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giovedì 29 giugno 2023

Mila e Shiro

Incredibile a dirsi, ma Mamma Pinkytos e Mister Baby stanno partecipando ad un torneo di pallavolo.
Non ad un torneo riservato alla terza età, con gente con la gotta e le ginocchia artritiche, ma per giovani, gente abituata a saltare sotto rete più di quanto Mamma Pinkytos abbia mai fatto in tutta la sua vita. 
Come Mila e Shiro, con qualche sostanziale differenza.
Primo, Mila e Shiro non avevano figli.
Mamma Pinkytos si allena da settembre, tutti i venerdì, con un gruppo di genitori disperati, impossibilitati a fare qualsiasi attività sportiva a causa dei nani tiranni che hanno troppi impegni e fagocitano tempo ed energie. 
Per una volta, i genitori zerbini hanno preteso del tempo per sè e si sono trascinati i nani in palestra, volenti o nolenti. 
L'allenamento è una lotta per la sopravvivenza.
L'obiettivo è tentare di giocare a pallavolo, nonostante una trentina di nani che giocano a calcio sullo stesso campo, corrono, saltano sui tappetoni e dalle spalliere e talvolta si menano di santa ragione.
Anarchia assoluta, con un'unica regola: non disturbare i genitori pallavolisti.  
Il nano piangente viene calmato dal genitore immediatamente reperibile (che è lo stesso incaricato di sgridare quello menante). Solo il nano sanguinante fa scattare il time out.
I piccoli criminali hanno anche tentato il sabotaggio, azionando inopinatamente l'allarme della palestra, il che ha costretto il custode ad intervenire e i venti disperati a cospargersi il capo di cenere per l'inettitudine dei figli ("Chissà come è successo!" "Il bambino deve avere schiacciato qualcosa inavvertitamente!" "Ci scusi non succederà più..", tutto questo mentre al piccolo Satana sorridente veniva impartito sottovoce di un castigo sine die)
È finita che, a furia di pizzate di Natale e di Pasqua, di accessi al Pronto Soccorso vicino alla palestra con il quale quasi quasi stipulavano una convenzione, di distorsioni alle caviglie e lividi ai polsi, loro ci hanno preso gusto.
Il torneo dell'oratorio è stato l'occasione giusta per continuare a giocare anche in estate senonché, mentre loro la prendono come scusa per ritagliarsi mezz'ora di libertà in allegria, le altre squadre sono composte da giocatori che a pallavolo sanno giocare davvero. Serie B e C per intenderci. 
Loro schiacciano e vanno a muro come Mila e Shiro, mentre Mamma Pinkytos ci ha messo sei mesi a capire che non esiste più il cambio palla e che il set non finisce al 15.
Ma questi sono dettagli.
Gli pseudo pallavolisti del venerdì hanno fatto due squadre, separando rigorosamente i coniugi, visto che nemmeno Mila e Shiro giocavano insieme.
Si sono dotati di divise fosforescenti e di nomi di battaglia, sui quali c'è stato un lungo dibattito e infiniti sondaggi.
Il loro punto di forza è che è molto facile sottovalutarli. 
Hanno il doppio dell'età degli avversari e la staticità dei piloni dei cavalcavia autostradali.
In compenso hanno una tifoseria senza eguali, con striscioni che neanche a San Siro: "Se fai muro a mia madre sei una brutta persona." "Don Giuseppe aiutaci tu!"
Peccato che gli avversari una coscienza non ce l'abbiano. Solo stacchi di coscia e braccia bioniche. 
Tuttavia, la squadra di Mister Baby nella sua prima partita,  ha perso di misura e ha fatto la sua porca figura rischiando anche di vincere, con gli avversari increduli di essere, in qualche fase dell'incontro, addirittura in svantaggio contro i matusa.
Quanto alla squadra di Mamma Pinkytos, ha ampi margini di miglioramento vista l'imbarazzante prestazione dell'esordio. Forse il punto è che senza i nani che giocano a calcio nello stesso campo loro non riescono ad essere performanti.
Memorabile rimane solo l'effetto sonoro con lo sciacquone che veniva azionato dai suoi calorosissimi supporters ad ogni papera. Ed è inutile dire che era tutto un tirare l'acqua.
Alla fine della partita, il Minty ha raggiunto Mamma Pinkytos e le ha fatto una carezza sulla testa, come si fa con i bambini per consolarli.
"Hai fatto veramente schifo mamma."
"Grazie nano, gentile come sempre."
"Lo sai mamma che io sono sincero."
Mamma Pinkytos invece è permalosa.
Lunedì, quando ci sarà la seconda partita del torneo, lei si darà malata.
Con buona pace di Mila Azuki, della quale non ha nemmeno il colore di capelli.






giovedì 22 maggio 2014

Vota Antonio La Trippa

"Quando sarete chiamati alle urne, per compiere il vostro dovere, ricordatevi un nome solo: Antonio La Trippa. Italiano! Vota Antonio! Vota Antonio La Trippa!"
Dopo "Gli onorevoli" e la politica secondo Totò, Mamma Pinkytos vi propone "la politica secondo Minty&Morby".
L'election day si avvicina e la Pinkytos' Family ha il proprio onorevole personale, Mister Baby, candidato alle elezioni comunali.
I nani, pur non avendo ben compreso chi deve eleggere cosa e neppure cosa in concreto voglia dire "eleggere", sono elettrizzati e, ovviamente, insieme a Baby Lila Capellipazzi che ha appeso nella sua cameretta il santino di Mister Baby, sono i più fervidi sostenitori del pater familias. E considerato che non hanno il diritto di voto, è un dato indubbiamente significativo.
Il Minty, oltre che dai cartoncini con la foto del padre che lo mandano in visibilio ("Forte! Li posso portare a scuola? Ti pregoooooooo!" La risposta è sempre stara un "no" convinto), è irresistibilmente attratto da tutti i manifesti di propaganda elettorale, ivi compresi quelli con i soli simboli delle liste e i nomi di tutti i candidati scritti piccoli piccoli.
Minty: "Rallenta mamma! Devo vedere quelli."
Mamma Pinkytos: "Nano ma non possiamo fermarci ogni volta!"
Minty: "Ecco! Mamma fermati! Ho visto il simbolino del mio papà!"
Mamma Pinkytos: "Ti sbagli nano. Quello è proprio del partito avverso."
Minty: "Che partita fanno?"
M.P.: "Non partita, partito. Ma va bene uguale. Giocano uno contro l'altro,"
Minty: "E allora ti dico che è quella la squadra del mio papà. Questo simbolino me lo ricordo benissimo."
Mamma Pinkytos è preoccupata. Oltre ad un nano che fa propaganda per la lista rivale, Mister Baby ha pure il problema del simbolino confondibile. Immagina fiumi di ottantenni che mettono la × sul logo sbagliato e le amiche di Mamma Pinkytos che, intendendosi di politica come di leveraged buyout, votano mentre pensano al pollo nel forno, su un simbolo rosso e verde a caso ("era così uguale!")
Sempre se votano. Già si immagina Mamma Polly Capellipazzi che le dice: "Volevo andare a votare ma poi è uscito il sole e siamo andati a mangiare il gelato!"  o Mamma Gabry Camomilla che si scusa: "Se fossi andata a votare avrei DI SICURO votato La Trippa, ma visto che mio marito è uscito con i nani ne ho approfittato per pulire la casa e per fare una corsa sul tappeto persiano."
Il punto è che Mister Baby i voti non li chiede. Ha fatto un'eccezione con Santa Domitilla Pensacitu e gli è costato due ore di lamentele sulle magagne condominiali.
Mamma Pinkytos è ancora peggio. Per lei la domanda: "Cosa voti?" è personale e intima almeno quanto: "Di che colore hai le mutande?", a chiedere voti per chichessia si vergogna come una ladra e, a pensarci bene, il fatto di potere votare Mister Baby, nel quale ha per ovvi motivi estrema fiducia, le risolve un mucchio di problemi.
Infine il Morby, duenne incorruttibile, dalle idee chiarissime e, per fortuna, non votante. Lui davanti ad un cartellone due metri per due, con millanta simboli, ha indicato con il suo ditino quello della "Lega Nord": "Piace quetto." Non c'è stato verso di fargli cambiare idea.
Mister Baby, in onore del nano piccolo, è diventato per l'appunto verde.
Poi ha abbozzato. Il nano non vota. Uno di meno.
La guerra è guerra.
Vota La Trippa.

domenica 27 aprile 2014

Voleva scrivere di quel giorno

Mamma Pinkytos, in questo fine settimana lungo, voleva fare un sacco di cose: sistemare casa, stare con i nani, comprarsi una borsa nuova, andare dal parrucchiere.
Non ha fatto nulla di tutto questo.
Venerdì 25 aprile ha lavorato come neanche gli altri giorni: dalle 9 alle 19 no stop. Ha appaltato i suoi nani, che le sono mancati così tanto da fare male alka bocca dello stomaco, è andata in ufficio con i capelli così selvaggi da meritare la tutela di Greenpeace e così influenzata da riuscire a malapena a parlare.
Poi ieri. Una corsa continua, con la stanchezza negli occhi, nelle gambe, nella testa.
E dire che la mater illusa voleva fare un sacco di cose.
Dipingersi le unghie, cercare su Internet una dieta anti ciccia, mettere via gli stivali invernali.
E poi... poi voleva scrivere di quel giorno.
Quel giorno, il 26 aprile, di sei anni fa' in cui lei e Mister Baby si sono detti sì, in uno dei giorni più belli della sua vita.
Voleva scrivere, magari non proprio di quel giorno, ma di quelli prima che sono tanti e di quelli dopo, quelli già vissuti e quelli ancora da vivere. E anche di tutte le cose, i momenti, che quel sì glielo fanno dire ogni giorno.
Di quando Mister Baby tiene, proprio come ora, la mano al Minty che vuole compagnia per addormentarsi e lo fa per ore, con un amore e un'abnegaziobe dei quali neanche Mamma Pinkytos a volte é capace.
Di quando, mentre la casa crolla sotto l'assalto dei nani e Mamma Pinkytos farnetica esasperata e sommersa dai bagagli in fase di preparazione, e lui decalcifica la macchinetta del caffè con tutta la calma del mondo.
Di quando i nani cantano: "E chi si chiama papà si alzi in piedi e faccia tanti salti e muova un po' la testa..." e Mistet Baby, nel bel mezzo di una pizzeria si alzza e inizia a saltare sorridendo.
Di quando lui ascolta Mamma Pinkytos, si interessa a quello che fa, spronandola e facendola sentire importante.
Di quando guarda il video del Minty a due anni, piangendo come un bambino.
Di quando Mister Baby è Mister Baby: allegro, smemorato, entusiasta, lamentoso e un sacco di altre cose che Mamma Pinkytos non ricorda. Perchè lei ha 34 anni e 15 li ha passati con Mister Baby. Lui è lei, qualcosa oltre l'amore, e senza le mancherebbe una parte di sè.
Hanno costruito una casa con le fondamenta loro due, da bravi sgobboni.
Glielo disse Mister Baby, forse una decina di anni fa'.
E la loro casa ora è diventata grande, sono in quattro e quei quattro sono il mondo meraviglioso di Mamma Pinkytos, il luogo esatto dove lei vorrebbe essere.
Voleva scrivere di quel giorno Mamma Pinkytos.
Forse un po' ha scritto e va bene così.

sabato 2 novembre 2013

Il "De bello gallico" e il Telefono Azzurro

Mamma Pinkytos questa sera voleva chiamare il Telefono Azzurro.
Mister Baby, che spesso si fa prendere dall'entusiasmo dalla curiosità e dalla perspicacia del Minty e lo ritiene una specie di adolescente precoce, gli voleva leggere il "De bello gallico."
Va bene che i Teletubbies fanno venire il latte alle ginocchia e che la Peppa Pig alla lunga diventa alquanto ripetitiva, va bene che il nano è istintivamente interessato a tutte le storie in cui qualcuno le prende di santa ragione, ma il "De bello gallico" a quattro anni è francamente troppo.
Help! Salvate l'infanzia del Minty dalle grinfie paterne.
Il problema è che Mister Baby ha una mente che tende inesorabilmente alla complicazione: delle frasi, dei concetti, delle storie e delle parole semplici.
Lui se il nano dice: "E' il più peggiore", gli spiega. "Non si dice, perchè é un superlativo relativo." Il nano lo guarda perplesso e risponde: "No papà, non è un supereroe. E' proprio il più peggiore."
Ha indubbiamente preso dal Nonno G che, al nano che gli chiedeva come è fatta la bandiera del Giappone ha spiegato la strage di Hiroshima, la prima e la seconda guerra mondiale, mentre il Minty lo guardava con gli occhioni spalancati e il cervellino impazzito.
Manco a dirlo, quando al nano è stata proposta la lettura del "De bello gallico", tra le sonore proteste della mater familias, quel piccolo sovversivo, al quale più una cosa è strana più interessa, ha risposto: "Evviva!"
Fortunatamente il pater sciagurato non ha trovato, tra i polverosi scaffali dei suoi vecchi libri, quello che cercava e si è limitato a leggere al nano quattrenne la cruenta storia del Re Laomedonte, la cui figlia doveva essere data in pasto ad un mostro marino.
"E' semplice, è per bambini", si è giustificato Mister Baby, nascondendo la scritta "per le scuole medie" con le dita.
La mater orripilata ha fatto finta di non sentire gli innocenti commenti del suo nano davanti a cotanta incomprensibile trama: "Perché piange?" "Ih Ih. Chi è Salamina? Fa ridere." "Perchè la volevano mangiare? E perchè lei si voleva fare mangiare?"
Il Minty, tutttavia, da divoratore di storie qual è, è rimasto impassibile e concentrato fino alla fine. Cosa abbia capito non è dato sapere. Fatto sta che alla fine voleva assolutamente un'altra storia.
Mister Baby, trionfante, ha detto: "Hai visto?" E ha messo il nano a letto con soddisfazione.
Quando Mamma Pinkytos è andata a salutarlo, pronta a constatare le nafaste conseguenze della orrenda fine di Laomedonte sulla psiche e sul sonno del nano; si é sentita dire: "Buonanotte mamma. Devo dirti un'ultima cosa."
"Dimmi amore."
Mentre Mamma Pinkytos era preparata al peggio il nano candidamente ha chiesto: "E' vero mamma che la Signora Coniglio fa tanti lavori?"
Mamma Pinkytos ha tirato un sospiro di sollievo: "Sì amore, è vero. Ora dormi."
"Ultimissima cosa."
"Dimmi."
"Papà Pig secondo te fa l'Avvocato?"
"Non lo so amore, dormi tranquillo. Verificheremo."
Per la fortuna di Mister Baby, Mamma Pinkytos ha constatato con gioia che la Peppa Pig è dura a morire.
Per questa volta il Telefono Azzurro può attendere.

lunedì 14 ottobre 2013

Papà, mi senti?!

"Papà! Sai cosa disegno io a scuola? Un mare..."
"Papà, sai che nel mare io disegno i pesci..."
"Papà.. mi ascolti?! Sai che io a scuola faccio anche un disegno dei cavalieri?"
"Papà! Oggi porto a scuola il mio quaderno con le carote e tutte le verdure..."
"Papà, lo sai che me l'ha regalato il Morby? Sai che il Morby vuol portare al nido la Pimpa?"
"Papà, lo sai che il Morby la Pimpa l'ha lanciata? Sgridalo!"
"Papà, sai che voglio disegnare anche una spiaggia?"
"Papà!!!! Tu mi senti?! Io porto il quaderno però lo chiedo alla maestra perchè se mi dice che non posso e lo porto lo stesso poi mi mette a pensare."
"Papà, lo sai che il Marco lo mettono sempre a pensare e io solo due volte?"
"Papà! Però l'altra volta che mi hanno messo a pensare io avevo solo tre anni.."
Mister Baby, occhi vitrei, abbozza.
Ci sono lunedì in cui ci si sveglia poco volentieri.
Ci sono lunedì in cui il Minty, alle otto e ventitre minuti ha già detto "Papà!" settantadue volte.

mercoledì 9 ottobre 2013

Baci baci

Ieri sera, prima della nanna.
Mamma Pinkytos: "Buonanotte amore. Baci baci."
Minty: "Buonanotte mamma. Ti do un bacio. Ma lo sai che a scuola alcuni miei amici fanno lingua-lingua?"
Mamma Pinkytos: "?????"
Minty: "Si mamma. Il Denny e il Michele."
M.P.: "É una cosa piuttosto schifosa e poi si scambiano tutti i virus. Agli adulti o agli amici si può dare un bacino sulla guancia. Io vi sbaciucchio un po' ma lo faccio solo con te e il Morby che siete i miei bambini e con il papà. Mica con tutti."
Minty: "No mamma!!! Il papà non lo devi baciare!"
M.P.: "E perché nano?"
Minty: "Perché fa malissimo. Ti graffia tutta la faccia. Noi tre siamo.morbidi e lisci, ma lui é pieno di cose che pungono: barba e baffi."
M.P.: "I baffi veramente non li ha."
Minty: "Allora é barba. Tutta barba. Non capisco perché la sua mamma non lo ha chiamato Barbara."
M.P.: "Perché é un nome da femmina. Notte nano. Baci baci."

lunedì 7 ottobre 2013

Immaginate

Immaginate la sala arrivi dell'aeroporto di Linate di sabato mattina.
Immaginatevi la gente assiepata sd aspettare, qualcuno con il cartello con il nome.
Immaginatevi due nani in salopette e smanicato, che per l'emozione non riescono a stare fermi. Uno grande, appoggiato alla balaustra, che si prepara il sorriso ogni volta che si aprono le porte scorrevoli, ma non esce mai la persona giusta. Uno piccolo e pazzo, con il golfino peruviano, che urla e corre, entusiasta per i numerosi cani in arrivo ("Bao!!!!").
Immaginatevi più di mezz'ora di attesa, l'urlo di battaglia ("Papàaaaaa!!!!") ripetuto mille e più volte, la pazienza che viene meno ad ogni porta che si apre, Mamma Pinkytos che grida, sgrida, insegue, ammonisce.
"Basta mamma, andiamo via. Il papà non arriva più. É rimasto in Cina."
"No, amore! Vedrai che arriva. Ci vuole pazienza perché deve ritirare i bagagli."
"Uffi, ma i bagagli ce li hanno anche gli altri! Non può essere il più lumaco di tutti!"
Alla fine Mister Baby é comparso dalla porta scorrevole, emozionato e con due panda di peluche in mano.
Il Minty é rimasto pietrificato un istante, poi gli é saltato in braccio. Il Morby dalla foga si é spiaccicato al suolo.
Mister Baby l'ha raccolto, il nano gli ha sorriso poi la sua indole utilitaristica ha preso il sopravvento. Ha preteso il "totto" (biscotto) che Mamma Pinkytos gli aveva promesso se non avesse distrutto l'aeroporto nell'attesa e, quando Mister Baby gli ha porto il suo panda di pezza con annesso bambù, il nano l'ha lanciato via e ha detto:"Accio" (in braccio), allungando le braccina al suo papà. Per punirlo della settimana di assenza lo ha chiamato: "Nonno" per tutta la mattina.
Colazione italiana e viaggio di rientro a casa con i nani che urlano in simultanea e a Mister Baby è parso di non essere mai partito.
Una parentesi sospesa nel tempo. Mamma Pinkytos ha avuto la stessa sensazione. Forse Mister Baby in Cina non ci é neppure mai andato.
Andato é andato.
Almeno stando al Buddha (magro) di legno che c'è sulla libreria della Pinkytos' Family. Mamma Pinkytos é certa di non averlo mai spolverato. E non solo perché spolvera di rado.

venerdì 4 ottobre 2013

Mister Baby, il panda e l'arte del rimandare

Con una cena frugale a base di minestrina e hamburger tra Mamma Pinkytos, Mamma Polly Capellipazzi e i loro quattro nani orfanelli é ufficialmente finita la settimana da single di Mamma Pinkytos.
Domani mattina Mister Baby, che ora é tra le nuvole, atterrerà a Linate e mamma e nani saranno lì ad aspettarlo.
Il Morby non ha ben capito, mentre il Minty non sta più nella pelle, un po' per il papà un po' per il panda che gli é stato promesso e che é già uno di casa.
Oggi il nano grande ha mandato a Mister Baby l'ultimo video-messaggio: "Ciao papà io ti aspetto. Al Morby non portare niente perché é monellissimo. Invece a me sì perché sono bravo. Ricordati il panda."
Nel pomeriggio, dopo la scuola, ha voluto passare dalla gelataia del quartiere che, dopo avere ospitato nel suo negozio metà travaglio del Morby è diventata un'amica, a prendere l'immancabile cono gusto puffo e a ordinare il gelato alle canne di bambù per il suo amico panda.
Mamma Pinkytos ha finito ora di riportare la casa ai livelli minimi di decenza dopo l'assalto dei nani e di caricare la settima lavatrice degli ultimi due giorni. Considerato che lunedì Santa Domitilla Pensacitu partirà per tre settimane di vacanza, Mamma Pinkytos pensa che passerà le prossime tre settimane a stirare.
Ma ora non ci vuole pensare.
Deve imparare a rimandare. Il Minty in questo campo é un maestro: "Fai un disegno di bentornato al papà."
"Lo farò domani mamma."
"Nano, sistema i giochi della cameretta."
"Lunedì sistemo bene."
"Minty, prepariamo una torta per domani?"
"É per domani e la facciamo domani sera."
Non fare oggi quello che puoi fare domani.
Notte notte.

lunedì 30 settembre 2013

Il fuso orario e altri inconvenienti

Mister Baby é arrivato a Pechino sabato mattina e ha già fatto un sacco di cose. Ha bevuto litri di the al gelsomino senza zucchero, ha mangiato pollo in tutte le salse, ha conosciuto il nipotino Little Liu-Gio  e, da esperto papà bis, ha insegnato alla Zia Cinese a pulirgli il naso con fisiologica e aspiratore, si é interrogato sull'opportunità di comprare due panda di peluche made in China per i nani, si è lavato i denti con l'acqua minerale, ha visitato piazza Tienammen e chissà quanto altro.
Il fuso orario ha avuto effetti nefasti sulla sua percezione spazio-temporale. Manda a Mamma Pinkytos messaggi tipo:"Cosa stai facendo? Io sto tenendo." "Tenendo cosa o chi?" Domanda perplessa Mamma Pinkytos. "Tenendo. Per non addormentarni presto e svegliarmi subito."
O ancora, alle 12,30 di un lunedì mattina qualunque: "Stai cucinando?" Sì, davanti al pc dello studio!
Il primo weekend di singletudine per Mamma Pinkytos é scivolato via tranquillo, tra la lezione di musica, una gita dai nonni e l'allegra festa di Battesimo di Baby Benny Capellipazzi.
La lontananza paterna protratta, tuttavia, ha creato qualche perplessità nei nani.
Il Morby, con i suoi 18 mesi e la sua indole pratica, é piuttosto ripetitivo nella manifestazione del suo vissuto emozionale:
"Papà? Nooooo!!"
Il Minty, oltre a chiedere di continuo che ora é in Cina, offre esternazioni più originali, dal significato recondito vario.
"Prima mamma, quando é venuto Ali Theweatherman, mi sembrava il mio papà."
"Lo sai mamma che tra poco la Zia Cinese spunta da sotto il tavolo? Di notte però sogno sempre che esce dall'armadio!"
"Queste due cacche siete tu e il papà. Il papà é questa cacca bella grossa."
"Domani a scuola invento una rima sugli animali proprio per mio cugino Lio-giu."
"Mamma quando è sabato? Torna il papà? Appena lo vedo gli faccio aprire la valigia per darmi il mio regalo".
"Io mamma alla sera non mi ricordo mai che il papà non torna".
Per quanto riguarda Mamma Pinkytos, c'é una sola cosa che la manda in tilt: le malattie varie, che le scombinano i piani e la costringono a elemosinare favori. Oggi, i suoi incubi peggiori si sono concretizzati in una telefonata dal nido in pausa pranzo che informava la mater vedova che il nano Morbillo aveva la febbre.  Così Mamma Pinkytos, pure lei raffreddata e con la glossite galoppante, é uscita un po' prima dal lavoro con l'intento di fare scorte di derrate alimentari in vista degli arresti domiciliari, ha recuperato i nani e li ha messi in quarantena. Con la prospettiva di doverli tenere a casa entrambi domani (non sapendo a chi lasciare il nano malato mentre porta all'asilo quello sano), li ha imbottiti di minestra e pesce, coperti di unguenti vari e tenuti al caldo. Prima di andare a nanna, il Morby stava decisamente meglio di Mamma Pinkytos.
Ora i nani dormono, la loro mamma é in catalessi e fuori piove.
A Pechino sono le quattro del mattino.

venerdì 27 settembre 2013

Orfani

Mister Baby, con un valigione al seguito pieno di olio-ceci-fagioli-creme-cremine per il bebè-tachipirina-fisiologica-sacchi nanna, è partito per la Cina con la Nonna L e i nani di Mamma Pinkytos sono rimasti ufficialmente orfani di padre.
Lo saranno per nove lunghi giorni.
Imprevedibilmente il Minty ha messo il broncetto, quello involontario che precede un pianto dirotto, e sulla via della scuola era tutto malinconico: "Non voglio che va via! Volevo andare anche io! Mi manca tanto il mio papà! Io gioco sempre con il mio papà e adesso non gioco più con nessuno."
Il Morby, con il suo linguaggio in evoluzione, ha manifestato il suo disappunto in modo più sintetico: "Papà? Noooooo!!!" E via la sua risata monella a dieci denti, con i ricci pazzi al vento.
Anche Mamma Pinkytos è malinconica.
Mister Baby le manca già. I loro pranzi di mezzogiorno, le risate, il momento in cui torna a casa, alla sera, e i nani seduti a tavola nascondono la testa nella tovaglia per farlo spaventare e dopo ridono, ridono, cantano e Mamma Pinkytos che li sgrida perché "chi canta a tavola e zufola a letto è un asino perfetto".
Ieri sera Mamma Pinkytos e Mister Baby hanno fatto indigestione di cioccolatini preparati da Mamma Pinkytos al corso di cioccolato (BUO-NIS-SI-MI!!!) così Mister Baby non ha dormito tutta notte e a Mamma Pinkytos si è irritata la lingua. Il primo effetto è da considerarsi positivo: Mister Baby dormirà in aereo e si abituerà meglio al nuovo fuso orario. Il secondo molto meno.
Mamma Pinkytos ha detto ai nani orfanelli che nove giorni passano in fretta. I nani non erano convinti.
Mister Baby ha detto al Minty che quando finisce la settimana di scuola, lui sarà di ritorno.
Il nano ha capito che il suo papà tornerà dalla Cina quando la scuola sarà finita e, siccome è appena iniziata, si è disperato non poco.
Al momento di entrare a scuola al nano è venuta l'ansia del non-detto: "Mamma, non ho salutato neanche bene il mio papà."
"Si amore che lo hai salutato."
"Poi lo posso vedere dal computer?"
"Non so se la mamma sarà capace amore. Dopo lo chiamo. Gli devo dire qualcosa?"
"Si mamma. Di farsi vedere con il computer, di salutarmi lo Zio cinese e quel suo amico."
"Quale amico?"
"Mao."
Salutare Mao Tse Tung non sarà facile, ma Mamma Pinkytos sa che Mister Baby ci proverà.
Il Minty ha chiesto al suo papà di portargli in regalo un peluche di panda gigante. Mister Baby gli ha evidenziato che potrebbero esserci problemi di trasporto. Allora il nano parsimonioso ha detto che sarebbe andato bene "un pandino piccolissimo, per dommire". Mamma Pinkytos sa che a Mister Baby, per il quale ogni promessa fatta ai nani è un debito di importanza capitale, è già venuta l'ansia di non trovarlo.
Anche Mamma Pinkytos ha chiesto un regalino. Qualche cineseria, di quelle che le porta ogni tanto la Zia Cinese.
Mamma Pinkytos è un po' invidiosa, lo ammette. Anche lei avrebbe voglia di un viaggio avventuroso in un posto lontano. Anche con i nani, che in giro per il mondo sono molto più bravi che a casa.
Pensa alla Nonna L, che si fa un viaggio lungo lungo con il figlio adulto. Si chiede se a lei capiterà, tra tanti anni, di fare un viaggio, di passare del tempo senza fretta con Minty o Morby. Si chiede se la vita gli farà questo regalo.
Domenica ci sarà il Battesimo di Baby Banny, poi anche la Famiglia Capellipazzi tornerà definitivamente in città.
Con la famiglia allargata, pure priva di un componente, per mamma e nani sarà un'altra cosa.
La famiglia allargata, del resto, è di impronta spiccatamente matriarcale. Il che per le mamme è tendenzialmente una fregatura.
Mamma Pinkytos e Mamma Polly sono le colonne portanti, con conseguenze nefaste per la loro schiena e non solo.
I nani razzolano in modo vario nelle due case, con il risultato che spesso non hanno ben chiara la situazione ("Nano, andiamo dalla tua amica Lila." "Mamma la Lila non è una mia amica. E' la mia sorellina." Lo stesso succede a Baby Lila che nel disegnare la sua famiglia a scuola ha disegnato anche il Minty.)
Gli uomini di famiglia, vanno e vengono.
Quello che c'é fa i turni sulle due case. Quello che non c'é, buon per lui.
Il giorno in cui Mister Baby tornerà dalla Cina, Ali Theweatherman partirà per il Cile.
Mamma Pinkytos e Mamma Polly, se vanno lontano, vanno al parco del paese vicino.
E qualcuno ha ancora il coraggio di parlare di parità...

giovedì 26 settembre 2013

Batterie scariche

Mamma Pinkytos ha le batterie scariche.
La trafila sveglia-prepara nani- macchina - asilo- bici - ufficio - bici - macchina - asilo - parco - capricci - cena - nanna - devastazione di questi giorni l'ha completamente consumata.
E' a corto di energie e di idee. Non scrive, non cucina e questo è il sintomo peggiore.
Ieri, dopo che nella sequela aveva introdotto preparazione muffins - merenda a casa con amico di Minty e relativa mamma, all'ennesimo inutile e ostinato capriccio del nano grande è sbottata e gli ha dato dato una "bottarella" in testa. Salvo poi sentirsi miserrima e fallita come mamma e chiedere scusa al nano reietto, cospargendosi il capo di cenere, dicendogli in buona sostanza che chi alza le mani è un debole, che in quel momento non ha la forza e l'intelligenza di spiegarsi a parole.
Il nano le ha dato un bacio, le ha detto: "Scusa mamma", "Scusa tu nano" ha replicato Mamma Pinkytos. Il Minty però, che vuole sempre l'ultima parola, ha aggiunto: "Comunque eri forte mamma, non debole. Hai fatto bene eh... Solo che potevi darmela più piano!"
Insomma, Mamma Pinkytos è così stanza che si fa dare lezioni di pedagogia dal suo nano quattrenne, che dopo avere confezionato torte di pannolini a iosa, non ha ancora preparato nulla di carino per il Battesimo del Banana di domenica.
E domani Mister Baby va lontano lontano.
Lei si sente già un po' sola, così come i suoi nani: "Papà!!! Papà!!"
"LO sai Morby che il papà va in Cina domani?"
"Noooooo!!!!"
"A te dispiace Minty di non vedere per un po' il papy?"
"Non lasciamolo andare mamma. Anzi sì dai. Lui va da Little Lio-Giu per un po' e io vengo a dormire nel tuo letto."
Mamma Pinkytos dovrebbe prendere un po' dai suoi nani e trovare sempre una strada alternativa.
Di solito fa così.
Di solito è lei che insegna la filosofia della seconda via.
Ma non quando ha le batteria scariche.

sabato 3 agosto 2013

Le ferie dalle ferie

La Pinkytos' Family é approdata giovedì sera, stanca, provata dal viaggio e dai fastidi causati dai continui sbalzi termici, su questo scoglio a picco su una lingua di sabbia lambita dal mare blu.
A causa dell'ipercinesia dei nani, dei gradini da salire e da scendere per fare tutto, degli ambienti vecchiotti e non pulitissimi, della ristorazione non proprio a quattro stelle, dell'assenza di un seggiolone per il Morby a causa della quale né il nano né la sua mamma che lo doveva tenere in braccio hanno mangiato nulla, a Mamma Pinkytos e Mister Baby, che già avevano lasciato malvolentieri la Toscana, é venuto un principio di depressione.
Poi ci hanno dormito su e, a mente serena, Mamma Pinkytos si.é rimboccata le maniche e:
1. per la prima volta in vita sua si é lamentata con la direzione e ha ottenuto seggiolone per il nano e tavolo in terrazza dove la vista mare da sola vale il prezzo del soggiorno;
2. ha fatto la spesa per nutrire i nani con qualcosa di più sicuro.
3. ha cercato di valutare la situazione dalla giusta prospettiva. Ha notato che le verdure fresche erano ottime e i primi semplici e gustosi e ha messo la famiglia a dieta.
Ha dato una pulita al tavolo del patio fuori dalla stanza che é diventato un giardino adorato dai nani con un panorama mozzafiato.
Così ora si gode e apprezza la terrazza con piscina dove si sta asciugando i capelli e gratificando lo sguardo.
Peccato solo che Mister Baby abbia preso due giorni di ferie dalle ferie per un malanno stagionale (con conseguenze nefaste per la schiena di Mamma Pinkytos) e che il Minty oggi sia particolarmente lamentoso per il mal di orecchie che, al mare ad agosto con quarantamila gradi e l'acqua come unico refrigerio, é come un soffritto di cipolle e aglio in una torta meringata cioè non ci voleva proprio.
Il nano stasera vuole andare a dormire dai nonni, che hanno casa a una ventina di km da qui e Mamma Pinkytos, che vuole che il nano si goda i suoi momenti di indipendenza, spera non arrivi la febbre a rovinargli la festa.
E Mamma Pinkytos? Lei ha la congiuntivite, la cervicale e il mal di schiena da giorni, ma lei ama portare il dolce peso del Morby con un braccio, una borsa da 15 kg di asciugamani bagnati, una da 10 kg di secchielli e palette e due pinguini gonfiabili ad altezza bambino con l'altro, su e giù per le scale sotto il solleone, trascinando per la mano il Minty frignante ("Sono stancooooo!" "Io amore no. La mamma, bontà sua, é fresca come una rosa.")
Mamma Pinkytos non può dare forfait né prendere le ferie dalle ferie né di giorno né tantomeno di notte.
Lei é la mamma.
E che diamine!

mercoledì 29 maggio 2013

Baffi e spine

Mister Baby torna dal lavoro e il Minty, particolarmente in vena, corre ad abbracciarlo.
"Ahi!!! Papà, mi hai fatto male!!"
"Oh mi dispiace.. Come é successo?"
"Mi hai fatto male con i tuoi baffi."
"Ma io non ho i baffi!!!"
"E allora con le tue spine. Ecco: mi hai fatto male con le spine che hai in faccia!"
Ebbene sì: può sembrare strano, ma Mamma Pinkytos ha sposato un porcospino.

venerdì 26 aprile 2013

26 aprile

Il 26 aprile é un giorno speciale per la Pinkytos' Family.
Cinque anni fa', dopo dieci di reciproca sopportazione, Mamma Pinkytos e Mister Baby si sposavano e festeggiavano con una festa bellissima, dove anche gli sposi mangiavano e si divertivano. Tanti amici, poche fotografie, un castello meraviglioso, una giornata senza neanche una nuvola dopo settimane di pioggia.
Cinque anni fa', in questo momento, Mamma Pinkytos e Mister Baby stavano gozzovigliando allegramente. Mamma Pinkytos si era alzata presto, dopo una notte quasi insonne, si era parrucchierata (capelli sciolti, niente di complicato), si era abbuffata di pasticcini che sempre sono offerti a casa della sposa, e, allegra e felice, era andata verso la chiesa su un Maggiolone Cabriolet.
Mister Baby aveva preparato la cioccolata calda per colazione (tanto per stare leggeri) per sé e per gli zii cinesi, si era pure lui parrucchierato e aveva mandato alla sposa un meraviglioso mazzo di rose.
Cinque anni dopo, Mamma Pinkytos ha portato il Morby dal pediatra, gli ha imboccato la platessa e l'ha messo a letto. Mister Baby é al lavoro e, proprio oggi si abbufferà da solo (Mister Baby dice che, quando é costretto a pranzare da solo, compensa la carenza di compagnia con il cibo).
Tante cose sono cambiate da allora.
Mamma Pinkytos e Mister Baby vivevano in un bilocale, un pied-a-terre perfetto per il loro separarsi e ritrovarsi quotidiano (Mamma Pinkytos lavorava in un'altra città e faceva vita da pendolare) e desideravano una figlia femmina che avrebbero chiamato Anouk. Può essere che dio o chi per lui abbia ascoltato quelli (praticamente tutti gli amici e parenti) che ritenevano che, piuttosto che una bimba con un nome da cane, sarebbe stato meglio avessero avuto un maschio.
Mamma Pinkytos non sa se il motivo é questo, ma i novelli sposi di allora oggi hanno due figli maschi, una casa grande, hanno costruito molto, lavorano insieme e da quel 26 aprile il tempo non ha mai smesso di correre.
Sono cambiate molte cose, ma altre, molte altre, sono rimaste uguali.
Mister Baby e Mamma Pinkytos, nei loro quindici anni insieme che sono quasi metà della vita di Mamma Pinkytos, sono cresciuti insieme smussando angoli e differenze, come due piantine che si appoggiano l'una all'altra e non si distinguono più.
Hanno imparato a sopportarsi, a rispettarsi, a conoscersi, ma senza mai dare nulla per scontato e senza mai perdere di vista quello che li ha sempre uniti.
Anche quando la stanchezza é tanta cercano di confrontarsi, di spiegarsi. Se Mamma Pinkytos non racconta qualcosa a Mister Baby, per lei é come se non fosse successo niente e crede che per lui sia lo stesso.
Poi c'é il progetto di vita, di famiglia ed é qualcosa di prezioso, da difendere. Perché quando si diventa genitori si ama anche il padre che uno diventa, con gli occhi luccicanti e l'entusiasmo di vedere la vita che nasce e che cresce.
Ricordare e rinnovare tutto questo é molto importante per Mamma Pinkytos, per Mister Baby e per i loro nani.
Il 26 aprile nella Pinkytos'Family é un giorno speciale.
É per questo che stasera la famiglia al completo andrà a cena fuori.
Se avessero trovato un volontario disposto a baby- sittare i nani, forse Mamma Pinkytos e Mister Baby avrebbero fatto una cena romantica. Ma in fondo loro, un quotidiano angolino romantico già ce l'hanno ed è bello, quando si può, stare tutti insieme.

lunedì 25 marzo 2013

Papà, io ti regalo un bacio

Sono giorni di grandi festeggiamenti nella Pinkytos' Family.
Dopo il primo compleanno del Morbillo, oggi è la volta di Mister Baby che spegne N candeline (eh eh, meglio non dire l'età dopo i trenta! Scherzo.. Il mio maritino non è poi così vecchio. E' ancora abbondantemente sotto gli "anta").
Mamma Pinkytos avrebbe voluto preparare anche per lui qualcosa di speciale, ma in questi giorni si è festeggiato (e mangiato) parecchio, quindi, di comune accordo, si é decisa una limitazione, altrimenti poi la dura lotta alla panza (o alla panzetta, come dice il Minty) diventa una battaglia persa. Niente dolci nuovi, visto che ce ne erano ancora in abbondanza da finire.
Tutto in teoria ovviamente. La lotta alla panza è ufficialmente una battaglia persa in partenza. Ma quando parte la sequela dei compleanni è un po' come nelle feste di Natale, s'ha da fa', mica ti puoi tirare indietro.
Anche perchè il goloso maritino si è comprato in totale autonomia una mega Sacher-Tort da gustare in studio, con colleghi e collaboratori. Così l'indole festaiola di Mamma Pinkytos alla fine ha preso il sopravvento. Poiché non c'é compleanno senza festa, stasera la famiglia allargata Pinkytos-Capellipazzi ha festeggiato con una cenetta semplice e frugale. Almeno la compagnia e l'aria di festa non sono mancate. Se è per questo neppure il vomito. Come nella migliore tradizione degli ultimi funesti mesi invernali, c'é sempre qualcuno che vomita o che è costretto sul water dalla malefica gastroenterite. Stasera è toccato a Baby Lila che poi, stoicamente, si è comunque presentata a tavola, con tanto di catino per ogni evenienza.
Mamma Pinkytos, che pure aveva pranzato a base di Biochetasi e che è in attesa della maledizione della tazza (il riferimento non è, ovviamente, a quella della colazione) che nel fine settimana ha colpito in forma leggera il Morby e poi Mamma Cra, Mamma Uma Lineaperfetta e mezzo asilo nido, per ora resiste (ma ora che lo ha scritto di sicuro sarà colpita nella notte).
Ma niente impedisce alla famiglia allargata di far festa, quando ci si mette, e il Morby pare essersi perfettamente adeguato, visto che quando vede entrare dalla porta il suo padrino e la sua madrina improvvisamente si rianima e inizia a gattonare pazzamente in giro con l'intento di farsi inseguire, con le guance rosse come Heidi, ridendo come un matto con tutti e sei i suoi denti non appena qualcuno lo "cattura".
Mamma Pinkytos crede che alla fine Mister Baby abbia avuto un bel compleanno.
Stamattina il Minty era corso a svegliarlo con un bacio e gli ha regalato un disegno con un pensierino: "Papà, io ti regalo un bacio. Buon compleanno. Ho disegnato me, la mamma e il Morby al mare, sulla spiaggia. Tu non ci sei, pecchè eri andato a plendele il gionnale che a te ti serve e ci metti semple tantissimo pecchè è mooolto lontano."
Nel disegno c'erano i primi scarabocchi antropomorfi del Minty: Mamma Pinkytos con le gambe attaccate alla testa e "i capelli lunghi e gli occhi glandi e bellissimi e un bel vestitino blu", il Minty "glande, alto, con una bocca che sollide" e il Morby, "vedi come è piccolo, maglo e lungo?".
Mister Baby è stato felice del risveglio con bacio, Mamma Pinkytos ha fatto il bis, poi la famiglia ha fatto allegramente colazione con l'aggiunta di Baby Lila Capellipazzi, che alle 7,40 è arrivata con il suo zainetto con dentro il necessario per la colazione ("Ho portata la tazza delle principesse, i cereali a stella e la cannuccia per bere, ma il latte la mia mamma non me l'ha dato.."),  visto che Mamma Polly Capellipazzi e Ali Theweatherman avevano l'ecografia del Banana (pesa già 1,7 kg, il cicciottino!!).
Mamma Pinkytos, un po' come fa per i suoi nani, non sa più che fare per rendere speciale questo giorno. Quando M&M non erano ancora nati, prima del compleanno di Mister Baby si arrovellava per un mese sul regalo, su cosa fare di unico per festeggiare.
Ora i tempi sono un po' cambiati, i compleanni degli adulti passano a volte in secondo piano, ma Mamma Pinkytos crede che a tutti faccia piacere, per un giorno, sentirsi al centro dell'attenzione.
E allora auguri all'amore che con lei condivide le fatiche di ogni giorno, auguri ad un compagno presente e affettuoso, auguri al papà più dolce che ci sia.
Quando Mamma Pinkytos non riesce ad arrivare dappertutto è lui che si fa inevitabilmente da parte. Quando il tempo scarseggia è la coppia che ne fa le spese.
Mister Baby, che in questi giorni faticosi è stato insostituibile e che quando entra dalla porta di casa raduna le energie che non ha per tenere testa a quelle inesauribili dei nani, spesso si sottovaluta.
Loro due insieme hanno un compito difficile, ma Mamma Pinkytos crede che non se la cavino poi così male. Poi magari i loro figli da grandi saranno drogati, disadattati, delinquenti (oh my god!!!). Come dice sempre il Minty, può succedere. Certo è che loro ce l'hanno messa tutta e che, anche se Mister Baby crede di no, Mamma Pinkytos spera che i loro figli seguano l'esempio del padre.

lunedì 14 gennaio 2013

La febbre di Mister Baby e l'ipocondria di Mamma Pinkytos

Ieri di ritorno dalla festa-merenda Mister Baby aveva nausea, freddo, stanchezza cosmica. Per fermare i brividi si é infilato sotto le coperte e quando é riemerso aveva 39,5 di febbre. Così Mamma Pinkytos, rimasta sola al comando, ha dovuto domare in solitaria i nani frignanti e iperattivi, sfamarli, spedirli a letto non senza difficoltà, preparare sacchette e zainetti (ma dove é finita la salviettina con l'asola? Perché sul bicchiere si é cancellato il nome del Minty?), stendere i panni ecc. dopodiché, alle 22,30 si é seduta a tavola a consumare la sua frugale cena a base di minestrina. Il problema é che, poiché le sempre incombenti malattie stagionali sue e dei nani (Mister Baby poveretto si bada da solo e non gode più nemmeno dei servigi della sua infermiera preferita, impegnata a fare girare i complicati ingranaggi familiari), scardinano il fragile equilibrio di Mamma Pinkytos, basta poco per minare le certezze della derelitta e instillarle il dubbio (potrò andare al lavoro domani ? Potrò tener fede a tutti gli impegni? Riuscirò a fare la spesa per il necessario nutrimento dei nani?). Indi per cui il concreto rischio di un'epidemia famigliare la manda fuori di testa. Così é da stamattina che Mamma Pinkytos si sente la nausea, il mal di gola e un principio di congiuntivite.
Al Minty prudeva una gamba e la sua mamma ha intravisto puntini sospetti. Quanto a ipocondria il nano grande supera la genitrice:
"Freddo mamma. Tlemo di freddo come il papà! Sono malato mamma. Ho mangiato tloppo cioccolato, ho la febble e non sto bene."
Il Morby, oggi stranamente inappetente, aveva annotata una "scarica brutta" (perché di solito sono belle? Mah!) nella diaria del nido.
Allora per sicurezza Mamma Pinkytos si é fatta una bella doccia e si é pure splamata la crema corpo perché non si sa mai. Domani se sarà ancora sana andrà al supermercato a fare provvista. Così in caso di arresti domiciliari sarà preparata. Ora che ci pensa va a controllare i nani. Se non hanno puntini siamo a cavallo. Almeno per domani.

venerdì 7 dicembre 2012

Mister Baby fa il mammo

Oggi il Morby non era ancora in forma, Mamma Pinkytos aveva un impegno di lavoro al quale non poteva mancare e Mister Baby ha fatto il mammo. Sì, perchè dire che ha fatto il papà sarebbe riduttivo.
Mister Baby, stamattina:
- ha portato il nano dalla pediatra;
- una volta di ritorno, ha messo il Morbillo a nanna;
 mentre Morby dormiva ha pulito la cucina, sistemato la casa e steso i panni;
- gli ha preparato una pappa adeguata al suo stato di bambino afflitto dal virus intestinale da 10 giorni;
- si è preoccupato che, in qualche modo (il nano rifiuta qualsiasi cibo serrando ostinatamente le labbra), assumesse qualche sostanza nutritiva (gli aveva anche preparato succo di mela nel biberon!!!) profondendo impegno ed energie in una pappa-session di un'ora e mezza.
Insomma, ha fatto tutto quello che una mamma avrebbe fatto e forse anche di più.
Quando Mamma Pinkytos è tornata il Morby era molto felice e sorridente e non si voleva staccare dal suo papà. Mamma Pinkytos era felice di questo e ha chiuso un occhio sul fatto che Mister Baby aveva perso le prescrizioni della pediatra con l'indicazione delle terapie, anche se oggi lo studio pediatrico è chiuso e lei non sa quanto beverone salino dare al Morby. Ma non si può avere tutto dalla vita.

mercoledì 14 novembre 2012

Mister Baby in mongolfiera

La fervida immaginazione del Minty  non ha limiti.
"Mamma, il papà é uscito?"
"Si nano. É andato a una riunione."
"Speriamo non incontli di nuovo il lupo. Sai cosa gli é successo oggi mentre tolnava dal lavoro?"
"No. Cosa?"
"Ha incontrato il lupo. É liuscito a scappare ma il lupo si é mangiato la sua bicicletta."
"Davvero?"
"Si."
"E come ha fatto a tornare a casa?"
"Ha trovato una mongolfiela che veniva ploplio a casa nostra."
"Che fortuna. Te lo ha detto lui?!
"No. L'ho saputo. Ma vedlai che ho lagione."
Mamma Pinkytos ha pensato a Mister Baby in mongolfiera e le é venuto da ridere. Sarebbe un bel modo per tornare dal lavoro.

lunedì 29 ottobre 2012

Le fatiche dei papà

Stamattina Mamma Pinkytos è andata al lavoro all'alba. Il Minty, al seguito della sua mamma, è stato il primo bambino a entrare a scuola, mentre il Morby  nottambulo per un giorno ha sospeso l'inserimento al nido ed  è stato lasciato nelle sapienti mani della Nonna R, alzatasi all'alba pure lei per arrivare presto.
Mamma Pinkytos è andata in udienza in  montagna e ha visto la neve, poi è andata in studio e ha pranzato con Mister Baby.
Mamma Pinkytos non dorme mai, è sempre di corsa, riesce a fare cinque-sei cose in contemporanea, a volte le manca la necessaria lucidità ma, fino a sera quando crolla per i cinque-dieci minuti che precedono il primo risveglio della Morbiducciola, sembra caricata a molla. Mamma Pinkytos è una duracell, fa mille cose, ma non sempre bene. Si accontenta, diciamo, di avere fatto ciò che ritiene umanamente possibile.
Mister Baby no. Mister Baby rosica. Perchè è un perfezionista, uno che se sa di non avere fatto tutto al meglio rimugina, uno che, anche se è cotto, se deve sparecchiare pulisce anche i fornelli di ghisa ad uno a uno con olio di gomito e si lamenta perchè la lavastoviglie non è stata caricata a puntino da quella inetta della sua legittima consorte che, invece, se è stanca se ne infischia dell'ordine, della casa, dei piatti, dei panni da stirare. Bada che i suoi figli siano puliti e ordinati e abbiano qualcosa di altrettanto pulito e ordinato da mettere. E stop. Rimanda il resto a giorni migliori.
Mister Baby no. O disconnette  il cervello davanti al televisore e non sente neppure se i nani urlano in contemporanea come se li stessero scotennando o decalcifica la macchina per il caffè. Senza mezze misure.
Mamma Polly Capellipazzi ha riscontrato gli stessi atteggiamenti in Ali Theweatherman e dice che sono gli Arieti ad essere così. Mamma Pinkytos si è subito preoccupata per il Morby (e per la di lui futura moglie).
Comunque sia, oggi Mister Baby, reduce dalla notte insonne, con il cerchio alla testa e i postumi dell'intervento agli occhi, invelenito con Silent Girl che era rimasta a casa senza avvisare, contrariato per l'assenza della segretaria, nervoso per spinose questioni di lavoro, era messo veramente male.
Mamma Pinkytos si è sentita in colpa (tanto per cambiare) perchè il Morbillo si sveglia di notte e lei, rincitrullita dal sonno e dalla sciatica, non riesce a silenziarlo immediatamente e ha pensato alle fatiche dei papà, così diversi, per biologia e per indole, dalle mamme polipo che tutto sopportano e tutto incastrano.
Mister Baby, prima della nascita del Minty, era molto ansioso. Capitava che soffrisse di insonnia per questioni lavorative. Poi è diventato papà e ha saputo dare il giusto ordine alle priorità. Arriva a casa la sera dopo una giornata stressante in ufficio (Mamma Pinkytos, che a volte lo invidia perché può disporre del suo tempo, sa come il nostro lavoro può essere assorbente, come tutti quelli in cui si ha a che fare con le magagne degli altri) e, appena apre la porta, si mette il suo sorriso migliore e si sottopone volentieri al fuoco di fila del Minty (e tra poco anche del Morby che per ora dice solo: "Pa-pa- ba-ba" cercando un sorriso di approvazione): "Papà! Guadda io cosa ho fatto!" -  "Papà! Giochiamo con i Lego?" - "Papà! Vieni a tlavestirmi da Capitan Uncino?" -  "Papà! Mi leggi?!"
Il fatto è che il Minty è capace di dire "papà" anche sessanta volte in mezz'ora ovvero due volte al minuto. Ma Mister Baby si traveste da Giobbe, non perde mai la pazienza, mostra entusiasmo per tutto quello che il suo primogenito maschio dice e fa. Insomma, ce la mette tutta. Il risultato è che quando passa un po' più dell'oretta serale con i nani, come per esempio nel week end, ne esce devastato. Perchè la routine con M&M è splendida finché vuoi, ma anche sfiancante. Mamma Pinkytos Rottermaier sa che la tabella di marcia è serrata e non si può sgarrare. Mister Baby è più accomodante, ha tempi più lenti e dilatati. E' una fuoriserie: vanta prestazioni brillantissime ma ha una resistenza inferiore a quel macinino di Mamma Pinkytos che è sempre una cariatide, ma per fermarla devi abbatterla con le granate.
Mamma Pinkytos oggi ha cercato di consolare Mister Baby come poteva, ha abbozzato qualche possibile soluzione ai suoi tormenti lavorativi poi è tornata al suo atto in scadenza. Quando il suo tempo in ufficio è scaduto, come sempre, è volata via più veloce del vento, è andata a recuperare i nani e li ha portati al corso di musica. Ma aveva un po' il magone perché la sua indole da crocerossina le imponeva di trovare una soluzione anche allo stato di decozione del suo maritino.
Dopo musica però Mister Baby ha raggiunto mamma e nani perché aveva promesso al Minty di accompagnarlo a vedere i giocattoli per Santa Lucia. Il Minty lo ha visto in lontananza e gli è corso in braccio. Come ogni sera, la stanchezza ed il malumore di Mister Baby si sono sciolti come neve al sole. Anche i papà fanno fatica, come no. Anche la loro fatica però è ampiamente ripagata.

venerdì 19 ottobre 2012

Una fatica speciale

Per Mamma Pinkytos sta per finire  una settimana faticosa. Lunedì Mister Baby é stato operato agli occhi per la riduzione della miopia e la Pinkytos Family ha vissuto in penombra per qualche giorno. E tra le terapie da ricordare e da recuperare in farmacia, l'inserimento al nido di Morby, le notti insonni, qualche grattacapo sul lavoro ecc. Mamma Pinkytos non é stata ferma un attimo. Ma ora che il weekend é alle porte, Mamma Pinkytos pensa che questa settimana é stata anche un po' speciale. Da lunedì le mancherà non trovare Mister Baby a casa a pranzo o quando ritorna al pomeriggio con i nani, le mancherà non potere cenare alle 19 e di conseguenza spedire a letto M&M ben prima delle 21, le mancherà anche trascorrere la mattina al nido con il Morby e guardarlo mentre dorme nella sua culletta in fila con gli altri bimbi, le mancherà il tempo che sta trascorrendo con il suo nano piccolo del quale si innamora ogni giorno di più, le mancherà il tragitto casa-scuola-nido percorso con relativa calma con il Minty per mano e il Morby nel mei tai. Dire che le mancheranno le notti insonni passate ad allattare il Morby all night long a Mamma Pinkytos al momento pare un po' troppo, ma in futuro chi lo sa. Perché se c'é una cosa che la mamma di Minty e Morby ha imparato é che la vita vera passa dai momenti molto impegnativi o molto faticosi. Sono quelli che rimangono. Il resto quasi sempre scivola via.