domenica 27 gennaio 2013

La confusione di Mamma Pinkytos

La scorsa notte, una delle peggiori in assoluto, é finita con Mamma Pinkytos accartocciata nel letto del Minty, svegliatosi dopo quasi un'ora di pianti furiosi del Morby. Il nano piccolo alla fine si è placato in braccio a Mister Baby, mentre la sua mamma si occupava del garnde. Sì perché ad un certo punto, dopo le urla sempre più forti del Morby ogni volta che veniva staccato da Santa Tetta, dopo avere provato a decodificare il suo linguaggio segreto, dopo averlo cullarlo, dopo averlo lasciato piangere, accarezzato, tutto senza successo, Mamma Pinkytos non ce l'ha fatta più. L'ha pervasa un senso di sconfitta così forte che, per non urlare, ha dovuto uscire un attimo dalla stanza e lasciarsi andare alle lacrime. Poi si è svegliato pure il Minty.
Stamattina Mamma Pinkytos aveva le ossa rotte ed il magone e, oggi, è stata tutto il giorno pervasa dal senso di colpa e di inadeguatezza. Non è riuscita a combinare nulla e men che mano a recuperare le energie. Mentre tutti dormivano ha girato per casa inconcludente, stendendo un panno qua e uno là, sbattendo un tappeto, caricando una lavatrice, cucendo un'asola sull'asciugamano del Minty. Niente di sostanziale. Per rilassarsi ha cercato di preparare un dolce, ma non riusciva neppure a montare decentemente gli albumi a neve e, dopo quattro uova buttate nella spazzatura, ha rinunciato.
Alle cinque si sono svegliati i nani e la casa si è animata di suoni e colori. Mamma Pinkytos ha preparato la merenda e il ragù per cena. Poi li ha ficcati entrambi nella vasca grande e, come sempre, l'accudirli nei loro bisogni primari l'ha fatta stare meglio.
E' stato il loro primo bagno insieme, hanno riso, si sono schizzati.
Ora il Morbilletto dorme, il Minty non ancora e reclama la sua mamma ("Uffa io mi sento un po' solo."). Mamma Pinkytos se potesse dormirebbe già da un po'. E' ancora confusa quanto alle contromisure da prendere per migliorare il sonno famigliare, ma più serena nel cuore. Anche grazie a Mister Baby ha razionalizzato. Non è successo niente, non è successo niente. E' solo la stanchezza che fa perdere la bussola.
Domani è un altro giorno. Anche se con la notte di mezzo.

venerdì 25 gennaio 2013

Le prime scarpine del Morby e il suo linguaggio segreto

Ieri sera Mamma Pinkytos é andata in cantina a cercare tra le vecchie scarpine del Minty qualcosa di adatto alle aspirazioni da bipede del Morby. La ricerca non ha avuto successo perché il Minty aveva iniziato a camminare in estate e le scarpe più piccole erano dei sandaletti di tela blu, quindi stamattina il Morby ha avuto le sue prime scarpine nuove di zecca, pur senza essersele meritate. Sì perché, come Mamma Pinkytos sospettava, la scorsa notte di sonno ininterrotto é stata un exploit destinato a non ripetersi e durante la notte appena trascorsa il nano malefico si é svegliato così tante volte che ha recuperato il credito della precedente.
Allora stamattina Mamma Pinkytos, che potrebbe pure essersi rassegnata come le ha caldamente consigliato la dott.ssa Rosa Parloio, si è lasciata tentare e insieme alle scarpine ha comprato un libro:"Il linguaggio segreto dei neonati"di Tracy Hogg. Poi mentre usciva dal negozio si é chiesta se sarebbe riuscita a leggerlo, quando e se il Morby potesse essere considerato ancora un neonato. Le risposte non se le é date, va avanti di istinto, a naso, come un segugio, sperando di imbattersi nella pista giusta.
Nel pomeriggio al nido ha incontrato la mamma di un nano di sedici mesi: era felice perché per la prima volta il figlio ha dormito per quattro ore.
Mamma Pinkytos ha pensato che c'é chi sta peggio.
Il Minty invece si è mostrato perplesso:"Mamma, cosa fa quel bambino?"
"Dorme poco la notte."
"E la sua mamma?"
"É un po' stanca. Vorrebbe dormire di più."
"Alloa vai tu mamma. Tanto tu non dommi mai!"
Ma come ha fatto Mamma Pinkytos a non pensarci prima?! Se continua così valuterà una carriera alternativa.

giovedì 24 gennaio 2013

Il miracolo di San Gennaro

Mamma Pinkytos di santi e miracoli non se ne intende granché, sa solo che qualcosa di paranormale deve essere successo se il Morby, che ieri ha compiuto dieci mesi ed è stato festeggiato da uno stranamente amorevole fratello con una torta a forma di cavallo (grande e al cioccolato per il Minty, con a fianco un puledrino allo yogurt per il Morbillo), stanotte ha dormito ininterrottamente dalle 20,30 alle 6,45!!!
Mamma Pinkytos, che ieri sera era andata a dormire con un mal di gola fotonico e con il magone in previsione della solita notte movimentata, di miracoli non se ne intende, non sa se sia merito di San Gennaro o di chi per lui, ma sa solo che quando stamattina alle 6,30 si è svegliata di soprassalto dopo la prima notte intera di sonno da un anno a questa parte, credeva che il Morby fosse morto o giù di lì e, da vera mammoletta qual è, ha mandato Mister Baby a verificare che il nano dormiente respirasse.
Il malefico Morbilletto se stava tutto tranquillo con gli occhietti chiusi, i piedi sul cuscino e la testa in fondo al letto. Quando alle 6,45 si è svegliato, a causa del cicaleccio degli increduli genitori, ha bevuto felice il suo lattino da Santa Tetta e ha fatto mille sorrisi.
Mamma Pinkytos era ed è incredula e pazza di gioia (mal di gola a parte. Le sembra di avere una pallina da golf nella faringe).
Proprio ieri che il Morby ha compiuto dieci mesi.
Proprio ieri che ha mangiato la sua prima fetta di torta (forse è stata quella. In effetti gli è piaciuta parecchio. Stamattina continuava a dire "to-ta". Nel dubbio Mamma Pinkytos si impegna a fargliela trovare ogni giorno e ogni sera. Gli verrà il diabete? Mah!)
Proprio ieri che, dopo la visita di controllo, la pediatra Rosa Parloio aveva fatto le seguenti considerazioni:
1. "Il bambino lo trovo benissimo." (Il significato sotteso era: la sua mamma meno.)
2. "Si vede che è un cattivo dormitore". Non me ne ero accorta. Rimedi? Possibili soluzioni?
3. "Si rassegni." A cosa di preciso? Alla pazzia? All'esaurimento nervoso? All'incoercibile desiderio di fuggire, sola soletta, su una spiaggia caraibica?
E' proprio vero che, quando meno te lo aspetti, i tuoi nani ti sorprendono con frizzi e lazzi. Quando invece fai conto sulle loro buone e consolidate abitudini in fatto di pappa, nanna ecc., magari perchè, una volta nella vita, devi uscire con le amiche, ti fanno saltare tutti i piani.
San Gennaro o no, Mamma Pinkytos ha avuto il suo miracolo, anche se non si fa illusioni circa la durata.
In fondo, ora come ora, le basta sapere che il nano più bernoccoluto del mondo (anche ieri, quando è andata a prenderlo al nido lo ha trovato urlante e con il ghiaccio sulla testa, causa capitomboli vari nell'inistente tentativo di  acquisire la posizione eretta) ha la capacità fisica di dormire dieci ore. Sa che, quello che ormai riteneva impossibile, astrattamente può accadere.
Così, Mamma Pinkytos alla sera può andare a nanna meno rassegnata e più speranzosa per le ore che seguono.
Se poi (e sottolineo se) riuscisse a dormire una notte intera a settimana, è sicura che nel giro di un mese potrebbe fare la controfigura a Jennifer Lopez (beh, ok forse ha un po' esagerato. Forse solo nelle scene in cui c'è buio).

mercoledì 23 gennaio 2013

E dieci!!!

Morbillino della mamma, che sembri un Cicciobello, che hai le guance così paffute e lisce e morbide che la tua mamma ti mangerebbe, che gattoni tutto felice in giro alla ricerca di prese di corrente, che hai un pancino tondo tondo che neanche Mamma Polly Capellipazzi al quinto mese di gravidanza, che sorridi mille e più volte al giorno con i tuoi due irresistibili dentini, dieci mesi fa facevi capolino in questo mondo di matti.
La tua mamma non si ricorda come era stare senza di te e, se prova a ripensarci, avverte un senso di mancanza e di vuoto.
Tu, che sfuggi, che sei talmente autonomo da essere diventato grande prima che la tua mamma e il tuo papà si siano resi compiutamente conto della tua presenza, hai insegnato tante cose a Mamma Pinkytos. Tu la fai ridere davanti ai malumori, tu ,se è stanca, le succhi il mento fino a lasciarle il segno. Tu, soprattutto, le hai insegnato che basta l'amore.
E' l'amore che dilaga e si infila là dove non credevi sarebbe stato possibile, è l'amore che aiuta a superare le difficoltà. Quando la tua mamma ti guarda vede questo: amore amore amore, che scivola fuori dalla cuffietta rossa con il pon pon e si affaccia nei tuoi occhietti vispi, irrefrenabile e monello, come te che non stai fermo mai.

martedì 22 gennaio 2013

Anche alla scuola materna danno la pagella

Oggi Mamma Pinkytos e Mister Baby avevano i colloqui con le maestre del Minty. Il nano mostrava sicumera:"Ti dicono che sono blavo, non picchio e non litigo con nessuno. Di male ho mangiato la carta e scritto sulla maglietta della maestla che si é allabbiata ploplio tantissimo pecché doveva lavarla. E basta."
In effetti le maestre del nano si sono profuse in complimenti che ai vanitosi genitori fanno sempre piacere. Il Minty, a loro giudizio, é un bambino aperto, educato, che rispetta le regole, che condivide i giochi e, udite udite, che riordina!!! (Mamma Pinkytos e Mister Baby in proposito hanno mostrato qualche perplessità). Ma ciò che più alla sua mamma ha fatto piacere, (e un po', unitamente al fido consorte, se ne accolla il merito) é stato sentirsi dire che il suo é un nano entusiasta: di cantare, di dipingere, di fare qualsiasi gioco o attività.
Mamma Pinkytos temeva di essere sgridata per i ritardi mattutini, ma fortunatamente le maestre hanno signorilmente soprasseduto (e che cavolo! Si parlava delle negligenze dei nani mica di quelle dei loro genitori!).
Così con la loro prima pagellina (tecnicamente denominata profilo) in mano (incredibile! Anche alla scuola materna danno la pagella!), tutti contenti, Mamma Pinkytos e Mister Baby sono andati a recuperare i loro nani parcheggiati da Mamma Polly Capellipazzi.
Minty e Baby Lila stavano giocando a "pediatli" e avevano appena visitato il povero Morby, che gattonava in giro inconsapevole.
"Il tuo bambino piccolo é molto glave." Sentenziava Dottor Minty.
Mamma Pinkytos, dopo una breve sessione di sano cicaleccio con Mamma Polly Capellipazzi, vestiva e recuperava i suoi nani, quello grave e quello secchione e li scarrozzava verso casa. Pensava che il Minty va solo all'asilo dove più o meno tutti vanno volentieri, ma decideva comunque di mettere una crocetta nel suo elenco mentale di ciò che va bene. Poiché quello delle cose da migliorare (e dei correlativi sensi di colpa) é spaventosamente lungo, tanto vale non perdere l'occasione per tirarsi su il morale.

domenica 20 gennaio 2013

Feste di compleanno

Oggi Mamma Pinkytos ha accompagnato il suo nano grande alla festa di compleanno di un amichetto di scuola. E' la seconda dall'inizio dell'anno scolastico e Mamma Pinkytos, anche questa volta, è rimasta esterrefatta dall'organizzazione e dalle proposte della festa.
Quando lei era piccola, i compleanni si festeggiavano a casa, lo spazio era sempre poco e gli invitati di conseguenza, si mangiava la torta fatta dalla mamma e si giocava tra noi. Poiché questa era la sua esperienza, così ha festeggiato i due e i tre anni del Minty, con l'unica differenza che quest'anno, essendo luglio, la festa è stata fatta al parco, con i bimbi liberi di correre, di giocare a palla, di fare le bolle di sapone.
Mamma Pinkytos, pur non essendo anagraficamente affatto vecchia come genitrice, a volte si sente Matusalemme e, anche in questo caso, ha scoperto di essere assai fuori moda.
Oggi le feste sono come mai Baby Pinkytos avrebbe osato sognare.
Innanzitutto corre l'obbligo di invitare tutta la classe, se si vogliono distribuire gli inviti a scuola (il che è giustissimo, nel pieno rispetto della par condicio tra nani, il problema è che nella sezione pollaio del Minty i bambini sono trenta e bisogna aggiungere qualche fratello e sorella e almeno (almeno, perchè a volte ci sono pure i nonni) un genitore per nano, con tutte le conseguenze in tema di location).
Alle feste, al giorno d'oggi (e qui Mamma Pinkytos si sente veramente una vecchia bacucca impolverata e nostalgica), c'è l'animatrice che intrattiene i bimbi, li trucca e fa spade, corone e meravigliose ali di palloncini. Se ti va bene fa pure qualche magia. Poi c'è la musica da discoteca e i nani ballano come cubisti (il Minty per fortuna è timidino e di solito alle feste rimane inebetito davanti a dolci e cotillon per buona parte della festa. Quando prende confidenza è ora di andare a casa). I dolci sono di pasticceria e la torta è enorme, coperta di panna montata, personalizzata con disegni dei cartoni animati preferiti (altro che torte di mele e di carote alle quali Baby Pinkytos era abituata!). La consegna dei regali, che quando Mamma Pinkytos era piccola avveniva in sordina non appena ogni invitato arrivava perché non vedeva l'ora di liberarsi dal fardello e correre a giocare, è una sfilata. Quando arriva il suo turno, ogni bambino, chiamato dall'animatrice, porta il suo pacco. Il nano festeggiato, in estremo imbarazzo, apre e seguono applausi più o meno calorosi a seconda del contenuto e delle dimensioni del pacco. A fine festa a ogni nano invitato viene consegnato un regalino di ringraziamento, con il biglietto da visita della società di animazione. Così è, se ti pare.
Mamma Pinkytos, estasiata davanti a quella che è a metà tra un battesimo e una festa di laurea (in verità Mamma Pinkytos, nella cui famiglia i festeggiamenti non rivestono importanza preponderante, ha festeggiato pure la sua laurea con un rinfresco veloce veloce), ha fatto alcune banali considerazioni:
1. Forse (ma solo forse perchè lei pensa che ogni mamma sogni il meglio per il suo nano e ognuno fa ciò che gli pare) è un tantino troppo per un nano di tre-quattro anni. (Cosa bisognerà fare per il diciottesimo? Lei non ha fatto niente di niente!)
2. Forse è lievemente discriminatorio giacché non tutti possono permettersi una festa così (ma solo forse perché poi è comunque bello partecipare a quelle degli altri).
3. Le dispiacerebbe molto non essere lei a fare la torta di compleanno dei suoi nani.
Il Minty, ormai avvezzo ai birthday party con il botto, ha fatto alcune meno banali considerazioni:
1. "Che blava la mamma del Ruben a fae le torte. Era bella la tolta della Peppa Pig e di George. Va beh ma tu mea fai più bella. Al Molby di Babbapapà e a me dei pilati, a fomma di nave, con il coccodrillo che si muove e mangia la mano di Capitan Uncino."
2. "Al mio compleanno facciamo una festa che tutti si tlavestono. Plendiamo tanti vestiti di Cannevale, le spade, gli uncini, le coone e le bacchette magiche vere e li legaliamo ai bambini."
3. "Alla mia festa io non invito signoline che fanno i palloncini. Io invito ploplio Peter Pan, che ci fa volare e giocare con gli indiani e i pilati!"
Mamma Pinkytos, quando il Minty compirà quattro anni, sarà diventata una bravissima cake designer, farà ai nani tanti travestimenti di carta crespa e a fine festa regalerà loro cappelli e corone di cartone. Ha sei mesi per imparare. E speriamo che basti.

giovedì 17 gennaio 2013

Coltivare il desiderio

Mister Baby al giovedì va al lavoro fuori città e stasera non é ancora tornato. Mamma Pinkytos ha fatto la mamma single con i suoi nani con risultati soddisfacenti. Uscita dal lavoro si sentiva un po' spolpata e le é venuta voglia di fare qualcosa di diverso con loro. Il Minty ha chiesto di essere portato in un negozio di giocattoli a comprare i coriandoli e Mamma Pinkytos lo ha accontentato. Ogni tanto ritiene istruttivo portare il nano grande a guardare l'infinità di giochi di ogni tipo posizionati sugli scaffali, senza ovviamente comprare. A lei da piccola piaceva molto e fantasticava su come sarebbe stato bello avere questo e quello, su come avrebbe potuto costruire qualcosa con la carta o altri materiali di recupero, sui desideri da esprimere in vista dell'arrivo di Santa Lucia. A Mamma Pinkytos piacerebbe che i suoi nani coltivassero il desiderio di qualcosa, magari misurandosi talvolta anche con l'insoddisfazione. Baby Pinkytos ha desiderato per una vita il Dolce Forno e non è mai arrivato, ma anche i desideri inappagati fanno crescere. Oggi é difficile che i nani, in generale, arrivino a desiderare qualcosa perché si tende da più parti a soddisfare le loro richieste molto prima che diventino desideri e questo é uno dei crucci maggiori di Mamma Pinkytos. Così, quella povera illusa, ogni tanto porta il Minty a coltivare il desiderio. Lo lascia guardare con calma, fantasticare. Oggi mamma e nani hanno guardato costumi e travestimenti di Carnevale per tutti i gusti, pelosissimi e costosissimi. Il Minty é abituato, non fa capricci, non chiede niente, tranne che di fare la cacca, mettendo in seria difficoltà la sua mamma ("Nano, la facciamo a casa." "Non riecco." "Mi sa che non c'é qui il bagno. Usciamo e vediamo..." "Mamma la sto facendo.") Alla fine il bagno c'era e mamma e nano hanno potuto fare il loro teatrino ("Cacca. Un po' di pipi. Cacca. Scappa ancoa. Prendimi su. Adesso in piedi. Dai mamma!!!") che fa sudare Mamma Pinkytos e ridere il Morby. Quando finalmente hanno finito l'estenuante toilette-session, Mamma Pinkytos ha regalato a Minty un uncino di plastica per sostituire l'appendiabiti di ferro che di solito brandisce contro il fratello. Il Minty era raggiante per il regalino inatteso e mamma e nani sono tornati a casa e hanno cenato rubandosi a vicenda i gnocchi alla romana che Mamma Pinkytos aveva cucinato, sottostimando la fame di M&M. Durante la cena il Morby ha imparato il verso del cavallo e il Minty, con qualche difficoltà in più quello del maiale. Poi a Mamma Pinkytos é venuto il singhiozzo ed é stato il verso che i nani hanno preferito in assoluto, ridendo come pazzi ad ogni "ich ".
Ora i nani dormono e la loro mamma deve sparecchiare, stendere, lavare. Fosse per lei se li guarderebbe tutta la notte. Da piccola sognava due bambolotti così e siccome ha parecchio coltivato il desiderio ora che sono suoi per davvero quasi non riesce a crederci.