Mamma Pinkytos aveva nostalgia della famiglia allargata. Dei pomeriggi passati a chiacchierare mentre i nani bivaccano per casa, senza calzini, litigando e facendo pace nello spazio di due minuti. Dei pizza partý con la pizza cucinata facendo la colletta degli ingredienti. Delle scaramucce affettuse dei nani quasi fratelli che, come fratelli, si vogliono bene e, come fratelli, a volte non si sopportano. Delle parole che volano leggere, dei progetti, della verve organizzativa di Mamma Pinkytos e Mamma Polly Capellipazzi che, insieme, sono insuperabili.
Da quando i nani da due sono diventati tre e poi quattro trovarsi è molto più difficile.
Nelle giornate puzzle di due mamme che lavorano, a volte non c'è più spazio per nulla.
Ma la mancanza si sente, eccome.
Allora finisce che si riesce finalmente a organizzare una merenda last minute, che quasi addiruttura si riesce a fare un discorso di senso compiuto tra i rimbrotti e le richieste di attenzione dei nani, che si beve un the in compagnia parlando del weekend appena trascorso e di quello che deve arrivare, di qualche grande gioia e di alcune delusioni, dei nani che non dormono, di quelli che crescono.
Capisci che la famiglia allargata nei momenti importanti c'è sempre e che quando non c'è vorrebbe esserci.
E Mamma Pinkytos si sente di nuovo carica.
Gli amici sono fratelli che ti scegli.
Gioie e dolori di un'aspirante mamma lumaca costretta, giorno e notte, a una vita a mille all'ora
lunedì 24 marzo 2014
Amici
domenica 23 marzo 2014
I meravigliosi due anni
Due anni sono un'età meravigliosa.
Si adora cantare, ridere, ballare, si ama far festa, che sia tua o di altri ha poca importanza.
A due anni ci si emoziona solo in positivo e quando si é felici si saltella, si balla, si ride a crepapelle.
A due anni tutto è una novità e le novità sono bellissime. A due anni la vita è tutta da scoprire.
A due anni il mondo é piccolo e sta tutto, o quasi, in una casa: papà, mamma, Minty, nonni, bau.
A due anni l'amore è universale, si elargiscono baci agli amichetti, ai Lego, al cibo.
Non ci sono zone d'ombra nè sentimenti contrastanti.
Oggi il Morbilletto di Mamma Pinkytos compie due anni.
Esattamente due anni fa' era nato da poco più di un'ora e se ne stava raggomitolato vicino alla sua mamma come un gattino.
Oggi, proprio quella mamma, molto gelosa di quei momenti e di quelli preziosi che ogni giorno riesce a rubare al tourbillon della quotidianità, ha dato al suo nano 280 baci. Poi, mentre i nonni festanti lo aspettavano in salotto per festeggiare ed il Morby, ignaro, dormiva ancora, si è raggomitolata vicino a lui, come quella sera di 48 mesi fa'. Lo ha annusato, respirato, sbaciucchiato, gli ha accarezzato i ricci. Così morbido e liscio, così perfetto.
Eccolo il loro momento magico. Eccolo il loro segreto.
Poi il nano terribilis, il duenne pestifero in piena affermazione della propria identità, si è svegliato, le ha detto: "Postati!" ed è andato a prendersi la scena, a scartare il suo cavallo di peluche ed il trenino, a spegnere infinite volte le candeline. Ha accolto l'arrivo della torta con un balletto, ha detto: "Wow!" con gli occhietti pieni di meraviglia.
Lui, che, come tutti i secondogeniti, è cresciuto in fretta con tante prime volte passate sotto silenzio, che se gli porgi qualcosa chiede incredulo: "Pemme?" (Per me?) abituato al fatto che sia sempre tutto di qualcun altro, lui oggi, sempre, è stato ed è felice.
La sua mamma lo è altrettanto.
Di vederlo felice, di essere la sua mamma.
martedì 18 marzo 2014
Posso restare qui?
Dopo otto ore di Pronto Soccorso, Mamma Pinkytos inizia a scalpitare. Ha parlato al telefono con il Morby e vorrebbe riuscire a dargli il bacio della buonanotte.
Il Minty, invece, resuscitato da un numero imprecisato di flebo e da un riso bianco scondito, ha riacquistato l'uso della favella.
Passa un'infermiera e il nano la abborda: "Per favore, posso restare qui a dormire?"
L'infermiera con il camice decorato da giraffe è basita: "Ma come? Tutti i bimbi piangono perchè vogliono andare a casa e tu vuoi stare qui??!"
"Per favore... Mi piace qui... date anche da mangiare."
"Penso che anche da questo punto di vista sia meglio tornare a casa..." commenta l'infermiera guardandi schifata il contenitore di plastica con gli avanzi di riso scotto del Minty.
"Noooo!" Replica deciso il nano malefico: "A casa non abbiamo mai niente da mangiare...."
Mamma Pinkytos, surclassata dalla mensa di decima classe dell'ospedale, ormai ne è certa: i temibili assistenti sociali busseranno anche alla sua porta.
Una brutta fine
Il Signorino Vomitillo, incubo peggiore di Mamma Pinkytos e amico fraterno del Minty, ha colpito ancora.
Mamma Pinkytos, in un assolato pomeriggio di marzo, è nel corridoio del Pronto Soccorso che veglia il Minty pericolosamente vicino alla disidratazione dopo trentadue-visite-trentadue di quello stalker del Signorino Vomitillo.
Il nano grande ha iniziato a stare male ieri pomeriggio e, dopo che un primo attacco di vomito aveva reso inagibile il suo letto, era stato ospitato nel talamo dei malcapitati genitori. Alle 4 è iniziato l'exploit ginnico del Minty e della sua poco ginnica madre che, ogni otto-dieci minuti prevedeva il seguente copione: conato, scatto felino, corsa fulminea verso il bagno per limitare i danni. Il Minty, vista la frequenza delle visite del molesto amico, è diventato bravissimo. Con il trascorrere delle ore si è perfezionato e, quando iniziava a mancare l'energia per la ginnastica, si è dotato di bacinella sostituita, nell'ultima fase, dal più classico sacchetto di plastica per la gita in Pronto Soccorso. Che si è rivelato utilissimo.
"Signora, che sintomi ha il bambino? Mi scusi... Pronto.. Sì mandalo in chirurgia pediatrica. Dicevamo?"
"Mal di testa e vomito."
"Scusi un attimo... Pronto, sì.... Diceva... Quando ha vomitato l'ultima volta?"
"STA vomitando. Se per favore possiamo sveltire le pratiche..."
E mentre il nano sacchetto-munito, pallido come un cencio, stava attento a non sporcare il pavimento del Pronto Soccorso veniva messo in sedia a rotelle, visitato e reidratato.
Ora è in corridoio e dorme con una flebo nel braccio.
Anche Mamma Pinkytos avrebbe voglia di dormire ma fa la guardia.
Al suo quattrenne che dorme come un angioletto, alla sua borsa, al signorino Vomitillo, che se si fa vedere in giro fa una brutta fine.
lunedì 17 marzo 2014
Look primaverile
Mamma Pinkytos ha il mal di gola, il raffreddore, la sciatica e la schiena bloccata. In pratica è da buttare.
Il problema è che, in questa pazza stagione di transizione in cui c'è chi esce di casa con la tuta da sci e chi in canotta e shorts, la mater disorganizzata non sa mai cosa mettersi. I suoi bei vestitini lanosi con i leggings e le calze duemila denari, con il sole che spacca le pietre e venti gradi, sono pressochè inservibili. I suoi stivali di pelo e i polacchini scamosciati non si possono vedere.
Finisce che Mamma Pinkytos esce di casa che sembra pazza, con una mise da esquimese su una spiaggia maldiviana. Calze nere coprenti, piumino (ma chiaro), stivali estivi, scaldacollo natalizio.
Fuori dalla scuola del Minty incontra mamme impeccabili, senza calze, con lo smanicato, con l'impermeabile leggero stile inglese.
Mamma Pinkytos è quasi sicura che siano casalinghe, di quelle che possono cambiarsi ad ogni ora del giorno visto che al mattino presto, quando lei esce di casa, i gradi sono ancora pochini.
O forse sono solo più coraggiose, meno spaventate di lei all'idea di prendere il maldigolailraffreddorelalebbraechipiùnehapiùnaemetta. Che tanto poi, lebbra a parte, il resto la colpisce comunque.
Tra le mamme impeccabili di cui sopra, la mater inadeguata incontra Mamma Gabry Camomilla, suo guru in fato di stile: "Non si sa come vestirsi jn questi giorni... Le scarpe poi...."
"Semplice" risponde serafica Mamma Gabry: "Ballerine e gambaletti antistupro."
Il giorno dopo Mamma Pinkytos è entrata nel meraviglioso mondo del gambaletto, scomodissimo, bruttissimo, color carne, ma che, tutto sommato, le dava un'aria minimamente primaverile. Un passo avanti deciso rispetto alle calzotte di alpaca.
Dopo scuola, la mater gambaletto-munita, ha avuto in affitto una figlia femmina, nella persona di Baby Lila Capellipazzi, che , forse per via degli analoghi capelli pazzi, gradisce particolarmente la compagnia del Morby e si è offerta di accompagnare Mamma Pinkytos a sbrigare alcune commissioni.
Mamma Pinkytos, per ovvi motivi, sconosceva che le figlie femmine, sin dalla tenera età, sono fashion addict. Ti osservano attentamente e traggono le loro conclusioni.
"Tu ce le hai le calze?"
"Sì. Non si vedono, ma ci sono." Rispondeva fiera Mamma Pinkytos.
"Eh sì lo so. Sono quelle calze lì, quelle trasparenti."
"Sono fatte apposta per questa stagione" spiegava orgogliosamente Mamma Pinkytos. "Non fa ancora abbastanza caldo per stare senza calze però non stanno più bene le calze grosse."
"La mia mamma dice che sono da vecchia".
Le neonate convinzioni di Mamma Pinkytos, che credeva di avere trovato il look primaverile dell'anno, hanno vacillato.
Mamma Pinkytos ha rivalutato i vantaggi derivanti dall'avere solo figli maschi.
Loro, se esci con un sacco dell'immondizia in testa, neanche se ne accorgono.
venerdì 14 marzo 2014
Un problema
Ieri pomeriggio.
Mamma Pinkytos, in vena particolarmente masochistica, si sottopone alla doppia tortura della spesa-doccia.
Fase 1: rifornimento del frigorifero della Pinkytos'Home, con annessa fase 1b (capatina ad un ingrosso per acquistare piattibicchieripallonciniechipiùnehapiùnemetta per l'imminente merenda-compleanno del Morbillo).
Mamma Pinkytos e i suoi nani mostri camminano tra le corsie.
Il Morby scappa, corre, raccoglie forsennatamente palloncini, quaderni, inviti, piatti, sottopiatti, tovaglie dagli scaffali.
Il Minty, pur affetto, come tutti i nani, da ansia comprereccia, è perplesso: "Mamma, ma il Morby vuole comprare tutto! Anche una bacinella. Anche i petardi. E anche un grande agnello con il pelo."
Mamma Pinkytos insegue affannata il nano renitente, risistema bacinella e petardi al loro posto. Dà un pezzo di pane al Morby per placare la sua furia consumistica. Riporta faticosamente al suo posto un agnello pasquale a grandezza naturale preso per un orecchio dal Morbillo.
Mentre sta finalmente e rapidamente inserendo nel suo cestino una confezione di piatti di carta ed una di bicchieri, incontra Mamma Lorella Romanaderoma, con il suo nano, intenta ad acquistare palloncini compleannosi.
La saluta velocemente, scambiando il minimo sindacale di convenevoli.
Girato l'angolo viene assalita dalle domande del Minty: "Come fai mamma a consocere QUELLA SIGNORA? E il suo bambino che si chiama Jacopo tu l8 conosci?"
"Quella signora amore si chiama Lorella ed è la mamma di quel bimbo che viene nella tua scuola. È venuta una volta a mangiare la pizza con me, Mamma Gabry, Mamma Polly ed altre mamme. Il suo bambino lo vedo oggi per la prima volta."
"C'è un problema mamma."
"Cosa?"
"C'è un problema con QUEL BAMBINO."
"Cosa ha combinato Jacopo di così grave?"
"QUEL BAMBINO (l'Innominato) ama la Samantha. Ed è un problema. Perchè la sposo già io. Quindi gli dovrò parlare. Lo dovrà sapere."
"Ho capito amore. È un bel problema. Vorrà dire che tu o lui troverete qualche altra bimba da sposare, che tanto ne avete di tempo."
"QUEL BAMBINO dovrà trovare un'altra. La Samantha me l'ha già detto. Una volta lui ha anche litigato con un altro bambino per la Samantha. Me l'ha detto lei, che però dice che solo io sono suo amico. Però è un bel problema."
"Sono sicura che si può risolvere nano."
Il suo problemone ha tenuto impegnata la testolina del Minty per dieci minuti buoni e, mentre il Morby si ingozzava di pane, Mamma Pinkytos è finalmente riuscita ad arrivare alla cassa.
domenica 9 marzo 2014
Paris mon amour: il tempo ritrovato
Non devono temere le numerose mamme che nei giorni scorsi fermavano a scuola o sul lavoro Mamma Pinkytos, esprimendo la propria sincera e benevola invidia per l'imminente sabato parigino. Il bis ci sarà, eccome. Perchè le cinque mamme in fuga se la sono proprio spassata e, da pioniere della ritrovata libertà, sono diventate un partito con un vero e proprio programma e una forte volontà di autoaffermazione.
Mamma Chicchi ha detto che sono come tacchini che, avvicinandosi il Giorno del Ringraziamento, si ribellano al loro triste destino e si emancipano. La metafora del tacchino non convince appieno Mamma Pinkytos, ma bisogna considerare che é stata partorita in aeroporto, alle undici di sera, dopo che le Tacchinelle erano in libertà da oltre diciassette ore, il che può anche dare alla testa. In effetti loro, le cinque Giovanna d'Arco dei poveri, alle 23,45, al momento dell'atterraggio del volo di ritorno, ridevano così tanto da avere le lacrime agli occhi ed erano così barcollanti da sembrare in arrivo da Amsterdam più che da Parigi.
Hanno spettegolato, riso, mangiato, camminato, fotografato, visitato, fatto shopping echipiùnehapiùnemetta, non tralasciando niente, sfruttando anche i tempi morti e gli spostamenti. Perchè se non ti succede mai di potere parlare senza essere interrotta, di potere mangiare senza alzarti trentacinque volte, di potere scegliere un percorso con le scale o in salita senza pensare alla via più agevole per il passeggino, anche gli spostamenti in previsione noiosi da e per l'aeroporto sono tempo prezioso da condividere con le amiche.
Se poi la giornata inizia con un Umbrella man qualsiasi che, sul volo, ti ricorda che mancano solo 270 giorni a Natale e bisogna acquistare con anticipo i regali per non farsi trovare impreparati, il tutto non può essere che perfetto.
Perfetta la colazione flash fatta all'aeroporto da Mamma Pinkytos, Mamma Polly Capellipazzi e Mamma Chicchi Compagnadisventura, sotto lo sguardo severo di Mamma Vicky Iperorganizzata (la colazione va sempre fatta prima di uscire di casa, potrebbe non essercene il tempo. Una perfetta organizzazione non ammette l'imprevisto) e Mamma Gabry Camomilla (la colazione? Giammai! La brioche al cioccolato? Fa ingrassare solo a nominarla, che poi se la si mangia fa da pranzo, da cena e da merenda.).
Perfetta la guida di Mamma Vicky Iperorganizzata, che si sapeva muovere a Parigi come fosse nel suo quartiere, che ha proposto, pianificato, guidato a meraviglia le quattro sciurette "bla-bla-bla", non disdegnando di partecipare al cicaleccio.
Perfetta Mamma Gabry Camomilla che, nonostante il protervo senso di colpa derivante dall'essersi ingurgitata a metà mattina una frolla con la frutta fresca per l'entusiasmo di essere sugli Champs Elisee ("Basta! Questa fa da colazione, da pranzo, da merenda e da cena. È un pasto completo. Carboidrati, frutta.. c'era persino la gelatina!") , in ragione del quale ha pensato seriamente di unirsi ad un gruppo di ballerini di brack dance incontrati per strada, e nonostante le affettuose ma ripetute frecciate delle Tacchinelle, ha mangiato un'insalata (mica si può pretendere che si mangi la pasta alla gricia!), mezza baguette e svariate caramelle.
Perfetta Parigi, splendente, sotto il sole che neanche Giuliacci osava immaginare, con suoi angolini retrò, il fascino di Montmartre, la maestosità di Notre Dame e la Senna, che acccompagna, arricchisce, colora. Mamma Pinkytos ci torna sempre volentieri e, ogni volta, è come se il tempo si fosse fermato.
Perfetta la compagnia, di chi sa che non si può sprecare neanche un attimo del prezioso tempo ritrovato, di chi non pretende nulla perchè tutto é già perfetto così.
Mamma Pinkytos, Mamma Polly, Mamma Chicchi, Mamma Gabry e Mamma Vicky hanno fatto colazione (la seconda!) sugli Champs Elisee, hanno scattato infinite fotografie controsole vicino alla Tour Eiffel, hanno fatto una mini-crociera sulla Senna, hanno pranzato in una creperia tres jolie, tipicamente parigina, hanno visto Notre Dame e Montmartre, acquistato quattro portachiavi della Tour Eiffel a un euro e un numero imprecisato di palline con la neve che scende. Mamma Pinkytos ha comprato per i nani una casetta di legno per gli uccellini, perché si è innamorata del luogo dove la vendevano.
A mezzanotte circa, con quasi un'ora di ritardo, un aereo le ha riportate a casa, stanche, assetate, bisognose di lavarsi i denti e di togliersi le scarpe. E mentre Mamma Pinkytos, anchilosata e con la sciatica, trascinava le sue stanche membra fuori dall'aeroporto, Mamma Gabry sembrava Carlà ad una visita di Stato: dritta come un fuso e fresca come una rosa.
Mamma Pinkytos deve ricredersi: pranzare con una frolla e cenare con un gelato non deve fare poi così male.
L'avventura delle mamme alla riscossa, durata venti ore, è ufficialmente terminata alle 0,40 di stamattina.
Mamma Gabry e Mamma Chicchi hanno trovato ad attenderle una torta mimosa.
Mamma Polly Capellipazzi, che si è portata in gita il tiralatte, ha trovato il Banana in assetto da guerra.
Mamma Pinkytos ha trovato Mister Baby, che la aspetta sempre sveglio e la fa sentire a casa.
È andata decisionamente peggio a Mamma Vicky Iperorganizzata, il cui gentile consorte ha sigillato la porta di casa con il gancio, costringendola a rinviare il desiderato appuntamento con il pigiama e a telefonare e suonare a ripetizione, nel cuore della notte.
Lei se l'è un po' presa e ha giurato di ripartire a breve.
Per solidarietá femminile, le mamme in fuga si vedranno costrette a farle compagnia.