É una tradizione che, dopo le rispettive vacanze, la famiglia allargata Pinkytos-Capellipazzi si ritrovi per mangiucchiare qualcosa all'aperto in allegria, per raccontarsi, ritrovarsi, trovare le cose diverse eppure uguali a come le si erano lasciate.
É una tradizione che, il giorno del rientro in città, uno dei nani (lo scorso anno era toccato al Morby, caduto dal seggiolone, ieri é stata la volta del Banana, caduto dal passeggino) faccia una visita guidata del Pronto Soccorso, fortunatamente rapida e indolore.
É una tradizione al rientro che Mamma Pinkytos e Mamma Polly Capellipazzi si aggiornino progressivamente e freneticamente, via sms, sul numero delle lavatrici fatte e su quelle da fare, sul numero dei sacchi di immondizia riempiti ecc., cose cosí, cose da donne.
É una tradizione che le mamme, non appena si ritrovano dopo le ferie, facciano un sacco di buoni propositi tipo camminare, dimagrire, fare sport, organizzare un'uscita al femminile una vokta alla settimana.
É una tradizione che le suddette mamme, alla fine di settembre, risucchiate dai ritmi frenetici e dalla routine, non si ricordino neppure uno deu loro buoni propositi.
É una tradizione che i nani, prima due e poi quattro, il giorno della rimpatriata giochino, si abbraccino, si bacino, si menino, come succede ai fratelli.
Questa sera la famiglia allargata ha rispettato la tradizione trovandosi al parco per una pizza di benvenuto.
Ma il tempo passa e i nani, che erano due e sono diventati quattro, questa sera erano soltanto due, il Morby e il Banana che si inseguivano, si baciavano e si spintonavano come nella migliore tradizione.
All'appello mancavano il Minty e Baby Lila, due cinquenni in giri per il mondo, con i loro occhietti vispi e il sacco a pelo a forma di tigrotto.
Uno dai nonni, l'altra dagli zii.
Mamma Pinkytos ha chiacchierato, inseguito il Morby bici-munito, mangiato una pizza alle noci.
Ma le mancava qualcosa. Quel nanetto infilato nel suo pigiama dei Sette Nani a una sessantina di km da qui.
Il rientro non é completato se i ranghi sono ridotti.
Gioie e dolori di un'aspirante mamma lumaca costretta, giorno e notte, a una vita a mille all'ora