La cugina C dice che le vacanze si pagano al rientro e per questo lei non ci va.
Mamma Pinkytos, negli ultimi due giorni, si é convinta che la cugina C abbia assolutamente ragione e che bisognerebbe considerare la sua soluzione estrema.
Dal momento in cui ha rimesso piede nella Pinkytos' Home con i nani al seguito, martedì sera, non si è praticamente mai seduta e ha dormito circa quattro ore per notte.
Per Mister Baby invece é ufficialmente finita la pacchia. Dopo dieci minuti scarsi di nani, il pater familias, disabituato alla logorrea del Minty e all'iperattivita del Morby (che nell'ultima settimana ha avutouna esplosione tricologica e ha un diavolo per ricciolo ) appariva già visibilmente provato.
Mamma Pinkytos, invece, buon per lei, ha trovato la casa ancora più piena di scatoloni di come l'aveva lasciata (é in arrivo la cameretta nuova dei nani, da allestire nell'ex stanza-magazzino, all'uopo svuotata. Tutta la mercanzia dei nani e vettovaglie varie prive di collocazione giacciono ora in quella che era la cameretta del Minty), più disordinata e più impolverata. A ciò si aggiungano i bagagli da disfare e la montagna di lavoro accumulato in studio in un settimana di assenza.
Mamma Pinkytos ne ha abbastanza per farsi venire i capelli in piedi.
Sono state giornate intense in cui Mamma Pinkytos e i nani hanno conosciuto Baby Banny Capellipazzi e rivisto gli zii cinesi con il cuginetto incorporato.
Mamma Pinkytos ha pure dovuto assistere ai pianti disperati del suo Morbillo al momento di essere lasciato al nido ieri e oggi e a Santa.Domitilla Pensacitu stasera, mentre la madre afflitta andava al nido dove Atina Calmaolimpica e le altre educatrici mostravano ai genitori dei nanetti, curiosi come cammelli, le fotografie scattate durante l'anno nel corso delle varie attività proposte.
A ciò si aggiunga che da due giorni ci vorrebbe un tir per andare a prendere a scuola il Minty, che se ne esce carico di materiale vario. Ieri portava una trapunta, bavaglie e asciugamani vari, oggi é uscito con una cartella di cartone di un metro e mezzo per un metro e mezzo, carica di tutti i lavori fatti dal nano durante l'anno. Peccato che in entrambe le occasioni Mamma Pinkytos fosse a piedi e dovesse tornarsene a casa con i nani lagnosi e chincaglierie varie in un colpo solo.
Al che i suoi capelli, da in piedi sono diventati punk.
É l'effetto del rientro. O come dice la cugina C, il prezzo da pagare per essersi fatta delle vacanze relax sempre sdraiata al sole dei Caraibi senza muovere un dito.
Ah ah.
Gioie e dolori di un'aspirante mamma lumaca costretta, giorno e notte, a una vita a mille all'ora
giovedì 13 giugno 2013
Capelli in piedi
lunedì 10 giugno 2013
Il sapore dolce-amaro del rientro
Le vacanze di Mamma Pinkytos e dei suoi nani sono agli sgoccioli. Prima di sera, la mater disordinata dovrà trovare il bandolo della matassa tra i calzini dei nani sparsi ovunque, i secchielli e tutte le cianfrusaglie acquistate giorno per giorno e cercare di stipare il tutto nei due mini-trolley a disposizione o quantomeno nella macchina. Per molti aspetti (per esempio per vedere Mister Baby con il quale ama condividere quotidianamente progressi e intemperanze dei nani) Mamma Pinkytos ha voglia di rientrare, per altri ne farebbe volentieri a meno.
Mamma Pinkytos ha alcune questioni perniciose in sospeso e la vacanza é sempre un limbo in cui incombenze e preoccupazioni rimangono discretamente sullo sfondo. Così si culla in questo ritmo molle e cadenzato e cerca di non pensare a nulla.
Ma soprattutto le dispiace che la vacanza sia volata perché Mamma Pinkytos e la sua mamma, la Nonna R, programmano e fantasticano tutto l'anno su questa settimana frugale e, da quando ci sono i nani, fisicamente faticosa, nella quale stanno insieme con relativa calma e, a volte, (raramente per la verità, a causa dei nani hitleriani) riescono pure a scambiare due parole.
Tanta attesa ("Al mare lo faremo" - "Ne parleremo al mare" - "Al mare staremo con calma con i bambini"), la distanza in mezzo (Mamma Pinkytos e la Nonna R non abitano vicine) e una settimana che vola via.
E i nani? Ai nani la vacanza fa sempre bene. Sono arrivati con tosse, bronchite e l'antibiotico nella valigia, ripartono con le guanciotte rosse di Heidi e i capelli schiariti dal sole.
Stamattina Mamma Pinkytos ha detto a Minty: "Hai voglia amore si tornare a casa?"
"Si mamma. Tra cinquantacinque giorni." Ha risposto lui, senza battere ciglio.
domenica 9 giugno 2013
L'erba del vicino
Mamma Pinkytos ha appena mostrato al Minty la prima foto di Baby Banny Capellipazzi: "Come é bello mamma! Anche io voio un fratellino così!"
"Amore, anche il Morby era così. Non é passato molto tempo."
"No mamma. Io lo voglio così: appena nato e che non cammina."
Concetto chiarissimo.
L'erba del vicino è sempre più verde.
sabato 8 giugno 2013
Benvenuto Baby Banny
Oggi, mentre Mamma Pinkytos scriveva il post che precede, Mamma Polly Capellipazzi si stava dando da fare per fare nascere il Banana, meglio noto con il nome di Baby Banny Capellipazzi.
Mamma Pinkytos, abituata a sentire quotidianamente Mamma Polly, si é insospettita per il suo silenzio e poco fa ha ricevuto la foto di un bimbo bellissimo e un telegrafico sms di Ali Theweatherman: "Fatto."
Mamma Pinkytos é emozionata e immensamente felice. Le dispiace essere lontana, ma in fondo la vicinanza non é solo fisica e lei é vicina vicinissima a Mamma Polly, ad Ali Theweatherman, a Baby Lila e alla loro gioia pazza e non vede l'ora di spupazzarsi Baby Banny Capellipazzi.
Gli ultimi scampoli dell'attesa
La famiglia allargata, in questi giorni, é in febbrile attesa del quarto nano dopo Baby Lila, il Minty e il Morby.
Il Banana però (che ovviamente, con estremo dispiacere del Minty non si chiamerà Banana: "Ah no mamma? E perchè?"), come del resto tutti i nani della famiglia allargata, se la sta prendendo comoda, molto comoda. Questa attesa nell' attesa, per Mamma Pinkytos, é un po' fonte di gioia, visto che ci terrebbe tanto a vedere il faccino del Banana appena uscito e a coccolare Mamma Polly, come a suo tempo ha fatto lei, nel delicato momento in cui la pancia si svuota ma rimane e le emozioni disorientano un po', d'altro canto é fonte di disappunto perché un altro piccolo nano tignoso inizia a dettar legge ancora prima di nascere e non si decide a fare una bella sorpresa alla sua mamma, che é stanca di aspettare.
Mamma Pinkytos tuttavia sa molto bene, per esserci passata due volte, che questi ultimi scampoli di attesa sono preziosi perché non tornano più e il dopo corre così veloce da non lasciarti più il tempo di pensare.
La prossima estate, anche Mamma Polly correrà per tutta la spiaggia all'inseguimento di un nanetto anarchico e traballante.
Adesso Mamma Polly Capellipazzi é bellissima, con il suo pancione enorme con dentro il Banana.
É bellissima anche perché é piena di emozioni palpitanti, perché freme, perché sta per vivere uno dei momenti più belli della sua vita.
Anche Baby Lila é bellissima nel suo aspettare qualcosa di genericamente bello, nel suo affacciarsi con emozione e ingenuità su qualcosa di tanto grande e sconvolgente.
Ali Theweatherman é pure lui bellissimo nel suo condividere l'attesa con discrezione, nella sua malcelata impazienza perché anche il papà aspetta, si scioglie, si preoccupa ma il suo compito é quello di non darlo a vedere, di tenere saldamente il timone.
Anche Mamma Pinkytos aspetta, ma non é proprio bellissima con la maglietta macchiata (lei é per il bagaglio minimal, ma non nega che questa scelta abbia anche aspetti negativi) e il segno del costume.
Lei questi momenti li ha già vissuti due volte e li conserva nelle cose preziose.
Mamma Polly ieri é andata in ospedale, all' ambulatorio della gravidanza protratta, per il monitoraggio. Nel tracciato c'erano due segni. Mamma Polly, speranzosa ha detto: "Però un paio di contrazioni ci sono." L'ostetrica ha sorriso: "Non sono contrazioni. Di quelle neanche l'ombra."
Mi sa che il Banana ci prende tutti per il naso.
venerdì 7 giugno 2013
Ritorsioni
Dialogo tra mamma e Minty nel momento topico della seduta-water.
"Mamma, pel te stasera fanno la baby dance?"
"Credo di sì nano. C'era scritto nel programma."
"Se non la fanno é veo che sono molto bugiardi?"
"Hai ragione."
"E alloa io se sono bugiardi li spado con la mia sciabola poi gli mando delle bombe di palloncini di acqua e poi sai cosa faccio?"
"Cosa nano?"
"Io un giorno che il Morby fa tanta cacca nel pannolino vado da quella lì che ha detto le bugie e le dico: "Guadda che bambino carino il mio flatellino. Lo vuoi plendele in blaccio?" Così muore di puzza."
Per la cronaca: la baby dance alla fine non c'è stata e Mamma Pinkytos non vorrebbe essere nella bugiarda patentata. É vero che lei.maneggia costantemente il Morbillo puzzoso, ma, insomma, i panni sporchi si lavano in famiglia.
mercoledì 5 giugno 2013
Lo stalker
Ebbene sì: Mamma Pinkytos é la sfortunata madre di uno stalker quasi quattrenne, che sceglie con cura le sue malcapitate vittime e le perseguita con perseverante accanimento. Il fenomeno si acuisce e manifesta conseguenze particolarmente moleste proprio in vacanza.
Tutto ebbe inizio due estati fa, proprio qui, in questo locus amenus dove il nano é ora un vacanza con mamma, nonna e fratellino unenne. Allora il Minty non aveva ancora due anni, era un cubista in erba la cui giornata era scandita dalla baby dance e la sua attenzione era stata catturata da un animatore piuttosto grezzo con la zazzera bionda, che per il nano era "il siggnole con i capelli così".
Lo cercava ovunque, lo seguiva, lo tempestava di domande, era felice solo a vederlo passare. Ma essendo il fenomeno ancora agli inizi, a Mamma Pinkytos la protervia del nano faceva sorridere.
Appena un mese dopo, il secondo episodio. All' isola d'Elba, fu la volta di Gaia, una bambinetta di un anno, figlia degli occupanti del bungalow attiguo a quello della Pinkytos' Family.
Il nano, incomprensibilmente per i suoi genitori visto che la bambina non parlava e camminava appena, si svegliava al mattino con il chiodo fisso:" Dov' é Gaia?" E appena allentava la sorveglianza correva, ad ogni ora del giorno e della sera, in pigiama, ma talvolta anche nudo o con il solo pannolino nello spiazzo davanti alla casetta di Gaia, dicendo:"Eccomi qua!" I genitori di Gaia, colpiti da tanta costanza, a volte gli offrivano un biscotto o un pezzo di pane. Mamma Pinkytos e Mister Baby, imbarazzati, cercavano invano di arginare la carica molesta del nano-marcatore, che diventava una sorta di "uomo-ovunque" alle calcagna della vittima prescelta.
Le vittime del nano persecutore sono le più varie: maschi e femmine, bambini e anziani.
E la sua mamma? La sua mamma abbozza, imbarazzata, cerca di distrarre il nano, minimizza, qualche volta sgrida. Senza successo.
L'anno successivo, che poi é lo scorso anno, fu la volta di un signore anziano dall'accento romagnolo, che il Minty aveva imparato ad imitare alla perfezione. Il nano lo chiamava Nonno Domenico e, benché Mamma Pinkytos e la Nonna R avessero speso milioni di parole per spiegare, chiedere, implorare il Minty di lasciarlo in pace, che non era il suo di nonno, che le persone anziane vanno trattate con rispetto, il nano molesto non sentiva ragioni.
La giornata iniziava con:"Vado a salutae il mio Nonno Domenico" e proseguiva con il Minty sulle tracce dei luoghi più battuti dagli esponenti della terza età quali bar, campi da bocce ecc. alla ricerca della sua vittima. Se il malcapitato diceva: "Adesso vado a bere il caffè", la risposta era: " Ti accompagno". Se il modo per sganciarsi dal piccolo stalker era:" Adesso leggo il giornale", quello rispondeva: "Ti faccio compagnia."
Vacanza che vai, vittima che trovi. La volta successiva é toccato ad un animatore sardo del villaggio, un certo Valerio che, da mattina a sera, si trovava alle calcagna il nano-ombra. Non potendo, per ragioni tanto di contratto quanto umanitarie, essere scortese con il Minty treenne, si era ridotto a portarselo dietro nei suoi giri per il villaggio e durante l'organizzazione delle varie attività. A fine vacanza, lo stalker aveva ricevuto anche la medaglia-simpatia.
E quest'anno? Con estremo orrore, Mamma Pinkytos, appena arrivati in albergo, si é imbattuta nella pelata del Nonno Domenico. "E adesso" ha pensato: " Solo c... amari..". Sperava che il nano avesse dimenticato e in effetti aveva dimenticato. Ma il Minty molestatore sceglie le sue vittime in base ad un criterio non scritto, che é sempre lo stesso. Pertanto, per il povero Nonno Domenico, di un anno più anziano, non c'è stato scampo. Ha già dovuto giocare ai pirati e scendere al mare a prendere l'acqua dieci e più volte.
E siamo solo a metà vacanza!