mercoledì 9 aprile 2014

Venice in freedom

Mamma Pinkytos è in treno. Legge e sorseggia the freddo al limone.
Tra poco meno di mezz'ora arriverà a Venezia, prenderà il vaporetto per Rialto e cercherà l'hotel in zona Piazza San Mar o che ha prenotato on line. Cenerà chiacchierando amabilmente con Green Girl senza dovere versareacqua-prenderetovaglioli-alzarsimillevolte e senza sentire a ripetizione ancoaancoa-bammiformaggio-voiofragoe.
Dulcis in fundo, per la prima volta dopo quasi cinque-anni-cinque dormirà senza nessun nano vicino o nella stanza a fianco.
Incredibile.
Dopo una notte in cui è stata svegliata da un urlo a mille decibel nell'oscurità ("Qualcuno vieeeeneeee a soffiarmi il nasooooooo?!"), in cui si è alzata con gli occhi sigillati ("Fazzoletto e pipì"), in cui ha assistito a lamentele parasonniache deliranti ("Io sono arrabiatissimo con questo pisellino.... Lui non la smette più di fare la pipì! Io mica posso stare qui in piedi tutta la notte a fare la pipì......"), in cui alla fine si è raggomitolata sul bordo del letto per fare spazio al nano invadente e molesto ("Io non dormo più se nessuno mi fa compagnia perchè non ho più tanto sonno"), dopo una notte così lei, incredibile a dirsi, la mater italica indipercui piagnonaepossessiva, dormirà in santa pace nel letto di una camera di albergo.
A dire il vero i nani le mancano un po'.
A dire il vero è stanca e la stanchezza le mette un po' di malinconia.
A dire il vero le dispiace non dare ai due mostri il bacino della buonanotte.
A dire il vero il lavoro è lavoro e s'ha da fa'.
Non ha alternative Mamma Pinkytos.
Già che c'è vedrà di godersela questa strana libertà.

martedì 8 aprile 2014

Dino-mania

Mamma e nani lungo il tragitto casa-scuola.
Minty: "Mamma oggi è una giornata strana. Mi sento strano."
Mamma Pinkytos: "Cosa c'è nano? Ti sta venendo l'influenza?"
Minty: "No no. È il mondo che sta cambiando."
M.P. : "?"
Minty: "Mi sa che sta tornando l'era dei dinosauri."
Mamma Pinkytos non ce la può fare.
Passi lo stress da superlavoro, passino i cali di pressione dovuti alla primavera, passino le mattane del Morby e le avventure politiche di Mister Baby.
Ma i dinosauri no. È troppo. Finisce che Mamma Pinkytos, mentre corre come una pazza dall'ufficio all'asilo dei nani, deve fare i conti con un avaceratopo che le attraversa la strada.
Già i dinosauri le creano parecchi problemi essendo il Minty, nelle sue estemporanee passioni, più integralista del Mullah Omar.
Il nano aspirante paleontologo le piomba nel letto al mattino, quando la primavera di cui sopra le rende le palpebre pesanti come macigni, condividendo le seguenti vitali riflessioni: "Mamma, ma se lo stegosauro è vissuto nel cretaceo e il pachirinosauro nel giurassico forse non si sono mai incontrati." Oppure: "Lo sai mamma che il parasaurolofo aveva una specie di microfono sopra la testa per spaventare i nemici?"
È evidente che Mamma Pi kytos, alle sei e quaranta del mattino, non vede l'ora di conosce dettagli inediti sul parasaurolofo, senza i quali la sua giornata non sarebbe la stessa. Senonchè i dinosauri manifestano la loro invadenza anche in orario notturno quando il nano si palesa nel talamo nunziale atterrito perchè "inseguito da un branco di carnotauri... Forse era un sogno ma ho paura lo stesso."
Perchè in fondo il nano Minty è di indole pacifica e adora i gigantoni erbivori e bruttarelli, con il collo lungo come quello di due giraffe o con la coda a mazza e scaglie sulla schiena che, messi alle strette, si difendono a codate e nulla più.
Se qualcuno, conoscendo la sua passione gli regala un T-Rex, lui lo mette in gabbia o lo allontana dal gruppo dei colli lunghi, per amor di quieto vivere, poi risponde cortese: "Mi piace eh... Però ha la faccia un po' cattiva..."
Forse neanche lui, proprio come la sua mamma, è pronto per il ritorno dell'era dei dinosauri.
Diociscampi. Almeno quello...

lunedì 7 aprile 2014

Stress

Mamma Pinkytos è ufficialmente stressata.
Nelle sue sette ore di lavoro, dalle 9 del mattino alle 16, quando corre, quasi sgommando, a ritirare i nani all'asilo, ci deve fare stare troppe cose. Come quando cerca di infilare troppi abiti in una valigia (poche volte a dire la verità perchè la mater snaturata è per il bagaglio minimal), Mamma Pinkytos schiaccia schiaccia, spinge, si siede sopra la valigia, ma il contenuto non entra e non si riesce a chiudere.
Così la mater laborans comprime le sue ore lavorative, cerca di allungarle, di dilatarle, ma non ci sta mai tutto quello che deve fare. Ultimamente non ci stanno i pranzi, non ci stanno le naturali soste di qualche minuto tra un cliente e l'altro, tra un'udienza e l'altra. Quelle pause, fossero anche pause caffè, che ti consenyono di rifiatare, riordinare le idee e recuperare la lucidità, necessaria per affrontare i casi delicati cui si dedica ultimamente.
Davanti al tempo che scorre inesorabile lasciando dietro di sè l'incompiuto, Mamma Pinkytos si sente impotente. E l'ansia sale.
Sapeva che sarebbe arrivato il momento in cui il suo equilibrio faticosamente costruito sarebbe saltato. E non aveva per niente voglia che quel momento fosse ora.
Lei, che mercoledì partirà con la sua nuova collaboratrice Green Girl per una due giorni veneziana (e l'idea le piace), è fisicamente alla frutta. Ha continui capogiri, la tachicardia, le gambe molli ( e non solo causa cellulite).
Indi per cui ha messo in atto le più elementari strategie di sopravvivenza: si è ammazzata di cioccolato mentre prenotava le vacanze estive, che sono sempre un'ottima iniezione di positività (ergo, se prenoti le vacanze estive è perchè pensi di arrivare all'estate. È già qualcosa...). Senonchè anche il brutale depauperamento della sua Visa le ha fatto venire l'ansia e, dopo avere prenotato tutto il prenotabile, ha dovuto trovare una strategia utile per rimuove momentaneamente dalla sua mente il profluvio di addebiti sulla carta di credito. Allora ha telefonato allo Zio Tanguero, appena sbarcato dall'Argentina e ancora pieno di entusiasmo per il viaggio. Si è fatta un'iniezione di scoperte e novità, di milonghe, di taxisti simpatici e di bisteccone argentine. Poi è andata a vedere i suoi nani dormire, belli come il sole. Ha dato un bacino sulle guanciotte paffute del Morbillo che oggi continuava a ripetere : "Sieme noi. Po' isieme noi amore miaaa!" Si è arrampicata fin sul letto alto del Minty e gli ha sbaciucchiato il nasino graffiato a causa del suo primo capitombolo con i pattini. Oggi Mamma Pinkytos guardava il suo visino d'angelo con il nasino spellato e le faceva tenerezza: "Sai amore  che quella sbucciatura ti sta bene? Sei simpatico" "Eh sì mamma perchè sono bello colorato", replicava il nano prontamente.
La mater stressata ha i suoi antistress in carne ed ossa.
Quei due mostri che oggi hanno scoperto, ridendo come pazzi, le barzellette.
"Un'altra barzelletta mamma per favore..."
"Conta ncoa mamma, lidele...."
E lei, a cui venivano i  mente solo le barzellette sporche del tedesco, l'italiano & Co., questa sera andrà a letto leggendo qualche barzelletta on line prima di dormire. Pare siano un ottimo antistress.
Sempre meglio dell'estratto conto della Visa.

mercoledì 2 aprile 2014

Morby il terribile

Oggi Mamma Pinkytos ha investito 16,50 euro per acquistare on line tre braccialetti identificativi sui quali scrivere nome e cognome del malefico Morbillo e il numero di telefono della sua preoccupata mamma, bracciali che il nano indosserá almeno fino alla maggiore etá.
Il problema è che Mamma Pinkytos, che in linea generale non è affatto ansiosa, è assai preoccupata per l'incolumitá e per la sorte del suo tremendo secondogenito.
Il nano ricciuto una ne pensa e cento ne combina e la sua mamma, niente affatto abituata a non abbassare mai la guardia, è addirittura preoccupata di non essere abbastanza preoccupata e quindi abbastanza vigile e attenta, come un cane segugio. È ormai convinta che il nanetto smidollato vada francobollato, tenuto al giogo, pedinato echipiùnehapiùnemetta.
E questa convinzione, maturata gradualmente nella mater riluttante, è per lei fonte di grandissima ansia. Se il Minty non ha mai toccato un detersivo, non si è mai avvicinato alle finestre, ha messo i giochi in bocca per una brevissima fase, andava in ansia se non lo si teneva per mano, il fratello cumula e personifica tutte le ansie tipiche di un genitore.
Se Mamma Pinkytos quando rincasa, dopo avere salutato i suoi nani, scambia due parole con la nonna di turno, il pestifero Morbillo si infila repentinamente in bocca una pallina o un altro oggetto piccolo, facendo venire il crepacuore alla mater chiacchierona.
Se Mamma Pinkytos sta leggendo una favola al Minty e non sente rumori provenire dalla cameretta dei nani, corre con il cuore in gola alla ricerca del suo nano piccolo e lo trova in piedi sulla sedia davanti alla finestra.
"Guaddo le macchine" dice il Morby senza scomporsi.
Se Mamma Pinkytos si siede su una panchina con i suoi nani deve tenere la mano del piccolo stretta stretta perchè la sua pazienza dura poco e, quando il Morbillo si è annoiato, semplicemente se ne va, correndo, senza voltarsi indietro.
Quando esce dal nido scappa, dopo un po' che è al parco scappa, nei dieci metri dal parcheggio a casa scappa.
Quando è particolarmente su di giri, come oggi, il nano fugge scalzo. Si toglie calze e scarpe, le lancia il più lontano possibile e via di corsa.
E la sua mamma? Dietro, correndo a più non posso, trascinandosi il nano grande che, povera anima candida, a volte ride a volte piange: "Lo perdiamo mamma... Corri!"
Quasi quasi Mamma Pinkytos presta il Morby a Mamma Gabry Domopack.
Altro che jogging sul tappeto persiano...

lunedì 31 marzo 2014

A caval donato

Qualche volta  i clienti di Mamma Pinkytos,  come quelli di ogni avvocato che si rispetti e che fa del suo meglio per risolvere le grane più o meno grandi di chi si rivolge a lei, le sono grati.
Qualche volta qualcuno di questi le fa un regalo.
C'è chi va sul classico e le manda piante e fiori, chi le promette cassette di frutta e verdura, chi ha portato in studio due polli vivi seminando il panico tra le segretarie (ma erano per un collega), chi va più sul personale.
E inevitabilmente azzarda.
Perchè fare un regalo originale e personalizzato a chi si conosce poco è come giocare alla roulette.
Negli anni, Mamma Pinkytos ha ricevuto (sempre con piacere perchè l'importante è il pensiero):
- varie suppellettili arabeggianti e mediamente maleodoranti;
- un paio di ciabatte da casa di raso a punta tipo elfo numero 35 (lei è alta 1,75 e ha il 40 di piede);
- una targa per lo studio di radica, proprio quella per le bare, con effigiato il suo nome in lettere turchesi, che ha esposto orgogliosamente nella stanza magazzino, tra l'inquietudine generale;.
- monili di varie foggie, rigorosamente kitch;
- vini e oli;
- barrette e integratori Herbalife;
- gratta e vinci e biglietti della Lotteria.
Oggi, invece,  un cliente, tale Omar Rapovic, ha regalato a Mamma Pinkytos una crema antirughe. Pour femme over 45.
È vero che lei in questi giorni ha le occhiaie fino ai gomiti...
È vero che la prova costume la terrorizza perchè l'età avanza e lei cade a pezzi.
Maporcamiseria, di anni ne ha appena compiuti 34.
Mannaggia a Omar Rapovic.
Dovrà rivedere il suo aspetto. Volente o nolente.
Oggi al parco ha raccontato il gustoso aneddoto alle sue amiche mamne.
"È una questione di look." Ha sentenziato Mamma Polly Capellipazzi con leggings neri, scarpe verdi, vestitino arancio e borsa fucsia.  "Guardati... E comunque ora sembri più vecchia poi quando lo sarai veramente sembrerai più giovane."
E dire che Mamma Pinkytos,  con le calze trasparenti (quelle da vecchia) con un vistoso buco, uno dei suoi vestiti fantasia preferiti e gli stivali di tessuto sfilacciati si sentiva giovanissima.
Mica può andare al lavoro in tuta lei, mannaggialamiseria. E neanche con i leggings e le casacche fricchettone.
Per fortuna, sentendosi chiamata in causa, interveniva a sua difesa la sua consulente  di immagine ufficiale, Mamma Gabry Domopack: "Cosa dici? Sta benissimo. Vestitino, stivali... supergiovane!"
Cometenessunomai.
Finiva che Mamma Pinkytos, come gesto di estrema riconoscenza al termine di una giornata difficile, regalava a Mamma Gabry la crema antirughe over 45 facendola felicissima, poi recuperava la sua rumorosa tribù e si dirigeva verso casa.
"Come stai bene oggi mamma" le diceva il Minty dandole la mano per attraversare la strada.
"Mi sei mancata oggi".
Mamma Pinkytos si sentiva felice, anzi felicissima.
E giovane, anzi giovanissima
Alla faccia di tutti gli Omar Rapovic del mondo.
A caval donato non si guarda in bocca.
Maporcamiseria, era quasi meglio la lapide di radica.

venerdì 28 marzo 2014

Mamma part-time

È ufficiale. La vita della lavoratrice full-time, che si dedica alla professione all day long e relega il ruolo di mamma alla mezz'ora serale pre-nanna, non fa per Mamma Pinkytos.
Tanto di cappello a Mamma Iaia Stakanov, a Mamma Claire e a tutte le sue amiche e non che si sacrificano chi per la pagnotta chi per la carriera. Lei, la mater facciotuttoio, getta la spugna al primo colpo.
Stasera è arrivata casa alle 19,30, con i nani già a tavola, belli puliti e felici. La cena (un'ottima cena) era pronta anche per lei. Si è lavata le mani e si è seduta a tavola, come fosse a ristorante. Ha sbaciucchiato i nani, ha dato loro la colombina con gli zuccherini che glaveva comprato. Ha mangiato parmigiana e torta Sacher, preparati dalla Nonna L.
Eppure non era felice, non poteva essere felice.
I nani assonnati che si stropicciavano gli occhi. Poco tempo e poche energie per stare con lei.
Lei stanchissima e con poche energie per stare con loro.
La domanda: "Come é andata a scuola?" E la risposta: "Bene" ormai già utilizzate e prive di senso.
Mamma Pinkytos, maniaca del controllo, era carica di frustrazione per il non vissuto e aveva l'ansia da prestazione.
Il Morby ha lanciato i calzini sulla tavola poi se li è infilati sulle mani. Lei, che in altre occasioni avrebbe sbottato, ha mantenuto la calma, lasciato correre.
Il nano grande ha bisogno di andare in bagno? Mamma Pinkytos lo segue come un cagnolino per stare un po' con lui.
Ha perso il senno.
Mamma Pinkytos, stanca stanchissima, ha ufficialmente perso il senno.
I nani ci hanno preso gusto: "Mamma, domani visto che tu devi andare al convegno, noi andiamo dai nonni con il papà."
Un giorno solo.
E già se la spassano e fanno progetti che non la includono.
Oh my god. Non ce la può fare.
Settimana prossima questo, tutto questo, accadrà per tre giorni su cinque. E la settimana successiva, la mater sciagurata, starà fuori anche a dormire.
"Vero mamma che la prossima settimana ci sarai pochissimo?"
"Sì amore ma vedrai che passa in fretta e..."
"Ah bene. Così vengono i nonni."
Gli dai la mano e si prendono il braccio.
Ingrati.
Il lato positivo è che vedendola di meno la apprezzeranno di più.
Francamente non le importa nulla.
Loro hanno la loro vita, la loro socialità, vanno al nido e alla scuola materna mentre la loro mamma lavora, ma quando escono DEVONO tornare da lei.
Lei DEVE esserci.
E' in crisi di astinenza. Ha una voglia matta di andarli a prendere all'asilo, di fare merenda insieme, di bivaccare con loro senza meta.
Non è mai stata così contenta della carriera che si è scelta,
Quella di mamma full time.

mercoledì 26 marzo 2014

Sono cose che succedono

Succede che Mamma Pinkytos sia stanca morta di prima mattina, con le occhiaie post-bagordi (la fine di marzo con i compleanni del Morby e di Mister Baby è un duro colpo per il fisico ed il fegato), un brufolo sul mento e la congiuntivite, che se stesse a letto farebbe un favore al mondo intero,
Succede che il Morby abbia la lacrima facile e pianga disperato perchè vuole, in ordine sparso, il ciuccio, il pane, la spremuta d'arancia, il Minty, le fragole, la mamma echipiùnehapiùnemetta e lei, la mater dimmicosavuoibastachenonpiangi, lo attaccherebbe a Santa Tetta per farlo smettere come si fa con i neonati, se potesse, se si potesse ancora.
Succede che al momento di mangiare le tanto agognate fragole ("Agoeeeee! Agoeeeee! Voio agoeeee!" A Mamma Pinkytos sono venute a nausea prima ancora di mangiarle), il Minty racconti la storia tristissima di un certo Toby Ramera, suo compagno di asilo, che ogni volta che mangia il gustoso frutto si ricorda del suo papà che gliele preparava sempre e che se ne é andato di casa quando lui era molto piccolo. Succede che Mamma Pinkytos e Mister Baby, intristiti e costernati, le fragole non le hanno mangiate più, in segno di rispetto per il Toby Ramera.
Succede che Mamma Pinkytos prenoti un hotel a Venezia, a due passi da P.zza San Marco, per lei solo e forse per una collaboratrice, causa un'udienza fissata alle ore 09.00 e troppe difficoltà organizzative. Succede che questo scampolo di improvvisa e inaspettata libertà le faccia venire le vertigini e un brivido lungo la schiena.
Succede che la prossima settimana Mamma Pinkytos sia oberata di impegni, il che le impedirà di andare a prendere i nani all'asilo tre giorni su cinque. Succede che quello che per una mamma lavoratrice dovrebbe essere normale, a lei faccia venire il magone.
Succede che il Minty le dica: "Tu non sai niente" dieci volte in un giorno e lei, la mater impreparata, pensi che l'adolescenza è una brutta bestia, poi, unavolta collegato il cervello,  pensa che il nano non ha ancora cinque anni e succede che le venga solo voglia di  metterlo a pane ed acqua.
Succede che il Morby faccia un doppio tuffo carpiato rigorosamente di testa con destinazione pavimento e si procuri l'ennesimo livido bluastro in pieno viso.
Succede che la mater reietta si vergogni di mandarlo al nido, di portarlo in giro, di farlo uscire di casa così bollato e tumefatto com'è.
Succede che, dopo esattamente dodici sere in cui non transita dal divano, Mamma Pinkytos sia orgogliosamente spiaggiata in salotto con il suo tablet Pietro sulle ginocchia e nulla di nulla da fare. Strano ma vero.
Sono cose che succedono.
Per quanto riguarda il divano, Mamma Pinkytos vedrà di farlo succedere più spesso.
Della triste storia di Toby Ramera, delle paturnie adolescenziali del nano grande, delle bernoccoli e dei piagnistei del nano piccolo, invece, fa volentieri a meno.