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venerdì 8 marzo 2013

Mamma Pinkytos, i suoi nani e l'8 marzo

Mamma Pinkytos stamattina si è svegliata felice per tanti motivi.
Primo: il Morby e, di conseguenza, la sua mamma hanno dormito tutta la notte. Il furbo faccino del nano piccolo ha fatto capolino dal suo letto solo alle sette del mattino e Mamma Pinkytos lo ha allattato proprio volentieri. 
Secondo: è venerdì e a Mamma Pinkytos l'week-end piace molto, anche se si rivela quasi sempre un tour de force (ma mai quanto al Minty che ogni mattina si sveglia con l'identica domanda: "Mamma, oggi è sabato?" Se la risposta è negativa piange sempre un pochino. Poi tenta la carta della compassione: "Posso vedere un cattone?" "No amore, quello lo vedi sabato". Altro piantino.)
Terzo: oggi è l'8 marzo, la Festa della donna.
Mamma Pinkytos non crede sia una ricorrenza per femministe o una festa consumistica ideata per vendere la mimosa, ma crede del significato della festa e nel valore del festeggiare e ricordare le donne, che di solito tanto festeggiate non sono.
Così ha detto al suo nano grande: "Minty oggi è la festa della donna. Fai gli auguri alle tue maestre."
"Anche alla Lila?" Ha chiesto il nano perplesso.
"Anche alla Lila se vuoi. Anche se è una bambina e non una donna."
"Ma è una femmina." Ha replicato il Minty. Poi serafico ha continuato: "Ma è la festa della femmina?"
"Della donna più che della femmina." Ha tentato di spiegare Mamma Pinkytos.
"Le donne non sono femmine?" Ha chiesto il nano insistente e Mamma Pinkytos ancora una volta ha dovuto alzare bandiera bianca davanti alla molesta curiosità del nano: "Va bene nano. Le donne sono femmine. E oggi è la loro festa."
"Ah bene." Ha risposto il nano rassicurato.
Ma come sempre una domanda ha aperto il varco a mille domande. Che il Minty come al solito matura con calma, a seguito di attente riflessioni.
"Mamma, alla festa della donna si mangia?"
"In che senso nano? Si mangia come tutti i giorni."
"Ah. Si mangia il panettone?"
"No, non è mica Natale."
"E cosa si fa?"
"Si fanno gli auguri a tutte le donne, si è gentili con loro e si regalano fiorellini gialli che si chiamano mimose."
"Io te lo regalo mamma. Ma si possono spaccare i lampioni?"
"I lampioni? Cosa ti viene in mente?"
"Volevo sapere se si fa qualcosa che gli altli gionni non si può fare."
A volte Mamma Pinkytos pensa di avere sbagliato qualcosa nell'educazione del suo nano, che sembra tanto buono e gentile, ma ha una repressa indole da teppista.
Mentre pensa questo guarda il Morby che fa il lancio del biscotto Plasmon dal seggiolone (della serie: mangiatelo tu!") e guarda con cupidigia i waffles sulla tavola della colazione urlando: "To-taaaa!!!" e pensa che noi facciamo del nostro meglio e cerchiamo di educare i figli allo stesso modo, ma ogni nano è un mondo a sè. Di quelli di Mamma Pinkytos tutto si può dire, ma non che non siano curiosi e volitivi.
Poi Mamma Pinkytos e Mister Baby sono andati a comprare le mimose per Silent Girl e la segretaria di studio. Anche Mamma Pinkytos ha avuto il suo mazzo, con anche delle roselline rosa ed è stata contenta perchè la mimosa è un fiore allegro, che la mette di buonumore. Mister Baby invece ha iniziato a starnutire per l'allergia, ma ha fatto buon viso a cattivo gioco.
Dopo il lavoro Mamma Pinkytos festeggerà con una bella merenda con Mamma Chicchi Compagnadiospedale ed i rispettivi nani. Non la vede da un po' e ha proprio voglia di fare due chiacchiere. La ginnastica di lingua proseguirà in serata, con una pizzata con Mamma Seba, Mamma Cra e Mamma Ale Enciclopedia mentre i nani e Mister Baby staranno allegramente a casa a mangiare hamburger.
Sperando che al Minty non venga in mente di dare fuoco alla casa. Visto che l'8 marzo si fanno cose che gli altri giorni non si possono fare.   

Donne

8 march. mimosa

Donne.
Donne che camminano con il peso del mondo sulle spalle e quando le spalle non reggono più, si caricano il cuore.
Donne che camminano con un nano per mano, a volte con due, a volte con tre che allora le mani non bastano più.
Donne che hanno un nano nella pancia.
Donne che il nano ce l'hanno in testa e di andare nella pancia non ne vuol sapere e ce l'hanno da così tanto tempo che l'attesa dell'attesa diventa un dolore sordo, una malinconia struggente.
Donne che cadono, ma riescono sempre a rialzare la testa.
Donne che soffrono, ma quando c'é da ridere ridono, con una risata così limpida che diventa musica.
Donne abituate a dire sì, ma che quando dicono no lo urlano così forte da fare tremare i muri e da fare cambiare il mondo.
Donne, che riescono a fare ed essere tante cose insieme, ma che se dimenticano qualcosa non le viene perdonata. 
Donne, che faticano il doppio per guadagnare la metà.
Donne, abituate ad assolvere gli altri e a condannare se stesse. 
Donne che quando gli occhi non vedono vedono con il cuore.
Donne che quando vivono non vivono a metà, vivono il punto più basso del dolore e quello più alto della gioia.
Donne.
A descriverle le parole non bastano.
Servirebbe un vocabolario nuovo.
Servirebbe guardare oltre l'apparenza.
Perchè a volte urlano, rompono, rispondono male.
Lo fanno perchè sono umane, anche se forse hanno fatto credere di no.
Lo fanno perchè, come direbbe il Minty, "può succedere".
E forse non lo fanno tutte le volte che dovrebbero, o potrebbero.

 Tra tutti i pensieri che oggi circolano sulle donne, Mamma Pinkytos ha voluto scrivere il suo. E lo ha fatto pensando alle donne che le sono vicino.
Buon 8 marzo a tutte le donne, a quelle che Mamma Pinkytos conosce e a quelle che vorrebbe tanto conoscere perchè sicuramente ne varrebbe la pena.