domenica 17 marzo 2013

La vecchiaia di Mamma Pinkytos

Il Minty è nella vasca da bagno.
Come ogni domenica, alla sua mamma tocca sgrassarlo e dare corda ai suoi vaneggiamenti, di solito frutto di profonde riflessioni.
E' un duro lavoro, ma s'ha da fà.
"Mamma, lo sai che non ti sposo più veo?"
"Ah no?!"
"Eh no pecchè tu sei la nonna."
"La nonna? E di chi?"
"Dei miei bambini."
"Ho capito. Va bene."
"Alloa poi volevo sposare il Morby. Ma alla fine sposo la Vale. Lo sai mamma?"
"Si, ma hai tanto tempo per scegliere."
"Lei mi aveva detto che ci sposavamo, poi adesso non mi vuole più. Si allabbia tantissimo se la saluto."
"Addirittura?! Ma tu fai bene a salutarla."
"Ma lei non mi saluta."
"Tu dille che i bambini educati salutano."
"Io stliscio così per avvicinalmi senza fammi vedere."
"Non devi strisciare. Vai a giocare con altli bambini."
"Eh, ma non posso. Pecchè io devo sposale lei. E poi cambio casa."
"Ah sì? Quando?"
"Eh cambio casa con la Vale pecchè io di quetto posto mi sono un po' stufato."
"E dove vai di bello?"
"In India."
"In India?!"
"Ma non è un po' lontano?"
"Sì, è veo! Peò vado lì pecchè di lavoro devo fare quello che tila con l'alco e lì c'è tutto quello che mi selve."
"Ho capito. Sarà molto difficile vederci se sarai così lontano. Come fai se ti viene voglia di vedere la tua mamma?"
"Ma no! Le mamme e i papà non hanno voglia di vedere le loro mamme. Io sarò un papà, alto e adulto come il mio papà. Tu non servi più."
"Come non servo più?! Guarda che anche gli adulti hanno bisogno dei loro genitori?!"
"Non è veo!! E poi tu salai vecchia."
Mamma Pinkytos, davanti a tanta protervia, non ha osato replicare. Per un attimo si è vista raggrinzita, incanutita e sola, con quei due ingrati figli maschi dall'altra parte del mondo, con la prima Vale che capita.
Si è sentita suocera e acida, molto acida.
Forse è per questo che in serata ha speso parole ed energie per decantare a Mister Baby le meraviglie del terzo nano, da prodursi tra quattro o cinque anni. Un'ipoteca per la vecchiaia.
E' che i maschi (Mister Baby compreso) sono terribilmente razionali. Purtroppo o per fortuna.
Nonchè poco democratici. Per non dare adito a pericolosi fraintendimenti, il legittimo consorte non l'ha neppure lasciata finire di parlare.

Ecco le vincitrici del giveaway

Eccomi!!! Scusate il ritardo! La giornata é stata convulsa e impegnativa ma verso mezzogiorno il Minty, assai di malavoglia perché stava vedendo Peppa Pig alla tv, ha estratto le 5 vincitrici. Il sorteggio doveva essere fatto da Random, ma alla fine (spero non me ne vogliate) ce la siamo cavata alla casalinga.
Puccio Azzurro è stato vinto da Vale, mentre ad aggiudicarsi il libro di Mamma Pinkytos sono state Antonietta, Anna, Milù e Carmen.
Le vincitrici possono farne ciò che vogliono: usarlo per accendere il camino visto che è tornato il freddo (ma non so se fa brace),  regalarlo, anche buttarlo ( nella carta però).
Tuttavia, visto lo scarso valore del premio, chi tra gli altri partecipanti desideri ricevere una copia di "Non dimenticare" (per leggerlo, non per il camino) può inviare a Mamma Pinkytos una mail con il proprio indirizzo e lo riceverà per posta.
Chiedo anche alle vincitrici di mandare a Mamma Pinkytos una mail con il loro indirizzo, così da potere spedire i premi.
Grazie a tutte e tutti: per vere partecipato, per i complimenti, per tutto.....
Mamma Pinkytos ha le meringhe multicolore nel forno e scappa via.

sabato 16 marzo 2013

Piscina, cinema e par condicio

Stamattina Mamma Pinkytos é stata in piscina con il Morby. Mamma e nano hanno fatto con calma, si sono coccolati e sono stati un po' insieme. Fa niente se poi il nano ha dato di matto tutto il giorno rifiutandosi di dormire e frignando ad ogni piè sospinto.
Per Mamma Pinkytos é stato un momento prezioso di cura, condivisione, attenzioni esclusive.
Stasera invece, per il principio della par condicio, ha portato il Minty al cinema a vedere "Pinocchio". Il film meritava, semplice ed efficace la resa cinematografica, bellissima la colonna sonora. A fine film il Minty ha detto che l'ultima canzone gli aveva fatto venire voglia di mamma e Mamma Pinkytos ha elargito volentieri coccole a go go al nano malinconico:"Mamma, io voio stare sempre con te."
"Anche io nano".
"Quando sento una canzone bellissima o quando ho paura mi viene voglia di mamma."
"É una bella cosa amore. Quando si vuole bene a qualcuno, si vogliono condividere con questa persona le sensazioni belle e quelle brutte. É così per tutti."
"Ma a me anche a scuola mi viene voglia di mamma e allora mi viene da piangere."
"La tua mamma c'é sempre."
"Non é vero. A scuola no."
Insomma, nonostante per il Minty sia ancora oscuro il senso metaforico di presenza, anche la serata é stata molto piacevole.
Mamma e nano grande hanno fatto una cosa da grandi, sono stati insieme e si sono pure mangiati tre caramelle a testa.
Quando Mamma Pinkytos é ricasata ha fatto di buon grado lo slalom tra la frutta e la verdura di plastica del Morby, ha fatto (un po' meno di buon grado) l'aerosol, ha steso i panni. Il Minty é andato a letto senza fiatare, stecchito da una giornata intensa (nel pomeriggio era andato ad un laboratorio di cucina con Mister Baby per festeggiare la festa del papà).
A volte a fare ci si stanca meno che a non fare. Avere fatto qualcosa di bello fa affrontare la notte con il sorriso. Che si abbia la speranza di dormire oppure no.

venerdì 15 marzo 2013

Gemellaggio

Oggi all'asilo di Minty i bambini hanno ricevuto la visita del coetanei di un asilo di provincia, con il quale l'istituto é gemellato.
Per i nani é stata una bella occasione di condivisione (dei canti, del pranzo, della merend) e di confronto.
All'uscita il Minty era entusiasta:
"Mamma! Questi bambini ci hanno anche portato dei doni!"
"Davvero?"
"Si, un cartellone pieno di foglie e piante. Pecché quei bambini vivono in un bosco pieno di zebre e di ofoghi.. "
"Non credo amore che ci siano ke zebre dove vivono loro."
"Ti dico di sì mamma. E anche tantissimi ofoghi."
"Cosa sarebbero gli ofoghi?"
"Delle specie di foche che vivono nel loro paese che é bellissimo. Pensa che loro a scuola hanno una finestra grande e vedono solo alberi e montagne altissime."
Mamma Pinkytos non sa di preciso quale percezione abbia il Minty del posto in cui vive, ma apprezza il suo entusiasmo per la natura.
Tuttavia, pur non vivendo in un bosco, anche dalla finestra del soggiorno della Pinkytos' Home si vedono alberi e montagne. Ma nessuno ha mai avuto il piacere do scorgere zebre. E men che meno ofoghi.

giovedì 14 marzo 2013

Marzo

Marzo é il mese preferito di Mamma Pinkytos perché le giornate si allungano, la natura si risveglia, l'aria da fredda diventa frizzantina e la primavera bussa alla porta.
Ma quest'anno il tepore di marzo   si sta facendo desiderare.
Siamo già alla metà del mese e solo oggi, per la prima volta quest'anno, Mamma Pinkytos, grazie a una serie di fortunate coincidenze (arrivava da una trasferta ed é riuscita a passare da casa a lasciare la macchina e a fare l'aerosol, era ampiamente tachipirinizzata e quindi non troppo sofferente per il mal di orecchie, era uscito uno spiraglio di sole) é riuscita ad andare a recuperare i suoi nani a piedi.
Camminando a passo spedito lungo quella strada, salendo e scendendo i centodieci gradini che separano la Pinkytos' Home da scuola e asilo, a Mamma Pinkytos é sembrato di tornare indietro nel tempo.
Le é sembrato di tornare a un anno esatto fa, a quando, felice e senza pensieri come solo chi é in dolce attesa sa essere, correva a prendere il suo Minty portandosi faticosamente dietro i quattordici kg di pancia con dentro il Morby. Si ricorda che c'era caldo, che già da qualche settimana dopo l'asilo lei e il Minty bighellonavano in giro tra parco e oratorio concedendosi ogni tanto anche un gelato, che indossava leggings e maglietta leggera. Ricorda persino i suoi pensieri, il termine della gravidanza  che si avvicinava, le domande della gente e l'incontro a orario fisso con un'altra mamma del nido in procinto di partorire.
E le sue paure legate a un nuovo equilibrio da creare, a come avrebbe reagito il Minty alla novità, a come avrebbe reagito lei, chiamata ad accudire, crescere e amare una personcina diversa da quella che, fino a quel momento, era stata la più importante della sua vita.
Ma nello stesso tempo ricorda la voglia e l'entusiasmo di vivere quella nuova avventura e l'impegno nel rendere unici e speciali quegli ultimi momenti in tre (e in due).
Questi ricordi così vividi Mamma Pinkytos se li é portati a casa. E le fanno compagnia, dolci e struggenti, anche ora che sta preparando le meringhe azzurre per il primo compleanno del Morby.
Un anno é passato, la primavera sfugge e il Morbillo é di là che dorme nel suo lettino.
Mamma Pinkytos non aveva ancora finito di riordinare le idee e il tempo le é sfuggito di mano.

martedì 12 marzo 2013

Liberaci dal muco

Mamma Pinkytos ha il muco in testa, nel naso, nelle orecchie, ancora un po' e ce l'ha anche nei capelli. Ebbene, a voi potrà non importare nulla, anzi la cosa vi farà anche un po' schifo, ma Mamma Pinkytos non ce la fa proprio più.
Si trascina tra lo studio e l'asilo-scuola dei nani con un feroce mal di testa e il mal di orecchie.
É andata dal medico e in farmacia e quando dice:"Non posso assumere troppi farmaci. Sto allattando", tutti la guardano perplessi e anche un po' sprezzanti, poi guardano il panciuto Morbillo nel passeggino e sogghignando chiedono:"Ma quanto ha il bambino signora?"
"Quasi un anno."
E allora????? Vorrebbe gridare Mamma Pinkytos. Siete voi a doverlo allattare???? É un problema per la società??? A chi diamo fastidio???
Tutta colpa del muco che mette di cattivo umore Mamma Pinkytos, che ieri sera ha fatto aerosol, fumenti ecc. ed oggi é comunque uno zombie.
Anche il Morby é intasato. Il muco gli esce persino dagli occhi.
Che abbiano ragione i numerosissimi detrattori dell'allattamento al seno?
Che il muco passi nel latte?

domenica 10 marzo 2013

Domenica sulla neve con i nani di città

Oggi, vista la bella giornata, la famiglia allargata Pinkytos -Capellipazzi, stante l'incombere della primavera, ha pensato bene di portare i nani a slittare sulla neve. Mamma Pinkytos e Mamma Polly Capellipazzi, donne di montagna, memori della propria infanzia, si erano immaginate una scena bucolica più o meno del seguente tenore: il Minty e Baby Lila che si arrampicano sulle discese di neve trascinando il bob mille e più volte, il Minty e Baby Lila che si inseguono facendo a gara a chi arriva prima. Ma le due povere e goffe illuse, che arrancavano faticosamente nella neve ognuna con la sua zavorra (una con i 10 kg della panza con dentro il Banana, l'altra con i 10 kg del Morby in braccio), non avevano calcolato che i loro figli sono nani di città, con la gamba molle e la puzza sotto il naso.
Così mentre quei martiri di Mister Baby e di Ali Theweatherman macinavano salite nella neve fino a mezza gamba trascinando i bob con dentro la Principessa sul Pisello e il Piccolo Lord, disposti a immolarsi pur di fare divertire i loro ingrati figli, i due nani si lamentavano senza soluzione di continuità:"Ma la neve é bagnata! Mi dà fastidio alle mani!"
"Ma io ho freddo."
"Ma io ho caldo e mi dà fastidio il sole."
"Ho mal di gambe."
"E' troppo faticoso!"
"Ma chi mi prende in braccio?"
"Ma quando andiamo a mangiare?"
"Quando possiamo fare le bolle?"
"Ma io non voglio più sbobbare !"
"Non voio giocare più nella neve."
"Sono stanco."
"Ho fame."
"Voglio l'acqua!"
Alla fine, presi dalla disperazione per l'assoluta assenza di entusiasmo dei nani smidollati, i papà scendevano da soli con il bob e si contendevano il Morby, unico nano non lamentoso che non disdegnava la sbobbata.
É finita gambe sotto il tavolo con adulti e nani cittadini ad onorare la tavola della domenica (quella sì ) ed il Minty in piedi davanti al frigo dei gelati per un'ora in attesa di potere gustare il suo dessert una volta che tutti avevano finito  di mangiare. Poi tutti a fare una passeggiata respirando a pieni polmoni l'aria pura di montagna.
Era da tanto che Mamma Pinkytos non si rilassava così. Appena messo piede in casa l'ha pagata con moneta sonante perché i nani stanchi hanno frignato durante il bagno (il Minty faceva il pesce andando sotto acqua e il Morby urlava terrorizzato), la cena ("Ma io volevo la pasta di oggi!  Quella verde con il pomodoro.. ma uffa!" "Ma tu papà sei un chiacchierone. Tu non mi fai parlare!") e la messa a letto ("Ma chi mi fa compagnia?"), ma questa é un'altra storia.