venerdì 7 marzo 2014

Sta succedendo davvero

Fino ad ora Mamma Pinkytos non ci aveva mai pensato sul serio. Ma sta succedendo davvero.
Domani sarà una festa della donna specialissima.
Alle 5,10 in punto, Mamma Polly Capellipazzi e Mamma Chicchi Compagnadisventura saranno sotto casa di Mamma Pinkytos. 
Raggiungeranno di corsa Mamma Gabry Camomilla e Mamma Vicky Iperorganizzata per correre all'aeroporto. E da lì... Paris!
Il fatto è che Mamma Pinkytos non si è mai allontanata dai suoi nani da quando li ha fatti... Il fatto è che loro due, imbesuiti davanti alla tv, le sembrano così indifesi... Il fatto è che Parigi è lontano... Il fatto è che può sempre succedere l'imponderabile... Il fatto è che è successo una volta che lei, la mater laborans, ricevesse un sms con scritto che i nani ed il loro papà erano al Pronto Soccorso ad ingozzarsi di patatina in attesa che al Morby venisse cucito un  taglio in fronte che lo fa sembrare un reduce della Grande Guerra... Il fatto è che Mister Baby è bravissimo con i nani, ma la mamma è sempre la mamma.... Il fatto è che il frigorifero della Pinkytos' Home fa invidia al deserto dei tartari e la casa tutta è un campo di battaglia.... Il fatto è che Mamma Pinkytos è abituata a non riuscire a finire un discorso, a fare i conti con i minuti e la pazienza altrui, a mangiare a rate tra un capriccio, un fuoco di fila di richieste e l'immancabile cacca a metà cena... Il fatto è che a lei non piace separarsi dai suoi nani e in molte occasioni tende indubitabilmente al masochismo...
Il fatto è che la mater sprovveduta non ci aveva mai pensato sul serio. Ma sta succedendo davvero.
E Mamma Pinkytos è piuttosto emozionata.

Don't cry for me Argentina

Stanotte lo zio tanguero, alias il fratello di Mamma Pinkytos, lo zio dei nani, il bambino della Nonna R, parte per Buenos Aires.
Nella valigia l'indirizzo di un monolocale noleggiato on line,  vestiti eleganti e demodè, i cioccolatini fatti da Mamma Pinkytos e un sogno da realizzare. Quello di perfezionarsi, frequentare le milonghe e le scuole migliori, diventare insegnante di tango, rientrare in Italia e aprire una scuola tutta sua.
Lo zio tanguero è ansioso, emozionato. Mamma Pinkytos è più zingara, lui radicato come una vecchia quercia, non è mai stato tanto tempo lontano da casa.
Immagina scenari apocalittici: voli persi, bagagli smarriti, appartamenti che non esistono.
Mamma Pinkytos è felice. Felice che abbia finalmente trovato il coraggio di inseguire un sogno, feluce che abbia deciso di spiccare il volo, in tutti i sensi. Comunque vada sarà un successo. Un'esperienza ricca, di quelle che aprono la mente e cambiano la vita e non tornerai più quello di prima.
Anche lei se tornasse indietro sarebbe partita per chissà dove.
Con una valigina e Mister Baby. Lo conosce dalla notte dei tempi e se avesse voluto partire senza di lui avrebbe dovuto farlo a dodici anni.
Sarebbe partita e forse il presente sarebbe diverso. Ma Mamma Pinkytos oggi è felice ed è questo che conta.
Allo zio tanguero augura ogni bene, anche dall'altra parte del mondo.
Da domani i nani avranno uno zio in Cina ed uno in Argentina.
Lei aveva uno zio a Braone ed uno a Niardo.
Sono proprio cambiati i tempi.

giovedì 6 marzo 2014

Disordine e maltrattamenti: quando l'Italia non è un paese civile

Mamma Pinkytos non ci ha dormito la notte.
La mater nonarrivodappertuttoscusatemasonoumana, con Santa Domitilla Pansacitu (la mitica signora che aiuta Mamma Pinkytos con le pulizie) bellamente sdraiata sotto il sole di Sharm, con valaghe di panni da lavare e altrettanti da stirare, ha passato la notte a raccogliere frutta di plastica, a pulire il bagno e la cucina, a piegare per bene i pigiamini dei nani, che tanto non riusciva a dormire.
Aveva spento la tv (che non guardava, eccetto "cattoni", da almeno due anni e che tornerà a non guardare, eccetto "cattoni", almeno per altri due anni) su un servizio de "Le iene" di quelli da fare accapponare la pelle, torcere le budella, fare salire un'ansia così densa e vischiosa che poi dormire è impossibile.
Non c'erano morti ammazzati nè narcos in azione, ma tre bimbi, due neonati ed uno più grandicello sottratti ai genitori, rei di non tenere sufficientemente in ordine e pulita la casa.
Niente pidocchi, croste o cose così. Solo una collinetta di panni sporchi in attesa di essere lavati (la montagna di biancheria di Mamma Pinkytos a confronto è l'Everest), tre bimbi che dormono nella stessa stanza nei loro tre lettini vicini, giocoforza "con poco spazio per giocare", qualche padella nel lavello, libri e animaletti sparsi sopra e sotto il divano. E, udite udite, un cane. Bello pulito eh, ma pur sempre un animale, contutte le sue complicazioni.
Secondo qualche ben pensante che di certo non ha figli i genitori peccano di trascuratezza, escono gli Assistenti sociali, i carabinieri. Fotografano, fanno i soloni curiosando impunemente in casa d'altri e scatta il provvedimento d'urgenza. I bimbi, compreso un nano di sei mesi, vengono trasferiti in istituto.
Senza discussioni nè confronti, senza parlare con i genitori, senza sentire i nonni.
La motivazione? Raccapricciante. "Il disordine è una forma di maltrattamento."
Mamma Pinkytos, che per ragioni di lavoro di persone maltrattate e maltrattanti ne ha incontrate parecchie, e che, per indole,  è persona mite che insegna ai suoi nani "peace and love", a queste persone augura di finire, un giorno, vittime della loro stessa ottusità. È quasi certa che non abbiano dei figli, ma in quel caso avrebbe molti dubbi sulle loro capacità genitoriali. 
Strappare un bimbo alla propria mamma, in qualsiasi modo, è il crimine più grande che si possa compiere.
Ci sono casi, rarissimi e molto gravi, in cui un genitore momentaneamente non è in grado di prendersi cura del figlio. In quei casi va aiutato, sostenuto, non affossato. E tutto questo nell'interesse di chi non ha colpe, ma solo diritti, primo tra tutti quello di avere vicino chi lo ha messo al mondo e lo ama sopra ogni cosa. Le madri, i genitori non sono perfetti. Hanno difetti, limiti, evidenti incapacità, ma chi e soprattutto come qualcuno decide se è capace o no? In base a quali parametri?
Chi siete voi per entrare in casa d'altri e curiosare tra i panni sporchi? Chi siete per decidere che se la cucina non è linda un bimbo non è felice? Andate a dormire tranquilli la sera pensando a tre bambini soli, in un istituto, e a due genitori soli, in una casa troppo vuota? Siete orgogliosi di averlo deciso voi?
Mamma Pinkytos al solo pensiero si sente morire. È arrabbiata, preoccupata.
Dio solo sa quante volte succedono queste cose in un Paese che si ritiene civile.
C'è chi non vede i canti, la gioia, le fiabe. Chi vede sempre e solo il marcio, sfoggiando il proprio paraocchi con orgoglio, come fosse una borsa firmata. Chi non ha problemi a scagliare la prima pietra, anche se di scheletri nell'armadio ne ha una collezione. 
Mamma Pinkytos ha assistito mamme maltrattate, picchiate, alle quali hanno tolto i figli perchè hanno perso il lavoro e mamme sole, abbandonate dai mariti, alle quali hanno tolto i figli perchè per mantenerli dovevano lavorare tutto il giorno.
Se caschi nel girone infernale non va bene niente. Se  lo Stato decide che qualcun'altro, una persona e in quanto tale umana, fallibile e parziale, deve valutare se sei bravo o no a fare il genitore, devi sapere che puoi anche perdere tutto. Il tuo mondo, la tua vita. I tuoi figli.
Mamma Pinkytos si incatenerebbe, si darebbe fuoco, rapirebbe i suoi nani per portarli in capo al mondo. Tutto quello che ad una sua assistita non consiglierebbe mai.  Ma lei l'ha promesso ai suoi nani, la prima notte che hanno passato insieme. Ti proteggerò sempre, con tutte le mie forze.
Mamma Pinkytos ha fatto le lavatrici.
Ora non c'è più la montagna di panni da lavare (che se li cambi, i nani, poi per forza devi lavarli i panni sporchi), c'è quella di panni da stirare.
Però è tutto pulito eh, anche la cucina.
Lo ha detto a Mamma Gabry stamattina.
Mamma Gabry fa l'assistente sociale, l'incubo di Mamma Pinkytos. 
Cara amica, non ti posso più invitare a fare quelle belle merende con i biscottini decorati con la pasta di zucchero. La pasta di zucchero sporca e, quando la mater cake designer è in fase creativa, il pavimento appiccica e la cucina è una Waterloo domestica.
Ma guarda i nani: belli come il sole, puliti, ordinati.
Beh forse il Morby con quei capelli pazzi non è proprio ordinatissimo, ma annusalo, profuma di borotalco.
Sì, forse indossa le scarpe smesse dal Minty di un numero più grandi, ma ne va tanto orgoglioso.
E guarda il Minty che piccolo lord.
Ha due brufoletti, è vero, forse ha mangiato troppa cioccolata, ma mica gliela ho data io.
Però non ha neanche un pidocchio, neppure uno.
Mamma Gabry abbozza, si stizzisce, difende la categoria.
Ma lei Catone il censore ha deciso di non farlo. Lei ha scelto di non giudicare la vita degli altri.
Forse Mamma Pinkytos la può invitare a bere il the.
Magari quando torna Santa Domitilla Pensacitu.

martedì 4 marzo 2014

Parigi si avvicina - II parte

Siamo a - 4 e le mamme in fuga stanno ufficialmente sbroccando.
C'è la Iper-organizzata che vorrebbe prenotare tutto il prenotabile, dal posto auto in aeroporto, al posto numerato, al treno, all'autobus, alla bici, al posto a ristorante, suscitando un lieve stato d'ansia in Mamma Pinkytos e Mamma Polly Capellipazzi, inclini per natura all'improvvisazione.
C'è la Sognatrice che fantastica di mangiarsi un omelette con la baguette in un bistrò con vista su Montmartre, dove è arrivata in velo salutando in francese i passanti, come una Amelie in carne ed ossa.
C'è la fan di Giuliacci, che controlla ossessivamente le previsioni del tempo su Parigi.
C'è la Fashion addict che, in vista dell'imminente visita alla capitale della moda, per la quale sono rigorosamente richieste scarpe comode e tuta da ginnastica, fa shopping come neanche Backy Blomwood (per chi non lo sapesse si tratta dell'esilarante eroina creata dalla penna di Sophie Kinsella, autrice della saga di "I love shopping").
E poi c'è Mamma Pinkytos, niente affatto sfiorata dal pensiero della gita, alla quale verosimilmente penserà sabato mattina verso le 5, allorquando ravanerà al buio nell'armadio alla ricerca di qualcosa da mettere, cercando di fare piano per non svegliare i nani. Al momento la sua preoccupazione più concreta è quella di dimenticare qualcosa di veramente rilevante tipo i biglietti aerei di tutta la combriccola, il portafoglio o la testa. Immagina l'espressione di riprovazione di Iper-organizzata e le sale un'altra volta un lieve stato d'ansia. Ben conscia dei suoi limiti, voleva mollare la patata bollente dei biglietti a Mamma Gabry, la quale non ne ha voluto sapere. Ma Mamma Pinkytos sa che, in fondo, senza dirlo, anche lei ha stampato una copia delle carte di imbarco e la tiene nascosta nel taschino della borsa. O almeno lo spera.
La Iper-organizzata, che ovviamente ha prenotato il volo e faccio il check-in per conto proprio, ovviamente ne avrà dieci copie, una per ogni tasca, una in borsa ed una nelle scarpe, perchè non si sa mai. Ti possono rubare la borsa, scippare il portafoglio, dar fuoco al giubbino, ma le scarpe... quelle di solito rimangono al loro posto.
Sabato le mamme in fuga hanno fatto un briefing, durante una serata in pizzeria con nani e mariti al seguito. Sono riuscite a malapena a salutarsi da un capo all'altro del tavolo da ventisei coperti.
Si è capito solo che Sognatrice vorrebbe noleggiare una bici francese (a Mamma Pinkytos,  pigra per natura, sfugge la differenza con le bici italiane) e che Iper-organizzata, assai preoccupata di non trovare mezzo parcheggio in aeroporto alle 5,30 di un anonimo sabato mattina di marzo, passerà a recuperare le sprovvedute compagne  alle 5,15 enonunminutopiùtardiperchèmenevado.
Mamma Pinkytos e Mamma Polly Capellipazzi hanno deciso che, nella sciagurata ma non improbabile ipotesi di ritardo, chiameranno allegramente un taxi.
Cercasi taxista disperatamente.
In caso di imprevisti è meglio essere organizzati.

lunedì 3 marzo 2014

A Carnevale ogni scherzo vale

A Carnevale ogni scherzo vale, ma quella reproba di Mamma Pinkytos ha fatto lo scherzo più vecchio, noioso e banale del mondo: è sparita.
Per un'intera settimana è sparita dalla rete, dall' world wide web, da whatsapp, da faccialibro, staccando tutto ciò che prevedesse una connessione. Cervello compreso.
Ma non certo per riposare, anzi.
Ha lavorato come una dannata, caricata a molla, senza respirare, mangiare, pensare.
Ha frequentato un corso di cioccolato e uno di cake design.
Ha passato una serata al nido del Morby a far finta di essere una bambina di due anni, per farsi un'idea del percorso educativo del nano.
Ha preparato e decorato biscotti a forma di mascherina per la festa di Carnevale dell'oratorio e meringhette colorate per il mercatino della scuola.
Ha acquistato un tappetino di silicone per cucinare e desiderato con cupidigia un taglia-torte, del quale colpevolmente ignorava l'esistenza.
Ha allestito i nani per la festa di Carnevale e, seppure con riluttanza, ha allestito anche sè stessa e Mister Baby (Mamma Pinkytos ha pensato a lei bambina, a quanto si sarebbe sentita felice ed orgogliosa se i suoi genitori si fossero mascherati, e si è addobbata da sqaw senza battere ciglio. La titubanza di Mister Baby è durata giusto un paio di minuti di più, il tempo di infilarsi la pettorina da crociato del Minty e di dotarsi di scudo, spada ed elmo. Niente a confronto dello spettacolare travestimento da Peppa Pig della sua amica Mamma Jay e di quello da Minion di Mamma Ale Bricocenter!)
Ha spedito il Minty vacanziero dai nonni, regalando al Morby incredulo due giorni da figlio unico, con overdose di coccole compresa.
Ha salutato la sua collaboratrice, Silent Girl, che dopo due anni e mezzo ha imboccato un'altra strada, e ha iniziato i colloqui per trovare una nuova persona da inserire. Ha sfogliato curricola, si è fatta qualche grassa risata (appassionato di kart, dedito al turismo equestre, dogsitter echipiùnehapiùnemetta. Mamma Pinkytos consiglia il curling. L'originalità premia.), poi li ha gettati. Si fida più del suo istinto e della chiacchiera libera, poi si vedrà.
Ha scoperto che per fare calare la panza sono più efficaci i fermenti lattici dello zumba. Ciobin avrà un colpo al cuore, Mamma Gabry, nel dubbio, se ne prenderà un'intera confezione a sera, così, per sicurezza. Perchè lei la panza non ce l'ha, ma non si sa mai.
Mamma Pinkytos invece si occupa più della bellezza interiore e i cioccolatini fatti con le sue mani funzionano alla grande. Sorriso radiodo garantito, provare per credere. Ciccia e brufoli pure, ma mica si può avere tutto dalla vita.
È stata negligente Mamma Pinkytos, la scorsa settimana. 
A Carnevale ogni scherzo vale, ma sparire così, per abbuffarsi impunemente di cioccolato è una cosa che non si fà.
Mamma Pinkytos chiede venia. La prossima volta che vorrà fare uno scherzo farà ricorso all'inchiostro finto.

martedì 25 febbraio 2014

Parigi si avvicina - I parte

Il giorno della fuga delle mamme  nella capitale francese si avvicina e
ieri sera, nel bagno rosa della Pinkytos' Home, si è svolta la seguente surreale scena:
Minty: "Tu mamma ci vai davvero a Labigi?"
Mamma Pinkytos: "Certo amore che vado a Parigi."
Minty: "È uno scherzo mamma? Una cosa che dici per fare spaventare me, il papá e il Morby?"
Mamma Pinkytos: "No amore. Anche perchè non vi dovete spaventare. La mamma va a farsi un giro con le sue amiche, voi vi divertite un sacco e poi la mamma torna."
Il nano inizia a piangere e singhiozzare disperato. Mamma Pinkytos è basita. Il Morby, come sempre quando vede piangere il fratello, lo abbraccia e lo bacia a ripetizione.
Minty: "Non ci andareeee mammaaaa! Oppure portami con teeee!"
M.P.: "Nano, i bambini non vengono. Ma la mamma torna presto."
Minty (piangendo disperato): "Adesso tu devi chiamare le tue amiche e dirle che non ci vaiii... Fallo subito."
Morby: "Smack smack smack... Moreeeee!"
M.P.: "È tantissimo che la mamma non sta un giorno con le sue amiche. È una gita..."
Minty: "Vai sempre a zumba con le tue amicheeeee... Le vedi sempre! Adesso bastaaaa!"
Morby: "Smack smack smack... Coccoeeee!"
M.P.: "Non ti sembra di esagerare nano? La mamma ti vuole tanto bene, le mancherete ma ogni tanto le piace stare con le sue amiche. Poi una volta se vuoi andiamo io e te a Parigi.."
Minty(piagnucolante): "Se proprio dovevi andare potevi almeno andare più vicino... Così potevo venire a salutarti..."
Morby: "Ciao ciao Tia smack smack basci.."
M.P.: "Amore mio! Vedrai che quel giorno alla mamma non ci penserai neanche.."
Minty (disperato): "Tutte le volte che ho sentito parlare di questa cosa credevo che era uno scherzo! Io non credevo che tu volevi separarti da me... Io voglio stare sempre con teeee! Tu deeviii stareee sempre con meeee!"
Morby: "Smack smack smack.."
La campagna "Facciamola sentire in colpa" è ufficialmente iniziata.
Mamma Pinkytos non ha un marito siculo come quello di Mamma Polly e neppure geloso come quello di Mamma Gabry.
Ma ha un figlio, anzi due, possessivi come neanche Otello.
Ha vinto qualche cosa?

Stress

Quando Mamma Pinkytos è stressata:
1. riesce a pagare 25 euro per una riparazione in garanzia solo per non perdere tempo prezioso in discussioni;
2. spende soldi in vario modo perchè è dell'idea che, nei momenti in cui la qualità della sua vita è prossima allo zero, lei per sopravvivere debba almeno gratificarsi (oggi, per esempio, ha comprato in una cartolibreria storica in cui fanno saldi dell'80% perchè, come la maggior parte dei negozi vecchio stile, sta per chiudere, un album delle ricette bellissimo, con la copertina in pelle, a 5 euro. Si è immaginata i suoi nani adulti tirare  fuori da un vecchio cassetto questo album con scritto "Le ricette di Mamma Pinkytos", aprirlo e sentire il profumo di casa e della loro infanzia. Sigh... 5 euro ben spesi. Ha sorvolato accuratamente sul luogo in cui sarà lei, decrepita se tutto va bene, quando ciò accadrà);
3. mangia male e in fretta, senza masticare e gustare il cibo. Quindi ha sempre fame e compensa con junk food di varia natura;
4. ce l'ha con il mondo intero perchè nessuno la capisce, nessuno la aiuta, nessuno ha da fare quanto lei;
5. recrimina e sbotta per i motivi più disparati. È una pessima compagnia;
6. adora la solitudine nella quale vorrebbe crogiolarsi e, non potendo goderne, è simpatica come un porcospino sul quale ti sei appena seduto;
7. cucina, prepara dolci, produce di tutto in modo ossessivo compulsivo perchè è un'ottimo antistress. Poi mangia, voracemente, quello che ha appena cucinato con il niente che ha nel frigorifero e vorrebbe non averlo fatto.
Per fortuna tutto ciò capita abbastanza di rado. Per fortuna Mamma Pinkytos non è un tipo ansioso.
Per fortuna oggi è quasi finito.