lunedì 22 luglio 2024

Mama Africa

Sulla spiaggia di Saly c'è una brezza piacevole, accarezza le palme producendo il suono di un acchiappasogni.
La sabbia è bianca a perdita d'occhio, punteggiata di palme. Di turisti ce ne sono pochi: qualche francese, una famiglia di tedeschi, per la maggior parte senegalesi abbienti. 
C'è silenzio, solo il rumore del mare e quello del vento, come un tintinnío.
La Pinkytos' Family è finalmente in vacanza, in una dimensione fin troppo rilassante per i loro turbolenti standard. 
Come previsto, questa notte ad attenderli all'aeroporto non c'era nessuno. 
Il resort aveva allegramente ignorato le sue mail e le richieste dell'assistenza di Booking.
Il timore di Mamma Pinkytos è che, visto il no show alla data stabilità, la prenotazione fosse stata cancellata e la camera ri-occupata. Il che avrebbe significato dormire (per modo di dire) all'addiaccio in un posto che, data l'ora e la scarsa illuminazione, facevano fatica ad intravedere nella sua interezza. 
Come al solito hanno dovuto affidarsi alla speranza e alla benevolenza del prossimo nella persona di un soggetto con la pettorina gialla che, per qualche moneta, recuperava i clienti per i taxisti all'uscita del terminal dell'aeroporto di Dakar.
Visto lo sgomento della Pinkytos' Family per l'assenza del loro driver, ha chiamato o finto di chiamare il resort per chiedere informazioni e, stante l'insuccesso, ha proposto loro il tragitto in taxi.
Tra le proteste del Morby, l'unico assennato della famiglia ("Io non mi fido. Voi mi fate sempre avere paura, vi fidate di tutti"), hanno accettato. Non che avessero alternative.
Il Morbillo sgomento è caduto addormentato e loro hanno percorso in costante allerta, che diventava timore ad ogni rallentamento del taxista, la mezz'ora che ci si impiega a raggiungere Saly Portudal.
Solo Mister Baby era a suo agio, mentre rispolverava con orgoglio il francese delle scuole medie.
Una volta giunti a destinazione, hanno pregato il loro nuovo amico di aspettare mentre Mamma Pinkytos e il Minty entravano nell'hotel per verificare l'esistenza di una camera prenotata a loro nome.
Mentre Mamma Pinkytos cazziava il receptionist per l'assenza del transfert prenotato dall'aeroporto, questo con la calma tipicamente africana, faceva spallucce: "Mi dispiace. Avevamo avvisato il nostro driver di venire, ma evidentemente lui non è venuto."
Vista l'ora tarda Mamma Pinkytos non ha insistito e ha preferito guadagnare il letto, comodo, all'interno di una capanna con il tetto di paglia, l'wi fi e l'aria condizionata.
Non forzare gli eventi e non cercare sempre una spiegazione è uno degli insegnamenti di Mama Africa.
Le persone qui sono colorate dentro e fuori, sorridono, a volte senza un motivo apparente.
Loro riescono a stare per ore seduti senza fare niente a guardare il cielo.
Se hanno dei problemi, contano sul fatto che nell'attesa si risolvano da soli.
Mamma Pinkytos quest'anno sentiva il bisogno di Africa. 
E dal modo in cui la Pinkytos' Family ha affrontato gli imprevisti di questi giorni , ha capito che ogni viaggio ti migliora un po'.




domenica 21 luglio 2024

Fuoriprogramma

La vacanza senegalese della Pinkytos' Family è iniziata da Lisbona dove, ieri sera, i quattro disperati avrebbero dovuto prendere la coincidenza per Dakar e dove, invece, sono rimasti a spese di Tap Portugal, senza nemmeno provarci a prendere il volo per l'Africa. 
Visto il ritardo della prima tratta da Milano, erano pronti al protocollo-ritardo e flight connection, che prevede che il Morby, correndo a tavoletta senza bagagli, raggiunga il gate manifestando la presenza dei passeggeri ritardatari e disperati, precedendo di misura il Minty e Mister Baby con i documenti di viaggio. In ultima posizione Mamma Pinkytos arrancante, che spiega la situazione e prega di riaprire il gate. Ma non è servito, perché non appena hanno imboccato il corridoio transiti dell'aeroporto di Lisbona con soli cinque minuti di anticipo rispetto alla partenza del volo per Dakar, un' hostess di terra della Tap li ha intercettati e, prima che potessero fare domande, "to apologize for late" ha messo nelle mani di Mamma Pinkytos le carte di imbarco per le 21 del giorno successivo, i voucher per un hotel a cinque stelle vicino all'Oceanario, due buoni taxi per il trasferimento dall'aeroporto all'hotel e viceversa nonché euro 136 di tickets restaurant da spendere in aeroporto, con giubilo dei nani.
L' ora successiva l'hanno passata a scegliere cibi esotici da degustare e a  tentare di contattare il resort del Senegal per disdire il transfert e confermare la prenotazione per i giorni successivi al no show. Missione che si è rivelata impossibile. In Senegal le mail sono un inutile orpello. Ci hanno provato con l'assistenza internazionale di Booking con risultati da verificarsi questa notte all'arrivo a Dakar. Dopo di che sono svenuti in un letto comodissimo per 12 ore. Sveglia-doccia e colazione luculliana.
Oggi si sono goduti con gioia il fuoriprogramma a Lisbona, con la consapevolezza che ogni imprevisto può rivelarsi un' opportunità se lo si prende per il verso giusto.
Archiviato il disappunto per la giornata di mare persa, hanno visitato l'Oceanario, preso la Funicolare Panoramica sul Ponte Vasco Da Gama e si sono goduti una passeggiata nella Baixa, girovagando in lungo e in largo con Bolt. Hanno mangiato baccalà sul lungomare e comprato "un maialino spiattellato" per il Morby da un venditore ambulante.
Tra poco, se il loro driver Bolt dalla faccia sospetta non li farà sparire nei meandri del Barrio Alto torneranno in aeroporto a spendere i 110 euro di voucher residui.
Mamma Pinkytos non ha per niente fame ma farà sto sacrificio.
Anche se forse farebbe meglio a digiunare vista la prova costume di domani.
Il Minty le ha già detto che ha la "pancetta da birra", anche se lei di birra non ne ha mai assaggiata una in vita sua.
Il punto è che l'Africa le sembra ancora lontana. 
Anche perché non è affatto sicura che all'aeroporto di Dakar questa notte ci sia qualcuno ad aspettarli e che riescano a raggiungerlo con facilità quel resort ameno in cui infilarsi finalmente il costume.


venerdì 19 luglio 2024

Road to Senegal and accidents

La strada verso la vacanza in Senegal della Pinkytos' Family quest' anno è stata costellata di imprevisti e noie.
Mamma Pinkytos sa bene che, dal punto di vista lavorativo e non solo, partire a luglio è un suicidio annunciato.
Ma su questa certezza assoluta ha prevalso il pessimismo cosmico sul successo scolastico del Minty unitamente al terrorismo fatto già a settembre dalla scuola, che sconsigliava caldamente vacanze agostane che si sarebbero sovrapposte agli esami di riparazione.
Mamma Pinkytos, che prenota le vacanze sempre con larghissimo anticipo e sulle ali di entusiasmi repentini ed istantanei (si innamora di una foto, di un luogo insolito, di un programma alternativo e sul momento non pensa ad altro), non si è sentita di fare altrimenti, pensando che in qualche modo se la sarebbero cavata, non salvando loro per mestiere vite umane. O per lo meno non nel senso letterale del termine.
Ma dopo un mese di luglio vissuto a ritmi serratissimi tra cre dei nani, compleanni vari, torneo di pallavolo e altre belle occasioni mondane, la data della partenza è arrivata prima di subito, o comunque prima che la mater frullata se ne potesse rendere conto.
Il risultato per ora è lo sbando assoluto.
Mamma Pinkytos ha terminato questa mattina le incombenze lavorative dopo una settimana di fuoco e le è appena arrivata una notifica funesta a rovinarle l'umore e a complicarle la situazione.
Il Morby fino a ieri sera aveva 39.5 di febbre e lui e la sua mamma non dormono da lunedì perché il nano di giorno giaceva svenuto e dormiente e la notte faceva festa con la mascherina di ghiaccio in testa e la pancia così bollente che ci potevi fare il barbecue.
I rinomati ospedali senegalesi attendono con fiducia.
Così come l'assicurazione sanitaria della Pinkytos' Family. Visto che con tutti i viaggi fatti sono ormai azionisti di maggioranza della compagnia, vuoi che non provino il servizio almeno una volta?!
Mamma Pinkytos ha passato metà della giornata di ieri a tentare di contattare il numero dell'assistenza di Tap Portugal, per capire se lei e il nano piccolo avrebbero potuto ritardare la partenza. A metà pomeriggio, la pediatra dei nani ha dato l'ok alla partenza del nano febbricitante a patto di iniziare la copertura antibiotica. E meno male, visto che in ogni caso contattare il call center si era rivelata un'impresa fuori dalla sua  portata.
Il Minty in questi giorni ha fatto allegramente il baby Sitter del nano febbricitante ed è stato preziosissimo. Il Morby lo ha scelto come suo infermiere preferito con reciproca soddisfazione.
Mamma Pinkytos si è dibattuta tra le scadenze ed il senso di colpa in una sensazione pervasiva di sbando assoluto.
Mister Baby è oberato di lavoro e punta a chiudere i bagagli almeno un'ora prima dell'imbarco del volo, per la necessità assoluta di staccare la spina.
Pongo e Luna ancora non sanno che questa sera verranno portati da Miss O, la originalissima Rabbit Sitter individuata tramite Facebook che ha praticamente uno zoo in casa.
Mister Baby vuole scattare ai pelosi delle foto per la tomba o comunque a memoria perenne della loro pucciositá, così, per ogni eventualità.
Domani, forse, la Pinkytos' Family partirà per le vacanze, con gli zaini zeppi di medicinali e repellenti per insetti.
Se arriverà alla destinazione numero uno, ovvero la spiaggia paradisiaca di Saly Portudal, alle ore 2 am italiane,  al momento è una variabile che sfugge al loro controllo.


domenica 14 luglio 2024

15

Quindici anni da mamma.
Quindici anni da quella notte infinita di lacrime, sangue, chilometri di corridoio percorsi, paura, gioia pura, amore incondizionato.
Una scoperta.
Quindici anni da quando la bulimia di EstaThe e Kinder Pinguì si è tradotta in un piccolo lottatore di sumo di quasi 5 kg.
Quindici anni della sua nuova vita fatta di stupore, scoperte, emozioni nuove, amicizie vere.
Che la vita cambia senza chiedere il permesso e di colpo la te stessa di ieri non c'è più per lasciare il posto a una nuova te stessa, quella che, come un camaleonte, deve adeguarsi alla situazione, mutare di aspetto e di atteggiamento.
Infinte Mamme Pinkytos in questi quindici meravigliosi anni volati via in un soffio, da che quel bimbo con due denti ed il riporto è diventato lo spilungone di oggi.
Ma il sorriso è lo stesso.
Lo stesso è il modo di affrontare la vita in punta di piedi, con l'animo leggero e la resilienza di chi sa cadere e rialzarsi 
"Mamma, è stato bello" ha detto stasera esattamente nello stesso modo in cui lo diceva a tre anni, dopo ogni giornata passata al parco a giocare.
Mamma Pinkytos lo guarda e pensa lui è il suo Lexotan e la sua pillola del buonumore insieme. Se non ci fosse bisognerebbe inventarlo.
Tanti auguri a Mamma Pinkytos e al quindicenne più chill del mondo.
Che tu possa vivere avventure meravigliose.





domenica 7 luglio 2024

Orgoglio materno

In questi giorni il Minty è stato colpito da un morbo ignoto ed è stato costretto a dare forfait causa febbre e mal di testa.
Mamma Pinkytos invece è stata punta da qualcosa di volante e particolarmente pestifero che le ha ridotto la caviglia come una zampogna.
La mater irrequieta ha tirato il freno a mano e, mentre il Morby e Mister Baby facevano vita mondana, ha passato un weekend di relax in compagnia del suo nano grande, quasi quindicenne.
Che è proprio una persona piacevole da frequentare. Febbricitante, ma sempre sorridente, ironico, premuroso, pur con il suo "mal di testa esotico" e la schiena bollente. 
Insieme hanno cenato, pranzato, ordinato pizze, mangiato gelato e budino, visto film in perfetto relax.
"Stai nel chill mamma". E Mamma Pinkytos, che a stare nel chill non è affatto abituata, si è sentita coccolata e accarezzata da tutti quei sorrisi e dalla totale assenza di problemi.
Perché lui, il nano grande, seppur figlio di due genitori abituati per lavoro a problematizzare, è un maestro del saper vivere e saper disinnescare. 
Conversa volentieri, ma non ha bisogno per forza di parlare.
Mangia tutto di buon grado, ma non chiede e non pretende.
È di compagnia, ma ama stare solo.
Riconosce quando sbaglia e sa dire grazie.
Ieri sera prima di andare a letto le ha detto: "Grazie mamma per questi momenti che abbiamo passato insieme. È stato bello." 
E lei ha pensato che quindici anni fa, mentre con un pancione enorme si godeva gli ultimi giorni di attesa prima di diventare mamma, non avrebbe potuto desiderare di meglio.
Crescere un figlio e farne un uomo per bene era un'impresa che la spaventava. 
Oggi, strada facendo, sebbene sospetti che non sia del tutto merito suo, è orgogliosa dello stato dell'arte.
 

mercoledì 26 giugno 2024

Shaker

Sarà che c'è il cielo plumbeo.
Sarà che i sandali Mamma Pinkytos non li ancora messi.
Sarà che l'ombrello è il vero must have di stagione.
Saranno tutte queste cose insieme ma a Mamma Pinkytos l'estate sta scivolando via.
È shakerata. Il suo stomaco fa le bozze, ha difficoltà di concentrazione ed una incoercibile narcolessia.
I nani li vede giusto passare. Il Minty ha preso sul serissimo il ruolo dell'animatore di centro estivo: ha imparato a pulire i bagni e a vangare. Arriva a casa dopo dieci ore di cre in stato di coma, sembra essere  stato in miniera ai tempi di Marcinelle: "Sono distrutto. I bambini mi fanno venire mal di testa. Parlano troppo e non ascoltano niente."
Il Morby sviene direttamente sull'uscio, lanciando scarpe e zainetto. Fa una seduta relax da trenta minuti sul wc e non risponde più alcuno stimolo uditivo né visivo. Non ha tempo nemmeno per lavarsi e va a dormire che ancora non ha fatto buio.
Mamma Pinkytos vorrebbe fare cose, uscire, organizzare ma le mancano le energie. Vorrebbe almeno interloquire con i nani ma escono di casa alle otto e rientrano alle sette senza nessuna voglia di relazionarsi con il prossimo.
Allora aspetta che torni Mister Baby, se torna.  Risucchiato dal vortice delle scadenze lavorative pre-ferie pure lui interloquisce poco. 
Mamma Pinkytod fondamentalmente si sta antipatica da sola perché non riesce a mettersi d'accordo con sé stessa su cosa le va di fare. È perennemente indecisa tra il giacere esanime sul divano e uscire a fare vita sociale. Quindi è insoddisfatta a prescindere.
Fa cose belle. Oggi ha fatto colazione con Mamma Polly Capellipazzi, pranzato fuori con Mister Baby. Ieri sera è uscita a cena con lo Zio Tanguero, questa sera farà una figuraccia al torneo di pallavolo con la sua squadra di disperati mentre domani andrà alla Biennale di Venezia con un gruppo di colleghi.
Eppure.
Eppure si sente shakerata, inconcludente e brutta.
Mi sa che è proprio ora di andare in vacanza.

giovedì 13 giugno 2024

Redde rationem

Questa settimana Mamma Pinkytos ha macinato km in tripla cifra, così tanti che mentre cercava di contarli si è stancata.
Adesso giace in stato di semicoma sul suo letto di ragazzina e si sente una pallina da ping pong impazzita.
Sono stati giorni strani, in cui la mater inquieta ha fatto molte cose: ha tenuto compagnia al Nonno M mentre la Nonna R era al mare, ha preparato e disfatto bagagli, inanellato trasferte, scritto atti in scadenza ed è persino uscita a cena un paio di volte con Mister Baby. 
Domenica scorsa, quando ha accompagnato il Morbillo e la Nonna R alla stazione, le sembra lontanissima.
In questi giorni si è svegliata sempre all'alba, che in questa stagione è ad un'ora antelucana, con il risultato che alle 4 del pomeriggio era da ricovero in ospizio.
Le sembra di non avere lucidità, di non sapere più che giorno è.
Ora, tempo infame permettendo, ha bisogno e voglia di entrare in modalità estate.
Oggi è stato il giorno del redde rationem che ha chiuso definitivamente l'anno scolastico.
In mattinata è arrivata la pagella del Morby, nel tardo pomeriggio quella del Minty. Entrambi promossi senza intoppi, entrambi già con la testa in vacanza.
Adesso tocca a lei.
Domani all'alba, recuperato il Minty, farà un'altra bella dose di km per raggiungere il mare e recuperare il nano piccolo.
Non prima di essersi goduta un giorno e mezzo "nel chill" come direbbe il nano grande.
Ha bisogno di svoltare. Di resettare il cervello e ritrovare una diversa quotidianità. Ha bisogno di sole. Ha bisogno di sonno.