lunedì 2 settembre 2024

Van-life

Come dice Mister Baby, il van è per persone ordinate.
Togliersi le scarpe prima di entrare, niente biscotti sgranocchiati allo stato bravo, pipì solo a comando.
Secondo Mamma Pinkytos, i soldatini della van Life sono stati bravissimi. Caricare l'acqua, scaricare, attaccare la corrente, alzare il tettuccio, attenzione al tendalino, montare letto, lenzuola, cuscini, sacchi a pelo. Mettete tutto, togliere tutto, le luci, le spie, l' AD Blu. Ricordarsi che gli zaini con le tre cose necessarie stanno dietro e per nessuno motivo mentre dormi ne puoi avere bisogno. Ridurre le necessità sotto l'indispensabile.
La fatica degli spazi ristretti.
Eppure.
Il Morby che non sta nella pelle dall'emozione: "Sono troppo emozionato e felice."
Dormire al fresco nel bosco avvolta nel plaid con le maniche di Hello Kitty mentre nel resto del mondo terracqueo si muore di afa.
Svegliarsi con la Val d'Orcia che si stende sconfinata ad un passo da van. Infinite possibilità: di partire, cambiare itinerario, di farsi una doccia nel bel mezzo della tangenziale.
La meraviglia dell'ennesima avventura.
E la consapevolezza che, dopo il Senegal, il loro minuscolo Westfalia è un grande hotel in miniatura.
Forse inadatto per il lungo raggio, azzardato per il gelo di Capo Nord ma pur sempre una buona soluzione per partire in libertà.
E poi Mamma Pinkytos in realtà si sentiva ordinatissima e anche molto portata a cucinare sui fornelli da campeggio.
La vanlife potrebbe essere una soluzione per la sua pensione.
Dovesse mai andarci. 
Così con il catetere risolve anche il problema del bagno.

mercoledì 21 agosto 2024

- 2

Mancano due giorni all'ultima follia estiva della Pinkytos' Family, una mini-avventura on the road in van Westfalia, e loro non sanno nemmeno dove andare.
Visto il grande caldo dei giorni scorsi, avevano organizzato un itinerario in alta montagna in Valle d'Aosta, ma pare che di questi tempi ci siano i pinguini e Mamma Pinkytos non ha nessuna voglia di attingere al guardaroba invernale e di surgelare la notte, dopo essere crepata di caldo per tutta l'estate.
Ora, senza grande impegno e ispirazione, stanno valutando la Val d'Orcia, ma avevano già fatto l'abitudine all'idea della montagna e non riescono a quagliare.
Mamma Pinkytos sta lavando i divani ed è di cattivo umore.
Non riesce a preparare i bagagli perché non conosce la destinazione.
Eppure il van dovrebbe essere libertà, di decidere all'ultimo, di fermarsi dove capita.
Sarà l'assenza del bagno, alla quale Mamma Pinkytos pensa ogni volta che va nel suo, di bagno.
Tuttavia è convinta che rispetto ad alcuni wc del Senegal sia meglio il nulla.
Il bosco, il prato, il porta-potty (che comunque non hanno).
Secondo Mister Baby devono usufruire del bagno degli autogrill. E Mamma Pinkytos già si immagina la Pinktos' Family in fila indiana, con i pigiami con puffi e lo spazzolino in mano a fare la coda ai wc dell'autogrill.
E, a onor del vero, continua a propendere per il bosco.
I tre maschi di casa dicono che il problema sarà lei, Mamma Pinkytos, che ha bisogno della toilette ogni tre minuti e nemmeno riesce a farla in piedi.
Eppure la mater avventurosa si sente così adattabile, così predisposta al bivacco selvatico.
Però magari una bottiglietta se la porta, così, per sicurezza.
Perché già sa che i tre esseri pisello-muniti che sono i suoi famigliari non sono tanto ben disposti nei confronti delle sue legittime esigenze fisiologiche.
Vediamo.
Forse la prossima volta andranno in hotel.
Uno bello però.
Con due bagni. E l'idromassaggio.


mercoledì 7 agosto 2024

Globetrotter

Mamma Pinkytos adora l'estate perché non sta mai ferma e la sua indole inquieta è libera di esprimersi.
Le piace cambiare scenario, progettare gite, piccoli e grandi viaggi, inventare le giornate. La diverte prendere aerei e treni, andare, tornare e lasciare che i nani facciano altrettanto. Godersi l'aria aperta, il sole, il caldo, il fresco, gli amici e i parenti.
In pochi giorni Mamma Pinkytos ha cambiato scenario molte volte. 
In questo momento è in Liguria e sta aspettando un treno per Milano Centrale.
Ha lasciato il Morbillo con gli Zii Cinesi e la Nonna L, a godersi ancora qualche giorno di mare.
Quanti non si sa. Di certo fino a sabato, ma la certezza che il nano torni Mamma Pinkytos non ce l'ha. Gli zii lo ospitano volentieri e lui è bello selvatico e colorato, le giornate all'aperto lo rilassano e lo divertono. Ma ha lo spauracchio della valanga di compiti da fare, visto che fino ad ora si è goduto parecchissino le vacanze e pare che il clima vacanziero non abbia ammazzato del tutto il suo senso del dovere.
Mamma Pinkytos si è sollazzata anche lei al sole per quarantotto ore, ha dormito (si fa per dire) in una stanza di hotel che pareva la colonia di Pinarella di Cervia dei primi anni 90 con la temperatura del deserto del Sahara (ma umido), ha spupazzato per bene la sua nipotina Maggie ed ha persino preso un aperitivo in santa pace e senza figli con la Zia Cinese.
Ora torna dal Minty che, suo malgrado, non riesce ad ottemperare al diktat estivo di Mamma Pinkytos e sta nel chill dentro casa da questa mattina. I suoi amici o sono in vacanza o sono totalmente inconcludenti e stanno pure loro nel chill dentro casa.
A Mamma Pinkytos è già scattata l'ansia organizzativa per i due giorni Morby-free perché vedere il Minty nel chill dentro casa a 15 anni significa la morte nera.
Mister Baby poveretto lavora o, meglio, sta nel chill dentro l'ufficio. Ritmi rilassati e aria condizionata. 
Mamma Pinkytos è appena tornata e vorrebbe ripartire. Infatti è ripartita. Ma sta già tornando di nuovo. Mannaggia.
Il programma per agosto è comunque bello movimentato.
È il suo modo di riposare la mente.

venerdì 2 agosto 2024

Survivors

La Pinkytos' Family si sta godendo gli ultimi scampoli della sua vacanza senegalese. Il Morby gioca in piscina con i ninos spagnoli, il Minty legge, Mamma Pinkytos scrive. 
Ieri hanno percorso a velocità super sonica un tratto della Parigi-Dakar in mezzo alle dune in riva all'oceano a brodo di un camion 4x4 di epoca coloniale.
A un certo punto uno dei due camion del loro gruppo ha bucato e si sono trovati in trenta, stretti come sardine e mezzi appesi, su un mezzo da dodici persone. Non sono morti né per le esalazioni dei gas di scarico né per incidente il che significa che hanno maturato una discreta capacità di sopravvivenza. In effetti in questo viaggio in cui hanno dormito e mangiato ovunque, hanno utilizzato mezzi di trasporto di qualsiasi tipo  e vissuto situazioni talvolta ai limiti, si sono sentiti un po' Survivors. Come in un gioco a eliminazione, il gruppo è diminuito di giorno in giorno: problemi intestinali, colpi di calore echipiùnehapiúnemetta.
Ieri il Minty e il Morby, come ad ogni viaggio in Africa, hanno regalato buona parte dei loro vestiti ai bambini di un villaggio, scatenando un'allegra contesa. Mamma Pinkytos avrebbe voluto fare una valutazione ordinata, ma, dopo la prima maglia della Juventus regalata a un ragazzino alto poco meno del Minty ha prevalso il caos. E alla fine un bambino di tre anni se ne andava in giro con in mano i pantaloncini di Mamma Pinkytos ed un altro con la canottiera del Morby, alto la metà di lui.
Questa mattina invece, dopo avere munto le capre e osservato la procedura per la produzione del formaggio, hanno visitato la scuola di Bonaba, costruita grazie all'impegno e alle donazioni di una turista coreana. Hanno regalato pastelli, gessi e quaderni e distribuito ciabatte nuove, biscotti e lecca lecca ai piccoli scolari entusiasti che hanno intonato in coro l'inno nazionale senegalese e dato vita al solito caos festoso.
Un pieno di sorrisi sdentati è stato la migliore cartolina di saluto al Senegal che potessero desiderare.
Questa sera la Pinkytos' Family si imbarcherà per l'Italia. Raggiungerà Milano via Madrid (tanto per fare compagnia fino all'ultimo ai loro amigos spagnoli) domani mattina.
Mamma Pinkytos ha voglia di lavarsi con acqua calda e non salata  e di mangiare un'insalata.
Inizia a sentire la fatica, ma come dopo ogni viaggio si sente un po' più ricca.

mercoledì 31 luglio 2024

Il comunismo delle caramelle

L' altro giorno, nel villaggio di Boumbagar, una signora spagnola ha offerto delle caramelle ad un gruppo di bambini. Come sempre succede, il regalo in atteso richiama orde di visini sorridenti color cioccolata.
A un certo punto le caramelle sono finite. Una bambina si è tolta la caramella dalla bocca e l'ha messa in bocca alla sorellina. Dopo un attimo gliel'ha tolta e l'ha offerta ad un' amichetta appena arrivata per farle sentire il sapore. Il tempo di fargliela assaggiare che gliel'ha tolta di bocca e l'ha avvicinata al viso di una delle bambine spagnole la quale, imbarazzata e colta alla sprovvista, stava per aprire la bocca. "No! Lei no!" ha urlato atterrito il Morby senza riuscire a trattenersi, mettendo la mano davanti al viso della povera Carla.
Mamma Pinkytos ha trovato il gesto commovente. Ha cercato di spiegare al Morbillo il meraviglioso valore della condivisione, la bellezza dell'avere un' unica cosa deliziosa e volerla condividere con gli altri. Ne ha ricavato una smorfia di disgusto e un trattato su tutte le malattie a trasmissione salivare, dal COVID alla peste bubbonica.
"Nano, guarda le cose da un altro punto di vista."
" Lascia perdere mamma, stavo per vomitare."
Mamma Pinkytos ha capito che il comunismo delle caramelle non ha un grande appeal.
La prossima volta magari ci riprova con qualcosa di non commestibile o, almeno, di divisibile.

Il deserto e la cerveza

Essere sostanzialmente irraggiungibili in un posto fuori dal mondo ha un non so che di liberatorio. Sdraiarsi per terra, sulla sabbia soffice a guardare il cielo, mentre il falò arde e il cuore batte al ritmo di djembelè è un'esperienza nell' esperienza.
Questa notte la Pinkytos'Family ha dormito in un accampamento nel deserto del Loumpoul, nel territorio del Sahel dove il Senegal si avvicina alla Mauritania.
È un deserto lontano dall'immaginario collettivo perché durante la stagione delle piogge ha ampie zone verdi che regalano al luogo un aspetto unico.
La loro tenda mauritana aveva letti comodissimi e un bagno spazioso con doccia, lavabo in muratura e wc en plein air.
Hanno cenato con il cous cous tipico e degustato il thè intorno al fuoco.
In questi giorni hanno viaggiato su ogni mezzo possibile: carretto trainato da cavalli, carro bestiame, cassone di una jeep, dromedario. E al vacanza non è ancora finita.
Hanno i capelli ingovernabili e voglia di pasta di pizza.
Hanno acquisito un discreto spagnolo fatto di gesti, parole italiane con l'aggiunta della s, inglese e spagnolo vero e proprio.Mister Baby batte tutti perché lui fa discorsi storico- filosofici con l'aggiunta della s senza fare una piega, incurante dello sbigottimento del suo interlocutore. In ogni caso comunicano alla grande con i loro compagni di viaggio che sono piacevoli e pittoreschi.
Anche loro evitano come la peste le verdure crude, fanno sostanzialmente il bagno nei repellenti per gli insetti, ma contrariamente alla Pinkytos' Family, si ammazzano di cerveza e di "Malarone", le pastiglie per la profilassi antimalarica.
A Mamma Pinkytos, vista la quantità di punture piccolissime che ha crivellato le sue braccia e quelle di M&M's, sembra impossibile che nessuno di loro abbia preso la malaria.
Il Morby sta già calcolando quanti giorni di scuola perderà per il morbo esotico. Il Minty scommette su chi sarà il primo infettato. Mister Baby si tocca le parti basse e dice che i suoi famigliari portano sfortuna. Lui, comunque, per qualche strana ragione, sta antipatico agli insetti. Buon per lui.
C'è da dire che è anche l'unico fotogenico. Anche se sembra avere fatto un unico lungo viaggio durato diversi anni perché in tutte le loro foto delle vacanze è sempre vestito uguale. Mamma Pinkytos è uscita sempre bruttissima. I nani fanno di continuo smorfie e sembrano Gremlins. Insomma, è nella fase della vita in cui conviene fotografi solo paesaggi. Però ha saputo che in Senegal le donne con il sedere grande sono considerate bellissime. Sulla pancetta da birra onestamente non ha indagato. Magari dopo chiede alle sue amiche spagnole. Appena hanno finito di bere la loro cerveza.


lunedì 29 luglio 2024

Ventidue spagnoli e quattro italiani

Il gruppo di italiani con cui la Pinkytos' Family doveva condividere il tour è composto da ventidue spagnoli. La guida parlante italiano, Ismael, traduce simultaneamente dallo uolof, allo spagnolo, all'italiano, a volte al francese in una miscellanea di lingue da fare invidia a Google Translate.
Ieri mattina i quattro italianos, che nell'attesa avevano fatto una challenge per individuare le tipologie dei loro compagni di viaggio, constatavano che si era verificata l'unica eventualità non prevista ovvero che il loro tour in italiano fosse popolato interamente da stranieri. 
Forse Mamma Pinkytos avrebbe dovuto intuire che dalle nostre parti il Senegal è una meta troppo esotica e poco gettonata, dalle espressioni facciali delle persone alle quali comunicava la destinazione del suo viaggio.
Per il resto, comunque avevano azzeccato quasi tutto. Con loro c'è una famiglia, anzi due, con figli al seguito, un gruppo di sole donne e una comitiva di pensionati tipo bocciofila, che però non viene da Adro, vicino a Brescia, come ipotizzato da Mamma Pinkytos bensì da Leon, vicino a Salamanca.
C'è da dire che gli spagnoli sono dei simpaticoni e si sono rivelati degli ottimi compagni di viaggio. C'è anche una famiglia a cui hanno perso tutti i bagagli che da tre giorni gira con vestiti tradizionali senegalesi recuperati in loco con meravigliosa nonchalance.
Ieri la Pinkytos' Family ha visitato Dakar e l'Isola di Goree. Casette in stile coloniale e viottoli pieni di fiori non riescono a farne un luogo allegro, nonostante le decine di famiglie di Dakar in gita domenicale. La casa della vergogna, con la porta senza ritorno da dove gli schiavi, durante il periodo della tratta, guardavano per l'ultima volta la loro terra, prima di essere deportati nelle Americhe è da pugno nello stomaco.
Dopo pranzo, viaggio infinito in pulmino per raggiungere il Delta del Saloum, riserva della Biosfera e patrimonio dell'Unesco, vicino al confine con il Gambia.
Sono arrivati con il buio dopo oltre cinque ore, per scoprire che l'alta marea aveva completamente cancellato la strada per raggiungere il loro lodge. È stata necessaria una lunga deviazione su carrerecce improvvisate quasi in mezzo alle mangrovie per raggiungere "Las Barracudas", un ecolodge di recente costruzione in mezzo ai bolong del fiume salato.Giunti finalmente a destinazione, con una fame da lupi e una stanchezza cosmica, con le capanne pochissimo illuminate, hanno avuto una crisi collettiva, simile a quella all'arrivo al parco del Corcovado, in Costa Rica.
Troppo caldo, troppa fame, poco cibo, troppi insetti, aria condizionata mal funzionante, acqua fredda, umidità, puzza, chi ce l'ha fatto fare, prossima volta resort cinque stelle in Sardegna echipiúnehapiúnemetta.
Superata la crisi, la giornata di oggi è stata una totale immersione della cultura africana. Hanno raggiunto il villaggio di Sokone in piroga per accompagnare una donna del villaggio a fare la spesa al mercato. In sua compagnia sono tornati a Boumbagar su un carretto dove sono stati ospitati nella casa della presidentessa di un'associazione di donne che coopera per migliorare la condizione femminile in materia lavoro, alfabetizzazione e accesso alla sanità. Un emozionante esempio di comunità, colorata e cooperante. La guida aveva portato biscotti e lecca lecca per i bambini, il che ha dato vita ad una festosa processione di faccine sorridenti in arrivo anche dai villaggi vicini. Mamma Pinkytos ha pelato le carote, Mister Baby le melanzane, il Minty ed il Morby hanno pestato le spezie nel mortaio. Tutti insieme hanno contribuito alla preparazione del cous cous di pesce e verdura tipico del posto, che hanno consumato tutti insieme da vassoi comuni seduti per terra. Un viaggio è fatto anche per superare i propri limiti o per scoprire che quelli che sentivamo come tali erano solo ostacoli mentali.
Nel pomeriggio hanno assistito insieme agli abitanti del villaggio alla tradizionale lotta domenicale tra due giovani nerboruti che con una tecnica a metà tra la lotta libera e la danza tribale si contendono un sacco di riso da 10 kg. I bambini, colorati e festanti, facevano a gara per camminare mano nella mano con gli stranieri o per essere presi in braccio, in un assedio pieno di allegria.
Persino il Minty ed il Morby, di solito piuttosto refrattari al contatto fisico, forse anche perché cresciuti in tempo di Covid, alla fine hanno preso per mano (il Morby addirittura in braccio) il piccolo Boubacar, in una festosa carovana verso l'hotel. 
La giornata è terminata con canti e balli al ritmo dei bongo e dei djembe. Persino Mamma Pinkytos ha ballato cercando , senza troppo successo, di tenere dietro ai ritmi indiavolati delle mujeres. 
Sicuro stanotte dorme di brutto, nonostante le zanzare e l'umidità.

giovedì 25 luglio 2024

La dimensione del viaggio

La Pinkytos' Family non è abituata al dolce far niente. Ma c'è da dire che ai ritmi lenti, al tempo da ingannare con passatempi vari, alla posizione supina si è adattata quasi subito.
"Che strano non avere niente da fare." 
Ha commentato il Minty, che poi ha chiosato: "Bello però". 
Il Morby, forse anche per ragioni anagrafiche, è quello che ha patito di più il tempo dilatato che, trattandosi di solito quattro giorni, è ben lungi dal potere essere definito noia.
È capitato che ogni tanto (poco rispetto ai suoi standard) non sapesse cosa fare e chiedesse le attenzioni del fratello o dei pigrissimi genitori per giocare in acqua, a carte o a ping pong.
Tutti lo hanno sempre assecondato volentieri, trattandosi dell'unico movimento quotidiano oltre al cambiare posizione sulla sdraio. 
La spiaggia di Saly è lunga, bianchissima e ha conchiglie dai colori meravigliosi. Inciterebbe a lunghe passeggiate se non fosse che, man mano che ci si allontana dalla zona dei resort, diventa meno sicura e molto meno pulita.
Questa mattina, insieme al Morby, Mamma Pinkytos ha raccolto mitili, nautilus e conchiglie rosa, poi le ha lavate ed esposte al sole ad asciugare.
Forse ne farà mollette decorative o riempirà i vasi da fiori.
Forse verrà arrestata all'aeroporto per detenzione illegale di conchiglie.
Ieri sera è venuto un fortissimo temporale. Per raggiungere la loro stanza dopo la cena la Pinkytos' Family ha fatto una doccia completa.
C'è stato un black out di energia elettrica e i tombini strabordavano acqua. Forse da queste parti non piove spesso. Forse è solo un imprevisto come tanto, qualcosa che prima o poi passa.
Oggi c'è stato un sole meraviglioso, ma ora sta suonando. A Mamma Pinkytos dispiacerebbe che andasse a monte la festa senegalese di questa sera: canti, balli e pietanze tipiche.
Anche perché, dopo quattro giorni nel chill più completo, domani la Pinkytos' Family si rimetterà in viaggio.
Dopo un breve passaggio a Dakar si dirigerà verso le sponde del Lago Retba, detto anche Lago Rosa per il colore che assumono le sue acque grazie al sole e al vento, dove dormirà in una capanna eco-sostenibile.
Mamma Pinkytos, nonostante sia stata benissimo, prepara volentieri la valigia. La dimensione del viaggio le si addice di più.
The travel must go on. 

lunedì 22 luglio 2024

Mama Africa

Sulla spiaggia di Saly c'è una brezza piacevole, accarezza le palme producendo il suono di un acchiappasogni.
La sabbia è bianca a perdita d'occhio, punteggiata di palme. Di turisti ce ne sono pochi: qualche francese, una famiglia di tedeschi, per la maggior parte senegalesi abbienti. 
C'è silenzio, solo il rumore del mare e quello del vento, come un tintinnío.
La Pinkytos' Family è finalmente in vacanza, in una dimensione fin troppo rilassante per i loro turbolenti standard. 
Come previsto, questa notte ad attenderli all'aeroporto non c'era nessuno. 
Il resort aveva allegramente ignorato le sue mail e le richieste dell'assistenza di Booking.
Il timore di Mamma Pinkytos è che, visto il no show alla data stabilità, la prenotazione fosse stata cancellata e la camera ri-occupata. Il che avrebbe significato dormire (per modo di dire) all'addiaccio in un posto che, data l'ora e la scarsa illuminazione, facevano fatica ad intravedere nella sua interezza. 
Come al solito hanno dovuto affidarsi alla speranza e alla benevolenza del prossimo nella persona di un soggetto con la pettorina gialla che, per qualche moneta, recuperava i clienti per i taxisti all'uscita del terminal dell'aeroporto di Dakar.
Visto lo sgomento della Pinkytos' Family per l'assenza del loro driver, ha chiamato o finto di chiamare il resort per chiedere informazioni e, stante l'insuccesso, ha proposto loro il tragitto in taxi.
Tra le proteste del Morby, l'unico assennato della famiglia ("Io non mi fido. Voi mi fate sempre avere paura, vi fidate di tutti"), hanno accettato. Non che avessero alternative.
Il Morbillo sgomento è caduto addormentato e loro hanno percorso in costante allerta, che diventava timore ad ogni rallentamento del taxista, la mezz'ora che ci si impiega a raggiungere Saly Portudal.
Solo Mister Baby era a suo agio, mentre rispolverava con orgoglio il francese delle scuole medie.
Una volta giunti a destinazione, hanno pregato il loro nuovo amico di aspettare mentre Mamma Pinkytos e il Minty entravano nell'hotel per verificare l'esistenza di una camera prenotata a loro nome.
Mentre Mamma Pinkytos cazziava il receptionist per l'assenza del transfert prenotato dall'aeroporto, questo con la calma tipicamente africana, faceva spallucce: "Mi dispiace. Avevamo avvisato il nostro driver di venire, ma evidentemente lui non è venuto."
Vista l'ora tarda Mamma Pinkytos non ha insistito e ha preferito guadagnare il letto, comodo, all'interno di una capanna con il tetto di paglia, l'wi fi e l'aria condizionata.
Non forzare gli eventi e non cercare sempre una spiegazione è uno degli insegnamenti di Mama Africa.
Le persone qui sono colorate dentro e fuori, sorridono, a volte senza un motivo apparente.
Loro riescono a stare per ore seduti senza fare niente a guardare il cielo.
Se hanno dei problemi, contano sul fatto che nell'attesa si risolvano da soli.
Mamma Pinkytos quest'anno sentiva il bisogno di Africa. 
E dal modo in cui la Pinkytos' Family ha affrontato gli imprevisti di questi giorni , ha capito che ogni viaggio ti migliora un po'.




domenica 21 luglio 2024

Fuoriprogramma

La vacanza senegalese della Pinkytos' Family è iniziata da Lisbona dove, ieri sera, i quattro disperati avrebbero dovuto prendere la coincidenza per Dakar e dove, invece, sono rimasti a spese di Tap Portugal, senza nemmeno provarci a prendere il volo per l'Africa. 
Visto il ritardo della prima tratta da Milano, erano pronti al protocollo-ritardo e flight connection, che prevede che il Morby, correndo a tavoletta senza bagagli, raggiunga il gate manifestando la presenza dei passeggeri ritardatari e disperati, precedendo di misura il Minty e Mister Baby con i documenti di viaggio. In ultima posizione Mamma Pinkytos arrancante, che spiega la situazione e prega di riaprire il gate. Ma non è servito, perché non appena hanno imboccato il corridoio transiti dell'aeroporto di Lisbona con soli cinque minuti di anticipo rispetto alla partenza del volo per Dakar, un' hostess di terra della Tap li ha intercettati e, prima che potessero fare domande, "to apologize for late" ha messo nelle mani di Mamma Pinkytos le carte di imbarco per le 21 del giorno successivo, i voucher per un hotel a cinque stelle vicino all'Oceanario, due buoni taxi per il trasferimento dall'aeroporto all'hotel e viceversa nonché euro 136 di tickets restaurant da spendere in aeroporto, con giubilo dei nani.
L' ora successiva l'hanno passata a scegliere cibi esotici da degustare e a  tentare di contattare il resort del Senegal per disdire il transfert e confermare la prenotazione per i giorni successivi al no show. Missione che si è rivelata impossibile. In Senegal le mail sono un inutile orpello. Ci hanno provato con l'assistenza internazionale di Booking con risultati da verificarsi questa notte all'arrivo a Dakar. Dopo di che sono svenuti in un letto comodissimo per 12 ore. Sveglia-doccia e colazione luculliana.
Oggi si sono goduti con gioia il fuoriprogramma a Lisbona, con la consapevolezza che ogni imprevisto può rivelarsi un' opportunità se lo si prende per il verso giusto.
Archiviato il disappunto per la giornata di mare persa, hanno visitato l'Oceanario, preso la Funicolare Panoramica sul Ponte Vasco Da Gama e si sono goduti una passeggiata nella Baixa, girovagando in lungo e in largo con Bolt. Hanno mangiato baccalà sul lungomare e comprato "un maialino spiattellato" per il Morby da un venditore ambulante.
Tra poco, se il loro driver Bolt dalla faccia sospetta non li farà sparire nei meandri del Barrio Alto torneranno in aeroporto a spendere i 110 euro di voucher residui.
Mamma Pinkytos non ha per niente fame ma farà sto sacrificio.
Anche se forse farebbe meglio a digiunare vista la prova costume di domani.
Il Minty le ha già detto che ha la "pancetta da birra", anche se lei di birra non ne ha mai assaggiata una in vita sua.
Il punto è che l'Africa le sembra ancora lontana. 
Anche perché non è affatto sicura che all'aeroporto di Dakar questa notte ci sia qualcuno ad aspettarli e che riescano a raggiungerlo con facilità quel resort ameno in cui infilarsi finalmente il costume.


venerdì 19 luglio 2024

Road to Senegal and accidents

La strada verso la vacanza in Senegal della Pinkytos' Family quest' anno è stata costellata di imprevisti e noie.
Mamma Pinkytos sa bene che, dal punto di vista lavorativo e non solo, partire a luglio è un suicidio annunciato.
Ma su questa certezza assoluta ha prevalso il pessimismo cosmico sul successo scolastico del Minty unitamente al terrorismo fatto già a settembre dalla scuola, che sconsigliava caldamente vacanze agostane che si sarebbero sovrapposte agli esami di riparazione.
Mamma Pinkytos, che prenota le vacanze sempre con larghissimo anticipo e sulle ali di entusiasmi repentini ed istantanei (si innamora di una foto, di un luogo insolito, di un programma alternativo e sul momento non pensa ad altro), non si è sentita di fare altrimenti, pensando che in qualche modo se la sarebbero cavata, non salvando loro per mestiere vite umane. O per lo meno non nel senso letterale del termine.
Ma dopo un mese di luglio vissuto a ritmi serratissimi tra cre dei nani, compleanni vari, torneo di pallavolo e altre belle occasioni mondane, la data della partenza è arrivata prima di subito, o comunque prima che la mater frullata se ne potesse rendere conto.
Il risultato per ora è lo sbando assoluto.
Mamma Pinkytos ha terminato questa mattina le incombenze lavorative dopo una settimana di fuoco e le è appena arrivata una notifica funesta a rovinarle l'umore e a complicarle la situazione.
Il Morby fino a ieri sera aveva 39.5 di febbre e lui e la sua mamma non dormono da lunedì perché il nano di giorno giaceva svenuto e dormiente e la notte faceva festa con la mascherina di ghiaccio in testa e la pancia così bollente che ci potevi fare il barbecue.
I rinomati ospedali senegalesi attendono con fiducia.
Così come l'assicurazione sanitaria della Pinkytos' Family. Visto che con tutti i viaggi fatti sono ormai azionisti di maggioranza della compagnia, vuoi che non provino il servizio almeno una volta?!
Mamma Pinkytos ha passato metà della giornata di ieri a tentare di contattare il numero dell'assistenza di Tap Portugal, per capire se lei e il nano piccolo avrebbero potuto ritardare la partenza. A metà pomeriggio, la pediatra dei nani ha dato l'ok alla partenza del nano febbricitante a patto di iniziare la copertura antibiotica. E meno male, visto che in ogni caso contattare il call center si era rivelata un'impresa fuori dalla sua  portata.
Il Minty in questi giorni ha fatto allegramente il baby Sitter del nano febbricitante ed è stato preziosissimo. Il Morby lo ha scelto come suo infermiere preferito con reciproca soddisfazione.
Mamma Pinkytos si è dibattuta tra le scadenze ed il senso di colpa in una sensazione pervasiva di sbando assoluto.
Mister Baby è oberato di lavoro e punta a chiudere i bagagli almeno un'ora prima dell'imbarco del volo, per la necessità assoluta di staccare la spina.
Pongo e Luna ancora non sanno che questa sera verranno portati da Miss O, la originalissima Rabbit Sitter individuata tramite Facebook che ha praticamente uno zoo in casa.
Mister Baby vuole scattare ai pelosi delle foto per la tomba o comunque a memoria perenne della loro pucciositá, così, per ogni eventualità.
Domani, forse, la Pinkytos' Family partirà per le vacanze, con gli zaini zeppi di medicinali e repellenti per insetti.
Se arriverà alla destinazione numero uno, ovvero la spiaggia paradisiaca di Saly Portudal, alle ore 2 am italiane,  al momento è una variabile che sfugge al loro controllo.


domenica 14 luglio 2024

15

Quindici anni da mamma.
Quindici anni da quella notte infinita di lacrime, sangue, chilometri di corridoio percorsi, paura, gioia pura, amore incondizionato.
Una scoperta.
Quindici anni da quando la bulimia di EstaThe e Kinder Pinguì si è tradotta in un piccolo lottatore di sumo di quasi 5 kg.
Quindici anni della sua nuova vita fatta di stupore, scoperte, emozioni nuove, amicizie vere.
Che la vita cambia senza chiedere il permesso e di colpo la te stessa di ieri non c'è più per lasciare il posto a una nuova te stessa, quella che, come un camaleonte, deve adeguarsi alla situazione, mutare di aspetto e di atteggiamento.
Infinte Mamme Pinkytos in questi quindici meravigliosi anni volati via in un soffio, da che quel bimbo con due denti ed il riporto è diventato lo spilungone di oggi.
Ma il sorriso è lo stesso.
Lo stesso è il modo di affrontare la vita in punta di piedi, con l'animo leggero e la resilienza di chi sa cadere e rialzarsi 
"Mamma, è stato bello" ha detto stasera esattamente nello stesso modo in cui lo diceva a tre anni, dopo ogni giornata passata al parco a giocare.
Mamma Pinkytos lo guarda e pensa lui è il suo Lexotan e la sua pillola del buonumore insieme. Se non ci fosse bisognerebbe inventarlo.
Tanti auguri a Mamma Pinkytos e al quindicenne più chill del mondo.
Che tu possa vivere avventure meravigliose.





domenica 7 luglio 2024

Orgoglio materno

In questi giorni il Minty è stato colpito da un morbo ignoto ed è stato costretto a dare forfait causa febbre e mal di testa.
Mamma Pinkytos invece è stata punta da qualcosa di volante e particolarmente pestifero che le ha ridotto la caviglia come una zampogna.
La mater irrequieta ha tirato il freno a mano e, mentre il Morby e Mister Baby facevano vita mondana, ha passato un weekend di relax in compagnia del suo nano grande, quasi quindicenne.
Che è proprio una persona piacevole da frequentare. Febbricitante, ma sempre sorridente, ironico, premuroso, pur con il suo "mal di testa esotico" e la schiena bollente. 
Insieme hanno cenato, pranzato, ordinato pizze, mangiato gelato e budino, visto film in perfetto relax.
"Stai nel chill mamma". E Mamma Pinkytos, che a stare nel chill non è affatto abituata, si è sentita coccolata e accarezzata da tutti quei sorrisi e dalla totale assenza di problemi.
Perché lui, il nano grande, seppur figlio di due genitori abituati per lavoro a problematizzare, è un maestro del saper vivere e saper disinnescare. 
Conversa volentieri, ma non ha bisogno per forza di parlare.
Mangia tutto di buon grado, ma non chiede e non pretende.
È di compagnia, ma ama stare solo.
Riconosce quando sbaglia e sa dire grazie.
Ieri sera prima di andare a letto le ha detto: "Grazie mamma per questi momenti che abbiamo passato insieme. È stato bello." 
E lei ha pensato che quindici anni fa, mentre con un pancione enorme si godeva gli ultimi giorni di attesa prima di diventare mamma, non avrebbe potuto desiderare di meglio.
Crescere un figlio e farne un uomo per bene era un'impresa che la spaventava. 
Oggi, strada facendo, sebbene sospetti che non sia del tutto merito suo, è orgogliosa dello stato dell'arte.
 

mercoledì 26 giugno 2024

Shaker

Sarà che c'è il cielo plumbeo.
Sarà che i sandali Mamma Pinkytos non li ancora messi.
Sarà che l'ombrello è il vero must have di stagione.
Saranno tutte queste cose insieme ma a Mamma Pinkytos l'estate sta scivolando via.
È shakerata. Il suo stomaco fa le bozze, ha difficoltà di concentrazione ed una incoercibile narcolessia.
I nani li vede giusto passare. Il Minty ha preso sul serissimo il ruolo dell'animatore di centro estivo: ha imparato a pulire i bagni e a vangare. Arriva a casa dopo dieci ore di cre in stato di coma, sembra essere  stato in miniera ai tempi di Marcinelle: "Sono distrutto. I bambini mi fanno venire mal di testa. Parlano troppo e non ascoltano niente."
Il Morby sviene direttamente sull'uscio, lanciando scarpe e zainetto. Fa una seduta relax da trenta minuti sul wc e non risponde più alcuno stimolo uditivo né visivo. Non ha tempo nemmeno per lavarsi e va a dormire che ancora non ha fatto buio.
Mamma Pinkytos vorrebbe fare cose, uscire, organizzare ma le mancano le energie. Vorrebbe almeno interloquire con i nani ma escono di casa alle otto e rientrano alle sette senza nessuna voglia di relazionarsi con il prossimo.
Allora aspetta che torni Mister Baby, se torna.  Risucchiato dal vortice delle scadenze lavorative pre-ferie pure lui interloquisce poco. 
Mamma Pinkytod fondamentalmente si sta antipatica da sola perché non riesce a mettersi d'accordo con sé stessa su cosa le va di fare. È perennemente indecisa tra il giacere esanime sul divano e uscire a fare vita sociale. Quindi è insoddisfatta a prescindere.
Fa cose belle. Oggi ha fatto colazione con Mamma Polly Capellipazzi, pranzato fuori con Mister Baby. Ieri sera è uscita a cena con lo Zio Tanguero, questa sera farà una figuraccia al torneo di pallavolo con la sua squadra di disperati mentre domani andrà alla Biennale di Venezia con un gruppo di colleghi.
Eppure.
Eppure si sente shakerata, inconcludente e brutta.
Mi sa che è proprio ora di andare in vacanza.

giovedì 13 giugno 2024

Redde rationem

Questa settimana Mamma Pinkytos ha macinato km in tripla cifra, così tanti che mentre cercava di contarli si è stancata.
Adesso giace in stato di semicoma sul suo letto di ragazzina e si sente una pallina da ping pong impazzita.
Sono stati giorni strani, in cui la mater inquieta ha fatto molte cose: ha tenuto compagnia al Nonno M mentre la Nonna R era al mare, ha preparato e disfatto bagagli, inanellato trasferte, scritto atti in scadenza ed è persino uscita a cena un paio di volte con Mister Baby. 
Domenica scorsa, quando ha accompagnato il Morbillo e la Nonna R alla stazione, le sembra lontanissima.
In questi giorni si è svegliata sempre all'alba, che in questa stagione è ad un'ora antelucana, con il risultato che alle 4 del pomeriggio era da ricovero in ospizio.
Le sembra di non avere lucidità, di non sapere più che giorno è.
Ora, tempo infame permettendo, ha bisogno e voglia di entrare in modalità estate.
Oggi è stato il giorno del redde rationem che ha chiuso definitivamente l'anno scolastico.
In mattinata è arrivata la pagella del Morby, nel tardo pomeriggio quella del Minty. Entrambi promossi senza intoppi, entrambi già con la testa in vacanza.
Adesso tocca a lei.
Domani all'alba, recuperato il Minty, farà un'altra bella dose di km per raggiungere il mare e recuperare il nano piccolo.
Non prima di essersi goduta un giorno e mezzo "nel chill" come direbbe il nano grande.
Ha bisogno di svoltare. Di resettare il cervello e ritrovare una diversa quotidianità. Ha bisogno di sole. Ha bisogno di sonno. 

mercoledì 22 maggio 2024

Febbre neroblu

In Italia è l'anno della Dea.
Così come in Cina è l'anno del Dragone.
Complice il raggiungimento della doppia finale, a Bergamo succedono cose curiose.
Il rider che discute di calcio con la cassiera del supermercato.
La nonnina che compra la bandiera neroblu perché "me pias al culur".
Chi non ha mai seguito il calcio prenota il tavolo dai cinesi per vedere la partita. E i cinesi, pure loro, servono i noodles con la maglia di Scamacca.
Nella Pinkytos' Home siamo al delirio puro.
Mister Baby, tornato dalla trasferta di Roma per la Coppa Italia con i nani, non ha dormito per una settimana in attesa dei biglietti per la finale di Dublino. Che, pur anzitempo prenotati e profumatamente pagati, parevano non arrivare mai.
Ieri, biglietti finalmente alla mano, è tornato dal lavoro cantando allegramente "Tutti a Berlino" e nottetempo è partito vestito da trekking con due amici. Destinazione Dublino o Berlino chissà, perché i percorsi verso la finale sono spesso tortuosi. C'è chi è arrivato in Irlanda via Alghero, chi via Edimburgo in Flixibus, chi via Lourdes che, considerata la portata dell'evento, male non fa.
Il Minty, juventino fino al midollo, si è comprato la maglia della finale ed è in pre-partita da stamattina.
La sua prof un po' meno, visto che ha promesso l'insufficienza a tutti gli assenti causa Dublino.
Sarà del Brescia, forse. Anche se, a onor del vero, anche il Nonno M, agguerrito e irriducibile tifoso dei "suní" questa sera (e non solo) tiferà Atalanta.
Così come Mamma Pinkytos, che per la dea ha maturato una certa simpatia, visto che le garantisce qualche domenica libera e riempie di buonumore Mister Baby e i nani. Così, quando parcheggia, sta sempre bene attenta a non rigare la macchina di Toloi, dirimpettaio della Pinkytos' Family. Ha anche pensato di invitarlo a mangiare la pizza di Mister Baby, visto che le fa simpatia quando lo vede trafficare in garage il lunedì mattina. 
Così come le fa simpatia il gatto di Miranchuk, ormai una specie di mascotte del negozio della sua parrucchiera. Molto più del gatto dei suoi vicini, che attenta quotidianamente alla vita di Pongo e Luna. 
Le fanno simpatia un po' tutti questi ragazzotti tatuati, che guarda con lo spirito della vecchia zia e che ormai le sono familiari.
Mamma Pinkytos, nonostante i trascorsi da giornalista sportiva che le hanno regalato una certa competenza, dopo anni di disintossicazione, ormai guarda tutte le partite di calcio allo stesso modo. Che siano dell'Atalanta oppure della squadretta del Morby.
Lei guarda se i giocatori sono tesi, brutti, belli, preoccupati o infuriati. 
Le sembra di essere sua nonna quando diceva: "Poarí.. se l'è sudat!" 
Si diverte moltissimo a fare commenti fuori luogo e a fare credere che di quel che accade in campo non ci capisca nulla.
Ma è vero che c'è un mondo al di là del gesto tecnico e dell'agonismo puro. Al di là delle vittorie e delle sconfitte. Ed è quello che anima il cinese vestito da Scamacca e la vecchietta con la bandiera.
Le emozioni sono tutto nella vita.
Sono quello che l'aveva fatta appassionare al calcio, tanti anni fa' e che questa sera la porterà con il Morby in piazza per condividere il momento.
Comunque vada sarà un successo.
Comunque vada se lo ricorderanno.








venerdì 26 aprile 2024

26

Mamma Pinkytos ci tiene proprio a dirlo. Questa sera lei e Mister Baby usciranno a cena in solitaria. È il 26 aprile e sono 16 anni di matrimonio, più dieci di conoscenza e pseudo fidanzamento, convivenza o quello che è, fanno 26 anni tondi tondi che si sopportano.
Più quelli vissuti insieme che quelli senza. Ancora non si lanciano coltelli. Ogni tanto si mandano più o meno bonariamente al diavolo ma sempre con affetto.
Conoscono difetti e magagne l'uno dell'altra. Il modo di dormire, di soffiarsi il naso in modo rumoroso (lui) e di infrattare i rifiuti che non hanno voglia di differenziare (lei). 
E nonostante tutto tengono botta. 
Perché l'amore non è ci-ci-co-co pucci- pucci-bao -bao, ma è l'arte della mediazione continua. A volte estenuante e faticosa, ma sempre rispettosa. È stemperare, darsi spazio, consentirsi di essere.
Stasera Mamma Pinkytos si sente anche moderatamente gnocca, nel senso che si è messa un vestito diverso dai jeans e, pur avendo i capelli mezzi sporchi, li ha mascherati ben bene. A parte che ha un bernoccolo sul naso, causato dal coperchio del bidone della spazzatura condominiale che le è arrivato esattamente sul setto nasale.
Ha neutralizzato i nani alla bell' e meglio, sfidando la sua natura di madre controllante. Il nano grande è alla partita e tornerà, si spera, a casa con il suo allenatore, un certo Gio Tonno che il nome è tutto un programma. Mamma Pinkytos spera che sia come il tonno in scatola, rassicurante, che anche se non hai niente da mangiare lui è sempre lì che ti guarda dall'armadietto e ti salva la cena.
Il Morby è da un amico ed era tutto felice che stasera andava al cinema a vedere Kung Fu Panda con ben dieci euro nella giacca, che Mamma Pinkytos è sicura perderà ben prima di arrivare al cinema.
Tutto è pronto. Mamma Pinkytos ha fame.
Quasi quasi mette pure i tacchi.
26 cm sono troppi.
Bastano gli anni.

lunedì 22 aprile 2024

Egyptian training

È ufficiale: la Pinkytos' Family è pronta per bivaccare nella sala arrivi dell'aeroporto di Dakar.
Queste 48 ore di fuoco a Il Cairo sono state un training eccezionale.
Si sono appisolati ovunque, anche sul dromedario. E anche Mister Baby che di solito è refrattario alle scomodità e non dorme nemmeno durante i voli transoceanici è stato sorpreso con la bolla al naso sulla feluca lungo il Nilo.
Che Mamma Pinkytos è una zingara inside già si sapeva. I nani le hanno dato grande soddisfazione, si vede che sono figli suoi.
Così ieri, mentre il loro volo di ritorno è stato ri-schedulato alle 2.30 del mattino (che Dio, Allah, Amon Ra o chi per loro ci scampi da Wizzair), senza fare una piega il Minty si è sdraiato sulle poltrone della sala imbarchi in posizione mummia, tanto per restare in tema, perfettamente supino,con il cappello del Morby sugli occhi è si è rivisto dopo tre ore. Il nano piccolo, dopo qualche blando tentativo di dormire abbarbicato alla sua mamma, ha preso lo zaino, lo ha usato come cuscino e si è messo a dormire in posizione fetale a sbalzo tra due poltrone. Tutto questo mentre Mamma Pinkytos già stava a fare compagnia a Tutankhamon da almeno un'ora. L'unico irriducibile, Mister Baby, lord fino al midollo, con la camicia bianca e i pantaloni beige, ancora pettinato, a fare da sentinella ai tre poveri profughi e a tenere controllato l'orario di imbarco. Mamma Pinkytos quando dorme può essere che non si svegli nemmeno se crolla l'aeroporto, soprattutto se il foulard anti-neon sistemato sugli occhi assicura l'effetto buio.
L'attitudine al bivacco in questo viaggio è stata essenziale, una vera e propria skill.
Metti di arrivare in aeroporto un venerdì sera qualunque, con la settimana, la giornata e pure i festeggiamenti per la vittoria dell'Atalanta sulle spalle.
Metti che devi fare un volo intercontinentale e l'aereo ritarda di due ore.
Metti che arrivi in Egitto alle due di notte, fai la coda per il visto e finalmente esci dall'aeroporto alla ricerca dell'omino con il cartello con il tuo nome.
Metti che questo fantomatico omino non ci sia, che tu non abbia l'wi-fi e che non veda altra soluzione che smadonnare per quaranta minuti chiedendo a tutti quelli che ti paiono sufficientemente abbronzati se si chiamano Khalid.
Metti che non appena hai perso la speranza e contrattato il transfert con uno pseudo driver che ti sembra meno intenzionato a fregarti rispetto agli altri, si palesi Khalid, con il famoso cartello con il nome. Eviti di mandarlo al diavolo perché ti serve e fai buon viso a cattivo gioco.
Metti che l'hotel che hai prenotato con Booking sia completamente sconosciuto a Google Maps, Waze e ad ogni navigatore terracqueo e che per un'ora buona, alle tre e mezza del mattino, Khalid chieda ai passanti se conoscono l'hotel.
Metti che in un momento di disperazione Mister Baby parta a piedi alla ricerca dell'hotel che ha cambiato nome e lo trovi.
Metti che, alle 4, finalmente arrivati in hotel il receptionist ti comunichi candidamente di non avere più la stanza prenotata perché c'è stato un overbooking.
Metti che, a quel punto, Mamma Pinkytos sfoderi una sequela di minacce e insulti irripetibili in un inglese impeccabile che tuttavia non sortisce nessun effetto sul predetto receptionist.
Metti che, solo lievemente intimorito dalla cazzimma di Mamma Pinkytos il suddetto si offra di fornire cuscini e coperte per il bivacco alla Pinkytos'Family.
Metti che alle 4.30, tale Mister Ahmed, padre di un amico del Morby, presente urbi et orbi, incurante del sonno e dell'ora tarda (se andate in Egitto, Mister Ahmed tutta la vita. È una specie di divinità), trovi una sistemazione ai 4 disgraziati, consistente in una tripla in un altro hotel.
Metti che Mamma e Morby svengano immantinente in un letto a una piazza, mezzi vestiti. Seguiti a breve distanza dal Minty e Mister Baby, più comodini e ben sistemati.
Metti che dopo tre ore di sonno arrivi la guida per una bella giornata alle piramidi, Saqqara, Giza, Sfinge, cammellata, annessi e connessi.
Metti che dopo dieci ore di meraviglie egizie tu debba anche procacciarti il cibo, in una metropoli dove per attraversare la strada ti devi fare il segno della croce e  ogni amen è un colpo di clacson del milione di macchine presenti.
Metti che dopo un'ora di peregrinazione tu finisca da Pizza Hut, tra i sorrisi di giubilo dei nani e la composta delusione di Mister Baby, amante dei tuguri autoctoni pieni di fumatori di narghilè.
A Mamma Pinkytos bastava il bivacco, comunque e dovunque.
Lei non aveva più nemmeno le energie per lamentarsi e la pizza americana in Egitto le è sembrata buonissima.
Quanto al volo di ritorno, era così in ritardo che alle otto di lunedì mattina la Pinkytos Family non aveva varcato la porta di casa.
Mamma Pinkytos non se l'è sentita di portare i nani direttamente dall'aeroporto a scuola.
Lei, invece, nell'ottica del training, si è infilata il tailleur e si è trascinata in ufficio senza nemmeno passare dal via.
Il resto, al netto degli imprevisti sopra descritti, è stata solo meraviglia.


venerdì 19 aprile 2024

Partenze

Partire il venerdì pomeriggio dopo scuola ha un sapore diverso.
Svuotare lo zaino dai libri e riempirlo del necessario per due giorni di viaggio non ha prezzo.
A Mamma Pinkytos l'idea del viaggio mette leggerezza.
Questa volta non si è nemmeno data pena di scegliere cosa portare visto che ha con sé solo una t-shirt e un paio di shorts.
A Mister Baby la partenza mette entusiasmo e voglia di leggere di tutto e di più sulla destinazione del momento. 
Al Morby ansia per le interrogazioni della settimana prossima e incoercibile voglia di dormire ovunque si trovi: in macchina, sulla navetta del parcheggio, in aeroporto. Ma guai a farglielo notare. Sia chiaro che lui non dorme, fa yoga. 
Il Minty è "chill", come dice lui. Ma il nano grande, alla faccia di tutti gli adolescenti arrabbiati del mondo, è il prototipo del saper vivere e "chilla" in ogni momento della sua vita. A guardarlo cantare sottovoce con gli occhi contenti, Mamma Pinkytos "chilla" pure lei.
Anche se il volo è in ritardo, hanno i dispositivi a corto di batteria e la stanchezza del venerdì sera, Mamma Pinkytos & Co. si godono la vita.
Destinazione Il Cairo-Sphinx: domani mattina colazione vista piramidi. 
Sempre se l'aereo decide di partire. Visto che già avrebbe dovuto partire e ancora non si vede il numero del gate.
Questo weekend organizzato per scommessa sembra ancora un regalo inatteso.
Per adesso bivaccano nella sala imbarchi di Malpensa.
Dopo che Mamma Pinkytos ha decretato che, per ragioni logistiche, a luglio faranno una notte in sacco a pelo all'aeroporto di Dakar è bene che facciano allenamento.
Il Morby ha accolto la notizia con inusitato entusiasmo.
Mister Baby e il Minty minacciano la fronda.
Ma Mamma Pinkytos sa che devono solo abituarsi all'idea.

mercoledì 17 aprile 2024

I globetrotters della giustizia

I globetrotters della giustizia sono gente triste. Gente che macina km in auto, prende voli aerei a orari improbabili, talvolta vola da un capo all'altro dell'Italia e torna in giornata per un'udienza che, se va bene, dura cinque minuti.
Perché se va male mancano il Giudice, il PM, il fascicolo o la parte e l'udienza non si tiene proprio.
A volta l'udienza è già stata rinviata d'ufficio; si sono solo dimenticati di avvisarti.
Altre volte semplicemente, dopo che hai aspettato tutta la mattina, si è fatto tardi e il cancelliere, giustamente, deve andare a casa a mangiare la lasagna. È un dipendente pubblico lui, ha un turno che inizia e che finisce, mica come te.
Tu devi semplicemente tornare un'altra volta. Con le pive nel sacco, 750 km dopo, torni a casa pure tu, ma della lasagna nemmeno l'ombra. E andresti a letto senza cena per la stanchezza ed il senso di inutilità che, ogni volta, ti pervade.
Oggi Mamma Pinkytos, nella sala imbarchi dell'Aeroporto di Brindisi, ha deciso di combattere il senso di inutilità dell'ennesima trasferta a vuoto con le orecchiette alle cime di rapa ed il pasticciotto all'amarena.
E nell'attesa si sta ingozzando di taralli.
Il modo di dare un senso ai tempi morti della trasferta Mamma Pinkytos lo trova quasi sempre. E 99 volte su 100 è iper-calorico.
Sarà per questo che i globetrotters della giustizia, oltre che tristi, sono tendenzialmente sovrappeso.


martedì 16 aprile 2024

Primavera

La primavera è la stagione preferita di Mamma Pinkytos.
Quella in cui si alleggeriscono gli abiti, si allungano le giornate e si inaugura il giardino.
In primavera succedono cose strane. Mister Baby crede di prendere il Polase per reintegrare i sali minerali, invece da qualche giorno sta prendendo il Biochetasi con evidente soddisfazione. Se non altro digerisce.
Mamma Pinkytos litiga con i nani per la canottiera. Il Minty se ne frega e va in giro scanottierato e mezzo smutandato, con i pantaloni che gli arrivano alle natiche. Con evidente soddisfazione pure lui.
Il nano piccolo fa lo gnorri, poi non regge l'assalto di Mamma Pinkytos e si infila per la notte l'odiato indumento, salvo "dimenticarselo" al mattino sulla sedia.
Siamo ad aprile, ma per loro è pieno agosto. Manca poco che vadano a scuola con le pinne in cartella.
Mamma Pinkytos ha l'orticaria di primavera e sembra posseduta. E come se non bastasse si è fatta prendere la mano dalle pulizie di primavera. Vuole svuotare l'armadio e piazza vestiti ovunque: nelle scatole in lavanderia, in garage, persino in macchina, in attesa di regalarli a chissàchi. È diventata una maniaca dell'essenziale e il troppo del suo armadio le disturba la vista e le toglie il sonno. 
In vena di pulizia ha portato anche la macchina a lavare. Ma è rimasta mortificata quando il pakistano dell'autolavaggio, nel suo italiano stentato, le ha detto:"Prossima volta così no lavo. Toppo spocca."
E che cavolo. Le pulizie di primavera si fanno una volta l'anno. Naturale che ci sia parecchio da sgrassare.
In tutto questo ha le unghie perfette, un bel rosa primaverile, grazie a Mamma Polly Capellipazzi che ha fatto il corso e tra un po' per esercitarsi fa le unghie anche anche sue cavie peruviane. 
Questo weekend la Pinkytos' Family volerà a Il Cairo per vedere il Museo Egizio e le Piramidi di Giza.
Forse non è il posto più sicuro del mondo. Forse non è il classico fine settimana fuori porta a Varazze, ma a loro piace così. Come al solito voleranno a orari improbabili, zaino in spalla, e si godranno paesaggi meravigliosi.
A non condividere sono i conigli. Quando la Pinkytos' Family parte per loro è casa (e cacca) libera, ma anche dieta ferrea.
Mi sa che la prova costume quest'anno la passano solo Pongo e Luna.
A Mamma Pinkytos l'unica cosa che sta ancora discretamente sono le infradito.

domenica 31 marzo 2024

Pasqua

In riva al Mar Rosso Pasqua sembra Ferragosto.
Questa mattina, quando Mamma Pinkytos ha chiesto al maitre se anche in Egitto si festeggia la Pasqua, lui ha risposto serafico: " Stasera Pasqua. Buon Ferragosto."
E secondo la migliore tradizione ferragostana, per le 21 il resort ha organizzato lo schiuma party a bordo piscina.
Mamma Pinkytos mica lo sa se ci possono andare loro 4, con i loro cambi striminziti. Manca che domani devono tornare in Italia tutti schiumati.
Non hanno mangiato la colomba Mamma Pinkytos & Co. e nemmeno un ovetto di cioccolato. In compenso in questi giorni hanno sfidato la capienza delle loro panze e non ne hanno sentito la mancanza.
Oggi hanno fatto snorkeling sulla barriera corallina, giocato a pallavolo in acqua e ingaggiato una sfida di famiglia a bocce.
Pasqua felicissima.
Con un pensiero ai loro amici e alla loro famiglia, sparsa per il mondo.
Alla Nonna R, che ha approfittato della pioggia per riposarsi e ha sostituito la colomba con le fragole e le "spongade", al Nonno M che si è lamentato per il peggior pranzo di Pasqua della sua vita (perché non c'era la colomba), al Nonno G e alla Nonna L, felice per il suo nuovo Oppo, ai coniglietti Pongo e Luna, soli soletti ma insieme, scampati al pranzo di Pasqua che li voleva al forno.
Allo Zio tanguero che è a Buenos Aires, agli Zii cinesi a New York.
E a tutti quelli che oggi hanno regalato un pensiero ed un sorriso alla Pinkytos' Family. Indigeni compresi.
Per Mamma Pinkytos, che adesso è lievemente abbronzata, è stata davvero una Pasqua di resurrezione.
A onor del vero anche per la sua panza, dopo due mesi di sacrifici inutili.

sabato 30 marzo 2024

News from Egypt

Brevi aggiornamenti dall' Egitto.
La vacanza slow della Pinkytos' Family prosegue senza intoppi. Le loro uniche occupazioni sono mangiare, dormire e fare il chilo crogiolandosi al sole. 
L'unica attività fisica consiste nell'arrancare dalla spiaggia al ristorante e viceversa. Ogni tanto, giusto per fare un po' di moto, vanno a pranzo o a cena nel resort accanto. Per l'ebbrezza di camminare per cento metri.
Capita che facciano due tiri a pallavolo in acqua o fuori, fino a che si aggiunge alla combriccola qualche russo, kazako o, più di frequente, qualche romano.
Al che i nani campanilisti abbandonano il campo alla chetichella portandosi via la palla. Mamma Pinkytos non è ancora riuscita a fare apprezzare loro il valore socio -culturale della caciara.
Sarà che ieri dopo una sessione di pallanuoto aggressiva con i Cesaroni il Morby è rimasto traumatizzato.
Mister Baby sta tenendo fede ai suoi propositi. Dorme ovunque e a orari strani.
Si sveglia alle sei del mattino, nuota , legge poi dorme quando il resto della famiglia si alza. Forse lo fa apposta. Questa mattina il Minty lo ha trovato stecchito al sole in stato di semi-coma.
Il Minty sta praticando una rigida astinenza da dolci, che sono troppo elaborati e non incontrano i suoi gusti raffinati.
In compenso si scofana la qualunque, tra pizze, carne, persino verdure e pasta alla egiziana.
Il Morby mangia solo patatine fritte. Ma, come dice lui, "ne mangio tante".
Niente pasta "troppo piccante", niente pesce che "mi fa schifo" , niente carne "troppo strana". A fine settimana diventerà anche lui una patatina fritta, se il suo pallore da famiglia Addams riuscirà a virare verso il dorato.
Mamma Pinkytos non fa un bel niente, a parte leggere, dormire e mangiare.
Oggi ha giocato a bocce con il Morby ed ha fatto pure fatica.
Nel villaggio fanno yoga, ma al momento le pare troppo impegnativo.
Ieri sera sono stati a Old Sharm a fare shopping. Il Minty ha comprato due magliette che prenderanno il posto di quelle del Cre. Le scarpe invece sono ancora quelle bucate.
Mamma Pinkytos si è divertita a contrattare, si sente fichissima e soddisfatta dei suoi affari mentre i nani escono dai negozi mortificati e dispiaciuti per il negoziante.
Ha comprato anche mezzo etto di thè al mango, così solo per divertimento.
Quanto ai bagagli, al giorno 4 di 6 Mamma Pinkytos può ufficialmente confermare che lo schema 2-2-2 ecc. inizia a fare acqua perché non hanno messo un bel niente di quello che hanno portato. 
Stanno sempre in costume e si vestono mezz'ora per andare a cena. 
È del tutto inutile cambiarsi in continuazione. Mamma Pinkytos adesso si sente in obbligo di utilizzare anche la maglietta bianca con il pizzo, visto che l'ha portata, ma si sentiva così bene con la maglia oversize con i fiori, mannaggia la miseria.

giovedì 28 marzo 2024

Smart working

La Pinkytos' Family da ieri mattina è in modalità vacanza, con un giorno di anticipo rispetto al resto del mondo (scolastico).
Sono partiti nella notte con i loro zainetti slim alla volta di Sharm El Sheikh e a mezzogiorno ora italiana erano già spanati al sole. 30 gradi e acqua caliente, non dal cielo come in Italia.
Lo schema 2-2-1-1-2 (2 magliette, 2 costumi, 1 paio di ciabatte, 1 shorts, 2 mutande) è stato applicato con successo e negli zaini hanno trovato altresì spazio: 
- scarpette da scoglio
- maschera e boccaglio
- farmaci contro la diarrea del viaggiatore
- creme solari
- un libro pro capite
- caricabatterie, videogiochi e ammennicoli vari.
Mamma Pinkytos non finisce mai di stupirsi per come la gente ami viaggiare portandosi dietro la casa, dal momento che a lei, sempre ma proprio sempre, pare di avere portato troppe cose e, sempre ma proprio sempre, torna con qualcosa di inutilizzato e la sensazione di non sapersi regolare con l'essenziale.
Il Minty, con il proposito di fare shopping, ha portato solo t-shirt pubblicitarie e scarpe bucate con l'intento di abbandonarle in loco una volta sostituite con capi nuovi Egyptian style.
Mamma Pinkytos è felice come una bambina alla prospettiva di questa Pasqua in spiaggia tutti insieme e soprattutto alla prospettiva di non dovere cucinare niente di niente per cinque interi giorni.
Avrà l'unica preoccupazione di mangiare e dormire e ha consegnato ai nani la regola della più assoluta anarchia.
"In questi giorni ognuno faccia quello che gli pare!"
Il Morby ha dichiarato solennemente di non volere sentire parlare di scuola né di compiti, mentre il Minty diligentemente ha fotocopiato le pagine del libro di storia e studierà in riva al mare.
Mister Baby è a corto di sonno. Il suo buon proposito è leggere e dormire.
Il Morby ha scoperto le meraviglie della barriera corallina: " Prendo la maschera e vado a fare smart working."
"Snorkeling nano, snorkeling."
Anche se, a onor del vero, smart working da Sharm El Sheikh è qualcosa che a Mamma Pinkytos potrebbe piacere.
Già si vede a discutere un processo con la toga sopra il costume ed il vento nei capelli.

sabato 23 marzo 2024

12

I compleanni dei figli ti mettono alla prova.
Ti danno la misura del tempo che vola inesorabile, segnano il passo della strada trascorsa, dei progetti, dei sogni.
Per Mamma Pinkytos il compleanno dei suoi nani è sinonimo di notti insonni alla ricerca delle parole giuste, del regalo giusto, giusti per esprimere la fiducia, l'amore, l'emozione. Giorni passati a sfornare e a decorare biscotti a forma di pallone da calcio, di note musicali, di violino. A pensare e realizzare la torta, che non è solo un dolce ma un pensiero. Carico che ora, per fortuna, condivide con Mister Baby che è meno fantasioso ma assai più pasticcere di lei. E quel per fortuna è pieno di riconoscenza perché con l'età lei accusa il colpo e per l'ansia da prestazione non dorme la notte. Ha sempre meno energie e idee e quelle che ha sono pure confuse.
Oggi il Morbillo compie 12 anni e Mamma Pinkytos è piena di gratitudine e di meraviglia. 
Alle 7 in punto, prima di andare a scuola, il Minty è entrato in punta di piedi in camera sua per lasciargli un biglietto di auguri. E il Morby si è alzato con gli occhietti ancora chiusi solo per dargli un abbraccio. Poi è tornato a dormire abbarbicato a Mamma Pinkytos. 
Il nanetto dodicenne è una sfida quotidiana ed avvincente alla sua pazienza, alle sue idee, alla sua autostima di mamma. Lui scruta, sorride, abbraccia, ma non regala niente, né parola dolci né complimenti.
Ha la sensibilità degli intelligenti ma anche la lingua tagliente.
È il suo compagno di avventure pazze, di coccole da koala, di serie TV sotto il plaid, di cinema e di pop corn.
È morbido e liscio e ancora profuma. Chissà per quanto.
"Nano, come mi sta questa maglia? Oggi per il tuo compleanno vorrei essere bellissima."
" Questo è il un problema mamma. Tu sei molliccia."
"Mpf".
"Molliccia è una cosa bella. Anche io vorrei essere molliccio e invece sono duretto."
"Mpf"
"Però sei carinissima mamma."
Dodici anni fa Mamma Pinkytos era infinitamente felice.
Oggi lo è ancora di più.
Grazie amore bello per questi 12 anni di meraviglia.

sabato 17 febbraio 2024

Breve storia triste

Milioni di persone al giorno mettono ogni giorno gli occhiali con discreta non-calanche.
Mamma Pinkytos, dopo vent'anni da circa e altrettanti con una vista perfetta grazie all'intervento di correzione della miopia,vive l'idea del supporto visivo con disagio.
Ha provato cosa significa cercare gli occhiali sul comodino ancor prima di aprire gli occhi e andare in piscina o in spiaggia avendo intorno solo aloni e macchie di colore.
Una talpa.
Appena ha potuto, come regalo di laurea, si è sottoposta all'intervento per la correzione dell'importante miopia che la attanagliava.
Da lì in poi vent'anni di giubilo visivo.
Negli ultimi due-tre anni, soprattutto nei periodi di stanchezza e alla sera, ha iniziato a vedere sfocato, a non distinguere i contorni delle cose e i volti da lontano. L' oculista le ha sconsigliato un nuovo intervento perché quel poco di miopia le consente di leggere e lavorare senza occhiali, di vedere ancora bene da vicino.
All'ultima visita però era peggiorata e le è stato consigliato un occhiale almeno per guidare alla sera.
La mater refrattaria ha aspettato mesi, con la prescrizione nascosta in chissà quale cassetto.
Fino a che, nelle vacanze di Natale, le è sembrato di essere più orba del solito, forse anche per la stanchezza.
E un paio di settimane fa, riluttante come il Morby davanti ai compiti, è andata dall'ottico.
Ha ordinato gli occhiali più economici del mondo con la precisazione che non li avrebbe mai messi se non in caso di necessità estrema.
Ieri li ha ritirati.
Fanno schifo. La fanno sembrare una sogliola triste e, per di più, le fanno venire mal di testa.
Si è sentita stupida e anche un po' depressa.
E dire che non aveva ancora fatto i conti con il Morby.
"Nano, ho ritirato gli occhiali nuovi."
"Non li mettere."
"Mi ci devo abituare. Come sto?"
"Fai schifo. Stai malissimo, sembri una di cento anni con mille rughe in faccia. Non li puoi mettere."
"Ma nano sono per vedere meglio. A volte servono dei supporti per la salute. Non è che uno può rifiutarsi perché non gli donano."
"Ma quale salute! Cosa devi vedere? Le case sono grandi, le macchine sono grandi. Non servono. Sei inguardabile."
Occhiali infilati in un cassetto.
Fine della breve storia triste.

mercoledì 14 febbraio 2024

Gambe

Contro la volontà di Mamma Pinkytos, lei ed il nano Morby hanno dovuto abbandonare la visione entusiasmante delle vicissitudini di nonno Libero.
Il pervicace Morbillo, da un giorno all'altro, ha decretato "urbi et orbi" che "Un medico in famiglia" lo aveva annoiato e che mamma e nano, per stare abbarbicati sul divano sotto il plaid nel momento più rilassante della giornata di Mamma Pinkytos, avrebbero dovuto trovare un altro motivo.
Poiché alla mater irrequiens non piace giocare alla Play Station, o almeno non si rilassa, in parole povere dovevano scegliere una nuova serie da guardare.
Dopo un'attenta selezione, nella quale hanno preso in considerazione varie soluzioni, dalle serie horror splatter americane, a quelle Fantasy, a "Mare fuori", forse ancora inadatto al nanetto, la scelta è caduta sull'allegrissima "Braccialetti rossi", serie ambientata nel reparto pediatrico di un ospedale dove ragazzi tra gli 11 e i 16 anni lottano per guarire, sopravvivere, comprendere il loro posto nel mondo. Mamma Pinkytos ha pensato che riflettere sul tema della malattia e della disgrazia non sia un male per il nano cibernetico.
Ma va da sé che apre il varco alle infinite curiosità e domande del Morbillo.
La più persistente, che dopo 24 ore dalla visione non lo ha ancora abbandonato e che ha dato origine a una serie di sotto-quesiti è: ma se a quel ragazzo devono amputare una gamba, la gamba amputata dove la mettono?
Vi lascio immaginare gli scenari palesatisi nella testa del Morby.
Nella spazzatura?
Quale spazzatura? Nell'umido?
E che razza di immondizia hanno in sala operatoria in particolare e negli ospedali in generale? Dove fanno confluire in un secondo momento gambe, milze, fegato, pezzi di ossa echipiùnehapiùnemetta?
Le risposte di Mamma Pinkytos non hanno avuto l'effetto di placare la sete di informazioni del nano, che oggi è tornato all'attacco.
"Mamma, torniamo alla gamba. Non vedo l'ora di vedere la puntata di stasera. La taglieranno. Secondo te faranno vedere che fine fa?"
"No nano..non penso sia un particolare rilevante per la storia."
"Lo è. Perché è brutto. Era la sua, la gamba. La buttano via?"
"Sai, negli ospedali capita che durante gli interventi si tengano necessarie soluzioni estreme ."
"Si, ma dove la mettono?"
Mamma Pinkytos lo sapeva che era meglio Nonno Libero.

mercoledì 31 gennaio 2024

Come un grissino

Questo è un post di servizio.
Perché vi sia ben chiaro che se incontrate per strada Mamma Pinkytos non la dovete invitare a fare colazione, a mangiare una brioche o una pizza.
È incostituzionale.
La mater suicida è alla sera del giorno 3 della sua dieta SENZA TUTTO, che sta per senza glutine, senza zuccheri, senza latticini.
Che cavolo le rimanga da mangiare è una domanda più che legittima.
Nella realtà dei fatti, lei è una resiliente e si è subito data da fare a creare ricette gourmet SENZA TUTTO, con scarsissima soddisfazione.
Però le pare di star meglio.
Era arrivata ad un punto in cui la soglia della sua autostima era così bassa che la poteva calpestare.
Si sentiva gonfia, perennemente con il mal di stomaco ed il cerchio alla testa.
Aveva bisogno di disintossicarsi e di dimostrare a sé stessa di sapersi volere bene in un modo diverso dal produrre torte e mangiarle.
La rinuncia che le pesa di più, manco a dirlo, è quella agli zuccheri.
Il cappuccino e brioche della mattina.
Al cappuccino potrebbe anche in via eccezionale rinunciare, ma il cornetto è (era) la sua coccola quotidiana.
E se è senza glutine ha comunque il lattosio, se è senza lattosio stai sicuro che ha lo zucchero. Sennò che cornetto è?!
Questa mattina, in preda ad una crisi di disperazione, ha preparato i pancakes SENZA TUTTO. Il Minty li ha graditi parecchio ma li ha affogati nella Nutella. Lei ci ha messo mezzo cucchiaino di marmellata senza zucchero e sapevano appunto di niente.
Però.
Però Mamma Pinkytos ha l'impressione (nonostante il Morby pensi il contrario) di sentirsi (non di essere, perché è tutta una questione di autostima) meno molliccia, sente che i jeans si allacciano più facilmente e sente di avere, oltre ad una fame atavica, anche più energia.
È diventata la regina delle barrette. Ce ne sono di buonissime: al cocco, alle mandorle, alle noci. Alcune invece fanno davvero schifo.
Si è data un mese. Se non va alla neuro prima chissà, magari diventa magra come  un grissino.
Per ora il grissino si limita a sognarlo.
Unto. Con moltissimo glutine. E con i granelli di sale.

mercoledì 17 gennaio 2024

Fragilità

Mamma Pinkytos da qualche tempo ha le vertigini, il mal di stomaco, il mal di schiena.
Talvolta anche un mal di gola strano e la cervicale indolenzita.
Mani che si addormentano, piedi che rendono a gonfiarsi.
Un occhio con le ciglia ribelli, che crescono verso l'interno e disturbano la cornea, ricordo di un incidente stradale di qualche anno fa'.
Divano, coperta e tisana è la sua sera ideale.
Sarà che inizia l'anno invecchiando. 
Sarà che è in pace con sé stessa e con i suoi acciacchi, anche se ogni tanto diventano un po' faticosi da sostenere e al mattino le vengono le lacrime agli occhi perché la giornata le pare già in salita.
Mister Baby al mattino ha paura a chiederle come sta. Lo fa comunque, poi incrocia le dita. Chediocelamandibuona.
La sua fortuna è che Mamma Pinkytos fa la giaculatoria dell'inventario dei suoi dolori con voce proveniente dall'oltretomba e parole disarticolate. 
Lui non capisce nulla e se ne guarda bene dal chiedere il replay.
L'altra sera, mentre i maschi erano allo stadio, aveva invitato a cena la sua amica Mamma Mizy Brillantina. Aveva voglia di farsi una bella chiacchierata tra donne. 
Ma al mattino si è svegliata rintronata dai capogiri, con un occhio semichiuso per la congiuntivite ed il mal di schiena e ha pensato di non farcela.
Ha desiderato murarsi in casa in solitudine.
Ha disdetto l'invito e poi si è dispiaciuta. Ha avuto un vero e proprio attacco di debolezza.
Il Morby si preoccupa per lei: "Mamma stai ferma, che ti escono gli ortolini dalle orecchie." 
Gli ortolini sarebbero gli otoliti, quei sassolini anarchici che se ne sono andati in giro per l'orecchio destro di Mamma Pinkytos e la fanno ballare come sullo Space Vertigo. Sabato il dottor Vattelapesca ha tentato di farli tornare all'ovile con un paio di colpi di karate ai danni della mater vertigines, ma i risultati nel caso si vedranno tra qualche giorno.
Per ora Mamma Pinkytos continua a ballare, a fottersene e ballare. Dargen D'Amico le fa un baffo.
Gli ortolini se ne fottono pure loro, almeno così pare.
La Nonna R vorrebbe che Mamma Pinkytos si mettesse in ferie, ignorando che lei le ferie non le ha: "Quando li aveva la Meloni gli "ortolini" è stata a casa una settimana intera. Eccheccavolo!"
E non è che non avesse niente da fare.
Sante parole.
Invece Mamma Pinkytos balla, arranca ma balla. Fa una torta dietetica ogni due giorni, per la dieta anti-brufolo del Minty. Niente più cibi confezionati né merendine.
Solo frullati, spremute, centrifugati e torte fatte in casa, senza burro né cioccolato.
Ha sperimentato torte di ricotta, di carote, di mele, di mandorle.
E intanto che sperimenta mangia.  È uno sporco lavoro, ma qualcuno deve pur farlo Così mentre il Minty si depura, lei fa la cavia e ingrassa.
Con buona pace degli ortolini.
Questo momento le ha fatto pensare alla fragilità.
Gli anni che passano, il corpo che non risponde più come prima. La voglia di fare che la contraddistingue, le energie che non sempre tengono il passo delle idee.
La vita che scivola.
La tenerezza.
Anche Luna, la coniglietta, non sta bene. Forse ha preso il raffreddore. Starnutisce.
Mamma Pinkytos l'ha presa in braccio, l'ha spazzolata. Ha accarezzato il pelo morbido e lucido.
Lei, che di solito sfugge, l'ha lasciata fare.
Fragilità è la bellezza di soffermarsi e sentire. Di lasciare scorrere.


venerdì 5 gennaio 2024

Istantanee

Istantanee di un viaggio nella memoria.
Arbeit macht frei. Filo spinato. Cenere e terra. Il treno, gli occhi, l'inganno.
Valige e padelle.
Vestiti di bimbo.
Capelli, tonnellate di capelli tagliati ai cadaveri.
Cyclon B. 
Camini ovunque.
Montagne di scarpe. Eleganti, moltissime con il tacco. Simbolo del grande inganno. Cambierete vita, ricostruirete il futuro in un paese lontano. E invece.
L' incredulità.
200 metri tra il binario di Birkenau e le camere a gas.
Il destino decretato da un medico, con un cenno della mano.
Abile o inabile al lavoro.
La guida polacca non risparmia i dettagli perché ha visto l'orrore da vicino.
Chi nello scendere dal treno si accorgeva di essere giunto al campo temeva il peggio, dice. Ma non poteva pensare all'impensabile.
E l'impensabile è tremendamente reale e anche non troppo lontano nel tempo dai giorni nostri.
Mamma Pinkytos cerca di trovare le parole, la mano appoggiata sulla testa del Morby.
Ogni tanto vorrebbe coprirgli le orecchie, risparmiargli i dettagli.
Ma lui è più saggio di lei: "Ci penso un po', ma non tanto perché non ci si può pensare troppo a queste cose."
L' uomo bestia, disumanizzato.  Mamma Pinkytos si accorge di essere stata ingenerosa nei confronti degli animali.
" Gli animali non c'entrano niente mamma. Loro non attaccano mai per niente, non aggrediscono gli esemplari inoffensivi" puntualizza piccato il Morby.
La dignità di chi pensa di ricostruire la propria vita lontano da casa e porta con sé tutto ciò che ha. 
La paura.
Si respira nei viali circondati da baracche di mattoni o di legno, tutte simili.
Uomini in batteria, come polli da allevamento.
Auschwitz, Birkenau.
Qualcosa oltre l'immaginabile.
L' importanza della memoria. 
Come recita la scritta all'ingresso di Auschwitz "coloro che non ricordano il passato sono destinati a ripeterlo".
Gli occhi.
Nelle fotografie dei deportati appena scesi dal treno, donne e bambini: spaesati.
Dei visitatori: attoniti.
Dei giovani: colmi di sgomento e incredulità. Di dispiacere anche.
A Mamma Pinkytos vedere quegli occhi ha restituito la fiducia nel futuro. 





martedì 2 gennaio 2024

44

È stato un compleanno con sveglia alle 5 per la partenza e le partenze Mamma Pinkytos le adora, che profumano di bellezza e nuove esperienze.
È stato un compleanno in compagnia con il "Tanti auguri" cantato al megafono nel pieno centro di Salisburgo.
È stato un compleanno in cui ha ricevuto quel che desiderava: una giornata insieme, vicinanza e coccole, un regalo apprezzatissimo perché immateriale da Mister Baby ed uno dolcissimo dal Morby.
È stato un compleanno in cui non le è ancora riuscito di spegnere le candeline, ma adesso ha trovato un supermercato appena fuori dall'hotel e questa sera festeggerà con la torta marmorizzata di quando era bambina e con le candeline spente, a meno che non trovi qualche buonanima fumatrice nel corridoio.
Da qualche anno invecchia con la valigia in mano e sarà il cambio continuo di scenario, ma l'età che avanza non le pesa.
Certo, Mamma Pinkytos va guardata al mattino, al pomeriggio già abbiamo qualche problemino, ma dopo gli anta la bellezza è riservata ai miopi, a chi guarda l'insieme e poi oltre, dentro, a lato, che i dettagli sono roba per ventenni.
Non le importa nemmeno troppo per la verità. Anche se l'occhio più severo ed implacabile è sempre il proprio e la gradevolezza è qualcosa da riservare a sé stessi. 
Piacersi, nonostante tutto. Sorridersi, accertarsi, con gli spigoli, la ciccia, le rughe e tutto il resto.
Gli anni sono tantini, come i gatti, quelli in fila per sei con il resto di uno.
Ma lo spirito, quello, si mantiene giovane.
Sarà merito della valigia.