agosto 2023

Della naturaleza e del fuso orario

Il Rio Tortoguero forma un canyon di affascinante bellezza. Collega il Pueblo al Parco Naturale che è divenuto area protetta per la conservazione della biodiversità e la tutela di alcune specie animali rari che venivano predati dai bracconieri.
Navigando lungo il suo corso si possono vedere caimani, coccodrilli, una grande varietà di uccelli variopinti, scimmie urlatrici, farfalle dai colori psichedelici e, se si è fortunati, persino il giaguaro.
Per non dimenticare lui, il Perezoso, il Bradipo, l'animale preferito di Mamma Pinkytos perché è una palla di pelo che ne sta appesa a dormire tutto il giorno.
Mancano all'appello solo le scimmie con lo zainetto, quelle le vede solo il Morby.
Questa mattina la Pinkytos' Family è partita alle 5.30, dopo una notte turbolenta causa fuso orario (ieri sera Mamma Pinkytos si era mezza addormentata durante una partita a briscola alle sette) e ha percorso in un lungo  e in largo il Rio Tortoguero su un'imbarcazione a metà tra una canoa ed una bagnarola a remi con un certo Dieguito che, immantinente, ha piazzato in mano al pater familias un remo dell'età della pietra del peso specifico di due tonnellate e gli ha detto che un aiuto sarebbe stato molto gradito.
C'era un caldo umidissimo e appiccicoso. Il Morby ha ripetuto : "Sto morendo di caldo" almeno tante volte quante Dieguito ha detto che era una manana muy fresca.
Mamma Pinkytos, dopo avere sentito per tutta la notte piovere a tamburo battente, si è presentata con k-way e pedule mentre avrebbe fatto meglio a mettere costume ed infradito. 
Il problema sono gli insetti.
Dopo il terrorismo psicologico della Lonely Planet la Pinkytos' family veste rigorosamente in lungo, fa il bagno nell'Autan e altre sostanze altrettanto velenose ogni volta che esce e apre la porta della camera solo se c'è buio pesto e tutte le luci spente.
Il Minty ha l'idiosincrasia di ogni cosa che vola e punge e gira bardato nonostante il caldo torrido.
Il Morby, nonostante ripeta ogni tre minuti: "Io ho paura di prendere la dengue", nei fatti non riesce ad andare contro la sua natura di lombrico e gira comunque nudo.
Mamma Pinkytos per ora è guardinga. Non è ancora stata divorata ed è un buon segno. Di punture di zanzara non le pare di averne riportate, forse qualche Sand fly, nulla più.  Puzza di lavanda , citronella e Jungle kill insieme. Se potesse, nemmeno lei si avvicinerebbe a se stessa.
Questa sera la Pinkytos' Family torcia-munita aspetterà l'oscurità e andrà sulla spiaggia selvaggia del Pueblo Tortoguero, che affaccia sul Mar dei Caraibi. Se sono fortunati potranno assistere ad un evento unico: la schiusa delle uova delle tartarughe liuto. Ma, come da queste parti ripetono di continuo, la naturaleza no se puede controlar.
È un po' come il fuso orario.
Sono quasi le undici del mattino e Mamma Pinkytos, nonostante le bellezze del luogo, ha una voglia incoercibile di andare a dormire.

giovedì 17 agosto 2023

Pura vida

Il Morby stamattina si è svegliato arrabbiatissimo con Mamma Pinkytos.
Non la voleva nemmeno guardare in faccia.
"Sei stata cattiva mamma, ti sei comportata malissimo."
"Ma quando nano?"
"Nel mio sogno".
Mister Baby ha rincarato la dose: " Ieri ho fatto anche io un sogno in cui la mamma era cattiva." Mamma Pinkytos ha così appreso di essere oniricamente antipatica. Buono a sapersi.
Un'altra cosa utile da sapere è che se uno è in procinto di partire deve evitare di consultare il sito della Farnesina.
Milano è pericolosissima, Londra una sorta di Bronx, il Costa Rica infestato da malaria, dengue, bande di rapinatori armati e truffatori. Per non parlare degli uragani.
"Ci sono un sacco di possibilità di morire in Costa Rica" ha commentato serafico il nano Morby. Che dire? Un ottimo viatico per le vacanze.
Intanto, Mister Baby sta meglio, pare camminare dritto e guida anche. Ovviamente non dorme, ma si sa che lui e le zanzare sono parenti e si alleano per disturbare il sonno di Mamma Pinkytos, insieme alla tosse del Minty e al prurito del Morby.
Ogni tanto ci si mettono pure i conigli, che fanno le acrobazie notturne. Mamma Pinkytos non dorme due ore di fila da una settimana e aspetta in grazia le venti ore di volo per dormire in santa pace senza i componenti della sua famiglia intorno.
Nel frattempo, nella Pinkytos' home fervono i preparativi.
Che più che altro consistono nella misurazione del bagaglio a mank. Sul contenuto non è che possano sbizzarrirsi molto. Hanno più medicinali che vestiti.
"Nani, portate quello che può essere perso, rubato o rovinato senza troppi problemi",
ha sentenziato Mister Baby.
Il Minty ha lasciato a casa tutto. Al momento ha preparato solo una t shirt pubblicitaria e i pantaloncini della vecchia squadra di calcio.
Il Morby ha scelto solo vestiti del fratello.
L' ultima delle ansie di Mamma Pinkytos è quella della morte per fame, che in realtà è più "ansia del Morby affamato che rompe".
Ha preparato accanto agli zaini decine di mini-snack che probabilmente saranno eliminati dalle cose portabili da Mister Baby che fa la selezione finale e, come i giudici di X Factor, decide chi è ammesso alla fase successiva.
Per adesso non hanno superato la selezione le scarpe da ginnastica di Mamma Pinkytos, che la vede male a camminare due settimane con i soli scarponi da trekking.
Ma essendo un tipo previdente ha già pensato di infrattare nello zaino un paio di ciabattine monouso, di quelle degli alberghi, per le emergenze.
Già si vede a girare per la foresta pluviale con le vesciche ai piedi e le ciabattine di spugna.
Pura vida.

martedì 15 agosto 2023

Meno 4

Mancano 4 giorni alla partenza della Pinkytos' Family per la Costa Rica e Mamma Pinkytos ha deciso che l'anno prossimo andrà all'Elba, in formula All Inclusive. Anzi, a Cesenatico per non fare nemmeno la fatica del traghetto.
Sarà che arrivati a Ferragosto è davvero stanchissima e si è fatta l'idea che se la gente in estate va in vacanza è perché è un'esigenza fisica, biologica, a maggior ragione dopo gli anta.
Sarà che un viaggio di quelli stile Pinkytos' Family è sempre un'avventura bellissima, ma anche molto impegnativa, che inizia mesi e mesi prima e finisce solo con l'atterraggio del volo di ritorno. Se ritornano.
Sarà che andare dall'altra parte del mondo in self, senza affidarsi ad un tour operator che non sia la premiata ditta Mamma Pinkytos & Co. nella quale la Co. fa solo la bassa manovalanza, porta sempre con sé molte ansie e tante incognite. 
Per quanto cerchi di pensare a tutto, la mater familias ha sempre paura di non avere previsto l'essenziale, che può essere un visto, la data di scadenza di un passaporto, il pagamento di una tassa, il paltfond della carta di credito.
Ha modificato l'ultima prenotazione alberghiera giusto poco fa, perché il bus che collega Puerto Jimenez a Carate lungo la strada sterrata che loro pensavano di percorrere in auto c'è solo il mercoledì ed il venerdì. 
La strada sterrata comprende il guado di almeno tre fiumi e con l'auto a noleggio sarebbe stato un rischio.
Cambiare una prenotazione significa fare slittare tutto l'itinerario, escursioni comprese. 
Poi scopre che, per ragioni ignote, per l'uscita di osservazione delle balene nel parco nazionale di Marino Ballena bisogna essere ad Uvita entro il 31 agosto.
Nuovo cambio.
45 km in Costa Rica sembrano pochi, ma per percorrerli possono volerci anche tre ore, a seconda del tipo di strada e delle condizioni climatiche.
Ora manca un ultima notte da prenotare. Quella prima del volo di ritorno. Bisogna spezzare la strada dall'estremo sud del paese alla capitale.
Male che vada dormiranno in auto, pensava. 
Poi ha letto sulla Lonely Planet che i sequestri di persona a scopo di estorsione sono diffusi. Così come il trucco della ruota sgonfia, che ti viene consegnata così appositamente dall'autonoleggio in modo da consentire ai malfattori di proporsi come aiuto per la sostituzione della gomma e derubare di tutto i poveri viaggiatori. Alla faccia del paese sicuro e della pura vida.
Tra l'altro, dovete sapere carissimi ladri che il tutto della Pinkytos' Family è un tutto molto scarno, visto che viaggeranno con il solo bagaglio a mano.  Giusto ieri hanno appreso con grande entusiasmo che il bagaglio a mano dell'Air France può essere largo solo 35 cm, mentre il resto del mondo, compresa la notoriamente tirchia Ryanair, che ti fa pagare anche l'aria che respiri, accetta trolley da 40 cm.
I soliti francesi.
È seguito sclero da parte di Mamma Pinkytos e messaggio di help a tutto il mondo terracqueo in cerca di un trolley in prestito.
Peraltro, l'inopinato accesso sul sito dell'Air France per la conferma delle misure del cabin luggage, ha consentito a Mamma Pinkytos di leggere la seguente scritta: "Ci dispiace informarla che il suo volo da San José a Città del Messico è stato cancellato".
Altro sclero. Questa volta più disperato.
Finché Mister Baby non ha chiamato il call center dell'Air France che ha assicurato la riprotezione su un volo successivo, compatibile con la coincidenza della Pinkytos' Family, compatibilità non particolarmente difficile, visto che il loro volo di ritorno, prenotato dalla mater tour operator in un momento di obnubilamento, prevedeva uno scalo di 14 ore a Città del Messico. 
Ben venga lo spostamento, così lo scalo sarà di sole otto ore.
Dulcis in fundo, a cinque giorni dalla partenza Mister Baby ha pensato bene di fare il super giovane in piscina con i nani e di guadagnarsi un bel trauma cranico facendo un tuffo dallo scivolo.
Ha vinto un giorno in Pronto Soccorso e cinque di collare ortopedico.
Per la gioia di Mamma Pinkytos, che ormai l'All Inclusive a Rimini se lo sogna la notte.
Per non fare torto a nessuno, ci andrebbe da sola.
Perché i suoi familiari, conigli compresi, sono molto simpatici, ma un tantino faticosi.
Buon Ferragosto a tutti, comunque.

martedì 1 agosto 2023

Qualcosa che somiglia a una vacanza

Ieri la Pinkytos Family ha raggiunto in Liguria gli Zii Cinesi e, anche se solo per tre giorni, anche Mamma Pinkytos, Mister Baby e i nani stanno vivendo qualcosa che somiglia ad una vacanza.
In questa estate strana, fatta di break mordi e fuggi che sono la sopravvivenza in attesa del Grande Viaggio, loro assaporano l'atmosfera vacanziera, si fanno ingolosire e, appena hanno capito come funziona, è già tutto finito.
I primi due giorni sono fatti di "faremo" e di "andremo" , il terzo giorno è ora di tornare a casa.
Vacanze "mordi e fuggi" le chiamano. Finisce che non fanno neanche in tempo a mordere.
Mamma Pinkytos, che di queste mini-vacanze questa estate se ne è già regalate tre, ama cambiare, scoprire posti nuovi, ama il viaggio più della destinazione. Adora le partenze, il sapore delle stazioni e degli aeroporti con le promesse di bellezza di cui sono carichi.
Però.
Sarà l'età ma quest'estate le è venuta voglia del "solito posto": del fornaio di fiducia dove comprare la focaccia, della granita di Salvuccio, della brioche del bar della spiaggia che ha sempre lo stesso inconfondibile sapore, di anno in anno.
Ha la nostalgia preventiva del tramonto sul mare, dei pic nic sulla sabbia con gli arancini o la pizza al taglio.
Ha voglia di tornare lì dove è stata, per ritrovare.
Sta invecchiando.
Per tre giorni ha fatto la spesa per un mese, pensando di cucinare la qualunque.
Forse è voglia di fermarsi.
Di stare.
Forse è solo voglia di riposare, comunque e dovunque, di buttare a mare cellulare e impegni di lavoro, problemi, grattacapi e fatiche.
Voglia di leggerezza.
Qualcosa che somiglia ad una vacanza è il modo migliore per cominciare.

domenica 2 luglio 2023

Heidi

Il Morby è tornato dal suo Summer Camp in Svizzera con le gote rosse di Heidi, una tavoletta di cioccolato per il Minty e Mister Baby ed un crisantemo blu per la sua mamma.
"Mamma, ti ho comprato un fiore. E me lo sono anche fatto incartare", le ha detto abbracciandola e porgendole un fiore lunghissimo, incartato con cura, un po' sofferente per il caldo del viaggio.
Anche se la ragione dell'acquisto era di natura prettamente economica ("Costava tutto tantissimo. Mi erano rimasti pochi franchi ed ero disperato perché stavamo ripartendo e non avevo comprato niente") a Mamma Pinkytos è parso il regalo più bello del mondo. 
Delicatezza e cura, pensiero ed emozione, merce rara per il Morby che di solito ha pensieri gentili solo per suo fratello.
Sui monti di Heidi, il nano piccolo ha galoppato a cavallo nel bosco, fatto il bagno in un laghetto di montagna a 2700 metri per la gioia della sua mamma ("Avevo caldissimo. Poi mi sono tuffato e non sentivo più niente: né braccia né gambe".
"Ottimo nano. La cosa migliore quando sei sudatissimo è buttarti nell'acqua gelata. Poi facilmente la mamma viene a trovarti all'obitorio" 
"Cos'è l'obitorio mamma?"
"Un posto dove si sta parecchio freschi. E non si sentono più né braccia né gambe") cucinato le lasagne e lavato i piatti. 
Poi ha camminato per i sentieri impervi, mangiato cioccolata svizzera, conosciuto nuovi amici. 
Ha abitato per una settimana insieme al fantasma di Silvio Pellico ("Faceva stra paura mamma, Silvio Pellico, per fortuna non lo abbiamo mai visto. Aveva la sua stanza.. e noi ci siamo andati a mezzanotte. E gli abbiamo detto: se ci sei accendi la luce.. e lui non la ha accesa."), imparato quanto vale un franco svizzero ("I franchi valgono pochissimo mamma. Non ci compri un bel niente. I miei venti euro erano troppo pochi.") e a chiedere informazioni in inglese. 
Disfando lo zaino del Morby, Mamma Pinkytos ha trovato pezzi di cioccolato bianco (svizzero), due panini ammuffiti e una salvietta pulitissima, ancora perfettamente piegata nel beauty dove Mamma P. l'aveva sistemata.
"Nano, ma ti sei lavato ogni tanto?"
"Ogni tanto sì"
"Come mai non hai utilizzato la salvietta?"
"Le salviette non servono mamma."
Sullo spazzolino ed il lavaggio dei denti, Mamma Pinkytos ha preferito non indagare. Lei è convinta che su quello che succede nei campi estivi debba esserci la più assoluta omertà.
Per la sanità mentale di tutti, prima di tutto sua.
Grande assente del soggiorno svizzero la signorina Rottermaier, che con il Morby avrebbe avuto un gran bel daffare.
Altro che Heidi.

giovedì 22 giugno 2023

Libertà

Da ieri pomeriggio il Minty è ufficialmente in vacanza.
Superare un esame, qualunque esso sia, dà sempre una sensazione impagabile di libertà, di orizzonti che si schiudono, di vita che riprende a scorrere e a brillare.
Mamma Pinkytos ricorda i suoi di esami, soprattutto quelli universitari. Le capitava di vivere in trincea per qualche settimana, di fare le ore piccole davanti ai libri e svegliarsi ad orari antelucani, di regalarsi dieci minuti di caffè con un'amica come stravizio, ultimo desiderio del condannato a morte.
Poi il giorno X, bypassato lo scoglio, il sangue riprendeva a fluire e quella  sensazione di ritrovata libertà Mamma P. la sente sulla pelle ancora oggi e a volte ci pensa quando va in carcere a trovare un detenuto prossimo alla dimissione. Liberanti li chiamano. Soggetti sulla via della libertà.
Tornando al Minty, che alle 4 di pomeriggio di ieri, minuto più minuto meno, ha concluso la scuola media, Mamma Pinkytos non aveva grandi dubbi sul fatto che sarebbe andato tutto bene. Vuoi perché ha esperienza di esami molto più hard di quelli delle medie vuoi perché il nano paraculo ha fatto del problem solving una filosofia di vita.
Lui nei momenti clou non è mai ansioso, è eccitato, euforico, come un pupazzetto caricato a molla.
E mentre tutto il mondo va in paranoia, lui racconta le barzellette.
"Mamma, sai perché il cane si morde la coda? Perché gli sta sul c."
E via di grasse risate.
Mamma Pinkytos per sdrammatizzare  gli aveva posto un obiettivo, il minimo sindacale: arrivare al momento dell'esame senza ascella pezzata. Il che, per la verità, aveva gettato nell'ansia il nano più dell'esame stesso.
Così come l'outfit. 
"Mamma, mi devo vestire elegante. Però questo significa che dopo, prima di andare a festeggiare con un gelato, dovrò tornare a casa a cambiarmi. "
Orbene, va precisato che per il Minty il massimo dell'eleganza consta di un jeans lungo, moderatamente strappato, e di una camicia bianca di lino alla coreana.
Roba da Milord.
Tutto quello che non è un pigiama, un bermuda sformato o la maglia di una squadra di calcio per il nano grande rientra nella categoria dei vestiti "eleganti", da tollerarsi solo lo stretto necessario, generando per lo più reazioni isteriche per la scomodità.
Vestito "elegante" il Minty sperava di muovere a compassione le insegnanti e di evitare la morte nera: ovvero le domande in lingua, che gradisce come i cavoli a merenda.
E così è stato. Dopo avere sciorinato sicuro il suo argomento d'esame è arrivato il momento della domanda a estrazione. Fortunato come Ugo Fantozzi ha estratto l'Agenda 2030, in spagnolo.
Dopo essere impercettibilmente transitato dal sorriso al rigor mortis, ha intercettato lo sguardo della sua professoressa preferita, la quale, con un occhio alla camicia alla coreana ed uno all'eterno sorriso del nano, ha detto: "Parlane pure in italiano."
La luce si è riaccesa e il Minty ha concluso le scuole medie tra squilli di tromba.
In realtà la paraculaggine del nano grande è una skill su cui Mamma Pinkytos fa parecchio affidamento.
Perché mentre gli adolescenti sono generalmente afflitti da paturnie di varia natura, lui arriva serafico, con il suo sorriso metallico a 39 denti, educato, cortese, quasi zen. "Vai tra" è il suo motto. Per stemperare ti piazza una battuta. E ride di gusto. 
Non puoi proprio volergli male. Se gli puoi dare una mano, finisce che gliene dai due.
Lui prende, porta a casa e ringrazia.
Finito l'esame, mandato il vocale di rito alla sua mamma ("Mammmaaaaa... È finitaaaa!"), neanche a dirlo è corso a casa a cambiarsi, che andare a mangiare un gelato vestito 'elegante' è ideologicamente contrario alla sua idea di libertà.
E poi via.
Verso l'estate più bella di sempre.
In bermuda sformati e t shirt da calcio.

lunedì 19 giugno 2023

Chiappe chiare

La città oggi per Mamma Pinkytos ha l'appeal che ha la frittata di broccoli per il nano Morby.
Mamma e nani hanno passato il fine settimana al mare, con la scusa di recuperare il Morbillo e la Nonna R. Hanno mostrato le chiappe chiare e se le sono un poco scurite, hanno giocato a minigolf, sono andati sul risciò e hanno fatto millanta bagni tutti e tre spiaggiati sul canotto nuovo del Morby.
Minty e Mamma P. sono comparsi a sorpresa venerdì mattina sulla spiaggia dove il nanetto stava giocando a bocce e la sua faccina felice è valsa le prendi coda in autostrada.
Dopo cinque minuti di saluti, il nano Minty si è messo a studiare per l'esame orale:"Studiamo mamma? Mi dai una mano?" Non vedo l'ora di studiare nano adesso che siamo finalmente in spiaggia dopo cinque ore di coda...
Così il fine settimana è trascorso tra un bagno e l'Agenda 2030, un tuffo e la Costituzione, un gelato e la piramide di Maslow.
Che poi, detto tra noi, ripetere lo Statuto Albertino in mezzo al mare è tutta un'altra cosa.
Forse Mamma Pinkytos potrà sembrare una madre degenere, ma l'importante è darsi degli obiettivi.
Obiettivo numero uno: ripassare quanti più argomenti possibili.
Obiettivo numero due: mantenere le chiappe chiare, insieme a tutto il resto, per evitare che all'esame il nano Minty abbia un aspetto eccessivamente vacanziero.
Le occhiaie, quando bisogna dimostrare di avere studiato, hanno sempre il loro perché. 
Peccato che le occhiaie oggi le abbia Mamma Pinkytos, insieme al mal di stomaco, al mal di testa e alla non-voglia. E tutto questo per un giorno e mezzo di relax. 
Tornare dalle vacanze fa male, lei lo ha sempre saputo.
Ma nonostante tutto, per due giorni senza orari né impegni, con i suoi nani sorridenti e sereni (ansia per l'esame intermittente a parte) e anche con la sua mamma, che vede sempre troppo poco, lei è disposta a correre il rischio.





venerdì 18 agosto 2017

Nomadismo

Mamma Pinkytos è una di quelle brutte persone che d'estate andrebbero fustigate sulla pubblica piazza.
Perchè oltre ad essere sempre in vacanza, riesce ad essere stanca.
Ha la sindrome della zingara e, fortunata lei, appena riesce a chiudere le ultime pratiche verso fine luglio si dà alla macchia fino a settembre.
Va ovunque. Viaggi itineranti, uscite di gruppo, fughe dall'amica che un giorno di dicembre per sbaglio davanti ad una tisana calda le aveva detto: " Verrai a trovarmi un giorno."
E il giorno arriva.
Mai sbagliarsi a parlare con Mamma Pinkytos che ti piomba in casa con scarsissimo preavviso un torrido pomeriggio di agosto con due nani rumorosi ben oltre la media e un coniglio.
Adattandosi a dormire anche in giardino. La mater mai-ferma d'estate ha la sindrome del saltamartino. Passa da casa solo per cambiare il contenuto delle sue smilze valige. Smilze perchè d'estate per la Pinkytos' Family la macchia è uno status symbol.
E benchè quanto sopra non glielo abbia ordinato il dottore, ma sia anzi frutto di una sua più che libera scelta (soprattutto dovuta al fatto che la città d'agosto non le piace e  tenersi in movimento le libera la mente) e la faccia rientrare a buon diritto nella categoria dei super fortunati, ora che non è più di primo pelo le costa ogni volta innumerevoli lamentele e qualche giornata di capelli verdi.
Preparare i bagagli con i nani equivale a scalare l'Everest con le ballerine e 40 gradi all'ombra.
I due mostri infatti oltre a spargere per la Pinkytos' Home tutto lo spargibile cantando "Siamo l'esercito del selfie" mentre la loro mamma cerca affannosamente di trovare una collocazione a calzini spaiati e cuffie da piscina che si moltiplicano ad ogni vacanza come i pani e i pesci, riempiono a loro volta almeno due zaini pro capite con gli oggetti più improbabili del tipo parrucca da punk, maschera di Hulk e altri ammennicoli vari, meno che inutili per qualsiasi vacanza.
Il cambio bagagli finisce sempre in un bagno di sangue con la mater nevrotica che impreca contro tutto e tutti, il Minty, il Morby, il caldo, le zanzare, la Juventus, i Superpigiamini, Mirtillo echiupiùnehapiùnemetta, spergiurando che non si faranno mai più vacanze fino a che il Minty avrà venticinque anni e il Morby trentadue. Un'ora di delirio. Sempre.
Poi le passa ed è pronta a ripartire.
Quasi quasi visto che hanno due giorni in città prima del mare si autoinvitano on montagna da Mamma Polly Capellipazzi.
È fatta così Mamma Pinkytos.
Sarà l'età.
In fondo questo peregrinare le piace.
È qualcosa di cui ha bisogno per rigenerarsi.
Si chiede sempre se un po' di sano nomadismo rigeneri anche i suoi nani che d'estate ogni giorno chiedono:  "Mamma, dove dormiamo stasera? " E forse due sere nello stesso letto le hanno fatte solo nelle vere vacanze, quelle lunghe, tra una notte in tenda, una in barca ed una dai nonni.
La mater lumaca si illude che a loro qualcosa resti delle mille esperienze diverse che fanno, delle mille meraviglie piccole e grandi che scoprono, dal verso dei pipistrelli percepito con il bat detector  ai colori del Danubio alle opere d'arte di Klimt.
E fa niente se il Minty, completando l'ultima pagina del libro delle vacanze, alla domanda: "Qual è stata l'esperienza più bella vissuta durante le vacanze?" ha risposto: "Giocare a bowling."
È una questione di training.
Lei crede negli investimenti a lunga scadenza, quelli che ti premiano nel lungo periodo.
Tipo i bond argentini.
Tipo portare due nani di otto e cinque anni a fare 50 km al giorno in bici sotto un caldo mortale.
Così poi quando fanno una partita a bowling in un capannone della bassa con l'aria condizionata si entusiasmano come fossero alle Bahamas.
Massimo risultato con il minimo sforzo.

venerdì 4 agosto 2017

Biciclette e Polizei

300 km in bici sotto il sole cocente per un tratto percorribile in un' oretta e mezza di treno.
Bisogna che Mamma Pinkytos non ci pensi ora che è nel suo albergo di Vienna, con le gambe allungate, il sedere finalmente a riposo, con a fianco il Minty che finalmente dorme dopo essersi lamentato dieci minuti per il male alle terga.
Dura la vita del ciclista della domenica alle prese con la sua impresa titanica.
Mamma Pinkytos è da raccogliere con il cucchiaino, ma più per i ritmi serrati delle tappe, per il continuo preparare e disfare bagagli, per gli acciacchi legati al cibo pessimo che alle ore di biciletta.
Si sente nata in sella ormai.
E mentre il Minty ha giurato di non rimontare su una due ruote per almeno cinque mesi, la mater pedalans ci ha preso gusto. Tuttavia, quando ha proposto alla compagnia dei trenta pedalanti  (oggi non proprio allegra e abbastanza provata dalla stanchezza e dal caldo) un tour di Vienna in bicicletta consigliato dalla Lonely Planet, ha temuto di prenderle.
A impresa compiuta non le restano che alcune constatazioni:
1. pedalare non fa dimagrire. Soprattutto se mangi Wiener Schnitzel per sette sere di fila.
2. i pantaloncini da ciclista con pannolone incorporato non possono nulla contro il mal di didietro.
3. gli austriaci hanno la stessa elasticità mentale di un gambero di fiume.
Tutto è "verboten", non si tocca niente, non si parla, non si ride, si mangia alle sei e mezza quando è tardi, zitti e raus.
Gli italiani sono una manica di casinisti scarsamente civilizzati che cenano quando dovrebbero dormire da due ore. Figurarsi il Morby che, già di suo, sembra cresciuto nella giungla come Mowgli.
Ha collezionato più sguardi di disapprovazione lui in una settimana che Totò Riina in una vita intera.
E domani la Pinkytos Family andrà alla scoperta di Vienna.
Sperando poi di potere tornare in Italia al completo. Ergo senza che arrestino il Morby per disturbo della quiete pubblica.
Se ha cinque anni alla Polizei non importa.

martedì 1 agosto 2017

Il bel Danubio blu

Solo per darvi un paio di informazioni di servizio.
1. La Pinkytos' Family, nonostante il caldo tropicale del tutto insolito per l'Austria (tanto da fare esclamare ad un locale taxista nerboruto:"Qui Africa. Catastrofen!"), se la cava alla grande. Chi si lamentava di più dopo il primo giorno era il Morby, annoiato per la vita da seggiolino. Fino a che ieri è riuscito a scambiare il suo trono con una biondina settenne che è stata ben felice di cedergli la sua due ruote in cambio di un posto nei piani alti. E allora tutti in sella. Anche se a ben vedere Mamma Pinkytos era più tranquilla quando il nano piccolo era ben legato. Saperlo in giro con il suo caschetto a forma di tigre, le gambette che mulinano velocissime e la sua malsana competitività vanifica l'effetto relax della biciclettata lungo fiume.
2. Il Danubio offre panorami molto suggestivi, ma è tutt' altro che blu.
Mamma Pinkytos ha l'abbronzatura da muratore, il sedere dolente, i muscoli che al mattino si ribellano, ma tiene testa al gruppo.
Pedalare la rasserena e i 50 km giornalieri circa, per ora, la spaventano più a dirsi che a farsi.
Nonostante i ritmi e le tabelle di marcia da lager nazista l'esperienza è positiva.
Meno per gli austriaci. Quando, ad ogni sosta, sorbiscono l'irruzione dei trenta italici pedalanti, al solito rumorosi e caciaroni ben oltre la media, che affollano i bagni in massa, riempiono decine di bottiglie di acqua, chiedono caffè in dodici modi diversi e pretendono di cenare (udite udite!) alle 19.30 (in Austria si cena all'ora di merenda), patiscono parecchio. E non dissimulano il fastidio.
E dire che noialtri ci si adatta a tutto. Anche alla quinta cotoletta in cinque giorni.
E alla suppen di cavolo bollito.
La fame fa miracoli.
Tranne sul Morby.
Che sta facendo la dieta della galletta.
Quella che forse dovrebbe fare Mamma Pinkytos.
Ma la mater pedalans dopo 50 km di pedalata si sente legittimata alla Sacher.
E chi s'è visto s'è visto.

giovedì 27 luglio 2017

La sindrome del Supereroe

Mamma Pinkytos è così stanca e nevrotica che si sente addosso tutte le patologie esistenti nel globo terracqueo.
Di certo ha la nausea, il mal di schiena, la cervicale infiammata, l'unghia incarnita, la flebite, la demenza senile e la sindrome pre-mestruale. Più la cellulite. Che forse non è proprio una malattia, ma dà parecchio fastidio. Non è escluso che abbia anche la gotta e la quinta malattia.
Il rush finale pre-vacanziero ha messo a dura prova la mater laborans, che è sopravvissuta fino ad oggi per pura inerzia, nell'ottica delle meritate vacanze in arrivo.
Il problema è che, mentre chi è sano di mente, dopo avere tirato la carretta tutto l'anno, si spiaggia là dove l'acqua è più blu e chi s'è visto s'è visto, lei no.
Perchè chi è afflitto dalle invalidanti patologie di cui sopra sovente le sottovaluta ed è in contemporanea portatore sano anche della sindrome del Supereroe e di quella di Peter Pan. Quanto all'ultima è conosciuta ai più.
La sindrome del Supereroe invece colpisce il cervello al punto che, pur essendo tu in forma più o meno come Sandra Milo, in realtà ti senti un mix tra Spiderman e Ironman, evidentemente con effetti nefasti.
Così Mamma Pinkytos, affetta ahilei dalla suddetta sindrome, anziché stare su una sdraio a Formentera e non alzarsi mai più, si godrà 200 km in bicicletta in 5 giorni, lungo la bellissima ciclabile del Danubio.
E se i nani sono entusiasti, lei, le sue natiche e la sua schiena malconcia lo sono decisamente meno.
In un barlume di lucidità, ieri ha contattato il noleggio bici per chiedere una due ruote con pedalata assistita, unico modo per sopravvivere e salvare la faccia davanti agli altri componenti del gruppo dei pedalanti, altrimenti costretti ad attendere di continuo la mater pelandrona.
La signorina austriaca del call center, parlante un italiano perfetto, ha immediatamente compreso il problema e ha detto serafica a Mamma Pinkytos: "Signora non si preoccupi. Mi informo subito circa la disponibilità della bicicletta elettrica. Qual è la sua disabilità?"
Mamma Pinkytos non se l'è sentita di risponderle che il problema era la sindrome del Supereroe e si è arresa al suo triste destino dicendo che non faceva nulla, che ce l'avrebbe fatta con quella normale.
Ovviamente non ne è affatto convinta, ma è certa che in caso di necessità Spiderman o Ironman verranno in suo soccorso.

venerdì 21 luglio 2017

Timbri, righe verdi e panini confezionati

Da oggi i nani sono ufficialmente in vacanza, Mamma Pinkytos ha le occhiaie che le arrivano ai gomiti e un' antipatia istintiva per i panini morbidi confezionati.
Pensa di averne fatti almeno un migliaio, di tutti i tipi, nell'ultimo convulso mese e mezzo, nel corso del quale M&M hanno frequentato campi estivi di varia natura, al fine:
a) di dimenticarsi di essere in città con 42 gradi all'ombra.
b) di mettere conseguentemente a tacere i sensi di colpa di Mamma Pinkytos, che da sempre si adegua ai diktat del Giuliacci di turno e vede la permanenza in città d'estate come una moderna forma di tortura per anziani e bambini;
c) di trovare una collocazione agli irredimibili nani mentre la loro mamma faceva la pallina da ping pong tra le varie incombenze lavorative pre vacanze (a luglio è tutto urgentissimo).
Il problema è che Mamma Pinkytos non c'ha più l'età. E se il lunedì si va in piscina e bisogna portare accappatoio-salviettone-costume-ricambio completo-cuffia-shampoo-sacchetto per indumenti bagnati e chipiùnehapiùnemetta, il martedì si va nel bosco con felpa, scarponcini da trekking, pantaloni lunghi e binocolo (!). Il mercoledì è il giorno del giro in bicicletta e neanche ci stanno tutte e due nella macchina di Mamma Pinkytos. Per non parlare del giovedi quando si attraversa il fiume con galosce e k-way.
Mamma Pinkytos sviene quasi sempre prima del venerdi. Quando c'è la notte magica e bisogna montare la tenda.
Per non parlare dei pranzi al sacco. Oltre al milione di panini di cui sopra, ha preparato nottetempo varie tipologie di cereali, da condire con gli avanzi do frigorifero. Quando c'erano. Perchè è difficile avanzare quello che non hai.
E le docce. Perchè il Morby, incline da sempre al nudismo e al body paint, tornava sempre variamente decorato.
Pieno di timbri, per esempio. Oppure tutto a righe verdi. O con le unghie dei piedi decorate con la penna bic.
Il Minty, più schizzinoso, aveva solo l'argilla nelle orecchie e la plastilina nelle unghie delle mani.
Il lavoro serale di Mamma Pinkytos finiva solo quando, esanime, aveva sedato la rissa pre-nanna dei nani distrutti  disinfettato ferite, messo cerotti. A go go.
Li metteva anche se non servivano. Così, per quieto vivere.
Lei che d'estate vorrebbe fare morire i suoi nani di noia.
È finita. Domenica i nani andranno dai nonni a farsi viziare un po'.
Mamma Pinkytos si sentirà quasi disoccupata.
Il Minty ieri le ha detto: "Mamma, tu che sei cosi brava perchè non fai un cre?"
"Ci siete già voi di bambini.." ha risposto incerta la mater insapiens.
"Ma no! Per gli avvocati!" Ha specificato il nano grande.
Mamma Pinkytos si è coricata con l'insolita immagine dei suoi colleghi toga-muniti che attraversano il fiume con le galosce, dopo essersi ingozzati di panini morbidi confezionati. Tutti pieni di timbri e di righe verdi. Non è riuscita a dormire.

venerdì 29 maggio 2015

Morbillo superstar

Mamma Pinkytos, con le occhiaie fino ai gomiti e la pelle color smog, e i suoi nani, di questi tempi piuttosto insofferenti alla vita cittadina, sono fuggiti al mare.
Il mare in primavera è strano. Cielo terso, tempo freddino, spiagge deserte, salvo qualche sporadico bagnante rigorosamente tedesco.
Loro vanno in spiaggia con la felpa, vanno a dormire alle nove di sera, si coccolano e mangiano le caramelle gommose di Lupo Alberto.
Si ascoltano soprattutto. Mamma Pinkytos, spiaggiata sul salviettone di Winnie The Pooh, tiene lontano il cellulare e ascolta i suoi nani che ridono, giocano, cantano, raccontano.
Il Morby è nella meravigliosa età delle scoperte, delle parole nuove e delle spiegazioni curiose. Mamma Pinkytos e il Minty lo ascoltano tra il meravigliato e divertito e hanno appreso in ordine sparso che:
"Se non ti lavi bene i denti ti vengono le carriole" 
"Se quando sei in spiaggia hai bisogno di qualcosa devi chiedere al bagnetto" (bagnino).
"I pidocchi della testa se mangiano tanti capelli diventano asinelli".
"Il Minty vuole fare una passeggiata fino al mulo"  (mulo)
"Mamma, sono la tua cozza patella okay?"
"Giochiamo a gocce? (bocce)"
"Mamma, il tuo tablet è sporco di caccole!"
"E chi l'ha sporcato?"
"Io!"
"Tu mamma hai due pisellini sopra la pancia" .
Mamma Pinkytos, che ignorava di avere due pisellini e auspicava in ogni caso di averli un bel po' più in alto della pancia, fa buon viso a cattivo gioco.
Le perle del Morbillo, dopotutto, valgono uno scacco alla sua autostima. L'abbronzatura fa tutti più belli.
E poi, chediamine, esistono i super push up...

domenica 24 agosto 2014

Up to the mountain

La Pinkytos' Family è in montagna.
Al gran completo fino a domani mattina all'alba quando Mister Baby tornerà in città per riprendere a lavorare.
Mamma Pinkytos ha già nostalgia in anticipo.
A parte questo, i primi due giorni sui monti soni stati di gran lunga superiori alle aspettative. Oggi c'è stato perfino il sole e, dopo che Mamma Pinkytos aveva fatto shopping compulsivo di k-way e maglioni di lana, oggi è riuscita incredibilmente ad indossare una t-shirt senza altri orpelli intorno a mezzogiorno. Il che potrebbe essere considerato scontato il 24 agosto, ma non quest'anno.
Non quest'estate in cui ogni raggio di sole è in regalo in atteso e gli infradito, per chi vive nella metà sfortunata d'Italia, sembrano un eccentrico accessorio fuori stagione.
Mamma Pinkytos, che ieri aveva i capelli impregnati di umidità, le ossa rotte e le occhiaie fino alle ginocchia, oggi si è regalata dieci minuti di relax sul balcone mentre il Morbillo dormiva e Mister Baby e il Minty erano alla ricerca di marmotte.
Dal balcone di questa casetta di legno si vede la neve.
Lei ha catturato i quattro raggi di sole che spuntavano dalle nubi come fa un cammello quando trova una goccia d'acqua nel deserto, si è fatta un the, ha letto un libro.
Le gambe stanche per la camminata del mattino tra i boschi, i vestiti sporchi profumati di montagna.
Mamma Pinkytos è tornata bambina, alle sue vacanze in famiglia, agli odori del bosco, alla fame e al sonno diversi da ogni altra fame e ogni altro sonno, alla voglia di speck e di cioccolata, al piacere di crogiolarsi al sole quando l'aria è frizzantina.
Anche ai nani la montagna piace.
Il Minty, naturalmente curioso, saltella instancabile per il bosco raccogliendo bastoni e mirtilli, con bussola e cannocchiale.
Il Morby, che ha manifestato ottime doti da camminatore, si è buttato con soddisfazione in una pozzanghera di fango nella quale ha gettato anche la felpa e, sporco, infangato e rattoppato, è nella sua condizione ideale.
"Piace muntagna me."
Mamma Pinkytos cerca di non pensare all'imminente ripresa lavorativa e agli imminenti rovinosi tempi di inserimento dei nani nei rispettivi asili (uff.. sono entrambi al terzo anno... ma non dovrebbero essere già inseriti?!).

martedì 12 agosto 2014

Anche queste sono vacanze

Arriva il giorno in cui le vacanze finiscono e la family rientra nella sua dimora con valanghe di panni sporchi, in cui i nani, entusiasti di ritrovare i loro giochi, tirano fuori tutto, ma proprio tutto, e lo spargono trionfalmente sul pavimento e la mater familias, dopo dieci minuti dal rientro, vorrebbe ripartire, questa volta in solitudine e per una destinazione ignota.
Poi, invariabilmente, la suddetta madre, pavida e attaccata al suo nido come una cozza patella, non va da nessuna parte, mette temporaneamente alla porta marito e figli e si mette a lavare e a stirare come una forsennata, facendo funzionare a turno, per evitare il black out da sovraccarico, lavatrice, ferro da stiro e, dato il  tempo da lupi, asciugatrice.
Il rientro della Pinkytos' Family da quella terra di meravigliosi colori che è la Sardegna è stato traumatico come ogni rientro, forse un po' più per via del cielo plumbeo, forse un po' meno perché quei quattro insieme, in casa o altrove (tendenzialmente meglio altrove) sono sempre e comunque felici.
In quarantotto ore Mamma Pinkytos ha svuotato tre valigie, lavato e stirato (laddove strettamente necessario) il contenuto e preparato altre tre valigie per le vacanze dai nonni e le successive vacanze in montagna.
In questi momenti è indecisa se sentirsi l'essere più fortunato della terra ad avere la possibilità di ripartire senza neppure avere il tempo di avvertire la saudade post-vacanziera oppure sentirsi al centro di una sfiga cosmica per il fatto di vivere con le valige in mano, con quei due piccoli profughi zeppi di necessità da piazzare al migliore offerente quando la scuola è chiusa.
Alla fine la Pinkytos' Family è ripartita sotto la pioggia battente di questo strano agostembre.
Farà del suo meglio per sollazzarsi comunque, per lo più lavando e stirando visto che la filosofia del bagaglio minimal di Mamma Pinkytos ha raggiunto livelli di assoluta eccellenza: un pantalone lungo e uno corto e due maglie a testa, nani compresi, per due settimane.
La Nonna R, conoscendo Mamma Pinkytos, al suo arrivo le ha detto: "Almeno le mutande le hai portate? "  La mater essenziale le mutande le ha portate, ma troppo poche, vista l'abitudine invalsa dei nani maschi a gocciolarsi sugli slip.
La filosofia del bagaglio minimal non è tutta rose e fiori e qualche effetto collaterale ce l'ha.
Mamma Pinkytos alla sera lava vestiti e biancheria di M&M's sperando che asciughino di notte. E se non asciugano sono cavoliamari.
In effetti non aveva calcolato che la Nonna R non ha l'asciugatrice e che, sebbene formalmente sia agosto, in realtà il clima è novembrino.
Ma ormai Mamma Pinkytos è un'esperta nella gestione dell'emergenza-sfollati e il Morby se ne va in giro per casa con le calze spaiate del Minty, una azzurra e una bianca, e i pantaloni di un pigiamino taglia 6 mesi, residuato bellico nei cassetti della Nonna R. Mentre il Minty, che sarebbe elegante anche con un sacco della spazzatura in testa, sta rispolverando le magliettine adolescenziali di Mamma Pinkytos echisseneimportasesonodafemmina.
Anche queste sono vacanze.

martedì 5 agosto 2014

La foto delle vacanze

La fotografia delle vacanze della Pinkytos' Family è scattata pochi minuti prima delle otto di sera, quando inizia ad imbrunire e i colori si fanno più tenui.
Il sole non dà più fastidio agli occhi, la ricca vegetazione di questo angolo di paradiso brilla di luce propria.
Mamma Pinkytos, Mister Baby e i nani stanno tornando dalla spiaggia, con le braccia bianche per il sale, scarmigliati, con i capelli sbiondati dal sole.
Soni vestiti come capita: il Morby in costumino e canotta, il Minty con i pantaloni del pigiama, perché in vacanza non si fa troppo caso al look e ci si può dimenticare di cambiarsi.
I nani sono bellissimi, tutti abbronzati, con i dentini bianchi che illuminano il viso scuro.
Procedono bighellonando, saltellando, si vede che non hanno fretta.
Il Minty chiama il Morby "strizzapatate". Ridono.
Si lavano i piedi insabbiati alla fontanella. Arriva la musica del piano bar.
Mamma Pinkytos e Mister Baby cantano a squarciagola "Roma Capoccia".
Il Minty ride: "Che canzoni strane che sai mamma."
La foto delle vacanze della Pinkytos' Family potrebbe essere stata scattata in quel preciso momento della giornata in qualunque posto del mondo.
Mamma Pinkytos non ricorda una vacanza con la sua famiglia in cui non sia stata perfettamente felice, in cui non abbia desiderato lasciarsi cullare un po' più a lungo dal momento.
Poi d'inverno sente il profumo e il suono di quel momento e si consola un po'.
(n.d.a. essendo Mamma Pinkytos parecchio stonata, quel suono magico che evoca ricordi non coincide con lei che canta "Roma Capoccia")

venerdì 18 luglio 2014

Vacanza

Discorsi tra cinquenni al parco.
Minty: "Lo sai che io l'altro giorno non sono andato a scuola perchè era il mio compleanno?"
A: "Ma se la scuola è finita da un mese!!!"
Minty: "Ma che dici?! Io ci vado tutti i giorni. Non ci sono andato solo perchè era il mio compleanno. Mica il tuo."
A: "Io non ci sono andato lo stesso."
Minty: "Dovevi andare perchè non era il tuo compleanno."
A: "Ma non ci vado da tantissimo."
Minty: "Io sì, ci vado. Vero Camomilla che ci andiamo tutti i giorni? Si chiama CRE ed è scuola."
Mister Camomilla: "Sì è vero. Tutti i giorni. Dalla mattina alla sera."
A: "Io non ci vado. La scuola è finita."
Minty: "Ma il CRE no. E quindi ci devi andare."
Mister Camomilla: "Io ci vado perchè mia mamma mi manda".
Universi paralleli.
C'è ancora qualcuno, ed è incredibile ma sono proprio tanti, per cui le vacanze estive durano tre mesi.
Come quando Mamma Pinkytos era piccola e da giugno a settembre era libera come l'aria.
C'è ancora qualcuno, e sono tanti, che al mattino può fare con calma, dormire, tirare tardi con la colazione e guardare i cartoni animati.
Mamma Pinkytos, che da piccola amava CRE e GREST, forse perchè non era costretta a farli, è una fervida sostenitrice dell'importanza della socialità, ma in colpa un po' ci si sente.
Si chiede dove li mettono gli altri i figli, quando devono andare a lavorare.
Da oggi pomeriggio, tuttavia, (il Minty da domani, poichè stanotte, avventura delle avventure, dormirà a scuola facendo la sua Notte Magica. Salvo imprevisti dell'ultim'ora. L'anno scorso il nano aveva disertato il grande evento dicendo a Mamma Pinkytos "Ma adesso ci devo stare anche la notte a scuola?!" Ovviamente la mater lavoratrice avrebbe voluto scomparire e ci aveva rimesso la quota pagata per la Notte Magica senza battere ciglio.)anche i nani di Mamma Pinkytos faranno ufficialmente parte del popolo dei vacanzieri.
"evviva!" Ha detto ieri la mater insipiente ai suoi nani: "Domani ultimo giorno di asilo. E poi vi attende una vacanza lunghissssiiimaaaaa!"
"Quanto lunga?" Aveva chiesto il Minty per amor di precisione.
Mamma Pinkytos ci ha pensato un po'. Ha fatto i conti.
Quando ha risposto al nano: "Cinque settimane" le è sembrato pochissimo.
Troppo poco.
E il senso di colpa è uscito di nuovo dalla lampada, come il Genio di Aladino.