Mamma Pinkytos ha una tosse che sembra tisica, ha le occhiaie fino ai gomiti, i capogiri, i capelli sporchi e le sopracciglia alla Teo Teocoli. Insomma, per non cadere im depressione evita accuratamente specchi et similia.
Per evitare il pericoloso meccanismo in base al quale più si é messi male e più ci si lascia andare (eh perché stamattina, tanto per gradire, ha pure i gambaletti color carne con l'elastico in vista!!!), Mamma Pinkytos aveva deciso di regalarsi, dopo oltre tre mesi, una seduta dal parrucchiere. Una sorta di auto-regalo per la festa della mamma di domenica.
L'idea era quella di farsi tagliare e arricciare i capelli, come solo lei sa fare, da Giusy Manidifata e di farsi sistemare le inguardabili sopracciglia da Lila Millesmalti.
Ovviamente niente é andato come previsto.
Mamma Pinkytos sta aspettando da quaranta-minuti-quaranta sugli odiosi divanetti (M.P. odia aspettare!!!) sottraendo tempo prezioso al lavoro e non ci sono né Giusy Manidifata né Lila Millesmalti.
Di taglio non se né parla. Spera nella provvidenza almeno per la piega.
Uff...
Gioie e dolori di un'aspirante mamma lumaca costretta, giorno e notte, a una vita a mille all'ora
giovedì 9 maggio 2013
Obiettivo restyling fallito
martedì 7 maggio 2013
Nessuno sa di noi
"Nessuno sa di noi" di Simona Sparaco è un romanzo e racconta la storia di Luce, che ha dovuto affrontare il dramma dell'aborto terapeutico.
Racconta il prima, il durante ed il dopo. La difficoltà di continuare a vivere, la inevitabile crisi di coppia e la lenta rinascita.
A Mamma Pinkytos è piaciuto perchè si astiene totalmente dal giudicare. Offre degli spunti, dei punti di vista diversi, tutti giusti e tutti sbagliati insieme davanti all'incommensurabilità della vita.
Quando la scelta giusta è impossibile da fare perché niente è giusto davvero, possiamo fare soltanto una cosa: apprezzare il poco o il tanto che abbiamo avuto e che abbiamo, vivere ogni giorno come un dono, guardare avanti.
Mamma Pinkytos leggeva e le scendevano le lacrime.
A fianco aveva il suo Morbillino che dormiva, delicato, profumato e meraviglioso.
La mente è volata a quel giorno in cui, al settimo mese circa, la ginecologa aveva detto a lei e a Mister Baby che l'ecografia denotava una lieve ventricolomegalia cerebrale che probabilmente si sarebbe risolta con la crescita del feto, ma che era opportuno tenere controllata.
Anche in quel caso nessuno sapeva, perchè Mamma Pinkytos e Mister Baby avevano deciso di tenersi quel fardello solo per loro,per non alimentare l'ansia.
Da quel momento la gravidanza di Mamma Pinkytos era diventata a rischio, il Morby veniva controllato ogni due settimane, per verificare la crescita e controllare che tutto il resto fosse a posto.
Mamma Pinkytos, che già era reduce da un incidente stradale, da una polmonite ecc. ecc., per tre giorni si era ubriacata di Internet,del tutto e del niente che la rete propina, si era misurata con termini inquietanti, aveva passato le notti a confrontare le ecografie con quelle della gravidanza del Minty, aveva telefonato a tutti i ginecologi che conosceva. Poi aveva affidato la sua vita e quella del suo bambino nelle mani di dio o chi per lui.
Un mese dopo circa la crescita degli altri organi del feto aveva fatto rientrare nella norma le misure dei ventricoli cerebrali. In pratica, il Morby era cresciuto a pezzi, prima il cervello, poi il resto.
Un'eco-encefalo fatta alla nascita ha escluso ogni problema.
Mamma Pinkytos, se ripensa a quei giorni, ricorda nettamente odori, colori, sensazioni. Si vede inerme con il suo pancione da pachiderma sul lettino dell'ecografia, sente il freddo del gel, il duro della sonda che schiaccia, il medico che dice: "Scusi signora se schiaccio, ma si muove molto e noi dobbiamo misurare bene." Dopo l'ecografia più lunga della storia, Mamma Pinkytos e Mister Baby erano tornati a casa dal loro Minty malatino, si erano abbracciati e Mamma Pinkytos aveva dormito per tre ore per fare scivolare via la tensione.
Erano, sono stati fortunati.
Basta poco perchè la vita cambi.
Basta poco e preparati non si è mai.
lunedì 6 maggio 2013
Bollettino medico delle 13.00
Dal nido non hanno ancora chiamato.
Ciò significa che il Morby non ha ancora prodotto "più di tre scariche molto brutte in tre ore". Quindi siamo a cavallo.
Mister Baby è depresso perchè un cliente dall'ineffabile nome di AJUN AJIN gli ha detto che sembra malato. A Mamma Pinkytos pareva bellissimo e lo ha pure invitato a mangiare una brioche (eh sì perchè nella Pinkytos' Family l'invito per un caffè è riduttivo. La priorità è sempre mangiare- Gnam gnam), ma forse ha gli occhi appannati causa raffreddore.
Quella che pare essere messa peggio è, come al solito Mamma Pinkytos, che ha gli occhi gonfi come una rana e il fazzoletto costantemente in mano. Non riesce manco a parlare causa muco.
Ma questo, direte voi, non è grave.
domenica 5 maggio 2013
Lo swap, il calamarello e i primi passi del Morby
Quello che sta per concludersi, finalmente sotto le coperte, per Mamma Pinkytos é stato un weekend molto faticoso. Avrebbe avuto bisogno di ritemprarsi dopo una settimana piena nonostante il mercoledì festivo (o forse proprio per quello) e invece é ridotta malissimo, raffreddata, con il mal di gola, doloretti vari e la pressione sotto i tacchi, oltre che reduce da una intossicazione alimentare che l'ha messa fuori uso per quasi tutta la giornata di ieri.
E la cosa a Mamma Pinkytos è scocciata tantissimo perché ieri doveva essere una delle giornate più mondane della storia.
Ma iniziamo con il dire che venerdì, finalmente dopo tanto tempo, Mamma Pinkytos é riuscita a pranzare e a fare un po' di sano shopping con la Nonna R, che é venuta a trovarla. Ha comprato un paio di scarpe da teenager e dei pantaloni skinny con i quali é abbastanza ridicola e si é rilassata.
In serata però (era sola in casa con i nani e quando è così, LEI, la suprema mater familias, schiavizzata, comandata e comandante, ha il DIVIETO ASSOLUTO di stare male!!!) ha iniziato ad avere dei fastidiosi crampi allo stomaco e la situazione é peggiorata con il passare delle ore. La notte, nonostante due Buscopan, non ha chiuso occhio e ieri mattina non si reggeva in piedi.
Imputata numero uno: la calamarata al calamarello che Mamma Pinkytos aveva mangiato a pranzo.
Imputata numero due: la burrata della pizza gourmet che Mamma Pinkytos aveva divorato giovedì sera alla cena con le amiche di pancia.
Così, di istinto, Mamma Pinkytos ha dichiarato colpevole il calamarello, che ha combinato un sacco di casini.
Primo: Mamma Pinkytos e Mister Baby, ieri mattina, hanno dovuto fare saltare il corso di nuoto al Morby e ciò, alla sua mammetta da rottamare é dispiaciuto infinitamente essendo prevista la lezione con mamma e papà. Per l'occasione, Mamma Pinkytos aveva pure prenotato per il Minty il servizio di baby sitting gentilmente offerto da Mamma Polly Capellipazzi che, ormai, per mole e altri ovvi motivi è ai limiti della sfruttabilità. Mamma Pinkytos e Mister Baby ci tenevano tantissimo a dedicare un'oretta in esclusiva al loro nano piccolo e ci si é messo di mezzo il calamarello.
Secondo misfatto: con Mamma Pinkytos fuori combattimento, esanime sul letto con la pressione a trenta, Mister Baby ha portato i nani al parco e cosa ha deciso di fare il Morbillo in assenza della sua mamma? Ha repentinamente deciso di muovere i suoi primi passi in autonomia!!! Cammina cammina il piccolo Morbilletto, il grande amore di Mamma Pinkytos, si è lanciato con coraggio verso il mondo de bipedi. Prima al parco ha fatto quattro passi poi a casa sei, sette, otto - dieci passettini tra gli applausi festanti del Minty e davanti a Mamma Pinkytos e Mister Baby con i lucciconi agli occhi davanti al nanerottolo traballante.
Ultima colpa del calamarello: avere rovinato a Mamma Pinkytos la festa per l'evento glamour del secolo ossia lo swap party organizzato per ieri pomeriggio da Mamma Nina Lavoropertutti.
Mamma Pinkytos aveva preparato da giorni, conplice il cambio di stagione, due borse piene di vestiti da swappare (scambiare, ma in un modo moooolto chic! Anche se Mamma Pinkytos non é sicura che lei, Mamma Chicchi Compagnadisventura e Mamma Pokky Capellipazzi con la sua mega-pancia fossero tres chic mentre sgomitavano per accaparrarsi un foulard). Lo swap party doveva essere la scusa per svuotare gli armadi e ritrovare vecchie amiche con cui prendere un aperitivo. Mamma Pinkytos, che per non dare buca a tutte, ha fatto ricorso a tutta la sua forza di volontà mentre per non fare paura ha fatto ricorso ampiamente e correttore e fondotinta, ma non è bastato. Stava a malapena in piedi e, dopo lo swap (nel corso del quale non é riuscita a sfoderare la sua verve agonistica), ha dovuto mollare il colpo e tornare dai suoi nani con la testa che scoppiava. Comunque si é accaparrata una maglia e una borsa carina e si é divertita. Per il resto attende il prossimo swap party.
Oggi lo stomaco di Mamma Pinkytos sta meglio. Il Minty l'ha obbligata a cucinare, e di conseguenza a mangiare, le lasagne.
In compenso diluvia, Mister Baby ha fatto il cambio di stagione dei suoi armadi (è bravo, è bravo) e la casa è piena di maglioni-piumini-sciarpe da lavare, Mamma Pinkytos starnutisce ininterrottamente da quattro ore e il Morby ha la diarrea fulminante.
Ma Mamma Pinkytos, in tutta onestà, in questo caso non crede che la colpa sia del calamarello.
martedì 30 aprile 2013
L'invasione degli ultracorpi
Diciamocelo: il mondo sta cambiando.
C'è qualcosa nell'aria, nell'acqua o chessoio che rende molto difficile, quasi impossibile concepire figlie femmine.
Gli zii cinesi aspettano un maschietto ("It's a boy." Ha sentenziato il medico senza dubbio alcuno.), Mamma Yaya Stakanov pure (l'ha saputo oggi!!!! Evviva!) e anche il fratellino in arrivo di Baby Kikki Tullipan ha il pisellino. Per non parlare del Banana e della magica coppia di gemelli di Mamma Lella Hofattotris.
Un tripudio di testosterone, di pagliaccetti azzurri oggi e di Gormiti , pistole e spade domani.
Un delirio.
Anche perché con tutta questa carenza di donne, Mamma Pinkytos avrà i suoi nani attaccati alla gonna fino a quarant'anni.
Se tutto va bene.
Mamma Polly Capellipazzi, che ai giochi violenti dei nani maschi non é abituata (non ancora), é seriamente preoccupata.
Quando M&M ruggiscono e lanciano in sincrono le loro grida di battaglia, lei abbozza, ha l'impressione di trovarsi davanti a degli ultracorpi, degli alieni che credono che la borsetta tonda di Baby Lila sia una palla di cannone.
É bene che ci si abitui. Il conto alla rovescia per l'arrivo del Banana é cominciato.
lunedì 29 aprile 2013
Il giorno fatidico
Il giorno fatidico, quello descritto in ogni libro e manuale di puericultura al capitolo "arriva un fratellino/sorellina", é arrivato.
Stamattina il Minty, tra il serio e il faceto, mentre si sfilava i pantaloni del pigiama, chiedeva: "Mamma, ma quando il Morby ritorna nella tua pancia?" Alla richiesta di lumi, formulata dall'incauta madre, circa le ragioni di siffatta domanda, il Minty rispondeva la prima cosa che gli passava per la testolina: "Perché mi rompe tutti i libri, anche quelli della biblioteca."
Mamma Pinkytos, un po' perché é un periodo in cui tra M&M si intravedono germogli di complicità e di grande affetto, un po' perché mentre lo chiedeva non pareva che il nano grande denotasse particolare sofferenza, non si scomponeva più di tanto e rispondeva con grande tranquillità: "Amore, i fratellini non tornano nella pancia anche se tutti i bimbi, prima o poi, quando hanno tanta voglia di mamma, lo desiderano. Però é una fortuna che il Morby ci sia perché in tanti ci diventiamo molto di più."
Il Minty osservava un nanosecondo di silenzio (che per lui é un'eternità) poi con entusiasmo diceva: "Io quando sono glande avrò tle bambini che li chiamo Richiald, Peppa e George".
Mamma Pinkytos, repentinamente trasformata in nonna di due maiali e un coniglio dalla fervida fantasia del nano televisivo, prendeva la palla al balzo: "Un giorno Richard ti chiederà quando George e Peppa tornano nella pancia. Quando succederà cosa gli dirà papà-Minty?"
"Che in tanti é più bello." Concetto afferrato.
Anche perché poco dopo, mentre il Minty che faceva la pipì veniva come al solito raggiunto dal Morbillo gattonante, Mamma Pinkytos sentiva il nano grande dire al piccolo: "Ciao Morby. Sono ploplio contento di vederti."
Ma il nano piccolo é esserino assai rancoroso che, se subisce un torto, non dimentica e se la lega al dito. Cosi, all'uscita dal nido, quando, come ogni giorno, il Minty gli si era avvicinato per stritolarlo e baciarlo con i suoi modi poco urbani e parecchio molesti, il Morby (che di solito riempie il fratello di ridolini e baci con risucchio) gli assestava un deciso spintone allontanandolo senza esitazioni.
Uno a uno e palla al centro.
Grazie grazie grazie
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