Ieri mattina il Minty si è svegliato di malumore.
"È sabato mamma?"
Di solito, alla pressochè quotidiana risposta negativa, segue mini-capriccio di delusione.
Ma ieri era sabato veramente.
"Sì nano. Oggi è sabato." Dichiarava trionfante Mamma Pinkytos, ben felice di fare a meno delle rimostranze del nano.
"Nooooooo!" Sbottava imprevedibilmente il Minty con voce lagnosa: "Io vogliooo andare a scuolaaaaa,"
"Ohibò nano! Stai bene?"
"Io DEVO vedere la Samantha."
"La vedrai lunedi. Neanche lei va a scuola oggi per il semplice motivo che la scuola è chiusa."
"Ma io la voglio vedere. Voglio invitarla a casa mia, andare a vivere con lei!"
"Mi sembra prematuro. Chi ti cura e si occupa di te se te ne vai di casa a quattro anni?!"
"Noi ci curiamo da soli. E poi la Samantha è grande. Ha cinque anni!"
Lo spleen accorato del nano innamorato è durato un paio d'ore. Poi è andato dai nonni, si è messo a gocare con i dinosauri dello Zio Tanguero e gli è tornato il buonumore.
Mamma Pinkytos, tuttavia, presa in contropiede, ha fatto una serie di considerazioni e previsioni. Tutte nefaste.
Lei non sapeva che i turbamenti amoroso iniziassero all'asilo. O forse sì. Ricorda ancora un certo Simone, con i capelli giallo polenta. Ma lei era una femmina, porcamiseria. I maschi sono più indietro, o meglio, nel paese dove le hanno fatto il 2x1 per i suoi due nani masculi, gliel'avevano venduta così.
L'hanno fregata. Porcamiseria.
Venendo invece all'argomento "Parigi-mamme in fuga" che ora chiamerà "Mamme alla riscossa", perchè altrimenti le sembra una parodia di "Galline in fuga" (oh oh.. Le è testè venuto in mente che c'è anche "Mucche alla riscossa" ma forse loro sono più mucche che galline e poi insomma cosa avranno fatto di male questi poveri animali?!), la fuga pazza ha avuto così tanto successo che Mamma Pinkytos ha una mezza idea di chiedere la percentuale alla Ryanair. Ed il gruppo potrebbe non essere ancora del tutto definito. Ovviamente le reprobe fuggiasche non vedono l'ora e si mandano sms deliranti. L'idea stessa è un antidepressivo, un analgesico, un'iniezione di adrenalina ed ottimismo. E poi, per una volta, hanno dimostrato a sè stesse di essere velocissime non solo di pensiero ma di essere ben capaci di fare seguire alle parole i fatti. E che fatti.
Questo weekend Mamma Pinkytos e i nani sono stati dal Nonno M e dalla Nonna R. Sono andati alla Fiera di S. Faustino dove, da quando Mamma Pinkytos era piccola non è cambiato niente, hanno fatto la pesca delle rane dove però bisognava pescare Peppa Pig, sono saliti sull'autopista e il Minty, come da tradizione, ha scelto un regalino.
Il Morby no, lui è uno raffinato. Compra solo se trova qualcosa che lo convince veramente. Il resto lo lancia. Per terra o sulla testa di chi cortesemente glielo propone. Alla fiera non c'era nulla di suo gusto. In compenso oggi ha fatto il diavolo a quattro per un richiamo per uccelli dasuono fastidioso. Mamma Pinkytos se l'e cavata con 3 euro e 60 e il nano era felice come una Pasqua.
Lui non tollera neppure i travestimenti di Carnevale. Nel reparto apposito del supermercato si era innamorato di un forcone da demonio lungo due metri. Mamma Pinkytos voleva vestirlo da ape. Hanno trovato il compromesso su un gilet di peluche con annessa testa da panda. Il nano l'ha provato, ha dato l'ok poi l'ha mostrato raggiante al fratello: "Tuo".
Ora il Morby dorme in macchina, il Minty è salito in casa con Mister Baby e Mamma Pinkytos si sta godendo i venti minuti piu rilassanti di tutto il weekend. Con splendida vista sul parcheggio.
Gioie e dolori di un'aspirante mamma lumaca costretta, giorno e notte, a una vita a mille all'ora
domenica 16 febbraio 2014
Di tutto un po'
venerdì 14 febbraio 2014
San Valentino
Per ovvi motivi, Mamma Pinkytos e Mister Baby non possono organizzare una cenetta romantica a lume di candela e allora, giusto perchè l'amore è amore, è il sale della vita e va comunque festeggiato, da qualche anno hanno inaugurato una versione rivisitata del San Valentino.
Per loro è un'occasione buona per festeggiare, gozzovigliare tutti quanti insieme in comunione di amorosi sensi.
Così per Mamma Pinkytos e il Minty fervono i preparativi da una settimana. Acquisto di bandierine e tovagliolini a cuore. Spesona faticosa. Cioccolatini. Un regalino - ino- ino per ciascuno (un triceratopo per il Minty e un "lallo" per il Morby. Per Mister Baby... sorpresa.. Lui sa leggere!)
E ovviamente la scelta del menu.
"Amore, cosa prepariamo di buono per S. Valentino?"
"Vediamo... Crespelle.... Carote.... Pane.... Banana... Caramelle..."
Per il Minty, un menu speciale deve necessariamente comprendere le banane e le carote lesse.
Mamma Pinkytos, invece, ha gusti decisamente più ipercalorici. Ha confermato le crespelle, da preparare con ricotta e prosciutto (scelta benedetta da un bacio del nano goloso!), abolito le carote lesse e sostituito le banane con i frutti di bosco con panna montata.
Per concludere in bellezza, anzichè le caramelle, preparerà il tortino al cioccolato con il cuore caldo aromatizzato all'arancia, lo stesso che ha mangiato il giorno prima di andare in ospedale per partorire il Minty e che, ne è sicura, è valso al nano oversize almeno mezzo dei suoi 4,7 kg.
L'idea sarebbe quella di preparare come antipasto anche il sormontè con ripieni vari, ma non è sicura che riuscirebbero a mangiarlo e sarebbe un peccato.
Queste sono i bellicosi programmi per il pomeriggio e la serata, ma Mamma Pinkytos non è affatto sicura di riuscire a portare a termine quanto prefissato con i due nani malefici in giro per casa.
Però l'idea le piace.
Il Morby, diabolico, che stamattina cinguettava: "Guri! Guriiiii!" e subito dopo urlava: "Soldi! Soldiiiiii!" frugando nella borsa di Mamma Pinkytos (unico nano duenne già pervaso dall'interesse per il dio denaro), è entrato a modo suo nello spirito, vituperato dai più, di S. Valentino: "Mamma amoreeeeeee, papà.... Minty.... Ghego, Tatan..... ", comprendendo nell'ampio concetto di amore anche i suoi compagnetti di merende Diego e Nathan.
Anche il Minty applica alla lettera il concetto di amore universale, estendendolo a tutti i suoi parenti vicini e lontani, ai suoi amici e soprattutto alle sue "morose": "Ne ho due mamma. E non so più chi sposare. Sono le più belle della scuola e del mondo. Mi sa che le sposo tutte due." Mamma Pinkytos, davanti a cotanta spavalderia maschile, si farebbe una grassa risata se ieri, all'uscita dell'asilo, non avesse visto il nano bisbigliare con voce soffusa e flautata (che decisamente a casa non è il suo forte) seduto vicino vicino alla sua amichetta Samantha, salvo poi trasfigurarsi all'arrivo della mater guastafeste: "Ma mamma!!! Ma perchè sei arrivata subito che stavo parlando con la Samantha!" e subito dopo lanciarsi indomito sotto la pioggia battente solo per salutare la sua amica Vittoria, in macchina vicino al nido del Morby.
"Tu hai cento anni mamma?"
"No nano che non ho cento anni."
"Non li hai mai compiuti?"
"No amore, ne ho molti meno."
"Il papà però li ha?"
"Neanche lui amore."
"E quando vi siete sposati li aveva?"
"No che non li aveva. Eravamo più giovani di adesso."
"Andavate all'asilo?"
"No amore. All'asilo non ci si sposa. Però si può sognare, pensare a quello che si farà da grandi."
"Tu all'asilo volevi sposare il mio papà?"
"Non lo conoscevo ancora."
"Quanti anni avevi quando lo hai conosciuto?"
"Diciotto."
"E lui?"
"Ventidue."
"E la Nonna R?"
"Adesso non mi ricordo."
"Lei cento anni li ha per davvero. Me l'ha detto un giorno."
La Nonna R, ovvero la mamma di Mamma Pinkytos, è una nonna giovane e di anni ne ha cinquantasei.
Lei e il Nonno M si sopportano da quarantadue anni.
Mamma Pinkytos e Mister Baby da sedici, che sono passati in un soffio.
Il Minty, tra sedici anni, avrà dimenticato il colore degli occhi, dei capelli, forse anche il viso della Vittoria e della Samantha.
L'amour.
Va e viene.
Appare e scompare. Poi torna.
Dura, cresce, cambia, si rafforza.
Ha infinite forme e colori.
Non è così male pensarci una volta l'anno.
martedì 11 febbraio 2014
Io grande tu vecchia
"Mamma, sai cosa farò da grande?"
"Cosa amore?"
"Il paleontologo."
"Bellissimo. È un lavoro molto interessante."
"Sì poi vado a lavorare al museo e spiego a tutte le persone tutti i tipi dinosauri e di fossili."
"Devi studiare molto."
"Ma certo. Saprò tutto sulla preistoria. E poi al museo dove lavoro io ci verrà lo zio Morby con i miei bambini."
"Sì amore. Verranno tutti a salutarti e ad imparare tante cose nuove."
"Eh sì perchè scriverò dei cartellini con il computer e li metterò appesi così tutti potranno leggerli."
"Hai pensato proprio a tutto."
"Certo mamma. Se volete potete venire anche tu e il papà. Sarete molto vecchi ma io farò anche i cartellini scritti con i pallini così anche voi capirete qualcosa."
Il nano cresce e Mamma Pinkytos invecchia.
Quando il nano sarà un adulto, lei sarà una cariatide decadente, cieca come una talpa.
Ma lei il Braille mica lo conosce....
Bisogna dirlo al nano paleontologo.
sabato 8 febbraio 2014
Ciao Morbillino
Ciao Morbillino, sono quella che ti chiede sempre se ti può mangiare e che, quando tu rispondi ridendo: "Noooooo!", ti cattura e sbaciucchia a più non posso le tue guanciotte rosa.
Sono quella che chiami "amoeeeee" quando hai voglia di coccole.
Sono quella che cerca di fare la faccia seria e la voce severa, ma che a te non riesce a negare niente, ma proprio niente.
In poche parole, sono la tua mamma.
Quella che chiami di notte quando non trovi il ciuccio, quella che cerchi quando ti fai male, quella che per te ha perso la testa.
Perchè sei una meraviglia.
Sei un concentrato di dolcezza e forza e affronti il mondo ridendo, senza abbassare la testa.
Tu che sei un uragano e ti arrampichi in ogni dove, tu che a ogni festa sei l'"uomo-buffet", tu che hai i ricci più morbidi e dorati del mondo e le guance più rosa e più tonde, tu che cosa vuoi lo sai benissimo, tu che oggi sei sceso in ascensore da solo come se fosse normale, tu, proprio tu, sei qualcosa per cui la tua mamma ringrazia il cielo ogni minuto.
Allegria allo stato puro, nostalgia allo stato puro, perchè la tua mamma questo idillio lo ha già vissuto e sa che passa, che il tempo vola e sfuma i ricordi.
L'amore, quello, è inestimabile sempre. Ma il profumo della pelle cambia, i ricci cambiano, le guanciotte cambiano, la panciotta cambia. E l'allegria anche.
Mamma Pinkytos lo sa e ogni attimo è prezioso.
Grazie amore per ogni buongiorno e ogni buonanotte.
venerdì 7 febbraio 2014
Mamme in fuga
Mamma Pinkytos è stata latitante per qualche giorno, ma torna con una notizia-bomba.
Ebbene sì, è ufficiale: l'8 marzo, data di forte impatto simbolico, Mamma Pinkytos, Mamma Polly Capellipazzi e Mamma Gabry Camomilla voleranno a Parigi.
Un estremo sussulto di senso di colpa misto a senso di responsabilità ha fatto sì che organizzassero una fuga di una quindicina di ore soltanto. Toccata e fuga, andata e ritorno in un giorno solo.
Ma loro sono emozionate come adolescenti alla prima uscita, perchè in fondo E' la loro prima vera uscita di questa seconda vita senza pause. La loro uscita dal tunnel, come dice Mamma Polly Capellipazzi. Anche se per un giorno solo.
Perchè dopo un giorno solo, dopo l'omelette parigino che si vuole mangiare Mamma Polly e i macarons che si vuole mangiare Mamma Pinkytos (Mamma Gabry no, lei al cibo non ci pensa. Lei pensa ai grassi che bruceranno camminando su e giù per Paris cercando di vedere il più possibile), loro, le fuggitive, avranno nostalgia della vita senza pause, dei loro due nani a testa che gozzovigliano con i rispettivi padri in assenza delle madri Rottermaier, avranno anche un po' voglia di mettersi a cucinare la zuppa di legumi.
Forse.
Ma forse no.
E allora avranno buttato i soldi del biglietto di ritorno. Si faranno un InteRrail in giro per l'Europa, spettegoleranno fino alla nausea, mangeranno schifezze e street food (Mamma Gabry no. Piuttosto il digiuno.) senza nessuno in braccio, faranno shopping comprando souvenirs e bandana colorate, dormiranno per tre giorni di fila, fino ad annoiarsi. Di spettegolare, di mangiare, di fare shopping, di dormire. E allora torneranno. Forse il Minty, la Lila e Mister Camomilla andranno all'università, il Banana e il Morby avranno la patente e gireranno in coppia suonando alle ragazze.
Stasera: la famiglia allargata è a tavola. Sono in otto ora e riunirsi intorno ad un unico tavolo è sempre più difficile.
Mamma Pinkytos: "Sapete nani che le mamme andranno a fare una gita a Parigi tra qualche settimana?"
Lila: "Vengo anche io".
Minty: "Io non vengo. Ma poi vi raggiungo con il mio razzo."
Mamma Polly: "Eh no nani. Questa volta ci vanno solo le mamme."
Minty: "Embè... Io, il mio papà e mio fratello andiamo in America. Per tre mesi."
Buono a sapersi.
Forse Mamma Pinkytos può rinunciare all'InteRail.
P.S. se qualche altra mamma sull'orlo di una crisi di nervi vuole unirsi alle mamme in fuga e uscire dal tunnel per un giorno è bene accetta. Astenersi mamme di nani razzo-muniti, per gli evidenti rischi connessi.
lunedì 3 febbraio 2014
Anche le mamme nel loro piccolo si inc....
Va bene tutto e ripeto va bene tutto, nel senso che Mamma Pinkytos è una di bocca buona, abituata a pretendere pochino e vedere traboccante il bicchiere mezzo vuoto, a elargire sorrisi e pacche sulle spalle gratis, a farsi prendere bonariamente per il naso dai suoi nani tiranni, a scarrozzarli ovunque vogliano. Ma il troppo è troppo.
Oggi piove, anzi diluvia, con i tempi che corrono lavora per lo più gratis, non si ferma un attimo e alle cinque sembra Morticia Adams, va a prendere il suo nano grande alla materna, lo accoglie con un abbraccio e un sorriso, vede che lui nasconde un libro irrimediabilmente pasticciato con i pennarelli, gli dice che no, non si fa, che i libri non si scarabocchiano, che è meglio che non porti libri a scuola se fanno quella fine, lei è accovacciata, ad altezza bambino come insegna la moderna pedagogia, gli parla occhi negli occhi e intanto lo aiuta a vestirsi, lui fa repentinamente la faccia da dobermann, le viene contro come un bullo di periferia, la spinge in terra.
Lei si alza, non dice una parola, aspetta che lui si vesta, lui le lancia il libro, lei non lo prende, lo lascia lì, lui piange, escono dalla scuola, lui piange, piange, urla. Lei non dice niente. È stanca di parole.
È in sciopero.
Vanno a casa.
Con i nani refrattari che chiedono e recriminano Mamma Pinkytos fa orecchie da mercante e si mette allegramente a farsi i fatti suoi.
Lui non smette. È una escalation.
Picchia il fratello, sputa la spremuta d'arancia.
Il Morby piange: "In brascioooooo!!!!!"
Mamma Pinkytos fa yoga.
Oooooommmmmmmm.
Figli ingrati.
Pensa a cosa ha fatto di male e non le viene in mente nulla, se non una volta che alle elementari aveva falsificato un voto sul quaderno.
Da "benino" a "bravissima".
Lungimirante.
E modesta.
Se stasera non andasse al boliviano con le amiche, Mamma Pinkytos sarebbe una potenziale serial killer.
Anche le mamme nel loro piccolo si incazzano.
Ed è una citazione. Con licenza poetica.
sabato 1 febbraio 2014
Il fascino del pancione
Mamma Pinkytos esce dall'agognata doccia settimanale, si infila l'accappatoio e inizia ad asciugarsi i capelli.
Inopinatamente irrompe il Minty che, quando la sua mamma è in bagno, ha sempre qualche esigenza impellente: "Mamma, devo lavare i denti."
"Vieni nano."
"Che puzza!"
"Che strano.. La mamma si è appena lavata e il bagno è profumato."
"Ah ecco, sono i tuoi capelli che puzzano."
"È il profumo del balsamo.."
"Bleah! Buttalo via questo balsamo... Invece mi piace tantissimo il tuo pancione".
"La mamma non ha il pancione, non ce l'ha più..."
"Sì che ce l'hai! Guardalo qui! Io ci vorrei rientrare..."
"Ci vuole un pancione più grande per farci stare un bimbo..."
"A me sembra bello grosso e scommetto che la mia testa ci sta..."
Mamma Pinkytos ha incassato e invitato il nano molesto ad uscire dal bagno.
E' vero che il pancione ha un certo fascino, ma in linea di principio sarebbe preferibile essere incinta per poterlo sfoggiare.
Forse sarebbe meglio che Mamma Pinkytos, anzichè profondere tante energie nel cucinare e consumare dolci di ogni tipo, si dedicasse seriamente allo zumba.
Uh uh!