venerdì 14 luglio 2017

Il momento giusto

Oggi il Minty compie 8 anni e per Mamma Pinkytos, che si sente anziana in quanto mamma di un ragazzino dal piede gigante che parla di calcio e fidanzate come un ventenne, è il momento giusto per riprendere le fila di quel discorso interrotto ormai da tempo che riassume un po' la dimensione del suo essere mamma.
L' arrabattarsi ogni giorno per arrivare a sera incastrando ogni cosa e cercando di non dimenticare nessun nano in auto nè a scuola nè a calcio. E di avere qualcosa nel frigo. E di non essersi fatta sfuggire scadenze al lavoro. E di non avere fatto morire di fame o sete Mirtillo, il nuovo inquilino della Pinkytos' Home, il coniglietto del Morby.
Mirtillo sembra un peluche, ma non lo è. Mangia, beve, vuole andare in libera uscita con tanto di guinzaglio (astenersi dai commenti, grazie) e soprattutto va di corpo come se non ci fosse un domani. E per quanto i suoi escrementi siano complessivamente gestibili, la quotidiana raccolta della "miliardina" ("Mamma questo coniglio fa una miliardina di cacca!" - Morby dixit), tocca a Mamma Pinkytos che si chiede settantacinque volte al giorno chi glielo ha fatto fare,  che di maschi in casa ne aveva già sin troppi. Almeno fosse stato femmina.
Comunque sia, assorbita dalle quotidiane incombenze e dagli sconvolgimenti che accompagnano i vari momenti della vita (che tanto vale non farsi domande. Conviene trattenere il respiro e aspettare che passino), Mamma Pinkytos si era data alla macchia. Scomparsa.
Non che qualcuno l'abbia cercata tramite "Chi l' ha visto"! Non che leggerla fosse fondamentale.
È a lei che va di riprendere ciò che aveva interrotto, di continuare a raccontare con il sorriso le peripezie che accompagnano l'essere mamma e donna e lavoratrice e mille altre cose ancora. Raccontare di una mamma che cresce insieme ai suoi nani, che ora sono grandi e a lei fa strano andare a scuola a prendere un grandone di terza elementare. Perchè a Mamma Pinkytos questa cosa che si invecchia non sta in testa. A volte le capita ancora di dare del lei a qualche genitore dei compagni del Minty, almeno quando arriva a prenderlo con le treccine alla Pippi Calzelunghe e si sente, di certo senza esserlo, ancora una ragazzina.
Ma in fondo l'importante è ciò che uno si sente, non come appare agli altri giacchè quel che gli altri dicono di te, il più delle volte, è un problema loro.
E magari, quegli altri lì, ogni tanto parlocchiano di una Pippi con l'Alzheimer che dimentica sempre qualcosa.
Succede. Si fa quel che si può.
Ma oggi guardando il Minty, con il sorriso bello, con la gioia di vivere negli occhi, con mille baci e attenzioni per quella pasticciona della sua mamma, ha pensato che sì, un po' ha fatto un buon lavoro. Le cose che contano ci sono. Le altre arriveranno senza fretta.
Ancora una volta la mamma lumaca si è imposta di rallentare. Se in questo giorno di ricordi e riflessioni deve fare un proposito buono, è quello di lasciare ai suoi nani un po' di tempo, di levarsi dalla bocca le parole "veloci" ed "è tardi" che ripete millemila volte al giorno e di lasciarli godere del tempo dilatato dei bimbi.
Già fugge. Già sono otto anni. Già fermare il tempo non si può.
Auguri amore mio.

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