La Pinkytos' Family è in montagna.
Al gran completo fino a domani mattina all'alba quando Mister Baby tornerà in città per riprendere a lavorare.
Mamma Pinkytos ha già nostalgia in anticipo.
A parte questo, i primi due giorni sui monti soni stati di gran lunga superiori alle aspettative. Oggi c'è stato perfino il sole e, dopo che Mamma Pinkytos aveva fatto shopping compulsivo di k-way e maglioni di lana, oggi è riuscita incredibilmente ad indossare una t-shirt senza altri orpelli intorno a mezzogiorno. Il che potrebbe essere considerato scontato il 24 agosto, ma non quest'anno.
Non quest'estate in cui ogni raggio di sole è in regalo in atteso e gli infradito, per chi vive nella metà sfortunata d'Italia, sembrano un eccentrico accessorio fuori stagione.
Mamma Pinkytos, che ieri aveva i capelli impregnati di umidità, le ossa rotte e le occhiaie fino alle ginocchia, oggi si è regalata dieci minuti di relax sul balcone mentre il Morbillo dormiva e Mister Baby e il Minty erano alla ricerca di marmotte.
Dal balcone di questa casetta di legno si vede la neve.
Lei ha catturato i quattro raggi di sole che spuntavano dalle nubi come fa un cammello quando trova una goccia d'acqua nel deserto, si è fatta un the, ha letto un libro.
Le gambe stanche per la camminata del mattino tra i boschi, i vestiti sporchi profumati di montagna.
Mamma Pinkytos è tornata bambina, alle sue vacanze in famiglia, agli odori del bosco, alla fame e al sonno diversi da ogni altra fame e ogni altro sonno, alla voglia di speck e di cioccolata, al piacere di crogiolarsi al sole quando l'aria è frizzantina.
Anche ai nani la montagna piace.
Il Minty, naturalmente curioso, saltella instancabile per il bosco raccogliendo bastoni e mirtilli, con bussola e cannocchiale.
Il Morby, che ha manifestato ottime doti da camminatore, si è buttato con soddisfazione in una pozzanghera di fango nella quale ha gettato anche la felpa e, sporco, infangato e rattoppato, è nella sua condizione ideale.
"Piace muntagna me."
Mamma Pinkytos cerca di non pensare all'imminente ripresa lavorativa e agli imminenti rovinosi tempi di inserimento dei nani nei rispettivi asili (uff.. sono entrambi al terzo anno... ma non dovrebbero essere già inseriti?!).
Gioie e dolori di un'aspirante mamma lumaca costretta, giorno e notte, a una vita a mille all'ora
domenica 24 agosto 2014
Up to the mountain
lunedì 18 agosto 2014
Assetto autunnale
Mamma Pinkytos in assetto autunnale ha bandito sandali e shorts. Per le sue giornate vacanziere indossa solo scarpe da tennis consumate e salopette di jeans (anche perchè, sempre a causa della filosofia del bagaglio-minimal, non ha altri vestiti).
Mamma Pinkytos in assetto autunnale ha finalmente tempo di passeggiare guardando le vetrine con la merce in saldo. Vede stupendi abiti di lino e compra felpe e maglioni invernali, residuo dell'anno scorso.
Mamma Pinkytos in assetto autunnale non mangia piú gelati. Al0le quattro sorseggia un the caldo con i biscotti.
Mamma Pinkytos in assetto autunnale, non avendo alternative, dorme comunque con il pigiama corto, abbinato ad un paio di splendidi calzerotti di lana spessa, trovati nei cassetti della Nonna R.
Mamma Pinkyyos in assetto autunnale é passata dalla massiva produzione dei braccialetti di elastico alla sua nuova passione manuale: lavorare a maglia. La sua mamma, alias la Nonna R, le ha promesso che una sera di queste, disinnescati i nani, le insegnerà a trafficare con ferri e gomitoli e lei non vede l'ora.
Mamma Pinkytos in assetto autunnale sabato partirá con i suoi nani per la montagna e ne farebbe volentieri a meno. Voci di corridoio le comunicano che lassú dove osano le aquile ci sono 3 gradi e si intravede la neve.
Mamma Pinkytos in assetto autunnale abbozza. Non credeva mica che fosse estate eh, ma 3 grado le sembrano pochini.
É agosto, ma Mamma Pinkytos in assetto autunnale ha voglia di imbaccuccarsi e di mettersi il cuore in pace.
Per fortuna che c'è il Morby. Lui si che santifica l'estate. Oggi quando Mamma Pinkytos è entrata in camera lo ha trovato che dormiva nudo, come un verme, come la Maya desnuda. Lui soffre moltissimo il caldo tropicale di questo agosto.
martedì 12 agosto 2014
Anche queste sono vacanze
Arriva il giorno in cui le vacanze finiscono e la family rientra nella sua dimora con valanghe di panni sporchi, in cui i nani, entusiasti di ritrovare i loro giochi, tirano fuori tutto, ma proprio tutto, e lo spargono trionfalmente sul pavimento e la mater familias, dopo dieci minuti dal rientro, vorrebbe ripartire, questa volta in solitudine e per una destinazione ignota.
Poi, invariabilmente, la suddetta madre, pavida e attaccata al suo nido come una cozza patella, non va da nessuna parte, mette temporaneamente alla porta marito e figli e si mette a lavare e a stirare come una forsennata, facendo funzionare a turno, per evitare il black out da sovraccarico, lavatrice, ferro da stiro e, dato il tempo da lupi, asciugatrice.
Il rientro della Pinkytos' Family da quella terra di meravigliosi colori che è la Sardegna è stato traumatico come ogni rientro, forse un po' più per via del cielo plumbeo, forse un po' meno perché quei quattro insieme, in casa o altrove (tendenzialmente meglio altrove) sono sempre e comunque felici.
In quarantotto ore Mamma Pinkytos ha svuotato tre valigie, lavato e stirato (laddove strettamente necessario) il contenuto e preparato altre tre valigie per le vacanze dai nonni e le successive vacanze in montagna.
In questi momenti è indecisa se sentirsi l'essere più fortunato della terra ad avere la possibilità di ripartire senza neppure avere il tempo di avvertire la saudade post-vacanziera oppure sentirsi al centro di una sfiga cosmica per il fatto di vivere con le valige in mano, con quei due piccoli profughi zeppi di necessità da piazzare al migliore offerente quando la scuola è chiusa.
Alla fine la Pinkytos' Family è ripartita sotto la pioggia battente di questo strano agostembre.
Farà del suo meglio per sollazzarsi comunque, per lo più lavando e stirando visto che la filosofia del bagaglio minimal di Mamma Pinkytos ha raggiunto livelli di assoluta eccellenza: un pantalone lungo e uno corto e due maglie a testa, nani compresi, per due settimane.
La Nonna R, conoscendo Mamma Pinkytos, al suo arrivo le ha detto: "Almeno le mutande le hai portate? " La mater essenziale le mutande le ha portate, ma troppo poche, vista l'abitudine invalsa dei nani maschi a gocciolarsi sugli slip.
La filosofia del bagaglio minimal non è tutta rose e fiori e qualche effetto collaterale ce l'ha.
Mamma Pinkytos alla sera lava vestiti e biancheria di M&M's sperando che asciughino di notte. E se non asciugano sono cavoliamari.
In effetti non aveva calcolato che la Nonna R non ha l'asciugatrice e che, sebbene formalmente sia agosto, in realtà il clima è novembrino.
Ma ormai Mamma Pinkytos è un'esperta nella gestione dell'emergenza-sfollati e il Morby se ne va in giro per casa con le calze spaiate del Minty, una azzurra e una bianca, e i pantaloni di un pigiamino taglia 6 mesi, residuato bellico nei cassetti della Nonna R. Mentre il Minty, che sarebbe elegante anche con un sacco della spazzatura in testa, sta rispolverando le magliettine adolescenziali di Mamma Pinkytos echisseneimportasesonodafemmina.
Anche queste sono vacanze.
mercoledì 6 agosto 2014
Il Morbillo nudista
Chi lo conosce sa che il Morbillo é un personaggino variopinto, selvatico, anarchico, una sorta di Mowgli dei giorni nostri capitato per sbaglio in città.
Lui ama vivere nature.
Sparge cappellini e bandane lungo la sua strada, come Pollicino, non sopporta le scarpe che si toglie ogni cinque minuti ovunque si trovi (per strada, in macchina, al ristorante, al supermercato), costumi e mutande sono per lui scomodi orpelli.
Contrariamente ad ogni previsione, spannolinare il pestifero Morbillo, sia di giorno che di notte, é stato facilissimo, perché lui e quella cosa che stringeva e prudeva denominata pannolino avevano un pessimo rapporto. Il rovescio della medaglia é che l'indole selvatica del nano fa sí che il medesimo si pieghi poco e malvolentieri agli inviti ad andare in bagno della mater premurosa. Lui predilige il self service. E, soprattutto in spiaggia dove evidentemente assapora la libertá vera, quando meno te lo aspetti, lui si blocca e fa pipì. "Faccio da solo". E meno male. Perché Mamma Pinkytos e Mister Baby fanno finta di non conoscerlo, si guardano attorno, si mettono il giornale davanti al viso.
Non esiste una foto delle vacanze in cui il Morby abbia il costume.
Per lui é un ingombro inutile e se Mamma Pinkytos gli infila cinquanta volte al giorno i suoi slippini con i coccodrilli, lui inventa le scuse più disparate perfare lo spogliarello: "Ho caldo".
"Nano ma il costume non tiene caldo".
"Un po' bagnato".
"Lo cambiamo".
"Dá titidio me."
"Se ti dà fastidio ne proviamo un altro".
"Non sevve."
"Sí che serve. Tutti ce l'hanno. Non si può stare senza costume."
"Certo!!!!"
Una battaglia persa.
Il Morbillo se ne gira nudo come un verme, scava, fa il bagno, picchia il fratello, mangia i biscotti. Sempre nudo.
Mamma Pinkytos é preoccupata che si scotti, vorrebbe informarsi sulle precauzioni che adottano i nudisti per evitare le ustioni, ma pensa che forse, a due anni, il nano selvatico ha ancora tempo per abituarsi alla civiltà.
martedì 5 agosto 2014
La foto delle vacanze
La fotografia delle vacanze della Pinkytos' Family è scattata pochi minuti prima delle otto di sera, quando inizia ad imbrunire e i colori si fanno più tenui.
Il sole non dà più fastidio agli occhi, la ricca vegetazione di questo angolo di paradiso brilla di luce propria.
Mamma Pinkytos, Mister Baby e i nani stanno tornando dalla spiaggia, con le braccia bianche per il sale, scarmigliati, con i capelli sbiondati dal sole.
Soni vestiti come capita: il Morby in costumino e canotta, il Minty con i pantaloni del pigiama, perché in vacanza non si fa troppo caso al look e ci si può dimenticare di cambiarsi.
I nani sono bellissimi, tutti abbronzati, con i dentini bianchi che illuminano il viso scuro.
Procedono bighellonando, saltellando, si vede che non hanno fretta.
Il Minty chiama il Morby "strizzapatate". Ridono.
Si lavano i piedi insabbiati alla fontanella. Arriva la musica del piano bar.
Mamma Pinkytos e Mister Baby cantano a squarciagola "Roma Capoccia".
Il Minty ride: "Che canzoni strane che sai mamma."
La foto delle vacanze della Pinkytos' Family potrebbe essere stata scattata in quel preciso momento della giornata in qualunque posto del mondo.
Mamma Pinkytos non ricorda una vacanza con la sua famiglia in cui non sia stata perfettamente felice, in cui non abbia desiderato lasciarsi cullare un po' più a lungo dal momento.
Poi d'inverno sente il profumo e il suono di quel momento e si consola un po'.
(n.d.a. essendo Mamma Pinkytos parecchio stonata, quel suono magico che evoca ricordi non coincide con lei che canta "Roma Capoccia")
sabato 2 agosto 2014
L'età che avanza e il vestito di Mamma Pinkytos
Mamma Pinkytos si è sempre sentita piú o meno giovane. Forse perché in effetti lo era. Sia in assoluto, sia in relazione ai vari ruoli che di volta in volta si trovava a ricoprire. Una giovane laureata. Un giovane avvocato. Una giovane mamma, per i tempi che corrono, nonostante i 29 anni della prima maternità e i 32 della seconda.
Ora Mamma Pinkytos si vede vecchia. Non ci si sente a dire il vero. Perché lei si sente istintivamente giovane e molto spesso più giovane e di parecchio di chi le sta intorno. Colleghe, altre mamme... Il primo pensiero è: io sono più giovane.
Ma tra lo spirito e il resto c'è lo specchio, quel malefico arnese che costò carissimo a Biancaneve.
In effetti Mamma Pinkytos è proprio invecchiata.
Le occhiaie, la pancetta, scomodo residuo della sua gravidanza numero due, la pelle non più tonica, gli occhi spenti.
Il problema è che non si riconosce. Si sente come una principessa con il vestito sbagliato. Ed è una sensazione mai provata prima.
Sgradevole e sconosciuta.
Perché lei nel suo corpo-vestito, seppure imperfetto, ci è sempre stata bene, grazie ad una forte autostima e alla capacità di sapersi accettare, difetti inclusi. Tanto che non ha, non aveva, mai compreso la necessità di qualcuno di sentirsi perfetto, di piacere sempre e comunque.
Ora capisce.
Capisce che la necessità di piacere è molto spesso necessità di piacersi, di piacere a se stessi, di sentirsi nel proprio vestito.
Capisce chi non si piace e vuole cambiare qualcosa di sè, per sé e per nessun altro.
Capisce, anche se non condivide, la sua amica che mangia soltanto gelato e nulla più perché ognuno fa quel che può e che riesce, talvolta in modo del tutto irrazionale, per sentirsi nel proprio vestito. E se le modalità sono discutibili, l'obiettivo finale è insindacabile. Perché tutte, anzi tutti, abbiamo il diritto di piacerci. E questo Mamma Pinkytos lo ha capito solo ora che non si piace.
Capisce la sua mamma che in ogni vacanza porta con sé bigodini e smalto per le unghie. Piccole coccole e gesti di cura. Per sentirsi meglio. E tutto questo le fa una grande tenerezza.
Lei, con il suo bagaglio minimal, era abituata al look selvaggio, capelli al vento asciugati al sole, niente trucco.
Ora sa perché. Aveva vent'anni e a vent'anni nessuna ha bisogno di niente per essere bella. Ha la bellezza dell'età. La pelle di pesca e il fisico asciutto che oggi vede a queste ragazze che, a onor del vero, sono in molti casi comunque troppo imbellettate.
Oggi lei, che non ha abdicato al bagaglio minimal, vorrebbe tanto i suoi trucchi e la sua piastra per i capelli. Sembra un polipo con tutti questi capelli semiricci e il sole non attenua le imperfezioni della pelle.
È l'età che avanza. Il corso normale della vita.
Fa niente se molte cinquantenni le sembrano messe meglio di lei.
Mamma Pinkytos vuole credere che l'età le abbia causato anche danni alla vista.
mercoledì 30 luglio 2014
Piú di una settimana
Il Morby non si ammalava dall'agosto dell'anno scorso, quando la Pinkytos' Family era al mare. A fine vacanza si era fatto un paio di giorni di febbrone e qualche puntino sulla pelle, forse la quinta malattia. Mentre Mister Baby e il Minty andavano in spiaggia, Mamma Pinkytos e il suo nanetto bollentino passeggiavano, si infrattavano in pineta, si infilavano nei vicoli pittoreschi del paesino del Cilento dove si trovavano per cercare il fresco.
Ora il Morby ha la febbre da martedì, ovvero da 24 ore dopo l'arrivo della Pinkytos'Family in Sardegna e Mamma Pinkytos, che oggi ha letto al nano almeno dieci volte i quattro libri che si era portata, é giá idrofoba. Fuori ruggiva il maestrale e il nano malato doveva stare dentro, pur avendone pochissima voglia: "Andiamo in piaggia mamma. Plendi paggino." "Non possiamo andare in spiaggia oggi amore." "Diamo a fare giretto."
Il Minty non aveva una tosse così antipatica dall'ultima vacanza, quella fatta con la nonna un mesetto fa'. Reduce dalla giornata marittima con il suo papà, Mister Nonsivainspiaggiasenzafareilbagno, il nano tossisce ogni cinque secondi netti.
Per Mamma Pinkytos la notte non promette affatto bene. E dire che avrebbe proprio bisogno di un bel sonno ristoratore dopo una giornata in buona parte passata nel letto di una camera di albergo.
Tra l'altro, la gestione di un nano malato, essendo la mamma una e una soltanto, comporta inevitabili problemi e recriminazioni: "Mamma, di chi é questa barchetta nuova?"
"Del Morby. Mentre passeggiavamo senza sapere che fare gli ho preso un regalino. Per te abbiamo preso gli elastici per fare i braccialetti."
"Ma la barchetta é proprio bella. Dammela Morby! La voglio provare."
"MIAAAAAA!"
E ancora: "Ove sei stata mamma con il Minty?"
"L'ho aspettato mentre finiva di giocare con i suoi amici".
"Pecché?"
"Voleva giocare ancora un attimo."
"Io volevo ndae a casa mia."
" Ti era venuta un po' di tristezza?"
"Si."
"Ma ora la mamma é qui."
"Felice".
E dire che Mamma Pinkytos voleva riposare.
C'é ancora piú di una settimana. Pensa speranzosa la mater vacanziera.