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sabato 4 novembre 2023

Burnout

Il Morby.
"Sei tu mamma che mi devi aiutare!"
"Sei tu che non mantieni le promesse!"
"Sei tu che dici le bugie ed esageri sempre!"
"Sei tu che non mi hai preparato le cose!"
Il Minty.
"Sei tu che credi sempre di sapere tutto!"
"Sei tu che ti inventi le cose!"
"Sei tu che ti metti in testa che c'è qualcosa che non va!"
"Sei tu che mi fai sempre le stesse domande!"
Mister Baby.
"Sei tu che sei troppo accondiscendente."
"Sei tu che gli dai sempre ragione.."
"Sei tu che non riesci mai a tenere il punto e a farti rispettare!"
"Sei tu che fai la vittima."
"Sei tu che non dai il buon esempio e lasci in giro tutto."
È lei. Che se urla è pazza, se raccomanda è ansiosa, se non parla è musona. 
È lei. Che ogni tanto non sopporta più nessuno, diventa una persona che non le piace ma vorrebbe soltanto scappare per mezza giornata. Sentire soltanto silenzio e non essere sempre a disposizione. Ma poi si sente in colpa. Non riesce a scrollarsi di dosso l'abitudine ad anteporre i bisogni degli altri ai propri. E le manca l'aria.
Un giorno di questi Mamma Pinkytos scappa con Luna su un'isola deserta.
Perché forse è proprio della solidarietà femminile che sente il bisogno. Se poi l'essere femminile in questione è morbido e non parla, per lei è anche meglio.

lunedì 9 ottobre 2023

Lunedi

Stamattina la chiave dell'ufficio di Mamma Pinkytos non vuole saperne di aprire.
Ogni tanto fa i capricci, si rifiuta di fare il suo lavoro, soprattutto di lunedì.
Mamma Pinkytos, proprio oggi che è presto, si è seduta sotto un albero ad aspettare che qualcuno arrivi, ma già lo sa che non succederà, almeno per la prossima mezz'ora.
Anche il Morby ieri sera faceva i capricci. Diceva che il weekend era passato troppo in fretta.
"E meno male" pensava Mamma Pinkytos, che nel weekend corre come Husain Bolt tra un impegno dei nani e l'altro.
Mamma Pinkytos ama la sua routine.
E non le dispiace svegliarsi al mattino presto. Anche se ha sonno si alza alla prima sveglia del Minty, appena lui, tra l'assonnato e l'arrabbiato intima a Google di star zitto. Che Mamma Pinkytos nemmeno lo sa dove il nano trovi la lucidità e l'energia per dire: " Ok Google, sono sveglio", che lei al mattino la voce non ce l'ha nemmeno volendo.
Un giorno sì e uno no invita Mister Baby a prenotare un test dell'udito, perché non comprende i suoi bofonchii disarticolati. Ma la voce non arriva, ecco. Men che meno frasi o discorsi sensati.
Eppure Mamma Pinkytos si alza ed è attiva.
Ci mette due minuti netti a lavarsi -vestirsi-psuedotruccarsi. Quattro minuti per preparare la colazione per tutti. Poi prepara i tramezzini per il Morby che il lunedì mangia a scuola.
Questa mattina Mamma Pinkytos ha portato a scuola il nano piccolo in macchina perché aveva uno zaino che pesava almeno tre volte lui, più il pranzo ed il violino. Lo ha depositato fuori dalla scuola e poi via a fare anticamera fuori dallo studio.
Una volta, due. La sua chiave non ha voluto saperne.
Si sarà leggermente stortata. Nemmeno a spingere, nemmeno a tirare.
Ha paura di romperla.
Lei ama il mattino.
Quando va in palestra , a fare pilates esce alle 6.30. Fa la lezione, poi a volte durante la fase finale di rilassamento di addormenta. E il secondo risveglio è più difficile. Riesce a guadagnare la posizione eretta solo con il miraggio della sua colazione. Cappuccino e brioche al sole, in silenzio. 
Questa mattina ha fatto con calma. È già stata al supermercato.
Adesso aspetta.
Ma dopo un po' l'attesa le dà sui nervi. Era tempo guadagnato e adesso... tempo perso.
Uffa.
Dopo va a fare un nuovo mazzo di chiavi.
Anzi due.
Di quelle diligenti, che fanno quel che devono.
Niente capricci al lunedì mattina.
Che quelli li fa già lei.

mercoledì 29 gennaio 2014

Come non detto

Come non detto. Mamma Pinkytos non più tardi dell'altro ieri magnificava la sua imprevista capacità di ritagliarsi del tempo per sè e stasera, pur avendo estremo bisogno di riposo fisico e relax mentale (al supermercato: "Stai bene? Brutta cera. Starai facendo l'influenza senza febbre". A casa, la Nonna L: "Sei pallida. Siediti, sdraiati, mangia dello zucchero."), ha finito ora di sistemare la cucina dopo cena con i suoceri, raccattare qua e là libri, libretti, nani nudi e nani vestiti, melanzane e  pomodori di plastica echipiùnehapiùnemetta, leggere e firmare comunicazioni varie delle ultime due settimane della scuola di Minty e nido di Morby, preparare crostata ricotta-mascarpone-cioccolato, stipare ogni oggetto fuori posto nella stanza magazzino, programmare tutti gli elettromestici di casa che, Santa Tecnologia, partiranno a turno, uno dopo l'altro, nelle prossime otto ore.
Ora Mamma Pinkytos è alla frutta e se c'è qualcosa dopo, il caffè o l'ammazzacaffè, è a quello stadio lì.
Non connette più. È vinta, stramazzata sul divano in modalità "stand by", con l'incompiuto intorno.
Come non detto.
Non fidatevi mai più di Mamma Pinkytos.

giovedì 17 ottobre 2013

Delirio e felicità

"Minty!!! Alzati che é tardi!!!"
"Ma io sono ancora stanco!"
"Morby! Bevi il latte!"
"Noooo!! Cacqua."
"Minty, devi lavarti."
"Ma io ho freddo. Non mi voglio spogliare."
"Come fai a vestirti se prima non ti spogli il pigiama?"
"Uffa. Vestimi tu. Io sono stanco."
"Sei grande adesso. Ecco i vestiti. Sei capace di vestirti da solo."
"Eh no!!! Io questa maglietta non la metto. Mi prendono tutti in giro."
"E perché di dovrebbero prendere in giro per una normalissima maglia bianca e grigia?"
"Perché mi dicono che c'è disegnato un televisore mentre invece questo é lo sportello di un frigorifero!"
"?!"
"!!!!!"
"A me nano pare un televisore."
"Ecco. Mi prendi in giro anche tu. É un frigo."
"Morby, vieni a vestirti."
"Nooooo!! Ciuccio!"
"Minty, mangia."
"Dopo. Adesso mi scappa la cacca."
"Che io cacca!! Pimpa! Pimpa!Pimpa!"
"Ok nani. Seduta collettiva. Morby siediti sul vasino che ti leggo la Pimpa."
"Key. Pimpa!"
"Finito Morby?"
"Pipì."
"Benissimo nano. Noooo! Non ci devi mettere le mani nella pipì !!"
"Tu Minty hai finito?"
"Si.. Ma mi sono bagnato le mutandine e i pantaloni e adesso mi devo cambiare."
"Andiamo nani!! Fuori!"
"Eh ma io ho dimenticato il panda."
"Prendilo. Poi andiamo."
"Eccolo. Però non trovo la co-co del Morby."
"Pazienza. Andiamo."
"Poverino."
"Co-co. Pimpa."
"Mamma gli prendo il pupazzo della Pimpa."
"Veloce ".
"Glielo ho preso, ma lui lo butta in terra."
"Ciuccioooo!!!"
"Ciao, nano Minty! La mamma é contenta si vederti!"
"Cosa facciamo oggi?"
"Potresti salutarmi amore."
"Ciao."
"Ciao nanetto Morbillo.É arrivata la mamma."
"Tia?"
"Il Minty é lì. Ma c'è anche la mamma."
"Caco?"
"Il casco non serve. Non siamo in bici."
"Pae?"
"Te lo do il pane. Prima mettiamoci le scarpe."
"Paeeeee!! Nio paeeee!"
"Abbi un attimo di pazienza."
"Ciucciooooo!!!!"
"Mangia nano."
"Stasera non ho tanta fame."
"Niente scuse. Mangia."
"Sono stanco e non mi piace."
"Mangia la pasta Morby."
"Noooo! Aggio."
"Il formaggio dopo."
"Uva."
"L'uva dopo ancora."
"Ciuccio!"
Mamma Pinkytos in queste sere é stanchissima. Il suo compito, quello di traghettare la nave nel delirio dei nani, a volte é ingrato e succhia ogni energia.
Ma le basta pochissimo. Le basta, mentre é in cucina che prepara la cena con le poche energie residue, gettare uno sguardo verso il divano e vedere i suoi nani pestiferi, finalmente in.pace con il mondo, che, dopo le fatiche della giornata, guardano i cartoni  guancia contro guancia.
Lei fa finta di non vedere.
Il Morby appoggia la testa sulle gambe del Minty, il quale gli accarezza i ricci pazzi e gli dà un bacino. É il loro momento.
La mamma non vede, non sente, non parla.
Ma è felice.

sabato 29 giugno 2013

La latitanza di Mamma Pinkytos

In questi giorni in cui Mamma Pinkytos é stata colpevolmente latitante, invece di scrivere sul blog ha fatto e disfatto scatoloni, svuotato e riempito armadi, tolto e messo chiodi, movimentato pacchi, lavato, lavato, lavato, sistemato, buttato, catalogato.
Ora la cameretta nuova dei nani verde-arancion-azzurra é quasi a posto, tranne il letto a soppalco del Minty, che é davvero troppo alto e a Mamma Pinkytos fa venire le vertigini. Così ha invitato il nano impaziente a dormire  per qualche notte ancora nella Family Room, il tempo che:
1. Mamma Pinkytos avrà dotato il letto incriminato di una spondina aggiuntiva.
2. Il cugino M avrà inviato i suoi scagnozzi a fare abbassare la rete del letto (si abbasserà di 3 cm ma è meglio di niente);
3. Mamma Pinkytos si sarà abituata alla possibilità di venire svegliata in piena notte dall'urlo di un nano quattrenne con la clavicola rotta per essere caduto dal letto alto (fatto realmente accaduto alla cuginetta di Baby Lila Capellipazzi).
In parole povere: la cameretta é bellissima, ma un classico ponte con i due letti allineati avrebbe evitato l'ulcera a Mamma Pinkytos.
In tutto questo, vinta dalla stanchezza, la mater familias in questi giorni ha portato i nani ovunque, per evitare che vanificassero come loro solito il pochissimo ordine che la loro mamma era riuscita a creare: in ludoteca, al parco, in piscina, in pizzeria, in gelateria echipiunehapiunemetta. Con il risultato che i nani ipersollecitati stecchivano appena varcata la soglia di casa e con l'inconveniente che Mamma Pinkytos stecchiva pure lei.
Il che sarebbe stato assolutamente da evitare visto che sabato prossimo ci sarà l'evento mondano dell' anno ovvero la festa di compleanno del Minty che, per Mamma Pinkytos é una tranquilla, semplice e casalinga merenda al parco, tempo permettendo. Se non fosse che gli invitati del nano sono abituati a ben altro (leggasi i post sulle feste di compleanno).
E ciò crea qualche noia organizzativa a quell'inetta di Mamma Pinkytos, che si ostina a stare sul tradizionale.
L'altra mattina, mentre correva (si fa per dire) come una pazza in bicicletta verso lo studio (a proposito: Mister Baby, dopo averla testata, ha ufficialmente dichiarato che la bicicletta rosa di Mamma Pinkytos fa schifo e che se lei va come una lumaca é colpa del mezzo!), veniva raggiunta dalla telefonata della mamma di.un compagno di asilo di Minty la quale, nel confermare la presenza all'evento mondano, chiedeva se é vero che avremmo fatto montare all'interno del parco una grande piscina. Mamma Pinkytos smentiva seccamente e per le due ore successive si sganasciava dalle risate.
Nel pomeriggio altra conferma.via sms e altra domanda molesta: "Cosa avete organizzato in caso di pioggia?" Poiché Mamma Pinkytos non ha organizzato niente o, come direbbe Minty, un bel niente, ha risposto semplicemente: "Non pioverà." Ora quella madre, uccellaccio del malaugurio (e che diamine, non pioverà mica sempre quando si organizza qualcosa! E poi a luglio... Non dovrebbe esserci.garanzia di siccità?!"), ride quando.incontra Mamma Pinkytos, chissà perché.
Lei tira dritto, guarda il cielo tutto grigio di questi giorni e alza le spalle.
Comunque vada sarà un successo.

giovedì 13 giugno 2013

Capelli in piedi

La cugina C dice che le vacanze si pagano al rientro e per questo lei non ci va.
Mamma Pinkytos, negli ultimi due giorni, si é convinta che la cugina C abbia assolutamente ragione e che bisognerebbe considerare la sua soluzione estrema.
Dal momento in cui ha rimesso piede nella Pinkytos' Home con i nani al seguito, martedì sera, non si è praticamente mai seduta e ha dormito circa quattro ore per notte.
Per Mister Baby invece é ufficialmente finita la pacchia. Dopo dieci minuti scarsi di nani, il pater familias, disabituato alla logorrea del Minty e all'iperattivita del Morby (che nell'ultima  settimana ha avutouna esplosione tricologica e ha un diavolo per ricciolo ) appariva già visibilmente provato.
Mamma Pinkytos, invece, buon per lei, ha trovato la casa ancora più piena di scatoloni di come l'aveva lasciata (é in arrivo la cameretta nuova dei nani, da allestire nell'ex stanza-magazzino, all'uopo svuotata. Tutta la mercanzia dei nani e vettovaglie varie prive di collocazione giacciono ora in quella che era la cameretta del Minty), più disordinata e più impolverata. A ciò si aggiungano i bagagli da disfare e la montagna di lavoro accumulato in studio in un settimana di assenza.
Mamma Pinkytos ne ha abbastanza per farsi venire i capelli in piedi.
Sono state giornate intense in cui Mamma Pinkytos e i nani hanno conosciuto Baby Banny Capellipazzi e rivisto gli zii cinesi con il cuginetto incorporato.
Mamma Pinkytos ha pure dovuto assistere ai pianti disperati del suo Morbillo al momento di essere lasciato al nido ieri e oggi e a Santa.Domitilla Pensacitu stasera, mentre la madre afflitta andava al nido dove Atina Calmaolimpica e le altre educatrici mostravano ai genitori dei nanetti, curiosi come cammelli, le fotografie scattate durante l'anno nel corso delle varie attività proposte.
A ciò si aggiunga che da due giorni ci vorrebbe un tir per andare a prendere a scuola il Minty, che se ne esce carico di materiale vario. Ieri portava una trapunta, bavaglie e asciugamani vari, oggi é uscito con una cartella di cartone di un metro e mezzo per un metro e mezzo, carica di tutti i lavori fatti dal nano durante l'anno. Peccato che in entrambe le occasioni Mamma Pinkytos fosse a piedi e dovesse tornarsene a casa con i nani lagnosi e chincaglierie varie in un colpo solo.
Al che i suoi capelli, da in piedi sono diventati punk.
É l'effetto del rientro. O come dice la cugina C, il prezzo da pagare per essersi fatta delle vacanze relax sempre sdraiata al sole dei Caraibi senza muovere un dito.
Ah ah.

domenica 23 dicembre 2012

Vacanze di Natale

Con la solita super-fatica della smobilitazione, sono iniziate le vacanze di Natale. Ieri Mister Baby é andato a Roma a un convegno e Mamma Pinkytos e i suoi nani hanno cercato, per quanto possibile, di iniziare degnamente le Christmas' holidays. Hanno fatto colazione con calma, si sono lavati e vestiti, hanno preso l'autobus e sono andati in centro a fare una passeggiata. Il Minty si é preso una focaccina al formaggio e ha fatto due giri sulle giostre. Mamma Pinkytos é passata dall'ufficio e l'allegra famigliola é tornata a casa per mezzogiorno per un frugale pasto a base di pasta all'olio e uovo alla coque per tutti e tre ( quando Mamma Pinkytos mangia sola con i nani cucina un unico menu per tutti e ciò, per lo più, significa che, a meno di non volere mangiare crema di mais e tapioca et similia, si mangia pasta in bianco o minestra).
Alle 13,30 é arrivata provvidenziale in soccorso di Mamma Pinkytos la sua mamma ovvero la Nonna R, giusto in tempo per la fase due consistente nella preparazione bagagli durante la nanna dei nani.molesti (Mamma Pinkytos aveva iniziato a preparare il necessario per il Natale fuori porta già da qualche giorno, ma appena approntava una borsa arrivava il Minty a svuotarla:"Cosa é quetto? Un legalo? Lo aplo. Vediamo se é pel me e cosa è di bello.  Quetto mamma non mi sevve! Hai pleso il cioccolato? Ma dai! Io voio pattire subito").La preparazione dei bagagli con i nani in generale e con il Minty in circolazione in particolare é davvero molto faticosa. Ma grazie a Nonna R, alle 17 in punto i nani vestiti e merendati, nonna e mamma devastate lasciavano la Pinkytos' home alla volta dell' ameno paesino di B. moderatamente vicino ai nonni 1 e ai nonni 2, nella casa che fu della bisnonna C. che la Pinkytos' family utilizza durante l'estate e le feste.
Il Minty e Mamma Pinkytos, per motivi diversi, adorano quella casa con il bagno rosa e la cameretta gialla e azzurra. Il Minty perché rappresenta l'evasione, la novità, perché c'é un pouf sul quale adora sdraiarsi e un baldacchino appeso al soffitto che chiama "il mio regno".Mamma Pinkytos perché le ricorda tanti momenti belli e perché quando é lì si ricarica di energia positiva. Lì Mister Baby ha passato la notte prima del matrimonio, lì é stato concepito il Minty, lì ha studiato per l'esame di avvocato interrotta dal matto del paese che ogni ora gridava "E allora?", lì ha portato il suo Minty quando aveva 15 giorni per salvarlo dalla calura della città. In quella casa anche si é preparata a qualche triste addio, ma ci sta bene e si sente a casa. L'arredo lo ha scelto proprio lei, Mamma Pinkytos, pensando alla famiglia che avrebbe avuto e che ancora non c'era. Ha scelto la cameretta azzurra quando voleva una figlia femmina e ora vedere i suoi bambini che scorazzano proprio dove lei li aveva immaginati le procura una grande emozione e le dà il senso della vita che scorre. Per
Mister Baby invece andare nel paese di B. é come andare in galera. Dice che si sente fuori dal mondo e che il materasso é troppo duro. Comunque sia, ieri sera Mamma Pinkytos e la Nonna R sono arrivate a B. cariche di bagagli, stanche, con il Morby piagente e il Minty euforico.
Il nano piccolo é stato tutta la notte attaccato a Santa Tetta e quello grande si é svegliato alle 6,10 con 38,5 di febbre. Evviva, sono iniziate le vacanze di Natale.

venerdì 14 dicembre 2012

Che fatica la neve!

Stamattina in casa della Pinkytos'Family non é suonata la sveglia. Come se non bastasse fuori c'erano 20 cm di neve e nevicava ancora. La neve é romantica, ma se devi lavorare e portare a termine le incombenze di sempre é un rovina. Per fortuna Mamma Pinkytos aveva sbolognato al povero (ma assai previdente ) Crazy Boy un'udienza fuori sede ed era stato il malcapitato collaboratore e non lei a doversi mettere in strada sotto la tormenta alle 6,30. Poiché la macchina della mammetta non si muoveva, la Pinkytos' family si é messa in marcia a piedi, sotto la neve, verso asilo e scuola dei nani. Il Morby se ne stava tutto felice nel mei tai, Mister Baby (che per non fargli mettere il vestito gessato con giacca e cravatta devi sparargli) era tutto elegante sotto la tormenta e quel piccolo lord del Minty era contrariato e lamentoso :" Uffa mamma, pel terra c'é tutto schifo..Non mi piace il fango. Io volevo gli scapponcini da neve non gli tivaletti della pioggia. Sono stanco di camminare. Voio essere già a scuola!!" (Ma ai bambini la neve non doveva piacere?!)
Dopo la consegna in ritardo dei nani (ma oggi é stato Mister Baby a firmare il libro nero della scuola di Minty) la metà lavorante della famiglia raggiungeva l'ufficio con l'autobus. Mamma Pinkytos riemergeva dal suo milione di cose da fare solo verso le due quando si ricordava di dovere mangiare e cercare di comprare qualcosa di adatto alle condizioni meteo da fare indossare al suo nano grande all'uscita di scuola. Comprava in fretta e furia gli ultimi doposci rimasti ed una salopette rossa che non centrava niente e, con il suo sacchettone, cercava un autobus per andare a prendere i nani.
Una volta a scuola, bardava il felicissimo Minty di tutto punto, lasciava che il nano facesse a palle di neve con i compagni, poi andava al nido a ritirare il nano piccolo. Finalmente al completo, Mamma Pinkytos prendeva la via di casa con: i 9 kg del Morby nel mei tai, la sua borsa, lo zaino di Minty e la sacchetta di Morbillo in spalla, due ombrelli in una mano, la mano del Minty (che nel frattempo era diventato stanco e frignante) nell'altra.
"Mamma."
"Dimmi nano."
"Voio un po' riposare. La neve mi ha fatto diventare stanco."
"A chi lo dici."
"Prendimi in braccio."
"Sei pazzo nano?! Come faccio?!"
"E alloa io piango."
Mamma Pinkytos camminava spedita sotto la neve. Neve dal cielo, neve per terra. Anche lei era piuttosto stanca.
"Mamma. Sono stanco di rincollerti."
"Cammina nano che tra poco é buio."
"Ma chi mi prende in braccio?"
Mamma Pinkytos e i suoi nani arrivavano a casa stanchi morti all'alba delle 17 pronti per una merenda con Mamma Polly e Baby Lila Capellipazzi, per lo scambio sei regali di Santa Lucia. E a seguire per cena e serata sullo stesso tema con Mamma Nina Lavoropertutti (cara amica e testimone di nozze di M.P.) famiglia. Alla fine il nano di Mamma Nina aveva la febbre e la cena é saltata. Mamma Pinkytos ha dato metà dell'impasto della pizza a Mamma Polly, ha lottato con il Morby per somministrargli qualcosa per cena, ha ridotto alla decenza il salotto e la cucina di casa e ora vorrebbe dormire. Ma ha ancora molto da fare. Domani mattina i nani hanno nuoto e poi la sacra famiglia andrà dai nonni 1 e nonni 2. Mamma Pinkytos é affaticata dal solo pensiero. Sono le 21 ma lei é già da raccogliere con il cucchiaino. La neve é suggestiva, ma decisamente molto faticosa.

giovedì 6 dicembre 2012

Una lunga giornata

Mamma Pinkytos é ko. La giornata é stata lunga ma é finita bene: al nido a brindare al Natale e a cantare canzoni slovacche, spagnole e africane per  registrare un cd per i bimbi.
Stamattina solita corsa per depositare i nani a scuola e asilo e per raggiungere la stazione carabinieri di un ameno paesino per l'interrogatorio di una sua assistita. Dopo il faticoso incombente (oltre due ore di fuoco di fila) e l'altrettanto faticoso viaggio, Mamma Pinkytos aveva deciso di regalarsi due ore all'Ikea in perfetta solitudine. C'é da premettere che Mamma Pinkytos adora l'Ikea ma ci va una volta ogni cinque anni circa. Per il resto si limita a commissionare acquisti a Mamma Polly Capellipazzi che, invece, ci va quanto al supermercato sotto casa. Ebbene: questa volta Mamma Pinkytos pensava fosse la volta buona. Voleva prendere dei pupazzi del circo per il Minty e farsi un giro in santa pace.Terminato l'impegno lavorativo più tardi del previsto, la poveretta notava con disappunto che il tempo a sua disposizione si era drasticamente ridotto e, purtuttavia, si metteva in marcia con l'aiuto (si fa per dire) del suo navigatore da rottamare il quale la faceva girare come un birillo per oltre trenta chilometri. Quando stava perdendo la pazienza e la speranza, vedeva il cartello agognato e il navigatore segnava due km alla meta. Per fortuna, perché M.P. stava morendo.di fame e iniziava ad avere le traveggole.
Senonché squillava il malefico telefono. Il nido.
"Mamma Pinkytos, sono Susanna Tuuttapanna. Volevo dirti che il Morby oggi non sta bene. É sconvolto. Ha la tosse, il raffreddore, la diarrea, la congiuntivite, ha vomitato e non riesce a dormire."
Così, giusto mentre vedeva da lontano l'insegna Ikea, la povera Mamma Pinkytos con le traveggole girava la macchina e si metteva in marcia senza neppure scendere alla volta del nido del Morby, distante 60 km. Siccome non ce la faceva proprio più si mangiava in 15 secondi 15 un Camogli nel piazzale di un autogrill, in compagnia dei camionisti e dei pinguini (si gelava). Per il resto percorreva la A4 come una scheggia, perdendo nella fretta pure il ticket dell'autostrada, ma dopo quaranta minuti si apprestava a svoltare nella via del nido.
Di nuovo il malefico telefono. Il nido. Questa volta é sconvolto Atina Calmaolimpica.
"Pinkytos? Volevo dirti che il Morby si é addormentato."
Cornuta e mazziata, M.P. ne apprifittava per fare la spesa.
Alle 15 il Morby si svegliava e la sua mamma andava al nido e lo allattava. Il nano in macchina vomitava tutto. Arrivava il momento del recupero del Minty che accoglieva la trafelata genitrice con le seguenti parole:" Mamma, io voio essere un supereroe." La maestra Rosalba lo guardava interdetta, Mamma Pinkytos abbozzava. Per il nano cocciuto, la divisa da supereroe non contemplava né sciarpa né cuffia e, data l'intransigenza di M.P. sul punto, il Minty inscenava un capriccio galattico.
"Non é estate. Hai la tosse e fa freddo. Metti la sciarpa."
"Ma dai!! Io voio fare il supereroe estivo!"
Domato il nano renitente, Mamma Pinkytos rincasava con la ciurma. Allettato il Morby esanime, prendeva la scusa dell'aerosol da fare a Minty per guadagnare mezz'ora di divano. Quando ce vo' ce vo'.  Ma stasera al nido c'era una coppia che raccontava con verve e humor la sua vita con 4 figlie 4 (che aveva lasciato in massa alla baby sitter). E Mamma Pinkytos con le sue occhiaie e le sue energie al lumicino si é di nuovo sentita una mammoletta.

mercoledì 14 novembre 2012

Fatiche notturne e diurne

Stanotte il Morby non ha dormito perché aveva la tosse, il Minty perché aveva paura di Maga Magò e Mamma Pinkytos perché il Minty e il Morby non dormivano. Mister Baby, chissà come, si sveglia la mattina sempre convinto che la notte sia andata discretamente bene. Ha sentito qualche lamento e nulla più. Il fatto é che Mamma Pinkytos ormai é diventata una professionista nell'assistenza notturna: abbevera, allatta, consola, lava e aspira nasi, mette unguenti di timo al buio e in assoluto silenzio. Stamattina poi al nido é stata un'ecatombe. Mamma Pinkytos già si sentiva in colpa a non tenere a casa il nano piccolo assonnato e mucolitico, ma aveva la mattinata piena di appuntamenti. Il Morby quasi si è addormentato nel passeggino durante il tragitto e, una volta al nido, dopo essere stato depositato dalla riluttante madre nelle braccia di Atina Calmaolimpica,é  scoppiato in un pianto dirotto. Mamma Pinkytos ha vacillato, ma poi ha fatto quel che dovevae ha chiuso la porta davanti al nano piangente. Uscendo dal nido, si é messa a piangere pure lei. Tutta la mattina Mamma Pinkytos ha pensato alla crudeltà del gesto che era chiamata a fare consistente nel chiudere la porta in faccia ad un bambino di sette mesi sofferente e piangente perché vuole stare con la sua mamma ed é stata davvero molto giù di corda. Verso le 11 é arrivata la provvidenziale telefonata di Susanna Tuttapanna che la informava che il Morby era tranquillo e aveva dormito. Mamma Pinkytos si è tirata un po' su. Ora la derelitta, piena di sensi di colpa e di sentimenti contrastanti, guarda il nano dormire nel suo lettino e ha l'ansia da prestazione. Lo ama così tanto che vorrebbe cercare 1001 modi per dimostrarglielo.

mercoledì 7 novembre 2012

Notte di fuoco

Per Mamma Pinkytos, quella appena trascorsa é stata una notte di fuoco e, purtroppo, non nel senso comunemente inteso. Il Morby, dalle 21 alle 23, si era già svegliato sette volte e aveva poppato quattro. Da mezzanotte é ufficialmente iniziato il delirio. Sveglia ogni ora quando andava bene, pianti, tosse, urla, Santa Tetta, mugolii, nanna. L'apoteosi alle 5,30. Pianto irrefrenabile e disperato. Mamma Pinkytos e Mister Baby tentavano invano di consolare il nano urlante. Il Minty per fortuna sembrava non sentire. Dopo quindici-minuti-quindici di delirio nel corso dei quali Mamma Pinkytos cantava, cullava, allattava, lavava e aspirava il nasino, massaggiava, abbeverava il Morbillo, anche lei, vinta dalla stanchezza, dallo sconforto e, come al solito, dal senso di colpa, scoppiava in un pianto dirotto. Dava la colpa al distacco vissuto al nido, alla sua assenza causa lavoro, al mal di pancia, al mal di denti, alla alimentazione del nano, alla sua alimentazione, al cioccolato, al the, al puré, all'ambiente caldo, freddo, secco e chipiuiùnehapiùnemetta. Poi si é rimboccata le maniche, ha cullato il cucciolo, lo ha allattato accarezzandolo dolcemente e finalmente si è addormentato. Stamattina Mamma Pinkytos é uno straccio. Per non farsi mancare nulla ha corso fino a scuola e asilo con il nano grande per mano e il piccolo nel mei tai. Ha salito i cinquantacinque gradini due alla volta con il fiatone e le gambe molli. Però si é messa un vestito carino e un'espressione sorridente. É tanto stanca ma fiduciosa. La situazione non può che migliorare.

venerdì 2 novembre 2012

Si torna a casa

Ieri e oggi Mamma Pinkytos e i suoi nani sono stati dalla Nonna R e dal Nonno M. Mister Baby ha potuto riposare e lavorare con calma, M&M si sono goduti i nonni e viceversa, il Minty é andato a tagliare i capelli e ha cantato con lo zio tanguero e Mamma Pinkytos si é addirittura concessa due ore di shopping in solitaria. É tornata a casa stanchissima e senza avere comprato niente, ma questo é solo un dettaglio. Adesso la ciurma sta aspettando il risveglio del Morby per tornare a casina. Il Minty odia andare in macchina e chiederà un milione di volte quanto manca all'arrivo ( durante il viaggio di andata Mamma Pinkytos gli ha detto:" É lontano amore. Devi avere pazienza." Il nano contrariato ha risposto:"A me la questione del lontano non piace pel niente." Sapessi a me che devo guidare con due nani lamentosi al seguito!), il Morby si annoierà con le solite rumorose conseguenze e Mamma Pinkytos che dovrà guidare per un'ora e mezza nel traffico, fermarsi a più riprese per sedare gli animi, portare valigie e borse e passeggini e nani fino a casa, sfamare gli affamati, disfare i bagagli senza soluzione di continuità penserà, come ogni volta, che gli weekend fuori porta sono da bandire. Ma poi, come ogni volta, se ne dimenticherà.

lunedì 29 ottobre 2012

Le fatiche dei papà

Stamattina Mamma Pinkytos è andata al lavoro all'alba. Il Minty, al seguito della sua mamma, è stato il primo bambino a entrare a scuola, mentre il Morby  nottambulo per un giorno ha sospeso l'inserimento al nido ed  è stato lasciato nelle sapienti mani della Nonna R, alzatasi all'alba pure lei per arrivare presto.
Mamma Pinkytos è andata in udienza in  montagna e ha visto la neve, poi è andata in studio e ha pranzato con Mister Baby.
Mamma Pinkytos non dorme mai, è sempre di corsa, riesce a fare cinque-sei cose in contemporanea, a volte le manca la necessaria lucidità ma, fino a sera quando crolla per i cinque-dieci minuti che precedono il primo risveglio della Morbiducciola, sembra caricata a molla. Mamma Pinkytos è una duracell, fa mille cose, ma non sempre bene. Si accontenta, diciamo, di avere fatto ciò che ritiene umanamente possibile.
Mister Baby no. Mister Baby rosica. Perchè è un perfezionista, uno che se sa di non avere fatto tutto al meglio rimugina, uno che, anche se è cotto, se deve sparecchiare pulisce anche i fornelli di ghisa ad uno a uno con olio di gomito e si lamenta perchè la lavastoviglie non è stata caricata a puntino da quella inetta della sua legittima consorte che, invece, se è stanca se ne infischia dell'ordine, della casa, dei piatti, dei panni da stirare. Bada che i suoi figli siano puliti e ordinati e abbiano qualcosa di altrettanto pulito e ordinato da mettere. E stop. Rimanda il resto a giorni migliori.
Mister Baby no. O disconnette  il cervello davanti al televisore e non sente neppure se i nani urlano in contemporanea come se li stessero scotennando o decalcifica la macchina per il caffè. Senza mezze misure.
Mamma Polly Capellipazzi ha riscontrato gli stessi atteggiamenti in Ali Theweatherman e dice che sono gli Arieti ad essere così. Mamma Pinkytos si è subito preoccupata per il Morby (e per la di lui futura moglie).
Comunque sia, oggi Mister Baby, reduce dalla notte insonne, con il cerchio alla testa e i postumi dell'intervento agli occhi, invelenito con Silent Girl che era rimasta a casa senza avvisare, contrariato per l'assenza della segretaria, nervoso per spinose questioni di lavoro, era messo veramente male.
Mamma Pinkytos si è sentita in colpa (tanto per cambiare) perchè il Morbillo si sveglia di notte e lei, rincitrullita dal sonno e dalla sciatica, non riesce a silenziarlo immediatamente e ha pensato alle fatiche dei papà, così diversi, per biologia e per indole, dalle mamme polipo che tutto sopportano e tutto incastrano.
Mister Baby, prima della nascita del Minty, era molto ansioso. Capitava che soffrisse di insonnia per questioni lavorative. Poi è diventato papà e ha saputo dare il giusto ordine alle priorità. Arriva a casa la sera dopo una giornata stressante in ufficio (Mamma Pinkytos, che a volte lo invidia perché può disporre del suo tempo, sa come il nostro lavoro può essere assorbente, come tutti quelli in cui si ha a che fare con le magagne degli altri) e, appena apre la porta, si mette il suo sorriso migliore e si sottopone volentieri al fuoco di fila del Minty (e tra poco anche del Morby che per ora dice solo: "Pa-pa- ba-ba" cercando un sorriso di approvazione): "Papà! Guadda io cosa ho fatto!" -  "Papà! Giochiamo con i Lego?" - "Papà! Vieni a tlavestirmi da Capitan Uncino?" -  "Papà! Mi leggi?!"
Il fatto è che il Minty è capace di dire "papà" anche sessanta volte in mezz'ora ovvero due volte al minuto. Ma Mister Baby si traveste da Giobbe, non perde mai la pazienza, mostra entusiasmo per tutto quello che il suo primogenito maschio dice e fa. Insomma, ce la mette tutta. Il risultato è che quando passa un po' più dell'oretta serale con i nani, come per esempio nel week end, ne esce devastato. Perchè la routine con M&M è splendida finché vuoi, ma anche sfiancante. Mamma Pinkytos Rottermaier sa che la tabella di marcia è serrata e non si può sgarrare. Mister Baby è più accomodante, ha tempi più lenti e dilatati. E' una fuoriserie: vanta prestazioni brillantissime ma ha una resistenza inferiore a quel macinino di Mamma Pinkytos che è sempre una cariatide, ma per fermarla devi abbatterla con le granate.
Mamma Pinkytos oggi ha cercato di consolare Mister Baby come poteva, ha abbozzato qualche possibile soluzione ai suoi tormenti lavorativi poi è tornata al suo atto in scadenza. Quando il suo tempo in ufficio è scaduto, come sempre, è volata via più veloce del vento, è andata a recuperare i nani e li ha portati al corso di musica. Ma aveva un po' il magone perché la sua indole da crocerossina le imponeva di trovare una soluzione anche allo stato di decozione del suo maritino.
Dopo musica però Mister Baby ha raggiunto mamma e nani perché aveva promesso al Minty di accompagnarlo a vedere i giocattoli per Santa Lucia. Il Minty lo ha visto in lontananza e gli è corso in braccio. Come ogni sera, la stanchezza ed il malumore di Mister Baby si sono sciolti come neve al sole. Anche i papà fanno fatica, come no. Anche la loro fatica però è ampiamente ripagata.

venerdì 19 ottobre 2012

Una fatica speciale

Per Mamma Pinkytos sta per finire  una settimana faticosa. Lunedì Mister Baby é stato operato agli occhi per la riduzione della miopia e la Pinkytos Family ha vissuto in penombra per qualche giorno. E tra le terapie da ricordare e da recuperare in farmacia, l'inserimento al nido di Morby, le notti insonni, qualche grattacapo sul lavoro ecc. Mamma Pinkytos non é stata ferma un attimo. Ma ora che il weekend é alle porte, Mamma Pinkytos pensa che questa settimana é stata anche un po' speciale. Da lunedì le mancherà non trovare Mister Baby a casa a pranzo o quando ritorna al pomeriggio con i nani, le mancherà non potere cenare alle 19 e di conseguenza spedire a letto M&M ben prima delle 21, le mancherà anche trascorrere la mattina al nido con il Morby e guardarlo mentre dorme nella sua culletta in fila con gli altri bimbi, le mancherà il tempo che sta trascorrendo con il suo nano piccolo del quale si innamora ogni giorno di più, le mancherà il tragitto casa-scuola-nido percorso con relativa calma con il Minty per mano e il Morby nel mei tai. Dire che le mancheranno le notti insonni passate ad allattare il Morby all night long a Mamma Pinkytos al momento pare un po' troppo, ma in futuro chi lo sa. Perché se c'é una cosa che la mamma di Minty e Morby ha imparato é che la vita vera passa dai momenti molto impegnativi o molto faticosi. Sono quelli che rimangono. Il resto quasi sempre scivola via.