Gioie e dolori di un'aspirante mamma lumaca costretta, giorno e notte, a una vita a mille all'ora
mercoledì 23 gennaio 2013
E dieci!!!
La tua mamma non si ricorda come era stare senza di te e, se prova a ripensarci, avverte un senso di mancanza e di vuoto.
Tu, che sfuggi, che sei talmente autonomo da essere diventato grande prima che la tua mamma e il tuo papà si siano resi compiutamente conto della tua presenza, hai insegnato tante cose a Mamma Pinkytos. Tu la fai ridere davanti ai malumori, tu ,se è stanca, le succhi il mento fino a lasciarle il segno. Tu, soprattutto, le hai insegnato che basta l'amore.
E' l'amore che dilaga e si infila là dove non credevi sarebbe stato possibile, è l'amore che aiuta a superare le difficoltà. Quando la tua mamma ti guarda vede questo: amore amore amore, che scivola fuori dalla cuffietta rossa con il pon pon e si affaccia nei tuoi occhietti vispi, irrefrenabile e monello, come te che non stai fermo mai.
martedì 22 gennaio 2013
Anche alla scuola materna danno la pagella
Oggi Mamma Pinkytos e Mister Baby avevano i colloqui con le maestre del Minty. Il nano mostrava sicumera:"Ti dicono che sono blavo, non picchio e non litigo con nessuno. Di male ho mangiato la carta e scritto sulla maglietta della maestla che si é allabbiata ploplio tantissimo pecché doveva lavarla. E basta."
In effetti le maestre del nano si sono profuse in complimenti che ai vanitosi genitori fanno sempre piacere. Il Minty, a loro giudizio, é un bambino aperto, educato, che rispetta le regole, che condivide i giochi e, udite udite, che riordina!!! (Mamma Pinkytos e Mister Baby in proposito hanno mostrato qualche perplessità). Ma ciò che più alla sua mamma ha fatto piacere, (e un po', unitamente al fido consorte, se ne accolla il merito) é stato sentirsi dire che il suo é un nano entusiasta: di cantare, di dipingere, di fare qualsiasi gioco o attività.
Mamma Pinkytos temeva di essere sgridata per i ritardi mattutini, ma fortunatamente le maestre hanno signorilmente soprasseduto (e che cavolo! Si parlava delle negligenze dei nani mica di quelle dei loro genitori!).
Così con la loro prima pagellina (tecnicamente denominata profilo) in mano (incredibile! Anche alla scuola materna danno la pagella!), tutti contenti, Mamma Pinkytos e Mister Baby sono andati a recuperare i loro nani parcheggiati da Mamma Polly Capellipazzi.
Minty e Baby Lila stavano giocando a "pediatli" e avevano appena visitato il povero Morby, che gattonava in giro inconsapevole.
"Il tuo bambino piccolo é molto glave." Sentenziava Dottor Minty.
Mamma Pinkytos, dopo una breve sessione di sano cicaleccio con Mamma Polly Capellipazzi, vestiva e recuperava i suoi nani, quello grave e quello secchione e li scarrozzava verso casa. Pensava che il Minty va solo all'asilo dove più o meno tutti vanno volentieri, ma decideva comunque di mettere una crocetta nel suo elenco mentale di ciò che va bene. Poiché quello delle cose da migliorare (e dei correlativi sensi di colpa) é spaventosamente lungo, tanto vale non perdere l'occasione per tirarsi su il morale.
domenica 20 gennaio 2013
Feste di compleanno
Quando lei era piccola, i compleanni si festeggiavano a casa, lo spazio era sempre poco e gli invitati di conseguenza, si mangiava la torta fatta dalla mamma e si giocava tra noi. Poiché questa era la sua esperienza, così ha festeggiato i due e i tre anni del Minty, con l'unica differenza che quest'anno, essendo luglio, la festa è stata fatta al parco, con i bimbi liberi di correre, di giocare a palla, di fare le bolle di sapone.
Mamma Pinkytos, pur non essendo anagraficamente affatto vecchia come genitrice, a volte si sente Matusalemme e, anche in questo caso, ha scoperto di essere assai fuori moda.
Oggi le feste sono come mai Baby Pinkytos avrebbe osato sognare.
Innanzitutto corre l'obbligo di invitare tutta la classe, se si vogliono distribuire gli inviti a scuola (il che è giustissimo, nel pieno rispetto della par condicio tra nani, il problema è che nella sezione pollaio del Minty i bambini sono trenta e bisogna aggiungere qualche fratello e sorella e almeno (almeno, perchè a volte ci sono pure i nonni) un genitore per nano, con tutte le conseguenze in tema di location).
Alle feste, al giorno d'oggi (e qui Mamma Pinkytos si sente veramente una vecchia bacucca impolverata e nostalgica), c'è l'animatrice che intrattiene i bimbi, li trucca e fa spade, corone e meravigliose ali di palloncini. Se ti va bene fa pure qualche magia. Poi c'è la musica da discoteca e i nani ballano come cubisti (il Minty per fortuna è timidino e di solito alle feste rimane inebetito davanti a dolci e cotillon per buona parte della festa. Quando prende confidenza è ora di andare a casa). I dolci sono di pasticceria e la torta è enorme, coperta di panna montata, personalizzata con disegni dei cartoni animati preferiti (altro che torte di mele e di carote alle quali Baby Pinkytos era abituata!). La consegna dei regali, che quando Mamma Pinkytos era piccola avveniva in sordina non appena ogni invitato arrivava perché non vedeva l'ora di liberarsi dal fardello e correre a giocare, è una sfilata. Quando arriva il suo turno, ogni bambino, chiamato dall'animatrice, porta il suo pacco. Il nano festeggiato, in estremo imbarazzo, apre e seguono applausi più o meno calorosi a seconda del contenuto e delle dimensioni del pacco. A fine festa a ogni nano invitato viene consegnato un regalino di ringraziamento, con il biglietto da visita della società di animazione. Così è, se ti pare.
Mamma Pinkytos, estasiata davanti a quella che è a metà tra un battesimo e una festa di laurea (in verità Mamma Pinkytos, nella cui famiglia i festeggiamenti non rivestono importanza preponderante, ha festeggiato pure la sua laurea con un rinfresco veloce veloce), ha fatto alcune banali considerazioni:
1. Forse (ma solo forse perchè lei pensa che ogni mamma sogni il meglio per il suo nano e ognuno fa ciò che gli pare) è un tantino troppo per un nano di tre-quattro anni. (Cosa bisognerà fare per il diciottesimo? Lei non ha fatto niente di niente!)
2. Forse è lievemente discriminatorio giacché non tutti possono permettersi una festa così (ma solo forse perché poi è comunque bello partecipare a quelle degli altri).
3. Le dispiacerebbe molto non essere lei a fare la torta di compleanno dei suoi nani.
Il Minty, ormai avvezzo ai birthday party con il botto, ha fatto alcune meno banali considerazioni:
1. "Che blava la mamma del Ruben a fae le torte. Era bella la tolta della Peppa Pig e di George. Va beh ma tu mea fai più bella. Al Molby di Babbapapà e a me dei pilati, a fomma di nave, con il coccodrillo che si muove e mangia la mano di Capitan Uncino."
2. "Al mio compleanno facciamo una festa che tutti si tlavestono. Plendiamo tanti vestiti di Cannevale, le spade, gli uncini, le coone e le bacchette magiche vere e li legaliamo ai bambini."
3. "Alla mia festa io non invito signoline che fanno i palloncini. Io invito ploplio Peter Pan, che ci fa volare e giocare con gli indiani e i pilati!"
Mamma Pinkytos, quando il Minty compirà quattro anni, sarà diventata una bravissima cake designer, farà ai nani tanti travestimenti di carta crespa e a fine festa regalerà loro cappelli e corone di cartone. Ha sei mesi per imparare. E speriamo che basti.
giovedì 17 gennaio 2013
Coltivare il desiderio
Mister Baby al giovedì va al lavoro fuori città e stasera non é ancora tornato. Mamma Pinkytos ha fatto la mamma single con i suoi nani con risultati soddisfacenti. Uscita dal lavoro si sentiva un po' spolpata e le é venuta voglia di fare qualcosa di diverso con loro. Il Minty ha chiesto di essere portato in un negozio di giocattoli a comprare i coriandoli e Mamma Pinkytos lo ha accontentato. Ogni tanto ritiene istruttivo portare il nano grande a guardare l'infinità di giochi di ogni tipo posizionati sugli scaffali, senza ovviamente comprare. A lei da piccola piaceva molto e fantasticava su come sarebbe stato bello avere questo e quello, su come avrebbe potuto costruire qualcosa con la carta o altri materiali di recupero, sui desideri da esprimere in vista dell'arrivo di Santa Lucia. A Mamma Pinkytos piacerebbe che i suoi nani coltivassero il desiderio di qualcosa, magari misurandosi talvolta anche con l'insoddisfazione. Baby Pinkytos ha desiderato per una vita il Dolce Forno e non è mai arrivato, ma anche i desideri inappagati fanno crescere. Oggi é difficile che i nani, in generale, arrivino a desiderare qualcosa perché si tende da più parti a soddisfare le loro richieste molto prima che diventino desideri e questo é uno dei crucci maggiori di Mamma Pinkytos. Così, quella povera illusa, ogni tanto porta il Minty a coltivare il desiderio. Lo lascia guardare con calma, fantasticare. Oggi mamma e nani hanno guardato costumi e travestimenti di Carnevale per tutti i gusti, pelosissimi e costosissimi. Il Minty é abituato, non fa capricci, non chiede niente, tranne che di fare la cacca, mettendo in seria difficoltà la sua mamma ("Nano, la facciamo a casa." "Non riecco." "Mi sa che non c'é qui il bagno. Usciamo e vediamo..." "Mamma la sto facendo.") Alla fine il bagno c'era e mamma e nano hanno potuto fare il loro teatrino ("Cacca. Un po' di pipi. Cacca. Scappa ancoa. Prendimi su. Adesso in piedi. Dai mamma!!!") che fa sudare Mamma Pinkytos e ridere il Morby. Quando finalmente hanno finito l'estenuante toilette-session, Mamma Pinkytos ha regalato a Minty un uncino di plastica per sostituire l'appendiabiti di ferro che di solito brandisce contro il fratello. Il Minty era raggiante per il regalino inatteso e mamma e nani sono tornati a casa e hanno cenato rubandosi a vicenda i gnocchi alla romana che Mamma Pinkytos aveva cucinato, sottostimando la fame di M&M. Durante la cena il Morby ha imparato il verso del cavallo e il Minty, con qualche difficoltà in più quello del maiale. Poi a Mamma Pinkytos é venuto il singhiozzo ed é stato il verso che i nani hanno preferito in assoluto, ridendo come pazzi ad ogni "ich ".
Ora i nani dormono e la loro mamma deve sparecchiare, stendere, lavare. Fosse per lei se li guarderebbe tutta la notte. Da piccola sognava due bambolotti così e siccome ha parecchio coltivato il desiderio ora che sono suoi per davvero quasi non riesce a crederci.
mercoledì 16 gennaio 2013
Tra capo e collo
La materia non le piace, la voglia e le energie non ce le ha, il tempo scorre irrimediabilmente veloce, ma s'ha da fa'. Però è nervosa nervosissima e mal sopporta tutto, anche l'energia dirompente dei nani di prima mattina ("Io ti spado! Pim pum" Ti mortisco! Il Morby è morto in guera, morto secco." "Ahhhh! Gli li.. Ma...ma! Ba..ba! Ti..Ti.. Ahhhhhhhhhhhh!").
Ora si mette in quarantena forzata e che il cielo (o chi per lui) mandi a quella poveretta qualche caffè e un po' di sale in zucca.
lunedì 14 gennaio 2013
La febbre di Mister Baby e l'ipocondria di Mamma Pinkytos
Ieri di ritorno dalla festa-merenda Mister Baby aveva nausea, freddo, stanchezza cosmica. Per fermare i brividi si é infilato sotto le coperte e quando é riemerso aveva 39,5 di febbre. Così Mamma Pinkytos, rimasta sola al comando, ha dovuto domare in solitaria i nani frignanti e iperattivi, sfamarli, spedirli a letto non senza difficoltà, preparare sacchette e zainetti (ma dove é finita la salviettina con l'asola? Perché sul bicchiere si é cancellato il nome del Minty?), stendere i panni ecc. dopodiché, alle 22,30 si é seduta a tavola a consumare la sua frugale cena a base di minestrina. Il problema é che, poiché le sempre incombenti malattie stagionali sue e dei nani (Mister Baby poveretto si bada da solo e non gode più nemmeno dei servigi della sua infermiera preferita, impegnata a fare girare i complicati ingranaggi familiari), scardinano il fragile equilibrio di Mamma Pinkytos, basta poco per minare le certezze della derelitta e instillarle il dubbio (potrò andare al lavoro domani ? Potrò tener fede a tutti gli impegni? Riuscirò a fare la spesa per il necessario nutrimento dei nani?). Indi per cui il concreto rischio di un'epidemia famigliare la manda fuori di testa. Così é da stamattina che Mamma Pinkytos si sente la nausea, il mal di gola e un principio di congiuntivite.
Al Minty prudeva una gamba e la sua mamma ha intravisto puntini sospetti. Quanto a ipocondria il nano grande supera la genitrice:
"Freddo mamma. Tlemo di freddo come il papà! Sono malato mamma. Ho mangiato tloppo cioccolato, ho la febble e non sto bene."
Il Morby, oggi stranamente inappetente, aveva annotata una "scarica brutta" (perché di solito sono belle? Mah!) nella diaria del nido.
Allora per sicurezza Mamma Pinkytos si é fatta una bella doccia e si é pure splamata la crema corpo perché non si sa mai. Domani se sarà ancora sana andrà al supermercato a fare provvista. Così in caso di arresti domiciliari sarà preparata. Ora che ci pensa va a controllare i nani. Se non hanno puntini siamo a cavallo. Almeno per domani.
domenica 13 gennaio 2013
Le amiche di pancia ed il finto compleanno del Morby
Ora finalmente i nani dormono e la loro mamma sta facendo la torta per il finto compleanno del Morby e dei suoi amichetti unenni. Sì perché al risveglio dei ranocchi, la Pinkytos' Family si ritroverà con il gruppo di amiche di pancia che, giusto un anno fa', ha condiviso con M.P. il corso pre-parto. Un anno fa' c'erano pancioni enormi, aspettative, timori e speranze. Oggi ci sono nanetti gattonanti e camminanti che hanno appena spento o stanno per spegnere la loro prima candelina. Il Morby é l'ultimo della nidiata, il più piccolo, perché Mamma Pinkytos, fortunatamente, si era portata avanti con il corso pur senza potere prevedere la serie di sventure che la avrebbero afflitta negli ultimi mesi di gravidanza. Mamma Pinkytos sta scrivendo un 1 gigante sulla torta con la glassa al cioccolato e, anche se al compleanno di Morby mancano ancora due mesi, é emozionata. Occasioni come queste le danno la misura della vita che scorre, del prima e del dopo i grandi eventi della vita. E poi ci sono le mamme di questi bimbi alle quali M.P. é molto affezionata per tutto ciò che hanno condiviso, per le confidenze, per la loro grande forza di ammettere ogni debolezza. Oggi festeggiano i loro nani che crescono e, anche se non dormono la notte, se a volte sono irritabili o nervose, se faticano a mettere insieme tutti i pezzi del puzzle, sorridono alla vita. Ne hanno parlato tante volte a quegli incontri del corso che ormai era diventato un gruppo di auto-mutuo aiuto autogestito: nonostante tutti i sensi di colpa insiti nell'essere mamma, se si fermano un attimo a pensare, se riescono ad andare oltre la concitazione del momento, si assolvono alla grande, perché fanno sempre e comunque del loro meglio. Anche se a volte neppure loro se ne rendono conto.