Gioie e dolori di un'aspirante mamma lumaca costretta, giorno e notte, a una vita a mille all'ora
venerdì 19 aprile 2013
Fratellini e sorelline
Per il Minty, che non ricollega in alcun modo il suo Morby che ormai è quasi bipede a questi esserini nella pancia delle loro mamme non ancora molto reali, l'argomento "fratellino o sorellina" è un argomento "caldo".
Stamattina, lungo il tragitto casa-scuola.
Minty: "Mamma, tu devi fae cento bambini. Così è più bello, siamo in tanti e la mia casa sembla una scuola."
Mamma Pinkytos preoccupata: "Cento bambini significano cento volte con il pancione. E' un po' faticoso amore."
Il Minty determinato: "Ma è bello mamma. Tanti flatellini. Più di Nicolò, più della Lila, più di tutti. Tanti che non ci stiamo in macchina e dobbiamo andae con due macchine."
Mamma Pinkytos: "E' bello avere tanti fratellini, ma è anche già una fortuna che ne hai uno. Al massimo si può pensare a una sorellina, tra qualche anno. Così c'é un'altra femmina in casa."
Il Minty becero maschilista: "No mamma. Quella te la fai tu pel te. Io dicevo tutti maschi. Così mentle voi giocate con le bambole, noi, che siamo tantissimi, le colpiamo e le lompiamo tutte."
Mamma Pinkytos, che si è prefigurata la scena, farà il terzo figlio quando scegliere il sesso sarà possibile e matematicamente certo.
Su questo è d'accordo anche Mister Baby (ovviamente non perché vuole una femmina ma perché crede che questo non accadrà nei prossimi dieci anni).
martedì 16 aprile 2013
Il Papa e le guardie svizzere
Il Minty dopo cena: "Papà vuoi giocale con me? Noi due siamo le gualdie svizzere e il Morby é il Papa e lo dobbiamo difendele."
Il Minty indossa il costume da centurione romano che gli ha regalato Mister Baby, mentre il Morbillo é al centro della stanza con le braccia protese verso l'alto e saluta con due manine. Niente da dire, si é calato nella parte.
Mister Baby abbozza, indossa l'elmo di cartone e impugna la spada di carta e nastro adesivo che gli ha portato il Minty.
"Vieni papà, andiamo a picchiale la mamma. Lei é il nemico."
Il Morby emette i suoi gridolini di giubilo e lancia banane di plastica.
Mister Baby fomenta i nani violenti. Il Minty non si fa pregare e passa alle vie di fatto contro il nemico disarmato che, ignaro del pericolo, sta incautamente riordinando la cucina.
É in questi momenti che Mamma Pinkytos, pur apprezzando il taglio storico del gioco, vorrebbe una figlia femmina.
lunedì 15 aprile 2013
Primavera!!!!
Yu uh!
É primavera e finalmente si vede. C'é il sole, fa caldino, Mister Baby ha montato il triciclo del Morby ed é tutta un'altra vita.
Ieri la Pinkytos Family ha vissuto, con grande felicità, la sua domenica primaverile tipo. Tutti in bici al parco gigante con la famiglia Capellipazzi, attrezzata manco stesse andando in campeggio per un mese, con tanto di tenda e lasagne.
Il Morbillo, tra l'eccitato ed il preoccupato, ha fatto la sua prima gita in bicicletta, sul seggiolino del potente mezzo di Mamma Pinkytos che, a corto di allenamento, veniva regolarmente seminata da Mister Baby, che pure aveva la zavorra del Minty.
Al parco i nani hanno scorazzato liberi, le mamme hanno spettegolato senza ritegno e i papà hanno fatto la spola tra gli uni e le altre.
Oggi, dopo il ritiro dei nani, pomeriggio al parco in libertà e, a seguire cena frugale della famiglia allargata (ma senza il povero Ali Theweatherman, ancora in treno, in attesa di scaldare e scollare la pasta al pesto di mezzogiorno) alla Pinkytos' Home.
É finita, come nella migliore Traditi, con il Morby disperato causa stanchezza placato solo grazie a Santa Tetta e il Minty e Baby Lila che in un minuto passano dall' amore all' odio e viceversa a causa di un'aspra e seria contesa riguardante la Peppa Pig e i Barbapapa.
Ma la vita in primavera é bellissima perché si cena con la luce naturale, perché non si mette la giacca, perché i nani si addormentano subito, perché i panni asciugano in fretta.
Fa niente se ogni sera Mamma Pinkytos deve mettere da lavare due cambi completi sporchi di terra e di erba. Fa niente se il Minty, alla sua mamma che lo invita a non buttarsi per terra, risponde: "Non posso mamma pecché mi piace troppo lotolammi nell'erba."
In fondo ha ragione lui.
venerdì 12 aprile 2013
Piccoli chiacchieroni crescono
Oggi, se per caso di capita di stare per mezz'ora con il Minty (e l'effetto è triplicato se insieme al Minty c'è pure Baby Lila Capellipazzi, che ammette candidamente: "Io sono chiacchierona e comandina"), o non gli dai retta (ma il nano pervicace non molla facilmente e urla a squarciagola: "Uffa!!!! Tu non mi ascolti. Io ti devo dire una cosa!!!") o ne esci con le ossa rotte e il cervello fumante, perchè i nani, si sa, non si accontentano di risposte distrette e superficiali, magari proferite mentre tu, mamma sciagurata, ti prendi la libertà di scambiare a tua volta due parole con una collega mamma ("Uffa!!! Ma tu parli sempre. Sei proprio una chiacchierona!!!" IO?!). Gli argomenti, loro, li devono e vogliono sviscerare nel profondo.
E se il Minty e la sua promessa sposa Baby Lila litigano, e capita spesso, è quasi sempre perchè tutti e due vogliono parlare nello stesso momento ("IO devo dire una cosa!" "La stavo dicendo IO!!!" "Tu parli sempre" "Tu sei un chiacchierone!").
Il giovane Morbillo, nato in una famiglia di chiacchieroni patentati (perchè anche Mamma Pinkytos e Mister Baby, quando c'è da sproloquiare, non si tirano indietro) guarda e impara.
A un anno, ovviamente, favella a modo suo, ma già in un modo assai vario e assolutamente comprensibile.
Anche Atina Calmaolimpica, la sua educatrice del nido, si è detto sorpresa dalla capacità del Morby di ripetere le parole e dalla sua eloquenza.
Le sue parole preferite, come è ovvio, sono MAMMA, che dice ormai in modo perfetto e alquanto insistente, e "CA-CQUA" ovvero acqua, parolina che urla tutto felice quando si appresta ad allagare la casa aprendo al massimo il rubinetto del bidet.
Poi, essendo uno che a tavola non si tira indietro (come ben si nota dalla pancia), dice "PAPPA" e "TO-TA", ma anche "NA-NA" (banana) e "PEA" (pera).
Ultimamente canta anche una simpatica canzoncina del nido, la "Torre alta", che è stata anche la prima canzone imparata dal baby Minty. Probabilmente se la sogna anche di notte, perchè spesso appena sveglio al mattino canta: "ALTA - ALTA - ALTA..." mimando i gesti della canzone con le manine: torre, farfalline, batti le manine...
Poichè in questa fase tutti i nani sono un po' pappagallini che ripetono le parole che gli vengono dette, il Morby dice spesso quello che viene detto a lui ossia "BA-TA" (basta), che nello specifico gli viene detto mille volte al giorno quanto tira pugni e si appende al televisore tentando di farselo cadere addosso.
Infine, il Morbilletto chiama le nonne "NO-NA", il suo papà "PA-PA", Mamma Polly Capellipazzi "PAOA" e, in modo assai euforico ma che non dà molta soddisfazione al diretto interessato, il suo fratellino "TA-TA".
Ma quel che in assoluto il Morby ripete meglio sono i ruggiti e le grida di battaglia che sente fare al Minty quando gioca ai suoi giochi di ruolo alquanto violenti. Li ripete con una tale cattiveria che riceve i complimenti del bellicoso fratello: "Blavissimo Morby, blavissimo!"
Piccoli chiacchieroni crescono.
giovedì 11 aprile 2013
Leggi non scritte
Mamma Pinkytos sente la primavera che non c'é.
Il rientro da Roma, nonostante l'esiguo bagaglio, é stato tutto un correre, rincorrere, accatastare, lavare, riordinare.
Oggi Mamma Pinkytos é riuscita a passare da casa un'ora scarsa prima di andare a prendere i nani e senza neppure togliersi le scarpe ha preparato ragù, besciamella, lasagne e budino da portare per merenda ai nani famelici.
Ne é valsa la pena perché mentre il cielo ingrigiva e minacciava di nuovo pioggia, M&M gustavano felici il loro budino su una panchina e a cena hanno fatto il bis di lasagne.
Anche Mamma Pinkytos, che oggi aveva mangiato un panino in piedi, ha fatto onore alla cuoca (modestamente..) e adesso ha una pancia che a Ivano Vaccipiano, con i suoi "scivolino-crunch-su le gambe", gli verrebbe l'orticaria.
Ma non c'é rimedio. Con buona pace della prova costume.
Così come non c'é rimedio al fatto, ormai matematicamente certo, che ogni volta che é appena passata Santa Domitilla Pensacitu e la casa ha una parvenza di ordine e pulizia, il Minty non centra il water e fa la pipì per terra, il Morby sparge chicchi di riso ovunque e spiaccica la banana sul pavimento e Mamma Pinkytos li vorrebbe picchiare, ma si trattiene (santa pazienza).
Ci sono leggi non scritte per cui alcune cose vanno sempre allo stesso modo.
Mamma Pinkytos ha smesso di farsi domande e dovrebbe smettere pure di prendersela. Dovrebbe tenersi la sua casa-discarica così com'è e fare buon viso a cattivo gioco.
E magari pure tenersi in tasca gli euro che dà a Santa Domitilla Pensacitu, visto che non fa neppure in tempo ad apprezzarne il duro lavoro.
lunedì 8 aprile 2013
From Rome with love
Nel pomeriggio la Pinkytos' Family tornerà a casa, con estremo disappunto del Minty ("Ma io non voio andae a casa. É bellissima questa vacanza. Ci portiamo anche i nonni un giolno?"), e il bilancio del fine settimana romano é più che positivo.
É andata cosi bene che la mente insana di Mamma Pinkytos, che in ferie non ci va mai, una volta testati i nani nel weekend mordi e fuggi, ha già virtualmente organizzato altri mille viaggi: Londra, Stoccolma, Berlino, Madrid echipiùnehapiùnemetta.
Ieri la Pinkytos' Family, stante la giornata soleggiata e finalmente primaverile, ha disertato il museo dei bambini (Explora) che Mamma Pinkytos aveva prenotato ed ha fatto una capatina in Piazza San Pietro dove il Minty, entusiasta ma perplesso ("Che spadona lunga! Ma che vestitino strano! Dove combattono? Quando? Spadano qualcuno?"), ha avuto un tu per tu con le guardie svizzere. Vista la ressa era improponibile aspettare l'angelus, anche se anche il Papa incuriosiva parecchio il nano grande ("Il Papa combatte? É un papà? Perché si chiama come un papà se non é un papà?").
Poi mamma, papà (quello vero) e nani hanno preso la metropolitana, sono scesi vicino a Piazza del Popolo e hanno scarpinato per quasi due ore attraverso Villa Borghese per raggiungere il bioparco.
Il Minty, alla faccia dei tanti cinque-seienni seduti nel passeggino come fossero in poltrona che si vedevano, ha macinato chilometri anche in salita come un navigato alpinista, senza lamentarsi mai. Il Morby salutava tutti con due mani e sembrava (lui sì) il Papa.
Mamma Pinkytos e Mister Baby erano determinati a mantenere la promessa e a portare i nani allo zoo, ma non vedevano la fine del tragitto.
All'alba delle 13 i nostri eroi, sudati e affamati, ce l'hanno fatta.
I nani si sono divertiti e i loro genitori di conseguenza. Il Morby lanciava gridolini entusiasti sulle spalle di Mister Baby, mentre il Minty si é fatto truccare da tigre da una poveretta che truccava bambini da otto ore buone.
Mister Baby a portato a spalle i nani a turno e alla fine era abbastanza provato mentre a Mamma Pinkytos é venuta la sciatica fulminante (e te pareva) e ha zoppicato sofferente per due ore. Per fortuna, per riprendersi le é bastato un quarto d'ora sdraiata in un prato gambe all' aria mentre il Morby si strafogava l'ennesimo yogurt e il Minty molestava lanciando erba una tedesca a piedi nudi, secondo lui poco consona al luogo e alla stagione.
All' uscita i nani sono stecchiti, uno nel passeggino (quando ce vo' ce vo') e uno nel mei tai.
Alla sera la Pinkytos' Family ha cenato da tale Valentino, in una trattoria romana very ignorant (se non altro perché non avevano neppure un seggiolone et similia) a base di abbacchio e pasta alla gricia. I nani (soprattutto il Morby, che quanno se magna non é secondo a nessuno) hanno fatto onore allo chef e i loro genitori non si sono tirati indietro.
Adesso Mamma Pinkytos e il Morby dormiente stanno aspettando il Minty e Mister Baby sotto la scalinata del Quirinale (Roma é un'unica grande barriera architettonica e i disabili e le famiglie con passeggino o hanno muscoli possenti e fiato da vendere o é meglio che se ne stiano a casa). Mamma Pinkytos ha regalato al Minty le ultime monetine del suo portafoglio per comprarsi un ricordino di Roma, lui le ha regalato un bacio e una confidenza: " Le devo tenere stlette mamma perché se allivano il Gatto e la Volpe... É pel quello che tengo le mani in tasca."
Mamma Pinkytos é felice, molto felice.
Domani niente lavoro. Andrà in ospedale dal Nonno M, ma oggi guarda le cose con un po' di ottimismo in più.
sabato 6 aprile 2013
Assaporare l'attimo
Mamma Pinkytos sta scrivendo sdraiata sul letto comodissimo della stanza di un hotel di Roma, zona Colosseo. Mister Baby naviga in Internet, il Morby dorme come un sasso dopo una giornata lunga lunga, mentre il Minty, troppo eccitato per la novità , si gira e si rigira nel letto senza riuscire a prendere sonno.
Eh sì , la Pinkytos' Family si é concessa un weekend lungo (fino a lunedì ) fuori porta programmato da tempo che ha rischiato fino all'ultimo di saltare.
L'idea era quella di trascorrere due giorni nella capitale con due amici, conosciuti durante la meravigliosa luna di miele in Centro America di M.P. e Mister Baby. Senonché la piccola Baby Mary Jane, la loro bimba, é stata colpita dal malefico virus intestinale, il marito di Mamma Patsy Honeymooner, l'amica che Mamma Pinkytos aveva tanta voglia di rivedere, si é infortunato giocando a calcio e i compagni due viaggio, loro malgrado, hanno dovuto dare forfait.
Anche se l'weekend romano era stato organizzato per incontrare loro, la Pinkytos' Family non poteva spostare né volo né soggiorno, pertanto si é preparata a partire comunque, con l'essenziale pigiato in due zainetti leggeri leggeri (Mamma Pinkytos, quanto a bagagli, é sempre piuttosto minimal).
Quanto tutto era pronto ed Ali Theweatherman aspettava la combriccola sotto casa per trasbordarla all' aeroporto, Mamma Pinkytos ha saputo che il Nonno M era stato appena ricoverato in ospedale.
Se non fosse stato per le faccine sorridenti ed entusiaste dei suoi nani, (il Minty pronto sulla porta con il suo zainetto contenente acqua e crackers in spalla e il Morby che batteva le manine con la faccina ancora intorpidita dal sonno) ai quali.non voleva causare una delusione,
Mamma Pinkytos avrebbe deciso di non partire.
Come se non bastasse, una coda chilometrica al gate di imbarco ha rischiato di fare perdere l'aereo all' allegra famigliola in gita, che ha corso come Mennea con nani e passeggino in collo, ha supplicato uno steward antipatico e raggiunto a piedi, sempre correndo, il velivolo pronto per la partenza.
Dopo tutte queste disavventure, i nani sono stati bravi, nonostante il viaggio prima in aereo poi in autobus, le attese, la stanchezza, la fame che, quasi alle 21, ha fatto divorare ad entrambi la pasta al pomodoro (prontamente preparata in una trattoria) con somma cupidigia.
É stata una bella serata, l'atmosfera era ed é frizzante, ma Mamma Pinkytos é un po' triste.
Pensa al Nonno M, alla Nonna R, allo Zio Tanguero, alla sua famiglia prima che lei facesse famiglia, e vorrebbe esserci, aiutare o semplicemente esserci, almeno nei momenti di difficoltà. Poi pensa alla vita che scorre, ai suoi nani domani, quando e se vorranno esserci.
Pensa alla sua famiglia di adesso, così fortunata e a quella di prima, di sempre, molto meno fortunata.
Nessuno sa cosa sarà domani.
Mamma Pinkytos é un po' malinconica, ma sente che gli attimi speciali, quelli fuori dall'ordinario, quelli dove tutti sono felici e spensierati, vanno assaporati e non sprecati.
In prospettiva futura.