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martedì 12 novembre 2013

IO

Mamma Pinkytos sconosce modalità e tempi di formazione della personalità. Tuttavia, dopo la nascita del Morby, avendo quotidianamente davanti agli occhi due nani diversi come il giorno e la notte, la cui unica cosa in comune sono i genitori, Mamma Pinkytos ha iniziato a credere che i tratti fondamentali del carattere fanno parte di noi sin da prima di nascere. La famiglia, il contesto sociale, le esperienze di vita sfumano e arricchiscono. Minty e Morby, infatti, sono diversi in tutto, persino nell'aspetto fisico: biondo e riccissimo il piccolo, moro il grande, dalla pelle ambrata il maggiore, bianco come un foglio di carta il cucciolo, elegante come un lord il Minty, squinternato come un artista pazzo il Morbillo. Opposti anche i tratti caratteriali: se il Morby è volitivo e determinato, il nano grande è insicuro e lamentoso, tanto il Minty è diplomatico e ragionevole quanto il fratello è ostinato e testardo. L'uno è riflessivo e misurato, l'altro teatrale ed eccessivo.
Ultimamente il nano piccolo, precoce in tutto, ha preso fortissimamente coscienza del suo io e, in perfetto Morby-style, si tratta di un ego smisurato.
In base a quanto Mamma Pinkytos ricordava, i nanetti iniziano a parlare di sè in terza persona, acquisendo una coscienza del loro essere soggetti autonomi capaci di autodeterminarsi solo intorno ai due anni-due anni e mezzo.
Non così il Morbillo.
"Io" è una delle parole che preferisce in assoluto (insieme a "ncoa!" quando sta mangiando) e la urla con voce stentorea ad ogni pie' sospinto.
"Chi é l'amore della mamma?"
"IO!"
"Chi è che merita un dolcetto?"
"IO!"
"Chi viene a farsi coccolare?"
"IO!"
"Chi vuole schiacciare il tasto dell'ascensore?"
"IO!"
"Chi attacca queste figurine?"
"IO!"
"Chi bussa e dice "dolcetto o scherzetto"?"
"IO!"
E guai a contraddirlo. Se il Minty osa intervenire, lo zittisce con urla isteriche: "Noooooo!!! Ioooooo!!!"
Il bello è che i suoi "IO" sono detti sempre a proposito perchè se Mamma Pinkytos chiede: "Chi riordina?" Oppure: "Chi finisce la verdura?" il nanetto malefico risponde senza esitazioni: "Tia" (Minty).
L'ego smisurato del Morby fa sorridere Mamma Pinkytos. Questi "io" detti con un sorriso sfacciato e gli occhietti che brillano la fanno proprio impazzire.
Per ora.

lunedì 2 settembre 2013

Al nido

"Amore! É andato bene il primo giorno di nido?"
"No".
"Sono sicura che hai giocato tanto.. Ti sei divertito con gli altri bimbi?"
"No."
"Hai almeno mangiato la pappa?"
"Si."
Il Morby é l'uomo che non deve chiedere mai. Lui non ha tentennamenti né incertezze. E serba rancore.
Mamma Pinkytos é andata a recuperare il suo nanetto al nido, digiuna e dopo una corsa pazza per prendere l'autobus al volo. Lo ha trovato così: offeso, ma con la pancia piena e la scritta "bis" sulla diaria dei pasti.
Ognuno si consola a modo suo.

sabato 27 luglio 2013

Uragano Morby

Il nano piccolo di Mamma Pinkytos, proprio quello che adesso dorme come un angioletto stecchito da una mattinata di bagni e giochi con la sabbia, quando é sveglio (ogni tanto, ahinoi, anche quando dorme) é un vero e proprio uragano.
Alle volte, soprattutto verso sera,Mamma Pinkytos non ce la fa a tenergli testa e pensa:
a) che é proprio invecchiata;
b) che ha sbagliato qualcosa.
Quest'ultima considerazione la fa soprattutto quando vede gli altri nani unenni, ancora in giro alle undici di sera, (mentre il Morbillo di media dorme già da due ore e mezza perché quando é stanco diventa ingestibile), che si lasciano rapidamente silenziare con un pacchetto di patatine e un bicchierone di Coca Cola o con un gelato gigante al cioccolato, oppure che dormono ovunque e comunque, compreso sotto gli altoparlanti che diffondono musica a tutto volume, mentre i genitori conversano amabilmente. Il che, in vacanza, ovvero quando le regole possono essere anche un pochino stravolte, per l'adulto ha i suoi indubbi vantaggi (ammesso che poi, non appena rientrati, l'adulto in questione ce la faccia a ripristinare immediatamente il regime nazi che fa bene a grandi e piccini).
I nani di Mamma Pinkytos invece non hanno mai amato gli stravizi. Anche ora che a Mamma Pinkytos farebbe piacere guardare il Minty che fa la baby-dance, deve accompagnare il nano Morby a letto perché l'orario delle danze (le nove e un quarto), che pure ama alla follia, é per lui oltremodo proibitivo.
Nelle ultime sere poi il problema non sussiste più visto che al suddetto tardo orario, anche il Minty é "tloooopppooo stanco pel ballare". Il nano quattrenne va a prendere il suo peluche di George Pig e si accoccola con gli occhi semi-chiusi in braccio a Mister Baby.
Questa é la movimentata vita notturna della Pinkytos Family in holiday, salvo rianimarsi verso le 4-5 di mattina quando, di solito, il Morby ulula per il mal di denti (Mamma Pinkytos ha autonomamente fatto questa diagnosi, tipica delle mamme che non sanno più che pesci pigliare) e il Minty sogna scarafaggi ("Gli scalafaggi mi pungevano con il loro.becco").
Poi al mattino il Morbillo é felice e saltellante come un grillo, i genitori ed il fratello un filino più appannati.
Ma a Mamma Pinkytos piace da morire svegliarsi con il sorriso a otto denti del suo nano piccolo perché lui, a ogni ora del giorno, riesce a farla ridere di gusto.
La stanca, la sfinisce, la costringe a una lotta a corpo a corpo a ogni cambio di pannolino, ma lei non si stancherebbe mai di guardarlo.
Mamma Pinkytos ha avuto una seconda gravidanza che é parsa una corsa a ostacoli e ha sempre.pensato che il suo nano in pancia ne sarebbe uscito fortificato: "Io sostengo te e tu sostieni me" gli diceva.
Poi é uscito questo folletto con i ricci e l'aria da pittore pazzo, che ha tutte le caratteristiche che la sua mamma si immaginava.
A sedici mesi sembra avere già vissuto. Osserva e impara, senza mai chiedere.
Cade e si rialza senza piangere, salvo danni gravi.
Se vuole qualcosa, anziché dire "per favore", dice direttamente "grazie" ("attie") e si serve da solo. Davanti a tanta protervia, nessuno avrebbe il coraggio di negargli nulla.
Quando invece ne ha abbastanza dice "ba-ta" accompagnando la parola con eloquente gesto della mano.
Se in spiaggia vuole riempire il secchiello di acqua si avvia in autonomia verso il mare e lo stesso fa se vuole fare il bagno, trascinando la tavoletta del Minty, grande il doppio di lui.
Mamma Pinkytos lo chiama "il mio.bambino self service", che ha fatto del motto "chi fa da sé fa per tre" un modus vivendi.
Non ha mangiato con piacere fino a che non ha potuto farlo da solo, non ha amato l'acqua fino a quando non ha scoperto la libertà dei braccioli.
Il Morbillo, con il suo sorriso da.monello patentato, si prende la scena anche urlando se non lo si sta a sentire e salutando tutti con i suoi "zao" accompagnati da saluti a due mani, nel caso in cui una non fosse abbastanza.
Il Morby di Mamma Pinkytos é diventato la barzelletta della spiaggia perché, dopo tanto presidiare la fontanella, ha imparato a lavarsi i piedi esattamente come fanno gli anziani: un piede per volta, passato sotto l'acqua che scende e poi via, piedi ad asciugare nelle ciabatte per evitare che si sporchino.
A Mamma Pinkytos verrebbe voglia di mangiarseli quei piedini cicciotti puliti.
Li ha fatti lei e, modestamente, sono venuti benissimo.