Visualizzazione post con etichetta pallavolo. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta pallavolo. Mostra tutti i post

venerdì 7 luglio 2023

Non si sa bene come sia potuto succedere

Non si sa bene come sia potuto succedere, ma i ragazzi di Beverly Inps, con i loro mal di schiena e i loro trecento anni in sei, ieri sera a mezzanotte e zero-nove, un orario che più da ggggiovani non si può, hanno vinto e sono passati alle semifinali del torneo di pallavolo.
Hanno festeggiato che manco alla finale dei Mondiali dell'82, con i nani senza voce e i loro mille parenti e tifosi dell'ultimo minuto. Perché loro sono differenti: così sgarrupati che non possono non fare simpatia, così scarsi che ad ogni palla buttata al di là della rete scatta la ola di ordinanza.
Hanno giocato alle 23 passate, quando di solito sono tutti a dormire da un pezzo, contro una squadra con la metà dei loro anni, forse meno. 
Nell'attesa hanno ballato come pazzi e mangiato pane e salamella.
Loro il riscaldamento lo fanno breve, per paura degli infortuni. Per scaldarsi bevono uno spritz. E si vede. 
Urlano: "Fuori!" anche quando è dentro, ma fa niente perché non la prenderebbero comunque.
Cercano di buttare la palla al di là della rete sperando negli errori o nell'ubriachezza degli avversari.
Si incitano l'un l'altro, si dicono cose tipo "Bravissima" oppure "Giochiamola", totalmente fuori contesto perché di bravissimo non c'è nessuno e di giocarla non sono in grado. Si chiamano Atletico 3 tocchi, anche se loro i tre tocchi non li fanno proprio mai, se va bene ne fanno uno, se va male nemmeno quello. A volte, quando gli avversari sbagliano, fanno punto senza nemmeno toccare la palla. Ed è questo il bello. Mamma Pinkytos era abituata a giocare nell'epoca del cambio palla, quando le partite finivano 15-0, senza pietà. Oggi un punticino non si nega a nessuno, che l'infallibilità non è di questo mondo. Una battuta sbagliata capita anche a Mimì Ayuara.
Mamma Pinkytos e i suoi compagni giocano con i piedi, con i pugni, con i gomiti una pallavolo alternativa.
Ad ogni punto festeggiano come se avessero vinto la finale di Champions League. 
"Siete davvero inguardabili", ha detto il don a Mamma Pinkytos. E se lo dice lui che le bugie non le dovrebbe dire, deve essere pur vero.
Sta di fatto che evidentemente i miracoli esistono e, dopo un primo set perso in scioltezza, l'Atletico tre tocchi ha avuto un rigurgito di orgoglio o una botta di c. e ha vinto il secondo set 26-24.
Quello che è seguito è stato un delirio. Lupo Alberto detto Il Killer inanella 7 punti di fila in battuta, gli atletici ballano, confondono gli avversari che chiedono di spegnere la musica e chiamano il time out. Il commando ultras è incontenibile, cori, sciacquoni, trombette, il Morby senza voce che saltella qua e là. Mezza squadra in campo, mezza vicino all'arbitro. Poi il punto della vittoria, invasione di campo. Ma è invasione di piede del battitore ed è tutto da rifare. Gli avversari rimontano, poi finalmente sbagliano ed è il punto della vittoria.
Il resto è confuso. Foto, abbracci, canti.
Questa sera ci saranno le semifinali.
Da non credere. E infatti non ci credono. Ma oggi i pallavolisti del venerdì se la sono proprio goduta.
Stasera affronteranno la disfatta a testa alta. 
Ma fino a stasera è festa nazionale.